2024.08.29 – CAVALLIN SILVIA – RDN – 0141100145254293 – Referente: ME STESSA

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Oggetto: 2024.08.29 – CAVALLIN SILVIA – RDN – 0141100145254293 – Referente: ME STESSA

at
PRESUNTA “IREN MERCATO S.P.A.”, IREN MERCATO S.P.A. – SEDE LEGALE E DIREZIONE VIA SS. GIACOMO E FILIPPO 7, 16122 GENOVA – servizioclienti@gruppoiren.it


ATTO RIGETTATO
tipo atto: FATTURA FORNITORE “IREN MERCATO S.P.A.”
emesso il: 6 AGOSTO 2024
avente nr./codice: 38502408035791
emesso da: PRESUNTA “IREN MERCATO S.P.A.”
atto a firma di: ILLEGIBILE
notificato il: 11 AGOSTO 2024 ORE 07:24
atto notificato da: TRAMITE E-MAIL DA “NOREPLY@MAIL.CLIENTI.IRENYOU.GRUPPOIREN.IT

Il/La sottoscritto/a SILVIA CAVALLIN, nato/a il 5 MARZO 1977, autodeterminatesi presso il Dipartimento Anagrafe, Istituzione del Governo Veneto Provisorio costituito dal Movimento de Liberasione Nasionale del Popolo Veneto (MLNV) ai sensi e per gli effetti dell’art.96.3 del Primo Protocollo addizionale (1977) alle convenzioni di Ginevra del 1949), con attribuzione del seguente codice unico personale 20170913141701
PREMESSO
che l’antica Repubblica Veneta, anche detta “Serenissima”, fondata nell’anno 697, non ha mai cessato di esistere e “de jure” è tutt’ora esistente su tutti i propri Territori.
Che ogni Movimento di Liberazione Nazionale è l’organo deputato dal diritto internazionale a rivendicare il diritto all’autodeterminazione di un Popolo soggetto all’occupazione di uno stato straniero, ovvero da un regime razzista e/o colonialista.
Che questo MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO (MLNV), fondato il 29 settembre 2009, ha rivendicato il diritto di autodeterminazione del Popolo Veneto con “denuncia di occupazione, dominazione e colonizzazione della Nazione Veneta da parte dello stato straniero italiano – Rivendicazione di sovranità del Popolo Veneto”, depositate presso la sede O.N.U. di Ginevra in data 28 settembre 2010 e presso la sede O.N.U. di New York il 27 novembre 2011.
Che nessuna opposizione è mai stata avanzata contro la rivendicazione di sovranità di questo Popolo Veneto denunciata dal MLNV, né dallo stato occupante italiano né dall’ONU né da qualsiasi altro stato terzo.
Che questo MLNV, così come disposto dal diritto internazionale, dovendo dotarsi di un apparato istituzionale ai sensi e per gli effetti dell’art.96.3 del Primo Protocollo aggiuntivo (1977) alla Convenzione di Ginevra del 1949, in data 4 febbraio 2012 ha così istituito il GOVERNO VENETO PROVISORIO (GVP).
CONSTATATO/A
01)-che in fatto e in diritto lo stato italiano sui Territori della Repubblica di Venezia rimane ad oggi uno stato straniero occupante, a nulla rilevando sotto il profilo della legittimazione dell’esercizio della sua sovranità sui Territori della Serenissima Patria gli anni di illecita e illegittima occupazione razzista e colonialista;
02)-la reiterata illegale occupazione “ab origine” dei Territori della Sovrana Repubblica di Venezia, per la frode posta in essere contro il Popolo Veneto e con la quale ha annesso “manu militari” i Territori della stessa;
03)-la reiterata e dolosa inosservanza e trasgressione del principio di autodeterminazione che rende nulli i trattati che, occupandosi di trasferimento di territori, non includono una disposizione che preveda una previa consultazione della popolazione interessata – (il “plebiscito” del 1866 è ben noto per essere stato una truffa nei confronti del Popolo Veneto perché la consultazione è avvenuta in stato di occupazione militare, con inganno e l’estorsione di una scelta non libera e già stabilita, anche nei falsi risultati, prima ancora del suo avverarsi).
04)-Uno Stato si estingue a livello internazionale solo quando si ha un mutamento rilevante di tutti e tre i suoi elementi costitutivi (territorio, popolazione e apparato di governo).
05)-Ad oggi è sempre più disperato il tentativo, posto in essere dallo stato straniero occupante italiano, nel disconoscere l’esistenza del Popolo Veneto.
06)-Questi avrebbe sentenziato, tramite il suo massimo Organo di Giustizia che “il Popolo Veneto avrebbe cessato di esistere in virtù del Plebiscito del 1866, scegliendo di diventare popolo italiano”.
07)-Pur essendo ben a conoscenza del falso storico di questo avvenimento, che di fatto è stato una frode commessa dal regno italiano, anche ammessa dallo stesso Conte Thaon di Revel, plenipotenziario del re d’italia di allora e responsabile dell’operazione, che ammise in un suo successivo memoriale il raggiro commesso, la Corte Costituzionale italiana e le più alte cariche istituzionali dello stato occupante dolosamente e in correità ignorano i fatti nel perpetuare una frode nei confronti del Popolo Veneto;
08)-che il Popolo Veneto è sottoposto al regime militare straniero nonostante facesse parte di uno Stato indipendente e comunque in possesso di uno status distinto da quello italiano;
09)-la reiterata dolosa inosservanza e trasgressione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani con la conseguente condizione di messa in schiavitù di Esseri Umani in specie di Nazionalità Veneta;
10)-la reiterata dolosa inosservanza e trasgressione del diritto all’ autodeterminazione con valore “jus congens”, di cui è detentore il Popolo Veneto;
11)-la reiterata dolosa inosservanza e trasgressione della disposizione per cui lo stato occupante italiano non può disporre dell’utilizzo del territorio della Repubblica di Venezia e delle sue risorse naturali;
12)-la reiterata dolosa inosservanza e trasgressione della disposizione che vieta allo stato occupante di stipulare accordi internazionali, relativi al territorio su cui è stanziato il Popolo Veneto, in particolare con la cessione di porzioni di esso a soggetti e sovranità straniera, (es. Eurogendfor….);
13)-la reiterata dolosa inosservanza e trasgressione della disposizione per cui gli stati che opprimono popoli soggetti a dominio coloniale, a occupazione militare straniera o a governo razzista, sono obbligati a consentire l’esercizio del diritto all’autodeterminazione, in particolare a non impedire l’esercizio di questo diritto con mezzi coercitivi;
14)-la reiterata dolosa inosservanza e trasgressione della divieto di cui all’art.2, par.4 della Carta delle Nazioni Unite, che proibisce agli Stati di ricorrere alla minaccia o all’uso della forza contro i Popoli che invocano il diritto all’Autodeterminazione;
15)-la reiterata dolosa inosservanza e trasgressione delle disposizioni per cui i Movimenti di Liberazione Nazionale sono destinatari delle norme sulla protezione e immunità degli individui che agiscono in nome e per conto loro;
16)-che lo stesso stato straniero occupante razzista e colonialista italiano ha sancito l’illecita e illegale permanenza della sua occupazione sui Territori della Repubblica di Venezia con il decreto legislativo 13.12.2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010, che ha espressamente abrogato a tutti gli effetti il regio decreto italiano 04.11.1866, n. 3300, “col quale le provincie della Venezia e di Mantova fanno parte integrante del regno d’italia;
17)-che dal 1934 l’allora Regno d’Italia è divenuto una CORPORATION con denominazione “REPUBLIC OF ITALY” CIK#: 0000052782” perché registrata presso la Securities Exchange Commission (S.E.C.) – (www.sec.gov), quale corporation di tipo governativo, ovvero una azienda privata spogliata di qualsiasi sovranità.
18)-che grazie alla registrazione alla S.E.C., l’attuale stato italiano è soggetto alle leggi e le regole internazionali dell’Uniform Commercial Code (U.C.C.), agendo anche per il tramite del proprio copyright, dimostrando che non agisce come stato di diritto (stato italia e/o Repubblica Italiana), ma in qualità di “Company” e/o “Corporation”, vale a dire “società Privata” iscritta alla S.E.C. .
19)-che la successiva formale denuncia, denominata DECLARATION ON FACTS e relativa chiusura e pignoramento della Repubblica Italiana, con riferimento e per causa UCC DOC. #2012127914 e UCC DOC. #2013032035, mai confutata dall’attuale stato italiano entro il termine previsto, è diventata ora Legge Internazionale con piena validità giuridica in tutto il pianeta.
20)-che il documento nr. WA DC UCC Doc# 2012113593 depositato in U.C.C., è diventato legge internazionale e dispone a tutti gli effetti quanto segue:
“Se il Rispondente dovesse scegliere di agire in nome e per conto di una entità pignorata, causando al Proponente (in questo caso il rigettante) qualsiasi danno come qui stabilito, il Rispondente, nella sua individuale e illimitata capacità, viene ad esserne assolutamente responsabile.
Simili azioni possono dare luogo ad azioni legali portate avanti contro il Rispondente, ai sensi dell’ordine pubblico UCC1-305, incluso ma non limitatamente all’UCC COMMERCIAL BILL (vincolo/ipoteca) sul patrimonio del Rispondente”.
Pertanto, qualora qualsiasi individuo perseveri nel perseguire eventuali azioni per conto di una Banca pignorata o di “Governo pignorato”, causando ad un altro e qualsiasi individuo ogni danno ipotizzabile come qui rigettato, egli è a titolo personale e senza alcuna pregiudiziale assolutamente responsabile dei suoi atti”.
E CHE IN CONSEGUENZA DI TUTTO CIO’
Tutti gli organi e qualsiasi “autorità”, enti e società private o pubbliche, facenti parte o che agiscono in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano agiscono in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori della Repubblica di Venezia.
Tutti gli atti e/o i provvedimenti di qualsiasi natura, posti in essere da una qualsiasi autorità straniera italiana nei Territori occupati della Repubblica di Venezia sono privi di qualsiasi effetto giuridico perché posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio, con la derivante conseguenza che ogni e qualsiasi atto e/o provvedimento, comunque denominato, in ogni sua fase e/o grado del procedimento, posto in essere da una qualsiasi autorità e/o ente e/o società privata e/o pubblica straniera italiana di occupazione, sui Territori della Repubblica Veneta sono a tutti gli effetti INESISTENTI, ovvero tamquam non esset.
Tutti gli effetti di atti giuridici, sia pubblici che privati, recettizi e non, normativi e precettivi, discrezionali, dovuti e necessari, compresi quelli di provvedimenti amministrativi e giurisdizionali, siano essi unilaterali, bilaterali, plurilaterali e collegiali, e anche degli stessi negozi giuridici di diritto privato che si estrinsechino quali manifestazione di pensiero attraverso la parola, orale o scritta o altri segni, operazioni o atti materiali o atti reali, ossia comportamenti umani diversi dalle dichiarazioni che riguardino atti negoziali espressione di dichiarazioni di volontà o di conoscenza, di giudizio, di desiderio o d’autorità e d’imperio non possono produrre asservimento e sottomissione in schiavitù in qualsivoglia maniera e forma di qualsiasi Persona umana.
FORMALIZZO COSI’ IL PRESENTE RIGETTO CHIEDENDO
at PRESUNTA “IREN MERCATO S.P.A.”:
tutta la documentazione relativa all’atto di cui al rigetto.
Al proprio GOVERNO VENETO PROVVISORIO:
di assicurarsi che lo stato italiano non ignori e consenta il reiterarsi delle violazioni poste in essere come per l’atto di cui al rigetto.
Si chiede inoltre la pubblicazione del presente atto a mezzo ALBO UFFICIALE del Governo Veneto Provvisorio con valore di notificazione e l’iscrizione a ruolo giudiziario dei responsabili dell’emissione dell’atto e della successiva notifica o del suo tentativo, al fine di assicurare l’ulteriore a praticarsi in seno alla Giustizia Veneta.
Che sia riconosciuta l’inconfutabilità dell’illegale azione posta in essere da PRESUNTA “IREN MERCATO S.P.A.” per le ragioni in premessa.
NEGO IL CONSENSO
al presente procedimento senza pregiudizio UCC 1-308;
NEGO L’AUTORIZZAZIONE
al trattamento dei proprio dati personali UCC 1-103.
SONO INOLTRE A PRECISARE QUANTO SEGUE:
Viene nella sua interezza RIGETTA la fattura 38502408035791 del 06 agosto 2024 recante logo di intestazione “IREN luce gas servizi” e come riportato in calce di ciascuna pagina della medesima fattura emessa da:
IREN MERCATO S.p.A. – Sede Legale e Direzione via SS. Giacomo e Filippo 7, 16122 Genova – Iscritta nel registro delle Imprese di Genova R.E.A. n. 390320 – Codice Fiscale n. 01178580997, società partecipante al gruppo IVA “IREN”, Partita IVA del gruppo n. 02863660359. Società con socio unico IREN S.p.A. Società sottoposta a direzione e coordinamento di IREN S.p.A. Partita IVA del gruppo n. 02863660359 e Codice Fiscale n. 07129470014

La fattura è stata pagata per euro 51,62 comprensivi delle illegali “imposte italiane” e delle spropositate spese “per il trasporto e la gestione del contatore e per oneri di sistema”, di cui si chiede alla Giustizia Veneta di ottenere un congruo indennizzo.

Ciò che non è stato pagato è l’importo di:

– euro 14,00 che imputate quale “Canone di abbonamento alla televisione per uso privato (escluso IVA art. 15 cm 3 DPR 663/1972)”
– euro 45,14 che imputate quale “Corrispettivo Cmor (importo non soggetto IVA art. 2 comma 3 lett. A – DPR 633/72)”

Per quanto riguarda il primo dei due punti sopra elencati, preciso che io NON possiedo alcun televisore e altresì NON ho mai sottoscritto alcun contratto con il presunto ente radiotelevisivo pubblico italiano “RAI – RADIOTELEVISIONE ITALIANA S.p.A.” al fine di ottenere i suoi servizi.

Per quanto riguarda il secondo dei due punti sopra elencati, che bonariamente indicate in fattura come “Altre partite non soggette iva”, preciso che io NON ho mai stipulato e firmato alcun esplicito contratto, con presunte aziende e/o presunte corporation e/o presunte società e/o presunti enti e/o presunto istituti, mediante il quale esclusivamente accettavo l’imposizione di quello che chiamate contributo “CMOR”.

Ai fini delle ulteriori a praticarsi per la Giustizia Veneta cito testualmente la definizione di contributo CMOR che riportate in fattura:
“In questa bolletta Le viene addebitato per conto di un Suo precedente venditore il “Corrispettivo Cmor”, a titolo di indennizzo, per il mancato pagamento di una o piu’ bollette. Per ulteriori informazioni su tale corrispettivo si deve rivolgere al precedente venditore o chiamare il numero verde 800 166 654. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.autorita.energia.it.” – preciso altresì che quest’ultimo sito risulta sempre non raggiungibile fornendo il seguente messaggio PAGE NOT FOUND / PAGINA NON TROVATA

In merito a quanto sopra reclamato, chiamo in causa BUFO GIANLUCA, che ritengo il primo responsabile in quanto risulta essere l’amministratore delegato delle presunte “IREN S.p.A. e IREN MERCATO S.p.A.” ( https://www.torinotoday.it/economia/gianluca-bufo-nuovo-amministratore-delegato-iren.html ), sotto la cui direzione le stesse agiscono in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano in quanto pretendono per conto di quest’ultimo il pagamento di imposte e/o bolli e/o tasse e/o canoni, al quale sottopongo le seguenti richieste:

– chiedo a BUFO GIANLUCA sotto la sua personale e illimitata responsabilità di dimostrare che io detengo un televisore per uso privato come riporta la voce indicata nella fattura emessa dall’azienda da lei amministrata mediante la quale pretende e cerca di estorcere il pagamento del canone RAI;

– chiedo a BUFO GIANLUCA di dimostrare come possa arbitrariamente decidere di imporre nei miei confronti il costo di un servizio per conto di un terzo senza avere contezza che il cliente di IREN S.p.A. e IREN MERCATO S.p.A. lo stia effettivamente utilizzando e prima ancora lo abbia effettivamente richiesto;

– chiedo a BUFO GIANLUCA di fornirmi copia in originale del contratto e/o accordo stipulato e firmato con le presunte “IREN S.p.A. e IREN MERCATO S.p.A.” mediante il quale espressamente accettavo e/o richiedevo l’addebito del suddetto canone televisivo sulle fatture dell’azienda da lei amministrata. Le chiedo questo perché leggi e/o decreti e/o disposizioni riconducibili allo stato straniero occupante italiano ai quali lei faccia riferimento sono tutti illegali e quindi nulli ab origine per i motivi di cui al presente RDN;

– chiedo a BUFO GIANLUCA di fornirmi copia in originale del presunto contratto da me stipulato e firmato con il presunto ente radiotelevisivo pubblico italiano “RAI – RADIOTELEVISIONE ITALIANA S.p.A.”. Le chiedo questo perché in qualità di amministratore delegato della presunta “IREN S.p.A. e IREN MERCATO S.p.A.” è suo onere accertarsi in tal senso al fine di trovare corretti riscontri contrattuali bilaterali e NON arrogarsi il diritto di avvallare a suo unilaterale e insindacabile giudizio qualsiasi pretesa economica proveniente da una presunta azienda e/o presunta corporation e/o presunta società e/o presunto ente e/o presunto istituto;

– in merito alle tanto acclamate leggi sulla PRIVACY a tutela delle quali lo stato italiano ha nominato addirittura un garante per la protezione dei dati personali “GPDP” con sede a Roma in piazza Venezia 11 ( www.garanteprivacy.it ), chiedo a BUFO GIANLUCA di fornirmi copia in originale del presunto contratto e/o accordo mediante il quale fornivo tutti i miei dati personali e simultaneamente accettavo e acconsentivo al presunto ente radiotelevisivo pubblico italiano “RAI – RADIOTELEVISIONE ITALIANA S.p.A.” di cedere tutti i miei dati personali alla presunta “IREN S.p.A. e/o IREN MERCATO S.p.A.”. Altresì chiedo a BUFO GIANLUCA di fornirmi copia in originale del presunto contratto e/o accordo stipulato e firmato con la presunta “IREN S.p.A. e/o IREN MERCATO S.p.A.”, da lui cappeggiate, mediante il quale lo autorizzavo a ricevere dal presunto ente radiotelevisivo pubblico italiano “RAI – RADIOTELEVISIONE ITALIANA S.p.A.” tutti i miei dati personali;

– chiedo a BUFO GIANLUCA di fornirmi copia in originale del presunto contratto firmato con il presunto precedente fornitore di energia e con questo stipulato con l’esclusivo e unico scopo di regolamentare e/o accettare quello che voi chiamate “contributo CMOR”? Le chiedo questo perché in qualità di amministratore delegato della presunta “IREN S.p.A. e IREN MERCATO S.p.A.” è suo onere accertarsi in tal senso al fine di trovare corretti riscontri contrattuali bilaterali e NON arrogarsi il diritto di avvallare a suo unilaterale e insindacabile giudizio qualsiasi pretesa economica proveniente da una presunta azienda e/o presunta corporation e/o presunta società e/o presunto ente e/o presunto istituto;

– chiedo a BUFO GIANLUCA di fornirmi documentata contezza in merito ai pregressi rapporti intrattenuti con il precedente presunto fornitore di energia, ivi compresi i danni e i disagi che mi ha causato e per i quali sussistono già atti RDN e SPN tutti notificati e pubblicati nella GAXETA UFICIALE del MLNV-GVP;

– in merito alle tanto acclamate leggi sulla PRIVACY a tutela delle quali lo stato italiano ha nominato addirittura un garante per la protezione dei dati personali “GPDP” con sede a Roma in piazza Venezia 11 ( www.garanteprivacy.it ), chiedo a BUFO GIANLUCA di fornirmi copia in originale del presunto contratto e/o accordo mediante il quale io accettavo e acconsentivo al precedente presunto fornitore di energia di cedere tutti i miei dati personali e tutti i miei dati relativi al rapporto commerciale con questo trattenuto? Altresì, chiedo a BUFO GIANLUCA di fornirmi copia in originale del presunto contratto e/o accordo stipulato e firmato con la presunta “IREN S.p.A. e/o IREN MERCATO S.p.A.”, da lui cappeggiate, mediante il quale lo autorizzavo a ricevere dal presunto precedente fornitore di energia tutti i miei dati personali e tutti i miei dati relativi al rapporto commerciale con quest’ultimo trattenuto.

Qualora questo assenso e/o consenso e/o accordi e/o contratti fossero stati in qualsiasi modo carpiti e ottenuti dalle presunte “IREN S.p.A. e/o IREN MERCATO S.p.A. e/o da eventuali aziende da queste controllate e/o facenti capo alle stesse” essi sono tutti dà ritenersi nulli per quanto sopra e per i motivi di cui al presente atto.

Sussiste inoltre un altro importante ed etico motivo per il quale ASSOLUTAMENTE non voglio che mi venga imposto e addebitato d’ora innanzi in fattura il canone del presunto ente radiotelevisivo pubblico italiano “RAI – RADIOTELEVISIONE ITALIANA S.p.A.” che comunque NON pagherò ed è da ritenersi fin d’ora RIGETTATO.

Mi riferisco alla furtiva incursione effettuata dalla giornalista e dall’operatore RAI, quale presunto ente radiotelevisivo pubblico italiano “RAI – RADIOTELEVISIONE ITALIANA S.p.A.”, all’interno dei Territori delle Federazione Russa accompagnati da militari ucraini a bordo dei loro blindati.

In qualità Cittadina Veneta di Nazionalità Veneta, ripudio questo atto provocatorio messo in atto da “RAI – RADIOTELEVISIONE ITALIANA S.p.A.” per mezzo dei suoi addetti e/o delle sue maestranze e rifiuto ogni forma di indottrinamento proveniente da tale presunto ente radiotelevisivo pubblico italiano.

Non intendo elargire denaro a questi enti e/o aziende e/o corporation stranieri italiani che oltre a NON poterlo pretendere, per i motivi di cui al presente RDN, lo usurpano per finanziare iniziative e/o operazioni come quella sopra descritta.

29.08.2024
In fede:
SILVIA CAVALLIN

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Oggetto: CERTIFICATO DI REGISTRO NR.0141100145254293

Si attesta che in data 2024.08.29, SILVIA CAVALLIN, nato/a il 5 MARZO 1977, avendo ufficializzato la propria autocertificazione di Autodeterminazione, di Sovranità Personale, presso questo Dipartimento Anagrafe, Istituzione del Governo Veneto Provisorio costituito dal Movimento de Liberasione Nasionale del Popolo Veneto (MLNV) ai sensi e per gli effetti dell’art.96.3 del Primo Protocollo addizionale (1977) alle convenzioni di Ginevra del 1949, codice unico personale 20170913141701, ha compilato e confermato il rigetto di notifica con attribuzione del seguente codice unico: 0141100145254293.
La persona interessata ha chiesto la pubblicazione del presente atto a mezzo ALBO UFFICIALE del Governo Veneto Provvisorio con valore di notificazione e l’iscrizione a ruolo giudiziario dei responsabili dell’emissione dell’atto e della successiva notifica o del suo tentativo.

WSM
Venetia lì 29.08.2024
per la Segreteria di Stato

PRECISAZIONE A PUBBLICA MENZIONE:
il rigetto è l’atto formale attraverso il quale ogni Cittadino del Popolo Veneto si oppone e contrasta l’illegalità dell’azione posta in essere dalle forze e autorità di occupazione straniere italiane che agiscono in difetto assoluto di giurisdizione e lo fa informando delle loro responsabilità i destinatari secondo le norme vigenti, anche riferite a quelle dell’U.C.C. .
I rigetti di notifica non sono dei ricorsi posti in essere in ambito italiano ma sono atti espressioni di volontà attraverso i quali il Cittadino del Popolo Veneto, che liberamente e coscientemente si è autodeterminato e ha dichiarato la propria Nazionalità e Cittadinanza Veneta, si oppone alle illegali pretese italiane di obbligarlo al pagamento di imposte ed essere soggetto a controlli e provvedimenti da parte delle istituzioni di occupazione.
Questo Governo Veneto Provisorio (GVP) viene invece attivato sul fronte dell’iscrizione a ruolo giudiziario (IRG) dei responsabili che hanno emesso l’atto e/o il provvedimento oggetto di rigetto.
Tale procedura è deputata a sviluppare e potenziare il principio di effettività che prevede la concreta esecuzione di quanto stabilito dal diritto sostanziale, cioè dalle norme del nostro Ordinamento Giuridico Veneto Provvisorio, (l’obbiettivo è il disconoscimento della personalità dello stato straniero occupante italiano rispetto alla sua illegale sovranità sui nostri territori – la personalità dello Stato è infatti determinata e dimensionata dal criterio dell’effettività; nonché ai fini di determinare a chi spetti la sovranità di un territorio occupato, in base all’ effettivo esercizio del potere di governo).

N.B.: I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti.
In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici.


(anche in riferimento at Vostra Legge italiana ex art.21nonies l. 7.8.1990 n. 241 si chiede il Vostro riesame in Autotutela per l’annullamento ex officio del summenzionato Vostro provvedimento contestato nell’an e nel quantum, in fatto e in diritto)

in forza alla norma contenuta all’art.1393 «giustificazione del potere del rappresentante» c.c. italiano, chiedo l’invio di copia autentica ex art.7/6° co. d.p.r. 12.4.2006 n.184 e di data certa del mandato che «diTe» conferitoVi dalla P.A. sedicente «creditrice», pena la denuncia per falsus procurator.
Chiedo inoltre le generalità complete di chi agisce e di coloro per le quali agiTe, nonché gli estremi completi relativi a importi non pagati di cui reclamaTe l’inventato credito.
Rinnovo «ex persona» la Vostra costituzione in mora debendi (già «ex re») ex art.1219 c.c. italiano.