2024.10.16 – CELOT BENEDETTO – RDN – 0141218180031797 – Referente: ME STESSO

Oggetto: 2024.10.16 – CELOT BENEDETTO – RDN – 0141218180031797 – Referente: ME STESSO

at
PRESUNTO “COMUNE DI VILLORBA” TITOLARE DI CODICE FISCALE ITALIANO 80007530266 E DI PARTITA IVA ITALIANA 00591590260, PIAZZA UMBERTO PRIMO, 19 – 31020 VILLORBA – mail@comune.villorba.tv.it


ATTO RIGETTATO
tipo atto: MISSIVA RICEVUTA DAL PRESUNTO “COMUNE DI VILLORBA”
emesso il: 9 OTTOBRE 2024
avente nr./codice: OGGETTO DELLA MISSIVA “COMUNICAZIONE DI AVVENUTA APERTURA DI FASCICOLO PER PROCEDIMENTO DI CANCELLAZIONE DALL’ANAGRAFE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE DI VILLORBA PER IRREPERIBILITA’ ACCERTATA”
emesso da: PRESUNTO “COMUNE DI VILLORBA” TITOLARE DI CODICE FISCALE ITALIANO 80007530266 E DI PARTITA IVA ITALIANA 00591590260
atto a firma di: BERLESE KATHY
notificato il: 9 OTTOBRE 2024 ORE 12:23
atto notificato da: TRAMITE E-MAIL DA “PROTOCOLLO.COMUNE.VILLORBA.TV@PECVENETO.IT” PER TRAMITE DELL’INDIRIZZO “POSTA-CERTIFICATA@PRO.SICUREZZAPOSTALE.IT

Il/La sottoscritto/a BENEDETTO CELOT, nato/a il 17 GENNAIO 1976, autodeterminatesi presso il Dipartimento Anagrafe, Istituzione del Governo Veneto Provisorio costituito dal Movimento de Liberasione Nasionale del Popolo Veneto (MLNV) ai sensi e per gli effetti dell’art.96.3 del Primo Protocollo addizionale (1977) alle convenzioni di Ginevra del 1949), con attribuzione del seguente codice unico personale 20170913141401
PREMESSO
che l’antica Repubblica Veneta, anche detta “Serenissima”, fondata nell’anno 697, non ha mai cessato di esistere e “de jure” è tutt’ora esistente su tutti i propri Territori.
Che ogni Movimento di Liberazione Nazionale è l’organo deputato dal diritto internazionale a rivendicare il diritto all’autodeterminazione di un Popolo soggetto all’occupazione di uno stato straniero, ovvero da un regime razzista e/o colonialista.
Che questo MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO (MLNV), fondato il 29 settembre 2009, ha rivendicato il diritto di autodeterminazione del Popolo Veneto con “denuncia di occupazione, dominazione e colonizzazione della Nazione Veneta da parte dello stato straniero italiano – Rivendicazione di sovranità del Popolo Veneto”, depositate presso la sede O.N.U. di Ginevra in data 28 settembre 2010 e presso la sede O.N.U. di New York il 27 novembre 2011.
Che nessuna opposizione è mai stata avanzata contro la rivendicazione di sovranità di questo Popolo Veneto denunciata dal MLNV, né dallo stato occupante italiano né dall’ONU né da qualsiasi altro stato terzo.
Che questo MLNV, così come disposto dal diritto internazionale, dovendo dotarsi di un apparato istituzionale ai sensi e per gli effetti dell’art.96.3 del Primo Protocollo aggiuntivo (1977) alla Convenzione di Ginevra del 1949, in data 4 febbraio 2012 ha così istituito il GOVERNO VENETO PROVISORIO (GVP).
CONSTATATO/A
01)-che in fatto e in diritto lo stato italiano sui Territori della Repubblica di Venezia rimane ad oggi uno stato straniero occupante, a nulla rilevando sotto il profilo della legittimazione dell’esercizio della sua sovranità sui Territori della Serenissima Patria gli anni di illecita e illegittima occupazione razzista e colonialista;
02)-la reiterata illegale occupazione “ab origine” dei Territori della Sovrana Repubblica di Venezia, per la frode posta in essere contro il Popolo Veneto e con la quale ha annesso “manu militari” i Territori della stessa;
03)-la reiterata e dolosa inosservanza e trasgressione del principio di autodeterminazione che rende nulli i trattati che, occupandosi di trasferimento di territori, non includono una disposizione che preveda una previa consultazione della popolazione interessata – (il “plebiscito” del 1866 è ben noto per essere stato una truffa nei confronti del Popolo Veneto perché la consultazione è avvenuta in stato di occupazione militare, con inganno e l’estorsione di una scelta non libera e già stabilita, anche nei falsi risultati, prima ancora del suo avverarsi).
04)-Uno Stato si estingue a livello internazionale solo quando si ha un mutamento rilevante di tutti e tre i suoi elementi costitutivi (territorio, popolazione e apparato di governo).
05)-Ad oggi è sempre più disperato il tentativo, posto in essere dallo stato straniero occupante italiano, nel disconoscere l’esistenza del Popolo Veneto.
06)-Questi avrebbe sentenziato, tramite il suo massimo Organo di Giustizia che “il Popolo Veneto avrebbe cessato di esistere in virtù del Plebiscito del 1866, scegliendo di diventare popolo italiano”.
07)-Pur essendo ben a conoscenza del falso storico di questo avvenimento, che di fatto è stato una frode commessa dal regno italiano, anche ammessa dallo stesso Conte Thaon di Revel, plenipotenziario del re d’italia di allora e responsabile dell’operazione, che ammise in un suo successivo memoriale il raggiro commesso, la Corte Costituzionale italiana e le più alte cariche istituzionali dello stato occupante dolosamente e in correità ignorano i fatti nel perpetuare una frode nei confronti del Popolo Veneto;
08)-che il Popolo Veneto è sottoposto al regime militare straniero nonostante facesse parte di uno Stato indipendente e comunque in possesso di uno status distinto da quello italiano;
09)-la reiterata dolosa inosservanza e trasgressione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani con la conseguente condizione di messa in schiavitù di Esseri Umani in specie di Nazionalità Veneta;
10)-la reiterata dolosa inosservanza e trasgressione del diritto all’ autodeterminazione con valore “jus congens”, di cui è detentore il Popolo Veneto;
11)-la reiterata dolosa inosservanza e trasgressione della disposizione per cui lo stato occupante italiano non può disporre dell’utilizzo del territorio della Repubblica di Venezia e delle sue risorse naturali;
12)-la reiterata dolosa inosservanza e trasgressione della disposizione che vieta allo stato occupante di stipulare accordi internazionali, relativi al territorio su cui è stanziato il Popolo Veneto, in particolare con la cessione di porzioni di esso a soggetti e sovranità straniera, (es. Eurogendfor….);
13)-la reiterata dolosa inosservanza e trasgressione della disposizione per cui gli stati che opprimono popoli soggetti a dominio coloniale, a occupazione militare straniera o a governo razzista, sono obbligati a consentire l’esercizio del diritto all’autodeterminazione, in particolare a non impedire l’esercizio di questo diritto con mezzi coercitivi;
14)-la reiterata dolosa inosservanza e trasgressione della divieto di cui all’art.2, par.4 della Carta delle Nazioni Unite, che proibisce agli Stati di ricorrere alla minaccia o all’uso della forza contro i Popoli che invocano il diritto all’Autodeterminazione;
15)-la reiterata dolosa inosservanza e trasgressione delle disposizioni per cui i Movimenti di Liberazione Nazionale sono destinatari delle norme sulla protezione e immunità degli individui che agiscono in nome e per conto loro;
16)-che lo stesso stato straniero occupante razzista e colonialista italiano ha sancito l’illecita e illegale permanenza della sua occupazione sui Territori della Repubblica di Venezia con il decreto legislativo 13.12.2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010, che ha espressamente abrogato a tutti gli effetti il regio decreto italiano 04.11.1866, n. 3300, “col quale le provincie della Venezia e di Mantova fanno parte integrante del regno d’italia;
17)-che dal 1934 l’allora Regno d’Italia è divenuto una CORPORATION con denominazione “REPUBLIC OF ITALY” CIK#: 0000052782” perché registrata presso la Securities Exchange Commission (S.E.C.) – (www.sec.gov), quale corporation di tipo governativo, ovvero una azienda privata spogliata di qualsiasi sovranità.
18)-che grazie alla registrazione alla S.E.C., l’attuale stato italiano è soggetto alle leggi e le regole internazionali dell’Uniform Commercial Code (U.C.C.), agendo anche per il tramite del proprio copyright, dimostrando che non agisce come stato di diritto (stato italia e/o Repubblica Italiana), ma in qualità di “Company” e/o “Corporation”, vale a dire “società Privata” iscritta alla S.E.C. .
19)-che la successiva formale denuncia, denominata DECLARATION ON FACTS e relativa chiusura e pignoramento della Repubblica Italiana, con riferimento e per causa UCC DOC. #2012127914 e UCC DOC. #2013032035, mai confutata dall’attuale stato italiano entro il termine previsto, è diventata ora Legge Internazionale con piena validità giuridica in tutto il pianeta.
20)-che il documento nr. WA DC UCC Doc# 2012113593 depositato in U.C.C., è diventato legge internazionale e dispone a tutti gli effetti quanto segue:
“Se il Rispondente dovesse scegliere di agire in nome e per conto di una entità pignorata, causando al Proponente (in questo caso il rigettante) qualsiasi danno come qui stabilito, il Rispondente, nella sua individuale e illimitata capacità, viene ad esserne assolutamente responsabile.
Simili azioni possono dare luogo ad azioni legali portate avanti contro il Rispondente, ai sensi dell’ordine pubblico UCC1-305, incluso ma non limitatamente all’UCC COMMERCIAL BILL (vincolo/ipoteca) sul patrimonio del Rispondente”.
Pertanto, qualora qualsiasi individuo perseveri nel perseguire eventuali azioni per conto di una Banca pignorata o di “Governo pignorato”, causando ad un altro e qualsiasi individuo ogni danno ipotizzabile come qui rigettato, egli è a titolo personale e senza alcuna pregiudiziale assolutamente responsabile dei suoi atti”.
E CHE IN CONSEGUENZA DI TUTTO CIO’
Tutti gli organi e qualsiasi “autorità”, enti e società private o pubbliche, facenti parte o che agiscono in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano agiscono in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori della Repubblica di Venezia.
Tutti gli atti e/o i provvedimenti di qualsiasi natura, posti in essere da una qualsiasi autorità straniera italiana nei Territori occupati della Repubblica di Venezia sono privi di qualsiasi effetto giuridico perché posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio, con la derivante conseguenza che ogni e qualsiasi atto e/o provvedimento, comunque denominato, in ogni sua fase e/o grado del procedimento, posto in essere da una qualsiasi autorità e/o ente e/o società privata e/o pubblica straniera italiana di occupazione, sui Territori della Repubblica Veneta sono a tutti gli effetti INESISTENTI, ovvero tamquam non esset.
Tutti gli effetti di atti giuridici, sia pubblici che privati, recettizi e non, normativi e precettivi, discrezionali, dovuti e necessari, compresi quelli di provvedimenti amministrativi e giurisdizionali, siano essi unilaterali, bilaterali, plurilaterali e collegiali, e anche degli stessi negozi giuridici di diritto privato che si estrinsechino quali manifestazione di pensiero attraverso la parola, orale o scritta o altri segni, operazioni o atti materiali o atti reali, ossia comportamenti umani diversi dalle dichiarazioni che riguardino atti negoziali espressione di dichiarazioni di volontà o di conoscenza, di giudizio, di desiderio o d’autorità e d’imperio non possono produrre asservimento e sottomissione in schiavitù in qualsivoglia maniera e forma di qualsiasi Persona umana.
FORMALIZZO COSI’ IL PRESENTE RIGETTO CHIEDENDO
at PRESUNTO “COMUNE DI VILLORBA” TITOLARE DI CODICE FISCALE ITALIANO 80007530266 E DI PARTITA IVA ITALIANA 00591590260:
tutta la documentazione relativa all’atto di cui al rigetto.
Al proprio GOVERNO VENETO PROVVISORIO:
di assicurarsi che lo stato italiano non ignori e consenta il reiterarsi delle violazioni poste in essere come per l’atto di cui al rigetto.
Si chiede inoltre la pubblicazione del presente atto a mezzo ALBO UFFICIALE del Governo Veneto Provvisorio con valore di notificazione e l’iscrizione a ruolo giudiziario dei responsabili dell’emissione dell’atto e della successiva notifica o del suo tentativo, al fine di assicurare l’ulteriore a praticarsi in seno alla Giustizia Veneta.
Che sia riconosciuta l’inconfutabilità dell’illegale azione posta in essere da PRESUNTO “COMUNE DI VILLORBA” TITOLARE DI CODICE FISCALE ITALIANO 80007530266 E DI PARTITA IVA ITALIANA 00591590260 per le ragioni in premessa.
NEGO IL CONSENSO
al presente procedimento senza pregiudizio UCC 1-308;
NEGO L’AUTORIZZAZIONE
al trattamento dei proprio dati personali UCC 1-103.
SONO INOLTRE A PRECISARE QUANTO SEGUE:
Con l’invio e la pubblicazione in GAXETA UFICIALE del MLNV-GVP del presente atto RDN, rispondo alla missiva, datata 9 ottobre 2024, sottoscritta e firmata da BERLESE KATHY in qualità di “ufficiale d’anagrafe delegato” in nome e per conto della presunta azienda e/o della presunta corporation e/o della presunta società e/o della presunta impresa e/o del presunto ente e/o del presunto istituto “COMUNE DI VILLORBA” con sede in PIAZZA UMBERTO PRIMO, 19 – 31020 VILLORBA – titolare di codice fiscale italiano 80007530266 e di partita iva italiana 00591590260, il cui legale rappresentante del suddetto presunto “COMUNE DI VILLORBA” risulta essere SOLIGO FRANCESCO brevemente chiamato SINDACO.

Tale missiva mi è stata recapitata in allegato a una e-mail, pervenuta al mio indirizzo e-mail personale, dall’indirizzo e-mail protocollo.comune.villorba.tv@pecveneto.it per tramite dell’indirizzo posta-certificata@pro.sicurezzapostale.it .

Preciso che il corpo della e-mail riporta per la stessa il codice di protocollo “AOO.c_m048.09/10/2024.0037591”, invece nella missiva in allegato non compare alcun protocollo e/o codice identificativo, mentre in oggetto la stessa recita quanto segue “COMUNICAZIONE DI AVVENUTA APERTURA DI FASCICOLO PER PROCEDIMENTO DI CANCELLAZIONE DALL’ANAGRAFE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE DI VILLORBA PER IRREPERIBILITA’ ACCERTATA”.

Tutto ciò premesso preciso quanto di seguito.

Prendo atto che BERLESE KATHY ha aperto un fascicolo contro la mia persona mediante il quale pretende di rivolgermi un’accusa e contemporaneamente cerca altresì di intimorirmi, minacciando l’applicazione di sanzioni pecuniarie, per poi propormi la sua di soluzione, ovvero INVITA a comunicare l’iscrizione anagrafica presso l’ente straniero italiano “COMUNE DI VILLORBA”.

Detto ciò, preciso che in più occasioni vi sono stati inviati atti siano essi RDN e/o SPN tutti pubblicati in GAXETA UFICIALE del MLNV-GVP ai fini della notifica, mediante i quali espressamente comunicavo che sia IO che TUTTI i componenti del mio nucleo familiare NON siamo italiani.

Vi ribadisco per l’ennesima volta che IO e TUTTI i componenti del mio nucleo familiare siamo ESSERI UMANI e siamo Cittadini Veneti di Nazionalità Veneta Autodeterminati sotto l’Egida del MLNV-GVP e il presente atto RDN costituisce per voi l’ennesima conferma proprio perché tutti i precedenti atti di cui siete stati resi da me destinatari, pubblicati in GAXETA UFICIALE del MLNV-GVP, sono rimasti da parte vostra nella loro interezza INCONFUTATI.

NON voglio, NON devo, NON può e NON potete obbligarmi a intrattenere alcun tipo di rapporto di sudditanza con il presunto ente straniero italiano “COMUNE DI VILLORBA” per i motivi di cui al presente atto.

Lo stesso vale anche per TUTTI i componenti del mio nucleo familiare.

Parlo di ESSERE UMANO perché vorrei precisare che io NON ho mai firmato alcun esplicito contratto con lo stato straniero occupante italiano in cui spontaneamente e coscientemente accetto di essere un suo TRUST.

Non è sufficiente una firma che è stata a suo tempo apposta su di una carta di identità italiana, da un funzionario comunale italiano, che pur non conoscendomi si è arrogato il potere di dire chi ero io, per contrattualizzare contro la mia volontà e a mia insaputa una simile posizione.

Lo stesso vale anche per TUTTI i componenti del mio nucleo familiare.

Per cui chiunque abbia amministrato e/o sfruttato un trust e/o pretenda di amministrare e/o sfruttare un trust, per qualsivoglia titolo e/o per qualsivoglia ragione, creato e denominato con l’inganno carpendo senza consenso il mio nome e cognome, ha violato e viola la mia ESSENZA di ESSERE UMANO.

Qualcuno dovrà risarcirmi per i danni subiti e/o subendi per l’esercizio di tale condotta contro la mia persona.

Lo stesso vale anche per TUTTI i componenti del mio nucleo familiare.

La missiva sottoscritta e firmata da BERLESE KATHY in nome e per conto della presunta azienda e/o della presunta corporation e/o della presunta società e/o della presunta impresa e/o del presunto ente e/o del presunto istituto “COMUNE DI VILLORBA” con sede in PIAZZA UMBERTO PRIMO, 19 – 31020 VILLORBA – titolare di codice fiscale italiano 80007530266 e di partita iva italiana 00591590260, viene RIGETTATA per i motivi di cui al presente RDN, gli stessi da voi già recepiti tempo addietro NON avendo mai confutato i precedenti atti pubblicati in GAXETA UFICIALE del MLNV-GVP.

Nego l’autorizzazione al trattamento dei miei dati personali (UCC 1-103).

Lo stesso vale anche per TUTTI i componenti del mio nucleo familiare.

Tutto ciò precisato, chiamo in causa BERLESE KATHY per quanto palesato contro la mia persona, riportando qui sotto l’effettivo contenuto della sua missiva:

si legge L’UFFICIALE DI ANAGRAFE, COMUNICA:
(cito testualmente)
CHE è stato aperto presso l’ufficio anagrafe del comune di Villorba, il fascicolo relativo al/la/i nominato/a/i in oggetto per l’eventuale cancellazione dall’anagrafe della popolazione residente del comune di Villorba sussistente “quando, a seguito di ripetuti accertamenti, opportunamente intervallati, la persona sia risultata irreperibile”;
CHE la cancellazione conseguirà qualora risulterà accertata (1) per un congruo periodo di tempo la assenza dall’abitazione in cui risultava registrata la dimora abituale, appurata la non conoscenza dell’esatta attuale, abituale ed effettiva dimora, qualora l’interessato/a non abbia provveduto ai necessari adempimenti anagrafici (ad esempio per iscrizione in altro comune o per cambio di abitazione nell’ambito dello stesso comune);

(1) “a mezzo degli appartenenti ai corpi di polizia municipale” (art. 19 DPR 223/1989) ma anche con ogni altro mezzo (ES. dichiarazioni di parte, risultanze di altri “enti, amministrazioni ed uffici pubblici o privati” – art. 4 legge n. 1228/1954) – dopo circa un anno dalla prima notizia di assenza

CHE il procedimento verrà concluso con la regolarizzazione anagrafica ovvero con l’archiviazione del fascicolo (nel caso risulti che la risultanza anagrafica sia corrispondente alla effettiva dimora abituale) ovvero con la cancellazione per irreperibilità;

e poi ancora L’UFFICIALE DI ANAGRAFE, INVITA:
(cito testualmente)
Il/la/i nominato/a/i in oggetto a regolarizzare la propria posizione facendo richiesta di iscrizione nell’anagrafe della popolazione residente del comune nel quale hanno trasferito l’effettiva ed abituale dimora, ovvero nel comunicare all’ufficiale di anagrafe del comune di Villorba la loro posizione relativa agli obblighi anagrafici (2), ricordando che le dichiarazioni anagrafiche di trasferimento di residenza o di cambiamento di abitazione devono essere rese “nel termine di venti giorni dalla data in cui si sono verificati i fatti” (art. 13 D.P.R. n. 223/1989);

(2) “chiunque avendo obblighi anagrafici contravviene alle disposizioni della presente legge ed a quelle del regolamento, è punito, se il fatto non costituisce reato più grave, con la sanzione amministrativa da euro 25 a euro 129” (art. 11 legge 1228/1954)

infine L’UFFICIALE DI ANAGRAFE, DISPONE:
l’invio della presente comunicazione all’indirizzo di iscrizione in APR del/la nominato/a in oggetto.

Tutto ciò riportato inoltro la seguente interrogazione al destinatario del presente atto:

BERLESE KATHY, lei parla di “ripetuti accertamenti, opportunamente intervallati” ma io e lei non ci conosciamo e lei opera in nome e per conto del suddetto ente straniero italiano, pertanto espressamente le chiedo: BERLESE KATHY è sua intenzione condurre e/o far condurre a mia insaputa e contro la mia persona e le persone che compongono il mio nucleo familiare, operazioni di appostamento e/o pedinamento e/o controllo e/o stalkeraggio allo scopo di indurre l’idea di vulnerabilità e soggezione nella mia e nelle nostre persone, al fine di indurre ad accettare il rapporto di sudditanza che subdolamente propone nella sua missiva?

BERLESE KATHY, lei afferma “accertata (1) per un congruo periodo di tempo”; a tal proposito le chiedo fin da ora l’elenco di qualsiasi “mezzo” e/o soggetto e/o Essere Umano che ha fornito e/o fornirà informazioni in merito, ovverosia, data, ora, cognome e nome del referente, nonché le prove di quanto pretendete e/o presumete di accertare e le modalità con cui queste presunte prove vengono raccolte;

BERLESE KATHY, non lascia alcun dubbio il fatto che se lei ha deciso di produrre, sottoscrivere e firmare la missiva oggetto del presente RDN, qualche soggetto e/o Essere Umano e/o “mezzo”, come definito nella sua stessa missiva, si è già reso responsabile di fornire indicazioni in riferimento a quanto pretendete e/o presumete di accertare con l’apertura di un fascicolo a mio carico; per cui espressamente le chiedo di fornirmi l’identificazione del “mezzo” e/o soggetto e/o Essere Umano, cognome e nome, data, ora, nonché le presunte prove che sostiene di aver raccolto e le modalità con cui lo stesso le ha raccolte.

Mi sembra doveroso da parte sua BERLESE KATHY adempiere a quanto da me richiesto, in quanto stiamo parlando della mia PRIVACY e della PRIVACY dei componenti del mio nucleo familiare che deve essere tutelata; PRIVACY che non può e non deve essere manipolata e oltraggiata dallo stato straniero occupante italiano e con esso da tutti i suoi enti e/o istituzioni.

In riferimento e a tutela di quest’ultimo aspetto, BERLESE KATHY le chiedo di fornirmi tutti i dati completi relativi alla sua residenza anagrafica al fine di inviarle in forma cartacea la pubblicazione in GAXETA UFICIALE del MLNV-GVP del presente atto.

16.10.2024
In fede:
BENEDETTO CELOT

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Oggetto: CERTIFICATO DI REGISTRO NR.0141218180031797

Si attesta che in data 2024.10.16, BENEDETTO CELOT, nato/a il 17 GENNAIO 1976, avendo ufficializzato la propria autocertificazione di Autodeterminazione, di Sovranità Personale, presso questo Dipartimento Anagrafe, Istituzione del Governo Veneto Provisorio costituito dal Movimento de Liberasione Nasionale del Popolo Veneto (MLNV) ai sensi e per gli effetti dell’art.96.3 del Primo Protocollo addizionale (1977) alle convenzioni di Ginevra del 1949, codice unico personale 20170913141401, ha compilato e confermato il rigetto di notifica con attribuzione del seguente codice unico: 0141218180031797.
La persona interessata ha chiesto la pubblicazione del presente atto a mezzo ALBO UFFICIALE del Governo Veneto Provvisorio con valore di notificazione e l’iscrizione a ruolo giudiziario dei responsabili dell’emissione dell’atto e della successiva notifica o del suo tentativo.

WSM
Venetia lì 16.10.2024
per la Segreteria di Stato

PRECISAZIONE A PUBBLICA MENZIONE:
il rigetto è l’atto formale attraverso il quale ogni Cittadino del Popolo Veneto si oppone e contrasta l’illegalità dell’azione posta in essere dalle forze e autorità di occupazione straniere italiane che agiscono in difetto assoluto di giurisdizione e lo fa informando delle loro responsabilità i destinatari secondo le norme vigenti, anche riferite a quelle dell’U.C.C. .
I rigetti di notifica non sono dei ricorsi posti in essere in ambito italiano ma sono atti espressioni di volontà attraverso i quali il Cittadino del Popolo Veneto, che liberamente e coscientemente si è autodeterminato e ha dichiarato la propria Nazionalità e Cittadinanza Veneta, si oppone alle illegali pretese italiane di obbligarlo al pagamento di imposte ed essere soggetto a controlli e provvedimenti da parte delle istituzioni di occupazione.
Questo Governo Veneto Provisorio (GVP) viene invece attivato sul fronte dell’iscrizione a ruolo giudiziario (IRG) dei responsabili che hanno emesso l’atto e/o il provvedimento oggetto di rigetto.
Tale procedura è deputata a sviluppare e potenziare il principio di effettività che prevede la concreta esecuzione di quanto stabilito dal diritto sostanziale, cioè dalle norme del nostro Ordinamento Giuridico Veneto Provvisorio, (l’obbiettivo è il disconoscimento della personalità dello stato straniero occupante italiano rispetto alla sua illegale sovranità sui nostri territori – la personalità dello Stato è infatti determinata e dimensionata dal criterio dell’effettività; nonché ai fini di determinare a chi spetti la sovranità di un territorio occupato, in base all’ effettivo esercizio del potere di governo).

N.B.: I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti.
In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici.


(anche in riferimento at Vostra Legge italiana ex art.21nonies l. 7.8.1990 n. 241 si chiede il Vostro riesame in Autotutela per l’annullamento ex officio del summenzionato Vostro provvedimento contestato nell’an e nel quantum, in fatto e in diritto)

in forza alla norma contenuta all’art.1393 «giustificazione del potere del rappresentante» c.c. italiano, chiedo l’invio di copia autentica ex art.7/6° co. d.p.r. 12.4.2006 n.184 e di data certa del mandato che «diTe» conferitoVi dalla P.A. sedicente «creditrice», pena la denuncia per falsus procurator.
Chiedo inoltre le generalità complete di chi agisce e di coloro per le quali agiTe, nonché gli estremi completi relativi a importi non pagati di cui reclamaTe l’inventato credito.
Rinnovo «ex persona» la Vostra costituzione in mora debendi (già «ex re») ex art.1219 c.c. italiano.