Oggetto: 2024.09.23 – CELOT BENEDETTO – RDN – 0141125120420505 – Referente: ME STESSO
at
PRESUNTA “BANCA POPOLARE DI PUGLIA E BASILICATA S.C.P.A.” E PRESUNTO “BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA S.P.A.”, BANCA POPOLARE DI PUGLIA E BASILICATA S.C.P.A. – SEDE LEGALE E DIREZIONE GENERALE – VIA O. SERENA, 13 – 70022 ALTAMURA (BARI) – noreply@BPPB.csebanking.it
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ATTO RIGETTATO
tipo atto: E-MAIL RICEVUTA DA “NOREPLY@BPPB.CSEBANKING.IT“
emesso il: 16 SETTEMBRE 2024
avente nr./codice: NUMERO IDENTIFICATIVO ASSEGNATO ALLA MISSIVA IN ALLEGATO: “004874909.0000Y00218.08994”
emesso da: PRESUNTA “BANCA POPOLARE DI PUGLIA E BASILICATA S.C.P.A.” E PRESUNTO “BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA S.P.A.”
atto a firma di: PIOZZI ALESSANDRO MARIA (AMMINISTRATORE DELEGATO PER CONTO DELLA PRESUNTA “BANCA POPOLARE DI PUGLIA E BASILICATA S.C.P.A.”) E DECIO ALESSANDRO (AMMINISTRATORE DELEGATO PER CONTO DELLA PRESUNTA “BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA S.P.A.”)
notificato il: 17 SETTEMBRE 2024 ORE 08:23
atto notificato da: TRAMITE E-MAIL DA “NOREPLY@BPPB.CSEBANKING.IT“
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Il/La sottoscritto/a BENEDETTO CELOT, nato/a il 17 GENNAIO 1976, autodeterminatesi presso il Dipartimento Anagrafe, Istituzione del Governo Veneto Provisorio costituito dal Movimento de Liberasione Nasionale del Popolo Veneto (MLNV) ai sensi e per gli effetti dell’art.96.3 del Primo Protocollo addizionale (1977) alle convenzioni di Ginevra del 1949), con attribuzione del seguente codice unico personale 20170913141401
PREMESSO
che l’antica Repubblica Veneta, anche detta “Serenissima”, fondata nell’anno 697, non ha mai cessato di esistere e “de jure” è tutt’ora esistente su tutti i propri Territori.
Che ogni Movimento di Liberazione Nazionale è l’organo deputato dal diritto internazionale a rivendicare il diritto all’autodeterminazione di un Popolo soggetto all’occupazione di uno stato straniero, ovvero da un regime razzista e/o colonialista.
Che questo MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO (MLNV), fondato il 29 settembre 2009, ha rivendicato il diritto di autodeterminazione del Popolo Veneto con “denuncia di occupazione, dominazione e colonizzazione della Nazione Veneta da parte dello stato straniero italiano – Rivendicazione di sovranità del Popolo Veneto”, depositate presso la sede O.N.U. di Ginevra in data 28 settembre 2010 e presso la sede O.N.U. di New York il 27 novembre 2011.
Che nessuna opposizione è mai stata avanzata contro la rivendicazione di sovranità di questo Popolo Veneto denunciata dal MLNV, né dallo stato occupante italiano né dall’ONU né da qualsiasi altro stato terzo.
Che questo MLNV, così come disposto dal diritto internazionale, dovendo dotarsi di un apparato istituzionale ai sensi e per gli effetti dell’art.96.3 del Primo Protocollo aggiuntivo (1977) alla Convenzione di Ginevra del 1949, in data 4 febbraio 2012 ha così istituito il GOVERNO VENETO PROVISORIO (GVP).
CONSTATATO/A
01)-che in fatto e in diritto lo stato italiano sui Territori della Repubblica di Venezia rimane ad oggi uno stato straniero occupante, a nulla rilevando sotto il profilo della legittimazione dell’esercizio della sua sovranità sui Territori della Serenissima Patria gli anni di illecita e illegittima occupazione razzista e colonialista;
02)-la reiterata illegale occupazione “ab origine” dei Territori della Sovrana Repubblica di Venezia, per la frode posta in essere contro il Popolo Veneto e con la quale ha annesso “manu militari” i Territori della stessa;
03)-la reiterata e dolosa inosservanza e trasgressione del principio di autodeterminazione che rende nulli i trattati che, occupandosi di trasferimento di territori, non includono una disposizione che preveda una previa consultazione della popolazione interessata – (il “plebiscito” del 1866 è ben noto per essere stato una truffa nei confronti del Popolo Veneto perché la consultazione è avvenuta in stato di occupazione militare, con inganno e l’estorsione di una scelta non libera e già stabilita, anche nei falsi risultati, prima ancora del suo avverarsi).
04)-Uno Stato si estingue a livello internazionale solo quando si ha un mutamento rilevante di tutti e tre i suoi elementi costitutivi (territorio, popolazione e apparato di governo).
05)-Ad oggi è sempre più disperato il tentativo, posto in essere dallo stato straniero occupante italiano, nel disconoscere l’esistenza del Popolo Veneto.
06)-Questi avrebbe sentenziato, tramite il suo massimo Organo di Giustizia che “il Popolo Veneto avrebbe cessato di esistere in virtù del Plebiscito del 1866, scegliendo di diventare popolo italiano”.
07)-Pur essendo ben a conoscenza del falso storico di questo avvenimento, che di fatto è stato una frode commessa dal regno italiano, anche ammessa dallo stesso Conte Thaon di Revel, plenipotenziario del re d’italia di allora e responsabile dell’operazione, che ammise in un suo successivo memoriale il raggiro commesso, la Corte Costituzionale italiana e le più alte cariche istituzionali dello stato occupante dolosamente e in correità ignorano i fatti nel perpetuare una frode nei confronti del Popolo Veneto;
08)-che il Popolo Veneto è sottoposto al regime militare straniero nonostante facesse parte di uno Stato indipendente e comunque in possesso di uno status distinto da quello italiano;
09)-la reiterata dolosa inosservanza e trasgressione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani con la conseguente condizione di messa in schiavitù di Esseri Umani in specie di Nazionalità Veneta;
10)-la reiterata dolosa inosservanza e trasgressione del diritto all’ autodeterminazione con valore “jus congens”, di cui è detentore il Popolo Veneto;
11)-la reiterata dolosa inosservanza e trasgressione della disposizione per cui lo stato occupante italiano non può disporre dell’utilizzo del territorio della Repubblica di Venezia e delle sue risorse naturali;
12)-la reiterata dolosa inosservanza e trasgressione della disposizione che vieta allo stato occupante di stipulare accordi internazionali, relativi al territorio su cui è stanziato il Popolo Veneto, in particolare con la cessione di porzioni di esso a soggetti e sovranità straniera, (es. Eurogendfor….);
13)-la reiterata dolosa inosservanza e trasgressione della disposizione per cui gli stati che opprimono popoli soggetti a dominio coloniale, a occupazione militare straniera o a governo razzista, sono obbligati a consentire l’esercizio del diritto all’autodeterminazione, in particolare a non impedire l’esercizio di questo diritto con mezzi coercitivi;
14)-la reiterata dolosa inosservanza e trasgressione della divieto di cui all’art.2, par.4 della Carta delle Nazioni Unite, che proibisce agli Stati di ricorrere alla minaccia o all’uso della forza contro i Popoli che invocano il diritto all’Autodeterminazione;
15)-la reiterata dolosa inosservanza e trasgressione delle disposizioni per cui i Movimenti di Liberazione Nazionale sono destinatari delle norme sulla protezione e immunità degli individui che agiscono in nome e per conto loro;
16)-che lo stesso stato straniero occupante razzista e colonialista italiano ha sancito l’illecita e illegale permanenza della sua occupazione sui Territori della Repubblica di Venezia con il decreto legislativo 13.12.2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010, che ha espressamente abrogato a tutti gli effetti il regio decreto italiano 04.11.1866, n. 3300, “col quale le provincie della Venezia e di Mantova fanno parte integrante del regno d’italia;
17)-che dal 1934 l’allora Regno d’Italia è divenuto una CORPORATION con denominazione “REPUBLIC OF ITALY” CIK#: 0000052782” perché registrata presso la Securities Exchange Commission (S.E.C.) – (www.sec.gov), quale corporation di tipo governativo, ovvero una azienda privata spogliata di qualsiasi sovranità.
18)-che grazie alla registrazione alla S.E.C., l’attuale stato italiano è soggetto alle leggi e le regole internazionali dell’Uniform Commercial Code (U.C.C.), agendo anche per il tramite del proprio copyright, dimostrando che non agisce come stato di diritto (stato italia e/o Repubblica Italiana), ma in qualità di “Company” e/o “Corporation”, vale a dire “società Privata” iscritta alla S.E.C. .
19)-che la successiva formale denuncia, denominata DECLARATION ON FACTS e relativa chiusura e pignoramento della Repubblica Italiana, con riferimento e per causa UCC DOC. #2012127914 e UCC DOC. #2013032035, mai confutata dall’attuale stato italiano entro il termine previsto, è diventata ora Legge Internazionale con piena validità giuridica in tutto il pianeta.
20)-che il documento nr. WA DC UCC Doc# 2012113593 depositato in U.C.C., è diventato legge internazionale e dispone a tutti gli effetti quanto segue:
“Se il Rispondente dovesse scegliere di agire in nome e per conto di una entità pignorata, causando al Proponente (in questo caso il rigettante) qualsiasi danno come qui stabilito, il Rispondente, nella sua individuale e illimitata capacità, viene ad esserne assolutamente responsabile.
Simili azioni possono dare luogo ad azioni legali portate avanti contro il Rispondente, ai sensi dell’ordine pubblico UCC1-305, incluso ma non limitatamente all’UCC COMMERCIAL BILL (vincolo/ipoteca) sul patrimonio del Rispondente”.
Pertanto, qualora qualsiasi individuo perseveri nel perseguire eventuali azioni per conto di una Banca pignorata o di “Governo pignorato”, causando ad un altro e qualsiasi individuo ogni danno ipotizzabile come qui rigettato, egli è a titolo personale e senza alcuna pregiudiziale assolutamente responsabile dei suoi atti”.
E CHE IN CONSEGUENZA DI TUTTO CIO’
Tutti gli organi e qualsiasi “autorità”, enti e società private o pubbliche, facenti parte o che agiscono in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano agiscono in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori della Repubblica di Venezia.
Tutti gli atti e/o i provvedimenti di qualsiasi natura, posti in essere da una qualsiasi autorità straniera italiana nei Territori occupati della Repubblica di Venezia sono privi di qualsiasi effetto giuridico perché posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio, con la derivante conseguenza che ogni e qualsiasi atto e/o provvedimento, comunque denominato, in ogni sua fase e/o grado del procedimento, posto in essere da una qualsiasi autorità e/o ente e/o società privata e/o pubblica straniera italiana di occupazione, sui Territori della Repubblica Veneta sono a tutti gli effetti INESISTENTI, ovvero tamquam non esset.
Tutti gli effetti di atti giuridici, sia pubblici che privati, recettizi e non, normativi e precettivi, discrezionali, dovuti e necessari, compresi quelli di provvedimenti amministrativi e giurisdizionali, siano essi unilaterali, bilaterali, plurilaterali e collegiali, e anche degli stessi negozi giuridici di diritto privato che si estrinsechino quali manifestazione di pensiero attraverso la parola, orale o scritta o altri segni, operazioni o atti materiali o atti reali, ossia comportamenti umani diversi dalle dichiarazioni che riguardino atti negoziali espressione di dichiarazioni di volontà o di conoscenza, di giudizio, di desiderio o d’autorità e d’imperio non possono produrre asservimento e sottomissione in schiavitù in qualsivoglia maniera e forma di qualsiasi Persona umana.
FORMALIZZO COSI’ IL PRESENTE RIGETTO CHIEDENDO
at PRESUNTA “BANCA POPOLARE DI PUGLIA E BASILICATA S.C.P.A.” E PRESUNTO “BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA S.P.A.”:
tutta la documentazione relativa all’atto di cui al rigetto.
Al proprio GOVERNO VENETO PROVVISORIO:
di assicurarsi che lo stato italiano non ignori e consenta il reiterarsi delle violazioni poste in essere come per l’atto di cui al rigetto.
Si chiede inoltre la pubblicazione del presente atto a mezzo ALBO UFFICIALE del Governo Veneto Provvisorio con valore di notificazione e l’iscrizione a ruolo giudiziario dei responsabili dell’emissione dell’atto e della successiva notifica o del suo tentativo, al fine di assicurare l’ulteriore a praticarsi in seno alla Giustizia Veneta.
Che sia riconosciuta l’inconfutabilità dell’illegale azione posta in essere da PRESUNTA “BANCA POPOLARE DI PUGLIA E BASILICATA S.C.P.A.” E PRESUNTO “BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA S.P.A.” per le ragioni in premessa.
NEGO IL CONSENSO
al presente procedimento senza pregiudizio UCC 1-308;
NEGO L’AUTORIZZAZIONE
al trattamento dei proprio dati personali UCC 1-103.
SONO INOLTRE A PRECISARE QUANTO SEGUE:
Con l’invio e la notifica del presente RDN, rispondo alle e-mail ricevuta in data 17 settembre 2024 alle ore 08:23 dalla presunta azienda e/o presunta corporation e/o presunta società e/o presunto ente e/o presunto istituto “BANCA POPOLARE DI PUGLIA E BASILICATA S.C.P.A.”, pervenuta dall’indirizzo noreply@BPPB.csebanking.it , firmata da nessun ESSERE UMANO e contenente in allegato un file in formato pdf denominato “Comunicazione_1247944889”, sottoscritto e firmato da PIOZZI ALESSANDRO MARIA amministratore delegato della presunta “BANCA POPOLARE DI PUGLIA E BASILICATA S.C.P.A.” e da DECIO ALESSANDRO amministratore delegato del presunto “BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA S.p.A.”, di cui riporto sotto il testo integrale contenuto nel corpo della e-mail e nell’allegato.
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Contenuto della E-MAIL:
Gentile Cliente,
La preghiamo di prendere visione della documentazione allegata.
Cordiali saluti
Banca Popolare di Puglia e Basilicata
Questo messaggio è stato generato automaticamente. Si prega di non rispondere.
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Contenuto file allegato alla e-mail:
EGR. SIG.
CELOT BENEDETTO
VIA GALANTI 10
31020 VILLORBA TV
004874909.0000Y00218.08994
Altamura, 16/09/2024
Gentile Cliente,
Banca Popolare di Puglia e Basilicata e Banco Desio S.p.A. hanno sottoscritto un accordo per la compravendita di un
ramo d’azienda composto da un totale di 14 sportelli bancari ubicati in Lazio, Lombardia, Veneto, Marche e Piemonte.
La sua Filiale è all’interno del perimetro del sopracitato accordo; pertanto, a decorrere dal prossimo dicembre 2024, Banco Desio subentrerà nella gestione dei suoi rapporti bancari e finanziari.
Siamo quindi straordinariamente felici di averla come nuovo Cliente in Banco Desio e con grande piacere le diamo il benvenuto nella nostra realtà bancaria presente da 115 anni nelle regioni del Nord e del Centro Italia, con una solida rete di 273 Filiali.
Cogliamo subito questa prima occasione per presentarci. Siamo una Banca tradizionale, caratterizzata da una gestione prudente e da una grande attenzione al Cliente. Negli ultimi quattro anni abbiamo intrapreso un importante percorso di innovazione, senza trascurare la centralità delle Filiali che sono il fulcro del nostro modo di fare Banca, mentre gli importanti risultati conseguiti con continuità, trimestre dopo trimestre, ci danno la solidità patrimoniale ed economica che ci rafforza ogni giorno come punto di riferimento per le famiglie e le imprese.
Le diamo qualche numero relativo ai nostri ultimi risultati: il livello di customer satisfaction dei nostri Clienti è molto elevato e superiore al 96% in tutte le principali metriche. Nelle misurazioni che conduciamo annualmente, la soddisfazione dei Clienti Banco Desio si colloca ai vertici del sistema bancario italiano.
A dicembre 2023 il nostro CET1 è pari al 17,60% e ci rende una delle banche più solide e forti del sistema; abbiamo un ROE del 12,1% che dimostra una buona ma non eccessiva redditività e i nostri ricavi sono cresciuti del 14,7% perché siamo una banca molto focalizzata sulla crescita.
Vogliamo innanzitutto rassicurarla, anche a nome del nostro Presidente e di tutto il Consiglio di Amministrazione, che l’operazione che abbiamo definito si inserisce in un contesto strategico di rafforzamento della nostra presenza nei territori di Lazio, Lombardia, Veneto, Marche e Piemonte, e che la Banca rimane orientata ad investire nella crescita, nell’innovazione e a puntare sullo sviluppo professionale delle nostre Persone, accogliendo anche i nuovi colleghi
delle 14 Filiali della Banca Popolare di Puglia e Basilicata.
Abbiamo piena consapevolezza che operazioni di questa natura possano portare degli inevitabili disagi che, anche con il supporto della Banca Popolare di Puglia e Basilicata, stiamo cercando di contenere al massimo.
Stiamo lavorando per garantire la massima continuità possibile di offerta e prodotti in suo possesso. Il patrimonio di relazioni e informazioni costruito nel tempo non verrà mai a mancare e a conferma le assicuriamo che potrà continuare a fare riferimento al suo attuale referente. Per accoglierla al meglio stiamo lavorando anche su trattamenti di riguardo su prodotti e servizi che troverà in Banco Desio e su condizioni agevolate di nuovo ingresso. Questo, soprattutto come segno di attenzione nei suoi confronti e per farci conoscere.
Siamo certi che apprezzerà da subito l’attenzione che la nostra banca e ciascun collega riserva ai nostri Clienti.
Le anticipiamo inoltre che, nel caso in cui i suoi rapporti bancari siano gestiti da una delle Filiali riportate di seguito, gli stessi verranno trasferiti presso la Filiale di Banco Desio più vicina, come indicato nella tabella sottostante.
FILIALE ATTUALE FILIALE NUOVA
SORA – Piazza Garibaldi 15 SORA – Via Vittorio Veneto 8
PADOVA – Riviera Tito Livio 39 PADOVA – Via Matteotti 26
LATINA – Via dei Volsci 34/36 LATINA – Via Don Carlo Torello 120
POMEZIA – Via G. Farina 1 POMEZIA – Via dei Castelli Romani 22
ROMA – Via Vitelleschi 23 ROMA PRATI – Via Cicerone 36
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Via Asiago 118 SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Via A. De Gasperi 42
Inoltre, quanto prima, sarà disponibile all’interno del sito istituzionale di Banco Desio, un’apposita sezione con tutte le informazioni utili, e nel caso in cui avesse bisogno di ulteriori chiarimenti, metteremo a disposizione una casella mail dedicata.
Nelle prossime settimane riceverà maggiori dettagli e ulteriori informazioni che la accompagneranno verso l’ingresso
in Banco Desio.
Il personale della sua Filiale resta a disposizione per ogni chiarimento.
Un cordiale saluto.
BANCA POPOLARE DI PUGLIA E BASILICATA
Amministratore Delegato
Alessandro Maria Piozzi
BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA S.p.A.
Amministratore Delegato
Alessandro Decio
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Tutto ciò riportato preciso e notifico quanto sotto riportato.
Le proposte di contratto contenute nella vostra e-mail e nell’allegato in essa contemplato vengono nella loro interezza RIGETTATE SENZA PREGIUDIZIO (UCC 1-308) e per i motivi di cui al presente RDN e nego l’autorizzazione al trattamento dei miei dati personali (UCC 1-103).
NON ho mai firmato alcun accordo e/o contratto con PIOZZI ALESSANDRO MARIA amministratore delegato per conto della presunta “BANCA POPOLARE DI PUGLIA E BASILICATA S.C.P.A.”, stipulato con l’esclusivo e unico scopo di autorizzarlo a cedere i miei dati a DECIO ALESSANDRO amministratore delegato per conto della presunta “BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA S.p.A.”.
NON ho mai firmato alcun accordo e/o contratto con DECIO ALESSANDRO amministratore delegato per conto della presunta “BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA S.p.A.”, stipulato con l’esclusivo e unico scopo di autorizzarlo a ricevere i miei dati da PIOZZI ALESSANDRO MARIA amministratore delegato per conto della presunta “BANCA POPOLARE DI PUGLIA E BASILICATA S.C.P.A.”.
Nonostante abbia ripetutamente NEGATO alla presunta “BANCA POPOLARE DI PUGLIA E BASILICATA S.C.P.A.” e a tutti gli ESSERI UMANI che agiscono in nome e per conto della stessa il trattamento e/o la cessione di qualsiasi dato mio personale, constato la vostra totale indifferenza e inosservanza nei confronti della mia richiesta la quale trova il suo fondamento nell’esercizio di un mio diritto.
Continuate a trattare la mia persona come un trust di proprietà dello stato straniero occupante italiano anche se vi è già stato notificato più volte che io non sono un trust.
Prova ne è il contenuto della missiva, oggetto del presente RDN, sottoscritta e firmata da PIOZZI ALESSANDRO MARIA amministratore delegato per conto della presunta “BANCA POPOLARE DI PUGLIA E BASILICATA S.C.P.A.” e da DECIO ALESSANDRO amministratore delegato per conto della presunta “BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA S.p.A.”, mediante la quale, agli effetti pratici, pretendete di impormi un vostro accordo e/o contratto fra di voi già stipulato, al quale io non ho partecipato e per il quale non ho alcuna consapevolezza e contezza dello stesso.
Gli esseri umani PIOZZI ALESSANDRO MARIA e DECIO ALESSANDRO hanno di fatto messo in atto un’operazione di amministrazione di un trust volta al suo sfruttamento, generato contro la mia persona carpendo a mia insaputa il mio nome e cognome.
PIOZZI ALESSANDRO MARIA e DECIO ALESSANDRO parlo ripetutamente di ESSERE UMANO perché vorrei precisare che io NON ho mai firmato alcun esplicito contratto con lo stato straniero occupante italiano in cui spontaneamente e coscientemente accetto di essere un suo TRUST ed è per questo motivo, mi ripeto, che intrattengo rapporti solo ed esclusivamente con ESSERI UMANI e NON con presunte aziende e/o presunte società e/o presunte corporation e/o presunti enti e/o presunti istituti.
Non è sufficiente una firma che è stata a suo tempo apposta su di una carta di identità italiana, da un funzionario comunale italiano, che pur non conoscendomi si è arrogato il potere di dire chi ero io, per contrattualizzare contro la mia volontà e a mia insaputa una simile posizione.
Per cui chiunque abbia amministrato e/o sfruttato un trust e/o pretenda di amministrare e/o sfruttare un trust, per qualsivoglia titolo e/o per qualsivoglia ragione, creato e denominato con l’inganno carpendo senza consenso il mio nome e cognome, ha violato e viola la mia ESSENZA di ESSERE UMANO.
Qualcuno dovrà risarcirmi per i danni subiti e/o subendi per l’esercizio di tale condotta contro la mia persona.
PIOZZI ALESSANDRO MARIA e DECIO ALESSANDRO parlo ripetutamente di presunte aziende e/o presunte società e/o presunte corporation e/o presunti enti e/o presunti istituti in quanto, in riferimento ai punti 19 e 20 espressi e integranti nel presente RDN, si rammenta che nel sistema giurisprudenziale U.C.C. c’è tutt’ora un deposito incontestato che pignora stati/governi corporation e banche, fra i quali lo stato italiano e con esso tutte le sue istituzioni, tutti i suoi enti e tutte le società pubbliche e/o private a cui fa capo e/o allo stesso riconducibili e che agiscono in nome e per conto e/o in concorso con lo stato straniero occupante italiano.
Tutte le partite iva italiane e/o codici fiscali italiani sono emesse/i da presunti enti e/o presunti istituti, facenti capo allo stato straniero italiano e tutti i presunti enti e/o presunti istituti stranieri italiani sono anch’essi titolari di partita iva e/o codice fiscale italiano e per effetto di tale pignoramento risultano anch’essi pignorati.
Ne consegue che:
– tutti gli enti e/o istituti e/o aziende e/o società riconducibili allo stato straniero occupante italiano e/o che agiscono in nome e per conto dello stesso, titolari di partita iva italiana e/o codice fiscale italiano agiscono “de facto” ma NON “de jure”,
– tutte le aziende titolari di partita iva italiana agiscono “de facto” ma NON “de jure” e lo stesso vale per chi opera con codice fiscale italiano,
– tutti i contratti passati, presenti e/o futuri sono da ritenersi NULLI,
– gli unici contratti aventi valore sono quelli formulati e stipulati fra ESSERE UMANI, i quali nella loro ESSENZA di ESSERI UMANI agiscono a titolo personale e illimitatamente sotto la propria responsabilità.
Pertanto,
“BANCA POPOLARE DI PUGLIA E BASILICATA S.C.P.A.” sede legale via Ottavio Serena, 13 – 70022 Altamura (BA), italia, C.F./P.I. 00604840777 italiani
e
“BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA S.p.A.” sede legale via Rovagnati, 1 – 20832 Desio (MB), italia, codice fiscale n. 01181770155 e P. IVA n. 10537880964, italiani
sono da ritenersi pignorate.
Le presunte aziende e/o presunte società e/o presunte corporation e/o presunti enti e/o presunti istituti NON parlano autonomamente, NON inviano e-mail autonomamente e NON agiscono autonomamente. Ne consegue che qualsiasi tipo di azione posta in essere da questi presunti soggetti è la diretta conseguenza dell’azione che è stata avviata dall’ESSERE UMANO che ha agito in nome e per conto degli stessi e qualora questi presunti soggetti operino in difetto assoluto di giurisdizione e/o pretendano di imporre una presunta giurisdizione a un ESSERE UMANO che rivendica il proprio diritto ius cogens all’Autodeterminazione e/o si trovassero in stato di pignoramento, qualsiasi azione posta in essere è da ritenersi ILLEGALE.
Di conseguenza, l’ESSERE UMANO che a sua discrezione decida di avviare qualsiasi tipo di azione e/o intimidazione e/o minaccia in nome e per conto di una presunta società e/o una presunta azienda e/o una presunta corporation e/o un presunto ente e/o un presunto istituto, dovrà assumersi illimitatamente la responsabilità personale per quanto esercitato nei confronti e/o contro un altro ESSERE UMANO e qualora questi presunti soggetti operino in difetto assoluto di giurisdizione e/o pretendano di imporre una presunta giurisdizione a un ESSERE UMANO che rivendica il proprio diritto ius cogens all’Autodeterminazione e/o si trovassero in stato di pignoramento, qualsiasi azione posta in essere è da ritenersi ILLEGALE.
Per effetto del sopra citato pignoramento depositato e tutt’ora incontestato nel sistema giurisprudenziale U.C.C. e constatato che lo stato straniero italiano agisce, unitamente e in concorso con tutti i suoi enti e/o istituzioni e/o istituti e/o corporation, in difetto assoluto di giurisdizione all’interno dei Territori della Repubblica di Venezia, ovvero in regime di incompetenza assoluta sia per territorio che per materia, tutte le richieste e/o pretese, di qualsiasi forma e/o natura nessuna esclusa, avanzate anche da presunte aziende e/o presunte società e/o presunte corporation e/o presunti enti e/o presunti istituti riconducibili e/o facenti capo allo stato straniero italiano e/o ai suoi enti e/o istituzioni, ovverosia anche da presunte aziende private che pretendono di incassare somme di denaro a titolo di imposte e/o tasse in nome e per conto dello stato straniero italiano e/o ai suoi enti e/o istituzioni, sono da ritenersi ILLEGALI.
Per effetto e conseguenza del sopra citato pignoramento depositato e tutt’ora incontestato nel sistema giurisprudenziale U.C.C., espressamente sottopongo di nuovo a PIOZZI ALESSANDRO MARIA e sottopongo a DECIO ALESSANDRO la seguente domanda:
PIOZZI ALESSANDRO MARIA amministratore delegato per conto della presunta “BANCA POPOLARE DI PUGLIA E BASILICATA S.C.P.A.” ha il coraggio di GIURARE che la presunta azienda e/o la presunta corporation e/o la presunta società e/o il presunto ente e/o il presunto istituto, in nome e per conto del quale lei opera, non è coinvolta in tale pignoramento?
DECIO ALESSANDRO amministratore delegato per conto della presunta “BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA S.p.A.” ha il coraggio di GIURARE che la presunta azienda e/o la presunta corporation e/o la presunta società e/o il presunto ente e/o il presunto istituto, in nome e per conto del quale lei opera, non è coinvolta in tale pignoramento?
Nel caso in cui dovessi subire, in uno o più momenti successivi alla pubblicazione e/o notifica del presente atto, vessazioni e/o denigrazioni e/o danni e/o minacce generati da un qualunque attore citato nel presente RDN e/o riconducibile allo stesso, indipendentemente che sia posto in essere da una presunta azienda e/o una presunta corporation e/o una presunta società e/o un presunto ente e/o un presunto istituto, è in ogni caso da intendersi posto in essere da l’ESSERE UMANO che lo ha generato operando in nome e per conto loro. Ne consegue che tutti i responsabili dovranno assumersi tutte le future responsabilità personali e in maniera illimitata.
Il presente RDN verrà notificato a PIOZZI ALESSANDRO MARIA tramite i seguenti indirizzi e-mail in quanto non dispongo del suo indirizzo e-mail personale e/o diretto:
padova@bppb.it
s.colonna@bppb.it
s.sbrogio@bppb.it
d.picco@bppb.it
Il presente RDN verrà notificato a DECIO ALESSANDRO tramite il seguente indirizzo e-mail ( trovato nella sezione contatti del sito www.bancodesio.it ) in quanto non dispongo del suo indirizzo e-mail personale e/o diretto:
areacomunicazione@bancodesio.
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23.09.2024
In fede:
BENEDETTO CELOT
Oggetto: CERTIFICATO DI REGISTRO NR.0141125120420505
Si attesta che in data 2024.09.23, BENEDETTO CELOT, nato/a il 17 GENNAIO 1976, avendo ufficializzato la propria autocertificazione di Autodeterminazione, di Sovranità Personale, presso questo Dipartimento Anagrafe, Istituzione del Governo Veneto Provisorio costituito dal Movimento de Liberasione Nasionale del Popolo Veneto (MLNV) ai sensi e per gli effetti dell’art.96.3 del Primo Protocollo addizionale (1977) alle convenzioni di Ginevra del 1949, codice unico personale 20170913141401, ha compilato e confermato il rigetto di notifica con attribuzione del seguente codice unico: 0141125120420505.
La persona interessata ha chiesto la pubblicazione del presente atto a mezzo ALBO UFFICIALE del Governo Veneto Provvisorio con valore di notificazione e l’iscrizione a ruolo giudiziario dei responsabili dell’emissione dell’atto e della successiva notifica o del suo tentativo.
WSM
Venetia lì 23.09.2024
per la Segreteria di Stato
PRECISAZIONE A PUBBLICA MENZIONE:
il rigetto è l’atto formale attraverso il quale ogni Cittadino del Popolo Veneto si oppone e contrasta l’illegalità dell’azione posta in essere dalle forze e autorità di occupazione straniere italiane che agiscono in difetto assoluto di giurisdizione e lo fa informando delle loro responsabilità i destinatari secondo le norme vigenti, anche riferite a quelle dell’U.C.C. .
I rigetti di notifica non sono dei ricorsi posti in essere in ambito italiano ma sono atti espressioni di volontà attraverso i quali il Cittadino del Popolo Veneto, che liberamente e coscientemente si è autodeterminato e ha dichiarato la propria Nazionalità e Cittadinanza Veneta, si oppone alle illegali pretese italiane di obbligarlo al pagamento di imposte ed essere soggetto a controlli e provvedimenti da parte delle istituzioni di occupazione.
Questo Governo Veneto Provisorio (GVP) viene invece attivato sul fronte dell’iscrizione a ruolo giudiziario (IRG) dei responsabili che hanno emesso l’atto e/o il provvedimento oggetto di rigetto.
Tale procedura è deputata a sviluppare e potenziare il principio di effettività che prevede la concreta esecuzione di quanto stabilito dal diritto sostanziale, cioè dalle norme del nostro Ordinamento Giuridico Veneto Provvisorio, (l’obbiettivo è il disconoscimento della personalità dello stato straniero occupante italiano rispetto alla sua illegale sovranità sui nostri territori – la personalità dello Stato è infatti determinata e dimensionata dal criterio dell’effettività; nonché ai fini di determinare a chi spetti la sovranità di un territorio occupato, in base all’ effettivo esercizio del potere di governo).
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N.B.: I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti.
In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici.
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(anche in riferimento at Vostra Legge italiana ex art.21nonies l. 7.8.1990 n. 241 si chiede il Vostro riesame in Autotutela per l’annullamento ex officio del summenzionato Vostro provvedimento contestato nell’an e nel quantum, in fatto e in diritto)
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in forza alla norma contenuta all’art.1393 «giustificazione del potere del rappresentante» c.c. italiano, chiedo l’invio di copia autentica ex art.7/6° co. d.p.r. 12.4.2006 n.184 e di data certa del mandato che «diTe» conferitoVi dalla P.A. sedicente «creditrice», pena la denuncia per falsus procurator.
Chiedo inoltre le generalità complete di chi agisce e di coloro per le quali agiTe, nonché gli estremi completi relativi a importi non pagati di cui reclamaTe l’inventato credito.
Rinnovo «ex persona» la Vostra costituzione in mora debendi (già «ex re») ex art.1219 c.c. italiano.