2021.10.20 – MLNV-GVP – 3° SOLLECITO RICHIESTA URGENTE DI SOCCORSO PER IL PRESIDENTE DEL MLNV E DEL GVP, ORA IL PRESIDENTE STESSO TEME PER LA SUA INCOLUMITA’

Oggetto: 3° SOLLECITO AVVISO AL GOVERNO ITALIANO E APPELLO DI RICHIESTA INTERVENTO ICRC, ONU E COMUNITA’ INTERNAZIONALE

Attività del Governo Veneto Provvisorio (GVP) istituito dal Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) ai sensi e per gli effetti dell’art.96.3 del Primo Protocollo addizionale (1977) alle Convenzioni di Ginevra del 1949.

At

– PRESIDENZA DEL CONSIGLIO dei Ministri italiano
Palazzo Chigi – Piazza Colonna 370 – 00187 Roma – Italia

– COMUNITA’ INTERNAZIONALE PER TRAMITE DELLE AMBASCIATE
PRESIDENZA DEI GOVERNI degli Stati terzi

– COMITATO INTERNAZIONALE DELLA CROCE ROSSA (ICRC)
19 Avenue de la paix – CH 1202 – Geneva – Switzerland

– ONU ORGANIZZAZIONE NAZIONI UNITE
sede NEW YORK – GINEVRA – VIENNA

– HUMAN RIGHTS COUNCIL BRANCH
Office of the United Nations High Commissioner for Human Rights
CH-1211 – Geneva 10 – Switzerland

– EUROPEAN COURT OF HUMAN RIGHTS
COUNCIL OF EUROPE – 67075 Strasbourg Cedex – FRANCE

 

e per l’ulteriore a praticarsi

– Segreteria di Stato del Governo Veneto Provvisorio – sede
per la pubblicazione sulla Gaxeta Uficiale

– Divisione Federale Investigativa
Proveditorato Generale de la Polisia Giudisiaria
presso il Dipartimento de Giustisia – sede

PREMESSA

in fatto e in diritto lo stato italiano sui Territori della Repubblica di Venezia rimane ad oggi uno stato straniero occupante, a nulla rilevando sotto il profilo della legittimazione dell’esercizio della sua sovranità sui Territori della Serenissima Patria gli anni di illecita e illegittima occupazione razzista e colonialista.

Che secondo il principio consuetudinario del Diritto Internazionale uno Stato si estingue a livello internazionale solo quando si ha un mutamento rilevante di tutti e tre i suoi elementi costitutivi (territorio, popolazione e apparato di governo) e che tale requisito non si configura per il Popolo Veneto che non è estinto ma esiste tutt’oggi e reclama il proprio posto come Nazione fra le Nazioni.

Che il Popolo Veneto è sottoposto al regime militare straniero nonostante faccia ancora oggi parte della Serenissima Repubblica di Venezia ed in possesso di uno status distinto da quello italiano; proprio in questi giorni si perpetra il 155° anno (21-22 ottobre) di illegale occupazione da parte dello stato straniero e colonialista italiano.

Che questo MLNV oramai è giunto al suo dodicesimo anno di lotta per la liberazione della Serenissima Patria nel giorno 29 Settembre 2021 scorso.

VISTI

– Il decreto nr. 7 del GVP datato 18 Aprile 2019;

– L’appello datato 8 Novembre 2019 dove citiamo “Anche noi abbiamo bisogno di aiuto”;

– La Dichiarazione Unilaterale di Indipendenza datata 16 Aprile 2020 ;

– Il comunicato datato 20 Maggio 2020 dal titolo “ATTENZIONE, CHE LO VOGLIATE O NO, SIAMO IN GUERRA!” ;

– L’avviso a pubblica menzione datato 6 Novembre 2020 intitolato “Avviso e sollecito / Diffida al governo italiano” ;

– L’avviso a pubblica menzione datato 27 Agosto 2021 dal titolo “NON ABBIAMO PIU’ NOTIZIE DEL PRESIDENTE SERGIO BORTOTTO”;

– L’avviso e sollecito datato 14 Settembre 2021 dal titolo “LIBERATE IL PRESIDENTE DEL MLNV E DEL GVP”;

– L’appello di richiesta urgente ed il 2° sollecito datati 25 settembre e 5 ottobre 2021 dal titolo “RICHIESTA URGENTE DI SOCCORSO PER IL PRESIDENTE DEL MLNV E DEL GVP”.

ACCERTATO CHE

Il contenuto dei fatti riportati in precedenza, in particolare nella richiesta urgente ed il secondo sollecito datati 25 settembre e 5 ottobre 2021, sono fatti nuovamente comprovati dal Presidente stesso raggiunto telefonicamente dai firmatari di codesto documento, ora il Presidente ci da notizie che la situazione si è nuovamente aggravata e lui stesso teme per la sua incolumità come ostaggio e prigioniero, e teme ci sia la possibilità a giorni di essere portato altrove tenendo segreta la destinazione.
La struttura casa di cura Villa Margherita di Arcugnano (VI) presso il quale si trova recluso sotto sequestro non gli sta più fornendo le cure adeguate per la sua riabilitazione motoria, non gli viene data la possibilità nemmeno di passeggiare nel parco della struttura alla luce solare, limitandone di fatto lo spazio peripersonale compromettendone lo stato psicofisico, l’efficacia del sistema neuronale periferico, e rischiando di causare così l’effetto contrario alla riabilitazione motoria.
Gli viene impedito addirittura di parlare e/o commentare notizie riportate dalla televisione limitando la sua libertà di parola e espressione intimandolo di andare nella sua camera a guardarsi la televisione isolandolo di fatto dal resto delle persone all’interno della struttura.
Gli alimenti e i medicinali che gli stanno somministrando risultano inadeguati e sospetti, iniziano a provocargli eruzioni cutanee che possono indicare malnutrizione, reazioni avverse ai medicinali, altre complicazioni e quindi stress psicofisico.
Per queste motivazioni il Presidente ha espresso la sua volontà di uscire dalla struttura anche ricorrendo alle auto dimissioni pur di uscirne al più presto, eventualmente cambiando struttura nel caso servissero ulteriori riabilitazioni, nonostante ora cammini già con le sue gambe.
Questa possibilità di auto dimissioni è stata impedita dalla sorella eletta ad amministratore di sostegno da parte del Tribunale italiano di Treviso, asserendo al fatto che lei risulta ancora responsabile nonostante ancora molti giorni fa abbia rinunciato a questo incarico di amministratore.
L’ultima notizia di ieri 19 ottobre 2021 da parte della sorella è stata che lo stesso Tribunale di Treviso non ha accolto la sua volontà di rinunciare all’incarico impedendo di fatto di togliersi queste responsabilità.
Asserisce inoltre di aver subito minacce che evidentemente per timore non ha voluto meglio precisare al fratello, il Presidente.
Mentre per la sua nomina di amministratore a fine agosto 2021 ci son voluti pochissimi giorni, per avere questa risposta di diniego da parte del Tribunale di Treviso ci son voluti molti più giorni, dimostrando di fatto la volontà da parte dello stato straniero italiano di trattenere il Presidente nella struttura contro la sua volontà. Di fatto si trova quindi sotto sequestro di persona, ovvero un ostaggio recluso da parte dello stato occupante straniero italiano.
Il periodo di permanenza del Presidente in questa struttura sembra possa durare fino al 16 Novembre p.v., ovvero massimo 60 giorni dal giorno d’ingresso, ma gli eventi occorsi finora palesano di fatto la possibilità che questa situazione possa protrarsi nel tempo e, se non peggio, che il Presidente, una volta scaduti questi 60 giorni, possa esser trasferito in una nuova struttura sconosciuta, ancora più blindata e senza possibilità di comunicare con nessuno, cosa che per ora almeno telefonicamente ha, ma che risulta comunque non sempre semplice in quanto anche all’interno della struttura stessa c’è chi celatamente gli crea continui problemi agli apparecchi di telecomunicazione nel tentativo di isolarlo ulteriormente.
Tutto ciò sono una chiara violazione della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (art. 19), una violazione della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (art. 10) del Consiglio d’Europa, nonché violazione del diritto internazionale umanitario in qualità di “militare malato nel campo di battaglia” e “prigioniero di guerra”.
Si stanno commettendo atti di gravità assoluta e indegni non solo nei confronti di un Capo di Stato ma di qualsiasi Essere Umano, una violazione continua di tutti i diritti del Presidente del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto Sergio Bortotto.

SI RICHIEDE QUINDI URGENTEMENTE

– e si intima al governo italiano l’immediato rilascio dell’ostaggio e la cessazione di ogni ostilità nei confronti del Presidente e di qualsiasi appartenente al Popolo Veneto, atti a garantire il totale ripristino incondizionato di Sovranità del Popolo Veneto su tutte le proprie terre d’origine ancora oggi illegalmente occupate;

– al Comitato Internazionale della Croce Rossa l’intervento immediato di un suo supervisore atto a garantire i diritti del Presidente Sergio Bortotto e la sua incolumità, nonché la sua liberazione come ostaggio;

– all’ Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani di intervenire per tutelare l’incolumità del Presidente Sergio Bortotto e quindi la risoluzione del caso con la sua liberazione;

– al Consiglio d’Europa di intervenire per tutelare l’incolumità del Presidente Sergio Bortotto e quindi la risoluzione del caso con la sua liberazione;

– alla Comunità Internazionale di farsi portavoce e garanti portando all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, tuttora in corso, tale Appello al fine del rilascio dell’ostaggio Sergio Bortotto; nonché la cessazione delle ostilità nei confronti di qualsiasi appartenente al Popolo Veneto da parte dello stato occupante italiano, atto a garantirne il totale ripristino incondizionato di Sovranità del Popolo Veneto su tutte le proprie terre d’origine ancora oggi illegalmente occupate;

– all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite l’intervento atto a garantire quanto sopra detto;

WSM

Con onore e rispetto.

Venetia, mercoledì 20 ottobre 2021

Enrico Pillon,  Presidente f.f del MLNV e del GVP

Riccardo Vasanth Mori, Segreteria del MLNV e Membro del MLNV e del Direttivo del GVP

Benedetto Celot, Membro del MLNV e del Direttivo del GVP

Luisa Penzo, Ufficiale Federale Pubblico

 

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