Oggetto: 2024.10.05 – CELOT BENEDETTO – RDN – 0141207145418564 – Referente: ME STESSO
at
PRESUNTA “AGENZIA ENTRATE RISCOSSIONE – DIREZIONE PROVINCIALE DI TREVISO”, PIAZZA DELLE ISTITUZIONI, 18 – 31100 TREVISO – CODICE FISCALE E PARTITA IVA 13756881002, ITALIANI – REA 1516984, ITALIANO – CODICE ATECO 82991, ITALIANO – gianfranco.faggian@agenziariscossione.gov.it
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ATTO RIGETTATO
tipo atto: SOLLECITO DI PAGAMENTO
emesso il: 27 AGOSTO 2024
avente nr./codice: 11320249008835708000
emesso da: PRESUNTA “AGENZIA ENTRATE RISCOSSIONE – DIREZIONE PROVINCIALE DI TREVISO”
atto a firma di: ILLEGIBILE
notificato il: MISSIVA CONTENUTA IN UNA BUSTA TROVATA NEL CORSO DEL MESE DI SETTEMBRE 2024 NELLA CASSETTA DELLE LETTERE
atto notificato da: POSTEITALIANE
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Il/La sottoscritto/a BENEDETTO CELOT, nato/a il 17 GENNAIO 1976, autodeterminatesi presso il Dipartimento Anagrafe, Istituzione del Governo Veneto Provisorio costituito dal Movimento de Liberasione Nasionale del Popolo Veneto (MLNV) ai sensi e per gli effetti dell’art.96.3 del Primo Protocollo addizionale (1977) alle convenzioni di Ginevra del 1949), con attribuzione del seguente codice unico personale 20170913141401
PREMESSO
che l’antica Repubblica Veneta, anche detta “Serenissima”, fondata nell’anno 697, non ha mai cessato di esistere e “de jure” è tutt’ora esistente su tutti i propri Territori.
Che ogni Movimento di Liberazione Nazionale è l’organo deputato dal diritto internazionale a rivendicare il diritto all’autodeterminazione di un Popolo soggetto all’occupazione di uno stato straniero, ovvero da un regime razzista e/o colonialista.
Che questo MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO (MLNV), fondato il 29 settembre 2009, ha rivendicato il diritto di autodeterminazione del Popolo Veneto con “denuncia di occupazione, dominazione e colonizzazione della Nazione Veneta da parte dello stato straniero italiano – Rivendicazione di sovranità del Popolo Veneto”, depositate presso la sede O.N.U. di Ginevra in data 28 settembre 2010 e presso la sede O.N.U. di New York il 27 novembre 2011.
Che nessuna opposizione è mai stata avanzata contro la rivendicazione di sovranità di questo Popolo Veneto denunciata dal MLNV, né dallo stato occupante italiano né dall’ONU né da qualsiasi altro stato terzo.
Che questo MLNV, così come disposto dal diritto internazionale, dovendo dotarsi di un apparato istituzionale ai sensi e per gli effetti dell’art.96.3 del Primo Protocollo aggiuntivo (1977) alla Convenzione di Ginevra del 1949, in data 4 febbraio 2012 ha così istituito il GOVERNO VENETO PROVISORIO (GVP).
CONSTATATO/A
01)-che in fatto e in diritto lo stato italiano sui Territori della Repubblica di Venezia rimane ad oggi uno stato straniero occupante, a nulla rilevando sotto il profilo della legittimazione dell’esercizio della sua sovranità sui Territori della Serenissima Patria gli anni di illecita e illegittima occupazione razzista e colonialista;
02)-la reiterata illegale occupazione “ab origine” dei Territori della Sovrana Repubblica di Venezia, per la frode posta in essere contro il Popolo Veneto e con la quale ha annesso “manu militari” i Territori della stessa;
03)-la reiterata e dolosa inosservanza e trasgressione del principio di autodeterminazione che rende nulli i trattati che, occupandosi di trasferimento di territori, non includono una disposizione che preveda una previa consultazione della popolazione interessata – (il “plebiscito” del 1866 è ben noto per essere stato una truffa nei confronti del Popolo Veneto perché la consultazione è avvenuta in stato di occupazione militare, con inganno e l’estorsione di una scelta non libera e già stabilita, anche nei falsi risultati, prima ancora del suo avverarsi).
04)-Uno Stato si estingue a livello internazionale solo quando si ha un mutamento rilevante di tutti e tre i suoi elementi costitutivi (territorio, popolazione e apparato di governo).
05)-Ad oggi è sempre più disperato il tentativo, posto in essere dallo stato straniero occupante italiano, nel disconoscere l’esistenza del Popolo Veneto.
06)-Questi avrebbe sentenziato, tramite il suo massimo Organo di Giustizia che “il Popolo Veneto avrebbe cessato di esistere in virtù del Plebiscito del 1866, scegliendo di diventare popolo italiano”.
07)-Pur essendo ben a conoscenza del falso storico di questo avvenimento, che di fatto è stato una frode commessa dal regno italiano, anche ammessa dallo stesso Conte Thaon di Revel, plenipotenziario del re d’italia di allora e responsabile dell’operazione, che ammise in un suo successivo memoriale il raggiro commesso, la Corte Costituzionale italiana e le più alte cariche istituzionali dello stato occupante dolosamente e in correità ignorano i fatti nel perpetuare una frode nei confronti del Popolo Veneto;
08)-che il Popolo Veneto è sottoposto al regime militare straniero nonostante facesse parte di uno Stato indipendente e comunque in possesso di uno status distinto da quello italiano;
09)-la reiterata dolosa inosservanza e trasgressione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani con la conseguente condizione di messa in schiavitù di Esseri Umani in specie di Nazionalità Veneta;
10)-la reiterata dolosa inosservanza e trasgressione del diritto all’ autodeterminazione con valore “jus congens”, di cui è detentore il Popolo Veneto;
11)-la reiterata dolosa inosservanza e trasgressione della disposizione per cui lo stato occupante italiano non può disporre dell’utilizzo del territorio della Repubblica di Venezia e delle sue risorse naturali;
12)-la reiterata dolosa inosservanza e trasgressione della disposizione che vieta allo stato occupante di stipulare accordi internazionali, relativi al territorio su cui è stanziato il Popolo Veneto, in particolare con la cessione di porzioni di esso a soggetti e sovranità straniera, (es. Eurogendfor….);
13)-la reiterata dolosa inosservanza e trasgressione della disposizione per cui gli stati che opprimono popoli soggetti a dominio coloniale, a occupazione militare straniera o a governo razzista, sono obbligati a consentire l’esercizio del diritto all’autodeterminazione, in particolare a non impedire l’esercizio di questo diritto con mezzi coercitivi;
14)-la reiterata dolosa inosservanza e trasgressione della divieto di cui all’art.2, par.4 della Carta delle Nazioni Unite, che proibisce agli Stati di ricorrere alla minaccia o all’uso della forza contro i Popoli che invocano il diritto all’Autodeterminazione;
15)-la reiterata dolosa inosservanza e trasgressione delle disposizioni per cui i Movimenti di Liberazione Nazionale sono destinatari delle norme sulla protezione e immunità degli individui che agiscono in nome e per conto loro;
16)-che lo stesso stato straniero occupante razzista e colonialista italiano ha sancito l’illecita e illegale permanenza della sua occupazione sui Territori della Repubblica di Venezia con il decreto legislativo 13.12.2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010, che ha espressamente abrogato a tutti gli effetti il regio decreto italiano 04.11.1866, n. 3300, “col quale le provincie della Venezia e di Mantova fanno parte integrante del regno d’italia;
17)-che dal 1934 l’allora Regno d’Italia è divenuto una CORPORATION con denominazione “REPUBLIC OF ITALY” CIK#: 0000052782” perché registrata presso la Securities Exchange Commission (S.E.C.) – (www.sec.gov), quale corporation di tipo governativo, ovvero una azienda privata spogliata di qualsiasi sovranità.
18)-che grazie alla registrazione alla S.E.C., l’attuale stato italiano è soggetto alle leggi e le regole internazionali dell’Uniform Commercial Code (U.C.C.), agendo anche per il tramite del proprio copyright, dimostrando che non agisce come stato di diritto (stato italia e/o Repubblica Italiana), ma in qualità di “Company” e/o “Corporation”, vale a dire “società Privata” iscritta alla S.E.C. .
19)-che la successiva formale denuncia, denominata DECLARATION ON FACTS e relativa chiusura e pignoramento della Repubblica Italiana, con riferimento e per causa UCC DOC. #2012127914 e UCC DOC. #2013032035, mai confutata dall’attuale stato italiano entro il termine previsto, è diventata ora Legge Internazionale con piena validità giuridica in tutto il pianeta.
20)-che il documento nr. WA DC UCC Doc# 2012113593 depositato in U.C.C., è diventato legge internazionale e dispone a tutti gli effetti quanto segue:
“Se il Rispondente dovesse scegliere di agire in nome e per conto di una entità pignorata, causando al Proponente (in questo caso il rigettante) qualsiasi danno come qui stabilito, il Rispondente, nella sua individuale e illimitata capacità, viene ad esserne assolutamente responsabile.
Simili azioni possono dare luogo ad azioni legali portate avanti contro il Rispondente, ai sensi dell’ordine pubblico UCC1-305, incluso ma non limitatamente all’UCC COMMERCIAL BILL (vincolo/ipoteca) sul patrimonio del Rispondente”.
Pertanto, qualora qualsiasi individuo perseveri nel perseguire eventuali azioni per conto di una Banca pignorata o di “Governo pignorato”, causando ad un altro e qualsiasi individuo ogni danno ipotizzabile come qui rigettato, egli è a titolo personale e senza alcuna pregiudiziale assolutamente responsabile dei suoi atti”.
E CHE IN CONSEGUENZA DI TUTTO CIO’
Tutti gli organi e qualsiasi “autorità”, enti e società private o pubbliche, facenti parte o che agiscono in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano agiscono in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori della Repubblica di Venezia.
Tutti gli atti e/o i provvedimenti di qualsiasi natura, posti in essere da una qualsiasi autorità straniera italiana nei Territori occupati della Repubblica di Venezia sono privi di qualsiasi effetto giuridico perché posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione ed altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio, con la derivante conseguenza che ogni e qualsiasi atto e/o provvedimento, comunque denominato, in ogni sua fase e/o grado del procedimento, posto in essere da una qualsiasi autorità e/o ente e/o società privata e/o pubblica straniera italiana di occupazione, sui Territori della Repubblica Veneta sono a tutti gli effetti INESISTENTI, ovvero tamquam non esset.
Tutti gli effetti di atti giuridici, sia pubblici che privati, recettizi e non, normativi e precettivi, discrezionali, dovuti e necessari, compresi quelli di provvedimenti amministrativi e giurisdizionali, siano essi unilaterali, bilaterali, plurilaterali e collegiali, e anche degli stessi negozi giuridici di diritto privato che si estrinsechino quali manifestazione di pensiero attraverso la parola, orale o scritta o altri segni, operazioni o atti materiali o atti reali, ossia comportamenti umani diversi dalle dichiarazioni che riguardino atti negoziali espressione di dichiarazioni di volontà o di conoscenza, di giudizio, di desiderio o d’autorità e d’imperio non possono produrre asservimento e sottomissione in schiavitù in qualsivoglia maniera e forma di qualsiasi Persona umana.
FORMALIZZO COSI’ IL PRESENTE RIGETTO CHIEDENDO
at PRESUNTA “AGENZIA ENTRATE RISCOSSIONE – DIREZIONE PROVINCIALE DI TREVISO”:
tutta la documentazione relativa all’atto di cui al rigetto.
Al proprio GOVERNO VENETO PROVVISORIO:
di assicurarsi che lo stato italiano non ignori e consenta il reiterarsi delle violazioni poste in essere come per l’atto di cui al rigetto.
Si chiede inoltre la pubblicazione del presente atto a mezzo ALBO UFFICIALE del Governo Veneto Provvisorio con valore di notificazione e l’iscrizione a ruolo giudiziario dei responsabili dell’emissione dell’atto e della successiva notifica o del suo tentativo, al fine di assicurare l’ulteriore a praticarsi in seno alla Giustizia Veneta.
Che sia riconosciuta l’inconfutabilità dell’illegale azione posta in essere da PRESUNTA “AGENZIA ENTRATE RISCOSSIONE – DIREZIONE PROVINCIALE DI TREVISO” per le ragioni in premessa.
NEGO IL CONSENSO
al presente procedimento senza pregiudizio UCC 1-308;
NEGO L’AUTORIZZAZIONE
al trattamento dei proprio dati personali UCC 1-103.
SONO INOLTRE A PRECISARE QUANTO SEGUE:
Viene richiesta la pubblicazione del presente atto RDN in riferimento all’atto APM – AVVISO A PUBBLICA MENZIONE – AFFIDAVIT nr. 0131214174737461 pubblicato in GAXETA UFICIALE del MLNV-GVP in data 12 ottobre 2023 e notificato tramite e-mail in pari data ai seguenti indirizzi:
dp.treviso@agenziaentrate.it
dp.treviso.contr@agenziaentrate.it
dp.treviso.ul@agenziaentrate.it
dp.treviso.uttreviso@agenziaentrate.it
dp.treviso.upttreviso@agenziaentrate.it
marianna.rosin@agenziaentrate.it
pamelamaria.miraglia@agenziaentrate.it
sergio.frigerio@agenziariscossione.gov.it
gianfranco.faggian@agenziariscossione.gov.it
mail@comune.villorba.tv.it
giovanni.cianciaruso@sparkasse.it
andrea.romanello@sparkasse.it
Denuncio tutti gli ESSERE UMANI che in accordo e in concorso fra di loro, ciascuno in nome e per conto della presunta azienda e/o presunta corporation e/o presunta società e/o presunta impresa e/o presunto ente e/o presunto istituto per cui operano, con il loro operato hanno di fatto violato il mio diritto JUS COGENS all’Autodeterminazione accanendosi più volte contro la mia persona per poi, rimanendo inconfutati tutti gli atti da me notificati a loro, elevarsi a giudici e arrogarsi il diritto di mettere in atto un’indebita e impropria sottrazione del mio denaro dal mio conto corrente.
Di seguito riporto i nominativi di tutti i soggetti coinvolti:
– FRANZOSO PAOLO, in qualità di DIRETTORE PROVINCIALE, in nome e per conto della presunta “AGENZIA ENTRATE – DIREZIONE PROVINCIALE DI TREVISO” con sede in PIAZZA DELLE ISTITUZIONI, 4 – 31100 TREVISO – codice fiscale e partita iva 06363391001, italiani – REA 995582, italiano – CODICE ATECO 82991, italiano;
– ROSIN MARIANNA, in qualità di RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO, in nome e per conto della presunta “AGENZIA ENTRATE – DIREZIONE PROVINCIALE DI TREVISO” con sede in PIAZZA DELLE ISTITUZIONI, 4 – 31100 TREVISO – codice fiscale e partita iva 06363391001, italiani – REA 995582, italiano – CODICE ATECO 82991, italiano;
– MIRAGLIA PAMELA MARIA, in qualità di REFERENTE DEL PROCEDIMENTO, in nome e per conto della presunta “AGENZIA ENTRATE – DIREZIONE PROVINCIALE DI TREVISO” con sede in PIAZZA DELLE ISTITUZIONI, 4 – 31100 TREVISO – codice fiscale e partita iva 06363391001, italiani – REA 995582, italiano – CODICE ATECO 82991, italiano;
– FIOROTTO WALTER, in qualità di MESSO, in nome e per conto del presunto “COMUNE DI VILLORBA – UFFICIO MESSI” con sede in PIAZZA UMBERTO PRIMO, 19 – 31020 VILLORBA – codice fiscale 80007530266 e partita iva 00591590260, italiani;
– BALIVIERA VANIA, in qualità di ISTRUTTORE, in nome e per conto del presunto “COMUNE DI VILLORBA – UFFICIO MESSI” con sede in PIAZZA UMBERTO PRIMO, 19 – 31020 VILLORBA – codice fiscale 80007530266 e partita iva 00591590260, italiani;
– ALBA MONIA, in qualità di AGENTE ISTRUTTORE, in nome e per conto del presunto “COMUNE DI VILLORBA – COMANDO POLIZIA LOCALE” con sede in PIAZZA UMBERTO PRIMO, 19 – 31020 VILLORBA – codice fiscale 80007530266 e partita iva 00591590260, italiani;
– COSTANTINI MIRCO, in qualità di AGENTE, in nome e per conto del presunto “COMUNE DI VILLORBA – COMANDO POLIZIA LOCALE” con sede in PIAZZA UMBERTO PRIMO, 19 – 31020 VILLORBA – codice fiscale 80007530266 e partita iva 00591590260, italiani;
– CECCAREL MARCO, in qualità di AGENTE, in nome e per conto del presunto “COMUNE DI VILLORBA – COMANDO POLIZIA LOCALE” con sede in PIAZZA UMBERTO PRIMO, 19 – 31020 VILLORBA – codice fiscale 80007530266 e partita iva 00591590260, italiani;
– FRIGERIO SERGIO, in qualità di PROCURATORE SPECIALE e RESPONSABILE DELL’ORDINE DI PAGAMENTO, in nome e per conto della presunta “AGENZIA DELLE ENTRATE RISCOSSIONE – DIREZIONE PROVINCIALE DI TREVISO” con sede in PIAZZA DELLE ISTITUZIONI, 18 – 31100 TREVISO – codice fiscale e partita iva 13756881002, italiani – REA 1516984, italiano – CODICE ATECO 82991, italiano;
– FAGGIAN GIANFRANCO, in qualità di DIPENDENTE DELEGATO e FIRMATARIO DELL’ATTO DI PIGNORAMENTO PRESSO TERZI, in nome e per conto della presunta “AGENZIA DELLE ENTRATE RISCOSSIONE – DIREZIONE PROVINCIALE DI TREVISO” con sede in PIAZZA DELLE ISTITUZIONI, 18 – 31100 TREVISO – codice fiscale e partita iva 13756881002, italiani – REA 1516984, italiano – CODICE ATECO 82991, italiano;
– CIANCIARUSO GIOVANNI, in qualità di FUNZIONARIO/DIPENDENTE, in nome e per conto della presunta “SPARKASSE CASSA DI RISPARMIO DI BOLZANO SPA – FILIALE DI CONEGLIANO” con sede in VIALE G. CARDUCCI, 32 – 31015 CONEGLIANO – codice fiscale 00152980215 e partita iva 03179070218, italiani – REA 4039, italiano – CODICE ATECO 64191, italiano;
– ROMANELLO ANDREA, in qualità di FUNZIONARIO/DIPENDENTE preposto, in nome e per conto della presunta “SPARKASSE CASSA DI RISPARMIO DI BOLZANO SPA – FILIALE DI CONEGLIANO” con sede in VIALE G. CARDUCCI, 32 – 31015 CONEGLIANO – codice fiscale 00152980215 e partita iva 03179070218, italiani – REA 4039, italiano – CODICE ATECO 64191, italiano.
Si precisa altresì che il CODICE ATECO italiano 82991 identifica l’attività di impresa dedita alla “gestione esattoriale” e le presunte “AGENZIA DELLE ENTRATE” e “AGENZIA DELLE ENTRATE – RISCOSSIONE” hanno il medesimo CODICE ATECO italiano.
Si deduce pertanto che le presunte “AGENZIA DELLE ENTRATE” e “AGENZIA DELLE ENTRATE – RISCOSSIONE” conducano agli effetti pratici attività di impresa.
Tutto ciò premesso,
preciso che con l’invio e la notifica del presente RDN, rispondo alla missiva contenuta in una busta, trovata nel corso del mese di settembre 2024, nella cassetta delle lettere, proveniente dalla presunta azienda e/o presunta corporation e/o presunta società e/o presunta impresa e/o presunto ente e/o presunto istituto “AGENZIA ENTRATE RISCOSSIONE – DIREZIONE PROVINCIALE DI TREVISO”, con sede in PIAZZA DELLE ISTITUZIONI, 18 – 31100 TREVISO – codice fiscale e partita iva 13756881002, italiani – REA 1516984, italiano – CODICE ATECO 82991, italiano.
Dettagli della missiva:
– missiva data 27 agosto 2024
– missiva identificata con numero documento 11320249008835708000
– missiva firmata da nessun ESSERE UMANO
Contenuto della missiva e considerazioni:
– nella vostra missiva citate un codice italiano alfanumerico che denominate “codice fiscale”.
A tal proposito preciso per inciso che NESSUN codice fiscale italiano mi identifica e mi appartiene e MAI mi ha identificato e MAI mi è appartenuto per i motivi di cui al presente RDN, pertanto qualora pretendiate d’identificarmi con tale codice fiscale, questo è da intendersi da me RICUSATO fin dal momento in cui è stato generato.
– nella vostra missiva citate alcune proposte di contratto che sostenete essere state tutte notificate alla mia persona.
A tal proposito preciso che quanto da voi sostenuto NON corrisponde alla verità.
– nella vostra missiva NON menzionate la sottrazione del mio denaro dal mio conto corrente, avvenuta in data 6 giugno 2023, commissionata da FRIGERIO SERGIO e FAGGIAN GIANFRANCO, in accordo e concorso con CIANCIARUSO GIOVANNI e ROMANELLO ANDREA quali esecutori materiali della stessa.
A tal proposito mi chiedo perché rimaniate silenti in merito alla sottrazione del mio denaro dal mio conto corrente.
Tutto ciò esposto, considerato e precisato, affermo e notifico quanto sotto riportato.
La proposta di contratto formulata da nessun ESSERE UMANO in nome e per conto della presunta azienda e/o presunta corporation e/o presunta società e/o presunta impresa e/o presunto ente e/o presunto istituto “AGENZIA ENTRATE RISCOSSIONE – DIREZIONE PROVINCIALE DI TREVISO”, nella missiva sopra citata, viene RIGETTATA SENZA PREGIUDIZIO (UCC 1-308) per i motivi di cui al presente RDN e per i motivi che di seguito riporto.
Vengono altresì RIGETTATE SENZA PREGIUDIZIO (UCC 1-308) ulteriori e/o eventuali proposte di contratto formulate, a mia insaputa e contro la mia volontà, da altri ESSERI UMANI che operano in nome e per conto della presunta azienda e/o presunta corporation e/o presunta società e/o presunta impresa e/o presunto ente e/o presunto istituto “AGENZIA ENTRATE RISCOSSIONE – DIREZIONE PROVINCIALE DI TREVISO”.
Per inciso ho il diritto di non essere costretto a eseguire un qualsiasi contratto, accordo commerciale o fallimento al quale non abbia preso parte consapevolmente, volontariamente e intenzionalmente. E inoltre, io non accetto e non voglio accettare la responsabilità del beneficio derivante da qualsiasi contratto nascosto o accordo commerciale o fallimento (citazione da UCC 1-308).
Nego l’autorizzazione al trattamento dei miei dati personali (UCC 1-103).
Preciso e notifico inoltre quanto segue:
Io NON conosco, NON ho mai conosciuto e NON ho mai intrattenuto alcun tipo di rapporto con questa presunta azienda e/o presunta corporation e/o presunta società e/o presunta impresa e/o presunto ente e/o presunto istituto “AGENZIA ENTRATE RISCOSSIONE – DIREZIONE PROVINCIALE DI TREVISO”.
Io NON ho mai firmato alcun tipo di contratto con questa presunta azienda e/o presunta corporation e/o presunta società e/o presunta impresa e/o presunto ente e/o presunto istituto “AGENZIA ENTRATE RISCOSSIONE – DIREZIONE PROVINCIALE DI TREVISO”.
Io NON ho mai fornito alcun tipo di dato e/o riferimento mio personale a questa presunta azienda e/o presunta corporation e/o presunta società e/o presunta impresa e/o presunto ente e/o presunto istituto “AGENZIA ENTRATE RISCOSSIONE – DIREZIONE PROVINCIALE DI TREVISO”.
Io NON ho mai prestato il consenso a questa presunta azienda e/o presunta corporation e/o presunta società e/o presunta impresa e/o presunto ente e/o presunto istituto “AGENZIA ENTRATE RISCOSSIONE – DIREZIONE PROVINCIALE DI TREVISO”, per carpire i miei dati personali, a mia insaputa e di nascosto mediante l’utilizzo di apparecchiature fotografiche e/o tecnologiche e/o telematiche e/o in forma cartacea.
Io NON conosco, NON ho mai conosciuto, NON ho mai intrattenuto alcun tipo di rapporto e NON ho mai firmato alcun tipo di contratto con alcun ESSERE UMANO che, dopo essersi identificato con il proprio cognome e il proprio nome, mi abbia esplicitamente ed esclusivamente comunicato di agire in nome e per conto di questa presunta azienda e/o presunta corporation e/o presunta società e/o presunta impresa e/o presunto ente e/o presunto istituto “AGENZIA ENTRATE RISCOSSIONE – DIREZIONE PROVINCIALE DI TREVISO”.
L’unica cosa di cui sono certo è che ho il diritto di conoscere il nome e il cognome dell’ESSERE UMANO che materialmente ha provveduto a generare e inviarmi la suddetta missiva e soprattutto quale motivazione personale e individuale lo abbia spinto a farlo nei miei confronti.
Pertanto qualora questo ESSERE UMANO disponesse di un contratto da me sottoscritto e firmato, IN ORIGINALE, direttamente con lui, nella nostra ESSENZA di ESSERI UMANI, può inviarmelo utilizzando il suo indirizzo personale e NON utilizzando l’indirizzo di una presunta azienda e/o presunta corporation e/o presunta società e/o presunta impresa e/o presunto ente e/o presunto istituto di cui ignoro completamente l’esistenza e con cui NON ho MAI firmato contratti.
Per inciso, IO intrattengo rapporti solo ed esclusivamente con ESSERI UMANI che si identificano con il proprio COGNOME e con il proprio NOME e NON con presunte aziende e/o presunte società e/o presunte corporation e/o presunte imprese e/o presunti enti e/o presunti istituti.
Le presunte aziende e/o presunte società e/o presunte corporation e/o presunte imprese e/o presunti enti e/o presunti istituti NON parlano autonomamente, NON inviano e-mail e/o missive cartacee autonomamente e NON agiscono autonomamente. Ne consegue che qualsiasi tipo di azione posta in essere da questi presunti soggetti, è la diretta conseguenza dell’azione che è stata avviata dall’ESSERE UMANO che ha agito in nome e per conto degli stessi e qualora questi presunti soggetti operino in difetto assoluto di giurisdizione e/o pretendano di imporre una presunta giurisdizione a un ESSERE UMANO che rivendica il proprio diritto ius cogens all’Autodeterminazione e/o si trovassero in stato di pignoramento, qualsiasi azione posta in essere è da ritenersi ILLEGALE.
Per cui l’ESSERE UMANO che decida di agire in nome e per conto di una presunta società e/o una presunta azienda e/o una presunta corporation e/o una presunta impresa e/o un presunto ente e/o un presunto istituto, deve identificarsi con il suo COGNOME e il suo NOME e nella consapevolezza che dovrà assumersi illimitatamente tutte le responsabilità personali per le azioni che pone in essere.
NON ho MAI prestato alcun tipo di consenso alla presunta azienda e/o presunta corporation e/o presunta società e/o presunta impresa e/o presunto ente e/o presunto istituto “AGENZIA ENTRATE RISCOSSIONE – DIREZIONE PROVINCIALE DI TREVISO”, per poter carpire e/o fotografare e/o trattenere e/o utilizzare e/o cedere e/o archiviare sia in forma cartacea che telematica, per nessun fine e per nessuna motivazione, alcuna informazione e alcun dato personali, tutti nessuno escluso e/o anche se fosse stato illegalmente carpito esso è da ritenersi nullo per i motivi di cui al presente RDN.
Per effetto di quanto prodotto e contenuto nella missiva oggetto del presente RDN, violazione in tal senso è stata posta in essere ai miei danni, da tutti gli ESSERI UMANI che in accordo e in concorso fra loro hanno deliberatamente voluto e messo in atto contro la mia persona quanto già RIGETTATO tramite gli atti RDN e DENUNCIATO tramite gli atti SPN, precisando che questi atti sono stati tutti citati nell’atto “APM – AVVISO A PUBBLICA MENZIONE – AFFIDAVIT nr. 0131214174737461”, nel quale vengono richiamati tutti gli atti pubblicati nella GAXETA UFICIALE del MLNV-GVP e afferenti a quanto da me pesantemente subito fin dal suo concretarsi.
Parlo di presunte aziende e/o presunte società e/o presunte corporation e/o presunte imprese e/o presunti enti e/o presunti istituti in quanto, in riferimento ai punti 19 e 20 espressi e integranti nel presente RDN, si rammenta che nel sistema giurisprudenziale U.C.C. c’è tutt’ora un deposito incontestato che pignora stati/governi corporation e banche, fra i quali lo stato italiano e con esso tutte le sue istituzioni, tutti i suoi enti e tutte le società pubbliche e/o private a cui fa capo e/o allo stesso riconducibili e che agiscono in nome e per conto e/o in concorso con lo stato straniero occupante italiano.
Tutte le partite iva italiane e/o codici fiscali italiani sono emesse/i da presunti enti e/o presunti istituti, facenti capo allo stato straniero italiano e tutti i presunti enti e/o presunti istituti stranieri italiani sono anch’essi titolari di partita iva e/o codice fiscale italiano e per effetto di tale pignoramento risultano anch’essi pignorati.
Ne consegue che:
– tutti gli enti e/o istituti e/o aziende e/o società riconducibili allo stato straniero occupante italiano titolari di partita iva italiana e/o codice fiscale italiano agiscono “de facto” ma NON “de jure”,
– tutte le aziende titolari di partita iva italiana agiscono “de facto” ma NON “de jure” e lo stesso vale per chi opera con codice fiscale italiano,
– tutti i contratti passati, presenti e/o futuri sono da ritenersi NULLI,
– gli unici contratti aventi valore sono quelli formulati e stipulati fra ESSERE UMANI, i quali nella loro ESSENZA di ESSERI UMANI agiscono a titolo personale e illimitatamente sotto la propria responsabilità.
Pertanto,
– la presunta “AGENZIA ENTRATE – DIREZIONE PROVINCIALE DI TREVISO” identificata con codice fiscale e partita iva 06363391001 italiani – REA 995582 italiano – CODICE ATECO 82991 italiano,
è PIGNORATA;
– il presunto “COMUNE DI VILLORBA” identificato con codice fiscale 80007530266 e partita iva 00591590260 italiani,
è PIGNORATO;
– la presunta “AGENZIA DELLE ENTRATE RISCOSSIONE – DIREZIONE PROVINCIALE DI TREVISO” identificata con codice fiscale e partita iva 13756881002 italiani – REA 1516984 italiano – CODICE ATECO 82991 italiano,
è PIGNORATA;
– la presunta “SPARKASSE CASSA DI RISPARMIO DI BOLZANO SPA” identificata con codice fiscale 00152980215 e partita iva 03179070218 italiani – REA 4039 italiano – CODICE ATECO 64191 italiano,
è PIGNORATA.
Di conseguenza l’ESSERE UMANO che a sua discrezione decida di avviare qualsiasi tipo di azione in nome e per conto di una presunta società e/o una presunta azienda e/o una presunta corporation e/o una presunta impresa e/o un presunto ente e/o un presunto istituto, dovrà assumersi illimitatamente la responsabilità personale per quanto esercitato nei confronti e/o contro un altro ESSERE UMANO.
Parlo ripetutamente di ESSERE UMANO perché vorrei precisare che io NON ho mai firmato alcun esplicito contratto con lo stato straniero occupante italiano in cui spontaneamente e coscientemente accetto di essere un suo TRUST ed è per questo motivo, mi ripeto, che intrattengo rapporti solo ed esclusivamente con ESSERI UMANI e NON con presunte aziende e/o presunte società e/o presunte corporation e/o presunte imprese e/o presunti enti e/o presunti istituti.
Non è sufficiente una firma che è stata a suo tempo apposta su di una carta di identità italiana, da un funzionario comunale italiano, che pur non conoscendomi si è arrogato il potere di dire chi ero io, per contrattualizzare contro la mia volontà e a mia insaputa una simile posizione.
Per cui chiunque abbia amministrato e/o sfruttato un trust e/o pretenda di amministrare e/o sfruttare un trust, per qualsivoglia titolo e/o per qualsivoglia ragione, creato e denominato con l’inganno carpendo senza consenso il mio nome e cognome, ha violato e viola la mia ESSENZA di ESSERE UMANO.
Qualcuno dovrà risarcirmi per i danni subiti e/o subendi per l’esercizio di tale condotta contro la mia persona.
Per effetto del sopra citato pignoramento depositato e tutt’ora incontestato nel sistema giurisprudenziale U.C.C. e constatato che lo stato straniero italiano agisce, unitamente e in concorso con tutti i suoi enti e/o istituzioni e/o istituti e/o corporation e/o aziende e/o società e/o imprese, in difetto assoluto di giurisdizione all’interno dei Territori della Repubblica di Venezia, ovvero in regime di incompetenza assoluta sia per territorio che per materia, tutte le richieste e/o pretese, di qualsiasi forma e/o natura nessuna esclusa, avanzate anche da presunte aziende e/o presunte società e/o presunte corporation e/o presunte imprese e/o presunti enti e/o presunti istituti riconducibili e/o facenti capo allo stato straniero italiano e/o ai suoi enti e/o istituzioni, ovverosia anche da presunte aziende private che pretendono di incassare somme di denaro a titolo di imposte e/o tasse in nome e per conto dello stato straniero italiano e/o ai suoi enti e/o istituzioni, sono da ritenersi ILLEGALI.
Per effetto e conseguenza del sopra citato pignoramento depositato e tutt’ora incontestato nel sistema giurisprudenziale U.C.C., espressamente sottopongo un’importante domanda a ciascuno degli ESSERI UMANI denunciati nel presente RDN e qui di seguito indicati:
FRANZOSO PAOLO
ROSIN MARIANNA
MIRAGLIA PAMELA MARIA
FIOROTTO WALTER
BALIVIERA VANIA
ALBA MONIA
COSTANTINI MIRCO
CECCAREL MARCO
FRIGERIO SERGIO
FAGGIAN GIANFRANCO
CIANCIARUSO GIOVANNI
ROMANELLO ANDREA
avete il coraggio di GIURARE che la presunta azienda e/o la presunta corporation e/o la presunta società e/o la presunta impresa e/o il presunto ente e/o il presunto istituto in nome e per conto del quale operate non è coinvolto in tale pignoramento?
Nel caso in cui dovessi subire, in uno o più momenti successivi alla pubblicazione e/o notifica del presente atto, ulteriori vessazioni e/o ulteriori attacchi e/o ulteriori danni e/o ulteriori minacce e/o ulteriori vessazioni generati da un qualunque attore citato nel presente RDN e/o riconducibile allo stesso, indipendentemente che sia posto in essere da una presunta azienda e/o una presunta corporation e/o una presunta società e/o una presunta impresa e/o un presunto ente e/o un presunto istituto, è in ogni caso da intendersi posto in essere da l’ESSERE UMANO che lo ha generato operando in nome e per conto loro. Ne consegue che tutti i responsabili dovranno assumersi tutte le future responsabilità personali e in maniera illimitata.
Per inciso tutto ciò di cui dispongo e tutto ciò che possiedo, lo dispongo e lo possiedo nella mia ESSENZA di ESSERE UMANO.
Il presente atto verrà notificato al seguente indirizzo e-mail:
dp.treviso@agenziaentrate.it
dp.treviso.contr@agenziaentrate.it
dp.treviso.ul@agenziaentrate.it
dp.treviso.uttreviso@agenziaentrate.it
dp.treviso.upttreviso@agenziaentrate.it
marianna.rosin@agenziaentrate.it
pamelamaria.miraglia@agenziaentrate.it
sergio.frigerio@agenziariscossione.gov.it
gianfranco.faggian@agenziariscossione.gov.it
mail@comune.villorba.tv.it
giovanni.cianciaruso@sparkasse.it
andrea.romanello@sparkasse.it
ho constatato inoltre che FRANZOSO PAOLO all’epoca in cui, perseverando con il suo operato, ha permesso il concretarsi dei fatti da me denunciati e messi in atto contro la mia persona, risultava essere DIRETTORE PROVINCIALE di TREVISO ( dp.treviso@agenziaentrate.it ) ora invece risulta essere DIRETTORE PROVINCIALE di PADOVA ( https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/uffici20/-/uffici/uffici_INSTANCE_JlKuikxcqVVP/dettaglioufficio/T6R ), pertanto il presente atto verrà notificato anche al seguente indirizzo e-mail che, come si legge, risulta essere a lui abbinato e/o assegnato in qualità del ruolo assunto in nome e per conto della presunta “AGENZIA ENTRATE – DIREZIONE PROVINCIALE DI PADOVA”:
dp.padova@agenziaentrate.it
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05.10.2024
In fede:
BENEDETTO CELOT
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Oggetto: CERTIFICATO DI REGISTRO NR.0141207145418564
Si attesta che in data 2024.10.05, BENEDETTO CELOT, nato/a il 17 GENNAIO 1976, avendo ufficializzato la propria autocertificazione di Autodeterminazione, di Sovranità Personale, presso questo Dipartimento Anagrafe, Istituzione del Governo Veneto Provisorio costituito dal Movimento de Liberasione Nasionale del Popolo Veneto (MLNV) ai sensi e per gli effetti dell’art.96.3 del Primo Protocollo addizionale (1977) alle convenzioni di Ginevra del 1949, codice unico personale 20170913141401, ha compilato e confermato il rigetto di notifica con attribuzione del seguente codice unico: 0141207145418564.
La persona interessata ha chiesto la pubblicazione del presente atto a mezzo ALBO UFFICIALE del Governo Veneto Provvisorio con valore di notificazione e l’iscrizione a ruolo giudiziario dei responsabili dell’emissione dell’atto e della successiva notifica o del suo tentativo.
WSM
Venetia lì 05.10.2024
per la Segreteria di Stato
PRECISAZIONE A PUBBLICA MENZIONE:
il rigetto è l’atto formale attraverso il quale ogni Cittadino del Popolo Veneto si oppone e contrasta l’illegalità dell’azione posta in essere dalle forze e autorità di occupazione straniere italiane che agiscono in difetto assoluto di giurisdizione e lo fa informando delle loro responsabilità i destinatari secondo le norme vigenti, anche riferite a quelle dell’U.C.C. .
I rigetti di notifica non sono dei ricorsi posti in essere in ambito italiano ma sono atti espressioni di volontà attraverso i quali il Cittadino del Popolo Veneto, che liberamente e coscientemente si è autodeterminato e ha dichiarato la propria Nazionalità e Cittadinanza Veneta, si oppone alle illegali pretese italiane di obbligarlo al pagamento di imposte ed essere soggetto a controlli e provvedimenti da parte delle istituzioni di occupazione.
Questo Governo Veneto Provisorio (GVP) viene invece attivato sul fronte dell’iscrizione a ruolo giudiziario (IRG) dei responsabili che hanno emesso l’atto e/o il provvedimento oggetto di rigetto.
Tale procedura è deputata a sviluppare e potenziare il principio di effettività che prevede la concreta esecuzione di quanto stabilito dal diritto sostanziale, cioè dalle norme del nostro Ordinamento Giuridico Veneto Provvisorio, (l’obbiettivo è il disconoscimento della personalità dello stato straniero occupante italiano rispetto alla sua illegale sovranità sui nostri territori – la personalità dello Stato è infatti determinata e dimensionata dal criterio dell’effettività; nonché ai fini di determinare a chi spetti la sovranità di un territorio occupato, in base all’ effettivo esercizio del potere di governo).
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N.B.: I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti.
In tali casi la responsabilità civile si estende allo Stato e agli enti pubblici.
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(anche in riferimento at Vostra Legge italiana ex art.21nonies l. 7.8.1990 n. 241 si chiede il Vostro riesame in Autotutela per l’annullamento ex officio del summenzionato Vostro provvedimento contestato nell’an e nel quantum, in fatto e in diritto)
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in forza alla norma contenuta all’art.1393 «giustificazione del potere del rappresentante» c.c. italiano, chiedo l’invio di copia autentica ex art.7/6° co. d.p.r. 12.4.2006 n.184 e di data certa del mandato che «diTe» conferitoVi dalla P.A. sedicente «creditrice», pena la denuncia per falsus procurator.
Chiedo inoltre le generalità complete di chi agisce e di coloro per le quali agiTe, nonché gli estremi completi relativi a importi non pagati di cui reclamaTe l’inventato credito.
Rinnovo «ex persona» la Vostra costituzione in mora debendi (già «ex re») ex art.1219 c.c. italiano.