SEGNALAZIONI ALLA POLISIA NASIONALE

2025.11.27 – CELOT BENEDETTO – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0160129140232419 – referente: ME STESSO

Oggetto: 2025.11.27 – CELOT BENEDETTO – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0160129140232419 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141701
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:26 NOVEMBRE 2025 ORE 15:00 CIRCA
luogo iniziale del fatto segnalato:VIA ROMA 73/I – VILLORBA (CONTEA DI TREVISO) / PRESSO LA SEDE DELLA MIA AZIENDA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:POSTE ITALIANE S.P.A., VIALE EUROPA 190, 00144 – ROMA (RM) – PARTITA IVA ITALIANA: 01114601006 / CODICE FISCALE ITALIANO: 97103880585

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. STATO ITALIANO COME ENTITA’ OCCUPANTE NEI TERRITORI DELLA REPUBBLICA DI VENETHIA
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. NULLITA’ ASSOLUTA DEGLI ATTI EMESSI DALLO STATO ITALIANO NEI TERRITORI VENETI
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. IL D.LGS 212/20210 CONFERMA L’ILLEGALITA’ DELLA SOVRANITA’ ITALIANA
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. ASSENZA DI UN CONTRATTO DI CITTADINANZA TRA IL POPOLO VENETO E LO STATO ITALIANO
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. DINAMICA DELL’ACCADUTO;
Con l’invio della presente SPN intendo denunciare quanto segue:
– ieri mercoledì 26 novembre 2025 alle ore 15:00 circa si presenta presso il mio ufficio un operatore delle poste italiane (maschio, giovane e con accento meridionale),
– voleva notificarmi una comunicazione che sosteneva provenisse dalla corporation italiana TIM,
– mi sono identificato come autodeterminato sotto l’Egida del MLNV sostenendo che io non ero il trust italiano che lui o TIM stavano cercando,
– lui ha continuato chiedendomi “cosa facciamo con la raccomandata? Non la vuole?”,
– io gli ho chiesto, in riferimento a quanto affermato, come poteva chiedere a me se volevo la raccomandata,
– in conclusione ha aggiunto, “ho capito quindi lei dice che chi cerca TIM sta sotto la giurisdizione italiana”.
6. RICHIESTA:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
BENEDETTO CELOT

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0160129140232419) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.11.27 – FURLANETTO MANUEL – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0160129091632052 – referente: ME STESSO

Oggetto: 2025.11.27 – FURLANETTO MANUEL – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0160129091632052 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: MANUEL
Cognome: FURLANETTO
Codice Unico Personale: 0094056701000000
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:27/11/2025
luogo iniziale del fatto segnalato:VILLORBA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:CLIENTI

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. STATO ITALIANO COME ENTITA’ OCCUPANTE NEI TERRITORI DELLA REPUBBLICA DI VENETHIA
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. NULLITA’ ASSOLUTA DEGLI ATTI EMESSI DALLO STATO ITALIANO NEI TERRITORI VENETI
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. IL D.LGS 212/20210 CONFERMA L’ILLEGALITA’ DELLA SOVRANITA’ ITALIANA
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. ASSENZA DI UN CONTRATTO DI CITTADINANZA TRA IL POPOLO VENETO E LO STATO ITALIANO
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. DINAMICA DELL’ACCADUTO;
BUONGIORNO,
CHIEDO GENTILMENTE DI INOLTRARE ALL’ UFFICIO PREPOSTO QUESTA MIA DENUNCIA DEL MANCATO SALDO DELLA FATTURA N.0151226160549081 emessa in data 2025.10.24 PER LAVORI ESEGUITI SU JEEP CHEROKEE TARGA XXXXXX, INTESTATA ALLA SIGNORA XXXXXXX VIA XXXXXXX, XXXXXXX (TV). L’ INTESTATARIO DEL VEICOLO E LA PERSONA CHE HA MANDATO GLI ACCONTI TRAMITE BONIFICO BANCARIO, IL SIG. XXXXXXXO (RC) (XXXXXXX) ED AL QUALE HO INTESTATO LA FATTURA, HANNO GIA’ ESPRESSO LA VOLONTA’ DI NON SALDARE IL CONTO IN QUANTO IL VEICOLO NON FUNZIONA BENE COME QUANDO LO ABBIAMO CONSEGNATO INIZIALMENTE (SENZA VENIRE DA ME DI PERSONA CON IL VEICOLO PER UNA PROVA E PER VERIFICARE QUALI FOSSERO I PROBLEMI). IL SALDO MANCANTE E’ DI 1.107,00 EURO, COME SPECIFICATO ANCHE IN FATTURA.
RESTO A DISPOSIZIONE PER QUALSIASI INFORMAZIONE.
CORDIALI SALUTI,
MANUEL FURLANETTO
FURLANETTO 4X4 COMPANY
6. RICHIESTA:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
MANUEL FURLANETTO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0160129091632052) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.11.26 – PENZO LUISA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0160128103838483 – referente: ME MEDESIMA

Oggetto: 2025.11.26 – PENZO LUISA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0160128103838483 – referente: ME MEDESIMA

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: LUISA
Cognome: PENZO
Codice Unico Personale: 7981016101001000
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:25.11.2025
luogo iniziale del fatto segnalato:ALPAGO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:POSTINO DAL FARRA MARIO

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. STATO ITALIANO COME ENTITA’ OCCUPANTE NEI TERRITORI DELLA REPUBBLICA DI VENETHIA
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. NULLITA’ ASSOLUTA DEGLI ATTI EMESSI DALLO STATO ITALIANO NEI TERRITORI VENETI
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. IL D.LGS 212/20210 CONFERMA L’ILLEGALITA’ DELLA SOVRANITA’ ITALIANA
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. ASSENZA DI UN CONTRATTO DI CITTADINANZA TRA IL POPOLO VENETO E LO STATO ITALIANO
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. DINAMICA DELL’ACCADUTO;
Il giorno 25.11.2025 il postino tenta di consegnarmi un “atto giudiziario, AG 39226132561-6” da parte del comune di Tambre, servizio tributi, unione montana Alpago, via matteotti 2/c, Farra d’Alpago…ma gli atti giudiziari dovrebbero essere consegnati da un ufficiale giudiziario o sbaglio?
Il postino come sempre voleva carpirmi una firma e come sempre senza rilasciare relata di notifica. Naturalmente ho rifiutato l’atto e ho chiesto che venisse scritto che il destinatario dell’atto non sono io…e questa è la verità, dimostrata da tutto il contenuto presente nei RDN e SPN.
6. RICHIESTA:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
LUISA PENZO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0160128103838483) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.11.23 – PENZO LUISA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0160125103934047 – referente: ME MEDESIMA

Oggetto: 2025.11.23 – PENZO LUISA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0160125103934047 – referente: ME MEDESIMA

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: LUISA
Cognome: PENZO
Codice Unico Personale: 7981016101001000
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:21.11.2025
luogo iniziale del fatto segnalato:ALPAGO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:POSTE ITALIANE (POSTINO DAL FARRA MARIO)

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. STATO ITALIANO COME ENTITA’ OCCUPANTE NEI TERRITORI DELLA REPUBBLICA DI VENETHIA
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. NULLITA’ ASSOLUTA DEGLI ATTI EMESSI DALLO STATO ITALIANO NEI TERRITORI VENETI
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. IL D.LGS 212/20210 CONFERMA L’ILLEGALITA’ DELLA SOVRANITA’ ITALIANA
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. ASSENZA DI UN CONTRATTO DI CITTADINANZA TRA IL POPOLO VENETO E LO STATO ITALIANO
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. DINAMICA DELL’ACCADUTO;
il giorno 21.11.2025 il postino Dal Farra Mario ha cercato di consegnarmi una raccomandata da parte di ABACO spa di Montebelluna (Tv). Mi veniva chiesta la firma e mi sono rifiutata. Ho fatto inoltre scrivere sulla busta che la sottoscritta non è il destinatario cui è rivolto l’atto. E questa è la verità. Infatti la sottoscritta è Veneta, mai diventata italiana e per di più non è il trust cui è rivolto l’atto = contratto aziendale italiano.
6. RICHIESTA:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
LUISA PENZO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0160125103934047) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.11.24 – PANZIERA LUIGINO – SPN – 0160126154506958 – referente: SB

Oggetto: 2025.11.24 – PANZIERA LUIGINO – SPN – 0160126154506958 – referente: SB

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: LUIGINO
Cognome: PANZERA
Codice Unico Personale: 131620124127
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:20.11.2025
luogo iniziale del fatto segnalato:VIA LODOVICO BOSCHIERI,17 CIANO DEL MONTELLO – CROCETTA DEL MONTELLO
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:POSTE ITALINE

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
La sera del 20.11.2025 mi sono accorto di una busta sigillata all’interno della cassetta postale che non ho mai vistato per ricevuta mancando qualsiasi relata di notifica da parte dell’ente italiano.
Il giorno 17.11.2025 avevo formalizzato RDN nr.0160119102819614 a carico di poste italiane pe l’omessa notifica pobbilmente dell’atto che ora mi sono ritrovto in cassetta postale.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.

Ho Accettato il consenso de la Politega su la Privacy del sito.
LUIGINO PANZERA

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0160126154506958) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.11.23 – PERIN ADELAIDE GIULIANA – SPN – 0160125204613071 – referente: CERNIDE 34-2

Oggetto: 2025.11.23 – PERIN ADELAIDE GIULIANA – SPN – 0160125204613071 – referente: CERNIDE 34-2

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: ADELAIDE GIULIANA
Cognome: PERIN
Codice Unico Personale: 0104203216026000
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:18/11/2025
luogo iniziale del fatto segnalato:VIA TIRETTE 2 A RIESE PIO X⁰
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:POSTINO

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
Il giorno 18-11-2025 alle ore 12.00 il postino presso la mia abitazione, mi vuole consegnare una raccomandata del Tribunale di Treviso.Prima di ritirarla ho chiesto la relata di notifica e lui mi ha risposto che non può farla.A questo punto io mi sono rifiutata di ritirare la raccomandata e il postino ha barrato con una croce sulla scritta rifiutata che si trova sul tagliandino dietro la raccomandata.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.

Ho Accettato il consenso de la Politega su la Privacy del sito.
ADELAIDE GIULIANA PERIN

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0160125204613071) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.10.30 – GERI FILIPPO – SPN – 0160101143615936 – referente: ME STESSO

Oggetto: 2025.10.30 – GERI FILIPPO – SPN – 0160101143615936 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: FILIPPO
Cognome: GERI
Codice Unico Personale: 0111517205330900
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:30-OTT-2025
luogo iniziale del fatto segnalato:BRESCIA VIA TRIESTE 23/A SEDE CERNIDA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:IL SIG. GUASTELLA IN NOME SI ABACO SPA

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
Nella mattinata del giovedì 30 CM il sig Guastella si presenta, a seguito di appuntamento telefonico, presso la sede del mio ristorante (ex attività italiana con denominazione Abacus sas di geri Filippo) per parlare dei tributi TARI e raggiungere un accordo di pagamento.
La conversazione è stata registrata per potere essere portata agli atti della presente denuncia.
Nonostante abbia cercato più volte il confronto pacifico, l’ interlocutore non ha voluto sentire ragioni riguardo al Movimento di Liberazione.
Dopo qualche scambio di parole è uscito minacciando non più specificati aggravi della situazione.

Da notare come già sia stato fatto regolare RDN ad ABACO SPA per le precedenti richieste e che questo, nella persona del titolare sig.Colosio, non abbia mai risposto ai nostri affidavit.

È stata reiterata la domanda di immediata cessazione di ogni ulteriore azione vessativa da parte di ABACO SPA nei nostri confronti e abbiamo richiesto che rispettino il diritto internazionali.

Non mi sono state presentate carte o documenti.

Chiedo al Governo Provvisorio di fare chiarezza sulla faccenda.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.

Ho Non accettato il consenso de la Politega su la Privacy del sito.
FILIPPO GERI

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0160101143615936) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.10.30 – GERI FILIPPO – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0160101123523175 – referente: ME STESSO

Oggetto: 2025.10.30 – GERI FILIPPO – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0160101123523175 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: FILIPPO
Cognome: GERI
Codice Unico Personale: 0111517205330900
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:30-OTT-2025
luogo iniziale del fatto segnalato:BRESCIA
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:CARABINIERI S.EUSTACCHIO

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. STATO ITALIANO COME ENTITA’ OCCUPANTE NEI TERRITORI DELLA REPUBBLICA DI VENETHIA
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. NULLITA’ ASSOLUTA DEGLI ATTI EMESSI DALLO STATO ITALIANO NEI TERRITORI VENETI
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. IL D.LGS 212/20210 CONFERMA L’ILLEGALITA’ DELLA SOVRANITA’ ITALIANA
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. ASSENZA DI UN CONTRATTO DI CITTADINANZA TRA IL POPOLO VENETO E LO STATO ITALIANO
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. DINAMICA DELL’ACCADUTO;
Dopo telefonata con il sig. Rubino, appuntato della caserma dei carabinieri di s.Eustacchio, Vengo a conoscenza sommaria dell’atto che intendono notificarmi, ovvero l’ avvio della pratica di cancellazione anagrafica poiché non è presente il cognome sul campanello di casa.
Ho chiesto che mi venisse notificato il tutto e mi hanno invitato a passare dalla caserma.
Mi avvisano che manderanno avanti il procedimento e di non aspettare tempo per andare a prendere la notifica.
6. RICHIESTA:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
FILIPPO GERI

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0160101123523175) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.10.30 – GERI FILIPPO – SPN – 0160101121513038 – referente: ME STESSO

Oggetto: 2025.10.30 – GERI FILIPPO – SPN – 0160101121513038 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: FILIPPO
Cognome: GERI
Codice Unico Personale: 0111517205330900
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:30-OTT-2025
luogo iniziale del fatto segnalato:BRESCIA
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:CARABINIERI BRESCIA

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
Nella mattinata del 30 ottobre, il sig. Rubino, appuntato dei Carabinieri di Brescia, non trovandomi per notificarmi un documento, telefonava sia ai miei genitori che a mio fratello per chiedere che mi contattassero per il motivo di tale notifica. Ritengo scorretto un tale modo di agire.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
Ho Accettato il consenso de la Politega su la Privacy del sito.
FILIPPO GERI

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0160101121513038) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.10.29 – PUIATTI ANNALISA – SPN – 0160100111307382 – referente: ME STESSA

Oggetto: 2025.10.29 – PUIATTI ANNALISA – SPN – 0160100111307382 – referente: ME STESSA

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: ANNALISA
Cognome: PUIATTI
Codice Unico Personale: 111431181953
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:16.11.2021
luogo iniziale del fatto segnalato:TAMBRE – BELLUNO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:GUARDIA DI FINANZA DI BELLUNO (M.A. LORI ROBERTO, FIN. SC. VACCARO LORENZO E ZINGARELLI UMBERTO) E AGENTI DELLA POLIZIA LOCALE (DA SOIS LORENA, SOMMACAL PATRIK E DE BONA PAOLA)

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
La suddetta SPN è ad integrazione di:
RDN 12212714559 del 2021.11.17
RDN 12212883942 del 2021.11.18
RDN 122135184440 del 2021.11.25
RDN 122135185319 del 2021.11.25
RDN 122135184913 del 2021.11.25 (tutti notificati anche tramite RR, ma non ho ricevuto alcuna ricevuta di ritorno dai destinatari)
APM 122136175341 del 2021.11.25 RDN 12211133921 del 2021.12.01
APM 2^ 13123715033 del 2022.02.26 RDN 13152711211 del 2022.05.17
SPN 0151226154829714 del 2025.10.24 RDN 0151226160541571 del 2025.10.24
Il giorno 16 novembre 2021 si presentarono nel mio negozio (attività veneta sotto giurisdizione del MLNV/GVP) tre finanzieri della Guardia di Finanza di Belluno (M.A. Lori Roberto, Fin. Sc. Vaccaro Lorenzo e Zingarelli Umberto) e tre agenti della Polizia Locale (Da Sois Lorena, Sommacal Patrik e De Bona Paola) per un controllo italiano.
Subito mi intimarono di indossare la mascherina e di mostrare il green pass.
Risposi che non indosso la mascherina perché non serve contro i virus e che non possiedo né riconosco il “green pass”, in quanto sono cittadina Veneta, e quindi non cittadina italiana, e mi trovo in territorio della Repubblica della Serenissima purtroppo ancora occupato con la forza dalle istituzioni italiane.
A seguito di ciò la polizia locale produsse sanzioni:
• una per il mancato uso della mascherina;
• una per l’assenza del green pass.
contro le quali ho prodotto RDN 12212883942 del 2021.11.18 (più precisamente contro verbali di ispezione, violazione e ordinanza di chiusura).
Nonostante io abbia immediatamente dichiarato quanto segue:
• di essere Veneta autodeterminata (diritto inderogabile sancito dal diritto internazionale) sotto l’egida del MLNV/GVP, riconosciuto anche dall’U.C.C. attraverso l’assegnazione di un ulteriore file number.
• di avere un’attività veneta tutelata dal MLNV e per di più situata nel territorio della Repubblica di Venezia;
• di aver chiuso la partita iva italiana da quasi un anno (gennaio 2021);
• che i territori della Repubblica di Venezia non sono mai diventati italiani, come dimostrato – ho aggiunto loro – dal plebiscito del 1866, clamorosa truffa a danno del Popolo Veneto;
• di non essere un evasore fiscale: io infatti devo render conto solo ed unicamente al mio Governo (GVP), istituzione di cui deve dotarsi ogni Movimento di Liberazione Nazionale secondo il diritto internazionale;
tutte le mie dichiarazioni suddette sono state completamente ignorate.
In particolare, De Bona Paola ha dichiarato che i territori dove si trova la mia attività sono italiani ed ha aggiunto di conoscere “bene i gruppi venetisti come noi”.
Le ho risposto che non rappresentiamo un gruppo venetista, ma un Movimento di Liberazione Nazionale, soggetto giuridico previsto dal diritto internazionale.
Lei ha sorriso dicendo: «Domani veniamo a mettere i sigilli al negozio».
Tengo a precisare che in seguito ho scelto liberamente di tenere la mia attività chiusa per tre mesi, solo per calmare la situazione, non perché mi sia stato imposto, come invece sostenevano alcune voci in paese.
Nonostante tutte le mie dichiarazioni, sia la Guardia di Finanza che la Polizia Locale italiane hanno redatto verbali e prodotto multe inserendo negli atti una partita iva già chiusa, fingendo che fosse ancora attiva.
Hanno inoltre riportato un codice fiscale che non mi identifica, poiché si riferisce al trust che il governo italiano ha creato furbescamente all’atto della mia nascita, “vendendo” parte del mio certificato di nascita alla S.E.C. in cambio di un ritorno economico.
Pertanto verbali e multe italiane rappresentano unicamente contratti che io mi rifiuto di firmare e ai quali non ho mai dato consenso, in quanto intestati a una finzione giuridica.
Contro tali verbali e sanzioni ho prodotto RDN 12212714559 del 2021.11.17
RDN 12212883942 del 2021.11.18
RDN 122135184440 del 2021.11.25
RDN 122135185319 del 2021.11.25
RDN 122135184913 del 2021.11.25 APM 122136175341 del 2021.11.25 RDN 12211133921 del 2021.12.01 APM 2^ 13123715033 del 2022.02.26 RDN 13152711211 del 2022.05.17

Nonostante tutto ciò, il giorno 23.10.2025 due presunti finanzieri, non chiaramente identificatisi, si sono nuovamente presentati nel mio negozio.
Di tale episodio ho già informato il mio Governo con SPN 0151226154829714 del 24.10.2025 e prodotto RDN 0151226160541571 del 24.10.2025 contro il verbale da loro redatto il 23.10.2025.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.

Ho Accettato il consenso de la Politega su la Privacy del sito.
ANNALISA PUIATTI

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0160100111307382) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.10.24 – PUIATTI ANNALISA – SPN – 0151226154829714 – referente: ME STESSA

Oggetto: 2025.10.24 – PUIATTI ANNALISA – SPN – 0151226154829714 – referente: ME STESSA

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: ANNALISA
Cognome: PUIATTI
Codice Unico Personale: 111431181953
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:23.10.2025
luogo iniziale del fatto segnalato:TAMBRE – BELLUNO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:GUARDIA DI FINANZA BELLUNESE (SOGGETTI NON CHIARAMENTE IDENTIFICATISI)

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In riferimento a miei precedenti atti ufficiali:
RDN 12212714559 del 2021.11.17
RDN 12212883942 del 2021.11.18
RDN 122135184440 del 2021.11.25
RDN 122135185319 del 2021.11.25
RDN 122135184913 del 2021.11.25
APM 122136175341 del 2021.11.25 RDN 12211133921 del 2021.12.01 RDN 13152711211 del 2022.05.17
(tutti notificati anche tramite RR e/o email ai rispettivi destinatari (G.F., P.L. di Tambre e comune di Tambre)
APM 2^ 13123715033 del 2022.02.26

segnalo quanto segue:
Oggetto:
Segnalazione di ingerenza e abuso di autorità da parte di due uomini qualificatisi come appartenenti alla finanza italiana, operanti in difetto assoluto di giurisdizione sul territorio della Repubblica di Venezia.

Esposizione dei fatti
In data 23 ottobre 2025, verso le ore 10:30, mi trovavo nel mio negozio mentre una cliente, signora anziana e fisicamente fragile, stava acquistando del pane.
Un’autovettura con due uomini in abiti civili si è fermata di fronte all’ingresso.
Dopo che la signora uscì dal mio negozio, l’uomo più giovane è sceso dall’auto e mi ha chiesto se fosse stato emesso lo scontrino alla cliente. Alla mia risposta negativa, l’uomo ha inseguito la signora costringendola – visibilmente spaventata – a rientrare nel locale. Nel frattempo, quello più anziano era entrato nel mio negozio dichiarandosi appartenente alla Guardia di finanza.
La signora era perplessa e confusa ed io, per tranquillizzarla, le ho detto di non preoccuparsi e che poteva uscire liberamente.
Il più giovane, a quel punto, mi ha accusata di “mancanza di rispetto”, alla quale ho preferito far seguire una mia risposta conciliativa.
Preciso che i due uomini non si sono identificati in modo regolare né hanno fornito nome e cognome. Infatti, hanno mostrato velocemente i loro presunti tesserini di riconoscimento e con la stessa rapidità li hanno rimessi nel portafoglio.
Ho subito dichiarato di essere Cittadina Veneta autodeterminata sotto tutela del MLNV/GVP e come tale non soggetta alla giurisdizione italiana. Tale dichiarazione è stata ignorata da entrambi i presunti finanzieri.
Il più giovane ha affermato che, secondo i loro database, risulta una partita IVA italiana ancora aperta e un ultimo controllo risalente al 2012 (tutto falso).
Ho spiegato che la partita IVA italiana è stata chiusa nel dicembre 2020 (più precisamente il 28.01.2021 come evidenzia la visura presso la camera di commercio italiana) e che la finanza di Belluno aveva effettuato un controllo nel novembre 2021 (quando io in realtà avevo appunto già chiuso la p.i).
A novembre del 2021 ho quindi iniziato a redigere gli atti ufficiali riportati all’inizio di questo contenuto e riferiti ai vari RDN e APM.
A questo punto il più giovane mi ha detto:
“E come ha fatto a prendere questo negozio se non ha partita iva?”
(Mi sono chiesta cosa c’entrasse, dato che il negozio è intestato a me e non a una partita IVA, ma ho preferito non rispondere).
Ho tentato di spiegare loro come erano andate le cose quando, precedentemente, nel 2021, avevo avuto l’ennesimo illegale controllo, ma è stato come parlare al muro.
Successivamente, mi hanno chiesto un documento d’identità.
Ho detto che non riconosco quel documento perché non mi rappresenta ed ho presentato la mia Identità Dichiarativa Veneta.
Non hanno considerato nemmeno questa; anzi, il giovane ha dichiarato:
“Se non ci dà il documento italiano IO DEVO ARRESTARLA.”
Di fronte a tale minaccia, mi sono vista costretta, unicamente per evitare coercizione, a mostrare il documento italiano (illegittimo e straniero rispetto alla mia condizione giuridica).
Ho quindi cercato di spiegare che i territori della Venezia non sono mai stati legittimamente annessi all’Italia e che il plebiscito del 1866 è una chiara truffa ai danni del Popolo Veneto.
Nonostante ciò, i due hanno affermato che a loro “non interessa” e che, trovandomi io, a loro dire, “in Italia”, devo rispettare le leggi italiane e che loro sono stati mandati per un controllo e questo devono fare.
Hanno inoltre sostenuto che io “non pago le tasse”.
L’uomo più giovane ha continuato dicendo: “e chi mi dice che il Governo Veneto non usi la partita iva italiana per raggirare le tasse?”
I due hanno ironizzato quindi sulla legittimità delle Istituzioni Venete, atteggiandosi con evidente intento provocatorio:
“Allora avete la Polizia, la guardia di finanza!” hanno detto.
Non ho risposto adeguatamente perché avevo capito che stavo solo sprecando fiato.
I due hanno poi redatto un verbale italiano firmato con sottoscrizioni illeggibili e pertanto non verificabili (e solo questo, anche per legge italiana, rende l’atto nullo).
Nel verbale sono riportate informazioni false e/o non aggiornate, tra cui:
• una partita IVA ancora aperta (ma come detto sopra non è così);
• un codice fiscale che io non ho esibito e che non riconosco poiché riferito a un trust giuridico creato dallo Stato italiano e non alla mia persona vivente;
• la falsa dichiarazione che gli agenti avrebbero mostrato le proprie tessere “prima dell’accesso”, mentre in realtà le hanno esibite per un istante, rendendosi di fatto non identificabili.
Nel verbale è stata inoltre contestata la mancanza di “misuratore fiscale”, elemento irrilevante poiché la mia attività opera sotto la giurisdizione della Venethia e non italiana.
È stato comunque riportato il numero identificativo della mia Identità Dichiarativa Veneta.
Alla voce “verbalizzanti” si legge a mala pena un “DE NARD (C o G)”, mentre l’altro nominativo è illeggibile.
Io non ho firmato il verbale per i seguenti motivi:
1. L’atto è nullo ab origine, redatto da soggetti privi di giurisdizione territoriale;
2. È intestato a un trust italiano e non alla sottoscritta;
3. Costituisce un contratto aziendale non consensuale, mai accettato né sottoscritto, ma unicamente ricevuto per conoscenza.
Prima di concludere, l’uomo più anziano, con tono ironico, ha detto:
“Allora il suo presidente è Zaia!”
Alla risposta:
“No, il mio Presidente è Bortotto Sergio”,
ha replicato con atteggiamento derisorio:
“Allora… mi saluti… Bortotto…”
Io ho concluso ribadendo:
“Sergio.”
Considerazioni conclusive
I soggetti identificatisi come appartenenti alla finanza italiana hanno agito:
• in difetto assoluto di giurisdizione sul territorio della Repubblica Veneta;
• senza fornire identificazione valida, contravvenendo alle norme internazionali di condotta su territorio estero;
• con atteggiamento intimidatorio, denigratorio e potenzialmente lesivo della mia dignità personale;
• in violazione delle norme di diritto internazionale e dei principi sanciti dalle Leggi U.C.C., che tutelano l’autodeterminazione dei popoli e la libertà giuridica degli esseri umani viventi.
La sottoscritta ribadisce di agire in piena legalità internazionale, riconoscendo unicamente la giurisdizione del Governo Veneto Provvisorio (GVP) istituito dal Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV).
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.

Ho Accettato il consenso de la Politega su la Privacy del sito.
ANNALISA PUIATTI

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0151226154829714) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.10.27 – VERARDO VANNI – SPN – 0151229195803162 – referente: ME STESSO

Oggetto: 2025.10.27 – VERARDO VANNI – SPN – 0151229195803162 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: VANNI
Cognome: VERARDO
Codice Unico Personale: 2019520202443
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:11/10/2025
luogo iniziale del fatto segnalato:MUNICIPIO CORNUDA -TV-
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:UFFICIO PROTOCOLLI MUNICIPIO CORNUDA

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
invitato da lettera recapitata al mio domicilio da Agenzia Riscossione nella veste dell’incaricato Zaniol Alessio a ritirare alla casa del comune di Cornuda “Avviso di notifica Atto mediante deposito nella casa Comunale” vengo in possesso del sopracitato atto n.11320230017870861000 senza ricevere copia verbale di avvenuta notifica e di aver preteso mia firma per il ritiro dello stesso avviso.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.

Ho Accettato il consenso de la Politega su la Privacy del sito.
VANNI VERARDO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0151229195803162) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.10.24 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0151226094350290 – referente: ME STESSO

Oggetto: 2025.10.24 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0151226094350290 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:23 OTTOBRE 2025 ORE 14:07
luogo iniziale del fatto segnalato:ALL’INTERNO DI TERRITORI DELLA REPUBLICA DE VENETHIA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:FORZA DI OCCUPAZIONE STRANIERA ITALIANA – POLIZIA LOCALE VILLORBA

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In riferimento al RDN – 0151224120155732, denuncio quanto segue:
ieri 23 ottobre 2025 alle ore 14:07, nuovamente ho ricevuto una chiamata dal numero +39 338 4904689 alla quale non ho risposto.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.

Ho Accettato il consenso de la Politega su la Privacy del sito.
BENEDETTO CELOT

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0151226094350290) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.10.21 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0151223142908074 – referente: ME STESSO

Oggetto: 2025.10.21 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0151223142908074 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:NEL CORSO DEL MESE DI MAGGIO 2025
luogo iniziale del fatto segnalato:ALL’INTERNO DI TERRITORI DELLA REPUBLICA DE VENETHIA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:DUODECI NICOLA – STUDIO AMMINISTRAZIONI CONDOMINIALI

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In riferimento a quanto contenuto nell’atto SPN – 0151217144139019 notificato anche a SEGAT NICOLA in data 15 ottobre 2025, lo stesso in risposta mi ha comunicato che i miei dati gli sono stati forniti dallo studio Duodeci.
A tal proposito rammento che in data 10 giugno 2025 avevo inviato una e-mail a DUODECI NICOLA all’indirizzo studioduodeci@gmail.com chiedendogli espressamente se fosse stato lui a individuare e proporre all’assemblea del 3 maggio 2025 il nominativo di SEGAT NICOLA o se fosse stato qualcuno dei condomini, ma a oggi non ho ottenuto alcuna risposta in merito.
Si prende atto di quanto segue:
• SEGAT NICOLA dichiara e sostiene di aver ricevuto i miei dati personali da DUODECI NICOLA,
• il verbale di assemblea condominiale tenutasi il 3 maggio 2025 non conteneva alcuna delibera in merito alla nomina di SEGAT NICOLA e/o STUDIO SEGAT AMMINISTRAZIONI CONDOMINIALI quale nuovo amministratore,
• il verbale di assemblea condominiale tenutasi il 3 maggio 2025 non conteneva alcuna delibera che autorizzasse DUODECI NICOLA a cedere i dati a SEGAT NICOLA e/o STUDIO SEGAT AMMINISTRAZIONI CONDOMINIALI,
In conseguenza:
• chi ha individuato SEGAT NICOLA quale professionista che avrebbe dovuto succedere a DUODECI NICOLA?
• chi ha messo in relazione SEGAT NICOLA e DUODECI NICOLA?
• chi messo in relazione SEGAT NICOLA e DUODECI NICOLA, quali direttive e/o disposizioni ha loro fornito in merito alla cessione e all’acquisizione senza consenso dei miei dati personali?
Stando a fatti mi chiedo:
• chi e quanti individui sono corresponsabili della cessione dei miei dati personali senza il mio consenso?
• nel rispetto di quale procedura è avvenuta la cessione dei miei dati personali?
• nel rispetto di quale procedura è avvenuta l’acquisizione dei miei dati personali?
• nel rispetto di quale normativa è avvenuta la cessione dei miei dati personali?
• nel rispetto di quale normativa è avvenuta l’acquisizione dei miei dati personali?
• il garante della privacy italiano (GPDP) quando pensa di intervenire in riferimento a quanto denunciato, considerando che è destinatario dell’atto SPN – 0151217144139019?
• il garante della privacy italiano (GPDP) quale protocollo di tutela e risarcimento adotta nei confronti di un essere umano che ha subìto la violazione della propria privacy patita come diretta conseguenza della conclusione e dell’affermazione del mero interesse di terzi?
Conclusione:
• Chiedo di essere risarcito da ciascuno dei soggetti coinvolti per la violazione della mia privacy messa in atto nei miei confronti.




RIPORTO DI SEGUITO IL CONTENUTO INTEGRALE DELL’ATTO SPN – 0151217144139019
Con l’invio della presente SPN intendo riportare i seguenti fatti:
• in data 3 maggio 2025 l’amministratore di condominio DUODECI NICOLA ha convocato e tenuto un’assemblea condominiale del residence PROMENADE PALACE alla quale io ero assente,
• ho atteso qualche tempo per dar modo a DUODECI NICOLA di inviarmi il verbale dell’assemblea al fine di constatare ciò che era stato deliberato, ma riscontrandone la mancata ricezione per un tempo prolungato ho avanzato allo stesso via e-mail la richiesta per l’ottenimento del verbale, ma la mia richiesta è stata del tutto ignorata,
• in data 21 maggio 2025 ho ricevuto una e-mail dall’indirizzo segreteria@studiosegat.it (amministrazioni condominiali) a firma MORETTIN VILMA e in allegato una circolare firmata da SEGAT NICOLA, recante data 20 maggio 2025, mediante la quale ringraziava per la preferenza accordata e contestualmente comunicava che avrebbe provveduto a convocare un’assemblea condominiale,
• in data 4 giugno 2025 ho ricevuto una e-mail dall’indirizzo segreteria@studiosegat.it a firma MORETTIN VILMA e in allegato la convocazione assemblea (tenutasi il giorno 14 giugno 2025) e il mandato di amministrazione, quest’ultimo anch’esso oggetto di approvazione da parte dell’assemblea al fine di ottenere l’incarico di amministratore.
Riportati i suddetti fatti preciso quanto segue:
• in data 10 giugno 2025, tramite e-mail, ho chiesto a DUODECI NICOLA se fosse stato lui a individuare e proporre all’assemblea del 3 maggio 2025 il nominativo di SEGAT NICOLA o se fosse stato qualcuno dei condomini, ma nessuna risposta mi è pervenuta in merito,
• in data 11 giugno 2025, tramite e-mail ho chiesto a MORETTIN VILMA dello STUDIO SEGAT se fosse stato DUODECI NICOLA oppure qualche condomino a designarli come professionista incaricato all’amministrazione, ma nessuna risposta mi è pervenuta in merito,
• in data 9 ottobre 2025 mi sono recato personalmente presso lo studio di SEGAT NICOLA e dallo stesso sono riuscito a ottenere copia del verbale di assemblea tenutasi il giorno 3 maggio 2025, nel quale veniva riportata la decisione di DUODECI NICOLA di rassegnare le proprie dimissioni e che avrebbe ricoperto la carica fino al 14 luglio 2025, ma non veniva fatta alcuna menzione in merito allo studio di SEGAT NICOLA.
Constatata l’indifferenza nella mancanza di risposte da parte di tutti i soggetti coinvolti vorrei denunciare quanto segue:
• chi ha voluto e introdotto SEGAT NICOLA in maniera così repentina e in assenza di un preventivo confronto assembleare?
• chi ha voluto e introdotto SEGAT NICOLA quale unica opzione per l’amministrazione del condominio escludendo di fatto la valutazione di altri professionisti per poi subordinare la scelta a una delibera assembleare?
• chi, a che titolo e con quale consenso ha fornito i miei dati e i miei recapiti a SEGAT NICOLA (amministratore di condominio) affinché provvedesse a “ringraziare per la preferenza accordata e comunicare che avrebbe provveduto a convocare un’assemblea condominiale” ancora prima di ottenere il mandato di amministrazione da parte dei condomini?
• come ha potuto SEGAT NICOLA in data 21 maggio 2025 ringraziare per la preferenza accordata quando nessuna assemblea aveva deliberato per il suo incarico e gli eventi descritti nel verbale di assemblea del 14 giugno 2025, convocata dallo stesso SEGAT NICOLA, non avvallano appieno questa versione? (prova ne è l’estremo tentativo messo in atto da parte di un condomino di sottoporre all’assemblea convocata dal SEGAT un preventivo sensibilmente più economico di quello dello stesso SEGAT, probabilmente però non erano contemplate altre nomine)
Stando a quanto sopra premesso e riportato, per quanto mi riguarda chiedo:
• chi ha fornito i miei dati a SEGAT NICOLA?
• chi ha fornito i miei dati a SEGAT NICOLA, in forza di quale consenso ha ceduto i miei dati personali a una persona e/o azienda italiana che alla data del 21 maggio 2025 risultava a me completamente sconosciuta?
• chi ha fornito i miei dati a SEGAT NICOLA, quando e con quali modalità mi ha richiesto il consenso alla cessione e contemporaneamente mi informava in merito alla motivazione per la quale necessitava di cederli?
• nel rispetto di quale normativa SEGAT NICOLA ha acquisito i miei dati personali?
• nel rispetto di quale procedura SEGAT NICOLA ha acquisito i miei dati personali?
• nel rispetto di quale normativa i miei dati personali sono stati ceduti a SEGAT NICOLA?
• nel rispetto di quale procedura i miei dati personali sono stati ceduti a SEGAT NICOLA?
• nell’acquisire i miei dati personali SEGAT NICOLA ha chiesto riscontro a chi glieli stava fornendo, in merito al consenso che avrebbe dovuto acquisire da parte mia prima della cessione degli stessi, sincerandosi che ciò avvenisse a fronte di un consenso scritto da parte mia?
• chi ha violato la mia privacy?
• il garante della privacy italiano (GPDP) che ruolo e che posizione assume di fronte a simili episodi?
Opinione personale:
• non sarebbe stato più corretto, contestualmente all’assemblea del 3 maggio 2025, chiedere all’amministratore dimissionario DUODECI NICOLA di convocare un’assemblea da lì a due / tre settimane in maniera da permettere a tutti i condomini di organizzarsi e poter portare e confrontare alla successiva assemblea diversi preventivi e in quell’occasione comunicare all’amministratore dimissionario il nominativo del suo successore incaricandolo in forza di una delibera assembleare alla cessione dei dati dei condomini al nuovo amministratore per le future comunicazioni?
Conclusione:
• Chiedo di essere risarcito da ciascuno dei soggetti coinvolti per la violazione della mia privacy messa in atto nei miei confronti.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.

Ho Accettato il consenso de la Politega su la Privacy del sito.
BENEDETTO CELOT

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0151223142908074) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.10.20 – PENZO LUISA – SPN – 0151222092755737 – referente: ME MEDESIMA

Oggetto: 2025.10.20 – PENZO LUISA – SPN – 0151222092755737 – referente: ME MEDESIMA

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: LUISA
Cognome: PENZO
Codice Unico Personale: 7981016101001000
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:18.10.2025
luogo iniziale del fatto segnalato:MIANE, VIA VITTORIO VENETO – TREVISO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:PATTUGLIA DI CARABINIERI ITALIANI A MIANE, VIA VITTORIO VENETO – TREVISO

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
Il giorno 18.10.2025 vengo fermata a Miane, via Vittorio Veneto (Treviso), da una pattuglia dei carabinieri italiani per un controllo. Dopo aver mostrato la mia patente, mi viene riferito che risulta ancora attiva una denuncia di smarrimento targa relativa alla mia auto.
In quella circostanza, riferisco loro che:
• Mi ero recata a suo tempo dai carabinieri di Puos d’Alpago, esibendo la mia SPN pubblicata in Gaxeta Uficiale del mio Governo (GVP), in quanto cittadina Veneta autodeterminata sotto l’egida del MLNV.
• Successivamente, avevo fatto una seconda SPN al mio Governo perché avevo trovato la targa e ne avevo dato comunicazione (dopo pubblicazione in G.U.), tramite email, agli stessi carabinieri di Puos.
La pattuglia, pur restando rispettosa, ha affermato che avrebbe riferito quanto da me detto al proprio Comando, senza però redigere alcun verbale o documento formale.
Resta quindi chiaro e inequivocabile che la responsabilità formale e amministrativa in merito alla denuncia e alle mie comunicazioni è di competenza esclusiva dei carabinieri di Puos d’Alpago, presso i quali sono stati notificati tutti i miei atti (SPN e RDN), regolarmente pubblicati nella Gaxeta Uficiale del Governo Veneto Provvisorio.
Una volta rientrata a casa, ho ricostruito dettagliatamente l’intera vicenda.
RICOSTRUZIONE COMPLETA DEI FATTI
• 29.06.2023 – Segnalo lo smarrimento della targa con SPN 0130900153633075 al Governo Veneto Provvisorio.
• 30.06.2023 – Mi reco (costretta dal fatto che mi viene imposta, contro la mia volontà, una targa italiana che in realtà non mi rappresenta né mi identifica) al comando dei carabinieri di Puos d’Alpago, presentando la suddetta SPN, con l’intento di fare una semplice dichiarazione di smarrimento, non una denuncia.
– L’appuntato Elia Daniele, pur informato fin dall’inizio della mia identità Veneta autodeterminata, non riconosce né la mia SPN né la mia identità dichiarativa.
– Mi viene detto che una semplice dichiarazione non esiste e mi viene imposta la firma su una denuncia, contro la mia volontà e senza alcuna base giuridica, visto che non si trattava di un reato.
– Mi viene detto che la motorizzazione mi avrebbe inviato copia della targa; successivamente scopro che, invece, era necessario reimmatricolare l’auto.
Mi chiedo se il carabiniere Elia fosse realmente all’oscuro della normativa oppure se abbia scelto consapevolmente di impormi quella procedura.
• 03.07.2023 – Scrivo un’email alla motorizzazione italiana per chiedere se, smarrita la targa, si ottiene una copia.
• 04.07.2023 – Ricevo risposta dal sig. Brugnera Paolo della motorizzazione: “bisogna rivolgersi ad un’agenzia di pratiche automobilistiche per reimmatricolare l’auto.”
• 12.07.2023 – Faccio un RDN (0130913125750367) in risposta al contenuto dell’email da parte della motorizzazione. • 14.07.2023 – Notifico il RDN suddetto e la SPN del 29.06.2023 alla motorizzazione e ai carabinieri di Puos.
• 31.08.2023 – Dopo aver ritrovato la targa, produco una seconda SPN (0131102184506352), notificata via email il 01.09.2023 a carabinieri di Puos e motorizzazione. • 01.09.2023 – Ricevo tre chiamate dal numero del Comando di Puos. Richiamo, ma nessuno risponde. Inoltro un’email chiedendo di essere informata sul motivo del contatto.
• 02.09.2023 – Non avendo ricevuto risposta, telefono di nuovo. Mi viene riferito che non rispondono a email “informali” e che sarei stata ricontattata telefonicamente. Invio quindi un’ulteriore email formale in cui:
– Riassumo quanto accaduto;
– Comunico il ritrovamento della targa;
– Dichiaro che non mi sarei più recata di persona al Comando, poiché l’errore procedurale era stato commesso all’origine.  È paradossale notare come, per i carabinieri di Puos, le mie email vengano considerate “informali” e prive di valore, mentre le loro telefonate, anche senza riscontro scritto o conferma, vengano trattate come comunicazioni formali.
Ricordo ai Carabinieri di Puos che il fatto di considerare le mie email “informali” non ha alcuna rilevanza giuridica rispetto agli atti da me regolarmente prodotti e notificati. I miei RDN e SPN sono atti formali a tutti gli effetti, in quanto pubblicati nella Gaxeta Uficiale del Governo Veneto Provisorio (GVP), organo ufficiale di un’istituzione che, in base al diritto internazionale, deve necessariamente costituirsi nell’ambito di un Movimento di Liberazione Nazionale. La loro pubblicazione equivale a notifica legale pienamente valida, e ignorarla significa disconoscere non solo il mio status giuridico, ma anche i principi fondamentali del diritto internazionale.
Se per i Carabinieri di Puos l’unica comunicazione “formale” è rappresentata dalla PEC, ricordo che tale strumento appartiene al sistema giuridico italiano, che non mi rappresenta né mi identifica. Di conseguenza, per quanto mi riguarda, l’utilizzo della PEC risulta privo di valore giuridico e inadatto a veicolare la mia volontà, essendo espressione di un ordinamento a me estraneo.
• 02.09.2023 – Produco una terza SPN (0131104184255986) presso il GVP, dove segnalo tutto l’accaduto.
• 04.09.2023 – Notifico la suddetta SPN ai carabinieri di Puos.
• 06.09.2023 – Produco un secondo RDN (0131108145007726) per contestare l’atto italiano (la denuncia indotta), ribadendo la mia identità Veneta autodeterminata e la costrizione a rivolgermi a istituzioni straniere, non potendo utilizzare una targa Veneta.
• 07.09.2023 – Notifico via email il suddetto RDN ai carabinieri di Puos.
Tutti gli atti da me prodotti e notificati (SPN e RDN) non sono mai stati confutati, né dai carabinieri né dalla motorizzazione, il che equivale – secondo diritto notificato – a tacito assenso e conferma della validità e veridicità di quanto da me dichiarato.
È importante precisare che, pur essendo a conoscenza del trasferimento del carabiniere Elia al Sud, ciò non lo esonera dalle responsabilità derivanti dai fatti sopra descritti. Le sue azioni hanno avuto un impatto diretto sulla mia situazione giuridica e amministrativa, e non possono essere ignorate né sminuite.
CONCLUSIONI
Il fatto che ad oggi risulti ancora attiva la denuncia di smarrimento targa, nonostante le mie comunicazioni e notifiche formali, dimostra una grave mancanza di considerazione da parte delle autorità italiane. In particolare:
• Le autorità italiane ignorano consapevolmente atti formalmente pubblicati nella Gaxeta Uficiale del Governo Veneto Provvisorio (GVP), la cui pubblicazione costituisce, secondo il diritto internazionale e l’ordinamento del GVP, notifica legale pienamente valida ai fini giuridici;
• La mia identità giuridica di cittadina Veneta autodeterminata non è stata riconosciuta né rispettata, nonostante sia stata dichiarata e documentata in modo conforme al diritto vigente del GVP;
• Sono stata obbligata a firmare un atto non voluto, in contrasto con la mia volontà, generando pesanti conseguenze giuridiche e amministrative;
• Sono stata costretta a rivolgermi alle autorità italiane unicamente per imposizione, a causa dell’impossibilità di utilizzare una targa Veneta, che rappresenta realmente la mia identità giuridica e nazionale;
• Gli enti coinvolti (Motorizzazione e Carabinieri) non hanno mai confutato formalmente gli atti da me emessi e notificati;
tale silenzio equivale a tacito assenso e accettazione piena del contenuto notificato, secondo i principi di diritto;
• È stata completamente ignorata la mia identità dichiarativa, nonché le mie dichiarazioni e documenti ufficiali, che identificano il mio essere giuridico e personale in modo conforme al diritto internazionale e al principio di autodeterminazione dei popoli.
A oggi risulta ancora attiva la denuncia di smarrimento targa, nonostante le mie ripetute comunicazioni e notifiche formali. Tale situazione dimostra una grave negligenza e mancanza di considerazione da parte delle autorità italiane nei miei confronti.
Pertanto, con la presente, sollecito formalmente un riscontro scritto e ufficiale in merito alla posizione della denuncia di smarrimento, non ancora revocata.
Per tutti questi motivi, mi sento derisa, ingannata e umiliata, sia come persona che come appartenente al Popolo Veneto, il quale non ha mai rinunciato alla propria sovranità e continua a vivere, autodeterminato, sotto il proprio Governo legittimo, il Governo Veneto Provvisorio (GVP).
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.

Ho Accettato il consenso de la Politega su la Privacy del sito.
LUISA PENZO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0151222092755737) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.10.15 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0151217144139019 – referente: ME STESSO

Oggetto: 2025.10.15 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0151217144139019 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:NEL CORSO DEL MESE DI MAGGIO 2025
luogo iniziale del fatto segnalato:ALL’INTERNO DI TERRITORI DELLA REPUBLICA DE VENETHIA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:AMMINISTRAZIONI CONDOMINIALI E/O CONDOMINI

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
Con l’invio della presente SPN intendo riportare i seguenti fatti:
• in data 3 maggio 2025 l’amministratore di condominio DUODECI NICOLA ha convocato e tenuto un’ assemblea condominiale del residence PROMENADE PALACE alla quale io ero assente,
• ho atteso qualche tempo per dar modo a DUODECI NICOLA di inviarmi il verbale dell’assemblea al fine di constatare ciò che era stato deliberato, ma riscontrandone la mancata ricezione per un tempo prolungato ho avanzato allo stesso via e-mail la richiesta per l’ottenimento del verbale, ma la mia richiesta è stata del tutto ignorata,
• in data 21 maggio 2025 ho ricevuto una e-mail dall’indirizzo segreteria@studiosegat.it (amministrazioni condominiali) a firma MORETTIN VILMA e in allegato una circolare firmata da SEGAT NICOLA, recante data 20 maggio 2025, mediante la quale ringraziava per la preferenza accordata e contestualmente comunicava che avrebbe provveduto a convocare un’assemblea condominiale,
• in data 4 giugno 2025 ho ricevuto una e-mail dall’indirizzo segreteria@studiosegat.it a firma MORETTIN VILMA e in allegato la convocazione assemblea (tenutasi il giorno 14 giugno 2025) e il mandato di amministrazione, quest’ultimo anch’esso oggetto di approvazione da parte dell’assemblea al fine di ottenere l’incarico di amministratore.
Riportati i suddetti fatti preciso quanto segue:
• in data 10 giugno 2025, tramite e-mail, ho chiesto a DUODECI NICOLA se fosse stato lui a individuare e proporre all’assemblea del 3 maggio 2025 il nominativo di SEGAT NICOLA o se fosse stato qualcuno dei condomini, ma nessuna risposta mi è pervenuta in merito,
• in data 11 giugno 2025, tramite e-mail ho chiesto a MORETTIN VILMA dello STUDIO SEGAT se fosse stato DUODECI NICOLA oppure qualche condomino a designarli come professionista incaricato all’amministrazione, ma nessuna risposta mi è pervenuta in merito,
• in data 9 ottobre 2025 mi sono recato personalmente presso lo studio di SEGAT NICOLA e dallo stesso sono riuscito a ottenere copia del verbale di assemblea tenutasi il giorno 3 maggio 2025, nel quale veniva riportata la decisione di DUODECI NICOLA di rassegnare le proprie dimissioni e che avrebbe ricoperto la carica fino al 14 luglio 2025, ma non veniva fatta alcuna menzione in merito allo studio di SEGAT NICOLA.
Constatata l’indifferenza nella mancanza di risposte da parte di tutti i soggetti coinvolti vorrei denunciare quanto segue:
• chi ha voluto e introdotto SEGAT NICOLA in maniera così repentina e in assenza di un preventivo confronto assembleare?
• chi ha voluto e introdotto SEGAT NICOLA quale unica opzione per l’amministrazione del condominio escludendo di fatto la valutazione di altri professionisti per poi subordinare la scelta a una delibera assembleare?
• chi, a che titolo e con quale consenso ha fornito i miei dati e i miei recapiti a SEGAT NICOLA (amministratore di condominio) affinché provvedesse a “ringraziare per la preferenza accordata e comunicare che avrebbe provveduto a convocare un’assemblea condominiale” ancora prima di ottenere il mandato di amministrazione da parte dei condomini?
• come ha potuto SEGAT NICOLA in data 21 maggio 2025 ringraziare per la preferenza accordata quando nessuna assemblea aveva deliberato per il suo incarico e gli eventi descritti nel verbale di assemblea del 14 giugno 2025, convocata dallo stesso SEGAT NICOLA, non avvallano appieno questa versione? (prova ne è l’estremo tentativo messo in atto da parte di un condomino di sottoporre all’assemblea convocata dal SEGAT un preventivo sensibilmente più economico di quello dello stesso SEGAT, probabilmente però non erano contemplate altre nomine)
Stando a quanto sopra premesso e riportato, per quanto mi riguarda chiedo:
• chi ha fornito i miei dati a SEGAT NICOLA?
• chi ha fornito i miei dati a SEGAT NICOLA, in forza di quale consenso ha ceduto i miei dati personali a una persona e/o azienda italiana che alla data del 21 maggio 2025 risultava a me completamente sconosciuta?
• chi ha fornito i miei dati a SEGAT NICOLA, quando e con quali modalità mi ha richiesto il consenso alla cessione e contemporaneamente mi informava in merito alla motivazione per la quale necessitava di cederli?
• nel rispetto di quale normativa SEGAT NICOLA ha acquisito i miei dati personali?
• nel rispetto di quale procedura SEGAT NICOLA ha acquisito i miei dati personali?
• nel rispetto di quale normativa i miei dati personali sono stati ceduti a SEGAT NICOLA?
• nel rispetto di quale procedura i miei dati personali sono stati ceduti a SEGAT NICOLA?
• nell’acquisire i miei dati personali SEGAT NICOLA ha chiesto riscontro a chi glieli stava fornendo, in merito al consenso che avrebbe dovuto acquisire da parte mia prima della cessione degli stessi, sincerandosi che ciò avvenisse a fronte di un consenso scritto da parte mia?
• chi ha violato la mia privacy?
• il garante della privacy italiano (GPDP) che ruolo e che posizione assume di fronte a simili episodi?
Opinione personale:
• non sarebbe stato più corretto, contestualmente all’assemblea del 3 maggio 2025, chiedere all’amministratore dimissionario DUODECI NICOLA di convocare un’assemblea da lì a due / tre settimane in maniera da permettere a tutti i condomini di organizzarsi e poter portare e confrontare alla successiva assemblea diversi preventivi e in quell’occasione comunicare all’amministratore dimissionario il nominativo del suo successore incaricandolo in forza di una delibera assembleare alla cessione dei dati dei condomini al nuovo amministratore per le future comunicazioni?
Conclusione:
• Chiedo di essere risarcito da ciascuno dei soggetti coinvolti per la violazione della mia privacy messa in atto nei miei confronti.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.

Ho Accettato il consenso de la Politega su la Privacy del sito.
BENEDETTO CELOT

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0151217144139019) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.10.13 – PENZO LUISA – SPN – 0151215111122775 – referente: ME MEDESIMA

Oggetto: 2025.10.13 – PENZO LUISA – SPN – 0151215111122775 – referente: ME MEDESIMA

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: LUISA
Cognome: PENZO
Codice Unico Personale: 7981016101001000
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:10.10.2025 (EMAIL)
luogo iniziale del fatto segnalato:TREVISO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:DA RE FRANCESCO E CARRER FRANCESCO

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In data 10.10.2025, il sig. Francesco Da Re, amministratore condominiale, mi ha inviato una comunicazione via e-mail nella quale:
1. Riporta il contenuto di un “report tecnico” redatto dall’Ing. Carrer Francesco, incaricato (non dalla sottoscritta) di eseguire dei sopralluoghi nell’interrato del condominio (autorimessa), ai fini della verifica della conformità antincendio;
2. Segnala la presenza di “parecchie difformità”, che – a detta del tecnico – verrebbero discusse direttamente con i singoli proprietari per quanto riguarda le parti private e in sede assembleare per quanto riguarda le parti comuni;
3. Fa riferimento alla presenza, in alcuni locali, di materiali ritenuti “non conformi” alle normative italiane in materia di prevenzione incendi, allegando a titolo esemplificativo un elenco di “divieti gestionali” estratti dal report tecnico, quali:
o divieto di uso di fiamme libere;
o divieto di deposito di materiali infiammabili o combustibili in quantità ritenute elevate;
o divieto di eseguire lavorazioni, riparazioni o prove motori;
o divieto di parcheggio di veicoli con perdite di carburante/lubrificante;
o divieto di parcheggio per veicoli a GPL non conformi alla normativa europea;
4. Invita i proprietari a comunicare tali divieti anche agli eventuali conduttori, estendendo implicitamente le prescrizioni a terzi.
Il signor Da Re Francesco e il signor Carrer Francesco fanno riferimento a normative, disposizioni e regolamenti italiani che, ai sensi della mia posizione giuridica, non sono applicabili nei miei confronti. Tali atti sono da considerarsi nulli come già specificato nei Rigetti di Notifica precedentemente trasmessi.
Ricordo inoltre che la compravendita degli immobili è avvenuta in presenza di un certificato di abitabilità/agibilità rilasciato da un ente appartenente alla presunta giurisdizione italiana. Pertanto eventuali contestazioni in merito alla conformità dell’edificio o alla sua sicurezza devono essere indirizzate esclusivamente all’ente certificatore, non al singolo proprietario acquirente , che ha acquistato in buona fede. Questo ovviamente non implica che alcuna necessità o obbligo di ottenere ulteriori certificazioni italiane considerato che il condominio sorge su territorio della Venezia, storicamente mai annesso legittimamente all’italia.
Inoltre tengo a precisare che non sussiste alcun obbligo giuridico di adeguamento a standard antincendio o ad altre normative di sicurezza per edifici preesistenti e quindi la richiesta da parte dei suddetti appare arbitraria e fondata su presupposti tecnici e giuridici errati.
Non esiste nemmeno alcun obbligo normativo che imponga la certificazione antincendio dei garage condominiali personali ai fini della validità delle coperture assicurative né tantomeno è previsto l’accesso coatto da parte di terzi a proprietà personali sulla base di semplici richieste amministrative o pressioni condominiali.
L’affermazione , da parte dell’ing. Carrer in sede assembleare, secondo cui l’assicurazione non pagherebbe in assenza di certificazione antincendio è priva di fondamento. Se ciò fosse vero tutti gli immobili privi di certificazioni aggiornate dovrebbero considerarsi non assicurabili, il che è illogico e irrealistico.
La comunicazione attuale ricevuta via email inoltre non è accompagnata da alcuna documentazione ufficiale obbligatoria relativa alle proprietà, né da elementi attestanti la legittimità giurisdizionale dell’atto nei confronti dei singoli proprietari, né tantomeno da un mandato scritto o titolo legale per l’accesso alle proprietà personali.
Eventuali autorizzazioni di accesso rilasciate da altri condòmini si riferiscono esclusivamente alle loro proprietà e non estendono alcun diritto né autorizzazione sulla mia unità immobiliare personale.
Il mio rifiuto di autorizzare l’accesso e di firmare qualsiasi documento non deriva da capriccio, bensì da due motivi fondamentali:
1. non esiste alcun obbligo giuridico che mi imponga di concedere accesso alla mia proprietà personale o di firmare autorizzazioni imposte con pressioni o allusioni;
2. come sospettato ed ora confermato, tali richieste sono strumentali all’imposizione di lavori aggiuntivi, con relative spese a carico dei proprietari, basate su certificazioni non obbligatorie.
In quanto cittadina autodeterminata della Nazione Veneta, rappresentata dal GVP sotto l’egida del MLNV non riconosco alcuna autorità italiana sulla mia persona e sui miei beni.
Ribadisco che non riconosco né accetto le richieste di accesso alla mia proprietà personale (garage), né sono tenuta a firmare documenti o fornire autorizzazioni imposte sotto pressione.
Le normative italiane invocate dai suddetti sono prive di validità giuridica nei miei confronti e su questo Territorio.
Ogni tentativo di applicare tali norme su di me o sulla mia proprietà costituisce un atto arbitrario, privo di giurisdizione e lesivo della mia autodeterminazione.
Rilevo inoltre che i soggetti citati hanno cercato di impormi l’autorizzazione con modalità scorrette: pressione psicologica, allusioni a presunti obblighi, e minacce velate durante le quali sono stata anche zittita pubblicamente in assemblea. Tali comportamenti sono da considerarsi intimidatori e lesivi della mia dignità.
Diffido formalmente i sigg. Francesco Da Re e Francesco Carrer dal:
• proseguire in qualsiasi azione coercitiva;
• accedere o tentare di accedere alla mia proprietà privata senza autorizzazione;
• reiterare pressioni di qualsiasi natura.
Ogni loro futura azione, dichiarazione o ingerenza sarà:
• documentata e archiviata,
• valutata alla luce del sistema giuridico legittimo della Nazione Veneta e del diritto internazionale.
Qualsiasi violazione o danno sarà oggetto di apposita tutela nelle sedi opportune.
Conclusione:
ribadisco con fermezza:
Non firmo. Non consento. Non riconosco alcuna autorità italiana sulla mia persona né sui miei beni.
Ogni ulteriore iniziativa da parte dei soggetti sopra indicati sarà considerata atto ostile e illegittimo, con conseguente riserva di ogni azione necessaria a tutela dei miei diritti, della mia proprietà e della mia autodeterminazione giuridica.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.

Ho Accettato il consenso de la Politega su la Privacy del sito.
LUISA PENZO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0151215111122775) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.10.13 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0151215090758178 – referente: ME STESSO

Oggetto: 2025.10.13 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0151215090758178 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:SABATO 11 OTTOBRE 2025
luogo iniziale del fatto segnalato:VIA ROMA 73/I – VILLORBA (CONTEA DI TREVISO) / PRESSO LA SEDE DELLA MIA AZIENDA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:TANGREDI PATRIZIA – OPERATRICE PER CONTO DEL COMUNE STRANIERO ITALIANO DI VILLORBA

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
Sabato 13 ottobre 2025 alle ore 10:05 circa si è presentata presso la mia sede aziendale TANGREDI PATRIZIA.
Mi ha detto che veniva per conto del comune italiano di VILLORBA e ha esibito un cartellino identificativo recante le seguenti diciture:
• CENSIMENTI PERMANENTI POPOLAZIONI E ABITAZIONI
• ISTAT – ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA
• CARTA DI AUTORIZZAZIONE PER IL RILEVATORE
• nome PATRIZIA
• cognome TANGREDI
• comune VILLORBA
• provincia TREVISO
Ha iniziato a fare domande per le quali pretendeva delle risposte, del tipo:
• questa è un’agenzia immobiliare?
• ci dorme qualcuno?
Io le ha chiesto perché e per conto di chi poneva in essere queste domande.
Lei ha risposto che lavorava per il comune di VILLORBA per conto del quale stava conducendo un censimento.
Io le ho detto che il comune di VILLORBA è un ente straniero italiano e non ha giurisdizione aggiungendo che sono Autodeterminato sotto l’Egida del MLNV-GVP e avrei informato le autorità Venete preposte per quanto da lei messo in atto.
Visto che mi rifiutavo di fornire risposte, mi ha minacciato che avrebbe chiamato i carabinieri.
Ha estratto il telefono dal borsello e ho constato che ha iniziato una conversazione telefonica di cui non ho udito alcunché perché mi trovavo all’interno del mio ufficio mentre lei si muoveva nel piazzale antistante.
Mi chiedo: anche se una persona decidesse di coricarsi all’interno della propria sede aziendale a loro cosa importa?
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.

Ho Accettato il consenso de la Politega su la Privacy del sito.
BENEDETTO CELOT

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0151215090758178) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.10.08 – PENZO LUISA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0151210083435877 – referente: ME MEDESIMA

Oggetto: 2025.10.08 – PENZO LUISA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0151210083435877 – referente: ME MEDESIMA

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: LUISA
Cognome: PENZO
Codice Unico Personale: 7981016101001000
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:06.10.2025
luogo iniziale del fatto segnalato:ALPAGO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:POSTINO

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. STATO ITALIANO COME ENTITA’ OCCUPANTE NEI TERRITORI DELLA REPUBBLICA DI VENETHIA
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. NULLITA’ ASSOLUTA DEGLI ATTI EMESSI DALLO STATO ITALIANO NEI TERRITORI VENETI
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. IL D.LGS 212/20210 CONFERMA L’ILLEGALITA’ DELLA SOVRANITA’ ITALIANA
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. ASSENZA DI UN CONTRATTO DI CITTADINANZA TRA IL POPOLO VENETO E LO STATO ITALIANO
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. DINAMICA DELL’ACCADUTO;
Il giorno 06.10.2025 il postino si presenta con la raccomandata 61972943375-1 (mi dice che proviene dalla solita azienda di recupero crediti piemontese Area srl). Mi viene chiesta come al solito la firma e come sempre mi rifiuto di firmare. Il postino mi dice che questa volta la firma serve solo per dimostrare all’azienda che ho ricevuto il plico ed io gli ripeto per l’ennesima volta che la firma produce effetto giuridico, va a convalidare la notifica. Lui mi risponde che questa non è una notifica e comincia a raccontarmi le varie differenze tra una busta e l’altra secondo la visione postale. Lo interrompo e gli dico che non è così. Poi gentilmente gli chiedo di scrivere sulla busta le mie dichiarazioni e cioè che io sono Veneta e non italiana, autodeterminata sotto l’egida del MLNV/GVP e che il mio rifiuto a firmare non costituisce né accettazione né convalida della notifica. E lui se ne ritorna in macchina con la sua busta.
6. RICHIESTA:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
LUISA PENZO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0151210083435877) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.10.08 – PENZO LUISA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0151210081644242 – referente: ME MEDESIMA

Oggetto: 2025.10.08 – PENZO LUISA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0151210081644242 – referente: ME MEDESIMA

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: LUISA
Cognome: PENZO
Codice Unico Personale: 7981016101001000
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:06.10.2025
luogo iniziale del fatto segnalato:ALPAGO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:POSTINO

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. STATO ITALIANO COME ENTITA’ OCCUPANTE NEI TERRITORI DELLA REPUBBLICA DI VENETHIA
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. NULLITA’ ASSOLUTA DEGLI ATTI EMESSI DALLO STATO ITALIANO NEI TERRITORI VENETI
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. IL D.LGS 212/20210 CONFERMA L’ILLEGALITA’ DELLA SOVRANITA’ ITALIANA
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. ASSENZA DI UN CONTRATTO DI CITTADINANZA TRA IL POPOLO VENETO E LO STATO ITALIANO
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. DINAMICA DELL’ACCADUTO;
Il giorno 06.10.2025 il postino si presenta con la raccomandata 61972943376-2 (mi dice che proviene dalla solita azienda di recupero crediti piemontese Area srl).
Mi viene chiesta come al solito la firma e come sempre mi rifiuto di firmare.
Il postino mi dice che questa volta la firma serve solo per dimostrare all’azienda che ho ricevuto il plico ed io gli ripeto per l’ennesima volta che la firma produce effetto giuridico, va a convalidare la notifica.
Lui mi risponde che questa non è una notifica e comincia a raccontarmi le varie differenze tra una busta e l’altra secondo la visione postale.
Lo interrompo e gli dico che non è così.
Poi gentilmente gli chiedo di scrivere sulla busta le mie dichiarazioni e cioè che io sono Veneta e non italiana, autodeterminata sotto l’egida del MLNV/GVP e che il mio rifiuto a firmare non costituisce né accettazione né convalida della notifica. E lui se ne ritorna in macchina con la sua busta.
6. RICHIESTA:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
LUISA PENZO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0151210081644242) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.09.19 – PENZO LUISA – SPN – 0151121170045478 – referente: ME MEDESIMA

Oggetto: 2025.09.19 – PENZO LUISA – SPN – 0151121170045478 – referente: ME MEDESIMA

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: LUISA
Cognome: PENZO
Codice Unico Personale: 7981016101001000
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:18.09.2025
luogo iniziale del fatto segnalato:TREVISO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:AMMINISTRATORE DA RE FRANCESCO, ING. CARRER FRANCESCO, AVV. BONATTO FRANCESCA

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
I fatti che seguono si riferiscono ad atti e comportamenti da me documentati, perpetrati da parte del sig. Da Re Francesco (amministratore condominiale), dell’ing. Carrer Francesco (tecnico incaricato) e dell’avv. Italiano Bonatto Francesca, in riferimento a una proprietà privata e personale (garage) di mia esclusiva titolarità, ubicata all’interno di un condominio costruito nell’anno 1991, mai soggetto ad alcuna segnalazione o problematica di sicurezza antincendio.
Tutti gli atti di seguito descritti sono stati formalmente notificati alle controparti tramite RDN regolarmente pubblicati in G.U. del MLNV/GVP, mai contestati, smentiti né giuridicamente confutati.
Ricostruzione dei fatti:
17.09.2024
In occasione dell’assemblea condominiale, tutti i presenti hanno espresso consenso alla proposta dell’amministratore Da Re Francesco in merito all’intervento dell’ing. Carrer Francesco per la certificazione antincendio.
La sottoscritta, pur nutrendo riserve, ha aderito sotto condizionamento psicologico, a seguito della seguente affermazione:
“Se lei non firma e succede qualcosa, l’assicurazione non paga e i condòmini si rifanno su di lei.”
Successive verifiche personali presso compagnie assicurative hanno confermato l’infondatezza di tale affermazione, che risulta fuorviante e priva di fondamento giuridico.
Di conseguenza, il consenso espresso in quella sede è da ritenersi viziato e privo di validità legale, in quanto ottenuto mediante pressione indebita.
01.10.2024
Ricevo una email dallo studio Da Re contenente un modulo privo di intestazione, firma o valore giuridico, con richiesta di autorizzazione all’accesso al mio garage. Il testo prevede clausole arbitrarie e unilaterali, tra cui l’eventuale revoca del “beneficio” dell’accesso da parte dell’ing. Carrer “senza preavviso e a insindacabile giudizio”. Viene richiesto inoltre che io, proprietaria, garantisca la sicurezza per operatori terzi, assumendomi indebite responsabilità.
08.10.2024
Rispondo formalmente via email sia allo studio Da Re che all’ing. Carrer, rifiutando l’estorsione di firma e chiarendo che:
• la mia posizione è di Cittadina Veneta autodeterminata sotto egida del MLNV/GVP.
• la certificazione antincendio riguarda parti comuni e non proprietà individuali,
• non sussiste alcun obbligo legale a permettere l’accesso alla mia proprietà personale.
Nessuna risposta è pervenuta a questa comunicazione.
• ero disposta a concedere la visione dell’interno del garage unicamente dall’esterno, impegnandomi personalmente ad aprire il basculante
09.10.2024
Invio ulteriore comunicazione con il divieto formale di scattare fotografie all’interno del mio garage da parte di estranei.
28.10.2024
Ricevo comunicazione dall’ing. Carrer che definisce l’accesso al mio box “conditio sine qua non” per l’emissione delle certificazioni.
29.10.2024
Invio, via emai sia all’ing Carrer sia allo studio Da Re e a mezzo G.U. del MLNV/GVP, il RDN 0150100113820238 del 2024.10.29 che ribadisce formalmente il mio diniego legittimo.
25.02.2025
Ricevo una diffida formale dall’avv. Bonatto Francesca, la quale mi intimava a conformarmi alle richieste avanzate riguardo l’accesso e le certificazioni antincendio.
27.02.2025
Replico ufficialmente tramite RDN 0150501134200815 del 2025.02.27, inviato dal del MLNV/GVP e mai confutato.
28.02.2025
Trasmetto ulteriore comunicazione, via email, all’avvocato richiamando anche:
• artt. 614 e 615-bis c.p. (violazione di domicilio, interferenze illecite nella vita privata),
• Cass. Pen., Sez. V, n. 31276/2020,
• il mancato valore giuridico del modulo ricevuto,
• la non rappresentatività del codice fiscale italiano, strumento di trust e non di identità personale,
• la mancata risposta a tutte le domande giuridiche poste, a conferma implicita della validità delle mie dichiarazioni.
18.09.2025
Ricevo nuova comunicazione dal sig. Da Re, che informa data e ora di un sopralluogo, ribadendo che: “se non verrà consentito l’accesso, la pratica antincendio non potrà aver seguito, con relative responsabilità.”
Tale affermazione è da considerarsi una forma di pressione indebita, potenzialmente riconducibile a minaccia (violazione dell’art. 2 par. 4 della Carta delle Nazioni Unite).
Rispondo il medesimo giorno, chiarendo:
• Il condominio è su suolo Veneto, non italiano.
• Non vi è mai stato alcun principio di incendio in oltre 30 anni.
• Ribadisco di essere Veneta autodeterminata sotto egida del MLNV/GVP
• “I miei atti di rigetto e le relative dichiarazioni legali, identificati dai RDN 0150100113820238 del 29.10.2024 e RDN 0150501134200815 del 27.02.2025, sono stati ufficialmente pubblicati in Gazzetta Ufficiale del MLNV/GVP e regolarmente notificati allo studio Da Re, all’ing. Carrer Francesco e all’avv. Italiano Bonatto Francesca.”
• “I miei atti di rigetto e le relative dichiarazioni legali, identificati dai RDN 0150100113820238 del 29.10.2024 e RDN 0150501134200815 del 27.02.2025, sono stati ufficialmente pubblicati in Gazzetta Ufficiale del MLNV/GVP e regolarmente notificati allo studio Da Re, all’ing. Carrer Francesco e all’avv. Italiano Bonatto Francesca.”
• Non autorizzo in alcun modo l’accesso fisico al mio garage. Qualora ritenuto necessario, sono disponibile esclusivamente a mostrarne l’interno dall’esterno, aprendo io stessa il basculante, senza che alcuno vi entri o effettui riprese o misurazioni.”
· Senza autorizzare in alcun modo l’accesso fisico al mio garage, ho comunque dato la mia disponibilità, attraverso email del 19.09.2025 indirizzata all’amministratore Da Re, a scattare io stessa delle fotografie da inviare all’amministratore.”
• Rifiuto categorico di firmare autorizzazioni all’accesso da parte di terzi.
• Diniego assoluto alla richiesta di garantire la sicurezza per conto altrui.
• Richiesta formale di conoscere la legge in virtù della quale si pretende l’accesso.
19.09.2025
Oggi è stato pubblicato dal GVP il mio RDN 0151121111544006 del 2025.09.19 in risposta all’ennesima email inviata dall’amministratore Da Re (vedasi riferimento su indicato con data 18.09.2025
Concludendo ribadisco quanto segue:
1. Rifiuto categorico e formale di ogni richiesta, modulo o comunicazione tesa ad estorcere il mio consenso all’accesso al mio garage di proprietà privata.
2. Ribadisco la validità giuridica dei miei RDN, notificati e pubblicati in G.U. del MLNV/GVP, mai contestati da alcuno dei soggetti coinvolti.
3. Contesto la legittimità di qualsiasi autorizzazione non firmata da me, ritenendola nulla, inefficace e priva di ogni valore.
4. Diffido l’amministratore Da Re Francesco, l’ing. Carrer Francesco e l’avv. Italiano Bonatto Francesca dal proseguire con qualsiasi iniziativa che implichi:
o accesso non autorizzato alla mia proprietà,
o trattamento illecito dei miei dati personali (violazione legge 675/1996, art. 35),
o pressione psicologica o minacce più o meno velate.
Ogni eventuale azione futura intrapresa in contrasto con quanto sopra esposto sarà documentata, notificata al GVP, e perseguita nei fori competenti secondo le norme del diritto internazionale
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.

Ho Accettato il consenso de la Politega su la Privacy del sito.
LUISA PENZO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0151121170045478) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.09.12 – PERIN ADELAIDE GIULIANA – SPN – 0151114170541510 – referente: SB

Oggetto: 2025.09.12 – PERIN ADELAIDE GIULIANA – SPN – 0151114170541510 – referente: SB

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: ADELAIDE GIULIANA
Cognome: PERIN
Codice Unico Personale: 0104203216026000
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:04.09.2025 – GIOV. – ORE 18.30 CIRCA
luogo iniziale del fatto segnalato:VIA ASOLANA NR.1 – 31030 SAN VITO DI ALTIVOLE – TV
soggetti ritenuti responsabili:SCONOSCIUTI MA RICONOSCIBILI
Precisazione:CONDUCENTE DI SESSO MASCHILE DI ETA’ PRESUNTA DI 20/25 ANNI, CORPORATURA ESILE E MAGRA, ALTEZZA MEDIA, CAPELLI SCURI, CARNAGIONE CHIARA, TATUATO SU BRACCIA E GAMBE, CON PIRINCING AL VISO, DI APPARENTE ORIGINE LOCALE

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
quel giorno (nuvoloso ma non piovoso), ho portato l’auto al lavaggio automatico del distributore “DINA GAS” di San Vito di Altivole – Tv, dove vado solitamente anche a fare rifornimento.
Nell’uscire dal tunnel, a seguito del lavaggio automatico e seguendo le indicazioni fornite dall’impianto, il cui automatismo impone l’uscita del mezzo aprendo il telone anteriore uscivo con il muso della mia macchina dalla struttura.
Ricordo benissimo di essermi fermata al limite esterno dell’impianto delimitato dal pavimento in cemento per portarmi all’aspiratore sulla destra dello stesso.
Mentre ero ferma, con parte dell’auto ancora all’interno dell’impianto di lavaggio, improvvisamente ho sentito lo stridere sul lato sinistro anteriore della mia macchina e vedendo poco più avanti una Fiat Punto di colore nero fermarsi.
L’autista, sceso dalla macchina avvicinandosi alla mia, ha subito inveito contro di me accusandomi di aver urtato la sua auto, cosa inverosimile visto e considerato che ero ferma e che anche gli altri punti di impatto (parafango anteriore lato destro, primo punto di impatto, risultava già vecchio, come ammesso dallo stesso).
Ho notato che la passeggera, seduta al sedile anteriore, scesa anch’ella dall’auto, col telefonino registrava o filmava.
Il giovane alla guida ha detto che avrebbe chiamato suo padre che arrivava alcuni minuti dopo dalla medesima strada, ma dalla direzione opposta e a bordo di una vettura targata FR-813-JM.
Lo stesso giovane spostava la sua auto di fronte alla mia che nel frattempo avevo spostata liberando il tunnel del lavaggio per far uscire gli altri veicoli in coda.
Il giovane prepotentemente mi ha gridato che “lei da qua non si sposta”.
Il presunto padre del conducente, mi ha subito accusato della responsabilità del sinistro senza neppure ascoltare e ponderare la mia versione.
Alla pretesa di dargli la mia patente, ma alla negata analoga richiesta da parte mia, per la constatazione amichevole, ho quindi chiamato mio marito per essere supportata vedendomi intimorita dall’aggressione verbale e fisica degli individui protagonisti anche di questa violenza privata.
Visto il modo pretestuoso e prepotente degli individui ho detto che prima sarei andata dai carabinieri invitando anche la controparte a seguirmi … ma entrambi i convenuti, si sono allontanati senza neppure fare la constatazione.
Si allegano foto.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.

Ho Accettato il consenso de la Politega su la Privacy del sito.
ADELAIDE GIULIANA PERIN

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0151114170541510) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.09.05 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0151107102256801 – referente: ME STESSO

Oggetto: 2025.09.05 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0151107102256801 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:4 SETTEMBRE 2025
luogo iniziale del fatto segnalato:VENEZIA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:STATO STRNAIERO ITALIANO E TUTTI I SUOI ENTI E/O ISTITUZIONI E/O CORPORATION

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
La nostra città di VENEZIA è afflitta oramai da tantissimo tempo da ben noti e accertati problemi di criminalità riguardanti scippi e borseggi.
Diversi cittadini Veneti nativi e residenti a Venezia si sono mobilitati per tenere d’occhio la situazione, vestendo i panni di guardiani nel cercare, appena prima che il malvivente porti a termine la sua azione, di allertare altri cittadini e turisti al fine di evitare che questi ultimi possano subire dei danni.
In senso più ampio a subire dei danni è anche la città stessa di Venezia che di conseguenza si trova a soffrire di un danno di immagine che si riverserebbe sui cittadini Veneziani che ivi sono nati e conducono le loro attività, che per gli stessi motivi vengono di conseguenza compromesse.
Lo stato occupante italiano e le sue istituzioni come si adoperano in tal senso?
Nulla.
Non solo lasciano correre, ma addirittura lasciano che i borseggiatori e gli scippatori denuncino i cittadini Veneziani “non distratti”.
I colpevoli diventano i Veneziani che segnalano tali episodi.
Può forse lo stato straniero italiano affermare di agire in ONORE nei confronti del Popolo Veneto?
Di seguito la fonte ANSA del 4 settembre 2025:
https://www.msn.com/it-it/notizie/other/a-venezia-vengono-denunciati-i-cittadini-anti-borseggiatori/ar-AA1LRgtx?ocid=winp1taskbar&cvid=85d506f918f14319a5bdca7937c50852&ei=16
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.

Ho Accettato il consenso de la Politega su la Privacy del sito.
BENEDETTO CELOT

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0151107102256801) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.09.04 – CELOT BENEDETTO – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0151106155309068 – referente: ME STESSO

Oggetto: 2025.09.04 – CELOT BENEDETTO – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0151106155309068 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:MARTEDì 2 SETTEMBRE 2025 ORE 11:10 CIRCA
luogo iniziale del fatto segnalato:VIA ROMA 73/I – VILLORBA (CONTEA DI TREVISO) / PRESSO LA SEDE DELLA MIA AZIENDA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:POSTE ITALIANE S.P.A., VIALE EUROPA 190, 00144 – ROMA (RM) – PARTITA IVA ITALIANA: 01114601006 / CODICE FISCALE ITALIANO: 97103880585

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. STATO ITALIANO COME ENTITA’ OCCUPANTE NEI TERRITORI DELLA REPUBBLICA DI VENETHIA
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. NULLITA’ ASSOLUTA DEGLI ATTI EMESSI DALLO STATO ITALIANO NEI TERRITORI VENETI
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. IL D.LGS 212/20210 CONFERMA L’ILLEGALITA’ DELLA SOVRANITA’ ITALIANA
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. ASSENZA DI UN CONTRATTO DI CITTADINANZA TRA IL POPOLO VENETO E LO STATO ITALIANO
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. DINAMICA DELL’ACCADUTO;
Faccio riferimento a tutte le precedenti SPN e con l’invio della presente DENUNCIO nuovamente la corporation POSTE ITALIANE S.P.A. per quanto successo martedì 2 settembre 2025 alle ore 11:10 circa.
Il copione della corporation italiana POSTE ITALIANE S.P.A. si ripete.
Si è presentato presso la mia sede aziendale un operatore uomo della corporation POSTE ITALIANE S.P.A. a bordo di ciclomotore di colore bianco e giallo.
Ha ammesso che il suo scopo era portare a termine una notifica nei miei confronti per conto della corporation italianate TELECOM ITALIA S.P.A..
Ha confermato che per consegnare necessitava di avere la mia firma.
Gli ho chiesto il verbale di notifica e lui ha ammesso di non poter procedere in tal senso.
Gli ho ribadito che se intendeva notificarmi avrebbe dovuto rilasciarmi il verbale di notifica, altrimenti avrebbe potuto inserire la busta nella cassetta delle lettere senza pretendere da me alcuna firma in quanto io non avevo chiesto alla suddetta corporation l’invio di alcunché e con la stessa non avevo rapporti in essere.
Lui ha iniziato a esclamare “quindi lei rifiuta” e io gli ho detto che non rifiutavo ma pretendevo il verbale richiesto.
Lui insisteva nell’asserire che io rifiutavo e io gli ho suggerito di non scrivere il falso.
Si è rifiutato di declinare le proprie generalità perché sosteneva di non doverlo fare in quanto non accettavo di ricevere una raccomandata seguendo la procedura che lui pretendeva d’impormi.
L’operatore di POSTE ITALIANE S.P.A. si è trattenuto per circa 10 minuti.
6. RICHIESTA:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
BENEDETTO CELOT

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0151106155309068) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.09.02 – FACCHIN ALESSANDRO – SPN – 0151104181330275 – referente: FACCHIN ALESSANDRO

Oggetto: 2025.09.02 – FACCHIN ALESSANDRO – SPN – 0151104181330275 – referente: FACCHIN ALESSANDRO

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: ALESSANDRO
Cognome: FACCHIN
Codice Unico Personale: FCCLSN66D10F009J
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:01/09/2025
luogo iniziale del fatto segnalato:CAERANO DI SAN MARCO TREVISO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:BANCA TERRE VENETE AGENZIA DI CAERANO SAN MARCO

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
Mattina del 1 settembre 2025 entro nel portale della banca terre venete sul conto personale cointestato con la mia moglie Dall’armi Maria, per effettuare un bonifico, e non riuscendo ad inviarlo, telefono alla banca per avere spiegazioni. dopo aver atteso qualche minuto mi passano una dirigente e mi dice che il conto è stato pignorato dalla agenzia delle entrate per delle cartelle esattoriali del 2022 come spiegato dalla dirigente della banca. Preciso che non ho ricevuto nessun avviso del pignoramento ne dalla agenzia delle entrate ne quanto meno dalla banca ,ho sollecitato per avere la documentazione alla banca di questo pignoramento senza esito, e sto ancora aspettando questa documentazione. Tutto questo mi sembra veramente una truffa legalizzata senza nessun avviso prelevano i miei risparmi per vivere .
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.

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ALESSANDRO FACCHIN

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0151104181330275) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.08.18 – PENZO LUISA – SPN – 0151020170440883 – referente: ME MEDESIMA

Oggetto: 2025.08.18 – PENZO LUISA – SPN – 0151020170440883 – referente: ME MEDESIMA

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: LUISA
Cognome: PENZO
Codice Unico Personale: 7981016101001000
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:18.08.2025
luogo iniziale del fatto segnalato:ALPAGO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:POSTE ITALIANE

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
Oggetto: Segnalazione gestione corrispondenza
Avvalendomi del diritto inderogabile all’autodeterminazione dei popoli sancito dal diritto internazionale e non riconoscendo di conseguenza alcuna giurisdizione né legittimità delle istituzioni italiane SEGNALO al Governo Veneto Provvisorio:
1. Ho sigillato la mia cassetta postale (vedi SPN 0151020153417436 del 2025.08.18) essendo parte integrante della mia proprietà personale.
2. Qualora il postino si presenti con un plico e pretenda la mia firma, io rifiuterò sia la firma sia la ricezione del plico, facendo annotare che il mio rifiuto come Veneta autodeterminata sotto MLNV/GVP, non costituisce accettazione né convalida della notifica. Fatto questo provvederò a redigere SPN (e RDN qualora si presentino le condizioni necessarie alla sua redazione).
3. Qualora il plico mi venga consegnato senza pretesa di firma, lo riceverò esclusivamente a fini documentali e non come convalida dell’accettazione o della notifica e provvederò a redigere immediatamente RDN che sarà pubblicato in G.U. del GVP e notificato al mittente secondo le procedure del MLNV/GVP.
4. Tutta la documentazione relativa verrà trattata attraverso la redazione di RDN e SPN, secondo le procedure ufficiali del MLNV/GVP, senza alcuna interazione verbale con le istituzioni italiane che possa essere interpretata come consenso.
CHIEDO che la presente SPN sia registrata e pubblicata in Gazzetta Ufficiale del MLNV/GVP quale atto di tutela dei miei diritti sovrani e conferma delle mie modalità operative.
Grazie.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.

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LUISA PENZO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0151020170440883) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.08.19 – PUIATTI ANNALISA – SPN – 0151021130504249 – referente: ME STESSA

Oggetto: 2025.08.19 – PUIATTI ANNALISA – SPN – 0151021130504249 – referente: ME STESSA

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: ANNALISA
Cognome: PUIATTI
Codice Unico Personale: 111431181953
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:19.08.2025
luogo iniziale del fatto segnalato:TAMBRE
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:POSTE ITALIANE

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
Oggetto: Segnalazione gestione corrispondenza

Avvalendomi del diritto all’autodeterminazione dei popoli sancito dal diritto internazionale e non riconoscendo alcuna giurisdizione delle istituzioni italiane, SEGNALO al Governo Veneto Provvisorio:
1)Se il postino richiede firma, rifiuterò sia firma sia ricezione, precisando che ciò non costituisce accettazione né convalida della notifica; redigerò SPN.
2)Se il plico viene consegnato senza firma, dichiarerò di riceverlo solo ed esclusivamente a fini documentali e non come convalida di accettazione né di notifica e redigerò immediatamente RDN per notificare il mittente.
3)Tutta la documentazione sarà gestita tramite RDN e SPN, senza interazioni verbali con il postino o rappresentanti di istituzioni italiane che possano essere interpretate come consenso.
Chiedo che la SPN sia registrata e pubblicata in Gazzetta Ufficiale MLNV/GVP come atto di tutela dei miei diritti sovrani e conferma delle modalità operative.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.

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ANNALISA PUIATTI

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0151021130504249) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.08.18 – PENZO LUISA – SPN – 0151020153417436 – referente: ME MEDESIMA

Oggetto: 2025.08.18 – PENZO LUISA – SPN – 0151020153417436 – referente: ME MEDESIMA

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: LUISA
Cognome: PENZO
Codice Unico Personale: 7981016101001000
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:30.07.2025
luogo iniziale del fatto segnalato:ALPAGO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:POSTE ITALIANE

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
Comunico e denuncio al Governo Veneto Provvisorio quanto segue:
1. Ho provveduto in data 30.07.2025 a sigillare la cassetta postale collocata presso la mia proprietà personale, in quanto parte integrante della stessa e quindi sottratta a qualunque uso da parte di terzi senza mio consenso.
2. Tale decisione è motivata dalla necessità di impedire l’inserimento di avvisi di cortesia o di giacenza relativi a presunte notifiche provenienti da istituzioni italiane nonché buste anche semplici contenenti comunicazioni provenienti da altrettante presunte aziende italiane di recupero crediti, le quali riconosco tutte come illegittime.
3. Riaffermo che agisco come Veneta autodeterminata, nel pieno esercizio del diritto di autodeterminazione dei popoli sancito dal diritto internazionale, e sotto tutela giuridica del MLNV/GVP.
4. Dichiaro che ogni eventuale atto introdotto nella mia proprietà privata contro la mia volontà sarà considerato abuso e non produrrà alcun effetto legale nei miei confronti; tali atti saranno trattati esclusivamente come documentazione utile al rigetto (RDN) secondo le procedure del MLNV/GVP.
5. Ogni responsabilità per eventuali violazioni ricadrà unicamente sul soggetto operatore e sull’ente che avrà disposto tali azioni.
6. Mi riservo il diritto di richiedere tutela presso le competenti sedi internazionali in caso di ulteriore violazione della mia autodeterminazione o della mia proprietà personale.
CHIEDO che la presente denuncia sia registrata e pubblicata in Gazzetta Ufficiale del MLNV/GVP quale atto di tutela dei miei diritti individuali e della mia sovranità personale.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.

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LUISA PENZO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0151020153417436) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.08.13 – PUIATTI ANNALISA – SPN – 0151015175449113 – referente: ME STESSA

Oggetto: 2025.08.13 – PUIATTI ANNALISA – SPN – 0151015175449113 – referente: ME STESSA

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: ANNALISA
Cognome: PUIATTI
Codice Unico Personale: 111431181953
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:COME DA ATTI
luogo iniziale del fatto segnalato:TAMBRE
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:TRIBUNALE BELLUNO

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In riferimento e ad integrazione del precedente APM 0151012162201149 del 2025.08.10 faccio presente quanto segue:
Nel 2011 ho stipulato con la Banca Popolare di Vicenza due mutui: uno riguardante il negozio e l’altro la casa.
Anni dopo, a causa della crisi economica che ha colpito l’Italia dal 2011 in poi, con una fase di recessione e difficoltà finanziarie particolarmente acute, il mio lavoro ha subito un calo significativo e, di conseguenza, anche gli incassi sono diminuiti.
Non riuscendo più a mantenere gli impegni presi, mi sono recata in banca per chiedere la rinegoziazione del mutuo con una rata inferiore.
Dopo vari calcoli, mi è stata proposta una rata di 1.000,00 euro al mese per 30 anni. Ho risposto che non riuscivo a pagare 1.600,00 euro al mese a 45 anni e che, soprattutto con il calo degli incassi, “era improbabile riuscire a pagare 1.000,00 euro al mese a 70 anni con una pensione di 600,00 euro da commerciante”. La banca ha proposto di coinvolgere i miei figli come garanti per i mutui, proposta che ho rifiutato, come dovrebbe fare qualsiasi madre coscienziosa.
Nel giugno 2017, la Banca Popolare di Vicenza è stata posta in liquidazione coatta amministrativa, procedura speciale applicata alle banche quando non sono più in grado di sostenere le proprie attività finanziarie.
Sempre nello stesso periodo la Banca Popolare di Vicenza è stata acquisita da Intesa Sanpaolo, che ha rilevato le attività sane e i rapporti con i clienti.
I mutui in sofferenza sono stati invece trasferiti alla SGA S.p.A. (Società per la Gestione di Attività), una società creata nel 1997 per gestire la crisi del Banco di Napoli. Essa infatti si occupava del recupero crediti ed era controllata dallo Stato, quindi era legata al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF). Sottolineo che con questa società non ho mai firmato alcun contratto per il passaggio del credito. Alcune rate sono comunque state da me saldate, riuscendo a farlo solo grazie alla vendita del poco oro che possedevo. In seguito, ho tentato più volte di contattare telefonicamente la SGA, ma senza mai ricevere risposta.
Nel 2019, SGA ha cambiato denominazione in AMCO – Asset Management Company S.p.A., trasformandosi anch’essa in una società interamente controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, con il compito di gestire in modo strutturato i crediti deteriorati delle banche italiane. Anche in questo caso, sottolineo di non aver mai stipulato né firmato alcun contratto, né di aver ricevuto documentazione che attestasse la legittimità della cessione del credito.
Vorrei sottolineare anche che SGA/AMCO non ha pagato immediatamente le banche per l’acquisto dei crediti deteriorati, ma ha acquisito tali crediti al valore contabile indicato nei bilanci delle banche stesse. Il pagamento effettivo infatti dipende dal recupero reale che AMCO riesce a ottenere dai debitori, tramite vendite di beni, accordi o altre azioni. Se AMCO riesce a incassare, paga in base al valore realizzato; in caso contrario, non effettua un pagamento o paga un importo inferiore.

Cordiali saluti,
Annalisa Puiatti
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.

Ho Accettato il consenso de la Politega su la Privacy del sito.
ANNALISA PUIATTI

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0151015175449113) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.08.11 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0151013142535268 – referente: ME STESSO

Oggetto: 2025.08.11 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0151013142535268 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:11 AGOSTO 2025
luogo iniziale del fatto segnalato:ALL’INTERNO DI TERRITORI DELLA REPUBLICA DE VENETHIA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:CORPORATION ITALIANE BANCHE E/O ISTITUTI FINANZIARI

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
L’invio della presente per denunciare che un istituto di credito italiano, ma che stanzia e opera anche nei nostri Territori, risulta come riportato dalle sotto riportate fonti (cit. test.) “Non solo fossili, Intesa Sanpaolo pesantemente coinvolta nel business delle armi”.

La fonte:
https://www.recommon.org/non-solo-fossili-intesa-sanpaolo-pesantemente-coinvolta-nel-business-delle-armi/
in un articolo del 28 novembre 2023, sosteneva che la corporation italiana banca INTESA SANPAOLO SPA (cit. test.) “dal 2016 a oggi ha destinato al settore degli armamenti 2,135 miliardi di dollari, suddivisi in 1,75 miliardi di finanziamenti e 385 milioni in investimenti. Un business in crescita, tanto che nel 2022, in concomitanza con l’inizio della guerra in Ucraina, l’istituto torinese ha registrato un incremento del 52% negli investimenti rispetto all’anno precedente. Sono i dati che emergono dal briefing di ReCommon “Soldi a Grappolo”.
… poi continua … (cit. test.) …
“Fiore all’occhiello nel portafoglio della prima banca italiana è Leonardo S.p.a., società leader del settore militare e dell’aerospazio, controllata dal ministero dell’Economia e delle Finanze. Circa il 63% dei finanziamenti totali di Intesa Sanpaolo al settore aerospazio e difesa dal 2016 a oggi sono a beneficio di Leonardo, in cui la banca ha investito 30 milioni di dollari nel solo 2022. Val la pena ricordare che la società guidata dall’ex ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha chiuso il bilancio del 2022 con un utile netto di 932 milioni di euro. Leonardo ha un ruolo di primo piano anche al di fuori dei confini nazionali, dal momento che è la prima società per ricavi derivanti dalla vendita di armi in Europa e la dodicesima a livello mondiale. Non a caso, Leonardo continua a tessere accordi con le società dell’industria bellica israeliana”.

La fonte:
https://www.startmag.it/economia/ecco-le-banche-che-finanziano-leonardo-su-green-e-sostenibilita/
in un articolo del 11 ottobre 2021 riporta (cit. test.) “Leonardo ha sottoscritto una nuova linea di credito revolving, la prima legata a obiettivi Esg (environmental, social and governance), con un sindacato di 26 banche internazionali e nazionali. La linea di credito Esg-linked Revolving Credit Facility (“Esg-Rcf”) è di importo pari a 2,4 miliardi di euro”.
Inoltre cita le banche che hanno sottoscritto tale linea di credito, alcune delle quali stanziano e operano anche nei nostri Territori:
Banco BPM
BNP Paribas
BPER Banca
Credit Agricole
Intesa Sanpaolo
UniCredit
Banca Monte dei Paschi di Siena
Mediobanca

Tutto ciò da considerarsi anche in conseguenza del rapporto prodotto dall’osservatrice e relatrice speciale per le Nazioni Unite sui Territori Palestinesi (F.A.).
Mi chiedo se sia giusto che il Popolo Veneto continui a essere subordinato, vessato, mai rispettato, costantemente soggiogato e raggirato dalla poca chiarezza messa in atto da queste corporation italiane (enti finanziari e/o banche) privando agli effetti pratici i Veneti di ogni diritto di replica nei loro confronti.
Dai Veneti però pretendono l’incasso di somme di denaro anche quando contestate e senza mai fornire alcun fondato riscontro in merito a quanto reclamato.
Denaro che sono desiderose di incassare non per il rilancio e il sostentamento delle attività locali condotte dagli stessi Veneti, bensì, a quanto si apprende, investiti su business per loro tanto redditizi quanto disumani nei confronti dei popoli.
In riferimento a quanto sopra esposto e a riprova dello standard di correttezza e onore che le banche italiane impiegano nei confronti del Popolo Veneto, riporto sinteticamente quanto messo in atto nei miei confronti e di conseguenza nei confronti della mia famiglia:
• il primo esempio che riporto è quello riguardante la banca italiana “SPARKASSE – CASSI DI RISPARMIO DI BOLZANO S.P.A.” che nel mese di giugno 2023 si è adoperata nel sottrarmi ben 5.599,05 euro, denaro mio depositato sul mio conto corrente, per dare pronto seguito a una richiesta di pignoramento che le era pervenuta dall’agenzia delle entrate e riscossione italiana, di cui ignoravo l’esistenza perché mai mi era stata notificata. CIANCIARUSO GIOVANNI e ROMANELLO ANDREA in nome e per conto della sopra citata corporation italiana ed esecutori materiali di tale sottrazione, mai hanno mostrato alcun segnale di pentimento cercando invece di convincermi della precisione del loro operato. Questo episodio ha azzerato il mio plafond di riserva compromettendo i pagamenti anche verso altre banche, alle quali pur spiegando (tramite l’invio di atti RDN e SPN) quanto mi era successo invece di comprendere la situazione da una prospettiva umana, hanno iniziato a insistere ancora di più per ottenere i pagamenti in scadenza. In quel momento mi sono ritrovato senza denaro con due figli piccoli a cui dare sussistenza.
• il secondo esempio riguarda la corporation italiana “BANCA POPOLARE DI PUGLIA E BASILICATA S.C.P.A.” che oltre a quanto sopra riportato, ha trovato altresì conveniente cedere il presunto credito (dico presunto perché si parla di pignoramento delle banche avvenuto nel 2013) a terzi. Tutto ciò non solo senza richiedere e ottenere il consenso esplicito da parte mia, ma addirittura cercando di celare e tergiversare su quanto messo in atto, ammettendo il fatto solo nel momento in cui esplicitamente ho posto in maniera secca la domanda in merito. Non si capisce perché voglia obbligare le persone a subire le sue decisioni, mentre non è disposta a subire quelle delle persone che l’hanno smascherata, quali dirette conseguenze delle sue stesse azioni. Trova facile cercare di mettere in difficoltà le persone, ma nel mio caso mai ha confutato il pignoramento tutt’ora incontestato e depositato nel sistema giurisprudenziale UCC (uniform commercial code). I pagamenti delle rate sono sospesi in attesa che possa pronunciarsi in merito un organo di giustizia preposto, considerando il fatto che lo stato italiano e le sue istituzioni non hanno giurisdizioni nei territori della Venethia.
• il terzo esempio riguarda la banca italiana “INTESA SANPAOLO S.P.A.” con la quale ho acceso un mutuo per l’acquisto della mia abitazione e dove abitano i miei figli minorenni. Quando ho subìto la sottrazione di denaro (primo esempio) ho cercato di interagire chiedendo di pazientare in quanto avrei dovuto mettere da parte altro denaro. Ho assunto questo atteggiamento perché ero convinto che venisse apprezzato quale segnale di serietà da parte mia. Invece ho ottenuto l’esatto contrario, nessun segnale di comprensione umana, massimo menefreghismo, mentre era abilissima a farmi assillare con centinaia di chiamate per ottenere i pagamenti. Per un po’ sono riuscito a far fronte, poi la situazione è peggiorata e non solo per la condizione economica in cui mi trovavo. Infatti correva l’anno 2023 e i tassi di interesse sono aumentati in maniera prepotente. Questo però non è stato l’unico dei problemi. Infatti INTESA SAN PAOLO S.P.A. mai mi ha consegnato il piano di ammortamento alla francese previsto, limitandosi solamente a generare e ad addebitare le rate in corrispondenza delle rispettive scadenze. Il piano di ammortamento alla francese prevede l’aumentare della quota capitale di rimborso a ogni scadenza, mentre la quota interessi in diminuzione. Con l’aumento dei tassi di interesse, quello che invece ho constatato è stata un cambio completo di formula. Inizialmente la rata di partenza si attestava a circa 620 euro (530 euro capitale + 90 euro interessi), con l’aumento del tasso di interesse improvvisamente la quota capitale di rimborso (che avrebbe dovuto essere crescente) scendeva sempre di più fino a circa 320 euro mentre la quota interesse aveva subito un aumento di circa il 900% (novecentopercento) passando da 90 euro a 830 euro circa. La corporation INTESA SAN PAOLO S.P.A. destinataria di atti RDN e SPN mai ha confutato tali atti e mai ha confutato il pignoramento tutt’ora incontestato e depositato nel sistema giurisprudenziale UCC (uniform commercial code). I pagamenti delle rate sono sospesi in attesa che possa pronunciarsi in merito un organo di giustizia preposto, considerando il fatto che lo stato italiano e le sue istituzioni non hanno giurisdizioni nei territori della Venethia.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.

Ho Accettato il consenso de la Politega su la Privacy del sito.
BENEDETTO CELOT

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0151013142535268) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.07.25 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0150926121059361 – referente: ME STESSO

25Oggetto: 2025.07.25 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0150926121059361 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:NEL CORSO DEL CORRENTE MESE DI LUGLIO 2025
luogo iniziale del fatto segnalato:VIA GALANTI 10 – VILLORBA (CONTEA DI TREVISO)
soggetti ritenuti responsabili:IGNOTI
Precisazione:IGNOTI

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
Con l’invio della presente SPN intendo riportare e denunciare quanto segue:
– in data 24 gennaio 2024 ho esposto e ancorato al portoncino blindato della mia abitazione la documentazione prodotta dal MLNV-GVP, ovverosia “PROPRIETA’ PERSONALE”, “CONTESTAZIONE DEL DIFETTO ASSOLUTO DI GIURISDIZIONE”, “SPN 0140320160938666”.
– in questi ultimi giorni (luglio 2025) qualcuno ha approfittato della mia assenza da casa per rimuovere quanto da me esposto.
Preciso che tutta la documentazione citata era stata plastificata in maniera da impedirne il degrado anche se non esposta ad alcuna intemperia e che era stata fissata con dello spago talmente robusto da non poter cedere.
Ho constatato infatti che tutti gli spaghi sono stati tagliati di netto e quindi deduco che l’esecutore materiale, oltre a essersi intenzionalmente recato presso la mia abitazione con l’obiettivo preciso e prefissato di sottrarre quanto di mia proprietà, aveva sicuramente valutato in precedenza tale situazione premunendosi preventivamente dello strumento più adatto per portare a termine, anche nel minor tempo possibile, quanto da lui pianificato e messo in atto contro la mia persona.
Considerati i controversi avvenimenti che, a più riprese, in passato sono stati messi in atto utilizzando il portoncino blindato o lo stipite di casa mia come bersaglio, mi chiedo chi possa aver commesso il fatto.
Si tenga presente che ora come all’epoca, né la cassetta delle lettere, né il campanello esterno al condominio, né il campanello posto a lato del portoncino blindato del mio appartamento, riportavano l’indicazione del mio cognome e del mio nome.
Non tralascio alcuna ipotesi e alcun dubbio che mi inducono a formulare le seguenti domande, ma anche altre che qui non riporto:
• qualcuno ha agito direttamente dall’interno contrariato dal fatto che reclamo un mio diritto?
• qualcuno dall’interno ha intenzionalmente assecondato parti terze provenienti dall’esterno agevolando l’introduzione delle stesse all’interno del condominio fino ad accompagnarli al mio appartamento?
• qualcuno ha creato le condizioni e concesso la possibilità a parti terze provenienti dall’esterno di poter autonomamente accedere al condominio altresì informandole su quale fosse l’appartamento di mia proprietà?
• l’esecutore materiale ha agito da solo per volontà sua o su commissione?
• se ha agito su commissione chi potrebbe essere il mandante?
Ritengo quanto subìto un atto intimidatorio posto in essere nei confronti miei e della mia famiglia che è composta anche da bambini.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.

Ho Accettato il consenso de la Politega su la Privacy del sito.
BENEDETTO CELOT

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150926121059361) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.07.23 – PUIATTI ANNALISA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150924055639393 – referente: ME STESSA

Oggetto: 2025.07.23 – PUIATTI ANNALISA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150924055639393 – referente: ME STESSA

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: ANNALISA
Cognome: PUIATTI
Codice Unico Personale: 111431181953
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:22/07/2025
luogo iniziale del fatto segnalato:TAMBRE
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:DAL FARRA MARIO (K6100089)

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. STATO ITALIANO COME ENTITA’ OCCUPANTE NEI TERRITORI DELLA REPUBBLICA DI VENETHIA
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. NULLITA’ ASSOLUTA DEGLI ATTI EMESSI DALLO STATO ITALIANO NEI TERRITORI VENETI
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. IL D.LGS 212/20210 CONFERMA L’ILLEGALITA’ DELLA SOVRANITA’ ITALIANA
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. ASSENZA DI UN CONTRATTO DI CITTADINANZA TRA IL POPOLO VENETO E LO STATO ITALIANO
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. DINAMICA DELL’ACCADUTO;
Il giorno 22/07/2025 alle 13.21
Dal Farra Mario (k6100089)
Porta lettere dipendente di poste italiane mi vuole recapitare una raccomandata Da parte di Agenzia delle entrate di Belluno pretendendo una mia firma.
Ho fatto scrivere che non davo la mia firma perché non mi veniva rilasciato il verbale di notifica
Rigetto in toto la documentazione e il suo contenuto che Agenzia delle entrate e riscossioni di Belluno voleva consegnarmi pretendendo da me una firma che ho rifiutato di opporre in quanto non mi veniva rilasciato il verbale di notifica come prevede la procedura affinché la notifica stessa sia valida.
6. RICHIESTA:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
ANNALISA PUIATTI

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150924055639393) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.07.16 – CELOT BENEDETTO – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150917160430285 – referente: ME STESSO

Oggetto: 2025.07.16 – CELOT BENEDETTO – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150917160430285 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:16 LUGLIO 2025 ORE 14:40 CIRCA
luogo iniziale del fatto segnalato:VIA ROMA 73/I – VILLORBA (CONTEA DI TREVISO) / PRESSO LA SEDE DELLA MIA AZIENDA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:POSTE ITALIANE S.P.A., VIALE EUROPA 190, 00144 – ROMA (RM) – PARTITA IVA ITALIANA: 01114601006 / CODICE FISCALE ITALIANO: 97103880585

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. STATO ITALIANO COME ENTITA’ OCCUPANTE NEI TERRITORI DELLA REPUBBLICA DI VENETHIA
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. NULLITA’ ASSOLUTA DEGLI ATTI EMESSI DALLO STATO ITALIANO NEI TERRITORI VENETI
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. IL D.LGS 212/20210 CONFERMA L’ILLEGALITA’ DELLA SOVRANITA’ ITALIANA
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. ASSENZA DI UN CONTRATTO DI CITTADINANZA TRA IL POPOLO VENETO E LO STATO ITALIANO
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. DINAMICA DELL’ACCADUTO;
Faccio riferimento a tutte le precedenti SPN e con l’invio della presente DENUNCIO nuovamente la corporation POSTE ITALIANE S.P.A. per quanto successo oggi 16 luglio 2025 alle ore 14:40 circa.
Si è presentato presso la mia sede aziendale un operatore uomo della corporation POSTE ITALIANE S.P.A. a bordo di un’autovettura FIAT PANDA di colore bianco con targa italiana GT826FY.
Ha ammesso che il suo scopo era portare a termine una notifica nei miei confronti.
Ha confermato che per consegnare necessitava di avere la mia firma.
Gli ho chiesto la relata di notifica e la maniera goffa in cui ha ripetuto “la relata di notifica” mi ha fatto capire che non sapeva neanche cosa fosse.
Gli ho ripetuto che se intendeva notificarmi avrebbe dovuto rilasciarmi la relata di notifica, altrimenti avrebbe potuto inserire la busta nella cassetta delle lettere senza pretendere da me alcuna firma.
Lui ha stampato l’avviso di giacenza e voleva inserirlo nella cassetta delle lettere e io gli ho detto che stava commettendo un falso perché ero presente.
Nel dar corso e persistendo nel suo intento più volte si è rifiutato di declinare le proprie generalità nonostante lo avessi più volte invitato a procedere in tal senso. Sosteneva di non essere tenuto a identificarsi.
Ha chiamato al telefono TERESA delle POSTE ITALIANE S.P.A. spiegando dove si trovava, con chi stava parlando, che pretendevo la relata di notifica e che avevo fotografato la loro auto.
Mi sembra di aver sentito TERESA chiamarlo LUIGI e ripetergli in maniera assidua di andarsene, l’operatore le chiese come doveva lavorare la raccomandata e lei gli ha detto che glielo avrebbe spiegato invitandolo nuovamente ad andarsene.
L’operatore di POSTE ITALIANE S.P.A. si è trattenuto per circa 5 minuti.
6. RICHIESTA:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
BENEDETTO CELOT

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150917160430285) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.07.12 – PENZO LUISA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150913081951771 – referente: ME MEDESIMA

Oggetto: 2025.07.12 – PENZO LUISA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150913081951771 – referente: ME MEDESIMA

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: LUISA
Cognome: PENZO
Codice Unico Personale: 7981016101001000
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:10.07.2025
luogo iniziale del fatto segnalato:PRESSO LA MIA ABITAZIONE
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:PARTENIO PIERANNA – UFFICIALE RISCOSSIONE AGENZIA ENTRATE BELLUNO

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. STATO ITALIANO COME ENTITA’ OCCUPANTE NEI TERRITORI DELLA REPUBBLICA DI VENETHIA
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. NULLITA’ ASSOLUTA DEGLI ATTI EMESSI DALLO STATO ITALIANO NEI TERRITORI VENETI
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. IL D.LGS 212/20210 CONFERMA L’ILLEGALITA’ DELLA SOVRANITA’ ITALIANA
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. ASSENZA DI UN CONTRATTO DI CITTADINANZA TRA IL POPOLO VENETO E LO STATO ITALIANO
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. DINAMICA DELL’ACCADUTO;
In data 10 ługlio 2025, verso le ore 11:15, una signora si è presentata presso la mia abitazione, suonando al campanello. La suddetta si è identificata verbalmente come Partenio Pieranna, dichiarando di agire per conto dell’Agenzia Entrate e Riscossione di Belluno.
Alla mia richiesta di chiarimenti in merito alla sua presenza, ella ha affermato che doveva procedere a una notifica. Ho quindi domandato se fosse in grado di rilasciarmi relata di notifica ufficiale e la risposta è stata affermativa. A seguito di ciò, mi sono avvicinata al cancello e ho chiesto di esibire un documento identificativo, domandando contestualmente se fosse ufficiale giudiziario. La signora ha risposto dichiarando di essere un “ufficiale di riscossione, Agenzia delle Entrate, ex Equitalia”.
Mi ha mostrato un tesserino identificativo riportante il nome Partenio Pieranna e un numero di matricola, ma privo di fotografia, quindi non valido ai fini dell’identificazione personale e quindi non conforme alla legge, dunque illegale. Alla mia intenzione di fotografare il tesserino (avendo il cellulare con me), la signora ha chiesto esplicitamente di non procedere alla fotografia, senza fornire motivazioni chiare. Ho rispettato tale richiesta, pur rimanendo perplessa, sospettando che tale divieto potesse derivare proprio dalla non regolarità del documento esibito.
La stessa ha quindi iniziato a compilare un foglio bianco, del tipo comunemente utilizzato dai servizi postali, con intestazione “NOTIFICA” in alto a sinistra. Ho interrotto subito tale procedura, contestando che il modulo presentato non corrisponde alla relata di notifica ufficiale, bensì a un semplice modulo informale, simile a quello usato dai postini.
A fronte della mia obiezione, l’operatrice ha ribadito che tale foglio corrispondeva alla relata. Ho insistito nel rifiuto, sottolineando che:
-tale modulo non ha valore di verbale di notifica ufficiale;
-il suo tesserino era non valido in quanto privo di fotografia, e quindi non identificativo;
-la sua azione era giuridicamente contestabile, e che chi l’aveva inviata la stava inducendo a compiere un reato secondo la stessa legge italiana.
Alla mia richiesta di chiarimenti sul contenuto della notifica, la signora ha risposto trattarsi di avviso di intimazione al pagamento n. 016 2025 9000874849/000.
Ho comunicato il rifiuto formale di accettare la busta e il suo contenuto, precisando che:
-non riconosco la validità della notifica per assenza della relata;
-la persona presentatasi non risulta legalmente identificabile;
-non riconosco l’autorità dello stato italiano nei territori della Venezia, essendo Veneta autodeterminata sotto l’egida del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV).
Ho quindi chiesto di verbalizzare la mia dichiarazione, che la signora ha trascritto come da mia dettatura. Ho anche spiegato, con calma e rispetto, che agisco in legalità, e non sono un evasore fiscale, né una criminale, ma che riconosco solo l’autorità del Governo Veneto Provisorio (GVP) quale legittimo governo sul nostro territorio.
Ho infine riferito:
-che il MLNV non ha mai invitato alla disobbedienza fiscale, ma ha sempre sostenuto che le imposte devono essere versate al legittimo Governo Veneto e non allo stato italiano, presente illegalmente sul nostro territorio dal 1866;
-che l’annessione fu il risultato di una truffa plebiscitaria come dimostra la gazzetta ufficiale di quel tempo in cui si dichiarava già l’annessione giorni prima che in realtà venisse svolto il plebiscito.
-che lo Stato italiano è registrato presso la Securities and Exchange Commission (SEC) come corporazione privata, e che ciò comporta la trasformazione delle persone in finzioni giuridiche;
-che esistono denunce pubbliche e mai confutate in sede U.C.C. a opera dell’avvocato Eather Tucci Jaraff a conferma della predetta affermazione..
La signora ha ascoltato con attenzione, mostrando educazione e apertura all’ascolto, e ha infine lasciato il luogo.
6. RICHIESTA:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
LUISA PENZO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150913081951771) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.06.12 – PUIATTI ANNALISA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150814215018032 – referente: ME STESSA

Oggetto: 2025.06.12 – PUIATTI ANNALISA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150814215018032 – referente: ME STESSA

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: ANNALISA
Cognome: PUIATTI
Codice Unico Personale: 111431185915
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:12/06/2025
luogo iniziale del fatto segnalato:TAMBRE BELLUNO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:POSTE ITALIANE

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. STATO ITALIANO COME ENTITA’ OCCUPANTE NEI TERRITORI DELLA REPUBBLICA DI VENETHIA
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. NULLITA’ ASSOLUTA DEGLI ATTI EMESSI DALLO STATO ITALIANO NEI TERRITORI VENETI
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. IL D.LGS 212/20210 CONFERMA L’ILLEGALITA’ DELLA SOVRANITA’ ITALIANA
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. ASSENZA DI UN CONTRATTO DI CITTADINANZA TRA IL POPOLO VENETO E LO STATO ITALIANO
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. DINAMICA DELL’ACCADUTO;
Oggi 12/06/2025,è arrivato il postino x consegnarmi una raccomandata
Da parte di Agenzia delle entrate di Belluno .Ho chiesto chi fosse
Postel spa e mi ha risposto , la società che ha preso in carico la distribuzione delle raccomandate, ho richiesto se mi dava la relata di notifica e lui mi risponde che non può farmela ,allora gli ho fatto scrivere sulla raccomandata
Rifiuta x mancata relata di notifica.
6. RICHIESTA:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
ANNALISA PUIATTI

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150814215018032) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.06.06 – PUIATTI ANNALISA – SPN – 0150808162153020 – referente: ME STESSA

Oggetto: 2025.06.06 – PUIATTI ANNALISA – SPN – 0150808162153020 – referente: ME STESSA

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: ANNALISA
Cognome: PUIATTI
Codice Unico Personale: 111431181953
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:06/06/2025
luogo iniziale del fatto segnalato:PUOS ALPAGO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:BANCA INTESA SAN PAOLO FILIALE DI PUOS ALPAGO

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
Oggi controllando sull’app.del telefono
X verificate il mio conto mi accorgo che la banca intesa San Paolo ha dato il consenso senza avvisarmi al pignoramento N9261483 di prelevare dal mio conto 506.00 euro.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.

Ho Accettato il consenso de la Politega su la Privacy del sito.
ANNALISA PUIATTI

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150808162153020) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.06.03 – CELOT BENEDETTO – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150805155557310 – referente: ME STESSO

Oggetto: 2025.06.03 – CELOT BENEDETTO – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150805155557310 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:3 GIUGNO 2025 ORE 14:15
luogo iniziale del fatto segnalato:VIA ROMA 73/I – VILLORBA (CONTEA DI TREVISO) / PRESSO LA SEDE DELLA MIA AZIENDA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:POSTE ITALIANE S.P.A., VIALE EUROPA 190, 00144 – ROMA (RM) – PARTITA IVA ITALIANA: 01114601006 / CODICE FISCALE ITALIANO: 97103880585

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. STATO ITALIANO COME ENTITA’ OCCUPANTE NEI TERRITORI DELLA REPUBBLICA DI VENETHIA
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. NULLITA’ ASSOLUTA DEGLI ATTI EMESSI DALLO STATO ITALIANO NEI TERRITORI VENETI
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. IL D.LGS 212/20210 CONFERMA L’ILLEGALITA’ DELLA SOVRANITA’ ITALIANA
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. ASSENZA DI UN CONTRATTO DI CITTADINANZA TRA IL POPOLO VENETO E LO STATO ITALIANO
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. DINAMICA DELL’ACCADUTO;
Faccio riferimento alla SPN 150801163355980 del 30 maggio 2025 e con l’invio della presente DENUNCIO nuovamente la corporation POSTE ITALIANE S.P.A. per quanto successo oggi 3 giugno 2025 alle ore 14:15.
Si è presentato presso la mia sede aziendale un operatore uomo della corporation POSTE ITALIANE S.P.A.
Ha ammesso che il suo scopo era portare a termine una notifica nei miei confronti.
Ha confermato che stava cercando di notificare per conto di un mittente.
Ha confermato che per consegnare necessitava di avere la mia firma.
Nel dar corso e persistendo nel suo intento più volte si è rifiutato di declinare le proprie generalità nonostante lo avessi più volte invitato a procedere in tal senso.
Ha affermato che solo se avessi firmato e ritirato mi avrebbe detto il suo nome e cognome.
Ha affermato che lui è venuto apposta per notificare.
Ha affermato di avere la qualifica di notificatore.
Ha chiamato al telefono una direttrice delle POSTE ITALIANE S.P.A. e al termine della chiamata mi ha riferito che questa gli ha detto che la “notifica non esiste”.
Presumo possa trattarsi di un ulteriore tentativo di notifica del medesimo atto e/o comunicazione oggetto di denuncia nella SPN sopra menzionata.
L’operatore di POSTE ITALIANE S.P.A. si è trattenuto per circa 31 minuti.
6. RICHIESTA:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
BENEDETTO CELOT

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150805155557310) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.06.02 – FURLANETTO MANUEL – SPN – 0150804152058630 – referente: ME STESSO CERNIDE 1615

Oggetto: 2025.06.02 – FURLANETTO MANUEL – SPN – 0150804152058630 – referente: ME STESSO CERNIDE 1615

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: MANUEL
Cognome: FURLANETTO
Codice Unico Personale: 00940056701000000
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:21 FEBBRAIO 2025
luogo iniziale del fatto segnalato:VIA POSTIOMA 45A 31020 VILLORBA TREVISO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:PRINCIPALE INDIZIATO VALMIR MICI (ORIGINE ALBANESE) RESIDENTE A SAN POLO DI PIAVE (TV)

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
NEL MESE DI FEBBRAIO, ALL’ INTERNO DI QUELLA CHE ERA LA MIA PROPRIETA’ E’ STATO SMONTATO E PORTATO VIA DALLA JEEP PARCHEGGIATA TARGA AC061DN, IL MASCHERONE COMPLETO ANTERIORE.
POI E’ SPARITO UN TAVOLO IN FERRO DA LAVORO DI PROPRIETA’ DI ANTONIO IAMARRONE (RESIDENTE A MESTRE) CHE ERA PARCHEGGIATO ALL’ ESTERNO DELL’OFFICINA DEL SIG. VALMIR MICI ED ALL’ ESTERNO DELLA SUA PROPRIETA’. IL SIG. VALMIR MICI FATALITA’ HA LASCIATO PER 3-4 GIORNI LA PORTA DEL CAPANNONE APERTA (SI ERA DIMENTICATO DI CHIUDERLA) E COSI’ ENTRANDO PER VEDERE SE C’ERA QUALCUNO, HO VISTO ALL’ INTERNO IL TAVOLO DA LAVORO DEL SIG. ANTONIO IAMARRONE, FATTO SPARIRE PRECEDENTEMENTE DA DOVE ERA PARCHEGGIATO ALL’ ESTERNO DELL’ EDIFICIO IN ATTESA CHE FOSSE PORTATO VIA DAL LEGITTIMO PROPRIETARIO. CHIEDO L’ ARRESTO PER FURTO PER IL TAVOLO DA LAVORO DEL SIG. ANTONIO IAMARRONE. PER IL MASCHERONE DELLA JEEP NON HO LE PROVE ANCHE SE IL PRINCIPALE SOSPETTATO RESTA IL SIG. MICI.
QUELLO CHE DICHIARO E’ VERO PERCHE’ COSI’ HO VEDUTO E NE SONO STATO TESTIMONE.
MANUEL FURLANETTO
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.

Ho Non accettato il consenso de la Politega su la Privacy del sito.
MANUEL FURLANETTO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150804152058630) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.05.30 – CELOT BENEDETTO – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150801163355980 – referente: ME STESSO

Oggetto: 2025.05.30 – CELOT BENEDETTO – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150801163355980 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:30 MAGGIO 2025 ORE 16:03
luogo iniziale del fatto segnalato:VIA ROMA 73/I – VILLORBA (CONTEA DI TREVISO) / PRESSO LA SEDE DELLA MIA AZIENDA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:POSTE ITALIANE S.P.A., VIALE EUROPA 190, 00144 – ROMA (RM) – PARTITA IVA ITALIANA: 01114601006 / CODICE FISCALE ITALIANO: 97103880585

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. STATO ITALIANO COME ENTITA’ OCCUPANTE NEI TERRITORI DELLA REPUBBLICA DI VENETHIA
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. NULLITA’ ASSOLUTA DEGLI ATTI EMESSI DALLO STATO ITALIANO NEI TERRITORI VENETI
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. IL D.LGS 212/20210 CONFERMA L’ILLEGALITA’ DELLA SOVRANITA’ ITALIANA
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. ASSENZA DI UN CONTRATTO DI CITTADINANZA TRA IL POPOLO VENETO E LO STATO ITALIANO
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. DINAMICA DELL’ACCADUTO;
Con l’invio della presente, DENUNCIO la corporation POSTE ITALIANE S.P.A. per quanto successo oggi 30 maggio 2025 alle ore 16:03.
Si è presentata presso la mia sede aziendale PACI ENRICA operatrice della corporation POSTE ITALIANE S.P.A..
Ha tentato di notificarmi un atto e/o comunicazione di cui non conosco la provenienza.
Sono stato risoluto nel comunicare che in assenza della relata di notifica non potevo ricevere alcunché perché POSTE ITALIANE S.P.A. non stava rispettando le procedure previste affinché la stessa notifica fosse ritenuta valida.
L’ho avvertita altresì di non lasciare alcun avviso nella cassetta delle lettere perché, constatata la mia presenza in loco, l’assunzione di tale comportamento da parte di POSTE ITALIANE S.P.A. avrebbe costituito un falso.
Dopo essersi confrontata telefonicamente con un suo superiore mi ha comunicato che non aveva quello che io stavo richiedendo e pertanto avrebbe provveduto a riportare indietro quanto in suo possesso.
6. RICHIESTA:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
BENEDETTO CELOT

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150801163355980) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.05.30 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0150801155026789 – referente: ME STESSO

Oggetto: 2025.05.30 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0150801155026789 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 2017091314101
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:30 MAGGIO 2025
luogo iniziale del fatto segnalato:CHIAMATA RICEVUTA AL MIO TELEFONO MOBILE AZIENDALE
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:IMERAJ DARIA – PROGETTI DEL CUORE

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
Con l’invio della presente DENUNCIA riporto di seguito quanto accaduto in data odierna:
– oggi 30 maggio 2025 alle ore 14:53 ha ricevuto una chiamata dal numero +39 345 5980686,
– la donna che parlava si è identificata come IMERAJ DARIA e ha sostenuto di operare per conto dell’ente e/o associazione e/o corporation italiano/a PROGETTI DEL CUORE,
– sosteneva di dovermi consegnare una comunicazione sanitaria patrocinata dal comune italiano di Villorba,
– ho chiesto come avesse fatto a ottenere il mio numero mobile,
– ha risposto che lo ha ottenuto dalla CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA,
– le ho detto che io non avevo mai autorizzato alcuna camera di commercio in tal senso,
– le ho detto di cancellare il mio numero.
Chiedo alla Divisione Investigativa della Polisia Nasionale Veneta di indagare in merito, per capire quali intenzioni possano celare dietro simili comunicazioni patrocinate dal comune italiano di Villorba.
Si constata che il garante dei dati e della privacy italiano (GPDP) lascia continuamente che si ripetano queste situazioni ai danni del Popolo Veneto.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.

Ho Non accettato il consenso de la Politega su la Privacy del sito.
BENEDETTO CELOT

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150801155026789) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.05.29 – PUIATTI ANNALISA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150800174247004 – referente: ME STESSA

Oggetto: 2025.05.29 – PUIATTI ANNALISA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150800174247004 – referente: ME STESSA

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: ANNALISA
Cognome: PUIATTI
Codice Unico Personale: 111431181953
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:27/10/2025
luogo iniziale del fatto segnalato:TAMBRE BELLUNO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:POSTE ITALIANE

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. STATO ITALIANO COME ENTITA’ OCCUPANTE NEI TERRITORI DELLA REPUBBLICA DI VENETHIA
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. NULLITA’ ASSOLUTA DEGLI ATTI EMESSI DALLO STATO ITALIANO NEI TERRITORI VENETI
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. IL D.LGS 212/20210 CONFERMA L’ILLEGALITA’ DELLA SOVRANITA’ ITALIANA
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. ASSENZA DI UN CONTRATTO DI CITTADINANZA TRA IL POPOLO VENETO E LO STATO ITALIANO
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. DINAMICA DELL’ACCADUTO;
Il giorno 27/05/2025 si presenta il postino per consegnarmi una raccomandata riguardante un atto giudiziario, chiedendomi la firma.
Io di conseguenza ho chiesto che mi dasse una relata di notifica e lui mi risponde che non può.
Allora io gentilmente ho chiesto che venisse da lui scritto il motivo per cui io non accetto la busta.
6. RICHIESTA:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
ANNALISA PUIATTI

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150800174247004) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.05.28 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0150730161351544 – referente: ME STESSO

Oggetto: 2025.05.28 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0150730161351544 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:SABATO 24 MAGGIO 2025
luogo iniziale del fatto segnalato:ALL’INTERNO DEI TERRITORI DELLA REPUBLICA DE VENETHIA – DISTRETTO DI SAN BIAGIO DI CALLALTA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:MONTAGNER RENE’ – VICE COMANDANTE CORPO DI POLIZIA LOCALE DEL COMUNE ITALIANO DI SAN BIAGIO DI CALLALTA

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE

Il giorno sabato 24 maggio 2025, in occasione della 14ª tappa del cosiddetto “Giro d’Italia”, manifestazione sportiva organizzata dallo Stato italiano e da suoi enti o soggetti collegati, ho subito un impedimento arbitrario alla libera circolazione su strada pubblica, ben due ore prima dell’orario previsto per il passaggio della competizione ciclistica.

Fatti cronologici principali:

  • Ore 11:22 circa: mentre mi immettevo da via 47° Reggimento Artiglieria su via Argine Piave (in direzione Ponte di Piave), sono stato bloccato da un agente della polizia locale italiana.

  • Ho motivato l’urgenza personale e chiesto il passaggio in senso conforme al tragitto della gara, ma mi è stato rifiutato.

  • L’agente ha chiamato il suo vicecomandante, il sig. Montagner Renée, che – tramite vivavoce – ha minacciato un mio accompagnamento coatto (“la portiamo dentro”) se avessi proseguito.

  • Ho chiesto l’identità sia del vicecomandante (che si è identificato come Montagner Renée) che dell’agente in loco (Altoè Luca), entrambi appartenenti al corpo di polizia locale di San Biagio di Callalta.

  • È intervenuta una seconda pattuglia, evidentemente inviata su ordine del vicecomandante, rendendo la situazione potenzialmente intimidatoria.

  • Ho dichiarato la mia qualità di Cittadino autodeterminato sotto l’Egida del Governo Veneto Provvisorio, chiedendo se fosse stato chiesto e ottenuto il necessario permesso del GVP per la chiusura delle strade: non ho ricevuto risposta adeguata, se non frasi generiche.

L’intero scambio si è svolto nell’arco di circa 4 minuti, in un clima che ha assunto sempre più i connotati di una intimidazione istituzionale e sopraffazione da parte di forze estranee al nostro ordinamento legittimo.

  1. L’evento sportivo ha avuto luogo su territori non soggetti alla sovranità italiana, come confermato da atti storici e giuridici, tra cui:

    • Il mancato riconoscimento dell’annessione del 1866;

    • Il diritto di autodeterminazione del Popolo Veneto, esercitato e formalizzato con Atto Costitutivo del MLNV e il Governo Veneto Provvisorio (GVP), legittimato dall’art. 96.3 del Primo Protocollo Aggiuntivo (1977) alle Convenzioni di Ginevra.

  2. Lo Stato italiano, presumibilmente, ha richiesto autorizzazioni ai governi esteri di Albania e Slovenia per il passaggio della corsa, ma non ha fatto altrettanto con il GVP per il transito sul territorio veneto, dimostrando una grave violazione del diritto internazionale.

  3. La preclusione alla libera circolazione avvenuta oltre ogni misura oggettivamente necessaria si configura come abuso d’autorità e limitazione ingiustificata di diritti fondamentali.

  4. La minaccia verbale di “portarmi dentro” se avessi esercitato il mio diritto alla circolazione rappresenta un atto arbitrario e intimidatorio, contrario alla Carta dei Diritti Fondamentali dell’Uomo, al diritto di autodeterminazione e ai principi generali di proporzionalità.

RICHIESTA FINALE
Alla luce dei fatti sopra esposti, si richiede la registrazione a ruolo giudiziario dei soggetti menzionati – Montagner Renée e Altoè Luca – per abuso d’autorità, minaccia e violazione del diritto internazionale, riservandosi il diritto di procedere a ulteriori denunce pubbliche e internazionali qualora non pervenga alcuna confutazione ufficiale da parte dello Stato italiano e dei suoi rappresentanti locali.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.

Ho accettato il consenso de la Politega su la Privacy del sito.
BENEDETTO CELOT

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150730161351544) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.05.28 – MASIERO LINO DANIELE – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150730181738340 – referente: SB

Oggetto: 2025.05.28 – MASIERO LINO DANIELE – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150730181738340 – referente: SB

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: LINO DANIELE
Cognome: MASIERO
Codice Unico Personale: 0140726160559202
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:28.05.2025
luogo iniziale del fatto segnalato:VIA DUE GIUGNO 5/D – FIESSO D’ARTICO – VE
soggetti ritenuti responsabili:SCONOSCIUTI MA RICONOSCIBILI
Precisazione:ADDETTO SERVIZIO POSTALE

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. STATO ITALIANO COME ENTITA’ OCCUPANTE NEI TERRITORI DELLA REPUBBLICA DI VENETHIA
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. NULLITA’ ASSOLUTA DEGLI ATTI EMESSI DALLO STATO ITALIANO NEI TERRITORI VENETI
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. IL D.LGS 212/20210 CONFERMA L’ILLEGALITA’ DELLA SOVRANITA’ ITALIANA
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. ASSENZA DI UN CONTRATTO DI CITTADINANZA TRA IL POPOLO VENETO E LO STATO ITALIANO
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. DINAMICA DELL’ACCADUTO;
Oggi 28 maggio alle ore 11,30 circa aveva suonato il campanello una collaboratrice delle poste italiane,sono uscito e mi ha chiesto la mia identità nome cognome, non ho idea da quale ufficio provenisse, voleva consegnarmi la raccomandata ufficio entrate.
Chiedendo una RELATA DI NOTIFICA per la raccomandata la collaboratrice non sapeva cosa dire e non l’ho ricevuta.
6. RICHIESTA:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
LINO DANIELE MASIERO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150730181738340) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.05.24 – PENZO LUISA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150726174015840 – referente: ME MEDESIMA

Oggetto: 2025.05.24 – PENZO LUISA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150726174015840 – referente: ME MEDESIMA

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: LUISA
Cognome: PENZO
Codice Unico Personale: 7981016101001000
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:23.05.2025
luogo iniziale del fatto segnalato:ALPAGO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:POSTE ITALIANE

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. STATO ITALIANO COME ENTITA’ OCCUPANTE NEI TERRITORI DELLA REPUBBLICA DI VENETHIA
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. NULLITA’ ASSOLUTA DEGLI ATTI EMESSI DALLO STATO ITALIANO NEI TERRITORI VENETI
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. IL D.LGS 212/20210 CONFERMA L’ILLEGALITA’ DELLA SOVRANITA’ ITALIANA
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• Anche l’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. ASSENZA DI UN CONTRATTO DI CITTADINANZA TRA IL POPOLO VENETO E LO STATO ITALIANO
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun Cittadino Veneto Autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. DINAMICA DELL’ACCADUTO;
Il giorno 23.05.2025 il postino si presenta con una busta verde proveniente dalla sezione polizia stradale di Vicenza, Contrà santa Maria Nuova, relativa ad un atto giudiziario italiano, verbale violaz. codice strada, già di certo rigettato da me in passato. Il postino mi chiede di firmare ed io gli ricordo che firmo solo se mi rilascia la relata di notifica. Lui mi dice che non può farla. Allora, come già gli ho detto in passato, gli dico che non ritiro nulla perché senza relata è un atto privo di valore giuridico e gli chiedo cortesemente di scrivere che non voglio il cartaceo per i motivi suddetti. Lui gentilmente agisce in tal senso (come si può evincere dalla documentazione che oggi stesso ho inviato al MLNV/GVP).
Nell’osservare le foto che ho scattato relative alla suddetta busta noto la dicitura: “notificazione ai sensi della legge 890/1982” e poche righe sotto : “ufficiale giudiziario ord. n° 2022-428”. Quindi è una notifica a tutti gli effetti e perciò per legge deve essere consegnata insieme alla relata.
6. RICHIESTA:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
LUISA PENZO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150726174015840) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.05.15 – PENZO LUISA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150717184333888 – referente: ME MEDESIMA

Oggetto: 2025.05.15 – PENZO LUISA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150717184333888 – referente: ME MEDESIMA

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: LUISA
Cognome: PENZO
Codice Unico Personale: 7981016101001000
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:15.05.2025
luogo iniziale del fatto segnalato:ALPAGO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:POSTE ITALIANE

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. STATO ITALIANO COME ENTITA’ OCCUPANTE NEI TERRIROTI DELLA REPUBBLICA DI VENETHIA
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. NULLITA’ ASSOLUTA DEGLI ATTI EMESSI DALLO STATO ITALIANO NEI TERRITORI VENETI
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. IL D.LGS 212/20210 CONFERMA L’ILLEGALITA’ DELLA SOVRANITA’ ITALIANA
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. ASSENZA DI UN CONTRATTO DI CITTADINANZA TRA IL POPOLO VENETO E LO STATO ITALIANO
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. DINAMICA DELL’ACCADUTO;
Oggi, 15.05.2025, nel primo pomeriggio arriva il postino che mi comunica di avere una rmn (raccomandata messo notificatore) da parte di agenzia entrate e riscossione di Belluno. Gli chiedo se vuole la mia firma e lui mi risponde affermativamente.
Allora io rispondo che se vuole la mia firma lui per favore mi fa la relata di notifica.
Lui mi risponde che non può farla al momento (potrebbe essere licenziato per non aver ottemperato alle disposizioni di poste italiane), ma che mi arriverà dopo qualche mese”(se non ho capito male, dopo essere stata visionata dall’anagrafe comunale).
“Allora io firmo tra qualche mese” gli rispondo.
Lui, avendo già conosciuto precedentemente la mia posizione e determinazione, mi chiede: “non la vuoi ricevere?”.
Ed io insisto dicendo, come sempre: “se vuoi la mia firma per darmi quella documentazione tu devi farmi la relata.
Ti ho spiegato l’altra volta che la mia firma serve in realtà per convalidare la notifica, come si dimostra da comunicazioni ricevute nel passato che venivano considerate dalle istituzioni italiane, in un tempo successivo, notificate (ma in realtà non mi è mai stata fatta la relata).
La notifica in realtà è valida solo se accompagnata dalla relata, che oltretutto io sono libera di non firmare mentre chi la redige è obbligato per legge italiana a consegnarla.
Io non accetto quella busta e per favore scrivi che il motivo è per mancata presentazione di relata di notifica”.
Il postino, a questo punto ha rispettato la mia posizione e la mia scelta.
Egli infatti ha scritto, come si dimostra da foto inviata al MLNV/GVP, che rifiuto l’invio per mancato rilascio di relata di notifica.
6. RICHIESTA:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
LUISA PENZO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150717184333888) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.05.10 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0150712120111756 – referente: ME STESSO

Oggetto: 2025.05.10 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0150712120111756 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:10 MAGGIO 2025
luogo iniziale del fatto segnalato:PRESSO LA SEDE DELLA MIA AZIENDA – VILLORBA VIA ROMA 73/I
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:TELECOM ITALIA S.P.A.

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
Questa mattina 10 maggio 2025 al mio arrivo in ufficio constato che la linea internet non funziona.
Pensavo che il problema fosse da ricollegarsi allo stacco della corrente messo in atto da ENEL ENERGIA S.P.A. la sera precedente (fatto denunciato tramite SPN inviata oggi alle 10:15 circa).
Ho contattato il tecnico di rete che mi ha guidato in alcune operazioni dopodiché rimanendo irrisolta la situazione di stallo lavorativa che si era creata, mi ha suggerito di chiamare il 191 di TELECOM ITALIA per far fare la verifica della funzionalità del router.
Alle 09:30 circa ho chiamato e l’operatrice che mi ha risposto mi ha detto che risultavano delle fatture non pagate.
Io gli ho detto che tutte le fatture relative ai consumi erano state pagate.
Lei mi ha detto che mi avrebbe fatto chiamare da un collega perché lei non riusciva a risolvere questa situazione.
Non ricevendo alcun contatto da parte della suddetta corporation italiana, verso le ore 11:00 ho richiamato e ho parlato con SIMONA, la quale mi ha detto che vedeva che la richiesta di riattivazione era stata da loro internamente inoltrata e quindi avrei avuto di nuovo la linea nella giornata di lunedì.
Altresì mi disse che i pagamenti e i rigetti di notifica inoltrati alla corporation italiana TELECOM ITALIA S.P.A. erano stati ritenuti infondati.
I rigetti da me inviati alla suddetta corporation, riguardavano somme che richiedevano a titolo di indennità di ritardato pagamento su fatture già pagate oltre alla pretesa di ricevere da parte mia il pagamento di euro 100 a titolo di anticipo conversazioni, che trovo totalmente ingiusto, nutrendo molti dubbi sotto il profilo legale in merito alla sua applicabilità.
Preciso infatti che le fatture relative al servizio io le pago in anticipo, rispetto alla scadenza riportata nelle stesse, ma loro non mi indennizzano mai in tal senso.
Ovviamente mediante gli atti RDN ho fatto presente tutto questo spiegando il perché non intendevo corrispondere quanto richiesto.
Anche in questo caso il diritto di replica e il diritto di far valere i propri diritti da parte dell’utente non è concesso e non è contemplato da queste corporation italiane.
La situazione è pesantemente ingiusta.
Di fatto mi costringono a soccombere al loro ricatto senza diritto di replica proprio perché se intendi avanzare le tue ragioni vieni costantemente punito mediante la sospensione del servizio.
Come possiamo definire il fatto di riuscire nell’intento di ottenere denaro mediante la pratica d’infliggere un disservizio?
Disservizio che comporta danni materiali, morali e perdite di tempo e di denaro per colui che lo subisce.
Mi chiedo chi sta agevolando e acconsentendo tutto questo?
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.

Ho Non accettato il consenso de la Politega su la Privacy del sito.
BENEDETTO CELOT

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150712120111756) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.05.10 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0150712095642483 – referente: ME STESSO

Oggetto: 2025.05.10 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0150712095642483 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:9 MAGGIO 2025 ORE 18:30 CIRCA
luogo iniziale del fatto segnalato:PRESSO LA SEDE DELLA MIA AZIENDA – VILLORBA VIA ROMA 73/I
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:ENEL ENERGIA SPA (SEDE LEGALE) VIA LUIGI BOCCHERINI 15 – 00198 ROMA

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
La situazione è diventata oramai insopportabile.
Questi soggetti ignorano i diritti altrui.
Nonostante NON abbiano confutato alcun atto loro notificato, mi costringono a sospensioni di fornitura di corrente elettrica pur di ottenere tutte le somme di denaro che presumono di poter pretendere.
Il fatto che il cliente non possa esprimere e rivendicare le proprie ragioni ma venga costantemente ricattato tramite le suddette sospensioni mi fa molto riflettere sulla
legalità, la correttezza e l’etica con cui queste corporation italiane operano, soprattutto nei confronti del Popolo Veneto.
Lo stacco di corrente improvviso mi ha creato seri danni alla rete aziendale che risulta momentaneamente compromessa.
Chi sostiene tutti questi costi causati dal loro comportamento?
Ieri sera 9 maggio 2025 alle ore 20:31, circa due ore dopo lo stacco, ho chiamato il servizio clienti della corporation italiana ENEL ENERGIA S.P.A., ho parlato con AMANDA la quale semplicemente mi ha riferito che ci sono 170,22 euro da pagare e quello era il motivo per cui ho subito lo stacco.
Mi disse che tale richiesta mi era stata inviata tramite raccomandata.
Io ho detto che nessuno aveva provveduto a notificarmi quanto da lei asserito.
Le ho chiesto se avesse prova dell’avvenuta notifica e la stessa ha confermato di non avere prova in tal senso ma sicuramente era stata inviata.
Poi ha sostenuto che era stata inviata anche in formato elettronico, ma io le ho detto che mai mi era pervenuta.
Io le ho fatto presente che tutti i rigetti di notifica che erano stati inviati risultavano nella loro interezza inconfutati.
Lei sosteneva di non capire cosa fosse un simile atto, aggiungendo che loro avevano sempre risposto a quanto da me inviato.
Io le ho precisato che un rigetto di notifica deve essere confutato punto per punto, mentre loro davano risposte non pertinenti a quanto in essi contenuto e rivendicato.
Chiedo di essere risarcito per tutti i danni subiti e subendi.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150712095642483) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.05.07 – CELOT BENEDETTO – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150709123444820 – referente: ME STESSO

Oggetto: 2025.05.07 – CELOT BENEDETTO – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150709123444820 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:7 MAGGIO 2025 ORE 10:45 CIRCA
luogo iniziale del fatto segnalato:VIA ROMA 73/I – VILLORBA (CONTEA DI TREVISO) / PRESSO LA SEDE DELLA MIA AZIENDA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:POSTE ITALIANE S.P.A., VIALE EUROPA 190, 00144 – ROMA (RM) – PARTITA IVA ITALIANA: 01114601006 / CODICE FISCALE ITALIANO: 97103880585

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. STATO ITALIANO COME ENTITA’ OCCUPANTE NEI TERRIROTI DELLA REPUBBLICA DI VENETHIA
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. NULLITA’ ASSOLUTA DEGLI ATTI EMESSI DALLO STATO ITALIANO NEI TERRITORI VENETI
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. IL D.LGS 212/20210 CONFERMA L’ILLEGALITA’ DELLA SOVRANITA’ ITALIANA
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. ASSENZA DI UN CONTRATTO DI CITTADINANZA TRA IL POPOLO VENETO E LO STATO ITALIANO
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. DINAMICA DELL’ACCADUTO;
Con la presente denuncio il seguente fatto avvenuto in data odierna 7 maggio 2025 alle ore 10:45 circa.
Premetto che nei giorni scorsi avevo controllato la cassetta postale della mia azienda all’interno della quale non c’era alcunché.
Oggi 7 maggio 2025 alle ore 10:45 circa mi trovavo all’interno del mio ufficio con un cliente.
Stavamo conversando quando vedo parcheggiare davanti la mia sede il ciclomotore di poste italiane.
Scende un’operatrice donna fra i 30-40 anni (presumo che questa possa essere l’età perché con il casco addosso diventa difficile stabilirla con maggior precisione).
Dapprima si avvia preso un’abitazione nelle vicinanze e poi vedo che si avvia verso l’ingresso del mio ufficio dove si trova la cassetta postale.
Il mio ufficio è completamente vetrato, la porta del mio ufficio era aperta e io e il mio cliente stavamo conversando a circa 2 metri dalla porta stessa.
Noto che l’operatrice ha in mano delle buste che provvede a inserire nella cassetta postale del mio ufficio andandosene frettolosamente.
Per l’operatrice era impossibile non vederci e non sentirci, ma lei intenzionalmente non ha rivolto lo sguardo verso di me. Dico “me” perché con questa operatrice vi sono stati dei pregressi, per cui mi conosce.
Poco dopo la partenza del mio cliente esco e apro la cassetta postale, la quale, preciso, è predisposta verso l’alto per l’imboccatura.
Con grandissimo stupore noto che insieme alle buste pubblicitarie, aveva inserito anche un avviso di giacenza che riportava data di emissione giorno 5 maggio 2025 e data disponibile per il ritiro a partire dal giorno 7 maggio 2025.
Il caso ha voluto che l’operatrice delle poste italiane mi consegnasse la pubblicità proprio il giorno 7 maggio 2025.
Altresì considerato, come sopra precisato, che lo spazio per l’imboccatura si trova nella parte alta della cassetta postale, ho notato che l’avviso di giacenza non si trovava schiacciato sotto le buste inserite, bensì davanti alle stesse e non risultava per nulla stropicciato e/o inumidito visti le piogge e l’umidità presente in questi giorni, dentro una cassetta che di fatto si trova esposta alle intemperie.
6. RICHIESTA:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
BENEDETTO CELOT

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150709123444820) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.05.06 – FURLANETTO MANUEL – SPN – 0150708132635889 – referente: ME STESSO CERNIDE 1615

Oggetto: 2025.05.06 – FURLANETTO MANUEL – SPN – 0150708132635889 – referente: ME STESSO CERNIDE 1615

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: MANUEL
Cognome: FURLANETTO
Codice Unico Personale: 00940056701000000
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:29/01/2025
luogo iniziale del fatto segnalato:VIA POSTIOMA 45A 31020 VILLORBA TREVISO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:NESSUNA

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
Buongiorno,
voglio denunciare la perdita di possesso, dal giorno 29/01/2025 ore 9.30, dei veicoli a me intestati con targa TV705351 e UD645918 ,in quanto, caricati su camion/gru targa GR743AB, con destinazione a me ignota, lasciavano la mia ex proprietà in via Postioma 45a Catena di Villorba (TV) I veicoli si trovavano all’ interno della mia officina venduta all’ asta immobiliare il 14/03/2024 e aggiudicata al sig. Valmir Mici residente a S. Polo di Piave (TV). I veicoli non mi sono stati restituiti dal nuovo proprietario. Sui due veicoli sopraindicati gravava provvedimento di fermo amministrativo italiano eseguito da ABACO SPA, (comunicazione di fermo n. 20539 del 31/07/2018 e fermo n. 1222 del 01/02/2024).
Cordialità,
Manuel Furlanetto
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
MANUEL FURLANETTO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150708132635889) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.05.01 – PUIATTI ANNALISA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150703091627074 – referente: ME STESSA

Oggetto: 2025.05.01 – PUIATTI ANNALISA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150703091627074 – referente: ME STESSA

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: ANNALISA
Cognome: PUIATTI
Codice Unico Personale: 111431181953
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:30 / 04 / 2025
luogo iniziale del fatto segnalato:TAMBRE BELLUNO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:POSTE ITALIANE

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. STATO ITALIANO COME ENTITA’ OCCUPANTE NEI TERRIROTI DELLA REPUBBLICA DI VENETHIA
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. NULLITA’ ASSOLUTA DEGLI ATTI EMESSI DALLO STATO ITALIANO NEI TERRITORI VENETI
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. IL D.LGS 212/20210 CONFERMA L’ILLEGALITA’ DELLA SOVRANITA’ ITALIANA
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. ASSENZA DI UN CONTRATTO DI CITTADINANZA TRA IL POPOLO VENETO E LO STATO ITALIANO
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. DINAMICA DELL’ACCADUTO;

Il giorno 30/04/2025 alle ore 15.11 si è presentato a casa il postino per consegnarmi una raccomandata in busta bianca pretendendo la mia firma , ho chiesto la relata di notifica.
Mi ha risposto che non può rilasciarmela e allora mi sono rifiutata .
Facendogli scrivere sulla busta il motivo per cui io non l’ho accettata.
6. RICHIESTA:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
ANNALISA PUIATTI

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150703091627074) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.04.15 – DAL PRA’ MARINA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150617182759617 – referente: SB

Oggetto: 2025.04.15 – DAL PRA’ MARINA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150617182759617 – referente: SB

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: MARINA
Cognome: DAL PRA’
Codice Unico Personale: 090913161133000
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:11.04.2025
luogo iniziale del fatto segnalato:VIA GIOVE, 14 – NOVE (VI)
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:POSTINO DI SESSO MASCHILE, ADULTO, ACCENTO NOSTRANO

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. STATO ITALIANO COME ENTITA’ OCCUPANTE NEI TERRIROTI DELLA REPUBBLICA DI VENETHIA
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. NULLITA’ ASSOLUTA DEGLI ATTI EMESSI DALLO STATO ITALIANO NEI TERRITORI VENETI
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. IL D.LGS 212/20210 CONFERMA L’ILLEGALITA’ DELLA SOVRANITA’ ITALIANA
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. ASSENZA DI UN CONTRATTO DI CITTADINANZA TRA IL POPOLO VENETO E LO STATO ITALIANO
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. DINAMICA DELL’ACCADUTO;
Intorno alle ore 12.00 ha suonato il campanello di casa il postino che ho raggiunto poco dopo sotto il portico condominiale.
Lo stesso ha esordito dicendo: “c’è una raccomandata” e mi è venuto incontro aggiungendo “c’è da firmare”.
Ho chiesto di farmi una relata di notifica e avrei firmato.
Il postino ha risposto: “cos’è una relata di notifica” … ha poi aggiunto che il plico era una normale raccomandata e che se fosse stato un atto giudiziario avrebbe fatto una ricevuta.
Ho chiesto di vedere che tipo di raccomandata aveva da notificarmi ma lui si è opposto facendomi solo intravedere una mezza sigla “MI…”.
Allora lui aggiungeva che avrebbe scritto che io mi rifiutavo di firmare andandosene.
6. RICHIESTA:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
MARINA DAL PRA’

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150617182759617) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.04.15 – DAL PRA’ MARINA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150617182354925 – referente: SB

Oggetto: 2025.04.15 – DAL PRA’ MARINA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150617182354925 – referente: SB

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: MARINA
Cognome: DAL PRA’
Codice Unico Personale: 090913161133000
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:NEI PRIMI GIORNI DEL MESE DI MARZO
luogo iniziale del fatto segnalato:PRESSO IL MIO INDIRIZZO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:POSTINO DI SESSO MASCHILE, ADULTO, ACCENTO NOSTRANO

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. STATO ITALIANO COME ENTITA’ OCCUPANTE NEI TERRIROTI DELLA REPUBBLICA DI VENETHIA
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. NULLITA’ ASSOLUTA DEGLI ATTI EMESSI DALLO STATO ITALIANO NEI TERRITORI VENETI
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. IL D.LGS 212/20210 CONFERMA L’ILLEGALITA’ DELLA SOVRANITA’ ITALIANA
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. ASSENZA DI UN CONTRATTO DI CITTADINANZA TRA IL POPOLO VENETO E LO STATO ITALIANO
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. DINAMICA DELL’ACCADUTO;
Ho richiesto il rilascio di una ricevuta che non mi è stata consegnata per il suo rifiuto.
6. RICHIESTA:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
MARINA DAL PRA’

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150617182354925) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.04.13 – SOW SAMBA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150615175733639 – referente: CERNIDE 34 -2

Oggetto: 2025.04.13 – SOW SAMBA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150615175733639 – referente: CERNIDE 34 -2

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: SAMBA
Cognome: SOW
Codice Unico Personale: 131824125718
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:20/03/2025
luogo iniziale del fatto segnalato:UFFICIO POSTALE DI FONTE 31010 TV
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:IMPIEGATO DI SPORTELLO

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. STATO ITALIANO COME ENTITA’ OCCUPANTE NEI TERRIROTI DELLA REPUBBLICA DI VENETHIA
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. NULLITA’ ASSOLUTA DEGLI ATTI EMESSI DALLO STATO ITALIANO NEI TERRITORI VENETI
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. IL D.LGS 212/20210 CONFERMA L’ILLEGALITA’ DELLA SOVRANITA’ ITALIANA
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. ASSENZA DI UN CONTRATTO DI CITTADINANZA TRA IL POPOLO VENETO E LO STATO ITALIANO
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. DINAMICA DELL’ACCADUTO;
Il giorno 20/03/2025 alle ore 12,00 ho ritirato tre raccomandate a all’ufficio postale di Fonte e l’impiegata allo sportello si é rifiutata di compilare e firmare la relata di notifica dicendo che non é autorizzata a rilasciare relate.
6. RICHIESTA:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
SAMBA SOW

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150615175733639) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.04.13 – FOGGIATO GIUSEPPE – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150615144513824 – referente: CERNIDE 34 -2

Oggetto: 2025.04.13 – FOGGIATO GIUSEPPE – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150615144513824 – referente: CERNIDE 34 -2

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: GIUSEPPE
Cognome: FOGGIATO
Codice Unico Personale: 12172018152
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:28/03/25
luogo iniziale del fatto segnalato:PRESSO LA MIA ABITAZIONE VIA CANALETTO 5 31040 PEDEROBBA TV
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:POSTINO

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. STATO ITALIANO COME ENTITA’ OCCUPANTE NEI TERRIROTI DELLA REPUBBLICA DI VENETHIA
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. NULLITA’ ASSOLUTA DEGLI ATTI EMESSI DALLO STATO ITALIANO NEI TERRITORI VENETI
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. IL D.LGS 212/20210 CONFERMA L’ILLEGALITA’ DELLA SOVRANITA’ ITALIANA
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. ASSENZA DI UN CONTRATTO DI CITTADINANZA TRA IL POPOLO VENETO E LO STATO ITALIANO
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. DINAMICA DELL’ACCADUTO;
Mi é stata consegnata la raccomandata il giorno 28/03/2025 alle ore 11,30 . Ho chiesto al postino la relata di notifica compilata e firmata ma lui si é rifiutato dicendomi che non é autorizzato a rilasciare relate di notifica .
6. RICHIESTA:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
GIUSEPPE FOGGIATO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150615144513824) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.04.13 – BINOTTO BRUNO – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150615101320869 – referente: CERNIDE 34 -2

Oggetto: 2025.04.13 – BINOTTO BRUNO – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150615101320869 – referente: CERNIDE 34 -2

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: BRUNO
Cognome: BINOTTO
Codice Unico Personale: 0140918153628130
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:27/03/2025
luogo iniziale del fatto segnalato:PRESSO LA MIA ABITAZIONE PIAZZA CAVOUR N.6 31050 VEDELAGO TV
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:POSTINO

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. STATO ITALIANO COME ENTITA’ OCCUPANTE NEI TERRIROTI DELLA REPUBBLICA DI VENETHIA
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. NULLITA’ ASSOLUTA DEGLI ATTI EMESSI DALLO STATO ITALIANO NEI TERRITORI VENETI
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. IL D.LGS 212/20210 CONFERMA L’ILLEGALITA’ DELLA SOVRANITA’ ITALIANA
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. ASSENZA DI UN CONTRATTO DI CITTADINANZA TRA IL POPOLO VENETO E LO STATO ITALIANO
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. DINAMICA DELL’ACCADUTO;
Mi é stata consegnata la raccomandata il giorno 27/03/2025 dal postino che si é rifiutato di compilare e firmare la relata di notifica e mi ha detto che lui non ha nessuna autorizzazione di emettere la relata di notifica.
6. RICHIESTA:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
BRUNO BINOTTO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150615101320869) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.04.12 – AMEDEO MARTIN DARIO – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150614164622074 – referente: CERNIDE 34-2

Oggetto: 2025.04.12 – AMEDEO MARTIN DARIO – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150614164622074 – referente: CERNIDE 34-2

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: MARTIN DARIO
Cognome: AMEDEO
Codice Unico Personale: 12171314856
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:31/03/2025
luogo iniziale del fatto segnalato:PRESSO LA MIA ABITAZIONE VIA ERIZZO 156/A 31044 MONTEBELLUNA TV
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:POSTINO

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. STATO ITALIANO COME ENTITA’ OCCUPANTE NEI TERRIROTI DELLA REPUBBLICA DI VENETHIA
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. NULLITA’ ASSOLUTA DEGLI ATTI EMESSI DALLO STATO ITALIANO NEI TERRITORI VENETI
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. IL D.LGS 212/20210 CONFERMA L’ILLEGALITA’ DELLA SOVRANITA’ ITALIANA
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. ASSENZA DI UN CONTRATTO DI CITTADINANZA TRA IL POPOLO VENETO E LO STATO ITALIANO
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. DINAMICA DELL’ACCADUTO;
Il giorno 31/03/2025 alle ore 14,00 mi é stata consegnata la raccomandata . Il postino si é rifiutato di compilare e firmare la relata di notifica e anche di fornirmi le proprie generalità.
6. RICHIESTA:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
MARTIN DARIO AMEDEO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150614164622074) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.04.12 – VISENTIN GIOVANNA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150614155123898 – referente: CERNIDE 34-2

Oggetto: 2025.04.12 – VISENTIN GIOVANNA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150614155123898 – referente: CERNIDE 34-2

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: GIOVANNA
Cognome: VISENTIN
Codice Unico Personale: 0141030155904752
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:28/03/2025
luogo iniziale del fatto segnalato:PRESSO LA MIA ABITAZIONE VIA MADONNA DELLA SALUTE 22 INT. 5 31031 CAERANO SAN MARCO TV
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:POSTINA

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. STATO ITALIANO COME ENTITA’ OCCUPANTE NEI TERRIROTI DELLA REPUBBLICA DI VENETHIA
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. NULLITA’ ASSOLUTA DEGLI ATTI EMESSI DALLO STATO ITALIANO NEI TERRITORI VENETI
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. IL D.LGS 212/20210 CONFERMA L’ILLEGALITA’ DELLA SOVRANITA’ ITALIANA
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. ASSENZA DI UN CONTRATTO DI CITTADINANZA TRA IL POPOLO VENETO E LO STATO ITALIANO
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. DINAMICA DELL’ACCADUTO;
Il giorno 28/03/2025 alle ore 12,40 mi é stata consegnata la raccomandata per cui faccio la contestazione in quanto la postina si è rifiutata di compilare e firmare la relata di notifica e anche di fornirmi le proprie generalità dicendomi di non essere autorizzata a compilare e firmare nessun tipo di relata di notifica.
6. RICHIESTA:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
GIOVANNA VISENTIN

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150614155123898) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.04.11 – HOXHA MENTOR – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150613124634869 – referente: CERNIDE 34-2

Oggetto: 2025.04.11 – HOXHA MENTOR – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150613124634869 – referente: CERNIDE 34-2

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: MENTOR
Cognome: HOXHA
Codice Unico Personale: 131316165158
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:02/04/2025
luogo iniziale del fatto segnalato:PRESSO LA MIA ABITAZIONE VIA MASARé 21 INT. 2 31034 CAVASO DEL TOMBA TV
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:POSTINO

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. STATO ITALIANO COME ENTITA’ OCCUPANTE NEI TERRIROTI DELLA REPUBBLICA DI VENETHIA
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. NULLITA’ ASSOLUTA DEGLI ATTI EMESSI DALLO STATO ITALIANO NEI TERRITORI VENETI
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. IL D.LGS 212/20210 CONFERMA L’ILLEGALITA’ DELLA SOVRANITA’ ITALIANA
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. ASSENZA DI UN CONTRATTO DI CITTADINANZA TRA IL POPOLO VENETO E LO STATO ITALIANO
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. DINAMICA DELL’ACCADUTO;
Mi é stata consegnata la raccomandata per cui faccio la contestazione il giorno 02/04/2025 alle ore 12,23 . Il postino mi ha rilasciato la ricevuta ma si é rifiutato di firmarla. Ha rifiutato anche di compilare e firmare la relata di notifica dicendomi che non é autorizzato a fare ste cose.
6. RICHIESTA:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
MENTOR HOXHA

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150613124634869) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.04.11 – DE GIORGIO MARIO – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150613113625896 – referente: CERNIDE 34-2

Oggetto: 2025.04.11 – DE GIORGIO MARIO – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150613113625896 – referente: CERNIDE 34-2

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: MARIO
Cognome: DE GIORGIO
Codice Unico Personale: 121920233228
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:27/03/2025
luogo iniziale del fatto segnalato:PRESSO LA MIA ABITAZIONE VIA DEI MOROSINI 24 31050 VEDELAGO TV
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:POSTINO

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. STATO ITALIANO COME ENTITA’ OCCUPANTE NEI TERRIROTI DELLA REPUBBLICA DI VENETHIA
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. NULLITA’ ASSOLUTA DEGLI ATTI EMESSI DALLO STATO ITALIANO NEI TERRITORI VENETI
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. IL D.LGS 212/20210 CONFERMA L’ILLEGALITA’ DELLA SOVRANITA’ ITALIANA
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. ASSENZA DI UN CONTRATTO DI CITTADINANZA TRA IL POPOLO VENETO E LO STATO ITALIANO
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. DINAMICA DELL’ACCADUTO;
Il giorno 27/03/2025 alle ore 14,30 mi é stata consegnata la raccomandata per cui faccio contestazione in quanto il postino sibé rifiutato di compilare e firmare relata di notifica e anche di fornirmi le proprie generalità.
6. RICHIESTA:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
MARIO DE GIORGIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150613113625896) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.04.10 – GREC LIVIA LORENA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150612191928976 – referente: CERNIDE 34-2

Oggetto: 2025.04.10 – GREC LIVIA LORENA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150612191928976 – referente: CERNIDE 34-2

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: LIVIA LORENA
Cognome: GREC
Codice Unico Personale: 132230125320
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:21/03/2025
luogo iniziale del fatto segnalato:PRESSO LA MIA ABITAZIONE VIA CONTEA 11 INT.9 31044 MONTEBELLUNA TV
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:POSTINO

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. STATO ITALIANO COME ENTITA’ OCCUPANTE NEI TERRIROTI DELLA REPUBBLICA DI VENETHIA
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. NULLITA’ ASSOLUTA DEGLI ATTI EMESSI DALLO STATO ITALIANO NEI TERRITORI VENETI
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. IL D.LGS 212/20210 CONFERMA L’ILLEGALITA’ DELLA SOVRANITA’ ITALIANA
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. ASSENZA DI UN CONTRATTO DI CITTADINANZA TRA IL POPOLO VENETO E LO STATO ITALIANO
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. DINAMICA DELL’ACCADUTO;
Il 21/03/2025 mi é stata consegnata la raccomandata per cui faccio la contestazione in quanto il postino si é rifiutato di compilare e firmare la relata di notifica dicendo che non é autorizzato a farlo.
6. RICHIESTA:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
LIVIA LORENA GREC

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150612191928976) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.04.09 – PUIATTI ANNALISA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150611103924702 – referente: ME STESSA

Oggetto: 2025.04.09 – PUIATTI ANNALISA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150611103924702 – referente: ME STESSA

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: ANNALISA
Cognome: PUIATTI
Codice Unico Personale: 111431181953
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:08.04.2025
luogo iniziale del fatto segnalato:TAMBRE – BELLUNO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:POSTE ITALIANE

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. Stato italiano come entità occupante nei Territori della Repubblica di Venezia
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. Nullità assoluta degli atti emessi dallo Stato italiano nei Territori Veneti
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. Il D.Lgs. 212/2010 conferma l’illegalità della sovranità italiana
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. Assenza di un contratto di cittadinanza tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. Dinamica dell’accaduto:
Ieri, martedì 08.04.2025 verso le 17.30 il postino si è presentato con una busta verde inviata da Agenzia entrate-riscossione di Treviso e, come sempre, mi veniva chiesto di firmare, altrimenti la documentazione italiana, sempre secondo poste italiane, non poteva essere consegnata.
Io mi sono rifiutata di firmare perché non veniva prodotta dal postino stesso la relata di notifica, come prevede la legge italiana.
Anzi, mi veniva spiegato che poste italiane ha diverse tipologie di “prodotti” e, a seconda della tipologia, il prodotto viene considerato da notificare (il postino ha parlato di “busta bianca”) oppure no.
Inoltre il postino mi chiariva che la firma, secondo quello che gli è stato insegnato, serve unicamente per conferma della ricezione del documento.
Ho spiegato invece che la verità è un’altra e cioè che la firma viene chiesta al destinatario per confermare l’avvenuta notifica e prova di questo è il fatto che osservando attentamente le precedenti comunicazioni straniere italiane esse parlano tutte di “atti notificati” e non usano la semplice parola “consegnati”.
Quindi, visto che tali atti italiani sono in realtà a tutti gli effetti delle notifiche, essi conseguentemente devono essere accompagnati dal verbale di notifica da parte di chi è responsabile della consegna.
Ho concluso chiarendo ulteriormente con tali parole: “se vuoi la mia firma mi devi rilasciare la relata di notifica altrimenti la busta e il suo contenuto sono irricevibili”.
A questo punto il postino ha cominciato a tacere e riflettere…appariva perplesso e chiamava per telefono il suo superiore all’ufficio postale che gli diceva di riferire alla destinataria del plico che se voleva poteva anche rifiutarsi di riceverla.
La faccenda si è conclusa in questo modo : io non ho firmato, non ho ricevuto la busta, ma su di essa, come da documentazione inviata al MLNV/GVP, il postino ha scritto che la sottoscritta Puiatti Annalisa si rifiuta di firmare e ricevere il plico, per mancato rilascio di relata di notifica da parte di poste italiane.
Ho quindi fotografato la busta in entrambi i lati ed oggi mi accorgo di una chiara prova delle mie argomentazioni. Sul lato sinistro della busta, sopra il mittente (agenzia entrate riscossione) c’è scritto: “invio raccomandata NOTIFICAZIONE ai sensi della legge italiana 890/1982 (atto giudiz. verb. violaz. codice della strada). Più chiaro di così!
Aggiungo che il responsabile di questo atto, come si legge sulla busta, è ORLANDI SERGIO (ufficiale della riscossione, ufficio della provincia di Treviso).
6. Richiesta:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.

ANNALISA PUIATTI

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150611103924702) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.04.04 – DAL PRA’ MARINA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150606155012789 – referente: SB

Oggetto: 2025.04.04 – DAL PRA’ MARINA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150606155012789 – referente: SB

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: MARINA
Cognome: DAL PRA’
Codice Unico Personale: 090913161133000
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:01.04.2025
luogo iniziale del fatto segnalato:VIA GIOVE, 14 – 36055 NOVE – VI PRESSO ABITAZIONE PRIVATA
soggetti ritenuti responsabili:SCONOSCIUTI MA RICONOSCIBILI
Precisazione:POSTINA DELL’UFFICIO POSTALE DI MAROSTICA (ASSERITAMENTE DICHARATO)

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. Stato italiano come entità occupante nei Territori della Repubblica di Venezia
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. Nullità assoluta degli atti emessi dallo Stato italiano nei Territori Veneti
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. Il D.Lgs. 212/2010 conferma l’illegalità della sovranità italiana
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. Assenza di un contratto di cittadinanza tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. Dinamica dell’accaduto:
Martedì 1 aprile 2025 alle ore 14.20 hanno suonato il campanello e ho notato dalla finestra di casa la macchina delle poste, una Fiat Panda con i colori di istituto.
Raggiunto il portoncino di ingresso al conominio al piano terra, trovavo una postina che avvicinatola mi indicava con un dito della mano destra un plico postale tenuto sulla sinistra e chiedomi se io fossi la Marina Dal Prà.
Avuta risposta affermativa, la stessa replicava l’indicazione del plico affermando: “SONO LORO CHE TE LA MANDANO”, aggiungendo con tono sostenuto: “VUOLE FIRMARE O NON VUOLE FIRMARE?”.
Replicavo con una domanda: “SE MI FA UNA RELATA DI NOTIFICA PER RICEVUTA, ALLORA FIRMO”.
La postina aggiungeva: “SONO UN PUBBLICO UFFICIALE” e mi ha girato il plico dalla parte in cui c’era stampigliato un cartoncino (quello che loro poi strappanao e potano via) e sul quale avrei dovuto firmare.
La stessa riferisce altresì di aver fatto un corso apposito e che non gli è mai stato detto di dover consegnare nessuna relata di notifica.
A quel punto ho chiesto alla postina il suo nome e il cognome per sapere chi mi stava notificando il plico.
Lei riferiva di essere e di chiamarsi: “CONTRO ANNAMRIA”.
Subito dopo, di sua spontanea volontà tornava all’auto di servizio a prelevare il tesserino di riconoscimento delle poste italiane e me lo esibiva, riconoscendo la donna nella foto e senza poter appurare null’altro per i caratteri minimali.
Spazientendosi, la postina ha chiuso le comunicazioni riferendo di aver altro da fare e aggiungeva: “ALLORA METTO CHE LEI NON VUOLE FIRMARE”.
Volendo essere sicura gli richiedevo il nominativo e lei lo ribadiva come prima evidenziato, andandosene senza nulla consegnare.
Aggiungevo che ,come da disposizioni, avrei segnalato l’accaduto.
La postina aggiungeva con atteggiamento sufficiente: “VA BENE FACCIA PURE LA DENUNCIA”.
6. Richiesta:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
MARINA DAL PRA’

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150606155012789) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.04.04 – CAVALLIN SARA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150606120406703 – referente: CERNIDE 34-2

Oggetto: 2025.04.04 – CAVALLIN SARA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150606120406703 – referente: CERNIDE 34-2

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: SARA
Cognome: CAVALLIN
Codice Unico Personale: 132233151917
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:05/03/2025
luogo iniziale del fatto segnalato:UFFICIO POSTALE DI FOSSALUNGA DI VEDELAGO TV
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:IMPIEGATA DI SPORTELLO

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. Stato italiano come entità occupante nei Territori della Repubblica di Venezia
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. Nullità assoluta degli atti emessi dallo Stato italiano nei Territori Veneti
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. Il D.Lgs. 212/2010 conferma l’illegalità della sovranità italiana
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. Assenza di un contratto di cittadinanza tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. Dinamica dell’accaduto:
Il giorno 05/03/2025 Ho ritirato la raccomandata oggetto della contestazione all’ ufficio postale di Fossalunga di Vedelago. L’ impiegata si é rifiutato di compilare e firmare la relata di notifica dicendomi di non essere autorizzato a procedere in tal modo.
6. Richiesta:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
Il giorno 05/03/2025 Ho ritirato la raccomandata oggetto della contestazione all’ ufficio postale di Fossalunga di Vedelago. L’ impiegata si é rifiutato di compilare e firmare la relata di notifica dicendomi di non essere autorizzato a procedere in tal modo.
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge.
SARA CAVALLIN

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150606120406703) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.04.04 – STAN MIRELA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150606105018019 – referente: CERNIDE 34-2

Oggetto: 2025.04.04 – STAN MIRELA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150606105018019 – referente: CERNIDE 34-2

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: MIRELA
Cognome: STAN
Codice Unico Personale: 0150122155910821
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:19-03-2025
luogo iniziale del fatto segnalato:PRESSO LA MIA DIMORA VIA DEI CUSTOZA 47 35010 SANTA GIUSTINA IN COLLE PD
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:POSTINO

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. Stato italiano come entità occupante nei Territori della Repubblica di Venezia
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. Nullità assoluta degli atti emessi dallo Stato italiano nei Territori Veneti
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. Il D.Lgs. 212/2010 conferma l’illegalità della sovranità italiana
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. Assenza di un contratto di cittadinanza tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. Dinamica dell’accaduto:
Il giorno 19/03/2025 mi é stata consegnata la raccomandata per cui faccio contestazione perché il postino si é rifiutato di compilare e firmare la relata di notifica o di darmi le proprie generalità. Mi ha risposto che lui non é autorizzato a compilare e firmare alcun documento.
6. Richiesta:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
Il giorno 19/03/2025 mi é stata consegnata la raccomandata per cui faccio contestazione perché il postino si é rifiutato di compilare e firmare la relata di notifica o di darmi le proprie generalità. Mi ha risposto che lui non é autorizzato a compilare e firmare alcun documento.
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge.
MIRELA STAN

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150606105018019) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.04.03 – PETROVIC SLAVICA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150605111001401 – referente: CERNIDE 34-2

Oggetto: 2025.04.03 – PETROVIC SLAVICA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150605111001401 – referente: CERNIDE 34-2

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: SLAVICA
Cognome: PETROVIC
Codice Unico Personale: 0150528145727559
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:25-03-25
luogo iniziale del fatto segnalato:UFFICIO POSTALE DI NOVENTA VICENTINA VI 36025
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:IMPIEGATA ALLO SPORTELLO

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. Stato italiano come entità occupante nei Territori della Repubblica di Venezia
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. Nullità assoluta degli atti emessi dallo Stato italiano nei Territori Veneti
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. Il D.Lgs. 212/2010 conferma l’illegalità della sovranità italiana
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. Assenza di un contratto di cittadinanza tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. Dinamica dell’accaduto:
IL Giorno 25-03- 2025 alle 12,30 l’ impiegata allo sportello delle poste di Noventa Vicentina si é rifiutata di compilare e firmare la relata di notifica riguardante la raccomandata per cui faccio la contestazione. Si é anche rifiutata di fornirmi le proprie generalità.
6. Richiesta:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
IL Giorno 25-03- 2025 alle 12,30 l’ impiegata allo sportello delle poste di Noventa Vicentina si é rifiutata di compilare e firmare la relata di notifica riguardante la raccomandata per cui faccio la contestazione. Si é anche rifiutata di fornirmi le proprie generalità.
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge.
SLAVICA PETROVIC

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150605111001401) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.04.01 – HOXHA MENTOR – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150603213604973 – referente: CERNIDE 34-2

Oggetto: 2025.04.01 – HOXHA MENTOR – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150603213604973 – referente: CERNIDE 34-2

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: MENTOR
Cognome: HOXHA
Codice Unico Personale: 131316165158
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:31/03/2025
luogo iniziale del fatto segnalato:CASA COMUNALE DI CAVASO DEL TOMBA TV
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:IMPIEGATO COMUNALE

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. Stato italiano come entità occupante nei Territori della Repubblica di Venezia
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. Nullità assoluta degli atti emessi dallo Stato italiano nei Territori Veneti
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. Il D.Lgs. 212/2010 conferma l’illegalità della sovranità italiana
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. Assenza di un contratto di cittadinanza tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. Dinamica dell’accaduto:
Il giorno 3103/2025 alle ore 11,00 ho ritirato in comune la raccomandata per cui faccio la contestazione. L’impiegato comunale si é rifiutato di compilare e firmare la relata di notifica e di darmi le proprie generalità.
6. Richiesta:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
Il giorno 3103/2025 alle ore 11,00 ho ritirato in comune la raccomandata per cui faccio la contestazione. L’impiegato comunale si é rifiutato di compilare e firmare la relata di notifica e di darmi le proprie generalità.
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge.
MENTOR HOXHA

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150603213604973) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.04.01 – ZOPPA ALESSANDRO – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150603164534386 – referente: CERNIDE 34 -2

Oggetto: 2025.04.01 – ZOPPA ALESSANDRO – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150603164534386 – referente: CERNIDE 34 -2

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: ALESSANDRO
Cognome: ZOPPA
Codice Unico Personale: 1313326364
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:07/03/2025
luogo iniziale del fatto segnalato:PRESSO LA MIA ABITAZIONE VIA ALCIDE DE GASPERI 24 INT.5 31039 RIESE PIO X TV
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:POSTINO

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. Stato italiano come entità occupante nei Territori della Repubblica di Venezia
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. Nullità assoluta degli atti emessi dallo Stato italiano nei Territori Veneti
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. Il D.Lgs. 212/2010 conferma l’illegalità della sovranità italiana
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. Assenza di un contratto di cittadinanza tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. Dinamica dell’accaduto:
Il giorno 07/03/2025 mi sono state consegnate le raccomandate per cui faccio la contestazione . Il postino si é rifiutato di compilare e firmare la relata di notifica e anche di darmi le proprie generalità.
6. Richiesta:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
Il giorno 07/03/2025 mi sono state consegnate le raccomandate per cui faccio la contestazione . Il postino si é rifiutato di compilare e firmare la relata di notifica e anche di darmi le proprie generalità.
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge.
ALESSANDRO ZOPPA

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150603164534386) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.04.01 – INNOCENTE SUSANNA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150603150548448 – referente: CERNIDE 34-2

Oggetto: 2025.04.01 – INNOCENTE SUSANNA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150603150548448 – referente: CERNIDE 34-2

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: SUSANNA
Cognome: INNOCENTE
Codice Unico Personale: 131335111517
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:10/03/2025
luogo iniziale del fatto segnalato:PRESSO LA MIA ABITAZIONE VIA DEL MULINO 19 31030 ALTIVOLE
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:POSTINO

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. Stato italiano come entità occupante nei Territori della Repubblica di Venezia
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. Nullità assoluta degli atti emessi dallo Stato italiano nei Territori Veneti
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. Il D.Lgs. 212/2010 conferma l’illegalità della sovranità italiana
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. Assenza di un contratto di cittadinanza tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. Dinamica dell’accaduto:
Il postino , il giorno 10/03/2025 alle ore 13,00, mi ha consegnato le raccomandate per cui faccio contestazione ma non ha voluto ne compilare e tantomeno firmare la relata di notifica. Inoltre si é rifiutato di fornirmi le proprie generalità.
6. Richiesta:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
Il postino , il giorno 10/03/2025 alle ore 13,00, mi ha consegnato le raccomandate per cui faccio contestazione ma non ha voluto ne compilare e tantomeno firmare la relata di notifica. Inoltre si é rifiutato di fornirmi le proprie generalità.
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge.
SUSANNA INNOCENTE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150603150548448) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.04.01 – MAMAN DORIANA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150603125653124 – referente: CERNIDE 34-2

Oggetto: 2025.04.01 – MAMAN DORIANA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150603125653124 – referente: CERNIDE 34-2

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: DORIANA
Cognome: MAMAN
Codice Unico Personale: 122214155455
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:12/03/2025
luogo iniziale del fatto segnalato:PRESSO LA MIA DIMORA VIA BOSCHIER 35 31020 SAN ZENONE DEGLI EZZELINI TV
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:POSTINO

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. Stato italiano come entità occupante nei Territori della Repubblica di Venezia
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. Nullità assoluta degli atti emessi dallo Stato italiano nei Territori Veneti
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. Il D.Lgs. 212/2010 conferma l’illegalità della sovranità italiana
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. Assenza di un contratto di cittadinanza tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. Dinamica dell’accaduto:
Il giorno 12/03/2025 il postino mi ha consegnato la raccomandata per cui faccio questa contestazione in quanto si é rifiutato di compilare e firmare la relata di notifica e anche di fornirmi le proprie generalità.
6. Richiesta:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
Il giorno 12/03/2025 il postino mi ha consegnato la raccomandata per cui faccio questa contestazione in quanto si é rifiutato di compilare e firmare la relata di notifica e anche di fornirmi le proprie generalità.
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge.
DORIANA MAMAN

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150603125653124) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2025.04.01 – ABBATI EDOARDO – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150603110510265 – referente: CERNIDE 34-2

Oggetto: 2025.04.01 – ABBATI EDOARDO – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150603110510265 – referente: CERNIDE 34-2

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: EDOARDO
Cognome: ABBATI
Codice Unico Personale: 0130600234053664
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:13/03/2025
luogo iniziale del fatto segnalato:UFFICIO POSTALE DI CASTELMINIO DI RESANA TV
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:IMPIEGATA DI SPORTELLO

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. Stato italiano come entità occupante nei Territori della Repubblica di Venezia
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. Nullità assoluta degli atti emessi dallo Stato italiano nei Territori Veneti
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. Il D.Lgs. 212/2010 conferma l’illegalità della sovranità italiana
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. Assenza di un contratto di cittadinanza tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. Dinamica dell’accaduto:
Il giorno 19/03/2025 alle ore 11,30 ho ritirato la raccomandata oggetto della mia contestazione. L’impiegato non mi ha compilato e firmato la relata di notifica dichiarando che non é autorizzato a rilasciare tal documento.Si é anche rifiutato di fornirmi le proprie generalità.
6. Richiesta:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
Il giorno 19/03/2025 alle ore 11,30 ho ritirato la raccomandata oggetto della mia contestazione. L’impiegato non mi ha compilato e firmato la relata di notifica dichiarando che non é autorizzato a rilasciare tal documento.Si é anche rifiutato di fornirmi le proprie generalità.
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge.
EDOARDO ABBATI

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150603110510265) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.