2025.08.11 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0151013142535268 – referente: ME STESSO

Oggetto: 2025.08.11 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0151013142535268 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:11 AGOSTO 2025
luogo iniziale del fatto segnalato:ALL’INTERNO DI TERRITORI DELLA REPUBLICA DE VENETHIA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:CORPORATION ITALIANE BANCHE E/O ISTITUTI FINANZIARI

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
L’invio della presente per denunciare che un istituto di credito italiano, ma che stanzia e opera anche nei nostri Territori, risulta come riportato dalle sotto riportate fonti (cit. test.) “Non solo fossili, Intesa Sanpaolo pesantemente coinvolta nel business delle armi”.

La fonte:
https://www.recommon.org/non-solo-fossili-intesa-sanpaolo-pesantemente-coinvolta-nel-business-delle-armi/
in un articolo del 28 novembre 2023, sosteneva che la corporation italiana banca INTESA SANPAOLO SPA (cit. test.) “dal 2016 a oggi ha destinato al settore degli armamenti 2,135 miliardi di dollari, suddivisi in 1,75 miliardi di finanziamenti e 385 milioni in investimenti. Un business in crescita, tanto che nel 2022, in concomitanza con l’inizio della guerra in Ucraina, l’istituto torinese ha registrato un incremento del 52% negli investimenti rispetto all’anno precedente. Sono i dati che emergono dal briefing di ReCommon “Soldi a Grappolo”.
… poi continua … (cit. test.) …
“Fiore all’occhiello nel portafoglio della prima banca italiana è Leonardo S.p.a., società leader del settore militare e dell’aerospazio, controllata dal ministero dell’Economia e delle Finanze. Circa il 63% dei finanziamenti totali di Intesa Sanpaolo al settore aerospazio e difesa dal 2016 a oggi sono a beneficio di Leonardo, in cui la banca ha investito 30 milioni di dollari nel solo 2022. Val la pena ricordare che la società guidata dall’ex ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani ha chiuso il bilancio del 2022 con un utile netto di 932 milioni di euro. Leonardo ha un ruolo di primo piano anche al di fuori dei confini nazionali, dal momento che è la prima società per ricavi derivanti dalla vendita di armi in Europa e la dodicesima a livello mondiale. Non a caso, Leonardo continua a tessere accordi con le società dell’industria bellica israeliana”.

La fonte:
https://www.startmag.it/economia/ecco-le-banche-che-finanziano-leonardo-su-green-e-sostenibilita/
in un articolo del 11 ottobre 2021 riporta (cit. test.) “Leonardo ha sottoscritto una nuova linea di credito revolving, la prima legata a obiettivi Esg (environmental, social and governance), con un sindacato di 26 banche internazionali e nazionali. La linea di credito Esg-linked Revolving Credit Facility (“Esg-Rcf”) è di importo pari a 2,4 miliardi di euro”.
Inoltre cita le banche che hanno sottoscritto tale linea di credito, alcune delle quali stanziano e operano anche nei nostri Territori:
Banco BPM
BNP Paribas
BPER Banca
Credit Agricole
Intesa Sanpaolo
UniCredit
Banca Monte dei Paschi di Siena
Mediobanca

Tutto ciò da considerarsi anche in conseguenza del rapporto prodotto dall’osservatrice e relatrice speciale per le Nazioni Unite sui Territori Palestinesi (F.A.).
Mi chiedo se sia giusto che il Popolo Veneto continui a essere subordinato, vessato, mai rispettato, costantemente soggiogato e raggirato dalla poca chiarezza messa in atto da queste corporation italiane (enti finanziari e/o banche) privando agli effetti pratici i Veneti di ogni diritto di replica nei loro confronti.
Dai Veneti però pretendono l’incasso di somme di denaro anche quando contestate e senza mai fornire alcun fondato riscontro in merito a quanto reclamato.
Denaro che sono desiderose di incassare non per il rilancio e il sostentamento delle attività locali condotte dagli stessi Veneti, bensì, a quanto si apprende, investiti su business per loro tanto redditizi quanto disumani nei confronti dei popoli.
In riferimento a quanto sopra esposto e a riprova dello standard di correttezza e onore che le banche italiane impiegano nei confronti del Popolo Veneto, riporto sinteticamente quanto messo in atto nei miei confronti e di conseguenza nei confronti della mia famiglia:
• il primo esempio che riporto è quello riguardante la banca italiana “SPARKASSE – CASSI DI RISPARMIO DI BOLZANO S.P.A.” che nel mese di giugno 2023 si è adoperata nel sottrarmi ben 5.599,05 euro, denaro mio depositato sul mio conto corrente, per dare pronto seguito a una richiesta di pignoramento che le era pervenuta dall’agenzia delle entrate e riscossione italiana, di cui ignoravo l’esistenza perché mai mi era stata notificata. CIANCIARUSO GIOVANNI e ROMANELLO ANDREA in nome e per conto della sopra citata corporation italiana ed esecutori materiali di tale sottrazione, mai hanno mostrato alcun segnale di pentimento cercando invece di convincermi della precisione del loro operato. Questo episodio ha azzerato il mio plafond di riserva compromettendo i pagamenti anche verso altre banche, alle quali pur spiegando (tramite l’invio di atti RDN e SPN) quanto mi era successo invece di comprendere la situazione da una prospettiva umana, hanno iniziato a insistere ancora di più per ottenere i pagamenti in scadenza. In quel momento mi sono ritrovato senza denaro con due figli piccoli a cui dare sussistenza.
• il secondo esempio riguarda la corporation italiana “BANCA POPOLARE DI PUGLIA E BASILICATA S.C.P.A.” che oltre a quanto sopra riportato, ha trovato altresì conveniente cedere il presunto credito (dico presunto perché si parla di pignoramento delle banche avvenuto nel 2013) a terzi. Tutto ciò non solo senza richiedere e ottenere il consenso esplicito da parte mia, ma addirittura cercando di celare e tergiversare su quanto messo in atto, ammettendo il fatto solo nel momento in cui esplicitamente ho posto in maniera secca la domanda in merito. Non si capisce perché voglia obbligare le persone a subire le sue decisioni, mentre non è disposta a subire quelle delle persone che l’hanno smascherata, quali dirette conseguenze delle sue stesse azioni. Trova facile cercare di mettere in difficoltà le persone, ma nel mio caso mai ha confutato il pignoramento tutt’ora incontestato e depositato nel sistema giurisprudenziale UCC (uniform commercial code). I pagamenti delle rate sono sospesi in attesa che possa pronunciarsi in merito un organo di giustizia preposto, considerando il fatto che lo stato italiano e le sue istituzioni non hanno giurisdizioni nei territori della Venethia.
• il terzo esempio riguarda la banca italiana “INTESA SANPAOLO S.P.A.” con la quale ho acceso un mutuo per l’acquisto della mia abitazione e dove abitano i miei figli minorenni. Quando ho subìto la sottrazione di denaro (primo esempio) ho cercato di interagire chiedendo di pazientare in quanto avrei dovuto mettere da parte altro denaro. Ho assunto questo atteggiamento perché ero convinto che venisse apprezzato quale segnale di serietà da parte mia. Invece ho ottenuto l’esatto contrario, nessun segnale di comprensione umana, massimo menefreghismo, mentre era abilissima a farmi assillare con centinaia di chiamate per ottenere i pagamenti. Per un po’ sono riuscito a far fronte, poi la situazione è peggiorata e non solo per la condizione economica in cui mi trovavo. Infatti correva l’anno 2023 e i tassi di interesse sono aumentati in maniera prepotente. Questo però non è stato l’unico dei problemi. Infatti INTESA SAN PAOLO S.P.A. mai mi ha consegnato il piano di ammortamento alla francese previsto, limitandosi solamente a generare e ad addebitare le rate in corrispondenza delle rispettive scadenze. Il piano di ammortamento alla francese prevede l’aumentare della quota capitale di rimborso a ogni scadenza, mentre la quota interessi in diminuzione. Con l’aumento dei tassi di interesse, quello che invece ho constatato è stata un cambio completo di formula. Inizialmente la rata di partenza si attestava a circa 620 euro (530 euro capitale + 90 euro interessi), con l’aumento del tasso di interesse improvvisamente la quota capitale di rimborso (che avrebbe dovuto essere crescente) scendeva sempre di più fino a circa 320 euro mentre la quota interesse aveva subito un aumento di circa il 900% (novecentopercento) passando da 90 euro a 830 euro circa. La corporation INTESA SAN PAOLO S.P.A. destinataria di atti RDN e SPN mai ha confutato tali atti e mai ha confutato il pignoramento tutt’ora incontestato e depositato nel sistema giurisprudenziale UCC (uniform commercial code). I pagamenti delle rate sono sospesi in attesa che possa pronunciarsi in merito un organo di giustizia preposto, considerando il fatto che lo stato italiano e le sue istituzioni non hanno giurisdizioni nei territori della Venethia.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.

Ho Accettato il consenso de la Politega su la Privacy del sito.
BENEDETTO CELOT

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0151013142535268) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.