2025.05.28 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0150730161351544 – referente: ME STESSO

Oggetto: 2025.05.28 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0150730161351544 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:SABATO 24 MAGGIO 2025
luogo iniziale del fatto segnalato:ALL’INTERNO DEI TERRITORI DELLA REPUBLICA DE VENETHIA – DISTRETTO DI SAN BIAGIO DI CALLALTA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:MONTAGNER RENE’ – VICE COMANDANTE CORPO DI POLIZIA LOCALE DEL COMUNE ITALIANO DI SAN BIAGIO DI CALLALTA

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE

Il giorno sabato 24 maggio 2025, in occasione della 14ª tappa del cosiddetto “Giro d’Italia”, manifestazione sportiva organizzata dallo Stato italiano e da suoi enti o soggetti collegati, ho subito un impedimento arbitrario alla libera circolazione su strada pubblica, ben due ore prima dell’orario previsto per il passaggio della competizione ciclistica.

Fatti cronologici principali:

  • Ore 11:22 circa: mentre mi immettevo da via 47° Reggimento Artiglieria su via Argine Piave (in direzione Ponte di Piave), sono stato bloccato da un agente della polizia locale italiana.

  • Ho motivato l’urgenza personale e chiesto il passaggio in senso conforme al tragitto della gara, ma mi è stato rifiutato.

  • L’agente ha chiamato il suo vicecomandante, il sig. Montagner Renée, che – tramite vivavoce – ha minacciato un mio accompagnamento coatto (“la portiamo dentro”) se avessi proseguito.

  • Ho chiesto l’identità sia del vicecomandante (che si è identificato come Montagner Renée) che dell’agente in loco (Altoè Luca), entrambi appartenenti al corpo di polizia locale di San Biagio di Callalta.

  • È intervenuta una seconda pattuglia, evidentemente inviata su ordine del vicecomandante, rendendo la situazione potenzialmente intimidatoria.

  • Ho dichiarato la mia qualità di Cittadino autodeterminato sotto l’Egida del Governo Veneto Provvisorio, chiedendo se fosse stato chiesto e ottenuto il necessario permesso del GVP per la chiusura delle strade: non ho ricevuto risposta adeguata, se non frasi generiche.

L’intero scambio si è svolto nell’arco di circa 4 minuti, in un clima che ha assunto sempre più i connotati di una intimidazione istituzionale e sopraffazione da parte di forze estranee al nostro ordinamento legittimo.

  1. L’evento sportivo ha avuto luogo su territori non soggetti alla sovranità italiana, come confermato da atti storici e giuridici, tra cui:

    • Il mancato riconoscimento dell’annessione del 1866;

    • Il diritto di autodeterminazione del Popolo Veneto, esercitato e formalizzato con Atto Costitutivo del MLNV e il Governo Veneto Provvisorio (GVP), legittimato dall’art. 96.3 del Primo Protocollo Aggiuntivo (1977) alle Convenzioni di Ginevra.

  2. Lo Stato italiano, presumibilmente, ha richiesto autorizzazioni ai governi esteri di Albania e Slovenia per il passaggio della corsa, ma non ha fatto altrettanto con il GVP per il transito sul territorio veneto, dimostrando una grave violazione del diritto internazionale.

  3. La preclusione alla libera circolazione avvenuta oltre ogni misura oggettivamente necessaria si configura come abuso d’autorità e limitazione ingiustificata di diritti fondamentali.

  4. La minaccia verbale di “portarmi dentro” se avessi esercitato il mio diritto alla circolazione rappresenta un atto arbitrario e intimidatorio, contrario alla Carta dei Diritti Fondamentali dell’Uomo, al diritto di autodeterminazione e ai principi generali di proporzionalità.

RICHIESTA FINALE
Alla luce dei fatti sopra esposti, si richiede la registrazione a ruolo giudiziario dei soggetti menzionati – Montagner Renée e Altoè Luca – per abuso d’autorità, minaccia e violazione del diritto internazionale, riservandosi il diritto di procedere a ulteriori denunce pubbliche e internazionali qualora non pervenga alcuna confutazione ufficiale da parte dello Stato italiano e dei suoi rappresentanti locali.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.

Ho accettato il consenso de la Politega su la Privacy del sito.
BENEDETTO CELOT

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150730161351544) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.