2025.07.12 – PENZO LUISA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150913081951771 – referente: ME MEDESIMA

Oggetto: 2025.07.12 – PENZO LUISA – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150913081951771 – referente: ME MEDESIMA

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: LUISA
Cognome: PENZO
Codice Unico Personale: 7981016101001000
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:10.07.2025
luogo iniziale del fatto segnalato:PRESSO LA MIA ABITAZIONE
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:PARTENIO PIERANNA – UFFICIALE RISCOSSIONE AGENZIA ENTRATE BELLUNO

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. STATO ITALIANO COME ENTITA’ OCCUPANTE NEI TERRITORI DELLA REPUBBLICA DI VENETHIA
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. NULLITA’ ASSOLUTA DEGLI ATTI EMESSI DALLO STATO ITALIANO NEI TERRITORI VENETI
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. IL D.LGS 212/20210 CONFERMA L’ILLEGALITA’ DELLA SOVRANITA’ ITALIANA
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. ASSENZA DI UN CONTRATTO DI CITTADINANZA TRA IL POPOLO VENETO E LO STATO ITALIANO
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. DINAMICA DELL’ACCADUTO;
In data 10 ługlio 2025, verso le ore 11:15, una signora si è presentata presso la mia abitazione, suonando al campanello. La suddetta si è identificata verbalmente come Partenio Pieranna, dichiarando di agire per conto dell’Agenzia Entrate e Riscossione di Belluno.
Alla mia richiesta di chiarimenti in merito alla sua presenza, ella ha affermato che doveva procedere a una notifica. Ho quindi domandato se fosse in grado di rilasciarmi relata di notifica ufficiale e la risposta è stata affermativa. A seguito di ciò, mi sono avvicinata al cancello e ho chiesto di esibire un documento identificativo, domandando contestualmente se fosse ufficiale giudiziario. La signora ha risposto dichiarando di essere un “ufficiale di riscossione, Agenzia delle Entrate, ex Equitalia”.
Mi ha mostrato un tesserino identificativo riportante il nome Partenio Pieranna e un numero di matricola, ma privo di fotografia, quindi non valido ai fini dell’identificazione personale e quindi non conforme alla legge, dunque illegale. Alla mia intenzione di fotografare il tesserino (avendo il cellulare con me), la signora ha chiesto esplicitamente di non procedere alla fotografia, senza fornire motivazioni chiare. Ho rispettato tale richiesta, pur rimanendo perplessa, sospettando che tale divieto potesse derivare proprio dalla non regolarità del documento esibito.
La stessa ha quindi iniziato a compilare un foglio bianco, del tipo comunemente utilizzato dai servizi postali, con intestazione “NOTIFICA” in alto a sinistra. Ho interrotto subito tale procedura, contestando che il modulo presentato non corrisponde alla relata di notifica ufficiale, bensì a un semplice modulo informale, simile a quello usato dai postini.
A fronte della mia obiezione, l’operatrice ha ribadito che tale foglio corrispondeva alla relata. Ho insistito nel rifiuto, sottolineando che:
-tale modulo non ha valore di verbale di notifica ufficiale;
-il suo tesserino era non valido in quanto privo di fotografia, e quindi non identificativo;
-la sua azione era giuridicamente contestabile, e che chi l’aveva inviata la stava inducendo a compiere un reato secondo la stessa legge italiana.
Alla mia richiesta di chiarimenti sul contenuto della notifica, la signora ha risposto trattarsi di avviso di intimazione al pagamento n. 016 2025 9000874849/000.
Ho comunicato il rifiuto formale di accettare la busta e il suo contenuto, precisando che:
-non riconosco la validità della notifica per assenza della relata;
-la persona presentatasi non risulta legalmente identificabile;
-non riconosco l’autorità dello stato italiano nei territori della Venezia, essendo Veneta autodeterminata sotto l’egida del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV).
Ho quindi chiesto di verbalizzare la mia dichiarazione, che la signora ha trascritto come da mia dettatura. Ho anche spiegato, con calma e rispetto, che agisco in legalità, e non sono un evasore fiscale, né una criminale, ma che riconosco solo l’autorità del Governo Veneto Provisorio (GVP) quale legittimo governo sul nostro territorio.
Ho infine riferito:
-che il MLNV non ha mai invitato alla disobbedienza fiscale, ma ha sempre sostenuto che le imposte devono essere versate al legittimo Governo Veneto e non allo stato italiano, presente illegalmente sul nostro territorio dal 1866;
-che l’annessione fu il risultato di una truffa plebiscitaria come dimostra la gazzetta ufficiale di quel tempo in cui si dichiarava già l’annessione giorni prima che in realtà venisse svolto il plebiscito.
-che lo Stato italiano è registrato presso la Securities and Exchange Commission (SEC) come corporazione privata, e che ciò comporta la trasformazione delle persone in finzioni giuridiche;
-che esistono denunce pubbliche e mai confutate in sede U.C.C. a opera dell’avvocato Eather Tucci Jaraff a conferma della predetta affermazione..
La signora ha ascoltato con attenzione, mostrando educazione e apertura all’ascolto, e ha infine lasciato il luogo.
6. RICHIESTA:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
LUISA PENZO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150913081951771) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.