Oggetto: 2021.03.06 – BASSAN GIOVANNI – SPN – 121341214918
DENUNCIANTE
Nome: GIOVANNI
Cognome: BASSAN
in qualità di: PERSONA INFORMATA
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CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:06/03/2021
luogo iniziale del fatto segnalato:VIA CA’MAGRE, NR. 40 THIENE (VI)
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:Cinque persone più due carabinieri
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DENUNCIA QUANTO SEGUE
Segnalazione Polixia Naxionale Veneta 06/03/2021
Il giorno 06/03/2021 ore 08:29, ricevo una telefonata dalla Sig.ra Daniela Garbinato, mamma di Silvio e Massimo Laghetto. Mi comunica tutta ansiosa e preoccupata che ci sono delle persone che stanno tagliando delle piante di sua proprietà, in questo momento i miei figli sono assenti, si sono assentanti per una commissione e sono sola in casa. Tranquillizzo la Daniela dicendogli che arrivavo prima possibile. Arrivo alle ore 08:45 a casa della Sig.ra Daniela Garbinato in via Ca’Magre, 40, Thiene (VI), trovo i figli della Daniela Silvio e Massimo che discutevano con le cinque persone attrezzate con motosega a scoppio, accette, coltelli ricurvi, un trattore con rimorchio, questo ultimo con targa VI r10661, impegnati in tutta fretta a raccogliere le ramaglie e tronchi già a terra pronti a essere caricati nel carro.
Queste persone non si sono presentate con nome e cognome, nonostante la nostra insistenza, ma riconoscibili in alcuni proprietari dei fondi agricoli confinanti:1) Speranzina Maculan, 2) Carollo Bruno, 3) Laghetto Francesco, 4) Laghetto Andrea e 5) un giovane di aspetto, non conosciuto, si sospetta che sia figlio di Andrea Laghetto.
Laghetto Andrea non è proprietario del fondo agricolo, ma chiamato ad eseguire i lavori, il quale con arroganza e prepotenza, forte della ragione di quanto faceva perché era autorizzato dal Giudice.
Massimo e Silvio Laghetto hanno chiesto di vedere l’autorizzazione del Giudice.
Andrea Laghetto ha risposto che non aveva nessun documento in questo momento.
Silvio e Massimo hanno ripetuto più volte di sospendere i lavori, di non asportare la ramaglia in attesa di vedere le disposizioni del Giudice e di fare un ulteriore incontro per visionare la mappa catastale per poter stabilire l’esatto confine della proprietà.
Andrea Laghetto insiste che è stato autorizzato dal Giudice. Silvio e Massimo hanno chiesto più volte il nome del Giudice, Andrea Laghetto si è rifiutato di dire il nome del Giudice continuando nel taglio della legna. Ad un certo punto non riuscendo motivare legalmente quanto stesse facendo, minacciò di chiamare i carabinieri, così fece con una telefonata dal suo cellulare che aveva con se.
Dopo qualche minuto sono arrivati due carabinieri con l’auto di servizio, FIAT PUNTO targa CCDH917, avevano la mascherina che copriva anche il naso. I due carabinieri del comando della Caserma di Thiene, su invito di Andrea Laghetto si sono appartati discutendo fra loro per qualche minuto e come nulla fosse i due carabinieri non si sono opposti al taglio delle piante nonostante non sia stato dimostrato l’ordine del Giudice. Invece i carabinieri rivolgendomi alla mia persona mi chiedono di presentarmi. Io chiedo a loro chi sono e di esibire il tesserino di riconoscimento di servizio. Rispondono che non sono tenuti a dichiarare le loro generalità perché sono riconoscibili dalla divisa e dall’auto di servizio. Io rispondo che la divisa d’ordinanza mi dimostra il tipo di lavoro e fate parte dell’esercito italiano nel corpo dei carabinieri, con questo non riesco ad individuare come vi chiamate! Ho ripetuto più volte di poter conoscere le loro generalità ed il loro grado da ufficiale. Il carabiniere che sembrava più giovane nonostante portassero la mascherina sopra il naso mi comunicò di essere APPUNTATO ed il suo collega BRIGADIERE. L’APPUNTATO insiste di conoscere le mie generalità e che se non lo facevo era costretto a portarmi in caserma con la forza per identificarmi. Io risposi che per altre circostanze mi avevano già portato in caserma contro la mia volontà e per questo mi conoscete bene. Vi ricordo che io sono Cittadino di Nazionalità Veneta, sono Giovanni Bassan autodeterminato nel MLNV-GVP Movimento Liberazione Nazione Veneta-Governo Veneto Provvisorio e VI CONTESTO IL DIFETTO ASSOLUTO DI GIURISDIZIONE NEL TERRITORIO DELLA NAZIONE VENETA. Hanno risposto che quanto dicevo non ha nessun valore. IO mi sono presentato, ora mi conoscete perché nascondete le vostre generalità, se siete persone di legge non dovreste aver nulla da temere nel comunicarmi le vostre generalità. L’appuntato ed il brigadiere sentendo quanto dicevo mi hanno girato le spalle allontanandosi per non dover rispondere.
Mentre continuavano tagliare le piante e caricarle nel carro, i due carabinieri nulla facevano per interrompere i lavori che ci avrebbe permesso di verificare nella mappa catastale chi avesse ragione. In conclusione Silvio Laghetto rivolgendosi al Brigadiere ha chiesto che si procurassero l’ordinanza del Giudice e copia della mappa catastale per poter verificare chi avesse ragione, il Brigadiere accettò la proposta prendendo nota del numero telefonico di Silvio Laghetto dicendogli che lo avrebbe chiamato in breve per un incontro e visionare assieme la documentazione.
Alle ore 10:15 circa se ne sono andati tutti, con il carro pieno di legna.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GIOVANNI BASSAN
La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 121341214918) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.