Oggetto: 2023.01.16 – CELOT BENEDETTO – SPN – 14112615427 – referente: ME STESSO
(anche in riferimento at Vostra Legge italiana ex art.21nonies l. 7.8.1990 n. 241 si chiede il Vostro riesame in Autotutela per l’annullamento ex officio del summenzionato Vostro provvedimento contestato nell’an e nel quantum, in fatto e in diritto)
DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA
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CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:16 gennaio 2023
luogo iniziale del fatto segnalato:Distretto di VILLORBA – Contea di TREVISO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:CONTARINA SPA – CONSIGLIO DI BACINO PRIULA
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DENUNCIA QUANTO SEGUE
Il capitale sociale di CONTARINA SPA (società con scopo di lucro) è detenuto nella sua interezza da un unico socio, ovverosia dal CONSIGLIO DI BACINO PRIULA ente pubblico straniero italiano, il quale è composto e partecipato da comuni stranieri italiani, tutti facenti capo allo stato straniero occupante italiano.
Dal mio punto di vista generale, il servizio che offre CONTARINA SPA riporta a mio avviso dei tratti poco chiari. Lo possiamo chiamare servizio solamente per una questione di gentilezza nei termini da usare, ma a mio parere la definizione potrebbe essere ben diversa.
Innanzitutto in condizioni di libero mercato una persona è libera di scegliere il servizio a lei più appropriato tenendo conto delle sue specifiche esigenze, ma soprattutto la possibilità di scegliere a chi far eseguire il servizio che richiede visto che un servizio va pattuito, accettato e pagato.
In effetti, nel commercio chi compra e che vende negoziano in condizioni di parità con l’obiettivo di raggiungere un accordo economico per lo scambio del bene e/o servizio oggetto della trattiva.
Tutto questo negli affari di CONTARINA SPA / CONSIGLIO BACINO PRIULA / COMUNI ITALIANI non accade. Infatti agli effetti pratici la persona è obbligata ad accettare il loro monopolizzato servizio territoriale, al prezzo da loro imposto, senza possibilità di reclamo.
Per definizione non può esistere un libero mercato concorrenziale all’interno di un sistema di monopolio.
Mi chiedo infatti: qualora un’azienda privata si presentasse con il veritiero e benevolo intento di offrire un servizio economicamente più vantaggioso per il Popolo Veneto, i COMUNI ITALIANI e il CONSIGLIO BACINO PRIULA sarebbero disposti a competere in maniera etica anche a costo di veder svanire la partnership che intrattengono e detengono con/in CONTARINA SPA ?
A priori però c’è un’altra domanda che mi assale: potrebbe mai essere messa un’azienda terza in condizione di formulare un’offerta economica per tale servizio, visto che per arrivare a questo deve obbligatoriamente interfacciarsi, in prima battuta, con i COMUNI ITALIANI e quindi con il CONSIGLIO BACINO PRIULA ?
Con stupore e disappunto, ho notato, inoltre, che il costo per l’acquisto a nuovo della materia prima (per es. CARTA), risulta essere di molto inferiore rispetto a quello che economicamente richiedono per smaltire solo una parte della stessa.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT
La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 14112615427) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.