Oggetto: 2024.01.26 – PENZO LUISA – SPN – 0140329011540836 – referente: ME MEDESIMA
DENUNCIANTE
Nome: LUISA
Cognome: PENZO
Codice Unico Personale: 28072015101001
in qualità di: PARTE LESA
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CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:24.01.2024
luogo iniziale del fatto segnalato:TAMBRE
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:COMUNE DI TAMBRE
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DENUNCIA QUANTO SEGUE
Segnalo quanto segue:
Oggi, 25/01/2024, sul profilo facebook del comune di Tambre trovo questo messaggio:
!!!AVVISO IMPORTANTE!!!
L’Ufficio Postale di Tambre si rinnova grazie al progetto POLIS!
Poste Italiane comunica che anche l’Ufficio Postale di Tambre, come altri 7000 uffici nei piccoli centri, è coinvolto negli interventi di rinnovamento del progetto Polis il cui obiettivo è di dotare gli Uffici Postali interessati di nuove tecnologie e strumenti idonei a consentire, 24 ore su 24, una fruizione completa, veloce, agevole e digitale dei servizi relativi a:
documenti di identità,
certificati anagrafici,
certificati giudiziari,
certificati previdenziali,
servizi alle regioni e altre tipologie.
Per questo dal 6 febbraio l’ufficio sospenderà temporaneamente le attività al pubblico (compreso il Bancoposta) per consentire lo svolgimento dei lavori tecnici.
Durante i lavori i cittadini potranno rivolgersi agli uffici postali di:
– Puos d’Alpago, in via Sandi n.12 dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 13.35, sabato dalle 8.20 alle 12.35 (ritiro pacchi,
corrispondenza, operazioni su conti e libretto,..);
– Spert, martedì e giovedì dalle 8.20 alle 13.45, sabato dalle 8.20 alle 13.45.
Per tutte le ulteriori informazioni o chiarimenti sui servizi si invitano i cittadini a rivolgersi agli uffici e/o al Presidio di Relazioni
Istituzionali territoriali di Poste Italiane.
Sono quindi andata a vedere cosa dice il sito di poste italiane e ho trovato quanto segue:
– poste italiane partecipa al “progetto polis-case di servizi di cittadinanza digitale”, promosso dal governo italiano. L’obiettivo è favorire la coesione economica ,sociale e territoriale del paese e il superamento del digital divide (divario digitale tra chi ha accesso alla tecnologia digitale e chi no) nei piccoli centri e nelle aree interne. ( praticamente gli uffici postali italiani vogliono usare nuove tecnologie idonee a consentire servizi veloci, completi e digitali).
-la spesa complessiva stimata per tale trasformazione ,per i primi dieci anni, è pari a 1,24 miliardi di euro.
Il “progetto polis” prevede l’installazione in circa 7000 uffici postali, nei comuni al di sotto di 15.000 abitanti di:
-postazioni self-service
-atm evoluti
-locker
-vetrine digitali interattive
Il tutto per la creazione delle “smart city”…(sappiamo bene cosa sono? città in cui il digitale diventa preponderante e l’ intelligenza artificiale gestisce la società. Le regole che si vorrebbero imporre vengono fatte passare come favorevoli ai cittadini , ma in realtà esse limitano al massimo la libertà individuale sia di spostamento che di azione…terminata la pandemia con tutte le sue limitazioni, più o meno assurde, si è passati a parlare di “smart city”…mi viene in mente una parola…tecnocrazia, cioè la gestione dei Cittadini attraverso la tecnologia e l’azione di “esperti in qualcosa”…come è successo anni fa durante la cosiddetta pandemia e come succedeva nel nazismo…perdendo così l’aspetto umanitario,empatico e a volte naturalmente caotico che caratterizza l’ESSERE UMANO” e sostituendolo con il “tutto perfettamente organizzato”. Io le chiamerei “città disumanizzanti” più che intelligenti).
Ma torniamo al sito di poste italiane che riporta:
“Obiettivo da parte di unione europea e italia è realizzare il piano “next generation eu” : digitalizzare il territorio, per una maggiore inclusione e coesione sociale”…( certo, tutti nella stessa gabbietta…mi ricorda il film “the Truman show”)
Viene anche messo in evidenza da poste italiane che esse potranno erogare il servizio dei “certificati ANPR ” (anagrafe nazionale della popolazione residente, cioè un registro unico, digitale, dove confluiscono tutti i dati dei cittadini italiani. ( sembra quasi un progetto atto al controllo totale…o forse mi sbaglio…)
E’ chiaro che per utilizzare i servizi i cittadini devono avere la propria identità digitale spid o carta di identità elettronica.
Ho voluto segnalare quanto sopra perchè lo trovo a dir poco terrificante, assolutamente noncurante di tutti gli aspetti che caratterizzano un ESSERE UMANO, con i suoi pregi ed i suoi difetti, ma pur sempre meravigliosamente umano.
Inoltre è ormai chiaro che tutte queste iniziative non solo sono prese senza tener minimamente conto dell’opinione dei Cittadini, compresi quelli italiani, ma sono anche del tutto illegali nei Territori della Repubblica di Venezia, mai diventata italiana, in quanto poste in essere da forze italiane di occupazione straniera.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
LUISA PENZO
La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0140329011540836) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.