2025.02.17 – PENZO LUISA – SPN – 0150421220022629 – referente: ME MEDESIMA

Oggetto: 2025.02.17 – PENZO LUISA – SPN – 0150421220022629 – referente: ME MEDESIMA

DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: LUISA
Cognome: PENZO
Codice Unico Personale: 7981016101001000
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:17.02.2025
luogo iniziale del fatto segnalato:BELLUNESE
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:GRIGGIO MASSIMO TECNICO E ADDETTO ALLA PREVENZIONE INCENDI PER L’AZIENDA ITALIANA KALORGAS

DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
Il giorno 12.02.2025 ricevo dal signor Griggio Massimo, impiegato tecnico e professionista per la prevenzione incendi della ditta italiana Kalorgas, una email attraverso la quale mi si comunicava la necessità di “rinnovo scia” per il bombolone gpl di proprietà della suddetta ditta e installato(interramento)dalla stessa nel settembre 2019 nel terreno di mia proprietà. Con la email è pervenuto anche un allegato contenente un presunto modulo italiano dichiarato “mod.pin3 gpl” che io avrei dovuto firmare e poi rinviare al signor Griggio Massimo che poi lo avrebbe inoltrato ai vigili del fuoco di Belluno. La cosa più grave è che mi si imponeva di firmare dichiarazioni poste da “fantomatici terzi” e non da me e si aggiungeva che io mi dovevo prendere anche la responsabilità delle conseguenze penali e amministrative previste da presunti art. italiani in caso di dichiarazioni mendaci.
Riporto alcune frasi presenti nel documento italiano che ho ricevuto:
1) la sottoscritta dichiara l’assenza di variazione delle condizioni di sicurezza antincendio rispetto a quanto in precedenza segnalato con la precedente scia( preciso che a quel tempo conoscevo poco la verità sull’italia, il suo illegale e presunto governo e le sue istituzioni)
2) la sottoscritta dichiara di aver assolto agli obblighi connessi con l’esercizio dell’attività previsti dalla vigente normativa, nonché di aver osservato i divieti, le limitazioni e le prescrizioni delle disposizioni di prevenzione incendi e di sicurezza antincendio disciplinanti l’attività medesima
3) la sottoscritta allega la dichiarazione di cui all’art.5,comma 4,del decreto del ministro dell’interno 07.08.2012 attestante che i controlli di manutenzione sono stati effettuati in conformità alle normative vigenti
Ho già chiarito al signor Griggio Massimo (attraverso email del 13.02.2025) che:
-non posso e non devo firmare un documento (si potrebbe in realtà definire una “liberatoria”)dove si riporta falsamente che le dichiarazioni fatte siano le mie (falso in atto pubblico), oltretutto con eventuali conseguenze penali e amministrative, secondo il documento, a mio carico
-non sono certamente io ad avere competenza sul tema “sicurezza”, ma gli addetti preposti Kalorgas e per questo non posso essere gravata di responsabilità che in realtà non mi competono
-Io posso solo dichiarare il vero e cioè che il bombolone gpl installato da Kalorgas e di sua proprietà non è stato da me mai manomesso. Lo stesso dicasi per l’impianto gas. Io ho usufruito dal 2019 ad oggi del servizio Kalorgas
Con la suddetta email ho quindi chiesto al signor Griggio come pensava di procedere visto che mi stava inducendo a firmare un “falso”.
Egli mi risponde il 17.02.2025 con una ulteriore email dicendo che il modello che mi ha inviato è predisposto dal ministero dell’interno ed è riservato al conduttore dell’impianto . Accenna per la prima volta ad alcune voci che io dovrei secondo lui conoscere in tema di sicurezza antincendio (preciso a tal proposito che nessuno mi ha mai comunicato, nemmeno verbalmente, qualcosa del genere nel momento in cui è stato interrato il bombolone!)
Il signor Griggio termina la sua suddetta email dicendo: “per finire le confermo che la mancata presentazione del rinnovo nei tempi previsti produce un profilo penale così come previsto da…” e nomina decreti italiani. E aggiunge :”tale situazione potrebbe pregiudicare eventuali futuri rifornimenti. Spero di essere stato esauriente invitandola , nel caso avesse ancora dubbi, a contattare il comando provinciale dei vvf di Belluno”
Da queste parole si deduce chiaramente che: o faccio come dice lui o il gas non mi viene fornito( quindi niente riscaldamento, niente acqua calda, niente fuoco per cucinare…bisogni essenziali e primari che mi verrebbero tolti non perché non pago, ma perché non firmo un atto illegale italiano e oltretutto pieno di falsità e scorrettezza).
A questa email rispondo lo stesso giorno dicendo che mi vedo costretta ad interrompere il rapporto con Kalorgas a causa delle imposizioni illegali italiane che lo stesso signor Griggio tenta di impormi (e di cui ora si prende tutte le sue responsabilità in prima persona). Termino l’ email chiedendogli di inviare urgentemente qualcuno di Kalorgas per rilevare il serbatoio gpl.
Dopo qualche ora il signor Griggio mi risponde con ulteriore email dicendo: “Non conosco la Repubblica di Venezia, conosco solo la repubblica italiana. La invito ad inviarmi disdetta con rr e mettere il serbatoio disinterrato a disposizione.”
Rispondo dicendogli che non faccio alcuna raccomandata italiana e che l’ email è più che sufficiente. Inoltre non è onere mio disinterrare il bombolone in quanto io sono stata costretta da lui a interrompere il rapporto e questo mi crea danno perché vengo privata di un bene primario (solo ed unicamente per non essermi assoggettata al contenuto falso ed illegale presente nel documento che lo stesso Griggio mi ha inviato)
Ho quindi inviato, sempre il 17.02.2025 ore 21.37, ulteriore email di disdetta a: info@kalorgas.it e direttamente anche all’indirizzo email del signor Griggio.
Riporto il testo della mia disdetta:

“Buongiorno,
Con la presente, la sottoscritta è costretta a comunicare disdetta immediata della fornitura gas da parte di Kalorgas e a chiedere gentilmente ed urgentemente la disinstallazione gratuita del serbatoio gpl ( di Kalorgas).
La motivazione è la seguente:
Mi viene imposto dal signor Griggio Massimo di firmare un presunto documento italiano “rinnovo scia” dove vengono riportate dichiarazioni da parte di terzi di cui la io stessa non sono a conoscenza. Uso la parola “imposizione” in quanto mi viene chiarito che: o firmo o “la situazione potrebbe pregiudicare eventuali futuri rifornimenti”. Trattasi quindi di “conditio sine qua non”.
Ho già chiarito attraverso email al signor Griggio che la sottoscritta come essere umano può solo firmare le proprie veritiere dichiarazioni e cioè che:
1) il serbatoio gpl di proprietà Kalorgas, installato dalla stessa ditta, non è stato da me mai toccato o manomesso
2) la sottoscritta si è sempre rifornita solo ed esclusivamente dalla ditta Kalorgas
3)la sottoscritta non ha mai manomesso o toccato l’impianto gas
4) tutto ciò che è presente vicino al bombolone è rimasto tale e quale al momento della sua installazione
5)la sottoscritta usufruisce di un servizio dato dalla ditta Kalorgas, in tal caso unica vera professionista in materia di sicurezza.
Ho fatto anche presente al signor Griggio che il modulo italiano che lui vorrebbe impormi di firmare è un modulo che ha tutta l’aria di una “liberatoria” oltre ad essere un “falso in atto pubblico” e quindi un documento anche per questo illegale anche per la presunta legge italiana, visto che io dovrei firmare dichiarazioni che in realtà non sono le mie ma mi verrebbero imposte da terzi. Infatti mi verrebbe chiesto di firmare dichiarazioni di terzi di cui io non sono mai stata messa a conoscenza e di cui non posso assumermi le responsabilità in quanto incompetente in materia di sicurezza. Qui chiarisco inoltre che tale vostro documento è in realtà un contratto aziendale italiano riferentesi ad un trust ( infatti viene riportato un codice fiscale italiano che non mi identifica in quanto essere umano, tutt’ora vivente, ma identifica solo ed unicamente la finzione giuridica creatasi illegalmente con l’atto di nascita…tutto questo verrà chiarito in seguito).
Ricevo in questo istante email dove il signor Griggio mi dice di trasmettere una RR e di far trovare disinterrato il serbatoio.
NO signor Griggio. Il serbatoio lo disinterrate voi a vostre spese ed io non vi invio alcuna rr italiana ma è più che sufficiente questa mia email.
Detto questo porgo distinti saluti”
Luisa Penzo

Dopo pubblicazione in G.U. del MLNV/GVP questa mia denuncia verrà inviata ai diretti responsabili e per conoscenza anche ai vvf bellunesi.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
LUISA PENZO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150421220022629) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.