Oggetto: 2025.03.24 – GASPAROTTO GIAN CARLO – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150526163924754 – referente: SB
DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: GIAN CARLO
Cognome: GASPAROTTO
Codice Unico Personale: 0121115177407000
in qualità di: PARTE LESA
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CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:20.03.2025
luogo iniziale del fatto segnalato:UFFICIO POSTALE DI ROSA’ – VI
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:IMPIEGATO POSTALE
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DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. Stato italiano come entità occupante nei Territori della Repubblica di Venezia
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. Nullità assoluta degli atti emessi dallo Stato italiano nei Territori Veneti
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. Il D.Lgs. 212/2010 conferma l’illegalità della sovranità italiana
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. Assenza di un contratto di cittadinanza tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. Dinamica dell’accaduto:
Come da invito al ritiro di un plico postale, mi sono portato presso l’ufficio postale di Rosà, dove, un impiegato, che a vista lo riconoscerei, che alla mia richiesta di sapere cosa avrei dovuto ritirare mi ha riferito che è solo un avviso, nulla di particolare … e con metodo frettoloso ha strappato una cartolina dal plico, ha preteso una mia firma sulla cartolina e una in digitale, anche se non so a quale scopo e su cosa ho dovuto firmare in digitale. Subito dopo mi ha consegnato il plico che era invece una comunicazione della Regione Veneto di cui al rigetto e diffida formalizzata in pari data odierna. Ribadisco che tutta questa procedura adottata da poste italiane io la respingo formalmente perchè non rispetta la mia personalità giudirica di Autodeterminato ed è notificata con artifiso e inganno.
6. Richiesta:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
Come da invito al ritiro di un plico postale, mi sono portato presso l’ufficio postale di Rosà, dove, un impiegato, che a vista lo riconoscerei, che alla mia richiesta di sapere cosa avrei dovuto ritirare mi ha riferito che è solo un avviso, nulla di particolare … e con metodo frettoloso ha strappato una cartolina dal plico, ha preteso una mia firma sulla cartolina e una in digitale, anche se non so a quale scopo e su cosa ho dovuto firmare in digitale. Subito dopo mi ha consegnato il plico che era invece una comunicazione della Regione Veneto di cui al rigetto e diffida formalizzata in pari data odierna. Ribadisco che tutta questa procedura adottata da poste italiane io la respingo formalmente perchè non rispetta la mia personalità giudirica di Autodeterminato ed è notificata con artifiso e inganno.
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge.
GIAN CARLO GASPAROTTO
La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150526163924754) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.