2019.07.09 – SPINA DANIELE – SPN – 2019625972

Oggetto: SEGNALAZIONE/DENUNCIA ALLA POLISIA NASIONALE 2019625972 di fatti per i quali si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, se noti.


S E G N A L A N T E:
Nome: Daniele
Cognome: Spina
sesso: M
data di nascita: 14-10-1960
Distretto di nascita (ex comune): ETIOPIA
Contea di nascita (ex provincia o stato estero): ADDIS ABEBA
indirizzo di residenza: VIA FILIPPO CORRIDONI 6
Distretto di residenza (ex comune): SENAGO
Contea di residenza (ex provincia): MILANO
E-mail: danielespina3@gmail.com
Telefono: 3775192886
Eventuale fax:
in qualità di: [select INQUALITADI “PARTE LESA” “PERSONA INFORMATA DEI FATTI”

C I R C O S T A N Z E:
data iniziale del fatto segnalato:02/07/2019
luogo iniziale del fatto segnalato:CARESANA (VC)
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:CARABINIERI STROPPIANA (VC), CLAUDIA LORIA ERIKA GILLONE DI COOP SOC ELLEUNO, RESPONSABILI DI STRUTTURA DETENTIVA C.A.S.A. GINEVRA, CLAUDIO TAMBORNINO SINDACO E PRIMARY EXECUTIVE COMUNE DI CARESANA

S E G N A L A Z I O N E:
RIF: SEGNALAZIONE NR 2019719658 DI ELENA EUGENIA ROSSIGNOLI PAVESI DEL 01/07/2019

2 luglio 2019 A.D. Caresana (VC)
Martedi 2 Luglio ci siamo presentati alla struttura detentiva per bambini e ragazzi rapiti da Italy corp, denominata C.A.S.A. Ginevra sita in via cavour 3, in quanto sapevamo che avrebbero deportato Matias Pavesi in un’altra struttura detentiva senza comunicare alla madre dove.
La madre è stata privata da contatti telefonici con il figlio, mezz’ora al mese, da una dubbia mail priva di soggetto, firma e motivazione della sospensione.
Il giorno 20 giungo 2019 A.D. da CHERSAN CRISTINA e BERTONE VALENTINA assistenti sociali del CISA 24 alias CISA OVEST TICINO comunicano che le visite sono sospese per la motivazione: la madre in quelle due ore rovina il figlio, ha manifestato davanti al figlio il dissenso verso i crimini compiuti al fine di informarlo che non lo ha mai abbandonato e che le azioni in corso sono illegali e criminose.
Tali assistenti sociali alla domanda della madre su chi sia ente di riferimento rispondono CISA 24 come risulta da registrazione, per protocollare documentazione ci hanno però mandato all’ufficio protocollo di CISA OVEST TICINO e impiegata dell’ufficio protocollo dichiara sotto testimonianza e registrazione che: CISA 24 no esiste più ed è CISA OVEST TICINO ente di riferimento. Tali assistenti sociali insieme a PREMOLI ENRICA, stessa veste, hanno convocato e comunicato alla stessa, impedendo a me in veste di osservatore diritti umani e polisia veneta e a Luigi Spreafico in veste di ispettore diritti umani di assistere all’incontro nonostante la presentazione del testo di riferimento direttiva A/RES/53/144, che anche le visite erano sospese per le suddette motivazioni (da due mesi dopo il rapimento: due ore al mese INCERTE E SOTTO RICATTO DI FIRMA DELLA MADRE, a volte ARBITRARIAMENTE fatte saltare, perché: a CHERSAN CRISTINA va bene così, sua dichiarazione registrata.
Tali assistenti sociali ora non rispondono al telefono alla madre o rifiutano le telefonate, sono testimone anche di questi fatti, e non fanno sapere né alla madre né al bambino i loro progetti criminali sulla famiglia, tali sospensioni non sono avvallate dalla loro autorità competente TRIBUNALE MINORENNI TORINO.
Il giorno 2 luglio ci siamo presentati io, Daniele nato Spina, la madre elena eugenia d.a. rossignoli pavesi, Claudia Maria battaglino bastet in veste di ecclesiastico QaM e vincenzo antar sabaat di anna in qualità di testimone per opporci alla terza deportazione di matias e fargli sentire presenza vicinanza ed amore in quell’ennesimo tragico momento della sua vita.
Abbiamo trovato sul posto i Carabinieri, che ci hanno bloccato e immediatamente chiesto i documenti per riconoscimento e ci hanno impedito di muoverci se non fornivamo documenti della REPUBLIC OF ITALY corp. Intimandoci il sequestro in caserma per identificazione se non li fornivamo.
Io mi sono identificato con passaporto italiano amministrato da me in veste di Trustee, Claudia con patente idem amministrata, Elena con documento internazionale dispositivo diritto sul Trust e Vincenzo con carta di identità idem amministrata.
Abbiamo chiesto il loro appoggio e la loro collaborazione per verificare lo stato di salute del bambino, visibilmente e permanentemente danneggiato dalle torture e omissioni di cure subite in questi due anni ma le forze dell’ordine, cui è stato consegnato verbale di accertata violazione, hanno dichiarato che non potevano entrare nella struttura detentiva.
NOMI De Nicolo Fabio e Greco Salvatore con grado Maresciallo ordinario

Abbiamo insistito e uno dei carabinieri è entrato per un controllo e ci ha poi riferito che il bambino non era più in quella struttura.
Daniele, Elena, Claudia e Vincenzo in veste di
Osservatori volontari Onu A/res 53/144 marzo 1999 – Ufficiali federali polisia Veneta – ecclesiastici QaM- Trustees, soggetti di diritto internazionale e presenti quali viva testimonianza dei fatti criminosi.
Mentre eravamo fuori dalla prigione per bambini rapiti denominata C.A.S.A. GINEVRA ed i carabinieri si erano allontanati abbiamo sentito delle urla che provenivano dal interno della struttura che abbiamo registrato: era le rimostranze di una delle ragazze adolescenti che litigava verbalmente con una educatrice perché avevano occupato la sua stanza con un bambino di 10 anni, di fianco a C.A.S.A GINEVRA è infatti presente una struttura detentiva per minorenni rapiti di età più grande, in cui matias non può entrare già che ancora piccolo.
In seguito ci siamo recati agli uffici del COMUNE DI CARESANA per parlare con il sindaco, TAMBORNINO CLAUDIO, che ha ricevuto in passato documentazione e segnalazioni da parte della madre tra cui Notifica Informativa di Responsabilità Illimitata ( art. 1333 codice civile REPUBLIC OF ITALY CORP)
Abbiamo depositato istanza del QAM di immediato ricongiungimento familiare ed istanza della Corte di giustizia Gaia Planet con medesimo decreto ed istanza del Governo provvisorio Veneto per il rilascio immediato del bambino rapito e deportato.
Il Sindaco TAMBORNINO ha rilasciato dichiarazioni sconcertanti: la competenza territoriale di C.A.S.A GINEVRA, sita nel territorio del COMUNE DI CARESANA non è sua, e nemmeno le accertate violazioni ed omissioni subite dal bambino e dalla madre, anche se il codice fiscale ASL fraudolento attribuito a Matias Pavesi è domiciliato sul territorio di sua competenza ed anche se Matias è stato obbligato a frequentare istituto scolastico detentivo di proprietà della corporazione ITALIA sito in CARESANA.
Abbiamo dato sette giorni di tempo al sindaco TAMBORNINO per sapere dove è stato deportato il bambino e vederlo e accertare il suo stato di salute, il sindaco già dichiara che le informazioni sono riservate e non le fornirà, è stato consegnato anche a lui verbale di accertata violazione Polisia Veneta.
Oggi siamo al giorno 8 di tale richiesta, sono quindi scaduti i termini, nessuna informazione riguardante il bambino rapito, solo informazioni provenienti da indagini proprie.

Daniele nato Spina (2019625972 codice cittadinanza)
Daniele Spina