2023.03.01 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130503131933092

Oggetto: 2023.03.01 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130503131933092 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: [CODICEUNICO]
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:MESI DI: DICEMBRE – GENNAIO – FEBBARIO 2023 – TUTT’ORA PERSISTENTE
luogo iniziale del fatto segnalato:DISTRETTO DI SAN BIAGIO DI CALLALTA – CONTEA DI TREVISO
soggetti ritenuti responsabili:SCONOSCIUTI MA RICONOSCIBILI
Precisazione:ALLEVAMENTI DI PESCE E ACQUEDOTTI

DENUNCIA QUANTO SEGUE
DENUNCIO QUANTO SEGUE
A differenza di anni precedenti, ho notato un accentuato indebolimento di erogazione d’acqua dalla fontana a getto continuo.
Oramai è da qualche mese che fatica a uscire spontaneamente e in quantità adeguata, cosa mai successa in precedenza e in maniera così prolungata e marcata, tanto da rendere necessario continuamente l’ausilio di un motore.
I professionisti del settore sostengono che questi pozzi se lasciati correre di solito non si fermano mai, l’acqua non utilizzata defluisce e ritorna in falda.
Escluderei un problema al pozzo perché con l’ausilio del motore l’acqua esce in buona quantità, anche se continuerò a monitorare tale situazione a scanso di equivoci.
Potrei ipotizzare invece, come suggerito dagli stessi professionisti del settore, che il calo potesse dipendere dal numero di allevamenti di pesce e in particolare di STORIONI che si trovano nella zona, i quali per non lasciare tali pesci in mare (cosicché anche i pescatori possano lavorare) e condurre tale business ricreando il loro habitat naturale, necessitano di un enorme estrazione di acqua a varie profondità mediante l’utilizzo di potenti attrezzature.
La conseguenza più diretta è che se un pozzo personale che attinge l’acqua in maniera naturale e spontanea, dalle stesse falde da cui attingono tali strutture di allevamento, potrebbe subire un danno.
Per ultimo ma non per ultimo, bisogna non dimenticare che anche gli acquedotti presenti e che vengono gestiti da enti e/o società partecipate a sua volta da enti stranieri italiani e che sfruttano il sottosuolo dei Territori della Repubblica Veneta, mediante l’utilizzo di pompe idrovore (di determinate dimensioni e che sicuramente non sono spinte dalle pedalate dei funzionari italiani), per arricchirsi economicamente, distribuendo mediante condutture una risorsa naturale, riconducibile in questo specifico caso al Popolo Veneto, pretendendo da quest’ultimo la corresponsione di un compenso come se l’acqua fosse di loro proprietà obbligandolo di fatto a utilizzare quello che loro tendono a far passare come un servizio alla collettività, comporta a mio avviso una sofferenza alle falde acquifere.
Forse posso sbagliare, ma vorrei riportare questa considerazione:
se un’abitazione resa autonoma col proprio pozzo utilizzerà una quantità d’acqua sufficiente per lo svolgimento di una normale funzione che si trova a svolgere in un determinato momento, salendo dalla falda sino all’abitazione, per poi subito interrompersi al cessare del fabbisogno necessario per completare tale funzione; nel caso degli acquedotti invece questi si trovano a dover continuare a effettuare pescaggi d’acqua non solo per garantire il fabbisogno ma anche per mantenere le condutture costantemente a regime.
A tal proposito mi viene da pensare:
– l’acqua che riempie tutte le condutture non sarebbe meglio rimanesse in falda ?
– l’acqua in eccesso viene fatta defluire affinché ritorni in falda o viene dirottata per altri scopi ?
– l’acqua dal momento in cui viene pescata al momento in cui viene immessa nel condutture quali trattamenti e/o processi subisce ?
Non sono un tecnico per cui le mie osservazioni potrebbero risultare inadeguate e inopportune, ma è appunto per quest’ultimo motivo che gradirei avere delle risposte alle mie domande.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130503131933092) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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