2023.06.09 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130811154027387

Oggetto: 2023.06.09 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130811154027387 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:6 GIUGNO 2023
luogo iniziale del fatto segnalato:SPARKASSE CASSA DI RISPARMIO DI BOLZANO SPA FILIALE DI CONEGLIANO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:CIANCIARUSO GIOVANNI (DIRETTORE FILIALE CONEGLIANO SPARKASSE) – ROMANELLO ANDREA (DIPENDENTE PREPOSTO FILIALE CONEGLIANO PARKASSE) – FAGGIAN GIANFRANCO (DIPENDENTE AGENZIA ENTRATE-RISCOSSIONE ITALIANA) – FRIGERIO SERGIO (DIPENDENTE AGENZIA ENTRATE-RISCOSSIONE ITALIANA)

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In riferimento al RDN 0130810132154913, denuncio quanto segue:
nella giornata di martedì 6 giugno 2023 sono stato impegnato in varie faccende che non mi permettevano di avere il telefono con me. Verso le 18:15 sempre dello stesso giorno ho terminato lo svolgimento delle stesse e ho ripreso in mano il mio telefono personale al fine di constatare se qualcuno mi avesse cercato.
Trovo una chiamata delle ore 15:46 proveniente da seguente numero di telefono 0438 370613.
Questo numero corrisponde al numero di telefono della SPARKASSE CASSA DI RISPARMIO DI BOLZANO SPA filiale di CONEGLIANO presso la quale sono titolare di un conto corrente personale.
Vista l’ora mi appunto di richiamare quel numero la mattina successiva.
Mercoledì 7 giugno 2023 alle ore 08:42 richiamo il numero 0438 370613 e mi risponde CIANCIARUSO GIOVANNI (direttore della filiale SPARKASSE di Conegliano).
Gli comunico chi sono e di aver trovato una chiamata del giorno prima.
Lui con molta superficialità mi comunica “ti aveva cercato ROMANELLO ANDREA (anch’esso dipendente della filiale SPARKASSE di Conegliano) semplicemente per comunicarti che ieri (giorno 6 giungo 2023) è arrivato un pignoramento dall’agenzia delle entrate a cui è stata data esecuzione”, io immediatamente e in maniera decisa replico “non so niente di tutto ciò non ho mai ricevuto comunicazione in merito mandami subito una mail con quanto avete ricevuto”, lui cerca di intimidirmi e mi dice “vediamo di moderare i toni” e io replico ancora “io non so niente di tutto questo non ho mai ricevuto nulla fammi avere una mail” e lui rincara “ti faccio chiamare da ROMANELLO ANDREA che ha seguito la pratica ma è solo un piacere che ti facciamo (riferendosi all’invio della documentazione che solo loro hanno ricevuto dall’agenzia delle entrate-riscossione italiana)” e io subito “come un piacere! … è un mio diritto” lui continua “va bene … ti faccio chiamare e inviare tutto da ROMANELLO ANDREA” e così chiudiamo la conversazione.
A questo punto CIANCIARUSO GIOVANNI avrebbe dovuto capire l’urgenza e la gravità della situazione, invece no!
I minuti iniziano a passare e da ROMANELLO ANDREA non ricevo né mail né chiamate.
Dopo 15 minuti alle ore 08:57 provo io di nuovo a chiamare ma non ricevo risposta.
Faccio passare altri 5 minuti e alle ore 09:02 provo io di nuovo a chiamare, mi risponde ANGELO il cassiere al quale spiego la situazione e gli chiedo di farmi chiamare da ROMANELLO ANDREA.
Solo dopo circa un’ora da quando ho parlato con CIANCIARUSO GIOVANNI (direttore della filiale SPARKASSE di Conegliano), ricevo alle 09:28 la chiamata di ROMANELLO ANDREA, dipendente preposto della filiale SPARKASSE di Conegliano.
La chiamata dura poco, anche lui mi con superficialità mi comunica “abbiamo ricevuto un pignoramento nei tuoi confronti a cui è stata data esecuzione ieri” e io “ma come! … io non ho ricevuto alcuna notifica di tutto questo” e lui cerca di tranquillizzarmi giocando con la mia sensibilità quasi schernendosi del problema che mi aveva creato (in concorso con il direttore della filiale SPARKASSE di Conegliano CIANCIARUSO GIOVANNI che di fatto ha avvallato il concretizzarsi di quest’azione contro la mia persona) e afferma “l’importo totale è di euro … ma il pignoramento valeva solo per la giornata di ieri, da oggi il conto è operativo solo che è a zero quindi … ” (in pratica mi ha detto è operativo ma non puoi svolgere alcun pagamento perché i soldi te li abbiamo sottratti noi) io gli ripeto “non ho riscontro di tutto questo mandami tutto via mail” lui aggiunge “va bene” e così chiudiamo la conversazione.
Alle ore 09:33 del giorno 7 giugno 2023 ricevo da ROMANELLO ANDREA (andrea.romanello@sparkasse.it) la mail contenente in allegato l’atto che avevano ricevuto dall’agenzia delle entrate-riscossione italiana, mentre nel testo della sua e-mail ROMANELLO ANDREA mi comunica di essere a mia disposizione per eventuali chiarimenti.
Ed è con la presente DENUNCIA che intendo chiedere chiarimenti a coloro che si sono adoperati, ciascuno nella e per la propria funzione, alla sottrazione del denaro di mia proprietà dal conto corrente, aperto presso la filiale di Conegliano della SPARKASSE CASSA DI RISPARMIO DI BOLZANO SPA, del quale io CELOT BENEDETTO sono pieno ed esclusivo titolare.
CIANCIARUSO GIOVANNI e ROMANELLO ANDREA hanno sottratto i miei soldi dal mio conto, quasi come se quei soldi fossero il frutto del loro lavoro e per tale motivo liberi di disporne a proprio piacimento. Invece i soldi sottratti sono il frutto del mio lavoro e come tali solo io posso disporne l’utilizzo.
Agli effetti pratici CIANCIARUSO GIOVANNI e ROMANELLO ANDREA, in qualità di dipendenti della SPARKASSE CASSA DI RISPARMIO DI BOLZANO SPA, anziché adoperarsi per essere custodi dei MIEI soldi, depositati presso questo istituto, hanno loro stessi effettuato un accesso al mio conto corrente e sottratto le mie risorse.
Mi chiedo, a questo punto, che fine abbia fatto la mia privacy visto che con estrema facilità sono riusciti ad accedere al mio conto corrente e condurre l’operazione atta alla sottrazione del mio denaro.
Mi chiedo anche perché, nel momento in cui io necessito di fare un bonifico on-line non sia sufficiente che acceda al mio conto corrente ed esegua l’operazione di pagamento da me voluta, ma devo avere a seguito uno smartphone il quale contenga un’applicazione della banca attraverso la quale mi viene chiesto dapprima di confermare l’accesso al conto corrente e poi di autorizzare il pagamento mediante l’inserimento di un codice e/o pin personale, altrimenti non si riesce ad accedere e concludere l’operazione; tutto ciò per far in modo di proteggere il cliente da frodi e attacchi al conto corrente, almeno così viene sostenuto.
Mi chiedo di conseguenza, perché a CIANCIARUSO GIOVANNI e ROMANELLO ANDREA è stata data e/o si sono presi la facoltà di accedere al mio conto corrente e di operare senza che potesse pervenire nel mio smartphone alcun messaggio che mi richiedesse di confermare l’accesso e di autorizzare un’operazione che stava avvenendo ai danni del mio conto corrente?
A quanto pare CIANCIARUSO GIOVANNI e ROMANELLO ANDREA non ne hanno avuto bisogno o forse sono riusciti a nascondere e/o bypassare anche questo scoglio?
CIANCIARUSO GIOVANNI e ROMANELLO ANDREA, chi sono costoro per assumersi la responsabilità personale di riconoscere e pagare un debito inesistente preteso da terzi non meglio identificati a sfavore della mia persona?
Per deduzione, mi chiedo, come posso essere certo che l’utilizzo dell’applicazione dell’istituto di credito mi protegga da attacchi piuttosto che essere veicolo per la divulgazione dei miei dati personali e sensibili?
Come possiamo definire tutto questo?

ORA RIPRENDO DAL MOMENTO IN CUI MI E’ PERVENUTA LA MAIL:
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PRECISAZIONE in merito all’e-mail ricevuta da ROMANELLO ANDREA
– e-mail pervenuta da ROMANELLO ANDREA ( andrea.romanello@sparkasse.it ) in data 7 giugno 2023 alle ore 09:33
– l’oggetto della e-mail è il seguente: “PIGN.TO C/O NOI EX ART. 72 BIS NDG 100763303 CELOT BENEDETTO”
– nel testo dell’e-mail: “Buongiorno Signor Celot, le inoltro quanto pervenuto in data 06.06.23. A disposizione per eventuali chiarimenti.”
– l’allegato contenuto nella mail è nominato: 113-PPT-00000159-11384202300001997000-signed

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Accedo immediatamente al mio conto corrente e riscontro che sono stati sottratti, a mia insaputa, euro 5.599,05 pari all’intera disponibilità presente nel conto in quel momento, azzerando di fatto le mie risorse finanziarie provenienti dall’operatività personale e della mia Ditta Veneta.

Esecutore materiale preposto ROMANELLO ANDREA (dipendente sparkasse Conegliano), come confermato telefonicamente da CIANCIARUSO GIOVANNI (direttore della filiale sparkasse di Conegliano), durante la chiamata delle ore 08:42, il quale stizzito mi ha intimato addirittura di abbassare i toni durante la stessa, con la palese pretesa di impormi verbalmente quanto disposto e manifestando la sua noncuranza nel tutelare i MIEI soldi messi in banca.

L’allegato contenuto nella e-mail ricevuta da ROMANELLO ANDREA (sparkasse), riguarda un atto emesso dall’agenzia delle entrate-riscossione italiana di Treviso.
In questo atto vengono citati due individui in forza e/o alle dipendenze dell’agenzia delle entrate-riscossione italiana. Il primo individuo FAGGIAN GIANFRANCO responsabile per il compimento dell’atto che lui stesso firma in qualità di dipendente delegato, mentre il secondo individuo FRIGERIO SERGIO viene indicato come responsabile per l’ordine di pagamento.
Nell’atto sostengono, in maniera unilaterale, che sono debitore nei confronti degli enti che hanno affidato il recupero del presunto credito, all’agenzia delle entrate-riscossione italiana per totali euro 51.225,27.
È stato forse allegato un documento a riprova di quanto dichiarato da questi emeriti sconosciuti?
Mi è forse stato negato qualche documento a cui fa riferimento la pretesa di questi due individui?
Come mai tanta solerzia da parte di CIANCIARUSO GIOVANNI e ROMANELLO ANDREA (sparkasse) nell’assecondare e ottemperare alle pretese dei predetti due individui?
Perché non è stato tutelato il cliente?
Le pretese dell’agenzia delle entrare-riscossione italiana non possono per legge produrre diritto perché tale ente agisce in difetto assoluto di giurisdizione.
Pertanto, tali pretese sono prive di effetto giuridico (tamquam non esset) perché illegali.
La condotta adottata nei miei confronti da CIANCIARUSO GIOVANNI e ROMANELLO ANDREA (sparkasse), mi sta mettendo in seria difficoltà in quanto oltre a non avere risorse finanziarie per soddisfare le esigenze primarie mie e della mia famiglia, non riesco a far fronte a tutti i pagamenti più corposi. Evidenzio questo fatto ieri 8 giugno 2023 avevo un saldo negativo di euro 493,00 in quanto c’era un pagamento in nota, poco fa riverifico e il saldo è in negativo di 4 euro, probabilmente perché hanno deciso di respingerlo e/o stornarlo senza avere la cortezza di avvisarmi. Continuano a gestire il conto come vogliono loro.
Riporto le seguenti mie considerazioni:
se CIANCIARUSO GIOVANNI e ROMANELLO ANDREA fossero stati veramente scrupolosi e avessero letto attentamente in tutte le sue parti l’atto contenuto e allegato all’e-mail, avrebbero dovuto porsi delle domande perlomeno sui seguenti punti:
(cito testualmente) “IL TERZO RICEVE LA NOTIFICA DI QUESTO ATTO NON IN QUALITA’ DI DEBITORE DEGLI ENTI CHE HANNO AFFIDATO IL RECUPERO ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE-RISCOSSIONE, MA IN RAGIONE DEI RAPPORTI CHE INTRATTIENE CON IL DEBITORE A CUI DEVE DELLE SOMME DI DENARO.”
Affermazione scorretta a mio avviso, infatti non è la banca che mi deve delle somme di denaro perché quel denaro è già mio in quanto io l’ho depositato sul mio conto corrente e/o l’ho fatto accreditare sul mio conto corrente, per cui va da sé che la banca non è e non può essere proprietaria di quel denaro.
Di conseguenza avrebbero dovuto porsi le seguenti domande prima di procedere:
1. Possiamo prenderci la responsabilità personale di appropriarci di una somma di denaro che non ci appartiene per accontentare la richiesta di un terzo senza una prova certa e/o riscontro del cliente?
2. Abbiamo contezza specifica di chi sono gli enti che hanno affidato il recupero all’agenzia delle entrate-riscossione italiana?
3. Abbiamo ricevuto il mandato mediante il quale questi enti hanno incaricato l’agenzia entrate-riscossione italiana?

(cito testualmente) “L’atto di cui al comma 1 può essere redatto anche da dipendenti dell’agente della riscossione procedente non abilitati all’esercizio delle funzioni di ufficiale della riscossione e, in tal caso, reca l’indicazione a stampa dello stesso agente della riscossione e non è soggetto all’annotazione … ” (continua citando leggi italiane)
Non mi dilungo e mi limito ad affermare che anche questo punto probabilmente lo hanno affrontato con leggerezza.
(cito testualmente) “Questo atto viene notificato ai sensi del combinato disposto degli artt. 26 e 49, comma secondo del DPR n. 602/1973 al Terzo: CASSA DI RISPARMIO DI BOLZANO SPA e al Debitore: CELOT BENEDETTO.”
In virtù di tutto quanto sopra riportato mi chiedo, perché CIANCIARUSO GIOVANNI e ROMANELLO ANDREA (sparkasse) prima di procedere con la sottrazione del mio denaro dal mio conto corrente non mi hanno chiesto conferma, per iscritto, che mi fosse stato notificato questo atto?
Infatti, l’atto per il quale loro hanno dato discrezionalmente immediata esecuzione il giorno 6 giugno 2023, MAI mi è stato notificato.
La presente DENUNCIA verrà notificata a ROMANELLO ANDREA e CIANCIARUSO GIOVANNI mediante e-mail all’indirizzo andrea.romanello@sparkasse.it , entrambi qui diffidati al ripristino, entro tre giorni, del totale delle somme di denaro sottratte dal mio conto corrente, oltre a danni, indennizzi, spese e oneri che mi hanno procurato a causa della situazione che hanno creato.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130811154027387) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO