Oggetto: 2024.11.05 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0150107155315249 – referente: ME STESSO
DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA
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CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:17 APRILE 2024 VERSO LE ORE 12:00
luogo iniziale del fatto segnalato:CONVERSAZIONE TELEFONICA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:IMMOBILIARE.IT S.P.A. – D’AQUINO ALESSANDRO (TEAM LEADER DEL DIPARTIMENTO COMMERCIALE ED ASSISTENZA CLIENTI)
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DENUNCIA/SEGNALO QUANTO SEGUE
In riferimento all’atto RDN 0150106162033887 del 4 novembre 2024, riepilogo di seguito le note personali in esso riportate:
La vostra comunicazione NON risulta sottoscritta e firmata da alcun ESSERE UMANO.
Una comunicazione in cui il l’ESSERE UMANO proponente NON apponga il proprio COGNOME e NOME è da ritenersi priva di valore.
Leggo il contenuto della vostra e-mail perché mi è stata inviata in copia all’indirizzo e-mail relativo alla mia Ditta Veneta.
Il destinatario principale a cui avete recapitato la medesima corrisponde a una casella e-mail alla quale io NON ho accesso e NON mi appartiene perché NON è stata da me creata.
Mi sorge spontanea la seguente domanda: a chi altro avete inviato questa comunicazione?
Io NON sono un TRUST italiano.
Nella vostra missiva parlate anche di diritti.
A tal proposito vi chiedo come mai il mio diritto jus cogens all’Autodeterminazione è stato da voi ripetutamente violato precludendomi la possibilità di sottoscrivere un contratto con la mia Ditta Veneta, che mi consentisse di operare con la stessa, la quale è prescritta per legge.
Questo è un dato di fatto come ben evidenziato nell’atto RDN 0140801171938438 del 30 maggio 2024.
DENUNCIO inoltre i seguenti comportamenti assunti nei miei confronti dal fornitore IMMOBILIRE.IT SPA e dagli ESSERI UMANI che operano in nome e per conto dello stesso:
in data 19 settembre 2023, tramite invio dell’atto SPN 0131120173840785 del 18 settembre 2023, avevo provveduto a informare il fornitore che avrei potuto ritardare i pagamenti delle fatture a causa della sottrazione del mio denaro subita per mano di due impiegati bancari.
Contestualmente informavo il fornitore IMMOBILIARE.IT S.P.A. che a partire dal giorno 1 gennaio 2024 avrei operato con la mia Ditta Veneta indicando altresì i dati della stessa.
NESSUN RISCONTRO mi è mai pervenuto dal suddetto fornitore o dagli ESSERI UMANI operanti in nome e per conto suo dal momento in cui questi hanno ricevuto l’atto SPN 0131120173840785.
In data 16 gennaio 2024, tramite invio dell’atto RDN 0140319142202418 del 16 gennaio 2024, rammentavo quanto riportato nell’atto SPN 0131120173840785.
Anche in questo caso NESSUN RISCONTRO.
Ritenendo pertanto recepiti gli atti da me inviati, ho iniziato a pagare la fattura al netto dell’imposta iva italiana, effettuare il rigetto della fattura stessa, chiedendo l’emissione della fattura verso la mia Ditta Veneta.
Dopo qualche tempo hanno iniziato a chiedermi di pagare la parte da me non corrisposta relativa all’imposta iva italiana per evitare la limitazione del profilo, tutto ciò come se non avessi mai inviato loro alcunché.
A maggio 2024 scadeva il vecchio contratto e quindi era mia intenzione sottoscrivere un nuovo contratto con la mia Ditta Veneta.
Ad aprile 2024 gli atti in precedenza notificati risultavano inconfutati e a tutt’oggi tali sono rimasti.
Il 17 aprile 2024 verso le ore 12:00 vengo contattato telefonicamente da D’AQUINO ALESSANDRO “team leader del Dipartimento Commerciale ed Assistenza Clienti” del fornitore IMMOBILIARE.IT S.P.A., al quale espongo le ragioni del mio diritto all’Autodeterminazione, il quale durante la medesima conversazione telefonica mi riferiva che “dopo aver sentito i legali di IMMOBILIARE.IT, l’unica maniera per rinnovarmi il contratto inerente il servizio di pubblicazione annunci, era sottostare bonariamente a quanto da loro richiesto in merito al pagamento dell’iva, indipendentemente dagli atti da me notificati, in quanto il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) non è riconosciuto. Altresì sosteneva che a tal proposito i loro legali mi avevano già inoltrato comunicazione a riguardo. Io gli ho palesato fin da subito che non avevo ricevuto alcunché e di conseguenza espressamente gli ho chiesto di farmela avere e lui aggiunse che avrebbe provveduto.
In data 18 aprile 2024 ho inviato una e-mail a D’AQUINO ALESSANDRO con la quale riportavo quanto da lui affermato durante la chiamata del giorno prima e di nuovo richiedevo e sollecitavo l’invio della comunicazione dei loro legali.
Nessun riscontro ho ottenuto in riferimento a questa ulteriore mia richiesta.
In data 30 maggio 2024 ho inviato un’e-mail a D’AQUINO ALESSANDRO fornendo copia di un pagamento da me effettuato. Nella medesima e-mail ho di nuovo sollecitato quanto da me richiesto in precedenza sia verbalmente in data 17 aprile 2024 e sia per iscritto con l’invio della e-mail del giorno 18 aprile 2024.
Sempre in data 30 aprile 2024 D’AQUINO ALESSANDRO ha risposto alla mia e-mail confermandomi la ricezione di quanto da me inviato e ribadendomi la non facoltatività dell’iva. Sempre nella medesima e-mail mi comunicava che per quanto concerneva la comunicazione dell’ufficio legale, avrebbe sollecitato un riscontro.
A tutt’oggi tale comunicazione non è pervenuta.
L’e-mail del 30 maggio 2024 ricevuta da D’AQUINO ALESSANDRO è oggetto di rigetto mediante l’atto RDN 0140801171938438.
La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150107155315249) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.