Oggetto: 2025.05.07 – CELOT BENEDETTO – SPN PER MANCATA NOTIFICA – 0150709123444820 – referente: ME STESSO
DENUNCIANTE/SEGNALANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA
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CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:7 MAGGIO 2025 ORE 10:45 CIRCA
luogo iniziale del fatto segnalato:VIA ROMA 73/I – VILLORBA (CONTEA DI TREVISO) / PRESSO LA SEDE DELLA MIA AZIENDA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:POSTE ITALIANE S.P.A., VIALE EUROPA 190, 00144 – ROMA (RM) – PARTITA IVA ITALIANA: 01114601006 / CODICE FISCALE ITALIANO: 97103880585
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DENUNCIA/SEGNALAZIONE QUANTO SEGUE
In qualità di presunto destinatario dell’atto che si vuole notificare, contesto formalmente la mancata consegna della relata di notifica, come previsto dalla normativa vigente.
Inoltre, ribadisco che nessun atto e/o provvedimento italiano può essere notificato a Cittadini Autodeterminati sotto l’egida del MLNV per le seguenti motivazioni:
1. STATO ITALIANO COME ENTITA’ OCCUPANTE NEI TERRIROTI DELLA REPUBBLICA DI VENETHIA
• È accertato che lo Stato italiano, nei Territori della Repubblica di Venezia, rimane uno Stato straniero occupante.
• Gli anni di illegittima e illecita occupazione non conferiscono alcuna legittimazione giuridica all’esercizio della sovranità italiana su tali territori.
• L’occupazione è avvenuta con modalità colonialiste e razziste, in violazione del diritto internazionale.
2. NULLITA’ ASSOLUTA DEGLI ATTI EMESSI DALLO STATO ITALIANO NEI TERRITORI VENETI
• Qualsiasi atto o provvedimento emesso da un’autorità italiana nei Territori della Repubblica Veneta è giuridicamente privo di efficacia.
• Tale invalidità deriva dal difetto assoluto di giurisdizione e dall’incompetenza assoluta per materia e per territorio.
• In base al principio giuridico tamquam non esset, qualsiasi atto italiano in questi territori è inesistente, come se non fosse mai stato prodotto.
3. IL D.LGS 212/20210 CONFERMA L’ILLEGALITA’ DELLA SOVRANITA’ ITALIANA
• Lo Stato italiano stesso ha sancito l’illiceità della propria occupazione con il Decreto Legislativo 13 dicembre 2010, n. 212, in vigore dal 16 dicembre 2010.
• Tale decreto ha abrogato il Regio Decreto 3300 del 4 novembre 1866, con cui le province della Venezia e di Mantova erano state annesse all’Italia.
• L’abrogazione di tale decreto conferma l’assenza di una base giuridica per la sovranità italiana sulla Repubblica Veneta.
4. ASSENZA DI UN CONTRATTO DI CITTADINANZA TRA IL POPOLO VENETO E LO STATO ITALIANO
• Non esiste alcuna prova documentata che attesti che ogni singolo cittadino veneto abbia accettato volontariamente la cittadinanza italiana.
• Non risulta alcun contratto valido e sottoscritto tra il Popolo Veneto e lo Stato Italiano che vincoli i Veneti alle sue leggi e regolamenti.
• Di conseguenza, nessun cittadino veneto autodeterminato è obbligato a rispettare le norme politiche, penali, civili, commerciali, fiscali e stradali dello Stato italiano.
5. DINAMICA DELL’ACCADUTO;
Con la presente denuncio il seguente fatto avvenuto in data odierna 7 maggio 2025 alle ore 10:45 circa.
Premetto che nei giorni scorsi avevo controllato la cassetta postale della mia azienda all’interno della quale non c’era alcunché.
Oggi 7 maggio 2025 alle ore 10:45 circa mi trovavo all’interno del mio ufficio con un cliente.
Stavamo conversando quando vedo parcheggiare davanti la mia sede il ciclomotore di poste italiane.
Scende un’operatrice donna fra i 30-40 anni (presumo che questa possa essere l’età perché con il casco addosso diventa difficile stabilirla con maggior precisione).
Dapprima si avvia preso un’abitazione nelle vicinanze e poi vedo che si avvia verso l’ingresso del mio ufficio dove si trova la cassetta postale.
Il mio ufficio è completamente vetrato, la porta del mio ufficio era aperta e io e il mio cliente stavamo conversando a circa 2 metri dalla porta stessa.
Noto che l’operatrice ha in mano delle buste che provvede a inserire nella cassetta postale del mio ufficio andandosene frettolosamente.
Per l’operatrice era impossibile non vederci e non sentirci, ma lei intenzionalmente non ha rivolto lo sguardo verso di me. Dico “me” perché con questa operatrice vi sono stati dei pregressi, per cui mi conosce.
Poco dopo la partenza del mio cliente esco e apro la cassetta postale, la quale, preciso, è predisposta verso l’alto per l’imboccatura.
Con grandissimo stupore noto che insieme alle buste pubblicitarie, aveva inserito anche un avviso di giacenza che riportava data di emissione giorno 5 maggio 2025 e data disponibile per il ritiro a partire dal giorno 7 maggio 2025.
Il caso ha voluto che l’operatrice delle poste italiane mi consegnasse la pubblicità proprio il giorno 7 maggio 2025.
Altresì considerato, come sopra precisato, che lo spazio per l’imboccatura si trova nella parte alta della cassetta postale, ho notato che l’avviso di giacenza non si trovava schiacciato sotto le buste inserite, bensì davanti alle stesse e non risultava per nulla stropicciato e/o inumidito visti le piogge e l’umidità presente in questi giorni, dentro una cassetta che di fatto si trova esposta alle intemperie.
6. RICHIESTA:
Alla luce dei fatti esposti, si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili, qualora ne sussistano i presupposti, e l’adozione delle misure necessarie affinché:
• Le notifiche degli atti ufficiali avvengano nel rispetto delle disposizioni di legge;
• Venga riconosciuta la condizione giuridica del Popolo Veneto come entità autodeterminata e non soggetta all’autorità italiana;
• Venga garantito il diritto dei cittadini veneti a rifiutare atti emessi da uno Stato straniero occupante.
BENEDETTO CELOT
La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0150709123444820) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.