Oggetto: 2021.08.13 – CELOT BENEDETTO – SPN – 121823131634
DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
in qualità di: PERSONA INFORMATA
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CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:domenica 1 agosto 2021 ore 12:00
luogo iniziale del fatto segnalato:CAORLE (Conte di Venezia) SPIAGGIA DI LEVANTE (fronte hotel sara)
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:POLIZIA LOCALE DEL COMUNE ITALIANO DI CAORLE – DUE AGENTI UOMINI A BORDO DI DUE QUAD targati AY02706 e AY02707
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DENUNCIA QUANTO SEGUE
Intorno alle ore 12:00 di domenica 1 agosto 2021, dalla passerella accesso spiaggia di Caorle (Contea di Venezia) zona levante (fronte hotel sara), entrano un uomo e una donna di colore (quest’ultima portava sul dorso una bimba molto piccola). Erano con molta probabilità venditori di oggettistica varia.
Qualche minuto dopo arrivano due agenti della polizia locale del comune italiano di Caorle che chiamano la donna e le dicono di seguirla, posizionandosi su una parte di spiaggia in cui non vi erano bagnanti nelle immediate vicinanze; nel frattempo l’uomo di colore si era allontanato.
Io stavo osservando la scena da una distanza di circa 10-15 metri e cercavo di captare quello che stavano dicendo. Ho capito che la donna non aveva con sé documenti, gli agenti hanno avanzato delle richieste alle quali lei non voleva dare seguito.
Capendo che la situazione si stava scaldando ho deciso di avvicinarmi per capire meglio quello che stava accadendo ed è in quel momento che sento che i due agenti le dicono che se non esegue quello che loro vogliono, devono portarla alla sede della questura italiana di Marghera, minacciandola che se ciò fosse avvenuto non sarebbe più tornata a casa e le avrebbero portato via la bambina.
A quel punto gli agenti riescono a intercettare anche l’uomo di colore, entrato assiema a lei in spiaggia, chiedendogli di raggiungerli perché volevano parlare anche con lui.
A questo punto i due agenti mettono in atto il loro piano e senza alcun ritegno e senso civico di giustizia, propongono di lasciar perdere tutto, ovvero di non proseguire con segnalazioni e di non comminare alcuna sanzione, a patto che consegnassero loro la merce che avevano in borsa. A quel punto dopo un primo rifiuto da parte dell’uomo e della donna di colore, questi ultimi hanno iniziato a consegnare la loro merce. Uno dei due agenti non contento di quanto stavano consegnando loro, continuava ripetutamente a chiedere di aumentare la quantità, chiedendo esplicitamente di consegnare almeno metà di quello che avevano.
Una volta soddisfatta la richiesta degli agenti, quest’ultimi hanno intimato le due persone di colore di non farsi più vedere a Caorle; subito dopo però hanno chiesto loro se fosse la prima volta che si trovavano lì, dopodiché hanno spiegato loro cosa fare per le prossime volte, ovverosia testualmente hanno comunicato alle persone di colore quanto segue: i vostri colleghi quando si trovano qui e ci vedono arrivare lasciano per terra la merce e se ne vanno, noi arriviamo la preleviamo e tutto finisci così, suggerendo di fatto anche a loro come affrontare le prossime situazioni.
Infatti qualche giorno dopo le stesse persone di colore sono state viste entrare di nuovo in spiaggia e in alcuni ristoranti in cerca di acquirenti per la loro merce. Qualche persona del posto li ha riconosciuti e ha anche affermato che non era la prima volta che si trovano in città, in quanto erano presenti anche in periodi precedenti.
Gli agenti della polizia locale del comune italiano di Caorle erano due uomini mascherati (visto il camuffamento del volto l’età poteva essere compresa fra i 35 e 45 anni). Viaggiavano a bordo di due quad di cui riporto i numeri di targa: AY02706 ; AY02707.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT
La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 121823131634) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.