Oggetto: 2021.10.05 – CELOT BENEDETTO – SPN – 12201591517
DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
in qualità di: PARTE LESA
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CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:lunedì 4 ottobre 2021 ore 07:40 circa
luogo iniziale del fatto segnalato:PANIFICIO SUPPRESSA SPECIALITA’ PUGLIESI di via nazionale 10 a Susegana
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:ADDETTA ALLA VENDITA DEL PANIFICIO SUPPRESSA
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DENUNCIA QUANTO SEGUE
Ieri lunedì 4 ottobre 2021 alle ore 07:40 circa mi reco al negozio PANIFICIO SUPPRESSA SPECIALITA’ PUGLIESI di via nazionale 10 a Susegana, per acquistare del cibo.
Appena entrato e in assenza di altri clienti all’interno del negozio, vengo subito ripreso dall’addetta alla vendita ( una signora con capelli ricci / mossi di colore scuro e occhiali ) perché non indosso la maschera.
Mi fermo all’interno del negozio in corrispondenza della porta di ingresso e le ordino quello di cui ho bisogno. Poco dopo entra in negozio un uomo mascherato. A questo punto lei smette di preparare il mio ordine si dirige verso di me, apre la porta del negozio e mi butta letteralmente fuori dal negozio, tutto questo indipendente dal fatto di rispettare il libero arbitrio, le idee, le volontà e non per ultima la salute di una persona in quanto è oramai risaputo che la maschera impedisce la corretta ossigenazione fisica di una persona.
Mi sono sentito umiliato e denigrato, vittima di un grave atto di razzismo messo in atto nei miei confronti solo per il fatto che voglio semplicemente respirare liberamente; tutto questo davanti alla persona appena entrata in negozio il quale non aveva sollevato alcuna eccezione in merito alla mia presenza senza maschera.
Da tenere presente che se la coscienza dell’addetta alla vendita fosse stata coerente, avrebbe dovuto rifiutarsi di servirmi e quindi rifiutarsi di vendermi i loro prodotti; invece il suo istinto di lucro e il suo obiettivo di fare cassa, ha prevalso anche sulla logica razionalità di non poter imporre alcunché a chiunque.
L’addetta alla vendita mi ha trattato come se fossi un untore, ma nel momento dell’incasso non ha dimostrato alcuna paura o riluttanza a prendere in mano i soldi che le ho dato.
Chiedo che la Giustizia Veneta faccia il suo corso e chiedo il risarcimento per il danno morale subito.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT
La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 12201591517) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.