2023.04.15 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130617112524732

Print Friendly, PDF & Email

Oggetto: 2023.04.15 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130617112524732 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:VENERDì 14 APRILE 2023
luogo iniziale del fatto segnalato:CONTEA DI TREVISO, DISTRETTO DI VILLORBA ALL’ALTEZZA DI VIA PIAVE 68
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:CARABINIERI ITALIANI DELLA STAZIONE DI VILLORBA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Ieri venerdì 14 aprile 2023 alle ore 16:10/16:20 sono stato fermato da una pattuglia di carabinieri italiani, all’interno dei Territori della Repubblica Veneta, precisamente nella Contea di TREVISO, Distretto di VILLORBA all’altezza di via Piave 68 (davanti all’enoteca ristorante CARMENERE).
I due individui appartenenti alla forza di occupazione straniera italiana carabinieri erano due uomini dall’apparente età compresa fra i 30 e 35 anni, entrambi con i capelli scuri uno di statura bassa e uno di statura media.
Mi fermo, spengo l’auto e abbasso di poco il finestrino. I due individui, entrambi armati, si sono avvicinati troppo al mio veicolo tanto da farmi sentire vulnerabile (violazione articolo 2 paragrafo 4 della Carta delle Nazioni Unite).
L’individuo di statura più bassa si avvicina al lato guida con un tablet in mano e mi chiede per ben due volte (probabilmente lo ha fatto con lo scopo di stabilire i ruoli a lui più consoni cercando di intimidirmi) di abbassare del tutto il finestrino e di consegnarli i documenti.
Io rispondo che non lo abbasso più di quello che ho fatto e aggiungo di essere Autodeterminato sotto l’Egida del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto, che sono forze di occupazione straniera italiane e contesto loro il difetto assoluto di giurisdizione. Questi individui non si sono neppure posti il problema di riflettere su ciò che avevo affermato e contestato loro, proseguendo di fatto con le loro richieste.
Pretendeva che glieli consegnassi in mano e io gli ho ribadito che glieli avrei esibiti dall’interno del finestrino. Ha iniziato a trascrivere, SENZA ALCUN CONSENSO DA PARTE MIA, i miei dati sul suo tablet e la stessa procedura l’ha effettuata con i dati del veicolo. Dopodiché non soddisfatto ha cercato di creare lo scontro per l’assicurazione, io gli ho detto che con la targa avrebbe potuto constatare il tutto, ma lui mi ha detto che il sistema era fuori uso e quindi dovevo esibire il certificato di assicurazione e così ho fatto.
Ho chiesto se facevano parte della sede di Villorba, l’individuo dalla statura bassa mi ha confermato che sono in forza alla stazione di Villorba e subito dopo mi chiede con tono stizzito perché gli ho fatto questa domanda, quasi volesse farmi capire che le domande le possono fare solo loro. Io gli rispondo perché procederò con una segnalazione; dopo qualche secondo mi dice “ma a chi e perché deve fare una segnalazione, aggiungendo che le segnalazioni si fanno solo se succede qualcosa di importante” (come se quello che stavano commettendo loro non fosse di importante rilevanza; forse per loro non lo è perché sono troppo abituati ad agire in forza di un’autorità che volutamente discrimina chi rivendica un diritto ius cogens come quello dell’Autodeterminazione). Io gli ho risposto e al tempo stesso avvisato, che la segnalazione/denuncia l’avrei fatta alla Divisione Investigativa della Polisia Nasionale Veneta, all’interno della quale avrei raccontato lo svolgimento reale dei fatti.
Mentre stavo cercando il certificato assicurativo l’individuo di statura media ha esclamato: ha visto le condizioni dei suoi pneumatici ? … io ho risposto che quel mezzo lo uso di rado e che avevo preso contatto per la sostituzione degli stessi … ma lui non soddisfatto, per cercare di farmi paura, aggiunge: lo sa che potrei farle un verbale ? … io ho risposto con un tanto silente quanto eloquente menefreghismo che probabilmente il suo collega, l’individuo di statura bassa ha ben compreso e probabilmente lo ha fatto capire anche al suo collega. A quel punto l’individuo dalla statura media si avvicina al collega di statura bassa e gli dice di consegnargli il tablet perché doveva fare una segnalazione; non posso sapere se tale segnalazione riguarda me o il mio veicolo oppure altro a me non attinente. In quello stesso momento esibisco il certificato assicurativo e l’individuo di statura bassa esclama: può andare.
Questi due individui hanno cercato qualsiasi appiglio pur di infastidirmi facendomi sprecare tempo prezioso, che non avevo e non ho da dedicare a loro perché c’erano degli affetti molto più importanti che mi stavano aspettando. Se avessero compreso le mie affermazioni iniziali (accompagnate da un omaggio a stampa MLNV sulla Serenissima che per ben due volte hanno rifiutato dicendo che non interessava) probabilmente avrebbero potuto convenire sul fatto di farmi andare immediatamente e invece così non è stato. Ritengo l’operazione, che hanno messo in atto nei miei confronti, una violazione alla mia persona in quanto mi hanno di fatto obbligato a subire un’inopportuna imposizione di autorità straniera.
CONCLUSIONI:
– chiedo alla Divisione Investigativa della Polisia Nasionale Veneta di indagare in merito al fatto che l’individuo di statura media si sia fatto consegnare il tablet dal suo collega perché doveva fare una segnalazione;
– se il loro sistema di controllo era fuori uso, perché perseverare in operazioni di controllo;
– deduco inoltre che i carabinieri italiani, cosiccome tutte le altre forze di occupazione straniera italiane, se vogliono eseguire controlli su patenti e carte di circolazione italiane li possono condurre sui territori che lo stato italiano non occupa illegalmente. Io non ho bisogno di una patente italiana per poter girare all’interno dei Territori della mia Patria la Serenissima Repubblica di Venezia, per cui non voglio più trovarmi in situazioni di costrizione come quella patita ieri, in cui mi hanno obbligato a esibire documenti italiani;
– all’interno dei territori della Repubblica Veneta, il controllo di tutti i veicoli stranieri italiani, cosiccome di tutti gli altri veicoli di provenienza straniera, per giurisdizione spetta alla Polisia Nasionale Veneta. Oramai è insostenibile essere fermati, vessati e costretti a fare qualcosa per ordine dell’invasore;
– per quanto riguarda gli pneumatici è vero che mi ero già premurato con un tecnico di prendere un appuntamento che però verrà definito nel momento in cui il mezzo avrà percorso ulteriori kilometri diecimila, kilometraggio che gli attuali pneumatici possono ancora percorrere. Mi chiedo allora che competenze tecniche e quali strumenti ha un carabiniere italiano per pronunciarsi in merito all’usura degli pneumatici ? … probabilmente si rifarà a qualche legge/regola/disposizione/usanza italiana che si pronuncia in merito ai millimetri del battistrada conteggiati a occhio e senza neppure avere contezza della consistenza degli pneumatici stessi.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130617112524732) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO