2021.09.12 – BASSAN GIOVANNI – SPN – 121922211628

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Oggetto: 2021.09.12 – BASSAN GIOVANNI – SPN – 121922211628

DENUNCIANTE
Nome: GIOVANNI
Cognome: BASSAN
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:23/08/2021
luogo iniziale del fatto segnalato:OSPEDALE SAN BORTOLO DI VICENZA
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:OPERATORI SANITARI, AGENTI DI POLIZIA, VIGILI URBANI, CARABINIERI, DIGOS, GUARDIE GIURATE, QUESTORE CAPO.

DENUNCIA QUANTO SEGUE
SPN – Segnalazione Polizia Nazionale 12/09/2021
Fatti che hanno portato il Presidente del MLNV-GVP Sergio Bortotto a essere ricoverato presso l’ospedale San Bortolo di Vicenza.
Sergio Bortotto è il Presidente del MLNV-GVP www.mlnv.org , viveva solo nel Distretto di
Villorba, Contea di Treviso, ultimamente limitato nelle necessità giornaliere ma circondato da un
gruppo di amici volontari autodeterminati nel MLNV-GVP che si alternavano giornalmente a fargli compagnia. Avvisato i suoi famigliari residenti in altra Contea di Vicenza, si presentavano ad assistere il fratello Sergio, le sorelle ORNELLA, ELENA e mamma ROSETTA nella giornata di sabato 21 e domenica 22 agosto, provvedendo nelle faccende domestiche. Sergio visto l’aiuto dei suoi famigliari che non vedeva da tempo ha accettato volentieri la loro visita. Il lunedì successivo 23 agosto i famigliari comunicavano al fratello Sergio che per meglio dagli
assistenza avevano l’intenzione di portarlo a casa della sorella Ornella, la quale aveva un alloggio adeguato per poterlo ospitare un periodo. Sergio perplesso e dubbioso di questa decisione non pote opporsi, nella stessa mattinata viene prelevato dalla sorella Ornella e portato a Vicenza. Martedì 24 mi presento presso il negozio di panetteria gestito dall’Ornella Bortotto, presente anche la Cernide di Longare la quale doveva consegnare all’Ornella una borsa di indumenti lavati da restituire a Sergio. Acquisto il pane, consegniamo la borsa di indumenti e chiedo informazioni del fratello Sergio, mi conferma che ha trovato opportuno ricoverarlo presso il San Bortolo di Vicenza per essere meglio assistito e per eseguire ulteriori esami diagnostici. Abbiamo salutato e ci siamo allontanati.
Poco lontano abita ROSETTA, la mamma di Sergio. Suono il campanello, in breve mi viene
incontro la signora ROSETTA e l’altro suo figlio con la moglie, chiesi a loro notizie di Sergio. Mi
hanno confermato che Sergio sta bene all’ospedale è seguito dai medici che gli potranno fare ulteriori accertamenti.
Tutti noi del MLNV-GVP preoccupati della salute del nostro Presidente, abbiamo deciso di presentarci tutti presso il San Bortolo privi di mascherina, per poter vedere di persona il nostro Presidente Sergio Bortotto.
Ci troviamo alle ore 20:00 circa una decina di amici presso il San Bortolo e tutti assieme siamo
entrati dall’accesso principale di via Ridolfi. In portineria abbiamo chiesto di poter far visita al
Presidente Sergio e ci è stato negato, abbiamo chiesto di parlare con il medico di reparto e ci hanno invitato di attendere, nel fra-tempo sono arrivate due auto della POLIZIA denominata SQUADRA VOLANTE PASUBIO, 1°) targa M3916 Seat Ibiza; 2°) targa M3350 Seat Leon; 3°) un’auto della POLIZIA LOCALE targa YA358AP – Vicenza 6 – Alfa Giulietta; 4°) un’auto dei CARABINIERI targa CCDG180 Fiat Bravo. Il capo squadra della Polizia ci ordinava di uscire
perché dopo le 21:00 le visite non erano concesse. Il vice-presidente Renzo insiste di parlare con il medico responsabile, dopo un po di insistenza arriva la direttrice Generale del San Bortolo ROMINA CAZZARO, insiste a dire che non è possibile far visita al nostro Presidente Sergio le
regole dell’ospedale vanno rispettate e Lei ha 800 malati da gestire e il nostro Presidente viene
trattato come tutti gli altri, Renzo dopo una lunga trattativa ci dice che solo l’indomani alle ore
09:00 sarebbe stato possibile accedere nel reparto neurologia con la presenza del medico di reparto Dr. FRANCESCO PERINI. Allora decidiamo di restare tutta la notte fino alle nove del giorno successivo.
Nel fra-tempo le forze armate di occupazione italiane, in divisa, con il fare minaccioso, ci hanno costretto a dichiarare le nostre generalità, alla nostra richiesta di conoscere anche noi i loro dati anagrafici, hanno risposto che si presentavano dopo che ci hanno identificato tutti noi. In conclusione, non hanno mantenuto la parola, solo il capo della POLIZIA si è presentato come squadra VOLANTE PASUBIO. Ma se le forze dell’ordine nell’adempiere il proprio dovere è fare rispettare la legalità, alla richiesta di conoscere le loro generalità perché non si presentano? Mi chiedo: cosa hanno da nascondere? Chi non ha nulla da nascondere non ha nessun timore dichiarare le proprie generalità!
Di seguito descrivo i militari in divisa presenti: 1°) Il capo squadra della POLIZIA che si è
presentato come capo squadra “VOLANTE PASUBIO”, matricola 25155, un uomo di mezza età, portava la mascherina nera che copriva anche il naso, robusto e l’unico con divisa antisommossa; 2°) uomo in divisa estiva della POLIZIA, di aspetto giovanile, capelli scuri, con mascherina bianca sopra il naso, statura media; 3°) uomo in divisa
estiva della POLIZIA, statura medio alta, con mascherina nera che copriva anche il naso; 4°) donna in divisa estiva della POLIZIA, di bassa statura, con mascherina che copriva anche il naso, con cartellina la quale ha registrato i nostri nominativi; 5°) agente donna della POLIZIA LOCALE,
media statura con occhiali da vista, portava mascherina nera che copriva anche il naso, orologio al polso sinistro; 6°) agente uomo in divisa estiva della POLIZIA LOCALE, aspetto giovanile, media statura, portava mascherina nera sopra il naso; 7°) agente maschio in divisa estiva dell’arma dei CARABINIERI, alto di statura, di aspetto giovanile, portava mascherina nera sopra il naso; 8°) agente maschio, in divisa estiva dell’arma dei CARABINIERI, di aspetto alto di mezza età, portava la mascherina nera sopra il naso; 9°) Agente maschio in borghese dichiaratosi responsabile della sicurezza all’interno del San Bortolo facente parte della POLIZIA, di aspetto mezza età, capelli brizzolati, statura medio alta, portava la mascherina azzurra sopra il naso, camicia e pantalone nero, scarpe nere con suola bianca; 10°) Agente maschio in borghese della DIGOS, aspetto di mezza età, statura media, indossava una polo marrone con bordo colletto, azzurro, pantaloni neri, portava mascherina azzurra sopra il naso; 11°) agente maschio in borghese, della DIGOS, di aspetto giovanile, statura media, portava la mascherina azzurra sopra il naso, indossava polo e pantaloni azzurri; 12°) agente maschio in divisa GUARDIA GIURATA, di aspetto robusto, statura medio alta, portava la mascherina, nera sopra il naso.
Quando ci è stato detto che si poteva vedere il nostro Presidente al mattino successivo alle ore nove in presenza del medico di reparto dr. FRANCESCO PERINI, abbiamo confermato che restavamo ad attendere tutta la notte. Alle ore 22:30 circa arriva il Commissario capo di Polizia di Stato italiano dr. RAIMONDO MARTORANO e OLGA PRETTO commissario capo immigrazione, ci hanno chiesto di restare all’interno dell’ospedale, massimo tre persone e gli altri spostarsi fuori dell’ospedale, abbiamo chiesto il motivo, hanno risposto che dovevano occupare troppo personale di guardia per la motte se restavamo tutti in portineria. Abbiamo risposto che il problema non ci riguarda e se ci fanno vedere il nostro Presidente Sergio Bortotto in questo momento, poi si andava tutti a casa. Siamo rimasti in portineria fino al giorno successivo. Al mattino di giovedì 26 agosto alle ore 08:30 circa arriva FLAVIO TOSI referente della sanità della regione, accompagnato dalla dott.ssa MARIA GIUSEPPINA BONAVINA direttore generale del San Bortolo, dott.ssa ROMINA CAZZARO e FRANCESCO PERINI responsabile del reparto di Neurologia. Si è discusso della modalità della visita presso il reparto di degenza del Presidente Sergio Bortotto. Alle 09:00 sono salito in reparto di neurologia del terzo piano assieme al Vice-Presidente Renzo De Marchi. Il Presidente Sergio Bortotto era disteso immobile con occhi parzialmente aperti che fissavano il vuoto, sembrava avesse tutta la muscolatura completamente paralizzata, compreso il viso impossibilitato a muovere le labbra e la testa, gli occhi esprimevano un’espressione di rassegnazione, aveva due cannule nelle narici, ho fissato il dott. PERINI FRANCESCO lui si è girato immediatamente per non guardarmi. Siamo usciti per recarci in altra stanza d’ufficio per discutere.
Abbiamo detto che avremmo chiesto il consenso dei famigliari per portarlo in altra struttura di
nostra fiducia. La dott.ssa Bonavina ha deciso che deve rimanere in reparto per ulteriori analisi e che in breve si decideva di nominare un amministratore di sostegno. Non siamo stati assolutamente soddisfatti di quanto avevano già deciso e ci siamo allontanati. Si chiedeva per un buon quieto vivere alle autorità italiane a informare quotidianamente il Vice-Presidente del MLNV-GVP Renzo De Marchi di essere aggiornato del stato di salute del nostro Presidente Sergio Bortotto e di permetterci di fargli visita giornalmente, se ci fosse permesso questo renderà Onore a tutto l’operato ospedaliero del San Bortolo di Vicenza, a fine degenza lo stesso Presidente Sergio Bortotto terrà sicuramente in considerazione quanto state ben facendo e per questo tutti gli operatori sanitari acquisiranno il giusto Prestigio.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GIOVANNI BASSAN

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 121922211628) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO