2022.02.18 – CELOT BENEDETTO – SPN – 13122819316

Print Friendly, PDF & Email

Oggetto: 2022.02.18 – CELOT BENEDETTO – SPN – 13122819316

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:venerdì 18 febbraio 2022 ore 16:15 / 16:30
luogo iniziale del fatto segnalato:presso GOLFETTO SRL FERRAMENTA viale della repubblica 262 Treviso
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:GOLFETTO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Fatto accaduto a TREVISO viale della repubblica 262 venerdì 18 febbraio 2022 intorno alle ore 16:15 / 16:30 presso azienda GOLFETTO SRL FERRAMENTA (partita iva italiana 0508910266).
Premetto che conosco alcune persone e/o proprietari in quanto mi sono rifornito presso di loro altre volte in precedenza.
Oggi venerdì 18 febbraio 2022 mi sono recato presso la ditta GOLFETTO SRL FERRAMENTA sita a Treviso in viale della repubblica 262 per acquistare del materiale di lavoro.
In quel momento all’interno del capannone dove svolgono attività di vendita non vi era alcun cliente. Mi avvicino al banco e in quel momento arriva un commesso (un uomo di statura medio/alta e corporatura magra) al quale chiedo un lucchetto e lui inizia immediatamente con una subdola affermazione al limite del ricatto dicendo che mi avrebbe servito se avessi indossato la mascherina. Io gli ho risposto che non la metto, allora lui mi dice che se eseguo e metto la mascherina mi serve altrimenti, indicandomi il portone di ingresso, mi dice che potevo anche andarmene. A quel punto, nella speranza che tornasse un po’ in sé e capisse che la responsabilità di una simile violazione nei miei confronti sarebbe ricaduta su di lui, gli ho posto la seguente affermazione: spero che tu sia il titolare.
A questo punto anziché riflettere mi ha minacciato di chiamare i carabinieri e io gli ho detto che per quanto mi riguardava poteva chiamarli tranquillamente. Allora lui entra in ufficio dove si trovava la proprietà e dice di chiamare i carabinieri visto che a suo dire io volevo fare lo “sbruffone”. Esce dall’ufficio una signora (apparentemente di età fra i 70 e gli 80 anni con occhiali da vista, parente o affine della proprietà), la quale decide di violare ancora di più la mia privacy e la mia libertà, chiedendomi se fossi in possesso dell’illegale strumento italiano GREEN PASS. Io rispondo di NO e allora lei dice che non posso acquistare. A questo punto faccio presente alla signora che sta violando i miei diritti e che le disposizioni italiane su questi territori sono illegali e che i carabinieri che il dipendente minacciava di voler chiamare appartengono a forze di occupazione straniera italiane e quindi anche loro sono illegali. La signora mi dice chiaramente che secondo lei io mi sono bruciato il cervello a dire queste cose in quanto lei era figlia di un maresciallo o tenente dei carabinieri; allora io le dico che visto che mi dice così glielo avrei ribadito una seconda volta quanto sostenuto in precedenza e così ho fatto. A questo punto, visto che come premesso mi ero già fornito da loro e il figlio della signora il Sig. GOLFETTO aveva ben presente chi fossi avendomi visto altre volte, con il chiaro intento pacificatore ho chiesto che potesse intervenire. Poco dopo è arrivato ed era già preparato in quanto nel frattempo un’atra donna era uscita dall’ufficio ed era andata ad avvisarlo della situazione. Gli ho chiesto espressamente se voleva servirmi oppure no e vedendolo che stava un pò tentennando gli ho detto chiaramente che avrebbe dovuto decidere liberamente visto che io sono libero di decidere senza imporre e senza che alcuno possa impormi di assumere comportamenti contro la mia volontà. Continuava a tentennare e allora gli ho ribadito una seconda volta di decidere liberamente in quanto se lui mi avesse rifiutato avrei trovato sicuramente un suo concorrente che capendo la situazione avrebbe agito senza impormi alcunché. A questo punto lui mi augurato buona fortuna, riferendosi alla ricerca di un suo concorrente che non mi imponesse alcunché; rifiutando di fatto la mia persona perché non accettavo di allinearmi alle illegali disposizione italiane.
E’ stato umiliante sentirsi ingiustamente e pubblicamente giudicato, aggiungere anche etichettato e denigrato. La condotta oltraggiosa e senza pudore tenuta nei miei confronti da tutte queste persone sopra citate, ha violato e minato nella maniera più totale e intima la mia privacy. Queste persone che con il loro comportamento presuntuoso e invadente si ritengono orgogliose e fiere di farsi paladine dell’illegalità italiana.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 13122819316) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO