2022.12.14 – CELOT BENEDETTO – SPN – 132224101450

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Oggetto: 2022.12.14 – CELOT BENEDETTO – SPN – 132224101450 – referente: ME STESSO
(anche in riferimento at Vostra Legge italiana ex art.21nonies l. 7.8.1990 n. 241 si chiede il Vostro riesame in Autotutela per l’annullamento ex officio del summenzionato Vostro provvedimento contestato nell’an e nel quantum, in fatto e in diritto)

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:1 agosto 2022 ore 09:00
luogo iniziale del fatto segnalato:VILLORBA – VIA PIAVE 152
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:DANIELA moglie di FINATO FERDINANDO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Fatto correlato alle seguenti denunce:
SPN – 13202917311 del 19 ottobre 2022
SPN – 132222164042 del 12 dicembre 2022
In riferimento alle segnalazioni sopra elencate, denuncio altresì un pesante episodio accaduto il giorno 1 agosto 2022 intorno alle ore 09:00 del mattino in via Piave 152 a Villorba, presso l’abitazione che in quella data era ancora di proprietà di FINATO FERDINANDO e che vede protagonista DANIELA (mi sembra di ricordare che il cognome sia MARCASSA) moglie dello stesso FINATO.
Tutto ciò introdotto, si premette quanto segue:
FINATO FERDINANDO ha sempre celato il fatto di avere un pignoramento e un’ipoteca gravanti sull’abitazione che stava vendendo, procedimenti per i quali solo successivamente e in virtù del fatto che l’accorciarsi delle tempistiche non permetteva più di tener celato alcunché (il cui riassunto viene di seguito descritto), si è venuti a conoscenza che l’avvocato italiano ZAMPIERI WILLIAM si stava occupando delle relative cancellazioni.
Per quanto mi riguarda FINATO FERDINADO aveva tutto il diritto di tenere solo ed esclusivamente per sé le sue faccende personali, fermo restando il fatto che avrebbe dovuto saper gestire in maniera corretta e consapevole le sue vicissitudini.
La promessa di compravendita era stata stipulata in data 1 aprile 2022 e la stessa contemplava la consegna dell’abitazione entro il giorno 31 luglio 2022.
Col passare del tempo, però, più le tempistiche per la consegna si accorciavano e più FINATO FERDINADO, di concerto con la moglie DANIELA e il figlio ANDREA, non sembravano affatto preoccupati di dare inizio alle operazioni per lo sgombero dell’immobile al fine di rispettare la data di consegna prestabilita e di questo se n’era accorta in prima persona la parte acquirente, tanto che la stessa mi chiese di fissare un appuntamento con “i FINATO” al fine di fare luce sull’apparente incuranza da parte di questi ultimi.
Viene fissato un incontro fra le parti il giorno 30 giugno 2022, presso il mio ufficio, durante il quale “i FINATO” accennano di non riuscire a consegnare l’abitazione perché avevano un contratto in essere con un’altra agenzia il quale si concludeva il giorno 31 luglio 2022 e che io di questo ne ero a conoscenza. A questo punto, capendo che stavano cercando di colpevolizzarmi, cercando di obbligarmi ad accettare la parte del capro espiatorio, quale etichetta che loro avevano progettato di riservarmi, come conseguenza delle loro mancanze, (preciso che FINATO FERDINANDO era ben disposto nel momento in cui si è trovato a incassare una caparra di ben 60.000 euro al momento della firma della promessa di vendita), accampando e millantando futili scusanti; decido di non lasciar spazio ad altre dicerie da parte loro e propongo di fissare l’atto di vendita per il giorno 1 agosto 2022 e sempre nella medesima data avrebbero dovuto consegnare l’immobile. A quel punto, capendo di essere stati smascherati e che la loro tesi non poteva reggere perché risultava di fatto non credibile, FINATO FERDINADO affermò che sarebbe riuscito a completare tutte le operazioni di sgombero entro quella data, incontrando così l’avvallo della parte acquirente.
Qualche giorno dopo la parte acquirente ha chiesto di fissare un sopralluogo per illustrare a un professionista alcuni futuri lavori da eseguire all’interno dell’abitazione e il martedì 12 luglio 2022 alle ore 11:30, io insieme alla parte acquirente ci siamo recati presso l’abitazione di FINATO FERDINADO. Terminato il sopralluogo con il tecnico, “i FINATO” hanno di nuovo iniziato a contemplare un eventuale ritardo di consegna, ognuno dei quali sosteneva una tesi in contrasto con la tesi dell’altro, per esempio: DANIELA sosteneva che c’erano tante cose da portare e che non ce l’avrebbero mai fatta in così poco tempo visto che la proprietaria della casa dove si sarebbero trasferiti, contrariamente a quanto loro promesso in precedenza, non gli avrebbe più concesso di entrare in casa prima dell’atto di acquisto negandogli la possibilità di portare in via anticipata arredi ed effetti personali; subito dopo però abbiamo raggiunto il figlio ANDREA, in un’altra parte della proprietà e in assenza della madre DANIELA, il quale sosteneva di avere già in mano le chiavi di casa dove si sarebbero trasferiti e che per il sabato e la domenica successiva sarebbe già stato in grado di iniziare il trasloco. Una volta però messi a confronto, perché le motivazioni da loro esternate risultavano alquanto discordanti, i due avrebbero iniziato a farfugliare inutili spiegazioni con il vano intento di ricucire lo strappo, in quanto in quel momento fu chiaro a tutti che quello che stavano raccontando non corrispondeva a verità e che cercavano in qualche modo di travisarla.
La sera dello stesso giorno dallo studio del notaio italiano FERRETTO LORENZO, incaricato per la stipula dell’atto di vendita, pervenne una comunicazione in cui avvisa la parte acquirente e la parte venditrice dell’esistenza di due pregiudizievoli che impedivano la stipula dell’atto fino al momento in cui le stesse non fossero state cancellate.
La stessa sera chiamo FINATO FERDINANDO il quale nell’intento di accennare che il problema non sussiste si limita a dire che sono cose già chiuse e che sono state seguite dal loro avvocato italiano.
Da questo momento entra in gioco la figura dell’avvocato italiano ZAMPIERI WILLIAM il quale in prima battuta cerca di rassicurare tutti sul fatto che per la data del 18 luglio 2022 arriverà a una definizione con i creditori e contestualmente tramite invio telematico sarebbero state cancellate le procedure e di conseguenza il giorno 1 agosto 2022 si sarebbe potuto procedere con la consegna dell’immobile e la stipula dell’atto di vendita.
Con il passare dei giorni le conferme dell’avvocato italiano ZAMPIERI WILLIAM si affievolivano sempre di più fino a quando dovette ammette che per la data del giorno 1 agosto 2022, cosiccome per i giorni immediatamente seguenti, sarebbe stato impossibile stipulare l’atto in quanto le procedure non erano ancora state cancellate. A quel punto gli ultimi giorni di luglio 2022, presso l’abitazione di FINATO FERDINANDO, si è tenuto un incontro in cui la parte acquirente ha presenziato con il proprio avvocato italiano, dalla quale è uscito l’accordo di consegna, che in sintesi riportava che il trasferimento del possesso materiale dell’immobile alla parte acquirente sarebbe avvenuto il giorno 1 agosto 2022, concedendo al FINATO la possibilità di effettuare le operazioni di trasloco nell’arco di tempo di un paio di settimane (almeno così mi sembra di ricordare).
Tutto ciò premesso, si denuncia quanto segue:
il giorno 1 agosto 2022 verso le ore 09:00 del mattino, al civico 152 di via Piave, entra dal cancello carraio la parte acquirente insieme ai suoi traslocatori; qualche istante dopo entro anch’io dallo stesso cancello e mi posiziono in piedi appena dentro la proprietà in una zona che non arrechi intralcio o disturbo a chi deve lavorare. Qualche istante dopo sopraggiunge DANIELA, la moglie di FINATO FERDINANDO, la quale mi aggredisce fisicamente graffiandomi e pizzicandomi, mi strattona per condurmi da qualche parte, io mantengo la calma incrocio le braccia dietro la schiena, rifiuto, le dico di lasciare la presa che sta esercitando su di me e riesco a liberarmi. Lei inveisce su di me accusandomi che è tutta colpa mia se loro si trovano in quella situazione; io gli ho risposto “assolutamente NO” in quanto le pregiudizievoli riguardavano solo ed esclusivamente loro e nel cercare di negare ancora una volta l’evidenza, si è rivolta verso la parte acquirente dicendogli testualmente “siete delle merde”. Il figlio ANDREA è uscito dall’abitazione per cercare di calmarla, poi è stata condotta (forse dal marito) fuori dalla proprietà. ANDREA ha poi cercato di scusarsi un po’ con tutte le parti offese chiedendo di lasciar perdere.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 132224101450) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO