2023.12.19 – MORI RICCARDO VASANTH – SPN – 0140220163548886 – referente: ME STESSO

Print Friendly, PDF & Email

Oggetto: 2023.12.19 – MORI RICCARDO VASANTH – SPN – 0140220163548886 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: RICCARDO VASANTH
Cognome: MORI
Codice Unico Personale: 2019521183501
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:19/12/2023
luogo iniziale del fatto segnalato:REPUBLICA DI VENETHIA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:FORZE DELL’ ORDINE DELLO STATO OCCUPANTE, COLONIALISTA E RAZZISTA ITALIA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
MODUS OPERANDI delle forze dell’ ordine italiane. E’ vendetta o razzismo?

Episodio accaduto nel periodo in cui era maresciallo della stazione dei carabinieri di Col San Martino Andrea Traini (dal 2008 al 2014)
il carabiniere Francesco alto e robusto, presente nella foto “Il luogotenente Mauro Orrù ha lasciato la caserma dei carabinieri di Col San Martino dopo 7 anni: tanti messaggi di stima da Farra, Miane e Moriago (qdpnews.it)”, mentre camminavo un mattino sul marciapiede a fianco dell’ auto scuola di Miane (Tv), in direzione della piazza mi aveva fischiato per chiamarmi e identificarmi ( sapevano chi ero ). Quando ho mostrato i documenti, gli avevo detto che non serviva che mi fischiasse per chiamarmi e a quel punto il maresciallo Andrea Traini, che era a fianco del carabiniere, mi ha spinto verso il muro dicendomi che stava un attimo ad ammanettarmi; allora gli avevo fatto notare che questo era abuso di potere e lui stesso in caserma, dove era andato a chiedere spiegazioni, aveva negato l’ accaduto. In seguito ero andato al comando regionale veneto a Padova dal comandante Appon Luciano ( ufficio relazione col pubblico) a segnalare il fatto; il gentilissimo comandante dopo avermi ascoltato mi avevo consigliato di andare anche dal capitano della compagnia dei carabinieri di vittorio veneto per segnalare l’ accaduto…e poi era finita lì.

Episodio accaduto nel periodo di operato del maresciallo della stazione dei carabinieri di Col San Martino Mario Orrù figlio d’arte: il padre faceva parte dell’Arma dei carabinieri in servizio ad Asolo. Orrù proviene dalla Stazione Carabinieri di Roverè alla Luna (Tn), che ha comandato per oltre 17 anni.
Quando ero a Naturno (Bz) i carabinieri di Col san Martino mi avevano chiamato al telefono minacciandomi, con tono acceso, di andare in caserma da loro immediatamente altrimenti sarebbero venuti a prendermi.
Quando ero a Villorba sempre gli stessi carabinieri di col san martino mi avevano minacciato di andare da loro …una specie di stalking nonostante avessero contribuito all’ arresto , per falso incidente, con i carabinieri di Egna/Ora di Bolzano.
Gli stessi carabinieri di Col San Martino avevano avvisato i giornali del falso incidente che avrei causato
Il maresciallo Mario Orrù , Il luogotenente Mauro Orrù ha lasciato la caserma dei carabinieri di Col San Martino dopo 7 anni e va Spresiano (Tv). Nel 2019 da maresciallo maggiore era stato promosso a luogotenente e dallo scorso dicembre è luogotenente carica speciale..

Episodio accaduto in caserma di Egna (Bz) 11.08.2019:
Il carabiniere che prende per i fondelli chiedendomi pizza o pasta per pranzo
Un carabiniere che mi chiede di fare i piegamenti sulle ginocchia ( squat ) per vedere se ero ubriaco ed era chiarissimo che non lo ero
Il carabiniere che mi chiede insistentemente di firmare un incidente che non ho mai commesso, di dire che non avevo visto le moto ( di raccontare il falso); e mi racconta che un tale in passato che lo aveva fotografato era stato denunciato ricevendo anche una somma di denaro per l’ accaduto. Lo stesso carabiniere prima di arrestarmi mi aveva tolto di mano il mio telefonino con cui stavo registrando in strada per la mia autotutela e cancellato il video in collaborazione del carabiniere in borghese stile “Bay watch” che aveva inventato che avevo causato un incidente con omissione di soccorso ..lui che era 150-200 metri di distanza da me lui in un senso e io in un altro senso della strada.
Due carabinieri mi avevano preso per i gomiti e polsi e spinto i miei pollici sulle carte per rilevare le impronte senza quindi il mio consenso. Di questi due carabinieri quello più alto magra e minaccioso si preparava infilandosi i guanti per togliermi forzatamente dalla mia autovettura od avere una mia reazione.
Gli stessi carabinieri di Egna avevano avvisato i giornali del falso incidente che avrei causato

I giornali servitori che hanno raccontato il falso: QDP IL QUOTIDIANO DEL PIAVE, IL GAZZETTINO DI TV, QUOTIDIANO IL DOLOMITI SRL, QUOTIDIANO ALTO ADIGE

Episodio accaduto vicino a Naturno dopo il mio rilascio dalla casa circondariale di Bolzano:
una sera dopo aver cenato alla birreria Forst, una pattuglia di carabinieri in postazione senza fari accesi vede l’ auto del mio collega di lavoro dove viaggiavo pure io e lo insegue fino a segnalare di fermarsi al distributore di benzina Repsol. Una volta fermati il mio collega ed io i carabinieri oltre a chiedere i nostri documenti ci hanno anche perquisito senza alcun motivo; trovando tutto apposto ci hanno lasciati andar via senza un foglio di perquisizione o un verbale…chissà perché.

Episodio accaduto a Montecatini terme il 20/12/2020 : V. ISP. BOGAZZI FRANCESCO E AG PANZALI ERIK
Hotel Tuscany inn di Montecatini Terme ore 9:25
Mentre soggiornavo nell’ albergo per un corso di formazione professionale con l’azienda ATS Sharing mi vengono i camerieri ad interrompere la colazione dicendo che alla reception mi volevano : quando arrivai nel luogo indicato mi si avvicinarono due individui in divisa della polizia di Montecatini che mi dissero che dovevano notificarmi qualcosa chiedendomi se avevo la patente in possesso. Mi dissero che erano lì su invito della stazione dei carabinieri di Farra di Soligo. Mi hanno trattenuto per circa un ora rallentando l’inizio della mia formazione causando disagio anche nei confronti degli organizzatori i quali mi avvertirono che non avrebbero iniziato se c’era la presenza dei poliziotti. Mi fecero aspettare dicendomi che aspettavano delle carte dalla stazione dei carabinieri di Farra di Soligo. Uno di loro era ritornato per prendere determinate carte . Tutto questo mi ha creato disagio e perdita della colazione, il rifacimento della stanza dell’albergo facendomi rallentare l’operazione visto l’orario di check out. Sinceramente non capisco il motivo della loro presenza in albergo visto che sapevano dove abitavo e che lì potevano notificarmi. Mi sono sentito trattare ennesima volta come un delinquente quale non lo sono.

Episodio accaduto a Fiera di Primiero: AGENTI DI P.G.V. BRIG STEFANI LUCIO – CARABINIER GIACOMINI FABIO – CARABINIERE STIFANO VITO
In tarda mattinata mentre stavo camminando da Imer a Mezzano, vedo una pattuglia di carabinieri di Fiera di Primiero ( c’erano tre dentro ) che stavano percorrendo in direzione contraria alla mia; dopo 2 minuti vedo la stessa pattuglia inseguirmi e chiedendomi di fermarmi. Alchè mi fermo , attraverso la strada dalla loro parte, in uno spazio dove c’era la fermata dell’ autobus. Mi chiedono subito, senza salutare i miei documenti. Ho detto loro che non avevo i documenti italiani e allora il più vecchio e corpulento del luogo, avente accento veneto, ha esclamato: come non hai i documenti? Non mi ha chiesto le generalità. Continuava ancora: tira fuori il tuo portafoglio e mettilo sul cruscotto dell’ auto! Ho eseguito la sua richiesta perché erano in tre e poi avevano come al solito le pistole e poi visto i trascorsi di abusi di potere..Ha svuotato il taccuino con rabbia esclamando che avevo i documenti falsi…cos’è questa roba? Ho detto loro che è l’dentità dichiarativa da cittadino del Movimento di liberazione nazionale del popolo veneto. Allora sempre il capo ha ordinato, non invitato, a montare nella loro auto e che dovevano , come al solito, identificarmi perché i documenti che avevo non erano italiani . Ho detto loro che dovevo fare una telefonata al Presidente del Mlnv-gvp, e durante la chiamato ho chiesto al corpulento se voleva parlare ma lui ha rifiutato categoricamente. Quando siamo arrivati in caserma a Fiera di Primiero mi hanno fatto accomodare in saletta d’attesa stretta e hanno chiuso a chiave la porta d’ingresso. Dopo 10 minuti sono arrivati gli altri due carabinieri che erano nell’ auto a chiedermi chi fossi e di identificarmi, chiedendo anche quale frontiera avessi superato per arrivare lì; ed io ho detto loro che sono adottato e per tre volte me l’hanno richiesto ed io per tre volte ho detto che sono un cittadino autodeterminato sotto l’ egida del Mlnv-gvp. E come al solito mi hanno chiesto di firmare ciò che ho detto. Poi mi hanno portato nell’ altra sala e mi hanno detto che ero ricercato in tutta Italia e che dicevo il falso e che dovevo prendermi, come al solito, un avvocato italiano per un ennesimo indagine. Ho detto ok così andavo via da quel posto energeticamente satanico e negativo. Mi hanno chiesto se ero ancora in paese, ho detto loro di sì…così nel pomeriggio tramite un amico che a sua volta aveva ricevuto una telefonata da Marco il gelataio, che ha la gelateria in centro vicino al bar burger, mi hanno rintracciato e ordinato di presentarmi di nuovo in caserma. Sono andato lì di nuovo e questa volta non hanno chiuso a chiave la porta d’ingresso e mi hanno detto che le carte del mattino erano sbagliate e che mi davano altre secondo loro corrette e mi hanno chiesto dove far pervenire ulteriori carte. Poi il corpulento ha cambiato tono e addirittura diceva che gli piacciono i paesi orientali e le loro tradizioni…..

Episodio accaduto a Feltre: app .sc Alex Minella e carabiniere Vignoli

Il giorno 2/11/2022 i carabinieri di Feltre sono arrivati alle 18:50 circa al mio domicilio dicendomi che avevano una notifica da darmi: mi hanno chiesto i documenti ed io ho dato i dati della mia identità dichiarativa del MLN-GVP; hanno registrato i dati, non mi hanno dato la notifica e mi hanno detto di andare nei giorni seguenti in caserma dove mi avrebbero dato la notifica. Premetto che nei giorni precedenti avevo già spedito ai carabinieri di Fiera di Primiero e al tribunale di Bolzano i rigetti di altri atti similari con l’indicazione del domicilio. Il giorno 4 verso le 9:15 mi presento in caserma e alla entrata mi hanno chiesto i documenti; ho dato la mia identità dichiarativa del MLNV-GVP e un certo Vignoli, collaboratore dell’ app .sc Alex Minella, mi ha detto che non è valida e che, siccome non sanno chi sono, ero obbligato a fare il rilievo fotosegnaletico e il rilievo delle impronte digitali ( 5 fogli ). Mi hanno accompagnato in una stanza al piano superiore , ovviamente su ordine superiore uno davanti a me e uno dietro a me. Arrivato nello stanzino c’erano due carabinieri gentili uno di origine veronese; ho collaborato e conversato con loro. Uno di loro ha detto che loro non hanno psicologi per i momenti di crisi e che il loro comandante è buono come il pane come un padre…chissà perché me l’hanno detto. Dopo 1 ora circa mi hanno riportato giù nella sala d’attesa dicendomi di aspettare ancora per il verbale. Durante l’ attesa ho chiesto di uscire a prendere una boccata d’ aria; il carabiniere allo sportello con gli occhiali mi ha consentito in maniera gentile, poi neanche 5 minuti ha cambiato tono e quasi minaccioso mi ha ordinato di entrare dentro. Dopo circa di 2 ore di attesa provocatoria mi hanno dato un semplice verbale in mano. In quel momento allo sportello avevo intravisto nella postazione del carabiniere con gli occhiali una signora ( suppongo psicologa ) e un signore ( senza divisa ).
Il giorno seguente mentre passeggiavo in centro con una persona, “ casualmente “ vedo una macchina dei vigili venirmi incontro a passo d’uomo e il guidatore che mi scrutava dall’ interno.
Ogni volta che andava in centro a bere un caffè con una persona “ casualmente “ c’erano pattuglie di carabinieri o polizia che giravano…..
Scopro parlando con una persona che in caserma i carabinieri hanno dei monitor collegati con le telecamere del centro di Feltre…che casualità.
Gli attori protagonisti delle vicende:
Ex Marescialli Andrea Traini, Mario Orrù, i marescialli dei carbinieri di Egna, Fletre, Fiera di primiero, Villorba; il carabinieri Francesco ( col san martino ), app .sc Alex Minella e carabiniere Vignoli, i carabinieri di Feltre, Naturno? Ex Marescialli Andrea Traini, Mario Orrù, i marescialli dei carbinieri di Egna, Fletre, Fiera di primiero, Villorba; i carabinieri Francesco ( Col San Martino ), i carabinieri di Feltre, Naturno? agenti di p.g.v. brig Stefani Lucio – carabinier Giacomini Fabio – carabiniere Stifano Vito, carabiniere in borghese con i calzoncini corti, v. isp. Bogazzi Francesco e ag Panzali Erik; qdp il quotidiano del piave, il gazzettino di tv, quotidiano il dolomiti srl, quotidiano alto adige.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
RICCARDO VASANTH MORI

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0140220163548886) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO