2021.05.26 – CELOT BENEDETTO – SPN – 12153618518

Print Friendly, PDF & Email

Oggetto: 2021.05.26 – CELOT BENEDETTO – SPN – 12153618518

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:19 maggio 2021 ore 16:45
luogo iniziale del fatto segnalato:stazione di servizio NOALOIL via Martiri delle Foibe n° 10 a San Donà di Piave
soggetti ritenuti responsabili:SCONOSCIUTI MA RICONOSCIBILI
Precisazione:GESTORE/CASSIERA STAZIONE DI SERVIZIO “NOALOIL” di SAN DONA’ DI PIAVE via MARTIRI DELLE FOIBE 10

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Episodio avvenuto mercoledì 19 maggio 2021 alle ore 16:45 presso la stazione di servizio NOALOIL sita in via Martiri delle Foibe n° 10 a San Donà di Piave (Distretto) Contea di Venezia.
GESTORE / CASSIERA della stazione di servizio ha messo in atto un sopruso ai danni della mia persona per i motivi sotto indicati:
– PRETENDEVA DI OBBLIGARMI A SEGUIRE LE ILLEGALI NORME / DISPOSIZIONI ITALIANE, METTENDO COSI’ A REPENTAGLIO LA SALUTE DELLA MIA PERSONA
– NEL TENTATIVO DI FINALIZZARE IL SUO SCOPO HA MESSO IN ATTO LA TECNICA DEL RICATTO AI DANNI DELLA MIA PERSONA
– SI E’ TRATTENUTA INDEBITAMENTE IL RESTO CHE MI SPETTAVA DOPO IL RIFORNIMENTO PROPRIO PER IL FATTO CHE NON CEDEVO AL SUO RICATTO
Espongo di seguito i fatti:
Dopo aver effettuato rifornimento alla mia autovettura, sono andato alla cassa per pagare. Mentre mi accingevo alla cassa, l’addetta alla riscossione una signora apparentemente fra i 60 / 70 anni (la maschera che indossava e che le copriva il volto non mi permette di essere più preciso) ha iniziato a riprendermi dicendo che mi dovevo mettere la maschera. Io le ho detto che non la metto mai, ma lei mi voleva obbligare a metterla e io le faccio presente che non mi può impedire di respirare in maniera corretta e salutare.
Nel frattempo pago il mio rifornimento di euro 13 alla stessa cassiera/signora con una banconota da 20 euro. Lei prende la banconota da 20 euro e continua a inveire e chiama un signore, apparentemente della stessa età (presumo fosse il marito che insieme gestiscono la stazione di rifornimento), chiedendogli che mi buttasse fuori. Le chiedo che mi restituisca il resto di 7 euro e lei me lo nega perché non indosso la maschera, ma io le faccio presente che sono due cose diverse. A questo punto anche il signore che aveva chiamato per farmi buttare fuori, inizia a farmi notare le disposizioni esposte in vetrina e mi dice che le norme italiane vanno rispettate. Io gli faccio presente che le norme / disposizioni dello stato straniero italiano sono illegali in quanto lo stato italiano opera in difetto assoluto di giurisdizione all’interno dei Territori della Repubblica Veneta, ma lui mi dice che non gliene frega niente e che le norme italiane vanno rispettate. A questo punto mi identifico quale “Uficiale Federale Publico della Repubblica Veneta” e gli ribadisco la presenza illegale dello stato straniero italiano all’interno dei Territori della Repubblica Veneta, ma anche in questo caso mi dice che non gliene frega niente e che le norme italiane vanno rispettate per dare il buon esempio; nel frattempo, però, la persona che aveva incassato la banconota da 20 euro continuava a dare il cattivo esempio trattenendosi indebitamente il resto che mi spettava.
La discussione si è svolta con toni sostenuti per i seguenti motivi:
La cassiera pretendeva di obbligarmi ad adottare un’illegale disposizione italiana, l’imposizione della quale mette a repentaglio e mina in maniera grave la salute della persona proprio per il fatto che l’utilizzo della maschera non permette alla persona stessa di respirare in maniera adeguata e quindi di ossigenare totalmente corpo e cervello.
Mi ha ricattato in quanto nel momento in cui le ho chiesto il resto me lo ha negato in quanto privo di maschera chiedo oltretutto al signore che aveva chiamato di buttarmi fuori.
La signora non ha accennato a voler restituire il resto che mi spettava, per cui si è trattenuta indebitamente la somma di euro 7 e me ne sono andato.
Ho chiesto che mi fornissero i loro dati, indirizzo e-mail incluso, in quanto messi al corrente che avrei dovuto procedere, per quanto successo, con la Segnalazione alla POLISIA NASIONALE VENETA, in maniera tale da potergliela notificare all’avvenuta pubblicazione in GAXETA UFICIALE, ma non mi sono stati forniti.
La presente segnalazione alla sua pubblicazione in GAXETA UFICIALE verrà notificata anche alla società proprietaria dell’impianto NOALOIL S.p.A. Via Crosarona n° 18 di Noale (VE) al seguente indirizzo mail: amministrazione@noaloil.com .
Visto il rifiuto da parte del gestore dell’impianto di fornire i propri dati, si richiede alla società proprietaria dell’impianto di trasmettere i nominativi dei gestori dell’impianto di San Donà di Piave (Contea di Venezia), per le ulteriori a praticarsi, al seguente indirizzo mail: info@mlnv.org .
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 12153618518) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO