Oggetto: 2020.04.24 – CELOT BENEDETTO – SPN – 111434114251
DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
in qualità di: PARTE LESA
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CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:24 aprile 2020 ore 11:20
luogo iniziale del fatto segnalato:ufficio postale italiano (POSTEITALIANE) di CARITA’ DI VILLORBA via SOLFERINO
soggetti ritenuti responsabili:SCONOSCIUTI MA RICONOSCIBILI
Precisazione:3 DONNE e 1 UOMO oltre a 1 DONNA (che stanziava all’ingresso su di un ufficio separata di cui conosco nome) TUTTI DIPENDENTI DI POSTE ITALIANE
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DENUNCIA QUANTO SEGUE
SONO ENTRATO PRESSO L’UFFICIO POSTALE ITALIANO PER RITIRARE UNA RACCOMANDATA NON INDOSSAVO MASCHERINA E NON INDOSSAVO GUANTI.
L’ADDETTO ALLO SPORTELLO HA INIZIATO L’ITER PER LA CONSEGNA, AVEVA GIA’ AVUTO I MIEI DATI E STAVA QUASI TERMINANDO. IMPROVVISAMENTE E’ INIZIATO UN ATTO DI RAZZISMO CONTRO LA MIA PERSONA. UNA DELLE TRE DONNE (SUE COLLEGHE) HA ALZATO LA VOCE DICENDO: GUARDA QUESTO NON INDOSSA NIENTE. A QUEL PUNTO ANCHE L’OPERATORE CHE MI STAVA SERVENDO HA INIZIATO A DIRE: “E’ VERO NON ME NE SONO ACCORTO PRIMA”. UN’ALTRA DONNA (OPERATORE) CHE SI TROVAVA ALLA SUA SINISTRA PER LA PESA DI UN PACCO HA SUBITO ESCLAMATO: “BISOGNA FARLO USCIRE SUBITO”. A QUEL PUNTO IO HO RIFERITO CHE NON POTEVANO PERCHE’ TUTTO E’ ILLEGALE E ANCHE L’ITALIA NON HA GIURISDIZIONE NEI TERRITORI DELLA REPUBBLICA VENETA. A QUESTO PUNTO SI E’ AGGIUNTA ANCHE LA TERZA DONNA CHE NON OPERAVA IN FRONT OFFICE, DICENDO: “E’ LEGGE, E’ LEGGE ESCA O CHIAMIAMO I CARABINIERI”. IN QUEL MOMENTO SI E’ AFFACCIATA LA QUARTA DONNA CHE OCCUPAVA IL PICCOLO UFFICIO ALL’INGRESSO ( CHE SI CHIAMA CENDRON MIRELLA ) CHE CAPENDO CHI FOSSI SI E’ SUBITO RITIRATA. A QUEL PUNTO GLI HO DETTO DI CONSEGNARMI LA RACCOMANDATA, MA L’OPERATORE HA NEGATO IL MIO DIRITTO. HO CHIESTO CHE MI FORNISSERO I LORO COGNOMI E NOMI VISTO CHE LORO AVEVANO GIA’ AVUTO DA ME I MIEI DATI, MA MI HANNO NEGATO ANCHE QUESTO DIRITTO MINACCIANDOMI CHE AVREBBERO CHIAMATO I CARABINIERI.
A QUESTO PUNTO NON HO VOLUTO INSISTERE PERCHE’ SIA DENTRO CHE FUORI C’ERANO DIVERSE PERSONE IN ATTESA, CHE POSSONO CONOSCERMI VISTO CHE HO UN’ATTIVITA’ IN PAESE E IN QUEL MOMENTO RISULTAVO GIA’ ESSERE STATO DA LORO MOLTO UMILIATO E DENIGRATO.
MI SONO AVVIATO COSI’ VERSO L’USCITA RIBADENDO CHE L’ITALIA NON HA GIURISDIZIONE NEI TERRITORI DELLA REPUBBLICA VENETA, MA LORO CONTINUAVANO A INVEIRE CONTRO DI ME.
PRIMA DI USCIRE HO DETTO ALL’OPERATORE ( UOMO ) DI RIMETTERE IN CONSEGNA LA RACCOMANDATA TRAMITE POSTINO E RIMANGO IN ATTESA DI AVERE RISCONTRO DELLA RICHIESTA CHE GLI HO FATTO.
VISIVAMENTE HO BEN PRESENTE CHI FOSSERO GLI OPERATORI, VISTO CHE CI LAVORANO DA TEMPO E QUINDI HO AVUTO MODO DI AVERE A CHE FARE CON LORO IN ALTRE PRECEDENTI OCCASIONI.
COSE DI QUESTO GENERE NON LE ACCETTO E CHIEDO PERTANTO CHE SIA FATTA GIUSTIZIA E MI VENGA INDENNIZZATO DA QUESTI SOGGETTI OLTRE AL TORTO MATERIALE (OVVERO NON AVER POTUTO RITIRARE I DOCUMENTI DI MIA PRORPIETA’ CHE MI ERANO STATI INVIATI) ANCHE IL DANNO MORALE CHE HO DOVUTO COATTIVAMENTE PATIRE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT
La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 111434114251) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.
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dati escvlusivi per il CED
2020.04.24 – CELOT BENEDETTO – SPN – 111434114251
CIRCOSTANZE
data del fatto: 24 aprile 2020 ore 11:20
luogo del fatto: ufficio postale italiano (POSTEITALIANE) di CARITA’ DI VILLORBA via SOLFERINO
soggetti ritenuti responsabili: SCONOSCIUTI MA RICONOSCIBILI
DENUNCIANTE in qualità di: PARTE LESA
BENEDETTO CELOT, di sesso: M, figlio/a di CELOT e di DAL TIN, nato/a il 17 gennaio 1976 in CONEGLIANO – TREVISO, con residenza/domicilio in VIA GALANTI 10 – VILLORBA TREVISO – e-mail: benedetto.celot@gmail.com – telefono: –