SEGNALAZIONI ALLA POLISIA NASIONALE

2023.05.29 – ORIELLA MARISA – SPN – 0130800205242960

Oggetto: 2023.05.29 – ORIELLA MARISA – SPN – 0130800205242960 – referente: CERNIDE 1295

DENUNCIANTE
Nome: MARISA
Cognome: ORIELLA
Codice Unico Personale: 12182119321
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:25.05.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:BASSANO DEL GRAPPA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:TARGA LORIS RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO PER ABACO S.P.A. VIA FRATELLI CERVI 6 – PADOVA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In data 01.03.2023, ho rigettato con RDN 0130503205802959 ingiunzione di pagamento di ABACO SPA n. 2214 del 02.02.2023 riguardante un verbale n. pp5435/20 del 12.02.2020 del comune di LIMENA. Ora ricevo sempre da ABACO SPA, un avviso di avvio procedure di esecuzione coattiva n. 10982 del 27.04.2023 per lo stesso motivo. Ho redatto nuovo RDN 0130800204456584 pari data ribadendo che riconoscendomi Persona Veneta in Nazionalità e Cittadinanza, autodeterminata presso il Governo Veneto Provvisorio( GVP), sotto l’egida del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV), Soggetto Giuridico secondo le Norme del Diritto Internazionale, rigetto qualsiasi comunicazione e/o azione nei miei confronti per il semplice fatto che, non sono italiana e che gli enti che mi contestano la contravvenzione e la stessa ABACO SPA stanno agendo in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori della Repubblica di Venezia.
Viso il comportamento tenuto da ABACO SPA e del responsabile del procedimento sono a fare formale denuncia per violazione dell’art. 2 paragrafo 4 della CARTA DELLE NAZIONI UNITE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
MARISA ORIELLA

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130800205242960) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.05.29 – DAMETTO GIUSEPPINA – SPN – 0130800213152097

Oggetto: 2023.05.29 – DAMETTO GIUSEPPINA – SPN – 0130800213152097 – referente: CERNIDE 587

DENUNCIANTE
Nome: GIUSEPPINA
Cognome: DAMETTO
Codice Unico Personale: 13202620338
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:27.05.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:ASOLO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:RODATI ALESSANDRO DELLA GE.FI.L. GESTIONE FISCALITA’ LOCALE S.P.A., PIAZZALE DEL MARINAIO 4/6 – 19124 LA SPEZIA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In data 16.10.2022 ho rigettato con RDN 13202620614 una ingiunzione di pagamento n. 01120221000071199000 del 08.09.2022 da parte di GE.FI.L. SPA relativa ad un verbale n. V/23980 del 01/06/1918 comminatomi da DISTRETTO DI POLIZIA LOCALE PD1A di CITTADELLA. Ora ricevo sollecito di pagamento 01120239000921767 del 04.05.2023 dalla stessa GE.FI.L. SPA per lo stesso motivo. Ho redatto pari data nuovo RDN 0130800122910853 ribadendo quanto detto precedentemente che sono autodeterminato Veneto sotto l’egida del GOVERNO VENETO PROVVISORIO del MOVIMENTO DI LIBERAZIONE NAZIONALE DEL POPOLO VENETO non riconosco nessun provvedimento nei miei riguardi da qualsiasi autorità e/o ente e/o società privata e/o pubblica straniera italiana, che sta agendo abusivamente nei nostri territori della REPUBBLICA DI VENEZIA.
Faccio pertanto formale denuncia in quanto con il suo comportamento GE.FI.L. SPA e la persona responsabile del procedimento, stanno violando l’art. 2 paragrafo 4 della CARTA DELLE NAZIONI UNITE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GIUSEPPINA DAMETTO

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130800213152097) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.05.28 – PIOTTO DINO – SPN – 0130730231335465

Oggetto: 2023.05.28 – PIOTTO DINO – SPN – 0130730231335465 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: DINO
Cognome: PIOTTO
Codice Unico Personale: 12181815541
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:25/05/2023
luogo iniziale del fatto segnalato:LORIA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:GE.FI.L. CONCESSIONARIO RISCOSSIONE

DENUNCIA QUANTO SEGUE
DENUNCIA QUANTO SEGUE:
Nonostante mio precedente rigetto RDN – 0130722183212278 del 20/05/2023 relativo ad una ingiunzione di pagamento n. 01120231000043436000 del 17.04.2023 della GE.FI.L. S.P.A. relativo a verbale di accertamento infrazione codice della strada n. V/2652 del 13/01/2019 redatto da DISTRETTO DI POLIZIA LOCALE PD1A nel comune di GALLIERA VENETA, ora ricevo sollecito di pagamento n. 01120239001012040000 del 05/05/2023 per lo stesso motivo. Ho provveduto a redare nuovo RDN 0130730230241696 pari data dove ribadisco quanto precedentemente specificato che essendo Veneto in autodeterminazione, rigetto qualsiasi comunicazione e/o azione nei miei confronti per il semplice fatto che, non sono italiano e che stanno agendo in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori della Repubblica di Venezia, mai diventata italiana e che nulla ha a che fare con la cosiddetta “regione veneto”.
Sono pertanto a denunciare i responsabili dei procedimenti in quanto loro comportamento vanno a violare l’art. 2 comma 4 della CARTA DELLE NAZIONI UNITE
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
DINO PIOTTO
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
DINO PIOTTO

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130730231335465) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.05.22 – POLONIATO FERNANDO – SPN – 0130724224809041

Oggetto: 2023.05.22 – POLONIATO FERNANDO – SPN – 0130724224809041 – referente: CERNIDE 1295

DENUNCIANTE
Nome: FERNANDO
Cognome: POLONIATO
Codice Unico Personale: 131116184416
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:20/05/2023
luogo iniziale del fatto segnalato:CORNUDA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:RODATI ALESSANDRO DELLA GE.FI.L. GESTIONE FISCALITA’ LOCALE S.P.A., PIAZZALE DEL MARINAIO 4/6 – 19124 LA SPEZIA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In data 10.10.2023 ho rigettato ingiunzione di pagamento n.01120221000073591000 del 08.09.2022 riferita ad un verb. V/81060 del 15.11.2018 del DISTRETTO DI POLIZIA LOCALE PD1A di CITTADELLA con RDN 132020204715. Ora ricevo sollecito di pagamento dalla stessa n. 01120239001002942000 del 04.05.2023 per lo stesso motivo. Ho redatto nuovo RDN 0130724223215084 per ribadire quanto specificato nel precedente cioè che sono Veneto in autodeterminazione e che lo stato italia con i suoi enti è in difetto assoluto di giurisdizione nei territori della Repubblica di Venezia.
Visto l’insistere con pressione anche psicologica da parte di GE.FI.L. SPA, sono a denunciare i responsabili di questo procedimento.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
FERNANDO POLONIATO

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130724224809041) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.05.23 – CITTON GIAMPAOLO – SPN – 0130725211011570

Oggetto: 2023.05.23 – CITTON GIAMPAOLO – SPN – 0130725211011570 – referente: CERNIDE 587

DENUNCIANTE
Nome: GIAMPAOLO
Cognome: CITTON
Codice Unico Personale: 12201214211
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:20.05.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:SAN ZENONE DEGLI EZZELINI
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:RODATI ALESSANDRO DELLA GE.FI.L. GESTIONE FISCALITA’ LOCALE S.P.A., PIAZZALE DEL MARINAIO 4/6 – 19124 LA SPEZIA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
in data 08.10.2023 con RDN 132018144033 ho rigettato ingiunzione di pagamento della GE.FI.L. SPA N. 01120221000070932000 del 08.09.2022 che si riferiva a verb. V/90439 del 20.12.2018 del Distretto di Polizia Locale PD1A di Cittadella. Ora ricevo sollecito di pagamento della stessa. Ho redatto nuovo RDN 0130725204922734 pari data ribadendo quanto precedentemente detto che sono Veneto in autodeterminazione e che la contravvenzione mi è stata contestata da ente italiano che agisce in difetto assoluto nei territori della Repubblica Veneta. Visto l’insistenza per un atto inesigibile, sono a denunciare il sig. RODATI ALESSANDRO, per violazione dell’art. 2 paragr. 4 della CARTA DELLE NAZIONI UNITE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GIAMPAOLO CITTON

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130725211011570) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.05.22 – COLBERTALDO GIUSEPPE – SPN – 0130724165607466

Oggetto: 2023.05.22 – COLBERTALDO GIUSEPPE – SPN – 0130724165607466 – referente: CERNIDE 587

DENUNCIANTE
Nome: GIUSEPPE
Cognome: COLBERTALDO
Codice Unico Personale: 122133135315
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:20.05.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:SAN ZENONE DEGLI EZZELINI
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:MOSELE NICOLA DEL DISTRETTO DI POLIZIA LOCALE PD1A DI CITTADELLA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Nonostante i miei precedenti rigetti RDN 12213314949 del 23.11.2021 contro sollecito di pagamento del Verb. V/29600 del 03.05.2019 e RDN 131139213344 del 29.01.2022 contro sollecito di pagamento del verbale n. B/96633 del 23.09.2019, ora ricevo ingiunzione di pagamento n. 01120231000037876000 del 07.04.2023 da parte di GE.FI.L. SPA per lo stesso motivo.
Ho provveduto a fare nuovo rigetto a GE.FI.L. e nel contempo sono a denunciare i responsabili del procedimento di DISTRETTO DI POLIZIA LOCALE PD1A in quanto stanno agendo in difetto assoluto nei territori della Repubblica di Venezia, per di più stanno violando con il loro comportamento l’art. 2 paragr. 4 della CARTA DELLE NAZIONI UNITE ed infine non ho data alcuna autorizzazione al trattamento dei propri dati personali UCC 1-103.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GIUSEPPE COLBERTALDO

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130724165607466) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.05.20 – PIOTTO DINO – SPN – 0130722200047057

Oggetto: 2023.05.20 – PIOTTO DINO – SPN – 0130722200047057 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: DINO
Cognome: PIOTTO
Codice Unico Personale: 12181815541
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:18/05/2023
luogo iniziale del fatto segnalato:LORIA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:RODATI ALESSANDRO QUALE RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO PER GE.FI.L. SPA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Nonostante mio precedente rigetto RDN 13202121613del 11/10/2023 relativo ad una ingiunzione di pagamento n. 01120221000073877000 del 08.09.2022 della GE.FI.L. S.P.A. relativo a verbale di accertamento infrazione codice della strada n. V/2652 del 13/01/2019 redatto da DISTRETTO DI POLIZIA LOCALE PD1A nel comune di GALLIERA VENETA, ora ricevo sollecito di pagamento n. 01120231000043436000 del 17.04.2023 per lo stesso motivo. Ho provveduto a redare nuovo RDN 0130722183212278 pari data do ribadisco quanto precedentemente specificato che essendo Veneto in autodeterminazione, rigetto qualsiasi comunicazione e/o azione nei miei confronti per il semplice fatto che, non sono italiano e che stanno agendo in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori della Repubblica di Venezia, mai diventata italiana e che nulla ha a che fare con la cosiddetta “regione veneto”.
Sono pertanto a denunciare i responsabili dei procedimenti in quanto loro comportamento vanno a violare l’art. 2 comma 4 della CARTA DELLE NAZIONI UNITE
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
DINO PIOTTO
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
DINO PIOTTO

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130722200047057) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.05.17 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130719115147561

Oggetto: 2023.05.17 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130719115147561 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:DAL MESE DI AGOSTO 2022
luogo iniziale del fatto segnalato:ALL’INTERNO DEI TERRITORI DELLA REPUBLICA DI VENETHIA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:BANCA INTESA SANPAOLO – ISTITUTO DI CREDITO ITALIANO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Faccio riferimento alle seguenti denunce:
2023.03.13 – SPN 0130515164950830
2023.03.16 – SPN 0130518115115748
2023.03.22 – SPN 0130524135719652
2023.03.23 – SPN 0130525121229203
2023.03.24 – SPN 0130526150836421
2023.03.27 – SPN 0130529123801948
2023.03.28 – SPN 0130530134316474
2023.03.29 – SPN 0130600152846039
2023.03.30 – SPN 0130601143128196
2023.03.31 – SPN 0130602165841385
2023.04.28 – SPN 0130700171217765
e paleso quanto segue:
l’istituto di credito italiano “banca INTESA SANPAOLO S.P.A.”, allineandosi con l’asse finanziario euro-atlantico, ha aumentato in maniera massiccia e repentina il tasso di interesse riguardante il finanziamento, che mi hanno concesso, per l’acquisto della mia abitazione.
È vero che il finanziamento era concepito a tasso variabile però la velocita e la consistenza di questi aumenti mi fanno parecchio pensare. Infatti in soli dieci mesi ovvero dal giorno 1 agosto 2022, quando la rata era di circa 720 euro, alla prossima del giorno 1 giugno 2023, per la quale mi danno già la previsione di circa 1060 euro, il divario fra le due è di circa il cinquanta-per-cento in più.
Le modalità e le tempistiche in cui tutto questo è avvenuto, mi sta creando disguidi e difficoltà sia personali che aziendali.
Inoltre faccio presente che mi addebitano euro 4, a titolo di spese incasso/pagamento rata, ogni qualvolta che pago una rata del finanziamento, quasi come se dovessi pagare una penale per aver adempiuto al pagamento.
È vero che il contratto prevede queste spese alle quali mi ero opposto fin da subito, però ricordo che all’epoca il direttore della filiale di Villorba M.R. mi disse che non potevano fare a meno di metterle, ma avrebbe lasciato passare qualche mese e dopo avrebbe provveduto ad azzerarle o quasi. Specifico che il contratto stesso prevede che possano intervenire su queste spese.
Diverso tempo fa (non ricordo precisamente quando ma credo ancora prima che iniziassero ad aumentare i tassi di interesse), ho contattato telefonicamente il direttore della filiale di Villorba M.R., sottoponendogli di nuovo in maniera verbale la richiesta di azzeramento delle spese di incasso/pagamento rata, il quale mi ha lasciato capire che sarebbe intervenuto, ma allo stato attuale tutto è rimasto invariato.
Visto che non mi è stato dato ascolto, provvederò, vista la difficoltà e l’incertezza economica che si è creata, a inoltrare per mezzo di una SPN, la richiesta a questo istituto di credito italiano affinché mi azzeri i 4 euro di spese incasso/pagamento rata e a questo punto, chiederò lo stesso, anche per i 7 euro di spesa mensile per la gestione del conto corrente. Sinceramente mi sembrano entrambe queste due spese già da sole poco giustificabili, a maggior ragione tenuto conto della quantità di interessi mensili corrisposti che superano di molto la quota capitale mensile di rimborso all’interno della rata del finanziamento.
Dopotutto sono dell’idea che pagare dazio per ulteriori 132 euro annui, solo per tenere aperto un conto corrente presso questo istituto di credito italiano il quale serve solo ed esclusivamente per pagare la rata del finanziamento in corso, sia un po’ eccessivo visto l’aumento del tasso di interesse a cui si aggiunge il già avviato aumento generalizzato dei prezzi al consumo.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130719115147561) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.05.15 – POSITELLO ALESSIO – SPN – 0130717135914138

Oggetto: 2023.05.15 – POSITELLO ALESSIO – SPN – 0130717135914138 – referente: CERNIDE 587

DENUNCIANTE
Nome: ALESSIO
Cognome: POSITELLO
Codice Unico Personale: 101919204125
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:14.05.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:RIESE PIO X
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:RODATI ALESSANDRO QULE RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO PER GE.FI.L. SPA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Nonostante mio precedente rigetto RDN 131938104533 del 28/09/2022 relativo ad una ingiunzione di pagamento n. 01120221000055119000 del 29.08.2022 della GE.FI.L. S.P.A. relativo a verbale di accertamento infrazione codice della strada n. V/41386 del 30/06/2018 redatto da DISTRETTO DI POLIZIA LOCALE PD1A nel comune di GALLIERA VENETA, ora ricevo sollecito di pagamento n. 01120239000781358000 del 17.04.2023 per lo stesso motivo. Ho provveduto a redare nuovo RDN 0130717134417953 pari data do ribadisco quanto precedentemente specificato che essendo Veneto in autodeterminazione, rigetto qualsiasi comunicazione e/o azione nei miei confronti per il semplice fatto che, non sono italiano e che stanno agendo in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori della Repubblica di Venezia, mai diventata italiana e che nulla ha a che fare con la cosiddetta “regione veneto”.
Sono pertanto a denunciare i responsabili dei procedimenti in quanto loro comportamento vanno a violare l’art. 2 comma 4 della CARTA DELLE NAZIONI UNITE
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
ALESSIO POSITELLO

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130717135914138) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.05.15 – MORETTO ENRICO – SPN – 0130717145152729

Oggetto: 2023.05.15 – MORETTO ENRICO – SPN – 0130717145152729 – referente: CERNIDE 587

DENUNCIANTE
Nome: ENRICO
Cognome: MORETTO
Codice Unico Personale: 121637153028
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:13.05.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:CASSOLA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:TARGA LORIS RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO ABACO S.R.L.

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Nonostante i miei precedenti:
RDN 1411339537 DEL 23.01.2023,
SPN 14113393810 DEL 23.01.2023,
RDN 13162914812 DEL 19.06.2022,
RDN 121713153533 DEL 0307.2021,
relativi a n. 2 verbali n. V770863 del 03.06.2017 e n. b/58386 del 29.09.2017 comminatemi nel comune di FONTANIVA (PD), ora ricevo intimazione ad adempiere per avvio esecuzione forzata n. 12115 del 27.04.2023 per lo stesso motivo. Ho provveduto a redare nuovo RDN 0130717134417953 pari data dove ribadisco quanto precedentemente specificato che essendo Veneto in autodeterminazione, rigetto qualsiasi comunicazione e/o azione nei miei confronti per il semplice fatto che, non sono italiano e che stanno agendo in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori della Repubblica di Venezia, mai diventata italiana e che nulla ha a che fare con la cosiddetta “regione veneto”.
Sono pertanto a denunciare i responsabili dei procedimenti in quanto loro comportamento vanno a violare l’art. 2 comma 4 della CARTA DELLE NAZIONI UNITE
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
ENRICO MORETTO

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130717145152729) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.05.15 – PAROLIN CLAUDIA – SPN – 0130717155402506

Oggetto: 2023.05.15 – PAROLIN CLAUDIA – SPN – 0130717155402506 – referente: CERNIDE 587

DENUNCIANTE
Nome: CLAUDIA
Cognome: PAROLIN
Codice Unico Personale: 121720203916
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:13.05.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:VALDOBBIADENE
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:TARGA LORIS RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO PER ABACO S.P.A.

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Nonostante mio precedente rigetto precedente RDN 13151717175414 del 07.05.2022 PER una ingiunzione di pagamento n. 22255 del 14.02.2022 relativi a verbali di accertamento infrazione codice della strada n. 429Gg/17/V del 30.06.2017 comminatomi da UNIONE DEI COMUNI DEL MEDIO BRENTA, ora ricevo documento di Avvio Procedure di Esecuzione Coattiva n. 11835 del 27.04.2023 per lo stesso motivo. Ho provveduto a redare nuovo RDN 0130717154754279 pari data dove ribadisco quanto precedentemente specificato che essendo Veneto in autodeterminazione, rigetto qualsiasi comunicazione e/o azione nei miei confronti per il semplice fatto che, non sono italiano e che stanno agendo in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori della Repubblica di Venezia, mai diventata italiana e che nulla ha a che fare con la cosiddetta “regione veneto”.
Sono pertanto a denunciare i responsabili dei procedimenti in quanto loro comportamento vanno a violare l’art. 2 comma 4 della CARTA DELLE NAZIONI UNITE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
CLAUDIA PAROLIN

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130717155402506) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.05.11 – BERTOLO LORENZO – SPN – 0130713200553825

Oggetto: 2023.05.11 – BERTOLO LORENZO – SPN – 0130713200553825 – referente: CERNIDE 1295

DENUNCIANTE
Nome: LORENZO
Cognome: BERTOLO
Codice Unico Personale: 121825131552
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:10.05.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:RIESE PIO X
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:DOTT.SSA RINA BONALDO DEL COMUNE DI RIESE PIO X – VIA GIUSEPPE SARTO 31

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In data 24.12.2022 con RDN 13223419246 ho rigettato avviso di accertamento IMU 2017 n. 963 del 09.12.2022 emesso da COMUNE DI RIESE PIO X. Ora ricevo dallo stesso un sollecito di pagamento Prot. 0006227 del 26.04.2023 per lo stesso motivo. Ho redatto nuovo rigetto pari data RDN 0130713194324703, ribadendo quanto precedentemente specificato che sono Persona Veneta in Nazionalità e Cittadinanza, autodeterminata presso il Governo Veneto Provvisorio( GVP), sotto l’egida del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV), Soggetto Giuridico secondo le Norme del Diritto Internazionale, quindi rigetto qualsiasi pretesa dello stato straniero italiano che sta agendo in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori della Repubblica di Venezia.
Sono pertanto a denunciare questa continua pressione che viola senz’altro l’art. 2 paragr. 4 della CARTA DELLE NAZIONI UNITE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
LORENZO BERTOLO

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POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130713200553825) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.05.03 – GAZZOLA MONICA – SPN – 0130705155502047

Oggetto: 2023.05.03 – GAZZOLA MONICA – SPN – 0130705155502047 – referente: CERNIDE 1295

DENUNCIANTE
Nome: MONICA
Cognome: GAZZOLA
Codice Unico Personale: 12193222325
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:13.04.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:ASOLO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:SABRINA PELLIZZARI PER CITTA’ DI ASOLO UFFICIO TRIBUTI – PIAZZA G. D’ANNUNZIO 1 – ASOLO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Nonostante miei rigetti RDN 121933164347 del 23.09.2021, RDN 131112151741 del 02.01.2022, RDN 131221517657 DEL 05.02.2022, la CITTA’ DI ASOLO nella persona di SABRINA PELLIZZARI, ha dato mandato ad ABACO S.P.A. per la riscossione dei tributi IMU TASI dal 2016 al 2019. Tutto questo va a violare l’art. 2 paragrafo 4 della CARTA DELLE NAZIONI UNITE. Oltre a questo con i miei rigetti ho negato il consenso all’utilizzo dei miei dati personali.
Per tutto questo a sono a denunciare il comune della città di Asolo ed in particolare la responsabile del procedimento PELLIZZARI SABRINA.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
MONICA GAZZOLA

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130705155502047) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.05.03 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130705164644799

Oggetto: 2023.05.03 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130705164644799 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:VENERDì 16 SETTEMBRE 2022
luogo iniziale del fatto segnalato:TREVISO, BORGO MAZZINI 34 PRESSO LO STUDIO DEL NOTAIO ITALIANO FERRETTO LORENZO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:NOTAIO ITALIANO FERRETTO LORENZO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Faccio riferimento alle seguenti denunce sporte alla Polisia Nasionale Veneta:

SPN – 131929142741 del 19 settembre 2022
SPN – 13202917311 del 19 ottobre 2022
SPN – 132222164042 del 12 dicembre 2022
SPN – 0130504135943254 del 2 marzo 2023

Con la presente Denuncia alla Polisia Nasionale Veneta e in riferimento alle SPN sopra riportate, preciso che il notaio italiano FERRETTO LORENZO, fino a questo momento, non si è mai pronunciato in merito al mancato pagamento, da parte di FINATO FERDINADO, per le mie spettanze ancora da quest’ultimo non saldate e per le quali in data 30 ottobre 2022 avevo notificato via mail la SPN – 13202917311.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130705164644799) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.05.03 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130705165355436

Oggetto: 2023.05.03 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130705165355436 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:VENERDì 16 SETTEMBRE 2022
luogo iniziale del fatto segnalato:TREVISO, BORGO MAZZINI – BAR DI FRONTE LO STUDIO DEL NOTAIO ITALIANO FERRETTO LORENZO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:ZAMPIERI WILLIAM – AVVOCATO ITALIANO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Faccio riferimento alle seguenti denunce sporte alla Polisia Nasionale Veneta:

SPN – 131929142741 del 19 settembre 2022
SPN – 13202917311 del 19 ottobre 2022
SPN – 132222164042 del 12 dicembre 2022
SPN – 0130504135943254 del 2 marzo 2023

Con la presente Denuncia alla Polisia Nasionale Veneta e in riferimento alle SPN sopra riportate, preciso che l’avvocato italiano ZAMPIERI WILLIAM, fino a questo momento, non si è mai pronunciato in merito al mancato pagamento da parte del suo cliente FINATO FERDINADO, per le mie spettanze ancora da quest’ultimo non saldate e per le quali in data 30 ottobre 2022 avevo notificato via mail la SPN – 13202917311.
Inoltre, rammento che l’attività era stata svolta da me per mezzo della mia Ditta Veneta, mediante la quale avevo emesso fattura, consegnata al FINATO con apposto il Sigillo di Stato; pertanto l’avvocato italiano ZAMPIERI WILLIAM era ben a conoscenza della mia identificazione quale Cittadino Veneto di Nazionalità Veneta Autodeterminato sotto l’Egida del MLNV.
Quel giorno al termine dell’atto, su proposta del figlio di FINATO FERDINANDO, siamo andati a prendere un aperitivo al bar posizionato di fronte allo studio del notaio italiano FERRETTO LORENZO e ricordo che mi hanno detto di offrire io visto che avevo percepito un buon compenso e così feci (col senno di poi la reputo una presa in giro).
Eravamo io, l’avvocato italiano ZAMPIERI WILLIAM, FINATO FERDINANDO e suo figlio FINATO ANDREA. Mentre stavamo bevendo, tra i vari discorsi è stato agganciato anche quello riguardante quanto da me rivendicato ovvero il diritto Jus Cogens all’Autodeterminazione sotto l’Egida del MLNV.
L’avvocato italiano ZAMPIERI WILLIAM mi ha riferito che lui aveva seguito il processo della “POLISIA VENETA” in quanto ne era stato, a suo dire, difensore; aggiungendo poi, che poteva anche condividere quello che sostenevo io, ma che agli effetti pratici sarebbe stato impossibile cambiare il sistema, probabilmente si riferiva al sistema italia dentro il quale lui si destreggia con abilità.
Ricordo, inoltre, una sua affermazione che mi ha lasciato alquanto basito e che riporto di seguito: “con il lavoro che faccio l’etica la lascio ogni giorno la mattina sul comodino”.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130705165355436) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.05.03 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130705170612854

Oggetto: 2023.05.03 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130705170612854 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:22 APRILE 2023
luogo iniziale del fatto segnalato:VILLORBA – VIA GALANTI 10 / PRESSO IL MIO DOMICILIO
soggetti ritenuti responsabili:IGNOTI
Precisazione:IGNOTI

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Continuano gli episodi di violenza privata ai danni miei e della mia famiglia.
Qualcuno attacca, con del nastro adesivo, materiale cartaceo vario, insignificante e privo di messaggi comprensibili, sul portoncino blindato del mio appartamento.
I nostri nominativi non compaiono né sui campanelli né sulla cassetta delle lettere, per cui mi chiedo chi siano i responsabili di tali atti.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130705170612854) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.04.28 – FOSCARO PAOLO – SPN – 0130700202018536

Oggetto: 2023.04.28 – FOSCARO PAOLO – SPN – 0130700202018536 – referente: CERNIDE 587

DENUNCIANTE
Nome: PAOLO
Cognome: FOSCARO
Codice Unico Personale: 12183114010
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:16.04.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:VEDELAGO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:VALENTI AURELIO FRANCESCO PER POLIZIA LOCALE TREVISO VIA CASTELLO D’AMORE 2/E

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In data 08.12.2021 ho rigettato Verbale V56021Z/2020 notificatomi 27.11.2020 con RDN 122218192856. In seguito ho ricevuto una ingiunzione di pagamento della AREA S.R.L. ed infine una comunicazione di di mancato pagamento n. 16026326 sempre dalla stessa AREA S.R.L. e sempre per lo stesso motivo. Nel mio rigetto originario ho specificato che sono veneto in autodeterminazione e che tutti gli atti e/o provvedimenti di qualsiasi natura posti in essere da una qualsiasi autorità straniera italiana d’occupazione sono privi di qualsiasi effetto giuridico in quanto posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori occupati della Repubblica Veneta ed altresì in difetto assoluto di competenza assoluta per materia e per territorio pertanto l’so di minacce violo l’art. 2 paragrafo 4 della CARTA DELLE NAZIONI UNITE.
Oltretutto ho negato il trattamento dei miei dati personali.
Per questi due motivi espongo formale denuncia dei responsabili del procedimento.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
PAOLO FOSCARO

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130700202018536) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.04.28 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130700171217765

Oggetto: 2023.04.28 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130700171217765 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:DAL GIORNO 3 APRILE 2023 AL GIORNO 19 APRILE 2023
luogo iniziale del fatto segnalato:TRAMITE CHIAMTE DA PREFISSO 041 – CONTEA DI VENEZIA / DA PREFISSO 0422 – CONTEA DI TREVISO / DA PREFISSO 075 ITALIA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:BANCA INTESA SANPAOLO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In riferimento alle mie SPN – 0130524135719652 del 22 marzo 2023, SPN – 0130525121229203 del 23 marzo 2023, SPN – 0130526150836421 del 24 marzo 2023, SPN – 0130529123801948 del 27 marzo 2023, SPN – 0130530134316474 del 28 marzo 2023, SPN – 0130600152846039 del 29 marzo 2023, SPN – 0130601143128196 del 30 marzo 2023, SPN – 0130602165841385 del 31 marzo 2023, preciso che è proseguita l’attività di stalking che banca intesa perpetra nei miei confronti al fine di ottenere una chiamata telefonica registrata, anche nelle seguenti date (per le quali ho effettuato lo screenshot):

lunedì 3 aprile 2023 – 2 chiamate
giovedì 6 aprile 2023 – 1 chiamata
venerdì 7 aprile 2023 – 13 chiamate
martedì 11 aprile 2023 – 12 chiamate
mercoledì 12 aprile 2023 – 15 chiamate
giovedì 13 aprile 2023 – 15 chiamate
venerdì 14 aprile 2023 – 15 chiamate
lunedì 17 aprile 2023 – 10 chiamate
mercoledì 19 aprile 2023 – 16 chiamate

Preciso inoltre quanto segue:

– in data 13 marzo 2023 avevo notificato a SCIARILLO ANTONELLA di banca intesa la mia SPN – 0130515164950830 del 13 marzo 2023, nella quale denunciavo ASSE FINANZIARIO EURO-ATLANTICO – STATO STRANIERO ITALIANO E TUTTI SUOI ENTI E/O ISTITUZIONI, per le difficoltà finanziarie a cui famiglie e imprese Venete coattivamente soccombono;
– in data 20 marzo 2023 banca intesa ha prelevato dal conto sul quale mi è stato erogato un mutuo per l’acquisto della mia casa, una cifra pari a circa la metà della rata in scadenza al 28 febbraio 2023, lasciando sul conto euro 100,00;
– in data 22 marzo 2023 (SPN – 0130524135719652), sono iniziate le rappresaglie da parte degli stalker di banca intesa;
– in data 28 marzo 2023 ho provveduto a effettuare un bonifico sul conto intesa dove mi è stato erogato il mutuo per la somma di euro 900,00 al fine di coprire la rata in scadenza al 31 marzo 2023.
– le crociate degli stalker di banca intesa sono proseguite fino a tutta la giornata del 30 marzo 2023, come da SPN;
– in data 31 marzo 2023 non sono pervenute chiamate o tentativi di chiamate dai numeri recanti prefisso 041 oggetto delle mie precedenti SPN;
– in data 3 aprile hanno iniziato di nuovo perché al 31 marzo c’era copertura per metà rata mutuo;
– in data 6 aprile 2023 una chiamata dalla filiale di Villorba;
– in data 7 aprile 2023 sono continuate le rappresaglie a intervalli di mezz’ora circa;
– in data 12 aprile 2023 ho effettuato il bonifico a copertura della mezza rata (ho notato che mi hanno addebitato dei costi extra per i ritardi);
– in data 12 aprile 2023 l’azione di stalkeraggio prosegue;
– in data 13 aprile 2023 continuano le chiamate;
– in data 14 aprile 2023 anche se ho coperto tutto continuano le chiamate;
– in data 17 aprile 2023 lo stress continua facendomi perdere anche chiamate lavorative;
– in data 19 aprile 2023 hanno continuato il pressing psicologico effettuando ben 16 chiamate;
– dal 19 aprile 2023 a oggi 28 aprile 2023 non ho ricevuto chiamate.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130700171217765) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.04.28 – FOSCARO PAOLO – SPN – 0130700195634632

Oggetto: 2023.04.28 – FOSCARO PAOLO – SPN – 0130700195634632 – referente: CERNIDE 587

DENUNCIANTE
Nome: PAOLO
Cognome: FOSCARO
Codice Unico Personale: 12183114010
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:16.04.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:VEDELAGO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:TODESCO ANNA DELLA AREA SRL – VIA TORINO 10/B – MONDOVI’ (CN)

DENUNCIA QUANTO SEGUE
in data 08.11.2021 ho rigettato con RDN 122218192856 a POLIZIA LOCALE DI TREVISO verbale n. V56021Z/2020 notificatomi il 27.11.2020. In data 05.01.2023 ho fatto altro rigetto ad AREA S.R.L. ingiunzione di pagamento per lo stesso motivo redatto nuovo rigetto pari data RDN 14111593922.
Ora ricevo sempre da AREA S.R.L. comunicazione di mancato pagamento n. 16026326 del 07.03.2023 sempre per lo stesso motivo.
Ho redatto pari data nuovo rigetto 0130700193110947, ribadendo le mie motivazioni cioè che sono Veneto in autodeterminazione e che ogni atto emesso da autorità e/o straniere italiane nei Territori della Repubblica di Venezia è a tutti gli effetti inesistente. Pertanto, sono a denunciare per minacce continuate i responsabili di tale procedimento. Provvederò anche a fare denuncia anche a POLIZIA LOCALE DI TREVISO per lo stesso motivo ed anche per il trattamento dei miei dati personali senza consenso.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
PAOLO FOSCARO

REPUBLICA VENETA
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POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130700195634632) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.04.27 – ANDREAZZA FABIANO – SPN – 0130629134306315

Oggetto: 2023.04.27 – ANDREAZZA FABIANO – SPN – 0130629134306315 – referente: CERNIDE 587

DENUNCIANTE
Nome: FABIANO
Cognome: ANDREAZZA
Codice Unico Personale: 131335174734
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:22.04.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:ALTIVOLE
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:RAFFAELE VERNOCCHI DELLA M.T. SPA VIA DEL CARPINO 8 A SANTARCANGELO DI ROMAGNA (RN)

DENUNCIA QUANTO SEGUE
in data 31.01.2023 ho rigettato con RDN 141141114036 a M.T. SPA ingiunzione di pagamento n. 1240 del 10.01.2023 relativa ad un verb. V18262A/17V del 24.09.2017 da UNIONE DI COMUNI MARCA OCCIDENTALE. Ora ricevo dalla stessa un sollecito di pagamento con preavviso di procedura di riscossione coattiva rep. n. 1707/de/s n. 494 per stesso motivo. Ho redatto nuovo RDN 0130629133344513 per ribadire mie motivazioni del precedente rigetto rispecificando che sono Veneto in autodeterminazione e che tutti gli atti emessi da qualsiasi ente italiano che opera illegittimamente nei territori della Repubblica di Venezia risultano essere nulli, pertanto anche la loro richiesta è da considerarsi nulla.
Visto l’insistere con con queste minacce ed intimidazioni ritengo che venga violato l’art. 2 paragrafo 4 della CARTA DELLE NAZIONI UNITE pertanto sono a denunciare M.T. SPA ed il responsabile del procedimento.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
FABIANO ANDREAZZA

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130629134306315) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.04.26 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130628173232220

Oggetto: 2023.04.26 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130628173232220 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:MERCOLEDI 12 APRILE 2023
luogo iniziale del fatto segnalato:PRESSO LO STUDIO DEL NOTAIO ITALIANO BREDARIOL SILVIA – CONTEA DI TREVISO, DISTRETTO DI SAN BIAGIO DI CALLALTA, VIA PORDENONE 6 INT. 2
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:NOTAIO ITALIANO BREDARIOL SILVIA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Mercoledì 12 aprile 2023 fra le ore 11:00 e le ore 12:30 circa, sono stato vittima di un grave episodio di razzismo messo in atto dal notaio italiano BREDARIOL SILVIA all’interno del suo studio sito nella Contea di Treviso, Distretto di San Biagio di Callalta, via Pordenone 6 int. 2.
Quando arriviamo, i collaboratori del notaio italiano ci fanno accomodare su una stanza, dopo poco entra una signora che ha in mano la bozza dell’atto, che avevano preparato e che le parti dovevano stipulare. Inizia a leggere i dati delle parti, poi quando legge la parte relativa alla mediazione le faccio presente che la dicitura corretta è quella riportata all’articolo 9 del mio preliminare di cui giorni prima avevo inviato copia via mail. Lei molto gentile ha preso nota di quanto da me affermato ed è uscita, suppongo per le correzioni, mentre noi abbiamo aspettato circa 15 minuti l’arrivo del notaio italiano BREDARIOL SILVIA per la lettura definitiva dell’atto.
A un certo punto il notaio italiano entra, accenna un buongiorno, noi ricambiamo e inizia subito la lettura.
Nel momento in cui il notaio italiano BREDARIOL SILVIA cita la mediazione, capisco che non è cambiato praticamente nulla rispetto a quanto riferito alla collaboratrice, le faccio presente che l’identificazione non era stata correttamente riportata in atto dalla stessa, per cui capisco fin da subito che si stanno creando i pregiudizi per una discriminazione e immediatamente decido di identificarmi nuovamente e di persona davanti al notaio italiano BREDARIOL SILVIA, dichiarando quanto da me riportato nella promessa di compravendita all’articolo 9, firmata dalla parte venditrice e dalla parte acquirente in data 24 marzo 2023, ovvero come segue:
“ABC INTERMEDIAZIONI IMMOBILIARI – AEI con sede a Villorba (Contea di Treviso) via Roma 73/I, codice unico aziendale 201957192210, costituita presso il Dipartimento Lavoro e Svilupo del Governo Veneto Provisorio (GVP), istituito sotto l’Egida del Movimento de Liberasione Nasionale del Popolo Veneto (MLNV) ai sensi e per gli effetti del primo protocollo addizionale (1977) alle convenzioni di Ginevra del 1949, rappresentata dal suo titolare Celot Benedetto, nato a Conegliano (Contea di Treviso), il giorno 17 gennaio 1976, codice unico personale 20170913141401, Cittadino Veneto di Nazionalità Veneta, Autodeterminato sotto l’Egida del (MLNV); a favore della quale, ciascuna di esse, si impegna a versare, la provvigione del 3 (tre) % sul prezzo d’acquisto maggiorata del contributo del 10% (diecipercento) per la Cassa Nasionale Veneta (CNV)”.

Preciso che nel momento in cui ho citato il MLNV, il notaio italiano BREDARIOL SILVIA ha cercato di zittirmi cercando di impedire che mi identificassi in maniera completa, ma io gli ho detto che mi lasciasse finire e così è stato.
Una volta che ho terminato di identificarmi in maniera chiara e palese di fronte a lei su chi fossi io e chi fosse la mia ditta, il notaio italiano BREDARIOL SILVIA ha iniziato a dire “sì ma io i dati li prendo da una visura camerale” e io preciso “ha preso dei dati che non sono corretti” lei ribatte “per l’opponibilità dei terzi è quello che trovo in visura” e io nego la sua affermazione ribadendo “questa mediazione è stata fatta dalla ditta e dalla persona identificati cosiccome le ho appena letto”.
Continua a insinuare in merito a una visura camerale italiana e io affermo “probabilmente la visura italiana che lei ha scaricato non è altro che una ditta che ha lo stesso nome ma è una casualità”, allora lei continua a infierire e mi chiede “ma lei la fattura con che partita iva la emette?” e io rispondo “con il codice unico della Ditta Veneta ovvero 201957192210, io le ho emesse le fatture e lei le può vedere” e lei aggiunge “poi le controllo”. (probabilmente il piano di uscire successivamente dalla stanza di stipula per controllare a suo modo le mie fatture lo aveva già premeditato; preciso anche che usa un tono di voce che tende a sminuire e far sembrare futile quello che io sto affermando mettendomi non poco a disagio nei confronti delle parti)
Poi continua ancora “questo è il numero fattura” e io “c’è anche il codice unico aziendale” e lei “che è questo che ho scritto io” e inizia “201957 … ed è questo quello che io cito in atto, NON scriverò tutto quello che lei ha letto, perché per me quello che identifica l’immobile al di là della denominazione è quel codice lì, 201957 … lei dice questo” e aggiungo “se le parti devono dichiarare che c’è stato un mediatore, quel mediatore e quella ditta sono io, cosiccome mi sono identifichiato all’articolo nove del preliminare che è stato sottoscritto” ma lei aggiunge “sì ma siccome io non ho modo di riscontrare quei dati là, io dove li riscontro” e io affermo “sono io che dichiaro”, ma lei cerca di nuovo (con tono saccente) di zittirmi dicendo “no ma lei l’atto non lo firma quindi non dichiara niente” (abusa della sua autorità per sminuirmi, disprezzarmi e umiliarmi di fronte ai terzi presenti) e io aggiungo “posso anche firmarlo se vuole” ma lei mi esclude dicendo “no ma lei non è parte dell’atto quindi io devo mettere dei dati che siano opponibili ai terzi” (mi chiedo perché mette in atto tutto questo discriminatorio, arrogante e ostinato ostruzionismo nei miei confronti, millantando la scusa che deve mettere dei dati che siano opponibili ai terzi; infatti, se a suo dire non sono parte dell’atto, come fanno i terzi a opporsi?), io continuo “lei può citare tutto quello che le ho detto io” e lei insiste “non cito quello che non riesco a riscontrare al massimo metterò il numero che trovo in fattura come codice identificativo” (quindi riconosce le fatture che ha in mano in quel momento emesse dalla mia Ditta Veneta). Io continuo “lei cortesemente, dopo ovviamente, nel suo atto scrive lei come vuole lei, però io così mi sono identificato alle parti che vendono e che comprano, per cui se dopo lei vuole scrivere qualcosa di diverso …” e lei continua “sì ma io nell’atto devo mettere dei dati …” e io “sono io che mi prendo …” (volevo ribadire sono io che mi prendo la responsabilità delle mie affermazioni, quello che invece non sta facendo lei) e lei continua “sì ma lei l’atto non lo firma, lei non è parte dell’atto, quindi lei può scrivere quello che vuole nel suo preliminare privato, qui nell’atto metterò la denominazione …” (forse il notaio italiano BREDARIOL SILVIA si sta scordando che se in quel momento ci troviamo da lei è perché le parti hanno sottoscritto in precedenza un preliminare fra loro e lei cerca in tutti i modi di farlo passare in secondo piano quasi come se ciò non fosse avvenuto; preciso e ricordo al notaio italiano che le parti hanno accettato il mio intervento con la sottoscrizione del preliminare e non con la stipula del suo atto e il suo compito era quello di riportare quanto contenuto, pattuito e sottoscritto nel preliminare stesso e non inventare a sua discrezione delle falsità) intervengo e le chiedo “mi rilegge quello che vuole nell’atto” lei “allora … LE PARTI DICHIARANO CHE PER LA PRESENTE CESSIONE DI IMMOBILI SI SONO AVVALSI DELL’INTERVENTO QUALE MEDIATORE, ai sensi dell’articolo 1754 e seguenti del codice civile, DELL’IMPRESA INDIVIDUALE ABC INTERMEDIAZIONI IMMOBILIARI AEI, NUMERO IDENTIFICATIVO 201957192210”, io le ripeto “lei scrive codice unico aziendale” e subito aggiungo “comunque lei riesce a riscontrare tutto questo” e lei dice “dove?” e io “sul sito istituzionale mlnv.org … lei lo trova … eh beh scusi … se lei va sul …” il notaio italiano mi interrompe e dice “prima trovo i suoi dati nella camera di commercio” io affermo “no no no … ascolti … la camera di commercio italiana non c’entra niente in questo caso … glielo dico … ecco benissimo … lei … tutto quello che io ho scritto lei trova riscontro in un sito istituzionale” e lei “però devo trovare i poteri di firma tutto quanto” e io “c’è tutto, se va sul mio sito internet lei trova il collegamento direttamente al sito istituzionale” e lei conferma “io vado sul sito istituzionale e controllo” e io ripeto “sì vai mlnv.org” poi ricomincia “ma non scriverò tutti quei dati là, scriverò la denominazione, la sede che trovo e il codice dell’azienda” (continua il suo accanimento razzista e discriminatorio nei miei confronti) e io “allora io se ho scritto tutti questi dati qua è per … così è quello che correttamente mi identifica” e lei aggiunge “vabbè” (usa un tono schifato quasi a voler far passare il messaggio che sono io quello che non riesce a capire) e riaffermo “io glielo dico, io glielo dico” e lei di nuovo “sì vabbè” lei di nuovo: “io non occorra che metta tutti quei dati là, perché la sua identificazione è col nome e codice dell’azienda, come se mettessi una partita iva o un codice fiscale” (riferendosi a quanto da me scritto e dichiarato, al tempo stesso però fra le righe riconosce che non stiamo parlando di un’azienda italiana) intervengo io “gentilmente lei deve dire …” poi continuo “Celot Benedetto è un Cittadino Veneto di Nazionalità Veneta …” lei interrompe e cambia completamente discorso e dice “a me non interessa, se anche foste una società, a me non interessa dove abbia sede e chi sia, quello che noi riscontriamo è che sia iscritta che abbia il suo codice ateco che abbia l’oggetto della mediazione che abbia titolo per emettere una fattura di mediazione immobiliare” e io ribadisco di nuovo “no … il codice ateco e le visure italiane per quanto mi riguarda non c’entrano niente perché io mi identifico …” lei mi interrompe “ma lei io la registro all’agenzia delle entrate metto tutti i suoi dati” (e chi le ha mai dato il consenso per fare questo?) e io le preciso “i dati che io ho inserito all’articolo 9 del preliminare” e lei dice “sì ma quelli non si riescono a inserire” e io “ma non è un problema mio” e lei “ci vuole codice fiscale e partita iva” e aggiungo “il mio è un diritto Jus Cogens il diritto all’Autodeterminazione e questo è il principio di effettività io sto lavorando” e lei “ho capito” immediatamente le chiedo: “lei concorda con me? concorda con me?” lei risponde “sì” e aggiunge “io non le ho detto che non la inserisco, NON la censirò nel modo in cui lei fa la dichiarazione” (questa è, a mio avviso, una grave affermazione razzista, posta in atto nei miei confronti, uscita dalla bocca del notaio italiano BREDARIOL SILVIA). Aggiungo “guardi faccia come meglio crede” lei aggiunge (usando un tono di superiorità) “eh … certo” e continuo “io mi sono identificato in maniera corretta e giusta, la verità corrisponde all’articolo 9 del preliminare che è stato sottoscritto … dopodiché lei nel suo atto …” e subito chiede “ma l’avete registrato” e io rispondo “no” (sembra quasi che per il notaio italiano BREDARIOL SILVIA la verità passi solo attraverso una registrazione effettuata presso l’ufficio delle entrate italiano). A questo punto sostiene che il preliminare andava registrato per avere la data certa e io le dico che, la data è certa perché il giorno 24 marzo 2023 le parti che comprano e vendono lo hanno firmato”.

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A questo punto il notaio italiano BREDARIOL SILVIA esce dalla stanza e si assenta per 35 minuti.
Agli effetti pratici ho subito un’inopportuna imposizione di autorità straniera, in quanto durante tutto questo tempo in cui io, insieme alla parte acquirente e alla parte venditrice, siamo stati lasciati chiusi dentro una stanza dello studio del notaio italiano BREDARIOL SILVIA, quest’ultima lo ha utilizzato per confrontarsi e reperire argomentazioni che le permettessero di denigrare, sminuire e discriminare, ancora di più di quello che aveva finora fatto, le dichiarazioni da me rese e l’identificazione da me resa. Argomentazioni ovviamente non autorevoli, non obiettive, ma di parte in quanto reperite per sua stessa ammissione per mezzo del suo commercialista italiano (dichiara infatti di avere dalla sua parte come riscontro una mail del suo commercialista e il decreto iva). Evidenzio in maniera sostanziale il fatto che quanto riportato all’articolo 9 del preliminare/promessa di compravendita, in anticipo ricevuto dal notaio italiano, lo stesso notaio avrebbe potuto constatarlo sotto il profilo giuridico senza ausilio di alcun fiscalista italiano, visto che egli stesso rappresenta un’istituzione italiana per cui dovrebbe essere ben preparata a riguardo. Infatti, preciso che l’articolo 9 del preliminare è ben chiaro ed esplicativo, non rivendica l’autonoma esenzione dall’imposta iva italiana (come il notaio italiano BREDARIOL SILVIA vuol far intendere alle parti), ma intrinseca nella sua naturale definizione, la dichiarazione di una persona, titolare di una ditta, che rivendica il Diritto Jus Cogens all’Autodeterminazione. Lei però ha preferito lasciarci immotivatamente rinchiusi all’interno di una stanza del suo studio. Sottolineo inoltre che questo suo, a mio parere premeditato, comportamento ha contribuito a far innescare e via via alimentare e accrescere nelle parti la sensazione, nei miei confronti, di aver avuto a che far con un evasore, un fuori legge, un truffatore che si inventa delle cose pur di non ottemperare e obbedire a un sistema.
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Dopo il rientro:
Quando il notaio italiano BREDARIOL SILVIA rientra nella stanza ed esordisce: “allora io ho controllato la sua fattura che ovviamente non va bene perché cita degli articoli (italiani) abrogati, scrive che il privato si fa l’autofattura, ma no esiste, perché solo titolare di partita iva può fare il reverse-charge; ripeto gli articolo che lei cita sono abrogati dal DPR sul decreto iva quindi assolutamente no” io mi limito a dire “non li ho citati io”. Sostiene che tutti gli articoli citati nella fattura da me emessa sono tutti abrogati e con questo pretesto inizia a dare suggerimenti alla parte acquirente e alla parte venditrice. Riprende il suo monologo: “quindi … o non pagate la mediazione o mettiamo la società, perché siccome è una dichiarazione delle parti, le parti dichiarano di essersi avvalse di tizio quale mediatore, per voi l’intestazione è quella che trovate nei pubblici registri, in camera di commercio, quindi ABC INTERMEDIAZIONI IMMOBILIARI DI CELOT BENEDETTO che dovrà emettere regolare fattura” a questo punto la interrompo “no no … allora … io sono questo … (indicandole l’articolo 9 del preliminare, ovvero l’identificazione precedentemente resa)” e lei mi contraddice “non è un ente riconosciuto”, io sottolineo “è un diritto” e lei ribatte “non è un ente civilmente e fiscalmente riconosciuto dallo sato italiano, non mette l’iva” e io aggiungo “che lo stato italiano non lo riconosca non c’entra niente” e lei rincara “ma loro pagano e non hanno la fattura, non è una fattura assolutamente regolare, guardi, ho la mail del commercialista, ghe sé decreto iva, ho tardato a rientrare perché …”. A questo punto interviene il venditore e dice “ma per venire fuori da questo …” lei subito aggiunge “assolutamente … quindi … o lui emette fattura regolarmente fatta dalla società” … io intervengo “quella è la mia fattura” … allora lei insinua (con l’evidente l’intento di creare astio tra me e le parti) dicendo: “io non pagherei la mediazione perché la fattura non ce l’avete, la fattura non è valida, quella che vi dà là (riferendosi alle mie fatture) è un foglietto che non è riconosciuto fiscalmente … non potete scaricare in nessun modo, niente, non esiste … quindi io non pagherei, poi riconosco che lui l’attività l’ha fatta … (riferendosi al mio compenso) io intervengo e affermo “dia lei i suggerimenti ai clienti, io l’attività l’ho svolta con la mia Ditta Veneta” … ma lei cerca di contraddirmi “ho capito, ma non è fiscalmente e giuridicamente riconosciuta” e aggiunge (riferendosi alle parti) “quindi se voi gliela volete pagare finisce là e io scriverò che non vi siete avvalsi di mediatore e vi arrangiate così, se deve emergere deve emergere la ditta che ha una partita iva perché solo un titolare di partita iva può emettere una regolare fattura, lui non ce l’ha oppure ce l’ha con un altro ente”. (Il notaio italiano BREDARIOL SILVIA intraprende in questo modo una via che le permette di gettare le basi per iniziare a far preoccupare e dubitare le parti in merito alla mia correttezza e via via capisco che è anche esperta nel fomentare tali stati d’animo al fine di condurre le parti dove vuole lei). Infatti il venditore inizia a chiedere “scusi ma noi andiamo incontro a qualcosa di penale in questo caso se c’è una diatriba” e lei continua “allora … io l’ente che devo inserire per avere diritto a una provvigione di mediazione immobiliare è quello che lui è iscritto in camera di commercio con un codice ateco, si chiama quindi con un codice attività avente a oggetto l’attività di mediazione, quel soggetto giuridico là in italia ha diritto a percepire la provvigione per la mediazione”, (la discriminazione che mette in atto nei miei confronti è talmente palese che la porta a suggerire alle parti che potrebbero crearsi l’alibi e risparmiare i soldi del mio compenso, ma le parti probabilmente non sono dotate della sua stessa etica professionale, morale e civile; al tempo stesso però per sua stessa ammissione il notaio italiano BREDARIOL SILVIA ammette che il soggetto che intende lei ha diritto a percepire in italia la mediazione, infatti lei sta agendo in difetto assoluto di giurisdizione all’interno dei Territori della Repubblica Veneta e con ogni probabilità ne è ben consapevole perché altrimenti non si giustificherebbe tutto questo razzismo nei miei confronti) poi continua “se lei paga un amico perché ghe gà trovà l’acquirente, può farlo non è mica vietato però giuridicamente è come aveste fatto questo … ok? … nei confronti di questo ente che non è fiscalmente e giuridicamente riconosciuto … non è vietato”, poi ancora “o scrivo sull’atto che non c’è mediazione e vi arrangiate come volete” e il venditore afferma “forse è l’unica cosa da fare”, allora lei inizia a infierire di nuovo a scopo discriminatorio (perché se deve arrivare a scrivere che non c’è mediazione vuole proprio che le parti non la paghino, cioè vuole cercare di farmi capire abusando della propria autorità quali sono i ruoli che comandano sia dentro che fuori da là) e afferma “sì ma quella non è una fattura … ok? … non c’è l’iva non c’è imposta sul reddito non c’è niente … ok? … è come aveste regalato a un amico, non dico che sia vietato, sto solo dicendo che il soggetto giuridico che è idoneo a percepire un compenso di mediazione immobiliare non è sicuramente questo … ok? …”. Detto fatto, discriminandomi è riuscita nel suo intento di far abboccare le parti, infatti, interviene l’acquirente che esclama: “e io adesso che l’ho già pagata?”, il notaio italiano continua sospirando e sibilando (nell’intento di far passare il messaggio di essere stati tutti da me truffati, anche se è lei quella brava a estorcere alle parti false dichiarazioni) “lei che l’ha già pagata … non avrà una fattura, non avrà una detrazione, non avrà un riconoscimento di quella” e aggiunge “lui non pagherà imposta sul reddito su questa somma, non verserà …” io intervengo “ho versato il 10% alla Cassa Nazionale Veneta” e lei infierisce “sì … che no sé gnente” (atto discriminatorio del notaio italiano BREDARIO SILVIA nei confronti della Cassa Nazionale Veneta) e io proseguo “non è niente la Cassa Nazionale Veneta? …” lei non si ravvede e infierisce di nuovo “non è niente, non è niente non è riconosciuta” poi sostiene “io pago la mia cassa e dò dei contributi nazionali” e aggiunge (riferendosi all’imposta/contributo del 10%) “ve la siete girata tra di voi” e subito dopo “io non sto contestando la sua idea”, io preciso “non è un’idea è un diritto” e lei “queo che sè” e io “sto applicando il principio di effettività” e lei (riferendosi all’acquirente) “anche lui ha altri diritti” e io “guardi … io non ho leso i suoi diritti anzi non ha pagato il 22% e ha pagato il 10%” poi continua “ma perché allora nol ghe gà dato nà fattura valida”, sostenendo la tesi degli articoli italiani abrogati e rincomincia “anche lui ha diritto ad avere un documento fiscale valido, nel suo cassetto fiscale …” allora le dico “può rivolgersi direttamente al Governo Veneto Provvisorio” e lei con tono sarcastico aggiunge “sì che ghe darà a me risposta” e io ripeto “si rivolga direttamente al Governo Veneto Provvisorio” e lei aggiunge “cosa vuol dire … sì ma noi non dobbiamo versare l’iva, sì go capio ma te tea fa da soeo”, poi riprende (parlando alle parti) “non c’è una norma che li esonera dall’iva … una norma nazionale” e aggiunge rivolgendosi a me “quindi io non sto dicendo che lei ha ragione o torto, sto spiegando a lui (acquirente) fiscalmente com’è la sua posizione a diritto di saperlo tanto quanto lei … no no non esiste … cioè non esiste … ok? …”, interviene di nuovo il venditore che chiede al notaio italiano “per venire fuori da questa situazione come possiamo fare” e lei (da qui inizia a suggerire alle parti ciò che lei vuole che loro dichiarino sotto la loro personale e penale responsabilità) “allora ripeto … o non scrivere niente … scrivere che non vi siete avvalsi di mediatori, che è una dichiarazione vostra però, non mia, sotto la responsabilità penale eccetera, che va resa … ok? … è una dichiarazione di parte” e continua “oppure dire che voi vi siete avvalsi, secondo quello che voi ritenete (ma non sono loro che ritengono è lei che li sta convincendo) della intermediazioni immobiliari di Celot Benedetto, perché par fora in negozio leggete quello” poi li imbecca di nuovo mettendo loro le parole in bocca e dice “quindi voi pensate di esservi avvalsi della ABC Intermediazioni Immobiliari di Celot Benedetto”, così dicendo ha da subito adescato il venditore che dice “forse meglio così” allora lei per non lasciare spazio di pensiero ribadisce subito “secondo me sì” e continua la sua opera di convincimento verso le parti ribadendo “perché voi siete andati in negozio avete letto quello e pensate di esservi avvalsi di quella, perché io così ho scritto: la parte dichiara di essersi avvalsa, corrente in Villorba, Carità, via Roma 73/I, alla quale a titolo di provvigioni verranno corrisposti 3696 dalla parte venditrice a fronte della fattura che verrà emessa a norma di legge perché io non ce l’ho e l’acquirente 3696 e qui c’è il vaglia postale del 23 marzo 2023, cioè lui pensa di aver pagato quello che legge fuori nel negozio”, (questa si chiama premeditazione, di atti discriminatori e razzisti nei confronti della mia persona, perché ammette palesemente di aver già scritto la dichiarazione che voleva ottenere nel suo atto dalle parti), io intervengo di nuovo a sostegno del diritto che rivendico ed esclamo “no … sono stato chiaro … Governo Veneto Provvisorio e Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto” poi nel brusio di parole continuo “dottoressa lei sostiene la sua tesi e io sostengo il mio diritto” lei aggiunge “io non sto dicendo che lei ha sbagliato o ha ragione” e io la redarguisco “lei sta dicendo che sembra che io abbia commesso un reato il che non è vero” allora lei “io ho detto che lui in mano ha una fattura …” e io proseguo “lui ha in mano una fattura emessa da una ditta Veneta regolarmente iscritta presso il Dipartimento Lavoro e Sviluppo” creo una pausa e lei aggiunge “Veneto che quindi è riconosciuto … auto riconosciuto (quindi sa bene che il riconoscimento spetta di diritto anche se ha cercato subito di correggersi)” e io esclamo “come auto riconosciuto? … c’è un diritto” e lei aggiunge “ma anche lui ce l’ha il diritto … e allora lui non ha il diritto ad avere un documento contabile vero” e nel mentre io aggiungo “sì anche per lui vale il Diritto all’Autodeterminazione”. Interviene il venditore che ha voglia di concludere e dice “tornando al discorso … (riferendosi all’inserimento in atto della mediazione)” e il notaio italiano prosegue “allora l’atto viene registrato, quando registro pago le imposte sul procedimento, c’è una sezione in agenzia delle entrate per la mediazione, le parti dichiarano qual è la ditta, codice fiscale e partita iva dell’intermediario che altrimenti se non ha partita iva e codice fiscale non avrebbe diritto alla provvigione e l’importo più iva e c’è la sezione da compilare sulle modalità di pagamento di questa mediazione”, interviene il venditore che le chiede “ma noi a cosa andiamo incontro … cioè succede qualcosa se l’agenzia delle entrate controlla” e lei risponde “sì nel senso che lei dichiara ai sensi del DPR che è quello sulle autodichiarazioni, consapevole delle responsabilità penali nel caso di falsa dichiarazione di essersi avvalso di tizio oppure di non essersi avvalso di nessuno … ok … perché lui in realtà … quindi è una dichiarazione della parte … lui l’atto non lo firma perché non è parte, quindi è ovvio che io glielo spiego, poi se lei è consapevole e dise vabbè scrivo che no me son avvalso, vedete voi … cioè nel senso … scriviamo che non si è avvalso … è una dichiarazione della parte … con le conseguenze penali per le false dichiarazioni”.
(ma che bravo questo notaio italiano, spiccano in lei qualità etiche, morali e professionali da far rabbrividire per la superficialità con cui le sminuisce a dispetto del ruolo che ricopre; preciso che le false dichiarazioni le sta suggerendo il notaio italiano BREDARIOL SILVIA alle parti perché qualsiasi opzione lei sottoponga alle stesse non corrisponde a verità e lei li sta inducendo senza vergogna alcuna a dichiarare ciò che fa più comodo a lei, ben consapevole che la cosa non sta come lei la sta raccontando alle parti stesse; faccio inoltre presente che a suo dire l’autodichiarazione le parti la possono fare, ma a me è fatto divieto di fare autodichiarazioni nonostante le stesse corrispondano alla verità)
Io intervengo di nuovo e sostengo “è più semplice dire la verità, allora diciamo la verità, cioè quello che è, quello che è” ma mentre faccio questa affermazione il notaio italiano BREDARIOL SILVIA cerca di coprirmi con il suo intervento (ormai è evidente a tutti non accetta che si dica la verità neanche se ciò è riconducibile a un Diritto Jus Cogens come l’Autodeterminazione) ed esclama (rivolgendosi alle parti) “quello che scriverei io è quello che la loro buona fede di apparenza (ed evidenzia con il suo tono di voce quest’ultimo termine) cioè queo che i lese par fora che è questo, perché lui pensava di essere andato da ABC Intermediazioni Immobiliari, quindi questa è la sua buona fede” (il notaio italiano BREDARIOL SILVIA continua con le sue accampate illazioni sulla teoria della buona fede delle parti, però preciso che queste non si sono mai platealmente pronunciate in merito a conferma di tale teoria, che stava inventando e costruendo per sua comodità lo stesso notaio italiano; agli effetti pratici, sono stati da lei indotti a subirla passivamente, infatti la mia identificazione loro l’avevano recepita fin dalla firma del preliminare di compravendita), allora intervengo e dico “ma io fuori dall’ufficio potrei avere anche … il corriere scarichi dietro la porta … quel cartello lì” e lei dice “appunto” e aggiungo “allora a chi paga, al corriere scarica dietro la porta?”, (a quanto pare, per come si sta giustificando, il notaio italiano BREDARIOL SILVIA, un cartello esposto su una vetrina corrisponde a un titolo valido per l’emissione di una valida fattura ai fini della buona fede dei terzi ed è da quello che deve ottenere la fattura … sinceramente neanche tra le bancarelle di un mercato non ho mai udito un’affermazione del genere) ripeto di nuovo per l’ennesima volta “io alle parti mi sono identificato così come …” (adesso siamo arrivati al punto che quando parlo cerca sempre di coprire le mie affermazioni con il suo tono di voce), lei mi interrompe, alza il tono di voce e continua “quindi io scriverei così”, interviene l’acquirente e dice “scrivere dove?” e lei “nell’atto è obbligatoria” e lui “ma bisogna ritornare qua allora” e lei “no per cosa dice” e lui dice “per scrivere sta roba” e lei “no no no … questo non è ancora firmato (riferendosi all’atto che lei ha in mano in quel momento) è un originale, se decidete di dire non ho mediazione io lo straccio tanto non è firmato lo ristampo scrivendo non si sono avvalsi, oppure posso anche scrivere il venditore ritiene di essersi avvalso il compratore ritiene di non essersi avvalso, cioè ognuno rende la propria dichiarazione … ok? … quindi questo lo modifichiamo come volete, questo non è firmato, quindi …” (l’istituzione straniera italiana notaio BREDARIOL SILVIA è razzista, infatti si preoccupa delle dichiarazioni delle parti, che in realtà sono uscite dalla sua di bocca, mentre ignora nella maniera più assoluta le mie che si riconducono al Diritto Jus Cogens dell’Autodeterminazione)
la discussione continua e l’acquirente aggiunge “per tutelarmi se succede qualcosa” e lei ribadisce “eh … appunto io scriverei così (intendendo quello che lei aveva già deciso e scritto nel suo atto) cioè quello che voi pensate di esservi avvalsi, cioè voi avete letto fuori quello e quello per i terzi, che è quello che si trova in camera di commercio e nei pubblici registri, io scriverei cosi, però ripeto, se uno dice no … giuridicamente è come … ripeto come vi ho detto prima è come aveste regalato a un amico che non ha un diritto a una provvigione secondo l’ordinamento italiano” poi si rivolge a me “non son drio dir che lei in astratto non ha fatto l’attività di messa in contatto tra le persone, no son drio dir questo … sto dicendo che secondo il regolamento italiano …” e io la interrompo e affermo “l’ho fatto in ambito Veneto certo” e lei aggiunge (rivolgendosi alle parti) “ok? … quindi io questo devo dire … non son drio dir che lù no gà dirito parchè nol gà lavorà … ok? … è solo la modalità di esprimerlo, o dite che non c’è stata o …” (quindi il notaio italiano BREDARIOL SILVIA palesa spudoratamente le sue intenzioni sostenendo -io questo devo dire- cioè decide lei cosa bisogna dire e tutti devono obbligatoriamente adeguarsi … parliamo di un istituzione che detiene un sigillo di stato) e qua interviene la venditrice e afferma “c’è stata … se tea da farghe el versamento … in ogni caso se lo pago anche come amico” e subito il notaio italiano “a quel punto avrebbe un’imposta sulle donazioni” allora io riaffermo “no no no … qui l’attività non è stata fatta da un amico, qui l’attività è stata fatta da una ditta Veneta” e il notaio italiano, ignorandomi per l’ennesima volta, prosegue (portando con sé l’avvallo delle parti dopo averle a suo modo indottrinate per bene) “sì che però … quindi io metterei quello che trovo in camera di commercio … ok? …” interviene il venditore che esclama “sì sì sì … facciamo così che penso che sia la cosa …” e lei subito rincara “perché è il vostro … secondo me è una vostra tutela … cioè voi vi siete affidati a quello che leggete … che dopo lù el gabia un socio … dieci società … uno … mille … voi non potete saperlo … ok? … è quello che formalmente appare al terzo in buona fede” (il notaio italiano BREDARIOL SILVIA mi sta palesemente accusando di aver agito in mala fede, ma le parti il preliminare lo hanno letto e firmato e il notaio italiano BREDARIOL SILVIA conosceva benissimo il suo contenuto perché aveva ricevuto da me tramite mail copia firmata dello stesso, però a quanto pare il suo punto di forza è indurre le parti a dichiarare quello che vuole lei, anche se ciò corrisponde al FALSO, scaricando la responsabilità sugli altri, convincendoli che è giusto così). A questo punto chiedo al notaio italiano BREDARIOL SILVIA “lei cosa scrive scusi” lei inizia la lettura “allora … le parti dichiarano, consapevoli delle responsabilità per il caso di falsa dichiarazione … responsabilità penali … di essersi avvalsi per la cessione degli immobili oggetto del presente atto, quale mediatore, dell’impresa individuale ABC INTERMEDIAZIONI IMMOBILIARI corrente in Villorba, Carità” io interrompo e affermo (riferendomi alla prima bozza da lei letta prima di uscire dalla stanza) “ma prima aveva scritto anche AEI giusto? …” e lei subito “no io no” e io aggiungo “nella bozza precedente …” lei rincalza subito “no ABC” e io aggiungo quello che ben ricordavo “ABC INTERMEDIAZIONI IMMOBILIARI – AEI” subito lei sfoggia un tono sicuro per smentirmi davanti alle parti e aggiunge “no AEI no … l’ha scritto lei … quello l’ha scritto lei … l’ha scritto lei nella sua descrizione AEI … sì esatto o anche nel preliminare” (non potevo di certo pretendere che confermasse quanto da me reclamato, dopotutto si era concentrata per buona parte del tempo a indurre le parti a rendere, quello che per lei era la migliore, tra le false dichiarazioni da lei suggerite alle stesse; inoltre è evidente per sua stessa ammissione che il mio preliminare il notaio italiano BREDARIOL SILVIA l’ha letto e nonostante ciò ha deciso volontariamente di discriminare parte del suo contenuto, ovvero le dichiarazioni riguardanti la mia persona e alla mia ditta Veneta) poi si affretta a continuare la lettura “alla quale a titolo di provvigione la parte venditrice deve euro 3696 che verranno corrisposti … perché non li avete pagati … entro cinque giorni dalla data odierna a fronte di fattura che verrà regolarmente emessa … perché nell’atto c’è l’obbligo, secondo la normativa, di indicare il numero fattura che io non ce l’ho una fattura” interviene il venditore “la fattura non la facciamo noi … le lù responsabie” e lei subito rincara (riferendosi alle parti per indurle ancora di più a pensare che sono io lo scorretto che a suo dire non ho le fatture) “sì certo … quando io registrerò l’atto scriverò … l’importo … e quando mi chiederà il numero della fattura metterò da emettere … c’è l’opzione da emettere … cioè vedrà lui come fare” interviene la venditrice che afferma “basta appunto che dopo … è una cosa sua” e il notaio italiano “non stiamo discutendo se è dovuta o meno” io intervengo e chiamando la venditrice per nome riaffermo “Maria la fattura è emessa”, dopodiché il notaio italiano BREDARIOL SILVIA, riafferma il suo poco rispetto nei confronti della mia persona, minimizzandomi con un “vabbè”, poi si rivolge alle parti “voi … vi è chiaro? … firmate così?” … loro accettano e concludono.

Considerazioni:
– dopotutto, così facendo e con il suo operato ha trattato ed etichettato le parti come dei veri e propri sciocchi e a una delle quali ha chiesto pure il compenso. Mi chiedo se tutto l’impegno che mette nel far dichiarare ad altri il falso nel suo atto da lei scritto e da lei firmato, merita veramente un compenso, più di quanto a suo dire lo possa esigere io.
– mi chiedo quale sia il vero compito del notaio italiano BREDARIOL SILVIA, da come si sono sviluppati gli eventi direi suggerire alle parti quale sia la migliore dichiarazione falsa, per comodità e volere suo, da riportare nel suo stesso atto. Chissà se lo stato italiano per cui lavora andrà fiero di lei.
Conclusioni:
– il notaio italiano BREDARIOL SILVIA se avesse voluto agire in buona fede (visto che sono termini che da quanto si è appreso ci tiene molto) si sarebbe comportata in maniera sincera nei confronti dello stato che rappresenta (del quale detiene addirittura il sigillo) riportando di conseguenza nel suo atto italiano (da lei scritto e da lei firmato) la pura, semplice e precisa verità riguardante l’identificazione da me resa e rivendicata di fronte a lei; dopodiché se lo riteneva avrebbe potuto denunciarmi se c’erano i presupposti. Probabilmente però lei era consapevole che i presupposti non c’erano e che l’unica fuori legge in quel momento era lei, primo perché ha operato e opera in difetto assoluto di giurisdizione, secondo perché l’unica che in quella sede NON ha agito in buona fede, che ha mentito e che ha messo in atto ai danni della mia persona e della mia ditta (identificati come da dichiarazione da me resa) un vero e proprio assalto razzista e discriminatorio con lo scopo di mettermi in cattiva luce di fronte alle parti miei clienti, facendomi passare da bugiardo, truffatore e da uno che non sa ciò che vuole dire. In realtà è lei che ha travisato e snaturato le mie dichiarazioni.
– chiedo di essere risarcito dal notaio italiano BREDARIOL SILVIA, per avermi costretto a subire tale offensiva razzista da lei posta in essere ai danni della mia persona.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130628173232220) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.04.24 – BOIN MONICA – SPN – 0130626171511787

Oggetto: 2023.04.24 – BOIN MONICA – SPN – 0130626171511787 – referente: CERNIDE 587

DENUNCIANTE
Nome: MONICA
Cognome: BOIN
Codice Unico Personale: 13141115426
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:14.04.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:VEDELAGO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:ABACO S.P.A. NELLA èERSONA RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO TARGA LORIS.

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In data 28.09.2022 ho rigettato con RDN 131938103644 ingiunzione di pagamento n. 40445 del 15.09.2022 relatiava a 3 verbali per violazione codice della strada PROT. 18002647, 18002610, 18007873 del 2018. In data 14.04.2023 ricevo un Avvio Procedure di Esecuzione Coattiva n. 15359 del 30.03.2023 riferito alla precedente ingiunzione e per lo stesso motivo. Ho redatto nuovo RDN 0130626165841689 pari data per riconfermare sono Veneta in autodeterminazione e che tutti gli atti e/o provvedimenti di qualsiasi natura posti in essere da una qualsiasi autorità straniera italiana d’occupazione sono privi di qualsiasi effetto giuridico in quanto posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori occupati della Repubblica Veneta ed altresì in difetto assoluto di competenza assoluta per materia e per territorio. Pertanto qualsiasi atto e/o provvedimento, comunque denominato, in ogni sua fase e/o grado del procedimento, posto in essere da qualsiasi autorità e/o ente e/o società privata e/o pubblica straniera italiana è a tutti gli effetti INESISTENTE.
Sono pertanto a denunciare ABACO SPA ed il responsabile del provvedimento che con le loro minacce violano l’art. 2 PARAGR. 4 DELLA CARTA DELLE NAZIONI UNITE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
MONICA BOIN

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130626171511787) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.04.24 – GERONAZZO LAURA – SPN – 0130626180828622

Oggetto: 2023.04.24 – GERONAZZO LAURA – SPN – 0130626180828622 – referente: CERNIDE 587

DENUNCIANTE
Nome: LAURA
Cognome: GERONAZZO
Codice Unico Personale: 13151216536
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:22.04.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:ASOLO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:ABACO S.P.A. NELLA PERSONA RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO TARGA LORIS.

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Ho provveduto con i precedenti rigetti:
RDN 131512165647 contro ingiunzione di pagamento n. 60206 del 09.12.2021,
RDN 131638163111 contro Intimazione ad adempiere per avvio esecuzione forzata n. 14444 del
09.06.2022.
Nonostante tutto, la ABACO SPA ha inviato a WITT ITALIA SPA di cui sono dipendete in data 11.04.2023, Dichiarazione stragiudiziale del terzo relativa a somme e cose n. 716 del 16.032023 per lo stesso motivo.
Ho redatto ulteriore rigetto pari data RDN 0130626174637763 ribadendo che tutti gli atti e/o provvedimenti di qualsiasi natura posti in essere da una qualsiasi autorità straniera italiana d’occupazione sono privi di qualsiasi effetto giuridico in quanto posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori occupati della Repubblica Veneta ed altresì in difetto assoluto di competenza assoluta per materia e per territorio. Pertanto qualsiasi atto e/o provvedimento, comunque denominato, in ogni sua fase e/o grado del procedimento, posto in essere da qualsiasi autorità e/o ente e/o società privata e/o pubblica straniera italiana è a tutti gli effetti INESISTENTE.
Vista l’insistenza con queste minacce, sono a denunciare ABACO SPA ed il responsabile del procedimento per violazione dell’art. 2 paragr. 4 della CARTA DELLE NAZIONI UNITE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
LAURA GERONAZZO

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POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130626180828622) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.04.24 – BAGGIO RENATO – SPN – 0130626215345034

Oggetto: 2023.04.24 – BAGGIO RENATO – SPN – 0130626215345034 – referente: CERNIDE 587

DENUNCIANTE
Nome: RENATO
Cognome: BAGGIO
Codice Unico Personale: 13172715540
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:29.03.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:ROSSANO VENETO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:BERTONCELLO DAVIDE DELLA POLIZIA LOCALE UNIONE DI COMUNI MARCA OCCIDENTALE

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In data 17.07.2022 con RDN 1317715811 ho rigettato un sollecito di pagamento in riferimento a 2 verbali violazione codice della strada n. 2037U e n. 2380U del 13.02.2018 a UNIONE DI COMUNI MARCA OCCIDENTALE la quale avvisata che sono Veneto in autodeterminazione e che quale ente italiano è in difetto assuluto di giurisdizione nei territori Veneti hanno trasferito per l’incasso la pratica a M.T. SPA di SANTARCANGELO DI ROMAGNA. Io non ho mai concesso l’autorizzazione al trattamento dei miei dati personali in base a norme UCC 1-103. Pertanto è stata violata la mia privacy Per questo motivo denuncio la polizia locale UNIONE DI COMUNI MARCA OCCIDENTALE ed il responsabile del procedimento ed inoltre anche con l’accanimento contro di me per violazione dell’art. 2 paragrafo 4 della CARTA DELLE NAZIONI UNITE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
RENATO BAGGIO

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POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130626215345034) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.04.19 – ALAIMO MASCIA – SPN – 0130621194342120

Oggetto: 2023.04.19 – ALAIMO MASCIA – SPN – 0130621194342120 – referente: CERNIDE 1295

DENUNCIANTE
Nome: MASCIA
Cognome: ALAIMO
Codice Unico Personale: 121923105946
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:15.04.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:ASOLO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:RAFFAELE VERNOCCHI DELLA M.T. SPA VIA DEL CARPINO 8 A SANTARCANGELO DI ROMAGNA (RN)

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In data 27.12.2022 ho presentato a M.T. SPA RDN 132237183927 contro ingiunzione di pagamento n. 3666 REP. 9446/DE/I del 06.12.2023 per una contravvenzione che non ricordo n. 22257A del 22.09.2018 probabilmente da parte di UNIONE DI COMUNI MARCA OCCIDENTALE di VEDELAGO (TV) specificando che sono Veneta in autodeterminazione e la contravvenzione e stata comminata nei territori Veneti dove qualsiasi ente italiano opera in difetto assoluto di giurisdizione pertanto da considerarsi nulla.
Ora ricevo sollecito sempre da M.T. SPA sollecito di pagamento n. 1231 rep.1707/DE/S sempre per lo stesso motivo. Ciò significa che il mio precedente è stato completamente ignorato.
Ho redatto nuovo RDN 0130621193650551 pari data ribadendo quanto specificato precedentemente.
Per questo motivo sono a presentare formale denuncia per le minacce ricevute che violano l’art. 2 paragr. 4 della CARTA DELLE NAZIONI UNITE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
MASCIA ALAIMO

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POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130621194342120) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.04.18 – FOSCARO PAOLO – SPN – 0130620104446518

Oggetto: 2023.04.18 – FOSCARO PAOLO – SPN – 0130620104446518 – referente: CERNIDE 587

DENUNCIANTE
Nome: PAOLO
Cognome: FOSCARO
Codice Unico Personale: 12183114010
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:16.04.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:VEDELAGO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:TARGA LORIS RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO PER ABACO S.P.A.

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Nonostante mio precedente RDN 1411159458 del 05.01.2023 per ingiunzione di pagamento n. 54372 del 14.12.2022, mi vedo recapitare avviso procedure di esecuzione coattiva n. 3930 del 16.03.2023 per lo stesso motivo RIGUARDANTE UNA VIOLAZIONE DEL CODICE DELLA STRATA DAL COMUNE DI ISTRANA N. 2395/V del 15.10.2021 che io non so mai di aver ricevuto. Ho redatto nuovo rigetto pari data specificando che tutti gli atti e/o provvedimenti di qualsiasi natura posti in essere da una qualsiasi autorità straniera italiana d’occupazione sono privi di qualsiasi effetto giuridico in quanto posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori occupati della Repubblica Veneta ed altresì in difetto assoluto di competenza assoluta per materia e per territorio e che essendo Veneto in autodeterminazione nulla mi è dovuto.
Faccio pertanto formale denuncia del responsabile del procedimento per violazione dell’art. 2 paragr. 4 della CARTA DELLE NAZIONI UNITE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
PAOLO FOSCARO

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POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130620104446518) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.04.17 – COMIN FLORA – SPN – 0130619155321530

Oggetto: 2023.04.17 – COMIN FLORA – SPN – 0130619155321530 – referente: CERNIDE 587

DENUNCIANTE
Nome: FLORA
Cognome: COMIN
Codice Unico Personale: 0130423180525152
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:16.04.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:MASER
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:RAFFAELE VEMOCCHI DELLA M.T. SPA VIA DEL CARPINO 8 A SANTARCANGELO DI ROMAGNA (RN)

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Nonostante il mio precedente RDN 0130423213303746 del 19.02.2023 per ingiunzione di pagamento N 709 REP. 207/DE/I del 10.01.2023 relativa ad un presunto Verbale della polizia locale UNIONE DI COMUNI MARCA OCCIDENTALE di Vedelago (TV), ora ricevo sollecito di pagamento n.
239 REP. 1707/DE/S del 14.03.2023. Ho redatto nuovo RDN 0130619153521943 pari data ribadendo la mia Cittadinanza e Nazionalità Veneta e che qualsiasi atto e/o provvedimento, comunque denominato, in ogni sua fase e/o grado del procedimento, posto in essere da qualsiasi autorità e/o ente e/o società privata e/o pubblica straniera italiana è a tutti gli effetti INESISTENTE nei territori della Repubblica di Venezia.
Sono pertanto a denunciare con questa insistenza la violazione dell’art. 2 parag. 4 della CARTA DELLE NAZIONI UNITE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
FLORA COMIN

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130619155321530) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.04.17 – SRIBURIN LA IAD – SPN – 0130619164403207

Oggetto: 2023.04.17 – SRIBURIN LA IAD – SPN – 0130619164403207 – referente: CERNIDE 587

DENUNCIANTE
Nome: LA IAD
Cognome: SRIBURIN
Codice Unico Personale: 121638203932
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:16.04/2023
luogo iniziale del fatto segnalato:ASOLO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:RAFFAELE VENOCCHI DELLA M.T. SPA VIA DEL CARPINO 8 A SANTARCANGELO DI ROMAGNA (RN)

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Nonostante mio precedente rigetto RDN 141215205553 del 05.02.2023 per ingiunzione di pagamento n. 1475 rep. 207/DE/I del 10.01.2023 riguardante un verbale di violazione codice della strada comminatomi da polizia locale UNIONE DI COMUNI MARCA OCCIDENTALE di Vedelago (TV), ora ricevo sollecito di pagamento n. 622 rep. 1707/DE/S del 14.03.2023 per lo stesso motivo. Ho redatto pari data nuovo RDN 0130619161730166 dove ribadisco che sono persona Veneta in autodeterminazione e che qualsiasi atto e/o provvedimento, comunque denominato, in ogni sua fase e/o grado del procedimento, posto in essere da qualsiasi autorità e/o ente e/o società privata e/o pubblica straniera italiana nei territori della Repubblica di Venezia è a tutti gli effetti INESISTENTE.
Sono pertanto a denunciare il responsabile del provvedimento in quanto viola l’art. 2 parag. 4 della CARTA DELLE NAZIONI UNITE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
LA IAD SRIBURIN

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POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130619164403207) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.04.17 – PANDOLCE MARIO – SPN – 0130619180520743

Oggetto: 2023.04.17 – PANDOLCE MARIO – SPN – 0130619180520743 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: MARIO
Cognome: PANDOLCE
Codice Unico Personale: 101918134937
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:16.04.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:ASOLO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:TARGA LORIS RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO PER ABACO S.P.A.

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Con mio precedente RDN 132012154427 del 2.10.2022 ho rigettato ad ABACO S.P.A. ingiunzione di pagamento n. 40172 del 15.09.2022 relativa a un verbale per violazione codice della strada n. L/2615 prot. 18005544 del 13.05.2018 della polizia locale FEDERAZIONE DEI COMUNI DEL CAMPOSAMPIERESE di CAMPOSAMPIERO (PD). Ora ricevo un avvio procedure di Esecuzione coattiva n. 15304 del 30.03.2023 sempre da ABACO S.P.A. sempre relativo a stesso procedimento. Ho redatto pari data RDN 013061917480344 ribadendo che sono Veneto in autodeterminazione diffido a procedere con il provvedimento in quanto tutti gli atti e/o provvedimenti di qualsiasi natura posti in essere da una qualsiasi autorità straniera italiana d’occupazione sono privi di qualsiasi effetto giuridico in quanto posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori occupati della Repubblica Veneta ed altresì in difetto assoluto di competenza assoluta per materia e per territorio. Pertanto qualsiasi atto e/o provvedimento, comunque denominato, in ogni sua fase e/o grado del procedimento, posto in essere da qualsiasi autorità e/o ente e/o società privata e/o pubblica straniera italiana è a tutti gli effetti INESISTENTE.
Per questo motivo sono a denunciare il responsabile del procedimento per violazione dell’art. 2 parag. 4 della CARTA DELLE NAZIONI UNITE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
MARIO PANDOLCE

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130619180520743) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.04.15 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130617112524732

Oggetto: 2023.04.15 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130617112524732 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:VENERDì 14 APRILE 2023
luogo iniziale del fatto segnalato:CONTEA DI TREVISO, DISTRETTO DI VILLORBA ALL’ALTEZZA DI VIA PIAVE 68
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:CARABINIERI ITALIANI DELLA STAZIONE DI VILLORBA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Ieri venerdì 14 aprile 2023 alle ore 16:10/16:20 sono stato fermato da una pattuglia di carabinieri italiani, all’interno dei Territori della Repubblica Veneta, precisamente nella Contea di TREVISO, Distretto di VILLORBA all’altezza di via Piave 68 (davanti all’enoteca ristorante CARMENERE).
I due individui appartenenti alla forza di occupazione straniera italiana carabinieri erano due uomini dall’apparente età compresa fra i 30 e 35 anni, entrambi con i capelli scuri uno di statura bassa e uno di statura media.
Mi fermo, spengo l’auto e abbasso di poco il finestrino. I due individui, entrambi armati, si sono avvicinati troppo al mio veicolo tanto da farmi sentire vulnerabile (violazione articolo 2 paragrafo 4 della Carta delle Nazioni Unite).
L’individuo di statura più bassa si avvicina al lato guida con un tablet in mano e mi chiede per ben due volte (probabilmente lo ha fatto con lo scopo di stabilire i ruoli a lui più consoni cercando di intimidirmi) di abbassare del tutto il finestrino e di consegnarli i documenti.
Io rispondo che non lo abbasso più di quello che ho fatto e aggiungo di essere Autodeterminato sotto l’Egida del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto, che sono forze di occupazione straniera italiane e contesto loro il difetto assoluto di giurisdizione. Questi individui non si sono neppure posti il problema di riflettere su ciò che avevo affermato e contestato loro, proseguendo di fatto con le loro richieste.
Pretendeva che glieli consegnassi in mano e io gli ho ribadito che glieli avrei esibiti dall’interno del finestrino. Ha iniziato a trascrivere, SENZA ALCUN CONSENSO DA PARTE MIA, i miei dati sul suo tablet e la stessa procedura l’ha effettuata con i dati del veicolo. Dopodiché non soddisfatto ha cercato di creare lo scontro per l’assicurazione, io gli ho detto che con la targa avrebbe potuto constatare il tutto, ma lui mi ha detto che il sistema era fuori uso e quindi dovevo esibire il certificato di assicurazione e così ho fatto.
Ho chiesto se facevano parte della sede di Villorba, l’individuo dalla statura bassa mi ha confermato che sono in forza alla stazione di Villorba e subito dopo mi chiede con tono stizzito perché gli ho fatto questa domanda, quasi volesse farmi capire che le domande le possono fare solo loro. Io gli rispondo perché procederò con una segnalazione; dopo qualche secondo mi dice “ma a chi e perché deve fare una segnalazione, aggiungendo che le segnalazioni si fanno solo se succede qualcosa di importante” (come se quello che stavano commettendo loro non fosse di importante rilevanza; forse per loro non lo è perché sono troppo abituati ad agire in forza di un’autorità che volutamente discrimina chi rivendica un diritto ius cogens come quello dell’Autodeterminazione). Io gli ho risposto e al tempo stesso avvisato, che la segnalazione/denuncia l’avrei fatta alla Divisione Investigativa della Polisia Nasionale Veneta, all’interno della quale avrei raccontato lo svolgimento reale dei fatti.
Mentre stavo cercando il certificato assicurativo l’individuo di statura media ha esclamato: ha visto le condizioni dei suoi pneumatici ? … io ho risposto che quel mezzo lo uso di rado e che avevo preso contatto per la sostituzione degli stessi … ma lui non soddisfatto, per cercare di farmi paura, aggiunge: lo sa che potrei farle un verbale ? … io ho risposto con un tanto silente quanto eloquente menefreghismo che probabilmente il suo collega, l’individuo di statura bassa ha ben compreso e probabilmente lo ha fatto capire anche al suo collega. A quel punto l’individuo dalla statura media si avvicina al collega di statura bassa e gli dice di consegnargli il tablet perché doveva fare una segnalazione; non posso sapere se tale segnalazione riguarda me o il mio veicolo oppure altro a me non attinente. In quello stesso momento esibisco il certificato assicurativo e l’individuo di statura bassa esclama: può andare.
Questi due individui hanno cercato qualsiasi appiglio pur di infastidirmi facendomi sprecare tempo prezioso, che non avevo e non ho da dedicare a loro perché c’erano degli affetti molto più importanti che mi stavano aspettando. Se avessero compreso le mie affermazioni iniziali (accompagnate da un omaggio a stampa MLNV sulla Serenissima che per ben due volte hanno rifiutato dicendo che non interessava) probabilmente avrebbero potuto convenire sul fatto di farmi andare immediatamente e invece così non è stato. Ritengo l’operazione, che hanno messo in atto nei miei confronti, una violazione alla mia persona in quanto mi hanno di fatto obbligato a subire un’inopportuna imposizione di autorità straniera.
CONCLUSIONI:
– chiedo alla Divisione Investigativa della Polisia Nasionale Veneta di indagare in merito al fatto che l’individuo di statura media si sia fatto consegnare il tablet dal suo collega perché doveva fare una segnalazione;
– se il loro sistema di controllo era fuori uso, perché perseverare in operazioni di controllo;
– deduco inoltre che i carabinieri italiani, cosiccome tutte le altre forze di occupazione straniera italiane, se vogliono eseguire controlli su patenti e carte di circolazione italiane li possono condurre sui territori che lo stato italiano non occupa illegalmente. Io non ho bisogno di una patente italiana per poter girare all’interno dei Territori della mia Patria la Serenissima Repubblica di Venezia, per cui non voglio più trovarmi in situazioni di costrizione come quella patita ieri, in cui mi hanno obbligato a esibire documenti italiani;
– all’interno dei territori della Repubblica Veneta, il controllo di tutti i veicoli stranieri italiani, cosiccome di tutti gli altri veicoli di provenienza straniera, per giurisdizione spetta alla Polisia Nasionale Veneta. Oramai è insostenibile essere fermati, vessati e costretti a fare qualcosa per ordine dell’invasore;
– per quanto riguarda gli pneumatici è vero che mi ero già premurato con un tecnico di prendere un appuntamento che però verrà definito nel momento in cui il mezzo avrà percorso ulteriori kilometri diecimila, kilometraggio che gli attuali pneumatici possono ancora percorrere. Mi chiedo allora che competenze tecniche e quali strumenti ha un carabiniere italiano per pronunciarsi in merito all’usura degli pneumatici ? … probabilmente si rifarà a qualche legge/regola/disposizione/usanza italiana che si pronuncia in merito ai millimetri del battistrada conteggiati a occhio e senza neppure avere contezza della consistenza degli pneumatici stessi.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130617112524732) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.04.10 – BORTOTTO SERGIO – SPN – 0130612122539208 – referente: ME STESSO

Oggetto: 2023.04.10 – BORTOTTO SERGIO – SPN – 0130612122539208 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: SERGIO
Cognome: BORTOTTO
Codice Unico Personale: 0000000234501000
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:ANNO 2000
luogo iniziale del fatto segnalato:QUESTURA DI TREVISO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:POLIZIA DI STATO ITALIANA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Ho ritrovato le prove e si riapre una profonda ferita nell’animo.
Quando nell’anno 2000 sono stato destituito dalla Polizia di Stato e allontanato come un sacco di spazzatura, mi sono reso conto che quest’italia non meritava una persona come me … onesta, per bene, inflessibile nei principi morali che ispiravano il mio servizio di ogni giorno.
Ho avuto modo di constatare che non c’è stata una istituzione dello stato capace di rendere giustizia e che la complicità di molti fra colleghi e superiori era ignobile per l’evidenza della loro stessa disonestà.
Ho avuto a che fare con una banda di criminali, comportatisi come una vera e propria associazione a delinquere per assecondare una dolosa volontà di piegare i miei intenti e assoggettarmi alla loro volontà … “attacca u ciuccio dove vuole il padrone” mi sentivo spesso ripetere.
E anche più recentemente, ex colleghi che hanno avuto il coraggio di rinfacciarmi “ … se tu fossi stato zitto e ti fossi adeguato adesso avresti fatto carriera …”
Ad oggi non mi vogliono neppure riconoscere il diritto alla pensione e i miei ventidue anni di servizio, più i cinque pagati anticipatamente, non risultano ad in Inps e Inpdap (precedente).
Ma la verità torna a galla e le prove sono riuscito a recuperarle.
Non avrò certamente giustizia e chi dovrebbe non pagherà per le proprie malefatte.
Ma il mio onore non potete macchiarlo e farò tutto il possibile per cacciarvi dalle Terre della mia Patria, la Serenissima Repubblica di Venezia, perché avete proprio dimostrato ciò che siete, una banda di malvagi che basate le vostre ragioni sulla frode e la menzogna.
“ … Mia è la vendetta…” dice il Signore e buon per voi che io credo in Dio e nella sua Giustizia.
La tormentata vicenda fra me e la mia precedente amministrazione, la Polizia di Stato per l’appunto, si è trascinata più o meno dal 1984 al 2000.
In principio, agente in servizio alla Questura di Verona, denunciavo la sparizione di un quantitativo di droga e il conseguente accanimento disciplinare riservatomi sfociato addirittura in insoliti accertamenti psichiatrici.
Ecco il messaggio facebook che AURELIANO STECCANELLA mi ha inviato. Lo pubblico anche per contrastare le maldicenze di ex colleghi e dei soliti delatori che oltre a non conoscermi dimostrano solo tanta inutile cattiveria. All’epoca dei fatti di cui parla avevo si e no 20 anni e sono fiero di essere stato un poliziotto così … veramente al servizio della gente.

Caro Sergio, finalmente, dopo tanti anni, sono riuscito a trovarti.
Ho sentito sbalordito alcune vicissitudini che ti hanno costretto ad abbandonare la polizia.
Ricordo quando prestavi servizio a Verona, sei stato un grande.
Una persona di gran cuore e rispetto…sia per la divisa che orgogliosamente indossavi, sia come uomo.
Ciò che hai fatto per noi, ragazzi un po’ sbandati a quel tempo, è rimasto sempre impresso nella mia memoria.
La tua amicizia, la tua dedizione per le cose giuste, per la verità, per il rispetto, sono ancora un esempio per me che ormai ho 47 anni.
Sono felice di averti ritrovato e constatare che, nonostante tutto, stai bene.
Non ti ho mai dimenticato.
Persone come te sono rare e avere la fortuna d’averle incontrate e conosciute, è sempre un onore.
Grazie per come sei.
6 agosto 2015
Con affetto, Aureliano Steccanella.

Costretto a trasferirmi, nel 1986 denunciavo per peculato e contrabbando un Vice Questore un Maresciallo e due Appuntati mentre mi trovavo in servizio al Settore di Polizia di Frontiera terrestre di Bolzano – Commissariato di Malles Venosta (Bz).
Riesplodeva così una inaudita, cinica e vessatoria opera di ritorsione contro di me, posta in essere da molti superiori soprattutto con l’abuso dello strumento disciplinare e a fronte della quale potevo solo “levare lo scudo” dei ricorsi amministrativi.
In sostanza ero costretto a difendermi in moltissimi procedimenti disciplinari, per i più dannosi dei quali ricorrevo in sede giurisdizionale; si consideri che vivendo e traendo il mio sostentamento dallo stipendio, mia unica fonte di reddito, mi era impossibile oppormi a tutte le sanzioni disciplinari per una mera questione economica.
Destituito una prima volta nel 1987 e poi riassunto in servizio con ordinanza del TAR Lazio, consolidata da una successiva ordinanza del Consiglio di Stato, nonché dalla consecutiva sentenza in mio favore dello stesso tribunale amministrativo, venivo trasferito a Nettuno (Roma) presso il Centro di addestramento per Sovrintendenti e perfezionamento per i Ispettori della Polizia di Stato dove, come vincitore di concorso interno, concludevo l’addestramento per la nomina a V. Sovrintendente, costretto, l’anno precedente, ad abbandonare l’ultimo giorno di corso, perché destituito.
Mio malgrado entravo in graduatoria come ultimo fra quasi un migliaio di colleghi, (si consideri tutto l’aspetto retributivo legato alla posizione di qualifica) e, dopo un breve periodo venivo trasferito in Calabria nell’istituendo XII° Reparto Mobile … da Malles Venosta (Bz) ai confini con l’Austria e la Svizzera, all’estremo sud, (io sono nativo di Vicenza e mi ero arruolato con reclutamento regionale).
Nel frattempo, il disagio professionale, legato alla lontananza da casa, dai propri affetti, dagli amici nonché dalle infrante aspettative personali era alimentato dai palesi e insistenti inviti ad abbandonare la polizia.
Ogni giorno di più, infatti, ero destinatario di una vessante persecuzione posta in essere con l’abuso dello strumento disciplinare ma anche con una miriade di azioni “mobbizzanti” … la mia qualifica di V. Sovrintendente non riconosciuta dai superiori, comandato in servizio agli ordini di sott’ordinati, atteggiamenti e provocazioni anche fisiche.
Intraprendevo anche la strada dell’attività sindacale nel vano tentativo di contrastare il crescente abuso ma, non serviva a nulla … mai come in tale militanza durata molti anni, mi sono sentito così “venduto e tradito”.
La prima esperienza al S.I.U.L.P. (ero iscritto a tale sindacato quando denunciai i superiori a Malles); non serviva neppure quando militai nel So. di Po., un sindacato autonomo di polizia nel quale ho svolto anche funzioni di segretario provinciale e regionale per il Veneto nonché consigliere nazionale.
Nel 1989 venivo trasferito alla Questura di Treviso ma il persistere di una sistematica e implacabile attività persecutoria mi trovava sempre impegnato a difendermi anche da fallaci, spudorate e assurde accuse trascinate anche innanzi alla giustizia penale e tutte decadute; ricordo in particolare la presunta diffamazione di un funzionario di polizia che avrei posto in essere attraverso un comunicato sindacale, (in tale documento non vi è alcun riferimento al dirigente che non conoscevo e che era giunto a Treviso solo da poco).
Mi veniva inoltre revocata la patente di guida, ottenuta con esami regolari e non tramite la conversione da quella di polizia; nonostante il ricorso al TAR Veneto, ero costretto a sottopormi alla revisione della patente, dopo quasi due anni di attesa, (periodo nel quale, non potevo guidare).
Era tale lo stillicidio di provocazioni e problemi creatimi sul posto di lavoro che avevo eletto domicilio legale presso lo studio di un avvocato per evitare di dovermi quotidianamente confrontare con le notifiche di nuovi procedimenti disciplinari; nonostante ciò, in più occasioni, venivo raggiunto addirittura fuori servizio, perfino in altre località … presso l’abitazione di familiari, mentre mi intrattenevo con amici … in locali pubblici.
La tormentata quotidianità professionale, comunque, non intaccava il mio senso del dovere e la mia professionalità; raggiungevo la qualifica di Ispettore e, per una serie di contestabili ragioni, non quella di Ispettore Capo, Superiore e Sostituto Commissario, come i colleghi di pari/corso; la professionalità, ma vorrei anche dire la passione che ho sempre avuto per tale lavoro, era confortata dal sostegno di molti cittadini di Treviso che con petizioni (anche di 150 firme), evidenziava il contrastato giudizio dei miei superiori, per i quali, rimanevo probabilmente il peggior poliziotto.
A seguito anche di tali petizioni, il sindaco del capoluogo della Marca inviava una lettera di protesta al capo della polizia per il trattamento riservatomi e alla quale fece “eco” una ispezione ministeriale il cui Prefetto Ispettore, LO MASTRO Ciro auspicava, assicurandomi in proposito, l’imminente trasferimento ad una sede di servizio richiesta inutilmente più volte gli anni precedenti; le sue conclusioni, inoltre, evidenziavano, in tutta la mia vicenda, non poche responsabilità da parte della stessa amministrazione di polizia.
Nonostante ciò, alcuni mesi dopo, il Ministero dell’Interno, avviava la procedura d’ufficio per il mio allontanamento da Treviso per incompatibilità ambientale … in pratica, venivo trasferito perché indesiderato, procedura usuale nel caso di poliziotti il cui comportamento risulti palesemente discutibile con le proprie funzioni); tale prassi, pertanto, giustificava la mia destinazione a chissà quale sede e mi umiliava.
La mia opposizione ad una simile soluzione, rafforzata dal documentato sostegno di molti cittadini, costringeva il Ministero a rendermi noto e a fornirmi copia, ai sensi della Legge 241/90, (quella della trasparenza negli atti amministrativi), di una lettera/petizione di una quarantina di colleghi della Questura di Treviso; proprio in tale scritto si chiedeva il mio allontanamento per non meglio precisati abusi e prepotenze da parte mia in danno di colleghi e addirittura di cittadini; il documento concludeva con la minaccia che, se non si sarebbe provveduto in tale senso, qualcuno sarebbe passato alle vie di fatto.
Oppostomi ad una simile spudorata calunnia il Ministero congelava il tentativo di trasferimento d’ufficio; presentavo denuncia contro gli artefici di tale documento, ma, come per le altre precedenti denunce, non conseguivo alcun effetto.
Rimanevo dunque a Treviso ma trasferito, dalla sezione volanti, alla divisione anticrimine della Questura dove, per molto tempo, nonostante la qualifica di ispettore, non disponevo di una sedia, di una scrivania, di un telefono, di una semplice penna per svolgere il mio lavoro; era tale la frustrazione che accusavo malessere ogni volta che venivo avvicinato da superiori per delle contestazioni.
Una mattina di dicembre del 1998, non sopportando oltre le angherie e la fortissima tensione, consegnavo distintivo ed armamento denunciando con atto scritto al mio dirigente e all’ufficio sanitario della Questura, la persistente gravissima persecuzione e la volontà di tutelare la mia salute psicofisica; ottenevo così la certificazione sanitaria, (dal medico di polizia), di uno stato d’ansia generalizzato con sei giorni di prognosi con effetto immediato.
Mi rivolgevo nel frattempo alla struttura sanitaria pubblica effettuando una successiva visita specialistica che confermava tale malessere, dipendente dalla situazione ambientale lavorativa, prolungandone il periodo di alcuni mesi.
Era chiaro, a quel punto, che il referto dello specialista della USL di Treviso, denotava lo stress occupazionale al quale ero sottoposto e pertanto rafforzava la mia denuncia scritta con la quale mi ero rifiutato di proseguire il servizio in tali condizioni.
Proprio per questo, infatti, mi veniva notificata l’ennesima contestazione di addebiti, con proposta di destituzione dal servizio (licenziamento).
Venivo accusato di mancata presentazione all’ospedale militare di Udine, per la visita di idoneità al servizio al termine del periodo di malattia.
In sostanza, tentavano di ignorare lo scomodo referto dello specialista dell’USL, asserendo che avrei disatteso la disposizione di presentarmi all’ospedale militare.
Il sanitario di polizia, in realtà, produceva un nuovo e diverso certificato medico relativo ai sei giorni di malattia assegnatemi, asserendo di avermene concessi solo cinque.
Un giorno in meno sul referto, infatti, non dava continuità al periodo di malattia che, nel frattempo, si era protratta con la certificazione sanitaria dello specialista dell’USL e che puntualmente avevo provveduto a notificare alla Questura stessa.
Smascheravo l’inganno, dimostrando di essere in possesso di una copia del primo certificato medico e sfumata la possibilità di perseguirmi disciplinarmente in tal senso, ignorando la responsabilità del sanitario di polizia, che non veniva deferito all’Autorità Giudiziaria o ad una commissione disciplinare, veniva promossa a mio carico una ulteriore contestazione … (questo documento era pubblicato in tale atto e messo a confronto con il vero e primo certificato medico del sanitario di polizia con quello prodotto in un secondo momento con un giorno in meno per tentare di accusarmi di non essermi presentato all’ospedale militare … il documento fotografico qui precedentemente pubblicato e conservato in atti è letteralmente sparito a seguito delle subite e pretestuose perquisizioni da parte degli ex colleghi).
Sulle ceneri del precedente tentativo, nasceva così l’ennesimo procedimento disciplinare; se prima venivo accusato di non essermi presentato all’ospedale militare, ora venivo accusato di essermi rifiutato di dare il consenso alle visite di idoneità al servizio.
L’assurdità e la falsità di una simile accusa è ampiamente documentata negli atti di quasi un anno di malattia protrattosi per fare questa visita che “inspiegabilmente” l’ospedale miliare di Udine ritardava a farmi.
Nell’evolversi dei fatti, più volte avevo inutilmente richiesto copia della mia documentazione sanitaria ma, solo dopo aver notificato una diffida a mezzo ufficiali giudiziari, ottenevo parte di essa dall’ospedale militare di Verona di II ^ istanza, la commissione alla quale avevo fatto appello contro la decisione del collegio medico militare di Udine.
Questi atti confermavano i miei sospetti; infatti, nonostante il contrastante giudizio dello specialista da loro stessi incaricato, la commissione dell’ospedale militare di Verona, mi rinviava a quella di Udine confermandone l’ulteriore periodo di inidoneità.
Così, se il mio rientro in servizio attivo in polizia era reclamato dal giudizio favorevole di due specialisti, una vergognosa inerzia degli organi medico/legali dell’ospedale militare di Udine ne osteggiava il compimento.
Inutili e ripetuti rinvii di tale visita si trascinavano da mesi quando, accampando il pretesto di ulteriori imprecisati accertamenti clinici, di natura psichiatrica, pretendevano il mio consenso per ulteriori analisi e per il ricovero presso non meglio precisate strutture sanitarie.
Ancora una volta chiedevo spiegazioni; infatti, non mi era chiaro, come non lo è tutt’ora, il motivo per cui, dopo mesi di rinvii, ora mi veniva chiesto un consenso per delle visite di idoneità al servizio che per prassi ero obbligato a fare.
Mi presentavo infine con un testimone provocando la reazione della commissione medica dell’ospedale militare di Udine; questa, dopo aver intimidito il mio osservatore, tentava di fare altrettanto con me accusandomi d aver introdotto un civile in una struttura militare e chiamando con risibile risultato una pattuglia di carabinieri per identificare l’intruso.
Solo a dicembre 1999 riuscivo finalmente a fare la visita di idoneità al servizio.
La C.M.O. di Udine, però respingeva la mia idoneità certificando addirittura altri sei mesi di malattia ai quali mi opponevo tornando in II ^ istanza all’ospedale militare di Verona; qui, incredibilmente, tale giudizio veniva ribaltato ed essendo idoneo, riammesso in servizio poco tempo dopo.
Dopo una serie di altre vicissitudini professionali, periodi di sospensione dal servizio per precedenti sanzioni disciplinari e addirittura percosse fisiche da me subite ad opera di superiori e inutilmente denunciate, venivo destituito con la motivazione assurda di essermi rifiutato di dare il consenso alle visite alla C.M.O. di Udine avendo provocato, con ciò, grave pregiudizio all’amministrazione di appartenenza.
Il ricorso al Tar del Lazio ha avuto esito favorevole ma il Ministero dell’Interno si opponeva con un’ultetiore ricorso al Consiglio di Stato (tanto mica pagano loro … usano i soldi dei contribuenti … a differenza dei poliziotti che devono opporsi e che si devono arrangiare); dopo pochi mesi, il Cosiglio di Stato emetteva sentenza senza che il mio legale si fosse costituito in giudizio e con un’udienza senza la presenza dell’avvocatura generale dello stato (per il Ministero) e dell’ avvocato difensore (per me).
In questi anni di servizio ho constatato dal vivo e sulla mia pelle la difficoltà a combattere su due fronti … quello “esterno” e “naturale” della crminalità e quello “interno” ancor più subdolo e talvolta cruento, fatto di soprusi, vessazioni, imbrogli, calunnie, intimidazioni al pari di quelle mafiose, mancanza del rispetto delle regole, delle leggi, del senso dell’onore e di quei valori che troppe volte ho visto spegnersi con la vita di colleghi caduti in servizio per una Patria che non ha la forza e il coraggio di liberarsi da questa corruzzione anche morale.
Ma l’italia è anche tutto questo e solo dopo alcuni anni dalla mia ingiusta destituzione dalla polizia di stato ne ho scoperte le ragioni … (www.mlnv.org)
Sergio Bortotto

ecco la lettera di protesta e di solidarietà nei miei confronti di alcuni cittadini di Treviso

proprio il “peggior poliziotto”, votato anche come personaggio dell’anno

ed ecco il pretestuoso motivo del mio licenziamento dalla polizia italiana … basato sempre su falsità

da un articolo de LA TRIBUNA (vedi qui)
Minacce, indagato Bortotto
L’accusa: ha scritto tre lettere a Sartore, medico della Polizia
di Fabio Poloni
La questura di Treviso: la perquisizione a Bortotto è scattata alle 7
La Digos gli ha perquisito la casa e l’ufficio sequestrandogli i computer, e lo ha denunciato per minacce, accusandolo di aver scritto tre lettere minatorie a Marco Sartore, medico della polizia.
Nel mirino Sergio Bortotto, ex poliziotto, «ministro dell’Interno dell’Autogoverno del popolo veneto», uno degli indagati – l’accusa è di aver costituito un’associazione paramilitare – nell’inchiesta sulla «Polisia veneta».
La perquisizione.
Il blitz è scattato ieri mattina alle sette: gli uomini della Digos della questura di Treviso, decreto di perquisizione alla mano, hanno bussato alla porta di Bortotto.
Dopo aver perquisito la casa e portato via un computer, è stato il turno del posto di lavoro di Bortotto, ovvero l’ufficio per la sicurezza del parco commerciale di Villorba: anche lì la polizia ha prelevato un computer.
L’uomo è stato poi portato in questura a Treviso.
Le accuse. L’avviso di garanzia cita gli articoli 81 e 612 del codice penale, ovvero minacce continuate.
A Bortotto vengono attribuite tre lettere minatorie spedite a Marco Sartore, medico della polizia, nell’ottobre del 2010.
Le lettere, distinte ma uguali nei contenuti («Conosciamo la tua identità e la tua residenza»), sono state spedite da Trevignano, Montebelluna e Valdobbiadene.
«Io non c’entro assolutamente nulla – dice Bortotto – e vorrei sapere come fanno ad attribuirle a me».
I precedenti.
Bortotto fu “espulso” dalla polizia nel 2000 dopo una lunga vicenda, nata da alcune sue denunce contro superiori (prima per una sparizione di droga, poi per peculato e contrabbando) e passata attraverso una causa per mobbing.
C’è proprio la firma del dottor Marco Sartore in alcuni referti medici collegati alla vicenda.
Polisia veneta.
E’ stata rinviata al 21 gennaio prossimo l’udienza a carico dei 6 esponenti della Polisia Veneta, tra i quali Bortotto.
«E’ chiaro – attacca Bortotto – che l’obiettivo di questa vicenda è il nostro Movimento.
Reagiremo, anche in sede internazionale, con una denuncia all’Onu.
I fatti successivi a questa ennesima inchiesta farsa hanno dimostrato la calunniosa e pretestuosa intenzione delle autorità d’occupazione straniere italiane che ancora oggi, violando gravemente le loro stessi leggi penali e di procedura penale, non sono neppure in grado di concludere l’inchiesta con grave imbarazzo e vergogna delle istituzioni italiane.
Ma che fine ha fatto anche questa inchiesta?
Nessuna, un’autentico buco nell’acqua … una farsa vergognosa che polizia e procura tentano di far dimenticare.
Del procedimento non si sa più nulla così come degli effetti personali “rubati” dalla polizia nella mia abitazione e nei miei uffici e che ancora oggi si rifiutano di restituire.
Ma così si comportano i ladri … o mi sbaglio ???

Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
SERGIO BORTOTTO

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130612122539208) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.04.10 – BORTOTTO SERGIO – SPN – 0130612122539208

Oggetto: 2023.04.10 – BORTOTTO SERGIO – SPN – 0130612122539208 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: SERGIO
Cognome: BORTOTTO
Codice Unico Personale: 0000000234501000
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:ANNO 2000
luogo iniziale del fatto segnalato:QUESTURA DI TREVISO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:POLIZIA DI STATO ITALIANA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Ho ritrovato le prove e si riapre una profonda ferita nell’animo.
Quando nell’anno 2000 sono stato destituito dalla Polizia di Stato e allontanato come un sacco di spazzatura, mi sono reso conto che quest’italia non meritava una persona come me … onesta, per bene, inflessibile nei principi morali che ispiravano il mio servizio di ogni giorno.
Ho avuto modo di constatare che non c’è stata una istituzione dello stato capace di rendere giustizia e che la complicità di molti fra colleghi e superiori era ignobile per l’evidenza della loro stessa disonestà.
Ho avuto a che fare con una banda di criminali, comportatisi come una vera e propria associazione a delinquere per assecondare una dolosa volontà di piegare i miei intenti e assoggettarmi alla loro volontà … “attacca u ciuccio dove vuole il padrone” mi sentivo spesso ripetere.
E anche più recentemente, ex colleghi che hanno avuto il coraggio di rinfacciarmi “ … se tu fossi stato zitto e ti fossi adeguato adesso avresti fatto carriera …”
Ad oggi non mi vogliono neppure riconoscere il diritto alla pensione e i miei ventidue anni di servizio, più i cinque pagati anticipatamente, non risultano ad in Inps e Inpdap (precedente).
Ma la verità torna a galla e le prove sono riuscito a recuperarle.
Non avrò certamente giustizia e chi dovrebbe non pagherà per le proprie malefatte.
Ma il mio onore non potete macchiarlo e farò tutto il possibile per cacciarvi dalle Terre della mia Patria, la Serenissima Repubblica di Venezia, perché avete proprio dimostrato ciò che siete, una banda di malvagi che basate le vostre ragioni sulla frode e la menzogna.
“ … Mia è la vendetta…” dice il Signore e buon per voi che io credo in Dio e nella sua Giustizia.
La tormentata vicenda fra me e la mia precedente amministrazione, la Polizia di Stato per l’appunto, si è trascinata più o meno dal 1984 al 2000.
In principio, agente in servizio alla Questura di Verona, denunciavo la sparizione di un quantitativo di droga e il conseguente accanimento disciplinare riservatomi sfociato addirittura in insoliti accertamenti psichiatrici.
Ecco il messaggio facebook che AURELIANO STECCANELLA mi ha inviato. Lo pubblico anche per contrastare le maldicenze di ex colleghi e dei soliti delatori che oltre a non conoscermi dimostrano solo tanta inutile cattiveria. All’epoca dei fatti di cui parla avevo si e no 20 anni e sono fiero di essere stato un poliziotto così … veramente al servizio della gente.

Caro Sergio, finalmente, dopo tanti anni, sono riuscito a trovarti.
Ho sentito sbalordito alcune vicissitudini che ti hanno costretto ad abbandonare la polizia.
Ricordo quando prestavi servizio a Verona, sei stato un grande.
Una persona di gran cuore e rispetto…sia per la divisa che orgogliosamente indossavi, sia come uomo.
Ciò che hai fatto per noi, ragazzi un po’ sbandati a quel tempo, è rimasto sempre impresso nella mia memoria.
La tua amicizia, la tua dedizione per le cose giuste, per la verità, per il rispetto, sono ancora un esempio per me che ormai ho 47 anni.
Sono felice di averti ritrovato e constatare che, nonostante tutto, stai bene.
Non ti ho mai dimenticato.
Persone come te sono rare e avere la fortuna d’averle incontrate e conosciute, è sempre un onore.
Grazie per come sei.
6 agosto 2015
Con affetto, Aureliano Steccanella.

Costretto a trasferirmi, nel 1986 denunciavo per peculato e contrabbando un Vice Questore un Maresciallo e due Appuntati mentre mi trovavo in servizio al Settore di Polizia di Frontiera terrestre di Bolzano – Commissariato di Malles Venosta (Bz).
Riesplodeva così una inaudita, cinica e vessatoria opera di ritorsione contro di me, posta in essere da molti superiori soprattutto con l’abuso dello strumento disciplinare e a fronte della quale potevo solo “levare lo scudo” dei ricorsi amministrativi.
In sostanza ero costretto a difendermi in moltissimi procedimenti disciplinari, per i più dannosi dei quali ricorrevo in sede giurisdizionale; si consideri che vivendo e traendo il mio sostentamento dallo stipendio, mia unica fonte di reddito, mi era impossibile oppormi a tutte le sanzioni disciplinari per una mera questione economica.
Destituito una prima volta nel 1987 e poi riassunto in servizio con ordinanza del TAR Lazio, consolidata da una successiva ordinanza del Consiglio di Stato, nonché dalla consecutiva sentenza in mio favore dello stesso tribunale amministrativo, venivo trasferito a Nettuno (Roma) presso il Centro di addestramento per Sovrintendenti e perfezionamento per i Ispettori della Polizia di Stato dove, come vincitore di concorso interno, concludevo l’addestramento per la nomina a V. Sovrintendente, costretto, l’anno precedente, ad abbandonare l’ultimo giorno di corso, perché destituito.
Mio malgrado entravo in graduatoria come ultimo fra quasi un migliaio di colleghi, (si consideri tutto l’aspetto retributivo legato alla posizione di qualifica) e, dopo un breve periodo venivo trasferito in Calabria nell’istituendo XII° Reparto Mobile … da Malles Venosta (Bz) ai confini con l’Austria e la Svizzera, all’estremo sud, (io sono nativo di Vicenza e mi ero arruolato con reclutamento regionale).
Nel frattempo, il disagio professionale, legato alla lontananza da casa, dai propri affetti, dagli amici nonché dalle infrante aspettative personali era alimentato dai palesi e insistenti inviti ad abbandonare la polizia.
Ogni giorno di più, infatti, ero destinatario di una vessante persecuzione posta in essere con l’abuso dello strumento disciplinare ma anche con una miriade di azioni “mobbizzanti” … la mia qualifica di V. Sovrintendente non riconosciuta dai superiori, comandato in servizio agli ordini di sott’ordinati, atteggiamenti e provocazioni anche fisiche.
Intraprendevo anche la strada dell’attività sindacale nel vano tentativo di contrastare il crescente abuso ma, non serviva a nulla … mai come in tale militanza durata molti anni, mi sono sentito così “venduto e tradito”.
La prima esperienza al S.I.U.L.P. (ero iscritto a tale sindacato quando denunciai i superiori a Malles); non serviva neppure quando militai nel So. di Po., un sindacato autonomo di polizia nel quale ho svolto anche funzioni di segretario provinciale e regionale per il Veneto nonché consigliere nazionale.
Nel 1989 venivo trasferito alla Questura di Treviso ma il persistere di una sistematica e implacabile attività persecutoria mi trovava sempre impegnato a difendermi anche da fallaci, spudorate e assurde accuse trascinate anche innanzi alla giustizia penale e tutte decadute; ricordo in particolare la presunta diffamazione di un funzionario di polizia che avrei posto in essere attraverso un comunicato sindacale, (in tale documento non vi è alcun riferimento al dirigente che non conoscevo e che era giunto a Treviso solo da poco).
Mi veniva inoltre revocata la patente di guida, ottenuta con esami regolari e non tramite la conversione da quella di polizia; nonostante il ricorso al TAR Veneto, ero costretto a sottopormi alla revisione della patente, dopo quasi due anni di attesa, (periodo nel quale, non potevo guidare).
Era tale lo stillicidio di provocazioni e problemi creatimi sul posto di lavoro che avevo eletto domicilio legale presso lo studio di un avvocato per evitare di dovermi quotidianamente confrontare con le notifiche di nuovi procedimenti disciplinari; nonostante ciò, in più occasioni, venivo raggiunto addirittura fuori servizio, perfino in altre località … presso l’abitazione di familiari, mentre mi intrattenevo con amici … in locali pubblici.
La tormentata quotidianità professionale, comunque, non intaccava il mio senso del dovere e la mia professionalità; raggiungevo la qualifica di Ispettore e, per una serie di contestabili ragioni, non quella di Ispettore Capo, Superiore e Sostituto Commissario, come i colleghi di pari/corso; la professionalità, ma vorrei anche dire la passione che ho sempre avuto per tale lavoro, era confortata dal sostegno di molti cittadini di Treviso che con petizioni (anche di 150 firme), evidenziava il contrastato giudizio dei miei superiori, per i quali, rimanevo probabilmente il peggior poliziotto.
A seguito anche di tali petizioni, il sindaco del capoluogo della Marca inviava una lettera di protesta al capo della polizia per il trattamento riservatomi e alla quale fece “eco” una ispezione ministeriale il cui Prefetto Ispettore, LO MASTRO Ciro auspicava, assicurandomi in proposito, l’imminente trasferimento ad una sede di servizio richiesta inutilmente più volte gli anni precedenti; le sue conclusioni, inoltre, evidenziavano, in tutta la mia vicenda, non poche responsabilità da parte della stessa amministrazione di polizia.
Nonostante ciò, alcuni mesi dopo, il Ministero dell’Interno, avviava la procedura d’ufficio per il mio allontanamento da Treviso per incompatibilità ambientale … in pratica, venivo trasferito perché indesiderato, procedura usuale nel caso di poliziotti il cui comportamento risulti palesemente discutibile con le proprie funzioni); tale prassi, pertanto, giustificava la mia destinazione a chissà quale sede e mi umiliava.
La mia opposizione ad una simile soluzione, rafforzata dal documentato sostegno di molti cittadini, costringeva il Ministero a rendermi noto e a fornirmi copia, ai sensi della Legge 241/90, (quella della trasparenza negli atti amministrativi), di una lettera/petizione di una quarantina di colleghi della Questura di Treviso; proprio in tale scritto si chiedeva il mio allontanamento per non meglio precisati abusi e prepotenze da parte mia in danno di colleghi e addirittura di cittadini; il documento concludeva con la minaccia che, se non si sarebbe provveduto in tale senso, qualcuno sarebbe passato alle vie di fatto.
Oppostomi ad una simile spudorata calunnia il Ministero congelava il tentativo di trasferimento d’ufficio; presentavo denuncia contro gli artefici di tale documento, ma, come per le altre precedenti denunce, non conseguivo alcun effetto.
Rimanevo dunque a Treviso ma trasferito, dalla sezione volanti, alla divisione anticrimine della Questura dove, per molto tempo, nonostante la qualifica di ispettore, non disponevo di una sedia, di una scrivania, di un telefono, di una semplice penna per svolgere il mio lavoro; era tale la frustrazione che accusavo malessere ogni volta che venivo avvicinato da superiori per delle contestazioni.
Una mattina di dicembre del 1998, non sopportando oltre le angherie e la fortissima tensione, consegnavo distintivo ed armamento denunciando con atto scritto al mio dirigente e all’ufficio sanitario della Questura, la persistente gravissima persecuzione e la volontà di tutelare la mia salute psicofisica; ottenevo così la certificazione sanitaria, (dal medico di polizia), di uno stato d’ansia generalizzato con sei giorni di prognosi con effetto immediato.
Mi rivolgevo nel frattempo alla struttura sanitaria pubblica effettuando una successiva visita specialistica che confermava tale malessere, dipendente dalla situazione ambientale lavorativa, prolungandone il periodo di alcuni mesi.
Era chiaro, a quel punto, che il referto dello specialista della USL di Treviso, denotava lo stress occupazionale al quale ero sottoposto e pertanto rafforzava la mia denuncia scritta con la quale mi ero rifiutato di proseguire il servizio in tali condizioni.
Proprio per questo, infatti, mi veniva notificata l’ennesima contestazione di addebiti, con proposta di destituzione dal servizio (licenziamento).
Venivo accusato di mancata presentazione all’ospedale militare di Udine, per la visita di idoneità al servizio al termine del periodo di malattia.
In sostanza, tentavano di ignorare lo scomodo referto dello specialista dell’USL, asserendo che avrei disatteso la disposizione di presentarmi all’ospedale militare.
Il sanitario di polizia, in realtà, produceva un nuovo e diverso certificato medico relativo ai sei giorni di malattia assegnatemi, asserendo di avermene concessi solo cinque.
Un giorno in meno sul referto, infatti, non dava continuità al periodo di malattia che, nel frattempo, si era protratta con la certificazione sanitaria dello specialista dell’USL e che puntualmente avevo provveduto a notificare alla Questura stessa.
Smascheravo l’inganno, dimostrando di essere in possesso di una copia del primo certificato medico e sfumata la possibilità di perseguirmi disciplinarmente in tal senso, ignorando la responsabilità del sanitario di polizia, che non veniva deferito all’Autorità Giudiziaria o ad una commissione disciplinare, veniva promossa a mio carico una ulteriore contestazione … (questo documento era pubblicato in tale atto e messo a confronto con il vero e primo certificato medico del sanitario di polizia con quello prodotto in un secondo momento con un giorno in meno per tentare di accusarmi di non essermi presentato all’ospedale militare … il documento fotografico qui precedentemente pubblicato e conservato in atti è letteralmente sparito a seguito delle subite e pretestuose perquisizioni da parte degli ex colleghi).
Sulle ceneri del precedente tentativo, nasceva così l’ennesimo procedimento disciplinare; se prima venivo accusato di non essermi presentato all’ospedale militare, ora venivo accusato di essermi rifiutato di dare il consenso alle visite di idoneità al servizio.
L’assurdità e la falsità di una simile accusa è ampiamente documentata negli atti di quasi un anno di malattia protrattosi per fare questa visita che “inspiegabilmente” l’ospedale miliare di Udine ritardava a farmi.
Nell’evolversi dei fatti, più volte avevo inutilmente richiesto copia della mia documentazione sanitaria ma, solo dopo aver notificato una diffida a mezzo ufficiali giudiziari, ottenevo parte di essa dall’ospedale militare di Verona di II ^ istanza, la commissione alla quale avevo fatto appello contro la decisione del collegio medico militare di Udine.
Questi atti confermavano i miei sospetti; infatti, nonostante il contrastante giudizio dello specialista da loro stessi incaricato, la commissione dell’ospedale militare di Verona, mi rinviava a quella di Udine confermandone l’ulteriore periodo di inidoneità.
Così, se il mio rientro in servizio attivo in polizia era reclamato dal giudizio favorevole di due specialisti, una vergognosa inerzia degli organi medico/legali dell’ospedale militare di Udine ne osteggiava il compimento.
Inutili e ripetuti rinvii di tale visita si trascinavano da mesi quando, accampando il pretesto di ulteriori imprecisati accertamenti clinici, di natura psichiatrica, pretendevano il mio consenso per ulteriori analisi e per il ricovero presso non meglio precisate strutture sanitarie.
Ancora una volta chiedevo spiegazioni; infatti, non mi era chiaro, come non lo è tutt’ora, il motivo per cui, dopo mesi di rinvii, ora mi veniva chiesto un consenso per delle visite di idoneità al servizio che per prassi ero obbligato a fare.
Mi presentavo infine con un testimone provocando la reazione della commissione medica dell’ospedale militare di Udine; questa, dopo aver intimidito il mio osservatore, tentava di fare altrettanto con me accusandomi d aver introdotto un civile in una struttura militare e chiamando con risibile risultato una pattuglia di carabinieri per identificare l’intruso.
Solo a dicembre 1999 riuscivo finalmente a fare la visita di idoneità al servizio.
La C.M.O. di Udine, però respingeva la mia idoneità certificando addirittura altri sei mesi di malattia ai quali mi opponevo tornando in II ^ istanza all’ospedale militare di Verona; qui, incredibilmente, tale giudizio veniva ribaltato ed essendo idoneo, riammesso in servizio poco tempo dopo.
Dopo una serie di altre vicissitudini professionali, periodi di sospensione dal servizio per precedenti sanzioni disciplinari e addirittura percosse fisiche da me subite ad opera di superiori e inutilmente denunciate, venivo destituito con la motivazione assurda di essermi rifiutato di dare il consenso alle visite alla C.M.O. di Udine avendo provocato, con ciò, grave pregiudizio all’amministrazione di appartenenza.
Il ricorso al Tar del Lazio ha avuto esito favorevole ma il Ministero dell’Interno si opponeva con un’ultetiore ricorso al Consiglio di Stato (tanto mica pagano loro … usano i soldi dei contribuenti … a differenza dei poliziotti che devono opporsi e che si devono arrangiare); dopo pochi mesi, il Cosiglio di Stato emetteva sentenza senza che il mio legale si fosse costituito in giudizio e con un’udienza senza la presenza dell’avvocatura generale dello stato (per il Ministero) e dell’ avvocato difensore (per me).
In questi anni di servizio ho constatato dal vivo e sulla mia pelle la difficoltà a combattere su due fronti … quello “esterno” e “naturale” della crminalità e quello “interno” ancor più subdolo e talvolta cruento, fatto di soprusi, vessazioni, imbrogli, calunnie, intimidazioni al pari di quelle mafiose, mancanza del rispetto delle regole, delle leggi, del senso dell’onore e di quei valori che troppe volte ho visto spegnersi con la vita di colleghi caduti in servizio per una Patria che non ha la forza e il coraggio di liberarsi da questa corruzzione anche morale.
Ma l’italia è anche tutto questo e solo dopo alcuni anni dalla mia ingiusta destituzione dalla polizia di stato ne ho scoperte le ragioni … (www.mlnv.org)
Sergio Bortotto

ecco la lettera di protesta e di solidarietà nei miei confronti di alcuni cittadini di Treviso

proprio il “peggior poliziotto”, votato anche come personaggio dell’anno

ed ecco il pretestuoso motivo del mio licenziamento dalla polizia italiana … basato sempre su falsità

da un articolo de LA TRIBUNA (vedi qui)
Minacce, indagato Bortotto
L’accusa: ha scritto tre lettere a Sartore, medico della Polizia
di Fabio Poloni
La questura di Treviso: la perquisizione a Bortotto è scattata alle 7
La Digos gli ha perquisito la casa e l’ufficio sequestrandogli i computer, e lo ha denunciato per minacce, accusandolo di aver scritto tre lettere minatorie a Marco Sartore, medico della polizia.
Nel mirino Sergio Bortotto, ex poliziotto, «ministro dell’Interno dell’Autogoverno del popolo veneto», uno degli indagati – l’accusa è di aver costituito un’associazione paramilitare – nell’inchiesta sulla «Polisia veneta».
La perquisizione.
Il blitz è scattato ieri mattina alle sette: gli uomini della Digos della questura di Treviso, decreto di perquisizione alla mano, hanno bussato alla porta di Bortotto.
Dopo aver perquisito la casa e portato via un computer, è stato il turno del posto di lavoro di Bortotto, ovvero l’ufficio per la sicurezza del parco commerciale di Villorba: anche lì la polizia ha prelevato un computer.
L’uomo è stato poi portato in questura a Treviso.
Le accuse. L’avviso di garanzia cita gli articoli 81 e 612 del codice penale, ovvero minacce continuate.
A Bortotto vengono attribuite tre lettere minatorie spedite a Marco Sartore, medico della polizia, nell’ottobre del 2010.
Le lettere, distinte ma uguali nei contenuti («Conosciamo la tua identità e la tua residenza»), sono state spedite da Trevignano, Montebelluna e Valdobbiadene.
«Io non c’entro assolutamente nulla – dice Bortotto – e vorrei sapere come fanno ad attribuirle a me».
I precedenti.
Bortotto fu “espulso” dalla polizia nel 2000 dopo una lunga vicenda, nata da alcune sue denunce contro superiori (prima per una sparizione di droga, poi per peculato e contrabbando) e passata attraverso una causa per mobbing.
C’è proprio la firma del dottor Marco Sartore in alcuni referti medici collegati alla vicenda.
Polisia veneta.
E’ stata rinviata al 21 gennaio prossimo l’udienza a carico dei 6 esponenti della Polisia Veneta, tra i quali Bortotto.
«E’ chiaro – attacca Bortotto – che l’obiettivo di questa vicenda è il nostro movimento.
Reagiremo, anche in sede internazionale, con una denuncia all’Onu.
Vogliamo anche sapere che fine hanno fatto le armi legalmente detenute dal dott. Paolo Gallina, Vice Presidente del MLNV e Capo della Polizia Locale di un Comune della provincia trevigiana e che la polizia italiana avrebbe sequestrato nel 2009, ma di cui non si è mai vista alcuna convalida di sequestro».
(i fatti successivi a questa ennesima inchiesta farsa hanno dimostrato la calunniosa e pretestuosa intenzione delle autorità d’occupazione straniere italiane che ancora oggi, violando gravemente le loro stessi leggi penali e di procedura penale, non sono neppure in grado di concludere l’inchiesta con grave imbarazzo e vergogna delle istituzioni italiane).
Ma che fine ha fatto anche questa inchiesta?
Nessuna, un’autentico buco nell’acqua … una farsa vergognosa che polizia e procura tentano di far dimenticare.
Del procedimento non si sa più nulla così come degli effetti personali “rubati” dalla polizia nella mia abitazione e nei miei uffici e che ancora oggi si rifiutano di restituire.
LADRI!
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
SERGIO BORTOTTO

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130612122539208) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.04.08 – FURLANETTO MANUEL – SPN – 0130610104202194

Oggetto: 2023.04.08 – FURLANETTO MANUEL – SPN – 0130610104202194 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: MANUEL
Cognome: FURLANETTO
Codice Unico Personale: 00940056701000000
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:15/03/2023
luogo iniziale del fatto segnalato:VILLORBA
soggetti ritenuti responsabili:SCONOSCIUTI MA RICONOSCIBILI
Precisazione:SI SUPPONE DIPENDENTI DI UNA DITTA PRIVATA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
BUONGIORNO,
E’ STATO APPURATO CHE IL SITO INTERNET https://www.maamaronninw.shop/ TRATTASI DI UNA TRUFFA PER IL CONSUMATORE CHE ACQUISTA, IN QUANTO PUBBLICIZZANO PRODOTTI IN VENDITA, MA SPEDISCONO COSE DI ESIGUO VALORE.
DOPO IL PRIMO RECLAMO RISPONDONO CHE C’E’ STATO UN ERRORE E CHIEDONO SE SI DESIDERA IL 30% DI RIMBORSO, TENENDO L’ ARTICOLO CHE LORO HANNO SPEDITO, SENZA RITORNARLO. DOPO IL SECONDO RECLAMO CHIEDONO SE SI DESIDERA IL 60% DI RIMBORSO, SEMPRE TENENDO L’ ARTICOLO RICEVUTO (MA NON ORDINATO), SE NON SI ACCESTTA QUESTA OPZIONE DOVREI SPEDIRE INDIETRO A MIE SPESE L’ ARTICOLO NON ORDINATO PIU’ L’ADDEBITO DI 20 DOLLARI PER LE SPESE DI DOGANA STRANIERA. LA MERCE MI E’ STATA SPEDITA CON UN CODICE POSTALE CREDO LITUANO (LV727470364CN). LA MERCE E’ CINESE.
VOLEVO DENUNCIARE QUESTE PERSONE NON CONOSCIUTE CHE APPUNTO NON FIRMANO MAI LE EMAILS.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
MANUEL FURLANETTO

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130610104202194) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.04.08 – SOW DJIBRIL – SPN – 0130610182614905

Oggetto: 2023.04.08 – SOW DJIBRIL – SPN – 0130610182614905 – referente: CERNIDE 587

DENUNCIANTE
Nome: DJIBRIL
Cognome: SOW
Codice Unico Personale: 13121516416
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:05.04.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:SAN ZENONE DEGLI EZZELINI
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:TABUSCIO VALERIA DELLA AREA S.R.L. – VIA TORINO 10/B – 12084 MONDOVI’ (CN)

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Ho rigettato in data 27/01/2023 una notifica n. 15531869 del 27.01.2023 da parte di AREA S.R.L. per una contravvenzione comminatami dal comune di Treviso. Ora ricevo una risposta prot. 16057309 del 10/03/2023 che mi conferma la precedente. Ho precisato come da precedente che Sono Veneto in autodeterminazione e pertanto non riconosco alcun ente od autorità italiana che opera illegalmente nei nostri Territori. Pertanto sono a denunciare sia AREA SRL che la sig,ra TAMBUSCIO VALERIA in quanto stanno violando lart. 2 paragr. 4 della CARTA DELLE NAZIONI UNITE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
DJIBRIL SOW

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130610182614905) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.04.07 – FIETTA GIOVANNI – SPN – 0130609215822919

Oggetto: 2023.04.07 – FIETTA GIOVANNI – SPN – 0130609215822919 – referente: CERNIDE 1295

DENUNCIANTE
Nome: GIOVANNI
Cognome: FIETTA
Codice Unico Personale: 121821215344
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:05.04.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:SAN ZENONE DEGLI EZZELINI
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:RAFFAELE VEMOCCHI DELLA M.T. SPA VIA DEL CARPINO 8 A SANTARCANGELO DI ROMAGNA (RN)

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In data 05.01.2023 ho inviato RDN 14111591950 a M.T. SPA per una Ingiunzione di pagamento n. 3288 del 06.12.2022 relativa a verb. V.28202A/18V da UNIONE DEI COMUNI MARCA OCCIDENTALE di cui non ho ricordi. Ora ricevo sollecito di pagamento n. rep. 1707/DE/S / 1107 del 14.03.2023 per la stessa. Ho provveduto a redarre niovo RDN 0130609214805214 pari data ribadendo che sono Veneto in autodeterminazione e che tutti gli atti e/o provvedimenti di qualsiasi natura posti in essere da una qualsiasi autorità straniera italiana d’occupazione sono privi di qualsiasi effetto giuridico in quanto posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori occupati della Repubblica Veneta ed altresì in difetto assoluto di competenza assoluta per materia e per territorio.
Vista l’insistenza per l’imposizione del provvedimento, faccio formalmente denuncia dei soggetti citati per violazione dell’art. 2 paragrafo 4 della CARTA DELLE NAZIONI UNITE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GIOVANNI FIETTA

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130609215822919) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.04.06 – GIOLO BRUNO – SPN – 0130608090331024

Oggetto: 2023.04.06 – GIOLO BRUNO – SPN – 0130608090331024 – referente: CERNIDE 1295

DENUNCIANTE
Nome: BRUNO
Cognome: GIOLO
Codice Unico Personale: 122228153417
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:05.11.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:CROCETTA DEL MONTELLO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:RAFFAELE VEMOCCHI DELLA M.T. SPA VIA DEL CARPINO 8 A SANTARCANGELO DI ROMAGNA (RN)

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Nonostante mio precedente RDN 132240122236 del 30/12/2022 per ingiunzione di pagamento n. 3363 del 16.12.2022 per verbale V16029/18V del 22.07.2018 della UNIONE COMUNI MARCA OCCIDENTALE di VEDELAGO del quale io non ho ricordi, ricevo sollecito di pagamento n. rep. 1707/DE/S / 130 del 14.03.2023 per lo stesso motivo.
Ho redatto nuovo RDN 0130608084821847 pari data, per confermare che sono VENETO IN AUTODETERMINAZIONE con il GOVERNO VENETO PROVVISORIO sotto l’egida del MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL POPOLO VENETO e che qualsiasi atto e/o provvedimento emesso da una qualsiasi autorità straniera italiana d’occupazione sono privi di qualsiasi effetto giuridico in quanto posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori occupati della Repubblica Veneta ed altresì in difetto assoluto di competenza assoluta per materia e per territorio. Pertanto qualsiasi atto e/o provvedimento, comunque denominato, in ogni sua fase e/o grado del procedimento, posto in essere da qualsiasi autorità e/o ente e/o società privata e/o pubblica straniera italiana è a tutti gli effetti INESISTENTE, ovvero “tamquam non esset”.
Sono pertanto a denunciare M.T. SPA ed il responsabile del procedimento per violazione dell’art. 2 parag. 4 della CARTA DELLE NAZIONI UNITE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BRUNO GIOLO

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130608090331024) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.04.03 – PANDOLCE MARIO – SPN – 0130605102201829

Oggetto: 2023.04.03 – PANDOLCE MARIO – SPN – 0130605102201829 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: MARIO
Cognome: PANDOLCE
Codice Unico Personale: 101918134937
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:02/03/2023
luogo iniziale del fatto segnalato:ASOLO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:RAFFAELE VEMOCCHI DELLA M.T. SPA VIA DEL CARPINO 8 A SANTARCANGELO DI ROMAGNA (RN)

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Nonostante mio precedente RDN 132230144437 del 20/12/2022 per ingiunzione di pagamento 9442/DE/I N.206 del 6/12/2022, relativo ad una violazione del codice della strada comminatami da UNIONE DEI COMUNI MARCA OCCIDENTALE DI VEDELAGO di VEDELAGO (TV) la M.T. SPA con firma RAFFAELE VERNOCCHI mi rimanda SOLLECITO DI PAGAMENTO n. rep. 1707/DE/S/79 con data 14.03.2023. Ho già provveduto con nuovo RDN 130605101348699 pari data a ribadire che in quanto Veneto in autodeterminazione pertanto ogni atto di istituzione italiana che occupa illegalmente i Territori della Serenissima Repubblica di Venezia sono nulli.
Sono a denunciare e il responsabile del procedimento per violazione dell’art. 2 paragrafo 4 della CARTA DELLE NAZIONI UNITE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
MARIO PANDOLCE

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130605102201829) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
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2023.03.31 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130602165841385

Oggetto: 2023.03.31 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130602165841385 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:30 MARZO 2023
luogo iniziale del fatto segnalato:TRAMITE CHIAMTE DA PREFISSO 041 – CONTEA DI VENEZIA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:BANCA INTESA SANPAOLO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In riferimento alle mie SPN – 0130524135719652 del 22 marzo 2023, SPN – 0130525121229203 del 23 marzo 2023, SPN – 0130526150836421 del 24 marzo 2023, SPN – 0130529123801948 del 27 marzo 2023, SPN – 0130530134316474 del 28 marzo 2023, SPN – 0130600152846039 del 29 marzo 2023, SPN – 0130601143128196 del 30 marzo 2023, preciso che anche nella giornata di giovedì 30 marzo 2023, è proseguita l’incessante attività di stalking che banca intesa perpetra nei miei confronti al fine di ottenere una chiamata telefonica registrata.

Di seguito l’elenco di tutte le chiamate ricevute in data 30 marzo 2023 a partire dalle ore 11:44 fino alle 19:38 per un totale di 16 chiamate effettuate con cadenza di circa mezz’ora circa dall’altra:

041 5455629 delle 11:44
041 5455632 delle 12:17
041 5455672 delle 12:48
041 5455624 delle 13:19
041 5455633 delle 13:51
041 5455639 delle 14:22
041 5455686 delle 14:54
041 5455637 delle 15:26
041 5455685 delle 15:58
041 5455683 delle 16:29
041 5455606 delle 17:02
041 5455678 delle 17:33
041 5455659 delle 18:05
041 5455602 delle 18:35
041 5455685 delle 19:07
041 5455647 delle 19:38

Aggiungo inoltre che anche oggi 31 marzo 2023 mentre sto scrivendo la presente denuncia (ore 16:50), non ho ricevuto alcuna chiamata da parte della crociata degli stalker di banca intesa.
Denuncerò ulteriori sviluppi in merito qualora dovessero iniziare di nuovo episodi di stalkeraggio.

Preciso inoltre quanto segue:

– in data 13 marzo 2023 avevo notificato a SCIARILLO ANTONELLA di banca intesa la mia SPN – 0130515164950830 del 13 marzo 2023, nella quale denunciavo ASSE FINANZIARIO EURO-ATLANTICO – STATO STRANIERO ITALIANO E TUTTI SUOI ENTI E/O ISTITUZIONI, per le difficoltà finanziarie a cui famiglie e imprese Venete coattivamente soccombono;
– in data 20 marzo 2023 banca intesa ha prelevato dal conto sul quale mi è stato erogato un mutuo per l’acquisto della mia casa, una cifra pari a circa la metà della rata in scadenza al 28 febbraio 2023, lasciando sul conto euro 100,00;
– in data 22 marzo 2023 (SPN – 0130524135719652), sono iniziate le rappresaglie da parte degli stalker di banca intesa;
– in data 28 marzo 2023 ho provveduto a effettuare un bonifico sul conto intesa dove mi è stato erogato il mutuo per la somma di euro 900,00 al fine di coprire la rata in scadenza al 31 marzo 2023.
– le crociate degli stalker di banca intesa sono proseguite fino a tutta la giornata del 30 marzo 2023, come da SPN;
– in data odierna 31 marzo 2023 non sono pervenute chiamate o tentativi di chiamate dai numeri recanti prefisso 041 oggetto delle mie precedenti SPN.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

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POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130602165841385) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.03.30 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130601143128196

Oggetto: 2023.03.30 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130601143128196 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:29 MARZO 2023
luogo iniziale del fatto segnalato:TRAMITE CHIAMTE DA PREFISSO 041 – CONTEA DI VENEZIA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:BANCA INTESA SANPAOLO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In riferimento alle mie SPN – 0130524135719652 del 22 marzo 2023, SPN – 0130525121229203 del 23 marzo 2023, SPN – 0130526150836421 del 24 marzo 2023, SPN – 0130529123801948 del 27 marzo 2023, SPN – 0130530134316474 del 28 marzo 2023, SPN – 0130600152846039 del 29 marzo 2023, preciso che anche nella giornata di mercoledì 29 marzo 2023, è proseguita l’incessante attività di stalking che banca intesa perpetra nei miei confronti al fine di ottenere una chiamata telefonica registrata.

Di seguito l’elenco di tutte le chiamate ricevute in data 29 marzo 2023 a partire dalle ore 11:44 fino alle 19:45 per un totale di 16 chiamate effettuate con cadenza di circa mezz’ora circa dall’altra:

041 5455670 delle 11:44
041 5455656 delle 12:25
041 5455685 delle 12:57
041 5455601 delle 13:28
041 5455645 delle 13:59
041 5455652 delle 14:30
041 5455663 delle 15:02
041 5455650 delle 15:33
041 5455610 delle 16:04
041 5455681 delle 16:37
041 5455632 delle 17:08
041 5455641 delle 17:38
041 5455639 delle 18:10
041 5455606 delle 18:42
041 5455687 delle 19:13
041 5455687 delle 19:45

Aggiungo inoltre che anche oggi 30 marzo 2023 mentre sto scrivendo la presente denuncia (ore 14:30), la crociata degli stalker di banca intesa è iniziata alle ore 11:44 e ho già ricevuto 6 chiamate.

Denuncerò ulteriori sviluppi in merito a questi episodi di stalkeraggio.

Preciso inoltre che in data 28 marzo 2023, ho provveduto a effettuare un bonifico sul conto intesa dove mi è stato erogato il mutuo per la somma di euro 900,00 al fine di coprire la rata in scadenza al 31 marzo 2023.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130601143128196) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.03.29 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130600152846039

Oggetto: 2023.03.29 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130600152846039 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:28 MARZO 2023
luogo iniziale del fatto segnalato:TRAMITE CHIAMTE DA PREFISSO 041 – CONTEA DI VENEZIA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:BANCA INTESA SANPAOLO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In riferimento alle mie SPN – 0130524135719652 del 22 marzo 2023, SPN – 0130525121229203 del 23 marzo 2023, SPN – 0130526150836421 del 24 marzo 2023, SPN – 0130529123801948 del 27 marzo 2023, SPN – 0130530134316474 del 28 marzo 2023, preciso che anche nella giornata di martedì 28 marzo 2023, è proseguita l’incessante attività di stalking che banca intesa perpetra nei miei confronti al fine di ottenere una chiamata telefonica registrata.

Di seguito l’elenco di tutte le chiamate ricevute in data 28 marzo 2023 a partire dalle ore 11:44 fino alle 19:43 per un totale di 16 chiamate effettuate con cadenza di circa mezz’ora circa dall’altra:

041 5455601 delle 11:44
041 5455602 delle 12:23
041 5455623 delle 12:54
041 5455622 delle 13:26
041 5455626 delle 13:57
041 5455622 delle 14:28
041 5455614 delle 15:00
041 5455692 delle 15:32
041 5455647 delle 16:03
041 5455666 delle 16:34
041 5455663 delle 17:05
041 5455668 delle 17:37
041 5455661 delle 18:09
041 5455650 delle 18:41
041 5455655 delle 19:12
041 5455692 delle 19:43

Aggiungo inoltre che anche oggi 29 marzo 2023 mentre sto scrivendo la presente denuncia (ore 15:30), la crociata degli stalker di banca intesa è iniziata alle ore 11:44 e ho già ricevuto 7 chiamate.
Denuncerò ulteriori sviluppi in merito a questi episodi di stalkeraggio.

Preciso inoltre che ieri 28 marzo 2023, ho provveduto a effettuare un bonifico sul conto intesa dove mi è stato erogato il mutuo per la somma di euro 900,00 al fine di coprire la rata in scadenza al 31 marzo 2023.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130600152846039) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.03.28 – BALDASSARI STEFANO – SPN – 0130530121237141

Oggetto: 2023.03.28 – BALDASSARI STEFANO – SPN – 0130530121237141 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: STEFANO
Cognome: BALDASSARI
Codice Unico Personale: 102224153669
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:28/03/2023
luogo iniziale del fatto segnalato:AUTOSTILE PESCANTINA
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:SOLORI

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Buongiorno sta mattina mi sono recato ad Autostile di Pescantina per far demolire la mia automobile, ma mi è stato riferito che non si poteva procedere alla demolizione perché l’agenzia Solori di Verona ha fatto un fermo amministrativo sulla mia auto per un importo di circa 500 euro.
Io avevo già fatto all’agenzia Solori due rigetti e una denuncia alla Polisia Veneta, nonostante tutto ciò non ho ricevuto nessuna comunicazione del fermo amministrativo e non mi è stato rilasciato neanche sta mattina una carta per sapere chi ha emesso il fermo.
Non trovo corretto che un’azienda privata che lavora per terzi, possa fare dei fermi amministrativi nei nostri confronti.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
STEFANO BALDASSARI

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130530121237141) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.03.28 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130530134316474

Oggetto: 2023.03.28 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130530134316474 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:27 MARZO 2023
luogo iniziale del fatto segnalato:TRAMITE CHIAMTE DA PREFISSO 041 – CONTEA DI VENEZIA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:BANCA INTESA SANPAOLO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In riferimento alle mie SPN – 0130524135719652 del 22 marzo 2023, SPN – 0130525121229203 del 23 marzo 2023, SPN – 0130526150836421 del 24 marzo 2023, SPN – 0130529123801948 del 27 marzo 2023, preciso che anche nella stessa giornata di lunedì 27 marzo 2023, è proseguita l’incessante attività di stalking che banca intesa perpetra nei miei confronti al fine di ottenere una chiamata telefonica registrata.

Di seguito l’elenco di tutte le chiamate ricevute in data 27 marzo 2023 a partire dalle ore 11:44 fino alle 19:16 per un totale di 15 chiamate effettuate con cadenza di circa mezz’ora circa dall’altra:

041 5455668 delle 11:44
041 5455621 delle 12:26
041 5455651 delle 12:58
041 5455628 delle 13:29
041 5455649 delle 14:01
041 5455689 delle 14:32
041 5455621 delle 15:03
041 5455613 delle 15:36
041 5455615 delle 16:08
041 5455611 delle 16:39
041 5455667 delle 17:11
041 5455611 delle 17:42
041 5455626 delle 18:13
041 5455656 delle 18:44
041 5455655 delle 19:16

Aggiungo inoltre che anche oggi 28 marzo 2023 mentre sto scrivendo la presente denuncia (ore 12:30), la crociata degli stalker di banca intesa è iniziata alle ore 11:44 e ho già ricevuto 4 chiamate.
Denuncerò ulteriori sviluppi in merito a questi episodi di stalkeraggio.

Preciso inoltre quanto segue:

– ieri pomeriggio/sera ho visionato il conto corrente e ho visto che in data 20 marzo 2023 avevano provveduto a prelevare una somma pari a circa la metà della rata del mutuo;

– fra oggi e domani provvederò ad accreditare sul conto intesa dove mi è stato erogato il mutuo una somma di euro 900,00 al fine di coprire la rata in scadenza al 31 marzo 2023.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130530134316474) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.03.27 – MORI VASANTH RICCARDO – SPN – 0130529084119518

Oggetto: 2023.03.27 – MORI VASANTH RICCARDO – SPN – 0130529084119518 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: VASANTH RICCARDO
Cognome: MORI
Codice Unico Personale: 2019521183501
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:25/01/2023
luogo iniziale del fatto segnalato:UFFICIO BANCA PIEVE DI SOLIGO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:IMPIEGATI DELLA BANCA UNICREDIT E SORIT SPA. SAVNO?

DENUNCIA QUANTO SEGUE
il 25 gennaio 2023 mi accorgo che utilizzando il bancomat unicredit personale non riusciva a prelevare, mi trovavo bloccato nell’ eseguire l’operazione; alchè il giorno 27 gennaio chiamo la banca unicredit di Pieve di Soligo, dove avevo il conto, per capire il problema; al telefono un tale mi risponde che c’è un pignoramento nei miei confronti da parte di un agenzia di riscossione chiamatesi Sorit Spa; chiedo chiarimenti ed informazioni a riguardo e l’impiegato bancario mi risponde ripetutamente in modo sgarbato che dovevo pagare 608,08 euro e di contattare l’agenzia e basta mettendo giù il telefono; ho richiamato dopo 5 minuti per avere maggiori informazioni di contatto dell’ agenzia di riscossione e mi risponde l’impiegata Tonon Lorena confermandomi che c’era un pignoramento in corso; io le ho risposto che non potevano bloccare il mio conto senza avvisarmi e lei ha detto che potevano farlo perché era una disposizione di un tribunale italiano; ho chiesto un appuntamento con lei e lei mi ha detto di sì dicendomi che avrebbe detto la stessa cosa che diceva al telefono. Trovandoci comunque in sede unicredit a pieve di soligo a tu per tu la stessa signora, dopo che avevo precedentemente saldato il “ debito “ attraverso un bonifico, mi ha detto che secondo lei poteva essere la Savno ente deputato al pagamento dei rifiuti ad aver mosso il pignoramento e che non mi dava alcun riferimento scritto in merito al pignoramento stesso. In una situazione di difficoltà economica mi avevano creato ulteriori disagi. Ho chiesto di chiudere il conto visto il loro comportamento e la signora Tonon ha detto che avrebbe mandato una lettera con l’effettiva chiusura visto che le avevo lasciato uno scritto personale dove affermavo di voler estinguere c/c. Il giorno 17.03.2023 la signora Tonon mi ha mandato una mail indicandomi di mettermi in contatto con la sua collega Ferrazza Michela con le stesse specificità lavorativa previo un appuntamento telefonico con la medesima. Il giorno 20.03 chiamo la signora Tonon telefonicamente per capire come mai dovessi andare dalla signora Ferrazza e la risposta è stata che avevo un accredito da avere dalla banca stessa di 356,77 euro e che sarei dovuto andare dalla Ferrazza in sede unicredit filiale di Feltre Peschiera per firmare la chiusura effettiva del conto. Il giorno 21.03.2023 chiamo la signora Ferrazzo e ci accordiamo per l’ appuntamento per il giorno 23.03. Quando mi sono presentato nella filiale di Feltre la signora Ferrazzo mi riceve e mi chiede i documenti di riconoscimento ; le ho detto che non ce l’ avevo e che le avrei fatto una autodichiarazione; la signora mi ha risposto che potevo essere chiunque e mi ha chiesto del PERMESSO DI SOGGIORNO; ( …ma io dico: se ho parlato della mail della sua collega di pieve di soligo, della conversazione telefonica per stabilire l’ appuntamento ecc…); alchè l’ho invitata a telefonare la collega e di informarsi; dopo aver messaggiato via telematica con la collega di Pieve la signora Ferrazza ha proceduto nell’ eseguire le varie operazioni colloquiando con me anche un po’ in lingua veneta ( chissà perché ). Mi sono sentito offeso da cittadino veneto quando mi ha chiesto il permesso di soggiorno e il documento di riconoscimento italiano ( non ha fatto il passaggio di consegne adeguatamente con la collega ). Chiedo al Mlnv-Gvp di intervenire sull’ atto dell’ agenzia di riscossione Sorit Spa e sulla banca unicredit di pieve che non mi ha avvisato e ha bloccato senza il mio consenso il conto
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
VASANTH RICCARDO MORI

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130529084119518) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.03.27 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130529123801948

Oggetto: 2023.03.27 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130529123801948 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:24 MARZO 2023
luogo iniziale del fatto segnalato:TRAMITE CHIAMTE DA PREFISSO 041 – CONTEA DI VENEZIA; UNA DA PREFISSO 010 GENOVA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:BANCA INTESA SANPAOLO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In riferimento alle mie SPN – 0130524135719652 del 22 marzo 2023, SPN – 0130525121229203 del 23 marzo 2023, SPN – 0130526150836421 del 24 marzo 2023, preciso anche nella stessa giornata di venerdì 24 marzo 2023, è proseguita l’incessante attività di stalking che banca intesa perpetra nei miei confronti al fine di ottenere una chiamata telefonica registrata.

Di seguito l’elenco di tutte le chiamate ricevute in data 24 marzo 2023 a partire dalle ore 11:44 fino alle 19:19 per un totale di 15 chiamate effettuate con cadenza di circa mezz’ora circa dall’altra:

041 5455676 delle 11:44
041 5455673 delle 12:23
010 5504796 delle 12:55 (è cambiato il numero e il prefisso ma la cadenza oraria corrisponde, non ho ricevuto infatti la chiamata da prefisso 041)
041 5455699 delle 13:29
041 5455617 delle 14:00
041 5455601 delle 14:34
041 5455640 delle 15:10
041 5455623 delle 15:41
041 5455658 delle 16:12
041 5455667 delle 16:43
041 5455632 delle 17:15
041 5455623 delle 17:46
041 5455647 delle 18:17
041 5455614 delle 18:48
041 5455677 delle 19:19

Aggiungo inoltre che anche oggi 27 marzo 2023 mentre sto scrivendo la presente denuncia (ore 12:35), la crociata degli stalker di banca intesa è iniziata alle ore 11:44 e ho già ricevuto 2 tentativi di contatto.
Denuncerò ulteriori sviluppi in merito a questi episodi di stalkeraggio.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130529123801948) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.03.25 – TARANTINO LUIGI – SPN – 0130527234212029

Oggetto: 2023.03.25 – TARANTINO LUIGI – SPN – 0130527234212029 – referente: CERNIDE 587

DENUNCIANTE
Nome: LUIGI
Cognome: TARANTINO
Codice Unico Personale: 131511182727
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:23.03.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:ASOLO, VIA CAVIN DEI CAVAI 19/E
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:AGENZIA DELLE ENTRATE – RISCOSSIONE DI TREVISO – UFFICIALE DI RISCOSSIONE DE BACCO MASSIMO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Nonostante i miei rigetti effettuati:
RDN 132137144557 del 27.11.2022 contro cartella di pagamento n. 11320220012729501000,
RDN 132026192641 del 16.10.2022 contro cartella di pagamento n. 11320220007160720000,
RDN 13172014715 del 10.07.2022 contro cartella di pagamento n. 11320210008467282000,
RDN 131720141045 del 10.07.2022 contro cartella di pagamento n. 11320210006863036000,
RDN 131511183023 del 01.05.2022 contro cartella di pagamento n. 11320210004447056000,
RDN 13151375116 del 03.05.2022 contro intimazione pagamento n. 11320229001019070/000,
tutti relativi a bollo auto,
ricevo VERBALE DI PIGNORAMENTO per autoveicolo di mia proprietà targato GF035YT.
Ho provveduto a redigere nuovo RDN 0130527221606023 riconfermando la mia autodeterminazione Veneta per cittadinanza e nazionalità presso il GVP del MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL POPOLO VENETO specificando anche che tutti gli atti e/o provvedimenti di pignoramento, di confisca, di sequestro di beni immobili e/o mobili registrati, e in ogni caso tutti gli atti e/o provvedimenti esecutivi e/o ablativi comunque denominati, posti essere da qualsiasi autorità di occupazione straniera italiana e/o ente concessionario incaricato, sono privi di qualsiasi effetto giuridico in quanto posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori occupati della Repubblica Veneta e altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio.
Pertanto, ogni e qualsiasi atto e/o provvedimento in parola, in ogni sua fase e/o grado del procedimento comunque iniziato, di qualsiasi autorità e/o ente e/o concessionario straniero italiano è a tutti gli effetti INESISTENTE, ovvero “tanquam non esset”.
Per l’effetto, ogni e qualsiasi bene immobile e/o mobile registrato rimane a tutti gli effetti di proprietà dei soggetti esecutati e deve essere reintegrato, senza indugio, nel pieno possesso e disponibilità dell’avente diritto.
Denuncio pertanto AGENZIA DELLE ENTRATE RISCOSSIONE DI TREVISO e l’ufficiale della riscossione DE BACCO MASSIMO che per il loro comportamento anno senza alcun dubbio violato l’art. 2 parag. 4 della Carta delle Nazioni unite.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
LUIGI TARANTINO

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130527234212029) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.03.24 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130526150836421

Oggetto: 2023.03.24 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130526150836421 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:23 MARZO 2023
luogo iniziale del fatto segnalato:TRAMITE CHIAMTE DA PREFISSO 041 – CONTEA DI VENEZIA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:BANCA INTESA SANPAOLO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In riferimento alla mia SPN – 0130524135719652 del 22 marzo 2023 e quella del giorno successivo 23 marzo 2023, preciso anche nella giornata di ieri 23 marzo 2023, continuano incessanti i tentativi da parte di banca intesa di contattarmi telefonicamente e registrare la chiamata.

Di seguito l’elenco di tutte le chiamate ricevute in data 23 marzo 2023 a partire dalle ore 11:45 fino alle 19:45 per un totale di 16 chiamate perpetrate con cadenza di circa mezz’ora circa dall’altra:

041 5455612 delle 11:45
041 5455638 delle 12:17
041 5455609 delle 12:52
041 5455673 delle 13:23
041 5455621 delle 13:55
041 5455650 delle 14:26
041 5455604 delle 14:58
041 5455633 delle 15:32
041 5455645 delle 16:04
041 5455632 delle 16:36
041 5455636 delle 17:07
041 5455656 delle 17:39
041 5455650 delle 18:11
041 5455666 delle 18:42
041 5455652 delle 19:13
041 5455654 delle 19:45

Aggiungo inoltre che anche oggi 24 marzo 2023 mentre sto scrivendo la presente denuncia (ore 15:10), la crociata degli stalker di banca intesa è iniziata alle ore 11:45 e sta continuando con ben 7 chiamate già ricevute.

Denuncerò ulteriori sviluppi in merito a questi episodi di stalkeraggio.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130526150836421) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.03.24 – MIREA CARLA MIRELA – SPN – 0130526182949115

Oggetto: 2023.03.24 – MIREA CARLA MIRELA – SPN – 0130526182949115 – referente: CERNIDE 1006

DENUNCIANTE
Nome: CARLA MIRELA
Cognome: MIREA
Codice Unico Personale: 131138193942
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:ANNO 2018
luogo iniziale del fatto segnalato:PROVINCIA DI VERONADO
soggetti ritenuti responsabili:SCONOSCIUTI MA RICONOSCIBILI
Precisazione:DOTT. EROS ZENERE

DENUNCIA QUANTO SEGUE
L’agenzia Solori in data 22/03/2023 mi ha mandato l’ennesima lettera riferita a una sanzione amministrativa data 2018, abbiamo gia’ fatto due rigetti, il primo rigetto e’ in data 28/09/2022 e il secondo in data 02/11/2022, ma continuano a mandarmi lettere.
Intimandomi di pagare entro sessanta giorni.
Io non ritengo giusto pagare delle sanzioni amministrative dal governo italiano essendo autodeterminata nel Governo Veneto.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
CARLA MIRELA MIREA

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130526182949115) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.03.23 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130525121229203

Oggetto: 2023.03.23 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130525121229203 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:22 MARZO 2023
luogo iniziale del fatto segnalato:TRAMITE CHIAMTE DA PREFISSO 041 – CONTEA DI VENEZIA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:BANCA INTESA SANPAOLO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In riferimento alla mia SPN – 0130524135719652 del 22 marzo 2023, sottolineo che sempre nella giornata di ieri 22 marzo 2023, banca intesa ha continuato insistentemente perpetrando il loro obiettivo di riuscire a contattarmi telefonicamente e registrare la chiamata. I vari tentativi messi in atto sono continuati anche dopo l’orario di invio della mia segnalazione sopra identificata.

L’opera di stalkeraggio lanciata nei miei confronti nella giornata di ieri, per una sola rata del finanziamento non pagata, le cui motivazioni erano state chiaramente comunicate mediante la mia precedente SPN – 0130515164950830 del 13 marzo 2023, notificata a antonella.sciarrillo@intesasanpaolo.com , è continuata per circa 8 ore con cadenza di ogni mezz’ora circa. Di seguito riporto la lista delle chiamate in entrata:

041 5455645 delle 11:44
041 5455673 delle 12:16
041 5455653 delle 12:47
041 5455673 delle 13:20
041 5455696 delle 13:51
041 5455608 delle 14:25
041 5455662 delle 14:58
041 5455651 delle 15:30
041 5455689 delle 16:19
041 5455664 delle 16:49
041 5455623 delle 17:21
041 5455691 delle 17:52
041 5455617 delle 18:24
041 5455634 delle 18:55
041 5455626 delle 19:27

Aggiungo inoltre che oggi 23 marzo 2023 mentre sto scrivendo la presente denuncia (ore 12:10), hanno già dato il via alla crociata odierna con una prima chiamata, di oggi 23 marzo 2023, proveniente dallo 041 5455612 delle 11:45.

Denuncerò ulteriori sviluppi.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130525121229203) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.03.23 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130525152633283

Oggetto: 2023.03.23 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130525152633283 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PERSONA INFORMATA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:21 MARZO 2023
luogo iniziale del fatto segnalato:FONTE GIORNALISTICA: IL MATTINO DI PADOVA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:LUCA ZAIA – MARIO CONTE – SERGIO GIORDANI – MARCO DORI

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Fonte giornalistica IL MATTINO DI PADOVA:

https://mattinopadova.gelocal.it/regione/2023/03/21/news/figli_coppie_gay_veneto-12712890/

il giornale intitola:

Da Padova a Treviso, dal Pd alla Lega, i sindaci ribelli che registrano i figli di coppie omogenitoriali

e cita:

il sindaco del comune italiano di Padova, Sergio Giordani
il sindaco del comune italiano Treviso, Mario Conte
il sindaco del comune italiano Mira, Contea di Venezia, Marco Dori

mentre,

il presidente della regione italiana veneto, Luca Zaia, da come si legge sembra voler celare il suo posizionamento utilizzando la seguente affermazione: “la mia libertà finisce dove inizia la tua e viceversa”.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130525152633283) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.03.22 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130524135719652

Oggetto: 2023.03.22 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130524135719652 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:22 MARZO 2023
luogo iniziale del fatto segnalato:TRAMITE CHIAMTE DA PREFISSO 041 – CONTEA DI VENEZIA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:BANCA INTESA SANPAOLO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Oggi 22 marzo 2023 dalle ore 11:44 sono stato bersagliato di chiamate provenienti dai seguenti numeri:
041 5455645 delle 11:44
041 5455673 delle 12:16
041 5455653 delle 12:47
041 5455673 delle 13:20
041 5455696 delle 13:51
Mentre scrivo la presente denuncia sono le ore 14:00 circa.
Ho risposto alla chiamata delle 12:47 e la persona con voce di donna che parlava mi ha avvertito la telefonata proveniva da BANCA INTESA e aggiunse “un attimo perché questa chiamata deve essere registrata” e io ho prontamente riattaccato.
Cambiando sole le ultime due cifre dei numeri di telefono di tutte le chiamate deduco che la provenienza sia la stessa.
In data 15 marzo 2023 alle ore 14:23 avevo notificato tramite e-mail antonella.sciarrillo@intesasanpaolo.com , la mia SPN – 0130515164950830 del 13 marzo 2023, avvisando SCIARRILLO ANTONELLA, dipendente del medesimo istituto che quel giorno premendo il tasto magico nel suo computer ha di fatto creato il denaro da erogare quale finanziamento per l’acquisto della abitazione dove abito con la mia famiglia, che in virtù di quanto riportato nella denuncia notificatale avrei potuto avere dei ritardi di pagamento.

A oggi 22 marzo 2023 risulta non pagata la rata del 28 febbraio 2023, ma loro incalzano già con insistenza, quasi come se la mia buona fede nel dichiarare quali sono gli impedimenti in questo difficile periodo, promettendo al tempo stesso di recuperare qualora le ostilità diminuissero, fosse stata volontariamente ignorata.

Denuncerò ulteriori sviluppi.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

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POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130524135719652) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.03.22 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130524141650145

Oggetto: 2023.03.22 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130524141650145 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PERSONA INFORMATA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:20 MARZO 2023
luogo iniziale del fatto segnalato:ILFATTOQUOTIDIANO.IT
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:CONTE MARIO (SINDACO DEL COMUNE ITALIANO DI TREVISO) – ZAIA LUCA (PRESIDENTE DELLA REGIONE ITALIANA VENETO)

DENUNCIA QUANTO SEGUE
CONTE MARIO AFFERMA CHE “TRASCRIVERE REGOLARMENTE I FIGLI DELLE COPPIE GAY ALL’ANAGRAFE E’ UN ESIGENZA SACROSANTA”.

ZAIA LUCA HA DI FATTO DATO IL VIA LIBERA PER UN CENTRO DI CAMBIO SESSO A PADOVA.

fonte della notizia:

https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/03/20/mario-conte-il-sindaco-leghista-di-treviso-che-trascrive-i-figli-di-coppie-gay-esigenze-sacrosante-dare-risposte-a-queste-famiglie/7102894/
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130524141650145) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.03.22 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130524153545474

Oggetto: 2023.03.22 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130524153545474 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PERSONA INFORMATA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:VENERDì 17 MARZO 2023
luogo iniziale del fatto segnalato:TREVISO – PIAZZA VITTORIA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:CONTE MARIO (SINDACO DEL COMUNE ITALIANO DI TREVISO) – PREFETTO ITALIANO SIDOTI – QUESTORE ITALIANO DE BERNARDIN

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Uno spettacolo indegno quello acconsentito e messo in scena dal sindaco del comune italiano di Treviso CONTE MARIO, in accordo con il prefetto italiano SIDOTI e il questore italiano DE BERNARDIN, che sfruttano dei bambini delle elementari come arma per continuare la loro folle corsa neocolonialista e razzista contro il POPOLO VENETO. Bambini di fatto obbligati a cantare un inno di una patria che non è la loro e dei quali non importa nulla, sfruttando ancora una volta l’inconsapevolezza di chi non può per ovvie ragioni ancora comprendere; vittime innocenti della barbaria di coloro che pur di non arrendersi divorano e si nutrono di qualsiasi cosa. Bambini, inneggiati a recitare la filastrocca in omaggio al tricolore di quello stato straniero che come ringraziamento non si fa scrupoli a condurli alla miseria e alla fame.
Come si può definire tutto questo ? … Non credo che l’iniziativa sia partita dai bambini, cosiccome non penso che gli sia stato esternato il significato di quanto hanno recitato e cantato.

fonte notizia:

https://tribunatreviso.gelocal.it/regione/2023/03/17/video/unita_ditalia_a_treviso_il_coro_dei_bambini_delle_elementari_che_cantano_linno-12699592/

https://www.informazione.it/a/6673385B-7451-48D2-B91D-888D0C725E79/Unita-d-Italia-A-Treviso-il-coro-dei-bambini-delle-elementari-che-cantano-l-Inno
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130524153545474) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.03.22 – COLBERTALDO GIUSEPPE – SPN – 0130524232615103

Oggetto: 2023.03.22 – COLBERTALDO GIUSEPPE – SPN – 0130524232615103 – referente: CERNIDE 587

DENUNCIANTE
Nome: GIUSEPPE
Cognome: COLBERTALDO
Codice Unico Personale: 122133135315
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:20.03.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:SAN ZENONE DEGLI EZZELINI
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:DOTT.SSA ELENA TESO RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO POLIZIA LOCALE DI TREVISO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Nonostante i miei RDN E SPN
RDN 13143511257 del 25.04.2022,
RDN 01305042003190478 del 02.03.2023
SPN 0130504201533457 del 02.03.2023
La polizia locale di Treviso, ora nella persona responsabile del procedimento dott.ssa Elena Teso, per un verbale di violazione italiano del codice della strada n. 1197553r/2022, continua a perseguitarmi, continuando a confermare la sua illegale azione essendo in difetto assoluto per territorio e giurisdizione nella Repubblica di Venezia, ignorando miei RDN E SPN. Penso che questo violi senza dubbio l’art. 2 parag. 4 della Carta delle Nazioni Unite. Per questo motivo son a denunciare la responsabile del procedimento sudetto.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GIUSEPPE COLBERTALDO

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POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130524232615103) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.03.20 – PENZO LUISA – SPN – 0130522130718488

Oggetto: 2023.03.20 – PENZO LUISA – SPN – 0130522130718488 – referente: ME MEDESIMA

DENUNCIANTE
Nome: LUISA
Cognome: PENZO
Codice Unico Personale: 28072015101001
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:13.03.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:BELLUNO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:AZIENDA PRIVATA ITALIANA AREA SRL DI MONDOVI’-CUNEO ED IN PARTICOLARE TAMBUSCIO VALERIA RESPONSABILE PROCEDIMENTO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Nonostante i RDN e l’APM seguenti:
1) RDN 1117351136 del 25.07.2020
2) RDN 12183113254 del 21.08.2021
3) RDN 121912181618 del 02.09.2021
4) RDN 132222131428 del 12.12.2022
5) RDN 141114143614 del 04.01.2023
6) APM 1411111514478 del 06.01.2023

L’azienda privata italiana Area srl di Mondovì (Cuneo) ed in particolare TAMBUSCIO VALERIA, quale responsabile del procedimento di riscossione coattiva nei miei confronti relativo al verbale italiano della polizia locale di Treviso (verbale V 1106270-20V), CONTINUA A PERSEGUITARMI CON LE SUE COMUNICAZIONI SCRITTE continuando a confermare la sua illegale azione coattiva suddetta senza una formale legale comunicazione.
Nonostante io abbia sempre confutato tutto ciò che la TAMBUSCIO VALERIA dichiara nelle sue comunicazioni, ella continua ad ignorare le mie parole attestanti la mia legalità e la sua illegalità d’azione nei Territori della Serenissima Patria.
Nonostante io abbia chiarito alla TAMBUSCIO VALERIA che la sottoscritta notifica Rigetti ,oltre all’ Avviso a Pubblica Menzione, e non come lei invece dichiara “istanze di revisione”, ella continua ad ignorare ciò che dichiaro insistendo con articoli di legge italiana che sappiamo essere illegali nei Territori della Repubblica di Venezia.
Nonostante io abbia chiesto alla TAMBUSCIO VALERIA di inviarmi copia dell’atto di cessione dei miei dati personali ,ella tace.(U.C.C. 1-103)
Nonostante io in passato abbia chiesto alla TAMBUSCIO VALERIA di inviarmi copia della licenza di pubblica sicurezza per il recupero crediti, ella mai ha risposto in merito.
Ho denunciato tutto questo oggi, con ulteriore RDN di RDN (0130522124317007 del 20.03.2023) che invio ,insieme a questa mia Denuncia ,al sindaco di Treviso , Conte Mario, alla polizia locale di Treviso ed in ultima alla Tambuscio Valeria, informando naturalmente il mio Governo Veneto Provvisorio per l’ISCRIZIONE A RUOLO GIUDIZIARIO DELLA SUDDETTA TAMBUSCIO VALERIA.
Invito la TAMBUSCIO VALERIA in particolare a farsi una cultura giuridica delle vincolanti Norme U.C.C. e delle conseguenze derivanti dalle violazioni delle stesse ,nonché l’aggravio delle proprie responsabilità relativamente ad un probabile STALKING GIUDIZIARIO per atti persecutori, ex art.612 bis c.p. (da cui si evidenziano azioni moleste per le reiterate pretese risarcitorie in sede civile, amministrativa)
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
LUISA PENZO

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130522130718488) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.03.16 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130518115115748

Oggetto: 2023.03.16 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130518115115748 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:VENERDì 3 MARZO 2023 ALLE ORE 09:20
luogo iniziale del fatto segnalato:VILLORBA (CONTEA DI TREVISO)
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:SCIARRILLO ANTONELLA (ALLE DIPENDENZE DI BANCA INTESASANPAOLO)

DENUNCIA QUANTO SEGUE
L’asse finanziario euro-atlantico sta mettendo in seria difficoltà famiglie e imprese.

Premessa:
venerdì 3 marzo 2023 alle ore 09:20 ho ricevuto una chiamata (della durata di 2 minuti) dal numero 0422 618328 dal quale parlava SCIARRILLO ANTONELLA, persona che presta, agli effetti pratici, servigi all’impero sopra menzionato, in quanto alle dipendenze di banca “intesa sanpaolo”, in forza presso la filiale di Villorba (Contea di Treviso), istituto di credito che mi ha erogato un finanziamento per la casa dove abito con la mia famiglia.
Il notaio italiano che ha stipulato l’atto di mutuo è stato da me ricusato nel rigetto del medesimo atto in quanto nullo perché emesso in difetto assoluto di giurisdizione, da un’autorità straniera italiana, ovvero in regime di incompetenza assoluta per territorio e per materia.

Svolgimento della chiamata:
Appena si apre la comunicazione mi chiede riscontro se sono io a rispondere e io confermo.
Mi informa del fatto che non c’era piena copertura per coprire la rata del mutuo in pagamento due giorni prima, ovvero il giorno 1 marzo 2023. Io gli dico che avrei provveduto a fare un bonifico per la parte mancante.
Non contenta, l’operatrice cambia tono e nel comunicarmi che “la rata era scaduta il giorno 1 marzo e che l’ultimo bonifico in ingresso era arrivato il giorno 21 febbraio”, sento che l’accentuarsi della sua arroganza ingloba anche un senso di sprezzo e sdegno nei mie confronti.
Con tono marcato della voce le ho letteralmente detto di dire ai suoi padroni che avrei provveduto a fare il bonifico per la parte mancante. Lei risentita della mia affermazione mi ha subito ripreso dicendomi che loro non hanno padroni.
La rendo altresì edotta del fatto che la situazione che si è generata e indotta dagli stessi padroni per cui lavora, elencandole gli strumenti che usano per mettere in difficoltà famiglie e imprese ovvero:
• creare denaro dal nulla;
• indurre inflazione;
• alzare i tassi di interesse per correggere l’inflazione;
Un gioco voluto e messo in atto col beneplacito dello stato straniero occupante italiano proprio con lo scopo di mettere in difficoltà famiglie e imprese.
Lei mi chiede quando pensavo di effettuare il bonifico e io gli ho risposto fra il 15 e il 20 del mese di marzo ovviamente a patto che la situazione indotta dall’impero finanziario euro-atlantico lo permetta.
Subito dopo mi comunica che ha già provveduto a pagare la rata per intero mandano di fatto il conto in negativo il che avrebbe generato sanzioni, costi e interessi.
Da un successivo mio controllo, ho constatato che “visivamente” il conto non risulta in rosso e pertanto la somma di denaro (a parte i 7 euro mensili di costo del conto corrente, che vengono detratti e che mi sembra sempre più assurdo per non dire altro) risulta in disponibilità. Non posso sapere se fuori conto abbia proceduto a calcoli diversi per i quali ancora io non trovo riscontro. Credo che abbia utilizzato tale minaccia (violazione articolo 2 paragrafo 4 Carta delle Nazioni Unite) per mettermi paura e arrivare poi a propormi quanto di seguito:
mi propone infatti di posticipare il pagamento delle rate al giorno 15 invece che al giorno 1 di ogni mese. Un subdolo tentativo che non risolverebbe nulla visto che la situazione generale creata rimane invariata. Per loro però potrebbe essere un’esca da utilizzare che per primo potrebbe produrre per loro un ulteriore vantaggio economico perché questa dilazione potrebbe innescare il calcolo di un rateo di interessi e secondo perché per ottenerla dovrei passare a firmare della documentazione.
Nel propormi questa alternativa percepisco in lei un senso di deliberata fierezza per avermela formulata, tanto che ho avuto l’impressione che questo fosse il suo vero obiettivo. Infatti questa soluzione ce l’aveva già pronta, si capiva benissimo senza alcun dubbio e il fatto di minacciare di portare il conto in rosso con aggravio di interessi e sanzioni fosse solo una tattica messa in atto che doveva fungere da innesco per indurmi ad accettare qualcosa di talmente tanto futile e inutile che per forza di cose avrebbe potuto celare dell’altro.
Mi riferisco ai test che stanno mettendo in atto per condurre il popolo ad accettare l’identità digitale.
A questo punto io le ho testualmente detto che siamo nel mezzo di una guerra generalizzata e che bisognava stare attenti a ciò che si firma.
Lei ha esclamato “mamma mia” quasi a volermi etichettare come “ignorante complottista” e ha riattaccato.

Considerazioni:
Ora l’ingiustizia ideata e caldeggiata dallo stato straniero occupante italiano, in accordo con l’asse finanziario euro-atlantico, che non riesco a comprendere è la seguente:
per un ritardo di due giorni vengo immediatamente vessato e minacciato per mezzo degli emissari dell’assenza finanziario euro-atlantico; mentre io avanzo parcelle per migliaia di euro, parcelle il cui pagamento e il cui impegno all’adempimento è stato riportato su di un atto notarile italiano e in presenza dell’avvocato del debitore, pagamento che doveva essere mesi fa effettuato a mio favore e non ancora pervenuto. Nonostante avvocato e notaio abbiano ricevuto notifica ufficiale in merito al non adempimento, questi ultimi non mi hanno mai dato prova di essersi pronunciati in favore di quanto pattuito, sollecitando di fatto il debitore, dimostrando il più completo menefreghismo.
Mi chiedo a quale filosofia si ispira l’operato di tutte queste parti.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130518115115748) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.03.14 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130516163125838

Oggetto: 2023.03.14 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130516163125838 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:A PARTIRE DA OTTOBRE 2018 FINO A OGGI
luogo iniziale del fatto segnalato:ALL’INTERNO DEI TERRITORI DELLA REPUBLICA DI VENETHIA – CONTEA DI ROVIGO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:MANCINO ANTONIO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
A ottobre 2018, al termine dell’ultima gara stagionale, ho affidato a MANCINO ANTONIO, titolare della squadra KCS con la quale ho gareggiato in quell’anno, il seguente materiale da competizione affinché, per tramite della sua competenza, potesse trovare per me uno o più acquirenti per quanto segue: kart marca CRG completo di motore, kart marca CRG senza motore, scocca marca CRG storta.
Nell’anno 2019 ho svolto con lui un paio di test con kart KZ e non ho preso parte ad alcuna competizione. In occasione di queste uscite ho chiesto informazioni in merito al materiale affidatogli e lui mi ha risposto che c’era qualcuno interessato ma ancora non aveva concluso.
Nel 2019 in occasione di una delle uscite in KZ ho provocato, per mia imperizia, un danno a un motore che a sistemazione ultimata, svolta da MANCINO ANTONIO, si è tradotto in un costo di euro 800. Per comunicarmi il prezzo della sistemazione il MANCINO ha trovato la voglia e il tempo di chiamarmi, cosiccome per sollecitare il pagamento. Io per dimostrargli la mia correttezza nei suoi confronti, mi sono letteralmente precipitato una domenica sera, credo di inizio maggio 2019 (non ricordo precisamente), a raggiungerlo presso l’uscita autostradale TRENTO NORD, tratta autostradale che percorreva per rientrare a Novara (dove all’epoca risiedeva) dalla GERMANIA dove, mi disse, aveva prestato assistenza al pilota M.L. in una gara del campionato europeo categoria kart KZ. Ricordo che con lui c’era un’altra persona ex pilota kart titolato B.G.
Da quella sera del 2019 e fino ad ora tutte le volte che provavo a chiamare il MANCINO, ricevevo in risposta un messaggio preimpostato del tipo … POSSO CHIMARTI PIU’ TARDI ? … SCUSA, ORA NON POSSO PARLARE … , per cui confidavo anche nel fatto che nel giro di qualche giorno sarei stato dallo stesso richiamato, ma ciò non accadeva.
Nel 2020, durante il lockdown, sono riuscito a parlarci e mi ero offerto di recarmi personalmente nella zona di Novara dove abitava per ritirare il mio materiale, dicendogli che per me le restrizioni non rappresentavano un problema, ma lui mi disse che entro breve si sarebbe trasferito nella zona di ROVIGO, facendomi capire che sarebbe stato più comodo per tutti. Gli detti retta e decisi di non insistere.
Si arriva dunque a dicembre 2021 quando dopo diversi tentativi di chiamate a vuoto, riesco a parlarci, gli chiedo di restituirmi il materiale e il MANCINO mi dice che a gennaio/febbraio 2022 si sarebbe recato a JESOLO per dei test e che per quell’occasione avrebbe provveduto ad avvisarmi in maniera tale da organizzarmi per ritirare il materiale.
Il tempo passò, fiducioso di un suo contatto, ma nulla. A giugno del 2022 gli scrissi un SMS ricordandogli ciò che mi aveva promesso. Mi risponde che si era dimenticato e aggiunse che avrebbe provveduto a farmi il conto di tutto il tempo che aveva tenuto in deposito il mio materiale, dopodiché mi avrebbe chiamato per il ritiro. Mai, prima di giugno 2022 aveva accennato circa eventuali indennizzi per il deposito del materiale, proprio perché non era mai stato contemplato; infatti l’accordo verbale consisteva solo ed esclusivamente nel vendere il materiale visto che per la professione che svolge avrebbe avuto sicuramente più contatti utili in merito. Se non voleva farlo bastava che me lo comunicasse che avrei provveduto a riprendermi il tutto.
Io gli faccio presente di tutti i tentativi che ho fatto per contattarlo al fine di riprendermi il materiale, ma il MANCINO si è limitato con superficialità a sostenere che ero io quello che non si era più fatto sentire, ribadendo comunque che mi avrebbe fatto sapere per andare a ritirare le mie cose.
Preciso inoltre, come si evince dai suoi SMS del 29 giugno 2022, che uno dei miei kart, da lui definito un rottame, valeva per sua stessa ammissione 400 euro; affermazione che così come da lui formulata mi fa dedurre che sia il prezzo al quale possa averlo venduto a qualcuno.
Passa ancora del tempo finché il 9 novembre 2022 gli scrivo un SMS in cui ribadisco che è dal 29 giugno 2022 che sto attendendo una sua chiamata per il ritiro.
Solo in questo momento mi comunica che a metà di agosto ha subito un furto. Ho chiesto copia della denuncia sia tramite e-mail che tramite SMS, inizialmente mi ha assicurato che me l’avrebbe mandata, ma fino a oggi nulla mi è pervenuto.
Il giorno 9 marzo 2023 sono stato informato che il MANCINO è ancora operativo nel settore kart, attualmente abita e/o ha la sede operativa a LOREO (Contea di ROVIGO) e sta per comprare casa a PORTO VIRO (Contea di ROVIGO).
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130516163125838) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.03.13 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130515164950830

Oggetto: 2023.03.13 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130515164950830 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:A PARTIRE DALL’ANNO 2022 E ANCORA IN CORSO
luogo iniziale del fatto segnalato:ALL’INTERNO DEI TERRITORI DELLA REPUBLICA DI VENETHIA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:ASSE FINANZIARIO EURO-ATLANTICO – STATO STRANIERO ITALIANO E TUTTI SUOI ENTI E/O ISTITUZIONI

DENUNCIA QUANTO SEGUE
L’asse finanziario euro-atlantico, con il beneplacito dello stato straniero occupante italiano e tutti i suoi enti e/o istituzioni, sta mettendo in seria difficoltà famiglie e imprese Venete e io sono parte di queste.
Gli strumenti utilizzati non lasciano spazio ad alcun dubbio:
• creare denaro dal nulla;
• indurre inflazione;
• alzare i tassi di interesse per correggere l’inflazione.
La conseguenza di tutto ciò ha comportato un aumento generalizzato dei prezzi, dai carburanti, alle utenze d’azienda e domestiche, ai continui rincari per l’approvvigionamento di cibo, all’aumento repentino e sconsiderato dei tassi di interessi che ha fatto lievitare di molto le rate del mutuo.
In termini monetari, tale disordine, rileva una perdita di potere di acquisto che si traduce, per le attività e le famiglie, in un ammanco coatto di centinaia di euro su base mensile, tale da creare un danno tanto enorme che inizia a non essere più sostenibile.
Preciso, inoltre, che personalmente avanzo parcelle per migliaia di euro, parcelle il cui pagamento e il cui impegno all’adempimento è stato riportato su di un atto notarile italiano e in presenza dell’avvocato del debitore, pagamento che doveva essere mesi fa effettuato a mio favore e non ancora pervenuto. Nonostante avvocato e notaio abbiano ricevuto notifica ufficiale in merito al non adempimento, questi ultimi non hanno mai pronunciato parola in merito, dimostrando il più completo menefreghismo, assumendo di fatto un atteggiamento discriminatorio nei confronti sia di un Cittadino Veneto di Nazionalità Veneta e sia della ditta Veneta che ha fornito la prestazione.
L’utilizzo di tali strumenti, tanto ostili quanto vessatori e amorali, che vengono adottati con il chiaro intento di innescare situazioni di difficoltà economica, nel mio specifico caso boicottano e ostacolano a più riprese e in più fronti la mia attività lavorativa che è a tutti gli effetti è la mia fonte di reddito.
Di conseguenza eventuali mancati pagamenti relativi a fatture e rate che dovessero concretizzarsi, dipendono a tutti gli effetti dalla situazione che, per i motivi sopra esposti, è stata generata. Sarà mia premura provvedere alla copertura di eventuali pagamenti rimasti in sospeso, qualora dovessero cessare tutte le situazioni che creano ostacoli e difficoltà alla conduzione dell’attività aziendale che genera i miei incassi personali.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130515164950830) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.03.13 – GAMBASIN ROBERTO – SPN – 0130515213054432

Oggetto: 2023.03.13 – GAMBASIN ROBERTO – SPN – 0130515213054432 – referente: CERNIDE 587

DENUNCIANTE
Nome: ROBERTO
Cognome: GAMBASIN
Codice Unico Personale: 131133155030
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:13.03.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:PIEVE DEL GRAPPA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:VALERIA TAMBUSCIO DI AREA S.R.L.

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Miei rigetti precedenti:
n. 14111822826 del 23.01.2023
n. 13113316037 del 23.01.2022
n. 131331171359 del 21.03.2022
n. 131811111941 del 01.08.2022
n. 131817164235 del 07.08.2022
n. 1321212142 del 11/11/2022
Mia segnalazione a POLIZIA VENETA precedente:
n. 131817161619 del 07.08.2022.
Dopo tutti i rigetti precedenti alla AREA S.R.L. (vedi lista) per una presunta contravvenzione ricevuto in Comune di TREVISO, ho ricevuto una ulteriore lettera di conferma da quanto da loro richiesto prot. 15734884 del 20/02/2023 e che non viene riconosciuto mio rigetto. Ho redatto nuovo rigetto n. 0130515204646015 pari data riconfermando come tutti i precedenti che l’ente impositore è in difetto assoluto di territorio e giurisdizione nei territori della Repubblica di Venezia e che stanno agendo in violazione all’art 2 parag. 4 della carta delle Nazioni Unite. Presento pertanto nuova denuncia del responsabile del procedimento.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
ROBERTO GAMBASIN

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130515213054432) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.03.11 – JUCAN GABRIELA DORINA – SPN – 0130513205117207

Oggetto: 2023.03.11 – JUCAN GABRIELA DORINA – SPN – 0130513205117207 – referente: CERNIDE 1295

DENUNCIANTE
Nome: GABRIELA DORINA
Cognome: JUCAN
Codice Unico Personale: 122019164312
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:08.03.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:CORNUDA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:SIG. TARGA LORIS RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO DI ABACO S.P.A.

DENUNCIA QUANTO SEGUE
A fine agosto 2022, ho ricevuto da ABACO S.P.A. comunicazione di procedibilità dei crediti n. 36336 del 18.08.2022 per il pagamento di alcune fatture di CONTARINA SPA che ho prontamente rigettato con RDN 13191715343 del 07.09.2022. Ora ricevo comunicazione di avvio iscrizione di fermo di beni mobili registrati n. 10892 del 02.03.2023 dove mi viene detto che è stata avviata la proceduta di fermo amministrativo dell’ auto di cui ho provveduto a redigere nuovo rigetto RDN 0130513204149514 in data odierna riconfermando che l’importo non è dovuto in quanto sono Veneta in autodeterminazione.
Tale comportamento viola senz’altro l’art. 2 paragrafo 4 della Carta delle Nazioni Unite, pertanto sono a denunciare il responsabile del procedimento.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GABRIELA DORINA JUCAN

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130513205117207) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.03.08 – PENZO LUISA – SPN – 013051011214971

Oggetto: 2023.03.08 – PENZO LUISA – SPN – 0130510112149719 – referente: ME MEDESIMA

DENUNCIANTE
Nome: LUISA
Cognome: PENZO
Codice Unico Personale: 28072015101001
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:08.03.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:…..
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:WINDTRE SPA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In riferimento ai miei RDN (0130504191859473 dello 02-03.2023 e RDN 0130504210830440 dello 02.03.2023) segnalo al MLNVGVP la mia comunicazione relativa a windtre spa e che invierò alla suddetta azienda privata italiana assieme ai suddetti Rigetti attraverso raccomandata con ricevuta di ritorno.

Windtre spa buongiorno.
Questa mia azione ( mi riferisco ai Rigetti che vi invio, legali e presenti in Gaxeta Uficiale Veneta del Governo Veneto Provisorio, sotto l’egida del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto) è versus windtre spa che ha completamente ignorato la mia comunicazione inviata attraverso raccomandata n°15376131447-6 il giorno 11.02.2023 (tutto questo è stato da me già trascritto nei suddetti RDN) in cui dichiaravo in modo molto chiaro il motivo per cui ero stata costretta a cambiare servizio telefonico windtre.
Il motivo era ed è la non-ricezione di segnale da parte di tale azienda privata italiana nella zona dove attualmente vivo. In parole più semplici: DOVE STO WIND NON FUNZIONA!
Questo è anche confermato da chi in zona vende sim windtre.
(La sim che possedevo era stata acquistata a Treviso e probabilmente il venditore non era a conoscenza del disservizio. Di tutto questo windtre è già stata ampiamente informata attraverso la mia suddetta comunicazione postale).
I legali Rigetti che vi invio sono la conseguenza di un sms ricevuto il giorno 02.03.2023 da windtre dove si capisce chiaramente che l’azienda privata italiana ha completamente ignorato la mia suddetta comunicazione postale.
Ricordo che i Movimenti di Liberazione Nazionale sono Soggetti Giuridici secondo le Norme del Diritto Internazionale e come tali riconosciuti come Stati.
Essi, sempre per le suddette Norme, devono dotarsi di un apparato Istituzionale, cioè di un Governo.
Nella Repubblica di Venezia, dove la sottoscritta vive, esiste il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV), che opera dal 2009 nella piena legalità e lo stato italiano lo sa molto bene.
Naturalmente il MLNV è dotato di un Governo (GVP) che agisce in modo legale nei propri Territori, secondo le Norme del Diritto Internazionale.
E lo stato italiano lo sa molto bene.
La Repubblica della Serenissima infatti non è mai diventata italiana e tutte le istituzioni italiane ed enti italiani agiscono in difetto assoluto di giurisdizione, cioè sono illegali.
E lo stato italiano lo sa molto bene.
Visto quindi che windtre è un’azienda privata italiana che è presente illegalmente nei Territori della Repubblica di Venezia (mai infatti il Governo Veneto ha dato ad essa autorizzazione ad agire nei propri Territori) e visto che tale azienda è anche la responsabile del disservizio telefonico di cui è già stata ampiamente informata dalla sottoscritta, ritengo che nulla vi devo, anzi siete voi in debito con me visto che vi siete già appropriati di alcune somme di denaro prelevate, peraltro senza avvisarmi, dal mio conto corrente.
Quindi, per i motivi suddetti, non siete più autorizzati ad usare i miei dati personali,( U.C.C. 1-103) e tantomeno a pretendere ulteriore denaro dalla sottoscritta .
Cordiali saluti
LUISA PENZO
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
LUISA PENZO

REPUBLICA VENETA
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POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130510112149719) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.03.08 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130510160215237

Oggetto: 2023.03.08 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130510160215237 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:8 MARZO 2023
luogo iniziale del fatto segnalato:VILLORBA – VIA GALANTI 10 / PRESSO IL MIO DOMICILIO
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:AGENTI POLIZIA LOCALE DEL COMUNE ITALIANO DI VILLORBA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Sono stato informato da fonte attendibile che agenti appartenenti alla forza di occupazione straniera italiana polizia locale del comune italiano di Villorba, vengono agevolati da persone terze nell’intrufolarsi all’interno del condominio dove abito, che è a tutti gli effetti una proprietà NON pubblica, in cerca della mia persona, quasi dovessero cercare un pericoloso criminale.
Preciso che il mio nome non è riportato né sulla cassetta delle lettere né tantomeno sul campanello esterno ed interno.
Ritengo tutto questo una grave minaccia nei confronti della mia persona in violazione all’articolo 2 paragrafo 4 della Carta delle Nazioni Unite. Infatti tale forza di occupazione straniera italiana è stata più volte da me ammonita per minacce poste in essere nei miei confronti in tal senso, con l’aggravante di essere stata informata a più riprese che sono un Cittadino Veneto di Nazionalità Veneta Autodeterminato sotto l’Egida del MLNV-GVP.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130510160215237) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.03.06 – VALERIO RENATO – SPN – 0130508221000583

Oggetto: 2023.03.06 – VALERIO RENATO – SPN – 0130508221000583 – referente: CERNIDE 1295

DENUNCIANTE
Nome: RENATO
Cognome: VALERIO
Codice Unico Personale: 131416142049
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:04.03.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:BREGANZE
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:DOTT.SSA SILVIA MAINO RESPONSABILE DEL TRIBUTO COMUNE DI BREGANZE

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In data 26.10.2023 ho ricevuto Avviso di Accertamento IMU 2017 prot. 2022/001357 del 18.10.2022, che ho prontamente rigettato con RDN 132041221512 del 31.10.2022 con il quale avvisavo che essendo persona autodeterminata Veneta non riconoscevo le illegittime pretese delle istituzioni italiane che operano in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori della Repubblica di Venezia. Ora ricevo raccomandata di sollecito di pagamento dello stesso tributo prot. 1703 del 06.02.2023 con il quale l’ufficio mi informa che se non effettuerò pagamento entro 30 gg. provvederà ad attivare procedure di riscossione coattiva, con conseguente aggravio di spese. Ciò significa che mio precedente rigetto è stato ignorato. Ho provveduto a redigere in pari data nuovo rigetto RDN 0130508220026323 con il quale ribadisco quanto detto precedente.
Tale comportamento viola senz’altro l’art. 2 paragrafo 4 della Carta delle Nazioni Unite, pertanto sono a denunciare il responsabile del procedimento.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
RENATO VALERIO

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POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130508221000583) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.03.06 – LARGONI MARIA ANGELA – SPN – 0130508223553440

Oggetto: 2023.03.06 – LARGONI MARIA ANGELA – SPN – 0130508223553440 – referente: CERNIDE 1295

DENUNCIANTE
Nome: MARIA ANGELA
Cognome: LARGONI
Codice Unico Personale: 132111195825
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:04.03.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:BREGANZE
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:DOTT.SSA SILVIA MAINO RESPONSABILE DEL TRIBUTO COMUNE DI BREGANZE

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In data 26.10.2023 ho ricevuto Avviso di Accertamento IMU 2017 prot. 2022/001356 del 18.10.2022, che ho prontamente rigettato con RDN 132112111047 del 02.11.2022 con il quale avvisavo che essendo persona autodeterminata Veneta non riconoscevo le illegittime pretese delle istituzioni italiane che operano in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori della Repubblica di Venezia. Ora ricevo raccomandata di sollecito di pagamento dello stesso tributo prot. 1703 del 06.02.2023 con il quale l’ufficio mi informa che se non effettuerò pagamento entro 30 gg. provvederà ad attivare procedure di riscossione coattiva, con conseguente aggravio di spese. Ciò significa che mio precedente rigetto è stato ignorato. Ho provveduto a redigere in pari data nuovo rigetto RDN 0130508214806780 con il quale ribadisco quanto detto precedente.
Tale comportamento viola senz’altro l’art. 2 paragrafo 4 della Carta delle Nazioni Unite, pertanto sono a denunciare il responsabile del procedimento
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
MARIA ANGELA LARGONI

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POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130508223553440) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.03.06 – ALAIMO MASCIA – SPN – 0130508165628805

Oggetto: 2023.03.06 – ALAIMO MASCIA – SPN – 0130508165628805 – referente: CERNIDE 587

DENUNCIANTE
Nome: MASCIA
Cognome: ALAIMO
Codice Unico Personale: 121922161522
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:06.03.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:ASOLO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:DOTT.SSA ANTONELLA ANGILERI FUNZIONARIO RESPONSACILE TRIBUTO CITTA’ DI ERACLEA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
il giorno 05.09.2022 ho ricevuto dalla CITTA’ DI ERACLEA avviso di accertamento IMU per gli anni 2018-2019-2020 che ho prontamente rigettato con RDN 13192814512 del 18.09.2022 affermando che sono persona Veneta in autodeterminazione e pertanto non soggetta a tributi italiani.
Ora ricevo nuovo sollecito di pagamento per la stessa imposta degli stessi anni prot. 3282 del 10.02.2023. Ciò significa che il mio rigetto precedente è stato ignorato. Ho pertanto redatto nuovo rigetto ribadendo il precedente concetto. Faccio pertanto, formale denuncia alla responsabile del provvedimento.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
MASCIA ALAIMO

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POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130508165628805) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.03.06 – TOSETTO GIOVANNI – SPN – 0130508185956385

Oggetto: 2023.03.06 – TOSETTO GIOVANNI – SPN – 0130508185956385 – referente: CERNIDE 587

DENUNCIANTE
Nome: GIOVANNI
Cognome: TOSETTO
Codice Unico Personale: 12183916611
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:04.03.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:RAMON DI LORIA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:MASSIMO PAROLLO DELLA POLIZIA LOCALE DI VICENZA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Ho ricevuto una contravvenzione dalla POLIZIA LOCALE DI VICENZA Verb. n. Z-77086 PROT. 22059096 con data 03.09.2022 che ho rigettato con RDN n. 132222131146 del 12.12.2022. Ora ricevo lettera di risposta prot. 0020293/2023 del 03.02.2023 dove mi viene comunicato alla Prefettura. Ho redatto pari data RDN 0130508175237303 con il quale ribadisco che il mio era un rigetto di notifica non un ricorso ribadendo che sono Veneto in autodeterminazione e pertanto rigetto qualsiasi richiesta da parte di autorità illegittime in difetto di giurisdizione nei Territori della Repubblica di Venezia. Faccio pertanto denuncia del responsabile del procedimento.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GIOVANNI TOSETTO

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POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130508185956385) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.03.02 – COLBERTALDO GIUSEPPE – SPN – 0130504201533457

Oggetto: 2023.03.02 – COLBERTALDO GIUSEPPE – SPN – 0130504201533457 – referente: CERNIDE 587

DENUNCIANTE
Nome: GIUSEPPE
Cognome: COLBERTALDO
Codice Unico Personale: 122133135315
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:01.03.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:SAN ZENONE DEGLI EZZELINI
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:COMANDO POLIZIA LOCALE DI TREVISO NELLA PERSONA DI VALENTI AURELIO FRANCESCO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Ho ricevuto una contravvenzione con verbale V/11975553R/2022 del 18.03.2022 prot. 19414/2022, la quale è stata prontamente rigettata il 25/04/2022 con RDN 13143511257. Ora ricevo ULTIMO AVVISO PER MANCATA RISCOSSIONE SANZIONI AMMINISTRATIVE, tra l’altro priva di data di emissione firmata da VALENTI AURELIO FRANCESCO per la medesima. Ho redatto nuovo RDN 0130504200319078, reinformando che sono Veneto in autodeterminazione presso il Governo Veneto Provvisorio del MOVIMENTO DI LIBERAZIONE NAZIONALE DEL POPOLO VENETO.
Denuncio pertanto, visto che il mio precedente rigetto è stato ignorato ed in base all’art. 2 paragrafo 4 delle Nazioni Unite, il resposabile firmatario del provvedimento.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GIUSEPPE COLBERTALDO

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POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130504201533457) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.03.02 – MIFTAROSKI DJEVIT – SPN – 0130504233737598

Oggetto: 2023.03.02 – MIFTAROSKI DJEVIT – SPN – 0130504233737598 – referente: CERNIDE 587

DENUNCIANTE
Nome: DJEVIT
Cognome: MIFTAROSKI
Codice Unico Personale: 12213817315
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:28.02.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:SAN ZENONE DEGLI EZZELINI
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:ABACO S.P.A. NELLA PERSONA DI TARGA LORIS

DENUNCIA QUANTO SEGUE
LA PRESENTE SEGNALAZIONE VA AD INTEGRAZIONE SENALAZIONE PRECEDENTE 0130429230429823. DEL 25.02.2023
IN DATA 21.02.2023 IL MIO DATORE DI LAVORO MI CONSEGNA UNA COPIA DI PROCEDURA DI ESPROPRIAZIONE N. 972 DEL 16.02.2023 EMESSA DA ABACO S.P.A. CON FIRMA DEL RESPONSABILE TARGA LORIS, RELATIVA ALLA TENTATA RISCOSSIONE DI UNA PRESUNTA CONTRAVVENZIONE EMESSA DAL COMUNE DI ISTRANA DI CUI NON HO RICORDI, DOVE SE NON PROVVEDO AL PAGAMENTO DI UN IMPORTO DI EURO 1.430,00 LO STESSO MIO DATORE DI LAVORO DOVRA COMUNICARE I MIEI DATI PER IL PIGNORAMENTO PIGNORAMENTO DEL MIO STIPENDIO.
ORA RICEVO STESSO ATTO INTESTATO A ME PER POSTA.
AVEVO GIA’ PROVVEDUTO A PRECEDENTI RIGETTI COME SEGUE:
– RDN N. 12213820245 DEL 28.11.2021 PER SOLLECITO STRAORDINARIO DI PAGAMENTO N. 16344 DEL
27.10.2021;
– RDN N. 13162615723 DEL 16.06.2022 PER DICHIARAZIONE STRAGIUDIZIALE PIGNORAMENTO STIPENDIO N. 491937 DEL 26.05.2022.
– RDN N. 0130429223315885 DEL 25.02.2023 PER PROCEDURA ESPROPRIAZIONE CONSEGNATAMI DA MIO DATORE DI LAVORO.
– SPN N. 013029230429823 DEL 25.02.2023.
HO PROVVEDUTO IN OGNI MODO A REDARRE NUOVO RIGETTO N. 0130504231251868 PER LA COPIA DA ME RICEVUTA.
RICONFERMO PERTANTO MIA DENUNCIA AL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
DJEVIT MIFTAROSKI

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POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130504233737598) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.03.02 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130504135943254

Oggetto: 2023.03.02 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130504135943254 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: [CODICEUNICO]
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:29 OTTOBRE 2023
luogo iniziale del fatto segnalato:COMUNICAZIONE VIA MAIL
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:FINATO FERDINANDO – FINATO ANDREA – ZAMPIERI WILLIAM – FERRETTO LORENZO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In riferimento alla SPN – 13202917311 del 19 ottobre 2022, inerente il mancato pagamento a saldo della mia parcella da parte di FINATO FERDINADO, comunico e puntualizzo quanto segue:
– la SPN sopra riportata è stata notificata tramite e-mail in data 29 ottobre 2022 a:
FINATO FERDINADO e FINATO ANDREA ( andreafinato.77.af@gmail.com )
ZAMPIERI WILLIAM avvocato italiano di FINATO FERDINANDO ( zampieri.william@gmail.com )
FERRETTO LORENZO notaio italiano ( segreteria.studioferretto@gmail.com ; barbara.studioferretto@gmail.com ),
– nessuna delle parti a cui è stato notificata si è degnata di rispondere e questo lo interpreto come un atteggiamento razzista, disprezzante e umiliante, nei confronti di un Cittadino Veneto che ha fornito un servizio commerciale per mezzo della sua Ditta Veneta.
Sottolineo inoltre, a mio avviso, la tacita complicità di queste parti.
FINATO FERDINADO, con ogni probabilità, spalleggiato dal figlio ANDREA, aveva già premeditato tutto, partendo fin da subito con il preciso intento di portare a termine l’operazione evitando di pagare per intero la mia prestazione.
ZAMPIERI WILLIAM, in qualità di avvocato italiano, consapevole di quanto dichiarato dal suo cliente nell’atto del notaio italiano, avrebbe dovuto, a mio avviso, invitare in maniera chiara e aperta (rispondendo di fatto alla mia notifica), FINATO FERDINANDO ad adempiere all’obbligazione assunta nel medesimo atto.
FERRETTO LORENZO, in qualità di notaio italiano, che a quanto sembra dovrebbe dimostrarsi garante di tutte le parti coinvolte, nemmeno lui si è degnato di rispondere alla mia notifica invitando la parte venditrice ad adempiere a quanto promesso nell’atto da lui stesso scritto e sottoscritto.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

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POLISIA NASIONALE

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2023.03.01 – BORTOTTO SERGIO – SPN – 0130504173014161 – referente: ME STESSO

Oggetto: 2023.03.01 – BORTOTTO SERGIO – SPN – 0130504173014161 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: SERGIO
Cognome: BORTOTTO
Codice Unico Personale: [CODICEUNICO]
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:01.03.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:DISTRETTO SANITARIO DI VILLORBA – STANZA PRELIEVI – 1^ PIANO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:UNA PERSONA DI SESSO FEMMINILE ADDETTA AI PRELIEVI – NON CONOSCO RUOLO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Come voluto dal medico di base ho rifatto gli esami del sangue specifici per la “nuova malattia” diagnosticami dall’ospedale di Treviso … non essendoci più traccia della carica virale della precedente malattia, adesso avrei il diabete.
Comunque, appena sono entrato nella stanza dei prelievi, una operatrice sanitaria ha cominciato ad inverire contro di me per la mancanza della mascherina.
Io ho risposto che non metto la mascherina.
Questa donna, palesemente infastidita dalla mia risposta, ha infierito verbalmente contro di me.
Ritenendo di potermi trattare come un imbelle da assoggettare, ha insistito dicendo “qui si mette la mascherina” porgendone una tratta da una scatola.
Quietamente (ed è quello che maggiormente ha indispettito quest’operatore sanitario), ho replicato che non avrei messo nessuna mascherina, perchè non corre alcun obbligo.
La donna ha quindi replicato stizzita “non devo discutere con lei”.
Appunto, ho replicato, non deve discutere con me, faccia il suo lavoro che io farò il mio.
Nel procedere al prelievo mi ha ordinato di voltarmi da un’altra parte.
Ho chiesto perchè … senza ottenere alcuna risposta.
Poi ho capito che avvicinandosi per effettuare il prelievo avrei letto il suo nome e cognome sul cartellino appeso al camice.
Un’altra pretesa insensata e, dopo il prelievo me ne sono andato.
Ma quanta boria, quanta mancanza di rispetto nei confronti di un Cittadino.
La pandemia ha fatto un’altra vittima … l’educazione civica.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
SERGIO BORTOTTO

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130504173014161) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.03.01 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130503131433889

Oggetto: 2023.03.01 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130503131433889 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: [CODICEUNICO]
in qualità di: PERSONA INFORMATA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:NEL CORSO DEL MESE DI FEBBRAIO 2023
luogo iniziale del fatto segnalato:VILLORBA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:CONTARINA SPA – SOLIGO FRANCESCO ( SINDACO DEL COMUNE ITALIANO DI VILLORBA )

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In riferimento alla SPN –132120162756 del 10 novembre 2022, preciso che mi sono pervenute notizie in merito al fatto che le telecamere installate, tengono in memoria tutti i passaggi di tutti i veicoli, indipendentemente dal numero di volte che giornalmente si transiti per tali tratti per 7/8 giorni.
Non mi sono pervenute informazioni in merito al fatto della destinazione finale di tutte queste registrazioni, ovvero se decorso tale termine vengano definitivamente cancellate oppure archiviate a tempo indeterminato presso altri server di altre società e/o enti stranieri italiani.

Ricordo che il servizio di videosorveglianza è gestito per conto del comune italiano di Villorba dalla società CONTARINA SPA.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

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