SEGNALAZIONI ALLA POLISIA NASIONALE

2023.04.24 – GERONAZZO LAURA – SPN – 0130626180828622

Oggetto: 2023.04.24 – GERONAZZO LAURA – SPN – 0130626180828622 – referente: CERNIDE 587

DENUNCIANTE
Nome: LAURA
Cognome: GERONAZZO
Codice Unico Personale: 13151216536
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:22.04.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:ASOLO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:ABACO S.P.A. NELLA PERSONA RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO TARGA LORIS.

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Ho provveduto con i precedenti rigetti:
RDN 131512165647 contro ingiunzione di pagamento n. 60206 del 09.12.2021,
RDN 131638163111 contro Intimazione ad adempiere per avvio esecuzione forzata n. 14444 del
09.06.2022.
Nonostante tutto, la ABACO SPA ha inviato a WITT ITALIA SPA di cui sono dipendete in data 11.04.2023, Dichiarazione stragiudiziale del terzo relativa a somme e cose n. 716 del 16.032023 per lo stesso motivo.
Ho redatto ulteriore rigetto pari data RDN 0130626174637763 ribadendo che tutti gli atti e/o provvedimenti di qualsiasi natura posti in essere da una qualsiasi autorità straniera italiana d’occupazione sono privi di qualsiasi effetto giuridico in quanto posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori occupati della Repubblica Veneta ed altresì in difetto assoluto di competenza assoluta per materia e per territorio. Pertanto qualsiasi atto e/o provvedimento, comunque denominato, in ogni sua fase e/o grado del procedimento, posto in essere da qualsiasi autorità e/o ente e/o società privata e/o pubblica straniera italiana è a tutti gli effetti INESISTENTE.
Vista l’insistenza con queste minacce, sono a denunciare ABACO SPA ed il responsabile del procedimento per violazione dell’art. 2 paragr. 4 della CARTA DELLE NAZIONI UNITE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
LAURA GERONAZZO

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130626180828622) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.04.24 – BAGGIO RENATO – SPN – 0130626215345034

Oggetto: 2023.04.24 – BAGGIO RENATO – SPN – 0130626215345034 – referente: CERNIDE 587

DENUNCIANTE
Nome: RENATO
Cognome: BAGGIO
Codice Unico Personale: 13172715540
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:29.03.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:ROSSANO VENETO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:BERTONCELLO DAVIDE DELLA POLIZIA LOCALE UNIONE DI COMUNI MARCA OCCIDENTALE

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In data 17.07.2022 con RDN 1317715811 ho rigettato un sollecito di pagamento in riferimento a 2 verbali violazione codice della strada n. 2037U e n. 2380U del 13.02.2018 a UNIONE DI COMUNI MARCA OCCIDENTALE la quale avvisata che sono Veneto in autodeterminazione e che quale ente italiano è in difetto assuluto di giurisdizione nei territori Veneti hanno trasferito per l’incasso la pratica a M.T. SPA di SANTARCANGELO DI ROMAGNA. Io non ho mai concesso l’autorizzazione al trattamento dei miei dati personali in base a norme UCC 1-103. Pertanto è stata violata la mia privacy Per questo motivo denuncio la polizia locale UNIONE DI COMUNI MARCA OCCIDENTALE ed il responsabile del procedimento ed inoltre anche con l’accanimento contro di me per violazione dell’art. 2 paragrafo 4 della CARTA DELLE NAZIONI UNITE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
RENATO BAGGIO

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130626215345034) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.04.19 – ALAIMO MASCIA – SPN – 0130621194342120

Oggetto: 2023.04.19 – ALAIMO MASCIA – SPN – 0130621194342120 – referente: CERNIDE 1295

DENUNCIANTE
Nome: MASCIA
Cognome: ALAIMO
Codice Unico Personale: 121923105946
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:15.04.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:ASOLO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:RAFFAELE VERNOCCHI DELLA M.T. SPA VIA DEL CARPINO 8 A SANTARCANGELO DI ROMAGNA (RN)

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In data 27.12.2022 ho presentato a M.T. SPA RDN 132237183927 contro ingiunzione di pagamento n. 3666 REP. 9446/DE/I del 06.12.2023 per una contravvenzione che non ricordo n. 22257A del 22.09.2018 probabilmente da parte di UNIONE DI COMUNI MARCA OCCIDENTALE di VEDELAGO (TV) specificando che sono Veneta in autodeterminazione e la contravvenzione e stata comminata nei territori Veneti dove qualsiasi ente italiano opera in difetto assoluto di giurisdizione pertanto da considerarsi nulla.
Ora ricevo sollecito sempre da M.T. SPA sollecito di pagamento n. 1231 rep.1707/DE/S sempre per lo stesso motivo. Ciò significa che il mio precedente è stato completamente ignorato.
Ho redatto nuovo RDN 0130621193650551 pari data ribadendo quanto specificato precedentemente.
Per questo motivo sono a presentare formale denuncia per le minacce ricevute che violano l’art. 2 paragr. 4 della CARTA DELLE NAZIONI UNITE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
MASCIA ALAIMO

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130621194342120) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.04.18 – FOSCARO PAOLO – SPN – 0130620104446518

Oggetto: 2023.04.18 – FOSCARO PAOLO – SPN – 0130620104446518 – referente: CERNIDE 587

DENUNCIANTE
Nome: PAOLO
Cognome: FOSCARO
Codice Unico Personale: 12183114010
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:16.04.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:VEDELAGO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:TARGA LORIS RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO PER ABACO S.P.A.

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Nonostante mio precedente RDN 1411159458 del 05.01.2023 per ingiunzione di pagamento n. 54372 del 14.12.2022, mi vedo recapitare avviso procedure di esecuzione coattiva n. 3930 del 16.03.2023 per lo stesso motivo RIGUARDANTE UNA VIOLAZIONE DEL CODICE DELLA STRATA DAL COMUNE DI ISTRANA N. 2395/V del 15.10.2021 che io non so mai di aver ricevuto. Ho redatto nuovo rigetto pari data specificando che tutti gli atti e/o provvedimenti di qualsiasi natura posti in essere da una qualsiasi autorità straniera italiana d’occupazione sono privi di qualsiasi effetto giuridico in quanto posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori occupati della Repubblica Veneta ed altresì in difetto assoluto di competenza assoluta per materia e per territorio e che essendo Veneto in autodeterminazione nulla mi è dovuto.
Faccio pertanto formale denuncia del responsabile del procedimento per violazione dell’art. 2 paragr. 4 della CARTA DELLE NAZIONI UNITE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
PAOLO FOSCARO

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130620104446518) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.04.17 – COMIN FLORA – SPN – 0130619155321530

Oggetto: 2023.04.17 – COMIN FLORA – SPN – 0130619155321530 – referente: CERNIDE 587

DENUNCIANTE
Nome: FLORA
Cognome: COMIN
Codice Unico Personale: 0130423180525152
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:16.04.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:MASER
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:RAFFAELE VEMOCCHI DELLA M.T. SPA VIA DEL CARPINO 8 A SANTARCANGELO DI ROMAGNA (RN)

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Nonostante il mio precedente RDN 0130423213303746 del 19.02.2023 per ingiunzione di pagamento N 709 REP. 207/DE/I del 10.01.2023 relativa ad un presunto Verbale della polizia locale UNIONE DI COMUNI MARCA OCCIDENTALE di Vedelago (TV), ora ricevo sollecito di pagamento n.
239 REP. 1707/DE/S del 14.03.2023. Ho redatto nuovo RDN 0130619153521943 pari data ribadendo la mia Cittadinanza e Nazionalità Veneta e che qualsiasi atto e/o provvedimento, comunque denominato, in ogni sua fase e/o grado del procedimento, posto in essere da qualsiasi autorità e/o ente e/o società privata e/o pubblica straniera italiana è a tutti gli effetti INESISTENTE nei territori della Repubblica di Venezia.
Sono pertanto a denunciare con questa insistenza la violazione dell’art. 2 parag. 4 della CARTA DELLE NAZIONI UNITE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
FLORA COMIN

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130619155321530) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.04.17 – SRIBURIN LA IAD – SPN – 0130619164403207

Oggetto: 2023.04.17 – SRIBURIN LA IAD – SPN – 0130619164403207 – referente: CERNIDE 587

DENUNCIANTE
Nome: LA IAD
Cognome: SRIBURIN
Codice Unico Personale: 121638203932
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:16.04/2023
luogo iniziale del fatto segnalato:ASOLO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:RAFFAELE VENOCCHI DELLA M.T. SPA VIA DEL CARPINO 8 A SANTARCANGELO DI ROMAGNA (RN)

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Nonostante mio precedente rigetto RDN 141215205553 del 05.02.2023 per ingiunzione di pagamento n. 1475 rep. 207/DE/I del 10.01.2023 riguardante un verbale di violazione codice della strada comminatomi da polizia locale UNIONE DI COMUNI MARCA OCCIDENTALE di Vedelago (TV), ora ricevo sollecito di pagamento n. 622 rep. 1707/DE/S del 14.03.2023 per lo stesso motivo. Ho redatto pari data nuovo RDN 0130619161730166 dove ribadisco che sono persona Veneta in autodeterminazione e che qualsiasi atto e/o provvedimento, comunque denominato, in ogni sua fase e/o grado del procedimento, posto in essere da qualsiasi autorità e/o ente e/o società privata e/o pubblica straniera italiana nei territori della Repubblica di Venezia è a tutti gli effetti INESISTENTE.
Sono pertanto a denunciare il responsabile del provvedimento in quanto viola l’art. 2 parag. 4 della CARTA DELLE NAZIONI UNITE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
LA IAD SRIBURIN

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130619164403207) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.04.17 – PANDOLCE MARIO – SPN – 0130619180520743

Oggetto: 2023.04.17 – PANDOLCE MARIO – SPN – 0130619180520743 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: MARIO
Cognome: PANDOLCE
Codice Unico Personale: 101918134937
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:16.04.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:ASOLO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:TARGA LORIS RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO PER ABACO S.P.A.

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Con mio precedente RDN 132012154427 del 2.10.2022 ho rigettato ad ABACO S.P.A. ingiunzione di pagamento n. 40172 del 15.09.2022 relativa a un verbale per violazione codice della strada n. L/2615 prot. 18005544 del 13.05.2018 della polizia locale FEDERAZIONE DEI COMUNI DEL CAMPOSAMPIERESE di CAMPOSAMPIERO (PD). Ora ricevo un avvio procedure di Esecuzione coattiva n. 15304 del 30.03.2023 sempre da ABACO S.P.A. sempre relativo a stesso procedimento. Ho redatto pari data RDN 013061917480344 ribadendo che sono Veneto in autodeterminazione diffido a procedere con il provvedimento in quanto tutti gli atti e/o provvedimenti di qualsiasi natura posti in essere da una qualsiasi autorità straniera italiana d’occupazione sono privi di qualsiasi effetto giuridico in quanto posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori occupati della Repubblica Veneta ed altresì in difetto assoluto di competenza assoluta per materia e per territorio. Pertanto qualsiasi atto e/o provvedimento, comunque denominato, in ogni sua fase e/o grado del procedimento, posto in essere da qualsiasi autorità e/o ente e/o società privata e/o pubblica straniera italiana è a tutti gli effetti INESISTENTE.
Per questo motivo sono a denunciare il responsabile del procedimento per violazione dell’art. 2 parag. 4 della CARTA DELLE NAZIONI UNITE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
MARIO PANDOLCE

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130619180520743) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.04.15 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130617112524732

Oggetto: 2023.04.15 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130617112524732 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:VENERDì 14 APRILE 2023
luogo iniziale del fatto segnalato:CONTEA DI TREVISO, DISTRETTO DI VILLORBA ALL’ALTEZZA DI VIA PIAVE 68
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:CARABINIERI ITALIANI DELLA STAZIONE DI VILLORBA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Ieri venerdì 14 aprile 2023 alle ore 16:10/16:20 sono stato fermato da una pattuglia di carabinieri italiani, all’interno dei Territori della Repubblica Veneta, precisamente nella Contea di TREVISO, Distretto di VILLORBA all’altezza di via Piave 68 (davanti all’enoteca ristorante CARMENERE).
I due individui appartenenti alla forza di occupazione straniera italiana carabinieri erano due uomini dall’apparente età compresa fra i 30 e 35 anni, entrambi con i capelli scuri uno di statura bassa e uno di statura media.
Mi fermo, spengo l’auto e abbasso di poco il finestrino. I due individui, entrambi armati, si sono avvicinati troppo al mio veicolo tanto da farmi sentire vulnerabile (violazione articolo 2 paragrafo 4 della Carta delle Nazioni Unite).
L’individuo di statura più bassa si avvicina al lato guida con un tablet in mano e mi chiede per ben due volte (probabilmente lo ha fatto con lo scopo di stabilire i ruoli a lui più consoni cercando di intimidirmi) di abbassare del tutto il finestrino e di consegnarli i documenti.
Io rispondo che non lo abbasso più di quello che ho fatto e aggiungo di essere Autodeterminato sotto l’Egida del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto, che sono forze di occupazione straniera italiane e contesto loro il difetto assoluto di giurisdizione. Questi individui non si sono neppure posti il problema di riflettere su ciò che avevo affermato e contestato loro, proseguendo di fatto con le loro richieste.
Pretendeva che glieli consegnassi in mano e io gli ho ribadito che glieli avrei esibiti dall’interno del finestrino. Ha iniziato a trascrivere, SENZA ALCUN CONSENSO DA PARTE MIA, i miei dati sul suo tablet e la stessa procedura l’ha effettuata con i dati del veicolo. Dopodiché non soddisfatto ha cercato di creare lo scontro per l’assicurazione, io gli ho detto che con la targa avrebbe potuto constatare il tutto, ma lui mi ha detto che il sistema era fuori uso e quindi dovevo esibire il certificato di assicurazione e così ho fatto.
Ho chiesto se facevano parte della sede di Villorba, l’individuo dalla statura bassa mi ha confermato che sono in forza alla stazione di Villorba e subito dopo mi chiede con tono stizzito perché gli ho fatto questa domanda, quasi volesse farmi capire che le domande le possono fare solo loro. Io gli rispondo perché procederò con una segnalazione; dopo qualche secondo mi dice “ma a chi e perché deve fare una segnalazione, aggiungendo che le segnalazioni si fanno solo se succede qualcosa di importante” (come se quello che stavano commettendo loro non fosse di importante rilevanza; forse per loro non lo è perché sono troppo abituati ad agire in forza di un’autorità che volutamente discrimina chi rivendica un diritto ius cogens come quello dell’Autodeterminazione). Io gli ho risposto e al tempo stesso avvisato, che la segnalazione/denuncia l’avrei fatta alla Divisione Investigativa della Polisia Nasionale Veneta, all’interno della quale avrei raccontato lo svolgimento reale dei fatti.
Mentre stavo cercando il certificato assicurativo l’individuo di statura media ha esclamato: ha visto le condizioni dei suoi pneumatici ? … io ho risposto che quel mezzo lo uso di rado e che avevo preso contatto per la sostituzione degli stessi … ma lui non soddisfatto, per cercare di farmi paura, aggiunge: lo sa che potrei farle un verbale ? … io ho risposto con un tanto silente quanto eloquente menefreghismo che probabilmente il suo collega, l’individuo di statura bassa ha ben compreso e probabilmente lo ha fatto capire anche al suo collega. A quel punto l’individuo dalla statura media si avvicina al collega di statura bassa e gli dice di consegnargli il tablet perché doveva fare una segnalazione; non posso sapere se tale segnalazione riguarda me o il mio veicolo oppure altro a me non attinente. In quello stesso momento esibisco il certificato assicurativo e l’individuo di statura bassa esclama: può andare.
Questi due individui hanno cercato qualsiasi appiglio pur di infastidirmi facendomi sprecare tempo prezioso, che non avevo e non ho da dedicare a loro perché c’erano degli affetti molto più importanti che mi stavano aspettando. Se avessero compreso le mie affermazioni iniziali (accompagnate da un omaggio a stampa MLNV sulla Serenissima che per ben due volte hanno rifiutato dicendo che non interessava) probabilmente avrebbero potuto convenire sul fatto di farmi andare immediatamente e invece così non è stato. Ritengo l’operazione, che hanno messo in atto nei miei confronti, una violazione alla mia persona in quanto mi hanno di fatto obbligato a subire un’inopportuna imposizione di autorità straniera.
CONCLUSIONI:
– chiedo alla Divisione Investigativa della Polisia Nasionale Veneta di indagare in merito al fatto che l’individuo di statura media si sia fatto consegnare il tablet dal suo collega perché doveva fare una segnalazione;
– se il loro sistema di controllo era fuori uso, perché perseverare in operazioni di controllo;
– deduco inoltre che i carabinieri italiani, cosiccome tutte le altre forze di occupazione straniera italiane, se vogliono eseguire controlli su patenti e carte di circolazione italiane li possono condurre sui territori che lo stato italiano non occupa illegalmente. Io non ho bisogno di una patente italiana per poter girare all’interno dei Territori della mia Patria la Serenissima Repubblica di Venezia, per cui non voglio più trovarmi in situazioni di costrizione come quella patita ieri, in cui mi hanno obbligato a esibire documenti italiani;
– all’interno dei territori della Repubblica Veneta, il controllo di tutti i veicoli stranieri italiani, cosiccome di tutti gli altri veicoli di provenienza straniera, per giurisdizione spetta alla Polisia Nasionale Veneta. Oramai è insostenibile essere fermati, vessati e costretti a fare qualcosa per ordine dell’invasore;
– per quanto riguarda gli pneumatici è vero che mi ero già premurato con un tecnico di prendere un appuntamento che però verrà definito nel momento in cui il mezzo avrà percorso ulteriori kilometri diecimila, kilometraggio che gli attuali pneumatici possono ancora percorrere. Mi chiedo allora che competenze tecniche e quali strumenti ha un carabiniere italiano per pronunciarsi in merito all’usura degli pneumatici ? … probabilmente si rifarà a qualche legge/regola/disposizione/usanza italiana che si pronuncia in merito ai millimetri del battistrada conteggiati a occhio e senza neppure avere contezza della consistenza degli pneumatici stessi.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130617112524732) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.04.10 – BORTOTTO SERGIO – SPN – 0130612122539208 – referente: ME STESSO

Oggetto: 2023.04.10 – BORTOTTO SERGIO – SPN – 0130612122539208 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: SERGIO
Cognome: BORTOTTO
Codice Unico Personale: 0000000234501000
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:ANNO 2000
luogo iniziale del fatto segnalato:QUESTURA DI TREVISO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:POLIZIA DI STATO ITALIANA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Ho ritrovato le prove e si riapre una profonda ferita nell’animo.
Quando nell’anno 2000 sono stato destituito dalla Polizia di Stato e allontanato come un sacco di spazzatura, mi sono reso conto che quest’italia non meritava una persona come me … onesta, per bene, inflessibile nei principi morali che ispiravano il mio servizio di ogni giorno.
Ho avuto modo di constatare che non c’è stata una istituzione dello stato capace di rendere giustizia e che la complicità di molti fra colleghi e superiori era ignobile per l’evidenza della loro stessa disonestà.
Ho avuto a che fare con una banda di criminali, comportatisi come una vera e propria associazione a delinquere per assecondare una dolosa volontà di piegare i miei intenti e assoggettarmi alla loro volontà … “attacca u ciuccio dove vuole il padrone” mi sentivo spesso ripetere.
E anche più recentemente, ex colleghi che hanno avuto il coraggio di rinfacciarmi “ … se tu fossi stato zitto e ti fossi adeguato adesso avresti fatto carriera …”
Ad oggi non mi vogliono neppure riconoscere il diritto alla pensione e i miei ventidue anni di servizio, più i cinque pagati anticipatamente, non risultano ad in Inps e Inpdap (precedente).
Ma la verità torna a galla e le prove sono riuscito a recuperarle.
Non avrò certamente giustizia e chi dovrebbe non pagherà per le proprie malefatte.
Ma il mio onore non potete macchiarlo e farò tutto il possibile per cacciarvi dalle Terre della mia Patria, la Serenissima Repubblica di Venezia, perché avete proprio dimostrato ciò che siete, una banda di malvagi che basate le vostre ragioni sulla frode e la menzogna.
“ … Mia è la vendetta…” dice il Signore e buon per voi che io credo in Dio e nella sua Giustizia.
La tormentata vicenda fra me e la mia precedente amministrazione, la Polizia di Stato per l’appunto, si è trascinata più o meno dal 1984 al 2000.
In principio, agente in servizio alla Questura di Verona, denunciavo la sparizione di un quantitativo di droga e il conseguente accanimento disciplinare riservatomi sfociato addirittura in insoliti accertamenti psichiatrici.
Ecco il messaggio facebook che AURELIANO STECCANELLA mi ha inviato. Lo pubblico anche per contrastare le maldicenze di ex colleghi e dei soliti delatori che oltre a non conoscermi dimostrano solo tanta inutile cattiveria. All’epoca dei fatti di cui parla avevo si e no 20 anni e sono fiero di essere stato un poliziotto così … veramente al servizio della gente.

Caro Sergio, finalmente, dopo tanti anni, sono riuscito a trovarti.
Ho sentito sbalordito alcune vicissitudini che ti hanno costretto ad abbandonare la polizia.
Ricordo quando prestavi servizio a Verona, sei stato un grande.
Una persona di gran cuore e rispetto…sia per la divisa che orgogliosamente indossavi, sia come uomo.
Ciò che hai fatto per noi, ragazzi un po’ sbandati a quel tempo, è rimasto sempre impresso nella mia memoria.
La tua amicizia, la tua dedizione per le cose giuste, per la verità, per il rispetto, sono ancora un esempio per me che ormai ho 47 anni.
Sono felice di averti ritrovato e constatare che, nonostante tutto, stai bene.
Non ti ho mai dimenticato.
Persone come te sono rare e avere la fortuna d’averle incontrate e conosciute, è sempre un onore.
Grazie per come sei.
6 agosto 2015
Con affetto, Aureliano Steccanella.

Costretto a trasferirmi, nel 1986 denunciavo per peculato e contrabbando un Vice Questore un Maresciallo e due Appuntati mentre mi trovavo in servizio al Settore di Polizia di Frontiera terrestre di Bolzano – Commissariato di Malles Venosta (Bz).
Riesplodeva così una inaudita, cinica e vessatoria opera di ritorsione contro di me, posta in essere da molti superiori soprattutto con l’abuso dello strumento disciplinare e a fronte della quale potevo solo “levare lo scudo” dei ricorsi amministrativi.
In sostanza ero costretto a difendermi in moltissimi procedimenti disciplinari, per i più dannosi dei quali ricorrevo in sede giurisdizionale; si consideri che vivendo e traendo il mio sostentamento dallo stipendio, mia unica fonte di reddito, mi era impossibile oppormi a tutte le sanzioni disciplinari per una mera questione economica.
Destituito una prima volta nel 1987 e poi riassunto in servizio con ordinanza del TAR Lazio, consolidata da una successiva ordinanza del Consiglio di Stato, nonché dalla consecutiva sentenza in mio favore dello stesso tribunale amministrativo, venivo trasferito a Nettuno (Roma) presso il Centro di addestramento per Sovrintendenti e perfezionamento per i Ispettori della Polizia di Stato dove, come vincitore di concorso interno, concludevo l’addestramento per la nomina a V. Sovrintendente, costretto, l’anno precedente, ad abbandonare l’ultimo giorno di corso, perché destituito.
Mio malgrado entravo in graduatoria come ultimo fra quasi un migliaio di colleghi, (si consideri tutto l’aspetto retributivo legato alla posizione di qualifica) e, dopo un breve periodo venivo trasferito in Calabria nell’istituendo XII° Reparto Mobile … da Malles Venosta (Bz) ai confini con l’Austria e la Svizzera, all’estremo sud, (io sono nativo di Vicenza e mi ero arruolato con reclutamento regionale).
Nel frattempo, il disagio professionale, legato alla lontananza da casa, dai propri affetti, dagli amici nonché dalle infrante aspettative personali era alimentato dai palesi e insistenti inviti ad abbandonare la polizia.
Ogni giorno di più, infatti, ero destinatario di una vessante persecuzione posta in essere con l’abuso dello strumento disciplinare ma anche con una miriade di azioni “mobbizzanti” … la mia qualifica di V. Sovrintendente non riconosciuta dai superiori, comandato in servizio agli ordini di sott’ordinati, atteggiamenti e provocazioni anche fisiche.
Intraprendevo anche la strada dell’attività sindacale nel vano tentativo di contrastare il crescente abuso ma, non serviva a nulla … mai come in tale militanza durata molti anni, mi sono sentito così “venduto e tradito”.
La prima esperienza al S.I.U.L.P. (ero iscritto a tale sindacato quando denunciai i superiori a Malles); non serviva neppure quando militai nel So. di Po., un sindacato autonomo di polizia nel quale ho svolto anche funzioni di segretario provinciale e regionale per il Veneto nonché consigliere nazionale.
Nel 1989 venivo trasferito alla Questura di Treviso ma il persistere di una sistematica e implacabile attività persecutoria mi trovava sempre impegnato a difendermi anche da fallaci, spudorate e assurde accuse trascinate anche innanzi alla giustizia penale e tutte decadute; ricordo in particolare la presunta diffamazione di un funzionario di polizia che avrei posto in essere attraverso un comunicato sindacale, (in tale documento non vi è alcun riferimento al dirigente che non conoscevo e che era giunto a Treviso solo da poco).
Mi veniva inoltre revocata la patente di guida, ottenuta con esami regolari e non tramite la conversione da quella di polizia; nonostante il ricorso al TAR Veneto, ero costretto a sottopormi alla revisione della patente, dopo quasi due anni di attesa, (periodo nel quale, non potevo guidare).
Era tale lo stillicidio di provocazioni e problemi creatimi sul posto di lavoro che avevo eletto domicilio legale presso lo studio di un avvocato per evitare di dovermi quotidianamente confrontare con le notifiche di nuovi procedimenti disciplinari; nonostante ciò, in più occasioni, venivo raggiunto addirittura fuori servizio, perfino in altre località … presso l’abitazione di familiari, mentre mi intrattenevo con amici … in locali pubblici.
La tormentata quotidianità professionale, comunque, non intaccava il mio senso del dovere e la mia professionalità; raggiungevo la qualifica di Ispettore e, per una serie di contestabili ragioni, non quella di Ispettore Capo, Superiore e Sostituto Commissario, come i colleghi di pari/corso; la professionalità, ma vorrei anche dire la passione che ho sempre avuto per tale lavoro, era confortata dal sostegno di molti cittadini di Treviso che con petizioni (anche di 150 firme), evidenziava il contrastato giudizio dei miei superiori, per i quali, rimanevo probabilmente il peggior poliziotto.
A seguito anche di tali petizioni, il sindaco del capoluogo della Marca inviava una lettera di protesta al capo della polizia per il trattamento riservatomi e alla quale fece “eco” una ispezione ministeriale il cui Prefetto Ispettore, LO MASTRO Ciro auspicava, assicurandomi in proposito, l’imminente trasferimento ad una sede di servizio richiesta inutilmente più volte gli anni precedenti; le sue conclusioni, inoltre, evidenziavano, in tutta la mia vicenda, non poche responsabilità da parte della stessa amministrazione di polizia.
Nonostante ciò, alcuni mesi dopo, il Ministero dell’Interno, avviava la procedura d’ufficio per il mio allontanamento da Treviso per incompatibilità ambientale … in pratica, venivo trasferito perché indesiderato, procedura usuale nel caso di poliziotti il cui comportamento risulti palesemente discutibile con le proprie funzioni); tale prassi, pertanto, giustificava la mia destinazione a chissà quale sede e mi umiliava.
La mia opposizione ad una simile soluzione, rafforzata dal documentato sostegno di molti cittadini, costringeva il Ministero a rendermi noto e a fornirmi copia, ai sensi della Legge 241/90, (quella della trasparenza negli atti amministrativi), di una lettera/petizione di una quarantina di colleghi della Questura di Treviso; proprio in tale scritto si chiedeva il mio allontanamento per non meglio precisati abusi e prepotenze da parte mia in danno di colleghi e addirittura di cittadini; il documento concludeva con la minaccia che, se non si sarebbe provveduto in tale senso, qualcuno sarebbe passato alle vie di fatto.
Oppostomi ad una simile spudorata calunnia il Ministero congelava il tentativo di trasferimento d’ufficio; presentavo denuncia contro gli artefici di tale documento, ma, come per le altre precedenti denunce, non conseguivo alcun effetto.
Rimanevo dunque a Treviso ma trasferito, dalla sezione volanti, alla divisione anticrimine della Questura dove, per molto tempo, nonostante la qualifica di ispettore, non disponevo di una sedia, di una scrivania, di un telefono, di una semplice penna per svolgere il mio lavoro; era tale la frustrazione che accusavo malessere ogni volta che venivo avvicinato da superiori per delle contestazioni.
Una mattina di dicembre del 1998, non sopportando oltre le angherie e la fortissima tensione, consegnavo distintivo ed armamento denunciando con atto scritto al mio dirigente e all’ufficio sanitario della Questura, la persistente gravissima persecuzione e la volontà di tutelare la mia salute psicofisica; ottenevo così la certificazione sanitaria, (dal medico di polizia), di uno stato d’ansia generalizzato con sei giorni di prognosi con effetto immediato.
Mi rivolgevo nel frattempo alla struttura sanitaria pubblica effettuando una successiva visita specialistica che confermava tale malessere, dipendente dalla situazione ambientale lavorativa, prolungandone il periodo di alcuni mesi.
Era chiaro, a quel punto, che il referto dello specialista della USL di Treviso, denotava lo stress occupazionale al quale ero sottoposto e pertanto rafforzava la mia denuncia scritta con la quale mi ero rifiutato di proseguire il servizio in tali condizioni.
Proprio per questo, infatti, mi veniva notificata l’ennesima contestazione di addebiti, con proposta di destituzione dal servizio (licenziamento).
Venivo accusato di mancata presentazione all’ospedale militare di Udine, per la visita di idoneità al servizio al termine del periodo di malattia.
In sostanza, tentavano di ignorare lo scomodo referto dello specialista dell’USL, asserendo che avrei disatteso la disposizione di presentarmi all’ospedale militare.
Il sanitario di polizia, in realtà, produceva un nuovo e diverso certificato medico relativo ai sei giorni di malattia assegnatemi, asserendo di avermene concessi solo cinque.
Un giorno in meno sul referto, infatti, non dava continuità al periodo di malattia che, nel frattempo, si era protratta con la certificazione sanitaria dello specialista dell’USL e che puntualmente avevo provveduto a notificare alla Questura stessa.
Smascheravo l’inganno, dimostrando di essere in possesso di una copia del primo certificato medico e sfumata la possibilità di perseguirmi disciplinarmente in tal senso, ignorando la responsabilità del sanitario di polizia, che non veniva deferito all’Autorità Giudiziaria o ad una commissione disciplinare, veniva promossa a mio carico una ulteriore contestazione … (questo documento era pubblicato in tale atto e messo a confronto con il vero e primo certificato medico del sanitario di polizia con quello prodotto in un secondo momento con un giorno in meno per tentare di accusarmi di non essermi presentato all’ospedale militare … il documento fotografico qui precedentemente pubblicato e conservato in atti è letteralmente sparito a seguito delle subite e pretestuose perquisizioni da parte degli ex colleghi).
Sulle ceneri del precedente tentativo, nasceva così l’ennesimo procedimento disciplinare; se prima venivo accusato di non essermi presentato all’ospedale militare, ora venivo accusato di essermi rifiutato di dare il consenso alle visite di idoneità al servizio.
L’assurdità e la falsità di una simile accusa è ampiamente documentata negli atti di quasi un anno di malattia protrattosi per fare questa visita che “inspiegabilmente” l’ospedale miliare di Udine ritardava a farmi.
Nell’evolversi dei fatti, più volte avevo inutilmente richiesto copia della mia documentazione sanitaria ma, solo dopo aver notificato una diffida a mezzo ufficiali giudiziari, ottenevo parte di essa dall’ospedale militare di Verona di II ^ istanza, la commissione alla quale avevo fatto appello contro la decisione del collegio medico militare di Udine.
Questi atti confermavano i miei sospetti; infatti, nonostante il contrastante giudizio dello specialista da loro stessi incaricato, la commissione dell’ospedale militare di Verona, mi rinviava a quella di Udine confermandone l’ulteriore periodo di inidoneità.
Così, se il mio rientro in servizio attivo in polizia era reclamato dal giudizio favorevole di due specialisti, una vergognosa inerzia degli organi medico/legali dell’ospedale militare di Udine ne osteggiava il compimento.
Inutili e ripetuti rinvii di tale visita si trascinavano da mesi quando, accampando il pretesto di ulteriori imprecisati accertamenti clinici, di natura psichiatrica, pretendevano il mio consenso per ulteriori analisi e per il ricovero presso non meglio precisate strutture sanitarie.
Ancora una volta chiedevo spiegazioni; infatti, non mi era chiaro, come non lo è tutt’ora, il motivo per cui, dopo mesi di rinvii, ora mi veniva chiesto un consenso per delle visite di idoneità al servizio che per prassi ero obbligato a fare.
Mi presentavo infine con un testimone provocando la reazione della commissione medica dell’ospedale militare di Udine; questa, dopo aver intimidito il mio osservatore, tentava di fare altrettanto con me accusandomi d aver introdotto un civile in una struttura militare e chiamando con risibile risultato una pattuglia di carabinieri per identificare l’intruso.
Solo a dicembre 1999 riuscivo finalmente a fare la visita di idoneità al servizio.
La C.M.O. di Udine, però respingeva la mia idoneità certificando addirittura altri sei mesi di malattia ai quali mi opponevo tornando in II ^ istanza all’ospedale militare di Verona; qui, incredibilmente, tale giudizio veniva ribaltato ed essendo idoneo, riammesso in servizio poco tempo dopo.
Dopo una serie di altre vicissitudini professionali, periodi di sospensione dal servizio per precedenti sanzioni disciplinari e addirittura percosse fisiche da me subite ad opera di superiori e inutilmente denunciate, venivo destituito con la motivazione assurda di essermi rifiutato di dare il consenso alle visite alla C.M.O. di Udine avendo provocato, con ciò, grave pregiudizio all’amministrazione di appartenenza.
Il ricorso al Tar del Lazio ha avuto esito favorevole ma il Ministero dell’Interno si opponeva con un’ultetiore ricorso al Consiglio di Stato (tanto mica pagano loro … usano i soldi dei contribuenti … a differenza dei poliziotti che devono opporsi e che si devono arrangiare); dopo pochi mesi, il Cosiglio di Stato emetteva sentenza senza che il mio legale si fosse costituito in giudizio e con un’udienza senza la presenza dell’avvocatura generale dello stato (per il Ministero) e dell’ avvocato difensore (per me).
In questi anni di servizio ho constatato dal vivo e sulla mia pelle la difficoltà a combattere su due fronti … quello “esterno” e “naturale” della crminalità e quello “interno” ancor più subdolo e talvolta cruento, fatto di soprusi, vessazioni, imbrogli, calunnie, intimidazioni al pari di quelle mafiose, mancanza del rispetto delle regole, delle leggi, del senso dell’onore e di quei valori che troppe volte ho visto spegnersi con la vita di colleghi caduti in servizio per una Patria che non ha la forza e il coraggio di liberarsi da questa corruzzione anche morale.
Ma l’italia è anche tutto questo e solo dopo alcuni anni dalla mia ingiusta destituzione dalla polizia di stato ne ho scoperte le ragioni … (www.mlnv.org)
Sergio Bortotto

ecco la lettera di protesta e di solidarietà nei miei confronti di alcuni cittadini di Treviso

proprio il “peggior poliziotto”, votato anche come personaggio dell’anno

ed ecco il pretestuoso motivo del mio licenziamento dalla polizia italiana … basato sempre su falsità

da un articolo de LA TRIBUNA (vedi qui)
Minacce, indagato Bortotto
L’accusa: ha scritto tre lettere a Sartore, medico della Polizia
di Fabio Poloni
La questura di Treviso: la perquisizione a Bortotto è scattata alle 7
La Digos gli ha perquisito la casa e l’ufficio sequestrandogli i computer, e lo ha denunciato per minacce, accusandolo di aver scritto tre lettere minatorie a Marco Sartore, medico della polizia.
Nel mirino Sergio Bortotto, ex poliziotto, «ministro dell’Interno dell’Autogoverno del popolo veneto», uno degli indagati – l’accusa è di aver costituito un’associazione paramilitare – nell’inchiesta sulla «Polisia veneta».
La perquisizione.
Il blitz è scattato ieri mattina alle sette: gli uomini della Digos della questura di Treviso, decreto di perquisizione alla mano, hanno bussato alla porta di Bortotto.
Dopo aver perquisito la casa e portato via un computer, è stato il turno del posto di lavoro di Bortotto, ovvero l’ufficio per la sicurezza del parco commerciale di Villorba: anche lì la polizia ha prelevato un computer.
L’uomo è stato poi portato in questura a Treviso.
Le accuse. L’avviso di garanzia cita gli articoli 81 e 612 del codice penale, ovvero minacce continuate.
A Bortotto vengono attribuite tre lettere minatorie spedite a Marco Sartore, medico della polizia, nell’ottobre del 2010.
Le lettere, distinte ma uguali nei contenuti («Conosciamo la tua identità e la tua residenza»), sono state spedite da Trevignano, Montebelluna e Valdobbiadene.
«Io non c’entro assolutamente nulla – dice Bortotto – e vorrei sapere come fanno ad attribuirle a me».
I precedenti.
Bortotto fu “espulso” dalla polizia nel 2000 dopo una lunga vicenda, nata da alcune sue denunce contro superiori (prima per una sparizione di droga, poi per peculato e contrabbando) e passata attraverso una causa per mobbing.
C’è proprio la firma del dottor Marco Sartore in alcuni referti medici collegati alla vicenda.
Polisia veneta.
E’ stata rinviata al 21 gennaio prossimo l’udienza a carico dei 6 esponenti della Polisia Veneta, tra i quali Bortotto.
«E’ chiaro – attacca Bortotto – che l’obiettivo di questa vicenda è il nostro Movimento.
Reagiremo, anche in sede internazionale, con una denuncia all’Onu.
I fatti successivi a questa ennesima inchiesta farsa hanno dimostrato la calunniosa e pretestuosa intenzione delle autorità d’occupazione straniere italiane che ancora oggi, violando gravemente le loro stessi leggi penali e di procedura penale, non sono neppure in grado di concludere l’inchiesta con grave imbarazzo e vergogna delle istituzioni italiane.
Ma che fine ha fatto anche questa inchiesta?
Nessuna, un’autentico buco nell’acqua … una farsa vergognosa che polizia e procura tentano di far dimenticare.
Del procedimento non si sa più nulla così come degli effetti personali “rubati” dalla polizia nella mia abitazione e nei miei uffici e che ancora oggi si rifiutano di restituire.
Ma così si comportano i ladri … o mi sbaglio ???

Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
SERGIO BORTOTTO

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130612122539208) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.04.10 – BORTOTTO SERGIO – SPN – 0130612122539208

Oggetto: 2023.04.10 – BORTOTTO SERGIO – SPN – 0130612122539208 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: SERGIO
Cognome: BORTOTTO
Codice Unico Personale: 0000000234501000
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:ANNO 2000
luogo iniziale del fatto segnalato:QUESTURA DI TREVISO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:POLIZIA DI STATO ITALIANA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Ho ritrovato le prove e si riapre una profonda ferita nell’animo.
Quando nell’anno 2000 sono stato destituito dalla Polizia di Stato e allontanato come un sacco di spazzatura, mi sono reso conto che quest’italia non meritava una persona come me … onesta, per bene, inflessibile nei principi morali che ispiravano il mio servizio di ogni giorno.
Ho avuto modo di constatare che non c’è stata una istituzione dello stato capace di rendere giustizia e che la complicità di molti fra colleghi e superiori era ignobile per l’evidenza della loro stessa disonestà.
Ho avuto a che fare con una banda di criminali, comportatisi come una vera e propria associazione a delinquere per assecondare una dolosa volontà di piegare i miei intenti e assoggettarmi alla loro volontà … “attacca u ciuccio dove vuole il padrone” mi sentivo spesso ripetere.
E anche più recentemente, ex colleghi che hanno avuto il coraggio di rinfacciarmi “ … se tu fossi stato zitto e ti fossi adeguato adesso avresti fatto carriera …”
Ad oggi non mi vogliono neppure riconoscere il diritto alla pensione e i miei ventidue anni di servizio, più i cinque pagati anticipatamente, non risultano ad in Inps e Inpdap (precedente).
Ma la verità torna a galla e le prove sono riuscito a recuperarle.
Non avrò certamente giustizia e chi dovrebbe non pagherà per le proprie malefatte.
Ma il mio onore non potete macchiarlo e farò tutto il possibile per cacciarvi dalle Terre della mia Patria, la Serenissima Repubblica di Venezia, perché avete proprio dimostrato ciò che siete, una banda di malvagi che basate le vostre ragioni sulla frode e la menzogna.
“ … Mia è la vendetta…” dice il Signore e buon per voi che io credo in Dio e nella sua Giustizia.
La tormentata vicenda fra me e la mia precedente amministrazione, la Polizia di Stato per l’appunto, si è trascinata più o meno dal 1984 al 2000.
In principio, agente in servizio alla Questura di Verona, denunciavo la sparizione di un quantitativo di droga e il conseguente accanimento disciplinare riservatomi sfociato addirittura in insoliti accertamenti psichiatrici.
Ecco il messaggio facebook che AURELIANO STECCANELLA mi ha inviato. Lo pubblico anche per contrastare le maldicenze di ex colleghi e dei soliti delatori che oltre a non conoscermi dimostrano solo tanta inutile cattiveria. All’epoca dei fatti di cui parla avevo si e no 20 anni e sono fiero di essere stato un poliziotto così … veramente al servizio della gente.

Caro Sergio, finalmente, dopo tanti anni, sono riuscito a trovarti.
Ho sentito sbalordito alcune vicissitudini che ti hanno costretto ad abbandonare la polizia.
Ricordo quando prestavi servizio a Verona, sei stato un grande.
Una persona di gran cuore e rispetto…sia per la divisa che orgogliosamente indossavi, sia come uomo.
Ciò che hai fatto per noi, ragazzi un po’ sbandati a quel tempo, è rimasto sempre impresso nella mia memoria.
La tua amicizia, la tua dedizione per le cose giuste, per la verità, per il rispetto, sono ancora un esempio per me che ormai ho 47 anni.
Sono felice di averti ritrovato e constatare che, nonostante tutto, stai bene.
Non ti ho mai dimenticato.
Persone come te sono rare e avere la fortuna d’averle incontrate e conosciute, è sempre un onore.
Grazie per come sei.
6 agosto 2015
Con affetto, Aureliano Steccanella.

Costretto a trasferirmi, nel 1986 denunciavo per peculato e contrabbando un Vice Questore un Maresciallo e due Appuntati mentre mi trovavo in servizio al Settore di Polizia di Frontiera terrestre di Bolzano – Commissariato di Malles Venosta (Bz).
Riesplodeva così una inaudita, cinica e vessatoria opera di ritorsione contro di me, posta in essere da molti superiori soprattutto con l’abuso dello strumento disciplinare e a fronte della quale potevo solo “levare lo scudo” dei ricorsi amministrativi.
In sostanza ero costretto a difendermi in moltissimi procedimenti disciplinari, per i più dannosi dei quali ricorrevo in sede giurisdizionale; si consideri che vivendo e traendo il mio sostentamento dallo stipendio, mia unica fonte di reddito, mi era impossibile oppormi a tutte le sanzioni disciplinari per una mera questione economica.
Destituito una prima volta nel 1987 e poi riassunto in servizio con ordinanza del TAR Lazio, consolidata da una successiva ordinanza del Consiglio di Stato, nonché dalla consecutiva sentenza in mio favore dello stesso tribunale amministrativo, venivo trasferito a Nettuno (Roma) presso il Centro di addestramento per Sovrintendenti e perfezionamento per i Ispettori della Polizia di Stato dove, come vincitore di concorso interno, concludevo l’addestramento per la nomina a V. Sovrintendente, costretto, l’anno precedente, ad abbandonare l’ultimo giorno di corso, perché destituito.
Mio malgrado entravo in graduatoria come ultimo fra quasi un migliaio di colleghi, (si consideri tutto l’aspetto retributivo legato alla posizione di qualifica) e, dopo un breve periodo venivo trasferito in Calabria nell’istituendo XII° Reparto Mobile … da Malles Venosta (Bz) ai confini con l’Austria e la Svizzera, all’estremo sud, (io sono nativo di Vicenza e mi ero arruolato con reclutamento regionale).
Nel frattempo, il disagio professionale, legato alla lontananza da casa, dai propri affetti, dagli amici nonché dalle infrante aspettative personali era alimentato dai palesi e insistenti inviti ad abbandonare la polizia.
Ogni giorno di più, infatti, ero destinatario di una vessante persecuzione posta in essere con l’abuso dello strumento disciplinare ma anche con una miriade di azioni “mobbizzanti” … la mia qualifica di V. Sovrintendente non riconosciuta dai superiori, comandato in servizio agli ordini di sott’ordinati, atteggiamenti e provocazioni anche fisiche.
Intraprendevo anche la strada dell’attività sindacale nel vano tentativo di contrastare il crescente abuso ma, non serviva a nulla … mai come in tale militanza durata molti anni, mi sono sentito così “venduto e tradito”.
La prima esperienza al S.I.U.L.P. (ero iscritto a tale sindacato quando denunciai i superiori a Malles); non serviva neppure quando militai nel So. di Po., un sindacato autonomo di polizia nel quale ho svolto anche funzioni di segretario provinciale e regionale per il Veneto nonché consigliere nazionale.
Nel 1989 venivo trasferito alla Questura di Treviso ma il persistere di una sistematica e implacabile attività persecutoria mi trovava sempre impegnato a difendermi anche da fallaci, spudorate e assurde accuse trascinate anche innanzi alla giustizia penale e tutte decadute; ricordo in particolare la presunta diffamazione di un funzionario di polizia che avrei posto in essere attraverso un comunicato sindacale, (in tale documento non vi è alcun riferimento al dirigente che non conoscevo e che era giunto a Treviso solo da poco).
Mi veniva inoltre revocata la patente di guida, ottenuta con esami regolari e non tramite la conversione da quella di polizia; nonostante il ricorso al TAR Veneto, ero costretto a sottopormi alla revisione della patente, dopo quasi due anni di attesa, (periodo nel quale, non potevo guidare).
Era tale lo stillicidio di provocazioni e problemi creatimi sul posto di lavoro che avevo eletto domicilio legale presso lo studio di un avvocato per evitare di dovermi quotidianamente confrontare con le notifiche di nuovi procedimenti disciplinari; nonostante ciò, in più occasioni, venivo raggiunto addirittura fuori servizio, perfino in altre località … presso l’abitazione di familiari, mentre mi intrattenevo con amici … in locali pubblici.
La tormentata quotidianità professionale, comunque, non intaccava il mio senso del dovere e la mia professionalità; raggiungevo la qualifica di Ispettore e, per una serie di contestabili ragioni, non quella di Ispettore Capo, Superiore e Sostituto Commissario, come i colleghi di pari/corso; la professionalità, ma vorrei anche dire la passione che ho sempre avuto per tale lavoro, era confortata dal sostegno di molti cittadini di Treviso che con petizioni (anche di 150 firme), evidenziava il contrastato giudizio dei miei superiori, per i quali, rimanevo probabilmente il peggior poliziotto.
A seguito anche di tali petizioni, il sindaco del capoluogo della Marca inviava una lettera di protesta al capo della polizia per il trattamento riservatomi e alla quale fece “eco” una ispezione ministeriale il cui Prefetto Ispettore, LO MASTRO Ciro auspicava, assicurandomi in proposito, l’imminente trasferimento ad una sede di servizio richiesta inutilmente più volte gli anni precedenti; le sue conclusioni, inoltre, evidenziavano, in tutta la mia vicenda, non poche responsabilità da parte della stessa amministrazione di polizia.
Nonostante ciò, alcuni mesi dopo, il Ministero dell’Interno, avviava la procedura d’ufficio per il mio allontanamento da Treviso per incompatibilità ambientale … in pratica, venivo trasferito perché indesiderato, procedura usuale nel caso di poliziotti il cui comportamento risulti palesemente discutibile con le proprie funzioni); tale prassi, pertanto, giustificava la mia destinazione a chissà quale sede e mi umiliava.
La mia opposizione ad una simile soluzione, rafforzata dal documentato sostegno di molti cittadini, costringeva il Ministero a rendermi noto e a fornirmi copia, ai sensi della Legge 241/90, (quella della trasparenza negli atti amministrativi), di una lettera/petizione di una quarantina di colleghi della Questura di Treviso; proprio in tale scritto si chiedeva il mio allontanamento per non meglio precisati abusi e prepotenze da parte mia in danno di colleghi e addirittura di cittadini; il documento concludeva con la minaccia che, se non si sarebbe provveduto in tale senso, qualcuno sarebbe passato alle vie di fatto.
Oppostomi ad una simile spudorata calunnia il Ministero congelava il tentativo di trasferimento d’ufficio; presentavo denuncia contro gli artefici di tale documento, ma, come per le altre precedenti denunce, non conseguivo alcun effetto.
Rimanevo dunque a Treviso ma trasferito, dalla sezione volanti, alla divisione anticrimine della Questura dove, per molto tempo, nonostante la qualifica di ispettore, non disponevo di una sedia, di una scrivania, di un telefono, di una semplice penna per svolgere il mio lavoro; era tale la frustrazione che accusavo malessere ogni volta che venivo avvicinato da superiori per delle contestazioni.
Una mattina di dicembre del 1998, non sopportando oltre le angherie e la fortissima tensione, consegnavo distintivo ed armamento denunciando con atto scritto al mio dirigente e all’ufficio sanitario della Questura, la persistente gravissima persecuzione e la volontà di tutelare la mia salute psicofisica; ottenevo così la certificazione sanitaria, (dal medico di polizia), di uno stato d’ansia generalizzato con sei giorni di prognosi con effetto immediato.
Mi rivolgevo nel frattempo alla struttura sanitaria pubblica effettuando una successiva visita specialistica che confermava tale malessere, dipendente dalla situazione ambientale lavorativa, prolungandone il periodo di alcuni mesi.
Era chiaro, a quel punto, che il referto dello specialista della USL di Treviso, denotava lo stress occupazionale al quale ero sottoposto e pertanto rafforzava la mia denuncia scritta con la quale mi ero rifiutato di proseguire il servizio in tali condizioni.
Proprio per questo, infatti, mi veniva notificata l’ennesima contestazione di addebiti, con proposta di destituzione dal servizio (licenziamento).
Venivo accusato di mancata presentazione all’ospedale militare di Udine, per la visita di idoneità al servizio al termine del periodo di malattia.
In sostanza, tentavano di ignorare lo scomodo referto dello specialista dell’USL, asserendo che avrei disatteso la disposizione di presentarmi all’ospedale militare.
Il sanitario di polizia, in realtà, produceva un nuovo e diverso certificato medico relativo ai sei giorni di malattia assegnatemi, asserendo di avermene concessi solo cinque.
Un giorno in meno sul referto, infatti, non dava continuità al periodo di malattia che, nel frattempo, si era protratta con la certificazione sanitaria dello specialista dell’USL e che puntualmente avevo provveduto a notificare alla Questura stessa.
Smascheravo l’inganno, dimostrando di essere in possesso di una copia del primo certificato medico e sfumata la possibilità di perseguirmi disciplinarmente in tal senso, ignorando la responsabilità del sanitario di polizia, che non veniva deferito all’Autorità Giudiziaria o ad una commissione disciplinare, veniva promossa a mio carico una ulteriore contestazione … (questo documento era pubblicato in tale atto e messo a confronto con il vero e primo certificato medico del sanitario di polizia con quello prodotto in un secondo momento con un giorno in meno per tentare di accusarmi di non essermi presentato all’ospedale militare … il documento fotografico qui precedentemente pubblicato e conservato in atti è letteralmente sparito a seguito delle subite e pretestuose perquisizioni da parte degli ex colleghi).
Sulle ceneri del precedente tentativo, nasceva così l’ennesimo procedimento disciplinare; se prima venivo accusato di non essermi presentato all’ospedale militare, ora venivo accusato di essermi rifiutato di dare il consenso alle visite di idoneità al servizio.
L’assurdità e la falsità di una simile accusa è ampiamente documentata negli atti di quasi un anno di malattia protrattosi per fare questa visita che “inspiegabilmente” l’ospedale miliare di Udine ritardava a farmi.
Nell’evolversi dei fatti, più volte avevo inutilmente richiesto copia della mia documentazione sanitaria ma, solo dopo aver notificato una diffida a mezzo ufficiali giudiziari, ottenevo parte di essa dall’ospedale militare di Verona di II ^ istanza, la commissione alla quale avevo fatto appello contro la decisione del collegio medico militare di Udine.
Questi atti confermavano i miei sospetti; infatti, nonostante il contrastante giudizio dello specialista da loro stessi incaricato, la commissione dell’ospedale militare di Verona, mi rinviava a quella di Udine confermandone l’ulteriore periodo di inidoneità.
Così, se il mio rientro in servizio attivo in polizia era reclamato dal giudizio favorevole di due specialisti, una vergognosa inerzia degli organi medico/legali dell’ospedale militare di Udine ne osteggiava il compimento.
Inutili e ripetuti rinvii di tale visita si trascinavano da mesi quando, accampando il pretesto di ulteriori imprecisati accertamenti clinici, di natura psichiatrica, pretendevano il mio consenso per ulteriori analisi e per il ricovero presso non meglio precisate strutture sanitarie.
Ancora una volta chiedevo spiegazioni; infatti, non mi era chiaro, come non lo è tutt’ora, il motivo per cui, dopo mesi di rinvii, ora mi veniva chiesto un consenso per delle visite di idoneità al servizio che per prassi ero obbligato a fare.
Mi presentavo infine con un testimone provocando la reazione della commissione medica dell’ospedale militare di Udine; questa, dopo aver intimidito il mio osservatore, tentava di fare altrettanto con me accusandomi d aver introdotto un civile in una struttura militare e chiamando con risibile risultato una pattuglia di carabinieri per identificare l’intruso.
Solo a dicembre 1999 riuscivo finalmente a fare la visita di idoneità al servizio.
La C.M.O. di Udine, però respingeva la mia idoneità certificando addirittura altri sei mesi di malattia ai quali mi opponevo tornando in II ^ istanza all’ospedale militare di Verona; qui, incredibilmente, tale giudizio veniva ribaltato ed essendo idoneo, riammesso in servizio poco tempo dopo.
Dopo una serie di altre vicissitudini professionali, periodi di sospensione dal servizio per precedenti sanzioni disciplinari e addirittura percosse fisiche da me subite ad opera di superiori e inutilmente denunciate, venivo destituito con la motivazione assurda di essermi rifiutato di dare il consenso alle visite alla C.M.O. di Udine avendo provocato, con ciò, grave pregiudizio all’amministrazione di appartenenza.
Il ricorso al Tar del Lazio ha avuto esito favorevole ma il Ministero dell’Interno si opponeva con un’ultetiore ricorso al Consiglio di Stato (tanto mica pagano loro … usano i soldi dei contribuenti … a differenza dei poliziotti che devono opporsi e che si devono arrangiare); dopo pochi mesi, il Cosiglio di Stato emetteva sentenza senza che il mio legale si fosse costituito in giudizio e con un’udienza senza la presenza dell’avvocatura generale dello stato (per il Ministero) e dell’ avvocato difensore (per me).
In questi anni di servizio ho constatato dal vivo e sulla mia pelle la difficoltà a combattere su due fronti … quello “esterno” e “naturale” della crminalità e quello “interno” ancor più subdolo e talvolta cruento, fatto di soprusi, vessazioni, imbrogli, calunnie, intimidazioni al pari di quelle mafiose, mancanza del rispetto delle regole, delle leggi, del senso dell’onore e di quei valori che troppe volte ho visto spegnersi con la vita di colleghi caduti in servizio per una Patria che non ha la forza e il coraggio di liberarsi da questa corruzzione anche morale.
Ma l’italia è anche tutto questo e solo dopo alcuni anni dalla mia ingiusta destituzione dalla polizia di stato ne ho scoperte le ragioni … (www.mlnv.org)
Sergio Bortotto

ecco la lettera di protesta e di solidarietà nei miei confronti di alcuni cittadini di Treviso

proprio il “peggior poliziotto”, votato anche come personaggio dell’anno

ed ecco il pretestuoso motivo del mio licenziamento dalla polizia italiana … basato sempre su falsità

da un articolo de LA TRIBUNA (vedi qui)
Minacce, indagato Bortotto
L’accusa: ha scritto tre lettere a Sartore, medico della Polizia
di Fabio Poloni
La questura di Treviso: la perquisizione a Bortotto è scattata alle 7
La Digos gli ha perquisito la casa e l’ufficio sequestrandogli i computer, e lo ha denunciato per minacce, accusandolo di aver scritto tre lettere minatorie a Marco Sartore, medico della polizia.
Nel mirino Sergio Bortotto, ex poliziotto, «ministro dell’Interno dell’Autogoverno del popolo veneto», uno degli indagati – l’accusa è di aver costituito un’associazione paramilitare – nell’inchiesta sulla «Polisia veneta».
La perquisizione.
Il blitz è scattato ieri mattina alle sette: gli uomini della Digos della questura di Treviso, decreto di perquisizione alla mano, hanno bussato alla porta di Bortotto.
Dopo aver perquisito la casa e portato via un computer, è stato il turno del posto di lavoro di Bortotto, ovvero l’ufficio per la sicurezza del parco commerciale di Villorba: anche lì la polizia ha prelevato un computer.
L’uomo è stato poi portato in questura a Treviso.
Le accuse. L’avviso di garanzia cita gli articoli 81 e 612 del codice penale, ovvero minacce continuate.
A Bortotto vengono attribuite tre lettere minatorie spedite a Marco Sartore, medico della polizia, nell’ottobre del 2010.
Le lettere, distinte ma uguali nei contenuti («Conosciamo la tua identità e la tua residenza»), sono state spedite da Trevignano, Montebelluna e Valdobbiadene.
«Io non c’entro assolutamente nulla – dice Bortotto – e vorrei sapere come fanno ad attribuirle a me».
I precedenti.
Bortotto fu “espulso” dalla polizia nel 2000 dopo una lunga vicenda, nata da alcune sue denunce contro superiori (prima per una sparizione di droga, poi per peculato e contrabbando) e passata attraverso una causa per mobbing.
C’è proprio la firma del dottor Marco Sartore in alcuni referti medici collegati alla vicenda.
Polisia veneta.
E’ stata rinviata al 21 gennaio prossimo l’udienza a carico dei 6 esponenti della Polisia Veneta, tra i quali Bortotto.
«E’ chiaro – attacca Bortotto – che l’obiettivo di questa vicenda è il nostro movimento.
Reagiremo, anche in sede internazionale, con una denuncia all’Onu.
Vogliamo anche sapere che fine hanno fatto le armi legalmente detenute dal dott. Paolo Gallina, Vice Presidente del MLNV e Capo della Polizia Locale di un Comune della provincia trevigiana e che la polizia italiana avrebbe sequestrato nel 2009, ma di cui non si è mai vista alcuna convalida di sequestro».
(i fatti successivi a questa ennesima inchiesta farsa hanno dimostrato la calunniosa e pretestuosa intenzione delle autorità d’occupazione straniere italiane che ancora oggi, violando gravemente le loro stessi leggi penali e di procedura penale, non sono neppure in grado di concludere l’inchiesta con grave imbarazzo e vergogna delle istituzioni italiane).
Ma che fine ha fatto anche questa inchiesta?
Nessuna, un’autentico buco nell’acqua … una farsa vergognosa che polizia e procura tentano di far dimenticare.
Del procedimento non si sa più nulla così come degli effetti personali “rubati” dalla polizia nella mia abitazione e nei miei uffici e che ancora oggi si rifiutano di restituire.
LADRI!
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
SERGIO BORTOTTO

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130612122539208) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.04.08 – FURLANETTO MANUEL – SPN – 0130610104202194

Oggetto: 2023.04.08 – FURLANETTO MANUEL – SPN – 0130610104202194 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: MANUEL
Cognome: FURLANETTO
Codice Unico Personale: 00940056701000000
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:15/03/2023
luogo iniziale del fatto segnalato:VILLORBA
soggetti ritenuti responsabili:SCONOSCIUTI MA RICONOSCIBILI
Precisazione:SI SUPPONE DIPENDENTI DI UNA DITTA PRIVATA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
BUONGIORNO,
E’ STATO APPURATO CHE IL SITO INTERNET https://www.maamaronninw.shop/ TRATTASI DI UNA TRUFFA PER IL CONSUMATORE CHE ACQUISTA, IN QUANTO PUBBLICIZZANO PRODOTTI IN VENDITA, MA SPEDISCONO COSE DI ESIGUO VALORE.
DOPO IL PRIMO RECLAMO RISPONDONO CHE C’E’ STATO UN ERRORE E CHIEDONO SE SI DESIDERA IL 30% DI RIMBORSO, TENENDO L’ ARTICOLO CHE LORO HANNO SPEDITO, SENZA RITORNARLO. DOPO IL SECONDO RECLAMO CHIEDONO SE SI DESIDERA IL 60% DI RIMBORSO, SEMPRE TENENDO L’ ARTICOLO RICEVUTO (MA NON ORDINATO), SE NON SI ACCESTTA QUESTA OPZIONE DOVREI SPEDIRE INDIETRO A MIE SPESE L’ ARTICOLO NON ORDINATO PIU’ L’ADDEBITO DI 20 DOLLARI PER LE SPESE DI DOGANA STRANIERA. LA MERCE MI E’ STATA SPEDITA CON UN CODICE POSTALE CREDO LITUANO (LV727470364CN). LA MERCE E’ CINESE.
VOLEVO DENUNCIARE QUESTE PERSONE NON CONOSCIUTE CHE APPUNTO NON FIRMANO MAI LE EMAILS.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
MANUEL FURLANETTO

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POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130610104202194) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.04.08 – SOW DJIBRIL – SPN – 0130610182614905

Oggetto: 2023.04.08 – SOW DJIBRIL – SPN – 0130610182614905 – referente: CERNIDE 587

DENUNCIANTE
Nome: DJIBRIL
Cognome: SOW
Codice Unico Personale: 13121516416
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:05.04.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:SAN ZENONE DEGLI EZZELINI
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:TABUSCIO VALERIA DELLA AREA S.R.L. – VIA TORINO 10/B – 12084 MONDOVI’ (CN)

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Ho rigettato in data 27/01/2023 una notifica n. 15531869 del 27.01.2023 da parte di AREA S.R.L. per una contravvenzione comminatami dal comune di Treviso. Ora ricevo una risposta prot. 16057309 del 10/03/2023 che mi conferma la precedente. Ho precisato come da precedente che Sono Veneto in autodeterminazione e pertanto non riconosco alcun ente od autorità italiana che opera illegalmente nei nostri Territori. Pertanto sono a denunciare sia AREA SRL che la sig,ra TAMBUSCIO VALERIA in quanto stanno violando lart. 2 paragr. 4 della CARTA DELLE NAZIONI UNITE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
DJIBRIL SOW

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POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130610182614905) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.04.07 – FIETTA GIOVANNI – SPN – 0130609215822919

Oggetto: 2023.04.07 – FIETTA GIOVANNI – SPN – 0130609215822919 – referente: CERNIDE 1295

DENUNCIANTE
Nome: GIOVANNI
Cognome: FIETTA
Codice Unico Personale: 121821215344
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:05.04.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:SAN ZENONE DEGLI EZZELINI
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:RAFFAELE VEMOCCHI DELLA M.T. SPA VIA DEL CARPINO 8 A SANTARCANGELO DI ROMAGNA (RN)

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In data 05.01.2023 ho inviato RDN 14111591950 a M.T. SPA per una Ingiunzione di pagamento n. 3288 del 06.12.2022 relativa a verb. V.28202A/18V da UNIONE DEI COMUNI MARCA OCCIDENTALE di cui non ho ricordi. Ora ricevo sollecito di pagamento n. rep. 1707/DE/S / 1107 del 14.03.2023 per la stessa. Ho provveduto a redarre niovo RDN 0130609214805214 pari data ribadendo che sono Veneto in autodeterminazione e che tutti gli atti e/o provvedimenti di qualsiasi natura posti in essere da una qualsiasi autorità straniera italiana d’occupazione sono privi di qualsiasi effetto giuridico in quanto posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori occupati della Repubblica Veneta ed altresì in difetto assoluto di competenza assoluta per materia e per territorio.
Vista l’insistenza per l’imposizione del provvedimento, faccio formalmente denuncia dei soggetti citati per violazione dell’art. 2 paragrafo 4 della CARTA DELLE NAZIONI UNITE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GIOVANNI FIETTA

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130609215822919) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.04.06 – GIOLO BRUNO – SPN – 0130608090331024

Oggetto: 2023.04.06 – GIOLO BRUNO – SPN – 0130608090331024 – referente: CERNIDE 1295

DENUNCIANTE
Nome: BRUNO
Cognome: GIOLO
Codice Unico Personale: 122228153417
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:05.11.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:CROCETTA DEL MONTELLO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:RAFFAELE VEMOCCHI DELLA M.T. SPA VIA DEL CARPINO 8 A SANTARCANGELO DI ROMAGNA (RN)

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Nonostante mio precedente RDN 132240122236 del 30/12/2022 per ingiunzione di pagamento n. 3363 del 16.12.2022 per verbale V16029/18V del 22.07.2018 della UNIONE COMUNI MARCA OCCIDENTALE di VEDELAGO del quale io non ho ricordi, ricevo sollecito di pagamento n. rep. 1707/DE/S / 130 del 14.03.2023 per lo stesso motivo.
Ho redatto nuovo RDN 0130608084821847 pari data, per confermare che sono VENETO IN AUTODETERMINAZIONE con il GOVERNO VENETO PROVVISORIO sotto l’egida del MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL POPOLO VENETO e che qualsiasi atto e/o provvedimento emesso da una qualsiasi autorità straniera italiana d’occupazione sono privi di qualsiasi effetto giuridico in quanto posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori occupati della Repubblica Veneta ed altresì in difetto assoluto di competenza assoluta per materia e per territorio. Pertanto qualsiasi atto e/o provvedimento, comunque denominato, in ogni sua fase e/o grado del procedimento, posto in essere da qualsiasi autorità e/o ente e/o società privata e/o pubblica straniera italiana è a tutti gli effetti INESISTENTE, ovvero “tamquam non esset”.
Sono pertanto a denunciare M.T. SPA ed il responsabile del procedimento per violazione dell’art. 2 parag. 4 della CARTA DELLE NAZIONI UNITE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BRUNO GIOLO

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POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130608090331024) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.04.03 – PANDOLCE MARIO – SPN – 0130605102201829

Oggetto: 2023.04.03 – PANDOLCE MARIO – SPN – 0130605102201829 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: MARIO
Cognome: PANDOLCE
Codice Unico Personale: 101918134937
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:02/03/2023
luogo iniziale del fatto segnalato:ASOLO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:RAFFAELE VEMOCCHI DELLA M.T. SPA VIA DEL CARPINO 8 A SANTARCANGELO DI ROMAGNA (RN)

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Nonostante mio precedente RDN 132230144437 del 20/12/2022 per ingiunzione di pagamento 9442/DE/I N.206 del 6/12/2022, relativo ad una violazione del codice della strada comminatami da UNIONE DEI COMUNI MARCA OCCIDENTALE DI VEDELAGO di VEDELAGO (TV) la M.T. SPA con firma RAFFAELE VERNOCCHI mi rimanda SOLLECITO DI PAGAMENTO n. rep. 1707/DE/S/79 con data 14.03.2023. Ho già provveduto con nuovo RDN 130605101348699 pari data a ribadire che in quanto Veneto in autodeterminazione pertanto ogni atto di istituzione italiana che occupa illegalmente i Territori della Serenissima Repubblica di Venezia sono nulli.
Sono a denunciare e il responsabile del procedimento per violazione dell’art. 2 paragrafo 4 della CARTA DELLE NAZIONI UNITE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
MARIO PANDOLCE

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130605102201829) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.03.31 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130602165841385

Oggetto: 2023.03.31 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130602165841385 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:30 MARZO 2023
luogo iniziale del fatto segnalato:TRAMITE CHIAMTE DA PREFISSO 041 – CONTEA DI VENEZIA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:BANCA INTESA SANPAOLO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In riferimento alle mie SPN – 0130524135719652 del 22 marzo 2023, SPN – 0130525121229203 del 23 marzo 2023, SPN – 0130526150836421 del 24 marzo 2023, SPN – 0130529123801948 del 27 marzo 2023, SPN – 0130530134316474 del 28 marzo 2023, SPN – 0130600152846039 del 29 marzo 2023, SPN – 0130601143128196 del 30 marzo 2023, preciso che anche nella giornata di giovedì 30 marzo 2023, è proseguita l’incessante attività di stalking che banca intesa perpetra nei miei confronti al fine di ottenere una chiamata telefonica registrata.

Di seguito l’elenco di tutte le chiamate ricevute in data 30 marzo 2023 a partire dalle ore 11:44 fino alle 19:38 per un totale di 16 chiamate effettuate con cadenza di circa mezz’ora circa dall’altra:

041 5455629 delle 11:44
041 5455632 delle 12:17
041 5455672 delle 12:48
041 5455624 delle 13:19
041 5455633 delle 13:51
041 5455639 delle 14:22
041 5455686 delle 14:54
041 5455637 delle 15:26
041 5455685 delle 15:58
041 5455683 delle 16:29
041 5455606 delle 17:02
041 5455678 delle 17:33
041 5455659 delle 18:05
041 5455602 delle 18:35
041 5455685 delle 19:07
041 5455647 delle 19:38

Aggiungo inoltre che anche oggi 31 marzo 2023 mentre sto scrivendo la presente denuncia (ore 16:50), non ho ricevuto alcuna chiamata da parte della crociata degli stalker di banca intesa.
Denuncerò ulteriori sviluppi in merito qualora dovessero iniziare di nuovo episodi di stalkeraggio.

Preciso inoltre quanto segue:

– in data 13 marzo 2023 avevo notificato a SCIARILLO ANTONELLA di banca intesa la mia SPN – 0130515164950830 del 13 marzo 2023, nella quale denunciavo ASSE FINANZIARIO EURO-ATLANTICO – STATO STRANIERO ITALIANO E TUTTI SUOI ENTI E/O ISTITUZIONI, per le difficoltà finanziarie a cui famiglie e imprese Venete coattivamente soccombono;
– in data 20 marzo 2023 banca intesa ha prelevato dal conto sul quale mi è stato erogato un mutuo per l’acquisto della mia casa, una cifra pari a circa la metà della rata in scadenza al 28 febbraio 2023, lasciando sul conto euro 100,00;
– in data 22 marzo 2023 (SPN – 0130524135719652), sono iniziate le rappresaglie da parte degli stalker di banca intesa;
– in data 28 marzo 2023 ho provveduto a effettuare un bonifico sul conto intesa dove mi è stato erogato il mutuo per la somma di euro 900,00 al fine di coprire la rata in scadenza al 31 marzo 2023.
– le crociate degli stalker di banca intesa sono proseguite fino a tutta la giornata del 30 marzo 2023, come da SPN;
– in data odierna 31 marzo 2023 non sono pervenute chiamate o tentativi di chiamate dai numeri recanti prefisso 041 oggetto delle mie precedenti SPN.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130602165841385) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.03.30 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130601143128196

Oggetto: 2023.03.30 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130601143128196 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:29 MARZO 2023
luogo iniziale del fatto segnalato:TRAMITE CHIAMTE DA PREFISSO 041 – CONTEA DI VENEZIA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:BANCA INTESA SANPAOLO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In riferimento alle mie SPN – 0130524135719652 del 22 marzo 2023, SPN – 0130525121229203 del 23 marzo 2023, SPN – 0130526150836421 del 24 marzo 2023, SPN – 0130529123801948 del 27 marzo 2023, SPN – 0130530134316474 del 28 marzo 2023, SPN – 0130600152846039 del 29 marzo 2023, preciso che anche nella giornata di mercoledì 29 marzo 2023, è proseguita l’incessante attività di stalking che banca intesa perpetra nei miei confronti al fine di ottenere una chiamata telefonica registrata.

Di seguito l’elenco di tutte le chiamate ricevute in data 29 marzo 2023 a partire dalle ore 11:44 fino alle 19:45 per un totale di 16 chiamate effettuate con cadenza di circa mezz’ora circa dall’altra:

041 5455670 delle 11:44
041 5455656 delle 12:25
041 5455685 delle 12:57
041 5455601 delle 13:28
041 5455645 delle 13:59
041 5455652 delle 14:30
041 5455663 delle 15:02
041 5455650 delle 15:33
041 5455610 delle 16:04
041 5455681 delle 16:37
041 5455632 delle 17:08
041 5455641 delle 17:38
041 5455639 delle 18:10
041 5455606 delle 18:42
041 5455687 delle 19:13
041 5455687 delle 19:45

Aggiungo inoltre che anche oggi 30 marzo 2023 mentre sto scrivendo la presente denuncia (ore 14:30), la crociata degli stalker di banca intesa è iniziata alle ore 11:44 e ho già ricevuto 6 chiamate.

Denuncerò ulteriori sviluppi in merito a questi episodi di stalkeraggio.

Preciso inoltre che in data 28 marzo 2023, ho provveduto a effettuare un bonifico sul conto intesa dove mi è stato erogato il mutuo per la somma di euro 900,00 al fine di coprire la rata in scadenza al 31 marzo 2023.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130601143128196) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.03.29 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130600152846039

Oggetto: 2023.03.29 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130600152846039 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:28 MARZO 2023
luogo iniziale del fatto segnalato:TRAMITE CHIAMTE DA PREFISSO 041 – CONTEA DI VENEZIA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:BANCA INTESA SANPAOLO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In riferimento alle mie SPN – 0130524135719652 del 22 marzo 2023, SPN – 0130525121229203 del 23 marzo 2023, SPN – 0130526150836421 del 24 marzo 2023, SPN – 0130529123801948 del 27 marzo 2023, SPN – 0130530134316474 del 28 marzo 2023, preciso che anche nella giornata di martedì 28 marzo 2023, è proseguita l’incessante attività di stalking che banca intesa perpetra nei miei confronti al fine di ottenere una chiamata telefonica registrata.

Di seguito l’elenco di tutte le chiamate ricevute in data 28 marzo 2023 a partire dalle ore 11:44 fino alle 19:43 per un totale di 16 chiamate effettuate con cadenza di circa mezz’ora circa dall’altra:

041 5455601 delle 11:44
041 5455602 delle 12:23
041 5455623 delle 12:54
041 5455622 delle 13:26
041 5455626 delle 13:57
041 5455622 delle 14:28
041 5455614 delle 15:00
041 5455692 delle 15:32
041 5455647 delle 16:03
041 5455666 delle 16:34
041 5455663 delle 17:05
041 5455668 delle 17:37
041 5455661 delle 18:09
041 5455650 delle 18:41
041 5455655 delle 19:12
041 5455692 delle 19:43

Aggiungo inoltre che anche oggi 29 marzo 2023 mentre sto scrivendo la presente denuncia (ore 15:30), la crociata degli stalker di banca intesa è iniziata alle ore 11:44 e ho già ricevuto 7 chiamate.
Denuncerò ulteriori sviluppi in merito a questi episodi di stalkeraggio.

Preciso inoltre che ieri 28 marzo 2023, ho provveduto a effettuare un bonifico sul conto intesa dove mi è stato erogato il mutuo per la somma di euro 900,00 al fine di coprire la rata in scadenza al 31 marzo 2023.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130600152846039) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.03.28 – BALDASSARI STEFANO – SPN – 0130530121237141

Oggetto: 2023.03.28 – BALDASSARI STEFANO – SPN – 0130530121237141 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: STEFANO
Cognome: BALDASSARI
Codice Unico Personale: 102224153669
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:28/03/2023
luogo iniziale del fatto segnalato:AUTOSTILE PESCANTINA
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:SOLORI

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Buongiorno sta mattina mi sono recato ad Autostile di Pescantina per far demolire la mia automobile, ma mi è stato riferito che non si poteva procedere alla demolizione perché l’agenzia Solori di Verona ha fatto un fermo amministrativo sulla mia auto per un importo di circa 500 euro.
Io avevo già fatto all’agenzia Solori due rigetti e una denuncia alla Polisia Veneta, nonostante tutto ciò non ho ricevuto nessuna comunicazione del fermo amministrativo e non mi è stato rilasciato neanche sta mattina una carta per sapere chi ha emesso il fermo.
Non trovo corretto che un’azienda privata che lavora per terzi, possa fare dei fermi amministrativi nei nostri confronti.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
STEFANO BALDASSARI

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130530121237141) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.03.28 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130530134316474

Oggetto: 2023.03.28 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130530134316474 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:27 MARZO 2023
luogo iniziale del fatto segnalato:TRAMITE CHIAMTE DA PREFISSO 041 – CONTEA DI VENEZIA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:BANCA INTESA SANPAOLO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In riferimento alle mie SPN – 0130524135719652 del 22 marzo 2023, SPN – 0130525121229203 del 23 marzo 2023, SPN – 0130526150836421 del 24 marzo 2023, SPN – 0130529123801948 del 27 marzo 2023, preciso che anche nella stessa giornata di lunedì 27 marzo 2023, è proseguita l’incessante attività di stalking che banca intesa perpetra nei miei confronti al fine di ottenere una chiamata telefonica registrata.

Di seguito l’elenco di tutte le chiamate ricevute in data 27 marzo 2023 a partire dalle ore 11:44 fino alle 19:16 per un totale di 15 chiamate effettuate con cadenza di circa mezz’ora circa dall’altra:

041 5455668 delle 11:44
041 5455621 delle 12:26
041 5455651 delle 12:58
041 5455628 delle 13:29
041 5455649 delle 14:01
041 5455689 delle 14:32
041 5455621 delle 15:03
041 5455613 delle 15:36
041 5455615 delle 16:08
041 5455611 delle 16:39
041 5455667 delle 17:11
041 5455611 delle 17:42
041 5455626 delle 18:13
041 5455656 delle 18:44
041 5455655 delle 19:16

Aggiungo inoltre che anche oggi 28 marzo 2023 mentre sto scrivendo la presente denuncia (ore 12:30), la crociata degli stalker di banca intesa è iniziata alle ore 11:44 e ho già ricevuto 4 chiamate.
Denuncerò ulteriori sviluppi in merito a questi episodi di stalkeraggio.

Preciso inoltre quanto segue:

– ieri pomeriggio/sera ho visionato il conto corrente e ho visto che in data 20 marzo 2023 avevano provveduto a prelevare una somma pari a circa la metà della rata del mutuo;

– fra oggi e domani provvederò ad accreditare sul conto intesa dove mi è stato erogato il mutuo una somma di euro 900,00 al fine di coprire la rata in scadenza al 31 marzo 2023.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130530134316474) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.03.27 – MORI VASANTH RICCARDO – SPN – 0130529084119518

Oggetto: 2023.03.27 – MORI VASANTH RICCARDO – SPN – 0130529084119518 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: VASANTH RICCARDO
Cognome: MORI
Codice Unico Personale: 2019521183501
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:25/01/2023
luogo iniziale del fatto segnalato:UFFICIO BANCA PIEVE DI SOLIGO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:IMPIEGATI DELLA BANCA UNICREDIT E SORIT SPA. SAVNO?

DENUNCIA QUANTO SEGUE
il 25 gennaio 2023 mi accorgo che utilizzando il bancomat unicredit personale non riusciva a prelevare, mi trovavo bloccato nell’ eseguire l’operazione; alchè il giorno 27 gennaio chiamo la banca unicredit di Pieve di Soligo, dove avevo il conto, per capire il problema; al telefono un tale mi risponde che c’è un pignoramento nei miei confronti da parte di un agenzia di riscossione chiamatesi Sorit Spa; chiedo chiarimenti ed informazioni a riguardo e l’impiegato bancario mi risponde ripetutamente in modo sgarbato che dovevo pagare 608,08 euro e di contattare l’agenzia e basta mettendo giù il telefono; ho richiamato dopo 5 minuti per avere maggiori informazioni di contatto dell’ agenzia di riscossione e mi risponde l’impiegata Tonon Lorena confermandomi che c’era un pignoramento in corso; io le ho risposto che non potevano bloccare il mio conto senza avvisarmi e lei ha detto che potevano farlo perché era una disposizione di un tribunale italiano; ho chiesto un appuntamento con lei e lei mi ha detto di sì dicendomi che avrebbe detto la stessa cosa che diceva al telefono. Trovandoci comunque in sede unicredit a pieve di soligo a tu per tu la stessa signora, dopo che avevo precedentemente saldato il “ debito “ attraverso un bonifico, mi ha detto che secondo lei poteva essere la Savno ente deputato al pagamento dei rifiuti ad aver mosso il pignoramento e che non mi dava alcun riferimento scritto in merito al pignoramento stesso. In una situazione di difficoltà economica mi avevano creato ulteriori disagi. Ho chiesto di chiudere il conto visto il loro comportamento e la signora Tonon ha detto che avrebbe mandato una lettera con l’effettiva chiusura visto che le avevo lasciato uno scritto personale dove affermavo di voler estinguere c/c. Il giorno 17.03.2023 la signora Tonon mi ha mandato una mail indicandomi di mettermi in contatto con la sua collega Ferrazza Michela con le stesse specificità lavorativa previo un appuntamento telefonico con la medesima. Il giorno 20.03 chiamo la signora Tonon telefonicamente per capire come mai dovessi andare dalla signora Ferrazza e la risposta è stata che avevo un accredito da avere dalla banca stessa di 356,77 euro e che sarei dovuto andare dalla Ferrazza in sede unicredit filiale di Feltre Peschiera per firmare la chiusura effettiva del conto. Il giorno 21.03.2023 chiamo la signora Ferrazzo e ci accordiamo per l’ appuntamento per il giorno 23.03. Quando mi sono presentato nella filiale di Feltre la signora Ferrazzo mi riceve e mi chiede i documenti di riconoscimento ; le ho detto che non ce l’ avevo e che le avrei fatto una autodichiarazione; la signora mi ha risposto che potevo essere chiunque e mi ha chiesto del PERMESSO DI SOGGIORNO; ( …ma io dico: se ho parlato della mail della sua collega di pieve di soligo, della conversazione telefonica per stabilire l’ appuntamento ecc…); alchè l’ho invitata a telefonare la collega e di informarsi; dopo aver messaggiato via telematica con la collega di Pieve la signora Ferrazza ha proceduto nell’ eseguire le varie operazioni colloquiando con me anche un po’ in lingua veneta ( chissà perché ). Mi sono sentito offeso da cittadino veneto quando mi ha chiesto il permesso di soggiorno e il documento di riconoscimento italiano ( non ha fatto il passaggio di consegne adeguatamente con la collega ). Chiedo al Mlnv-Gvp di intervenire sull’ atto dell’ agenzia di riscossione Sorit Spa e sulla banca unicredit di pieve che non mi ha avvisato e ha bloccato senza il mio consenso il conto
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
VASANTH RICCARDO MORI

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130529084119518) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.03.27 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130529123801948

Oggetto: 2023.03.27 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130529123801948 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:24 MARZO 2023
luogo iniziale del fatto segnalato:TRAMITE CHIAMTE DA PREFISSO 041 – CONTEA DI VENEZIA; UNA DA PREFISSO 010 GENOVA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:BANCA INTESA SANPAOLO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In riferimento alle mie SPN – 0130524135719652 del 22 marzo 2023, SPN – 0130525121229203 del 23 marzo 2023, SPN – 0130526150836421 del 24 marzo 2023, preciso anche nella stessa giornata di venerdì 24 marzo 2023, è proseguita l’incessante attività di stalking che banca intesa perpetra nei miei confronti al fine di ottenere una chiamata telefonica registrata.

Di seguito l’elenco di tutte le chiamate ricevute in data 24 marzo 2023 a partire dalle ore 11:44 fino alle 19:19 per un totale di 15 chiamate effettuate con cadenza di circa mezz’ora circa dall’altra:

041 5455676 delle 11:44
041 5455673 delle 12:23
010 5504796 delle 12:55 (è cambiato il numero e il prefisso ma la cadenza oraria corrisponde, non ho ricevuto infatti la chiamata da prefisso 041)
041 5455699 delle 13:29
041 5455617 delle 14:00
041 5455601 delle 14:34
041 5455640 delle 15:10
041 5455623 delle 15:41
041 5455658 delle 16:12
041 5455667 delle 16:43
041 5455632 delle 17:15
041 5455623 delle 17:46
041 5455647 delle 18:17
041 5455614 delle 18:48
041 5455677 delle 19:19

Aggiungo inoltre che anche oggi 27 marzo 2023 mentre sto scrivendo la presente denuncia (ore 12:35), la crociata degli stalker di banca intesa è iniziata alle ore 11:44 e ho già ricevuto 2 tentativi di contatto.
Denuncerò ulteriori sviluppi in merito a questi episodi di stalkeraggio.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130529123801948) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.03.25 – TARANTINO LUIGI – SPN – 0130527234212029

Oggetto: 2023.03.25 – TARANTINO LUIGI – SPN – 0130527234212029 – referente: CERNIDE 587

DENUNCIANTE
Nome: LUIGI
Cognome: TARANTINO
Codice Unico Personale: 131511182727
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:23.03.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:ASOLO, VIA CAVIN DEI CAVAI 19/E
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:AGENZIA DELLE ENTRATE – RISCOSSIONE DI TREVISO – UFFICIALE DI RISCOSSIONE DE BACCO MASSIMO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Nonostante i miei rigetti effettuati:
RDN 132137144557 del 27.11.2022 contro cartella di pagamento n. 11320220012729501000,
RDN 132026192641 del 16.10.2022 contro cartella di pagamento n. 11320220007160720000,
RDN 13172014715 del 10.07.2022 contro cartella di pagamento n. 11320210008467282000,
RDN 131720141045 del 10.07.2022 contro cartella di pagamento n. 11320210006863036000,
RDN 131511183023 del 01.05.2022 contro cartella di pagamento n. 11320210004447056000,
RDN 13151375116 del 03.05.2022 contro intimazione pagamento n. 11320229001019070/000,
tutti relativi a bollo auto,
ricevo VERBALE DI PIGNORAMENTO per autoveicolo di mia proprietà targato GF035YT.
Ho provveduto a redigere nuovo RDN 0130527221606023 riconfermando la mia autodeterminazione Veneta per cittadinanza e nazionalità presso il GVP del MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL POPOLO VENETO specificando anche che tutti gli atti e/o provvedimenti di pignoramento, di confisca, di sequestro di beni immobili e/o mobili registrati, e in ogni caso tutti gli atti e/o provvedimenti esecutivi e/o ablativi comunque denominati, posti essere da qualsiasi autorità di occupazione straniera italiana e/o ente concessionario incaricato, sono privi di qualsiasi effetto giuridico in quanto posti in essere in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori occupati della Repubblica Veneta e altresì in difetto assoluto di competenza, ovvero in regime di incompetenza assoluta per materia e per territorio.
Pertanto, ogni e qualsiasi atto e/o provvedimento in parola, in ogni sua fase e/o grado del procedimento comunque iniziato, di qualsiasi autorità e/o ente e/o concessionario straniero italiano è a tutti gli effetti INESISTENTE, ovvero “tanquam non esset”.
Per l’effetto, ogni e qualsiasi bene immobile e/o mobile registrato rimane a tutti gli effetti di proprietà dei soggetti esecutati e deve essere reintegrato, senza indugio, nel pieno possesso e disponibilità dell’avente diritto.
Denuncio pertanto AGENZIA DELLE ENTRATE RISCOSSIONE DI TREVISO e l’ufficiale della riscossione DE BACCO MASSIMO che per il loro comportamento anno senza alcun dubbio violato l’art. 2 parag. 4 della Carta delle Nazioni unite.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
LUIGI TARANTINO

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130527234212029) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.03.24 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130526150836421

Oggetto: 2023.03.24 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130526150836421 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:23 MARZO 2023
luogo iniziale del fatto segnalato:TRAMITE CHIAMTE DA PREFISSO 041 – CONTEA DI VENEZIA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:BANCA INTESA SANPAOLO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In riferimento alla mia SPN – 0130524135719652 del 22 marzo 2023 e quella del giorno successivo 23 marzo 2023, preciso anche nella giornata di ieri 23 marzo 2023, continuano incessanti i tentativi da parte di banca intesa di contattarmi telefonicamente e registrare la chiamata.

Di seguito l’elenco di tutte le chiamate ricevute in data 23 marzo 2023 a partire dalle ore 11:45 fino alle 19:45 per un totale di 16 chiamate perpetrate con cadenza di circa mezz’ora circa dall’altra:

041 5455612 delle 11:45
041 5455638 delle 12:17
041 5455609 delle 12:52
041 5455673 delle 13:23
041 5455621 delle 13:55
041 5455650 delle 14:26
041 5455604 delle 14:58
041 5455633 delle 15:32
041 5455645 delle 16:04
041 5455632 delle 16:36
041 5455636 delle 17:07
041 5455656 delle 17:39
041 5455650 delle 18:11
041 5455666 delle 18:42
041 5455652 delle 19:13
041 5455654 delle 19:45

Aggiungo inoltre che anche oggi 24 marzo 2023 mentre sto scrivendo la presente denuncia (ore 15:10), la crociata degli stalker di banca intesa è iniziata alle ore 11:45 e sta continuando con ben 7 chiamate già ricevute.

Denuncerò ulteriori sviluppi in merito a questi episodi di stalkeraggio.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130526150836421) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.03.24 – MIREA CARLA MIRELA – SPN – 0130526182949115

Oggetto: 2023.03.24 – MIREA CARLA MIRELA – SPN – 0130526182949115 – referente: CERNIDE 1006

DENUNCIANTE
Nome: CARLA MIRELA
Cognome: MIREA
Codice Unico Personale: 131138193942
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:ANNO 2018
luogo iniziale del fatto segnalato:PROVINCIA DI VERONADO
soggetti ritenuti responsabili:SCONOSCIUTI MA RICONOSCIBILI
Precisazione:DOTT. EROS ZENERE

DENUNCIA QUANTO SEGUE
L’agenzia Solori in data 22/03/2023 mi ha mandato l’ennesima lettera riferita a una sanzione amministrativa data 2018, abbiamo gia’ fatto due rigetti, il primo rigetto e’ in data 28/09/2022 e il secondo in data 02/11/2022, ma continuano a mandarmi lettere.
Intimandomi di pagare entro sessanta giorni.
Io non ritengo giusto pagare delle sanzioni amministrative dal governo italiano essendo autodeterminata nel Governo Veneto.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
CARLA MIRELA MIREA

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130526182949115) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.03.23 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130525121229203

Oggetto: 2023.03.23 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130525121229203 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:22 MARZO 2023
luogo iniziale del fatto segnalato:TRAMITE CHIAMTE DA PREFISSO 041 – CONTEA DI VENEZIA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:BANCA INTESA SANPAOLO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In riferimento alla mia SPN – 0130524135719652 del 22 marzo 2023, sottolineo che sempre nella giornata di ieri 22 marzo 2023, banca intesa ha continuato insistentemente perpetrando il loro obiettivo di riuscire a contattarmi telefonicamente e registrare la chiamata. I vari tentativi messi in atto sono continuati anche dopo l’orario di invio della mia segnalazione sopra identificata.

L’opera di stalkeraggio lanciata nei miei confronti nella giornata di ieri, per una sola rata del finanziamento non pagata, le cui motivazioni erano state chiaramente comunicate mediante la mia precedente SPN – 0130515164950830 del 13 marzo 2023, notificata a antonella.sciarrillo@intesasanpaolo.com , è continuata per circa 8 ore con cadenza di ogni mezz’ora circa. Di seguito riporto la lista delle chiamate in entrata:

041 5455645 delle 11:44
041 5455673 delle 12:16
041 5455653 delle 12:47
041 5455673 delle 13:20
041 5455696 delle 13:51
041 5455608 delle 14:25
041 5455662 delle 14:58
041 5455651 delle 15:30
041 5455689 delle 16:19
041 5455664 delle 16:49
041 5455623 delle 17:21
041 5455691 delle 17:52
041 5455617 delle 18:24
041 5455634 delle 18:55
041 5455626 delle 19:27

Aggiungo inoltre che oggi 23 marzo 2023 mentre sto scrivendo la presente denuncia (ore 12:10), hanno già dato il via alla crociata odierna con una prima chiamata, di oggi 23 marzo 2023, proveniente dallo 041 5455612 delle 11:45.

Denuncerò ulteriori sviluppi.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130525121229203) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.03.23 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130525152633283

Oggetto: 2023.03.23 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130525152633283 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PERSONA INFORMATA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:21 MARZO 2023
luogo iniziale del fatto segnalato:FONTE GIORNALISTICA: IL MATTINO DI PADOVA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:LUCA ZAIA – MARIO CONTE – SERGIO GIORDANI – MARCO DORI

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Fonte giornalistica IL MATTINO DI PADOVA:

https://mattinopadova.gelocal.it/regione/2023/03/21/news/figli_coppie_gay_veneto-12712890/

il giornale intitola:

Da Padova a Treviso, dal Pd alla Lega, i sindaci ribelli che registrano i figli di coppie omogenitoriali

e cita:

il sindaco del comune italiano di Padova, Sergio Giordani
il sindaco del comune italiano Treviso, Mario Conte
il sindaco del comune italiano Mira, Contea di Venezia, Marco Dori

mentre,

il presidente della regione italiana veneto, Luca Zaia, da come si legge sembra voler celare il suo posizionamento utilizzando la seguente affermazione: “la mia libertà finisce dove inizia la tua e viceversa”.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130525152633283) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.03.22 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130524135719652

Oggetto: 2023.03.22 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130524135719652 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:22 MARZO 2023
luogo iniziale del fatto segnalato:TRAMITE CHIAMTE DA PREFISSO 041 – CONTEA DI VENEZIA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:BANCA INTESA SANPAOLO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Oggi 22 marzo 2023 dalle ore 11:44 sono stato bersagliato di chiamate provenienti dai seguenti numeri:
041 5455645 delle 11:44
041 5455673 delle 12:16
041 5455653 delle 12:47
041 5455673 delle 13:20
041 5455696 delle 13:51
Mentre scrivo la presente denuncia sono le ore 14:00 circa.
Ho risposto alla chiamata delle 12:47 e la persona con voce di donna che parlava mi ha avvertito la telefonata proveniva da BANCA INTESA e aggiunse “un attimo perché questa chiamata deve essere registrata” e io ho prontamente riattaccato.
Cambiando sole le ultime due cifre dei numeri di telefono di tutte le chiamate deduco che la provenienza sia la stessa.
In data 15 marzo 2023 alle ore 14:23 avevo notificato tramite e-mail antonella.sciarrillo@intesasanpaolo.com , la mia SPN – 0130515164950830 del 13 marzo 2023, avvisando SCIARRILLO ANTONELLA, dipendente del medesimo istituto che quel giorno premendo il tasto magico nel suo computer ha di fatto creato il denaro da erogare quale finanziamento per l’acquisto della abitazione dove abito con la mia famiglia, che in virtù di quanto riportato nella denuncia notificatale avrei potuto avere dei ritardi di pagamento.

A oggi 22 marzo 2023 risulta non pagata la rata del 28 febbraio 2023, ma loro incalzano già con insistenza, quasi come se la mia buona fede nel dichiarare quali sono gli impedimenti in questo difficile periodo, promettendo al tempo stesso di recuperare qualora le ostilità diminuissero, fosse stata volontariamente ignorata.

Denuncerò ulteriori sviluppi.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

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POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130524135719652) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.03.22 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130524141650145

Oggetto: 2023.03.22 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130524141650145 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PERSONA INFORMATA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:20 MARZO 2023
luogo iniziale del fatto segnalato:ILFATTOQUOTIDIANO.IT
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:CONTE MARIO (SINDACO DEL COMUNE ITALIANO DI TREVISO) – ZAIA LUCA (PRESIDENTE DELLA REGIONE ITALIANA VENETO)

DENUNCIA QUANTO SEGUE
CONTE MARIO AFFERMA CHE “TRASCRIVERE REGOLARMENTE I FIGLI DELLE COPPIE GAY ALL’ANAGRAFE E’ UN ESIGENZA SACROSANTA”.

ZAIA LUCA HA DI FATTO DATO IL VIA LIBERA PER UN CENTRO DI CAMBIO SESSO A PADOVA.

fonte della notizia:

https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/03/20/mario-conte-il-sindaco-leghista-di-treviso-che-trascrive-i-figli-di-coppie-gay-esigenze-sacrosante-dare-risposte-a-queste-famiglie/7102894/
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130524141650145) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.03.22 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130524153545474

Oggetto: 2023.03.22 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130524153545474 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PERSONA INFORMATA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:VENERDì 17 MARZO 2023
luogo iniziale del fatto segnalato:TREVISO – PIAZZA VITTORIA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:CONTE MARIO (SINDACO DEL COMUNE ITALIANO DI TREVISO) – PREFETTO ITALIANO SIDOTI – QUESTORE ITALIANO DE BERNARDIN

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Uno spettacolo indegno quello acconsentito e messo in scena dal sindaco del comune italiano di Treviso CONTE MARIO, in accordo con il prefetto italiano SIDOTI e il questore italiano DE BERNARDIN, che sfruttano dei bambini delle elementari come arma per continuare la loro folle corsa neocolonialista e razzista contro il POPOLO VENETO. Bambini di fatto obbligati a cantare un inno di una patria che non è la loro e dei quali non importa nulla, sfruttando ancora una volta l’inconsapevolezza di chi non può per ovvie ragioni ancora comprendere; vittime innocenti della barbaria di coloro che pur di non arrendersi divorano e si nutrono di qualsiasi cosa. Bambini, inneggiati a recitare la filastrocca in omaggio al tricolore di quello stato straniero che come ringraziamento non si fa scrupoli a condurli alla miseria e alla fame.
Come si può definire tutto questo ? … Non credo che l’iniziativa sia partita dai bambini, cosiccome non penso che gli sia stato esternato il significato di quanto hanno recitato e cantato.

fonte notizia:

https://tribunatreviso.gelocal.it/regione/2023/03/17/video/unita_ditalia_a_treviso_il_coro_dei_bambini_delle_elementari_che_cantano_linno-12699592/

https://www.informazione.it/a/6673385B-7451-48D2-B91D-888D0C725E79/Unita-d-Italia-A-Treviso-il-coro-dei-bambini-delle-elementari-che-cantano-l-Inno
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130524153545474) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.03.22 – COLBERTALDO GIUSEPPE – SPN – 0130524232615103

Oggetto: 2023.03.22 – COLBERTALDO GIUSEPPE – SPN – 0130524232615103 – referente: CERNIDE 587

DENUNCIANTE
Nome: GIUSEPPE
Cognome: COLBERTALDO
Codice Unico Personale: 122133135315
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:20.03.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:SAN ZENONE DEGLI EZZELINI
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:DOTT.SSA ELENA TESO RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO POLIZIA LOCALE DI TREVISO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Nonostante i miei RDN E SPN
RDN 13143511257 del 25.04.2022,
RDN 01305042003190478 del 02.03.2023
SPN 0130504201533457 del 02.03.2023
La polizia locale di Treviso, ora nella persona responsabile del procedimento dott.ssa Elena Teso, per un verbale di violazione italiano del codice della strada n. 1197553r/2022, continua a perseguitarmi, continuando a confermare la sua illegale azione essendo in difetto assoluto per territorio e giurisdizione nella Repubblica di Venezia, ignorando miei RDN E SPN. Penso che questo violi senza dubbio l’art. 2 parag. 4 della Carta delle Nazioni Unite. Per questo motivo son a denunciare la responsabile del procedimento sudetto.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GIUSEPPE COLBERTALDO

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130524232615103) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.03.20 – PENZO LUISA – SPN – 0130522130718488

Oggetto: 2023.03.20 – PENZO LUISA – SPN – 0130522130718488 – referente: ME MEDESIMA

DENUNCIANTE
Nome: LUISA
Cognome: PENZO
Codice Unico Personale: 28072015101001
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:13.03.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:BELLUNO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:AZIENDA PRIVATA ITALIANA AREA SRL DI MONDOVI’-CUNEO ED IN PARTICOLARE TAMBUSCIO VALERIA RESPONSABILE PROCEDIMENTO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Nonostante i RDN e l’APM seguenti:
1) RDN 1117351136 del 25.07.2020
2) RDN 12183113254 del 21.08.2021
3) RDN 121912181618 del 02.09.2021
4) RDN 132222131428 del 12.12.2022
5) RDN 141114143614 del 04.01.2023
6) APM 1411111514478 del 06.01.2023

L’azienda privata italiana Area srl di Mondovì (Cuneo) ed in particolare TAMBUSCIO VALERIA, quale responsabile del procedimento di riscossione coattiva nei miei confronti relativo al verbale italiano della polizia locale di Treviso (verbale V 1106270-20V), CONTINUA A PERSEGUITARMI CON LE SUE COMUNICAZIONI SCRITTE continuando a confermare la sua illegale azione coattiva suddetta senza una formale legale comunicazione.
Nonostante io abbia sempre confutato tutto ciò che la TAMBUSCIO VALERIA dichiara nelle sue comunicazioni, ella continua ad ignorare le mie parole attestanti la mia legalità e la sua illegalità d’azione nei Territori della Serenissima Patria.
Nonostante io abbia chiarito alla TAMBUSCIO VALERIA che la sottoscritta notifica Rigetti ,oltre all’ Avviso a Pubblica Menzione, e non come lei invece dichiara “istanze di revisione”, ella continua ad ignorare ciò che dichiaro insistendo con articoli di legge italiana che sappiamo essere illegali nei Territori della Repubblica di Venezia.
Nonostante io abbia chiesto alla TAMBUSCIO VALERIA di inviarmi copia dell’atto di cessione dei miei dati personali ,ella tace.(U.C.C. 1-103)
Nonostante io in passato abbia chiesto alla TAMBUSCIO VALERIA di inviarmi copia della licenza di pubblica sicurezza per il recupero crediti, ella mai ha risposto in merito.
Ho denunciato tutto questo oggi, con ulteriore RDN di RDN (0130522124317007 del 20.03.2023) che invio ,insieme a questa mia Denuncia ,al sindaco di Treviso , Conte Mario, alla polizia locale di Treviso ed in ultima alla Tambuscio Valeria, informando naturalmente il mio Governo Veneto Provvisorio per l’ISCRIZIONE A RUOLO GIUDIZIARIO DELLA SUDDETTA TAMBUSCIO VALERIA.
Invito la TAMBUSCIO VALERIA in particolare a farsi una cultura giuridica delle vincolanti Norme U.C.C. e delle conseguenze derivanti dalle violazioni delle stesse ,nonché l’aggravio delle proprie responsabilità relativamente ad un probabile STALKING GIUDIZIARIO per atti persecutori, ex art.612 bis c.p. (da cui si evidenziano azioni moleste per le reiterate pretese risarcitorie in sede civile, amministrativa)
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
LUISA PENZO

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130522130718488) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.03.16 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130518115115748

Oggetto: 2023.03.16 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130518115115748 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:VENERDì 3 MARZO 2023 ALLE ORE 09:20
luogo iniziale del fatto segnalato:VILLORBA (CONTEA DI TREVISO)
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:SCIARRILLO ANTONELLA (ALLE DIPENDENZE DI BANCA INTESASANPAOLO)

DENUNCIA QUANTO SEGUE
L’asse finanziario euro-atlantico sta mettendo in seria difficoltà famiglie e imprese.

Premessa:
venerdì 3 marzo 2023 alle ore 09:20 ho ricevuto una chiamata (della durata di 2 minuti) dal numero 0422 618328 dal quale parlava SCIARRILLO ANTONELLA, persona che presta, agli effetti pratici, servigi all’impero sopra menzionato, in quanto alle dipendenze di banca “intesa sanpaolo”, in forza presso la filiale di Villorba (Contea di Treviso), istituto di credito che mi ha erogato un finanziamento per la casa dove abito con la mia famiglia.
Il notaio italiano che ha stipulato l’atto di mutuo è stato da me ricusato nel rigetto del medesimo atto in quanto nullo perché emesso in difetto assoluto di giurisdizione, da un’autorità straniera italiana, ovvero in regime di incompetenza assoluta per territorio e per materia.

Svolgimento della chiamata:
Appena si apre la comunicazione mi chiede riscontro se sono io a rispondere e io confermo.
Mi informa del fatto che non c’era piena copertura per coprire la rata del mutuo in pagamento due giorni prima, ovvero il giorno 1 marzo 2023. Io gli dico che avrei provveduto a fare un bonifico per la parte mancante.
Non contenta, l’operatrice cambia tono e nel comunicarmi che “la rata era scaduta il giorno 1 marzo e che l’ultimo bonifico in ingresso era arrivato il giorno 21 febbraio”, sento che l’accentuarsi della sua arroganza ingloba anche un senso di sprezzo e sdegno nei mie confronti.
Con tono marcato della voce le ho letteralmente detto di dire ai suoi padroni che avrei provveduto a fare il bonifico per la parte mancante. Lei risentita della mia affermazione mi ha subito ripreso dicendomi che loro non hanno padroni.
La rendo altresì edotta del fatto che la situazione che si è generata e indotta dagli stessi padroni per cui lavora, elencandole gli strumenti che usano per mettere in difficoltà famiglie e imprese ovvero:
• creare denaro dal nulla;
• indurre inflazione;
• alzare i tassi di interesse per correggere l’inflazione;
Un gioco voluto e messo in atto col beneplacito dello stato straniero occupante italiano proprio con lo scopo di mettere in difficoltà famiglie e imprese.
Lei mi chiede quando pensavo di effettuare il bonifico e io gli ho risposto fra il 15 e il 20 del mese di marzo ovviamente a patto che la situazione indotta dall’impero finanziario euro-atlantico lo permetta.
Subito dopo mi comunica che ha già provveduto a pagare la rata per intero mandano di fatto il conto in negativo il che avrebbe generato sanzioni, costi e interessi.
Da un successivo mio controllo, ho constatato che “visivamente” il conto non risulta in rosso e pertanto la somma di denaro (a parte i 7 euro mensili di costo del conto corrente, che vengono detratti e che mi sembra sempre più assurdo per non dire altro) risulta in disponibilità. Non posso sapere se fuori conto abbia proceduto a calcoli diversi per i quali ancora io non trovo riscontro. Credo che abbia utilizzato tale minaccia (violazione articolo 2 paragrafo 4 Carta delle Nazioni Unite) per mettermi paura e arrivare poi a propormi quanto di seguito:
mi propone infatti di posticipare il pagamento delle rate al giorno 15 invece che al giorno 1 di ogni mese. Un subdolo tentativo che non risolverebbe nulla visto che la situazione generale creata rimane invariata. Per loro però potrebbe essere un’esca da utilizzare che per primo potrebbe produrre per loro un ulteriore vantaggio economico perché questa dilazione potrebbe innescare il calcolo di un rateo di interessi e secondo perché per ottenerla dovrei passare a firmare della documentazione.
Nel propormi questa alternativa percepisco in lei un senso di deliberata fierezza per avermela formulata, tanto che ho avuto l’impressione che questo fosse il suo vero obiettivo. Infatti questa soluzione ce l’aveva già pronta, si capiva benissimo senza alcun dubbio e il fatto di minacciare di portare il conto in rosso con aggravio di interessi e sanzioni fosse solo una tattica messa in atto che doveva fungere da innesco per indurmi ad accettare qualcosa di talmente tanto futile e inutile che per forza di cose avrebbe potuto celare dell’altro.
Mi riferisco ai test che stanno mettendo in atto per condurre il popolo ad accettare l’identità digitale.
A questo punto io le ho testualmente detto che siamo nel mezzo di una guerra generalizzata e che bisognava stare attenti a ciò che si firma.
Lei ha esclamato “mamma mia” quasi a volermi etichettare come “ignorante complottista” e ha riattaccato.

Considerazioni:
Ora l’ingiustizia ideata e caldeggiata dallo stato straniero occupante italiano, in accordo con l’asse finanziario euro-atlantico, che non riesco a comprendere è la seguente:
per un ritardo di due giorni vengo immediatamente vessato e minacciato per mezzo degli emissari dell’assenza finanziario euro-atlantico; mentre io avanzo parcelle per migliaia di euro, parcelle il cui pagamento e il cui impegno all’adempimento è stato riportato su di un atto notarile italiano e in presenza dell’avvocato del debitore, pagamento che doveva essere mesi fa effettuato a mio favore e non ancora pervenuto. Nonostante avvocato e notaio abbiano ricevuto notifica ufficiale in merito al non adempimento, questi ultimi non mi hanno mai dato prova di essersi pronunciati in favore di quanto pattuito, sollecitando di fatto il debitore, dimostrando il più completo menefreghismo.
Mi chiedo a quale filosofia si ispira l’operato di tutte queste parti.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130518115115748) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.03.14 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130516163125838

Oggetto: 2023.03.14 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130516163125838 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:A PARTIRE DA OTTOBRE 2018 FINO A OGGI
luogo iniziale del fatto segnalato:ALL’INTERNO DEI TERRITORI DELLA REPUBLICA DI VENETHIA – CONTEA DI ROVIGO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:MANCINO ANTONIO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
A ottobre 2018, al termine dell’ultima gara stagionale, ho affidato a MANCINO ANTONIO, titolare della squadra KCS con la quale ho gareggiato in quell’anno, il seguente materiale da competizione affinché, per tramite della sua competenza, potesse trovare per me uno o più acquirenti per quanto segue: kart marca CRG completo di motore, kart marca CRG senza motore, scocca marca CRG storta.
Nell’anno 2019 ho svolto con lui un paio di test con kart KZ e non ho preso parte ad alcuna competizione. In occasione di queste uscite ho chiesto informazioni in merito al materiale affidatogli e lui mi ha risposto che c’era qualcuno interessato ma ancora non aveva concluso.
Nel 2019 in occasione di una delle uscite in KZ ho provocato, per mia imperizia, un danno a un motore che a sistemazione ultimata, svolta da MANCINO ANTONIO, si è tradotto in un costo di euro 800. Per comunicarmi il prezzo della sistemazione il MANCINO ha trovato la voglia e il tempo di chiamarmi, cosiccome per sollecitare il pagamento. Io per dimostrargli la mia correttezza nei suoi confronti, mi sono letteralmente precipitato una domenica sera, credo di inizio maggio 2019 (non ricordo precisamente), a raggiungerlo presso l’uscita autostradale TRENTO NORD, tratta autostradale che percorreva per rientrare a Novara (dove all’epoca risiedeva) dalla GERMANIA dove, mi disse, aveva prestato assistenza al pilota M.L. in una gara del campionato europeo categoria kart KZ. Ricordo che con lui c’era un’altra persona ex pilota kart titolato B.G.
Da quella sera del 2019 e fino ad ora tutte le volte che provavo a chiamare il MANCINO, ricevevo in risposta un messaggio preimpostato del tipo … POSSO CHIMARTI PIU’ TARDI ? … SCUSA, ORA NON POSSO PARLARE … , per cui confidavo anche nel fatto che nel giro di qualche giorno sarei stato dallo stesso richiamato, ma ciò non accadeva.
Nel 2020, durante il lockdown, sono riuscito a parlarci e mi ero offerto di recarmi personalmente nella zona di Novara dove abitava per ritirare il mio materiale, dicendogli che per me le restrizioni non rappresentavano un problema, ma lui mi disse che entro breve si sarebbe trasferito nella zona di ROVIGO, facendomi capire che sarebbe stato più comodo per tutti. Gli detti retta e decisi di non insistere.
Si arriva dunque a dicembre 2021 quando dopo diversi tentativi di chiamate a vuoto, riesco a parlarci, gli chiedo di restituirmi il materiale e il MANCINO mi dice che a gennaio/febbraio 2022 si sarebbe recato a JESOLO per dei test e che per quell’occasione avrebbe provveduto ad avvisarmi in maniera tale da organizzarmi per ritirare il materiale.
Il tempo passò, fiducioso di un suo contatto, ma nulla. A giugno del 2022 gli scrissi un SMS ricordandogli ciò che mi aveva promesso. Mi risponde che si era dimenticato e aggiunse che avrebbe provveduto a farmi il conto di tutto il tempo che aveva tenuto in deposito il mio materiale, dopodiché mi avrebbe chiamato per il ritiro. Mai, prima di giugno 2022 aveva accennato circa eventuali indennizzi per il deposito del materiale, proprio perché non era mai stato contemplato; infatti l’accordo verbale consisteva solo ed esclusivamente nel vendere il materiale visto che per la professione che svolge avrebbe avuto sicuramente più contatti utili in merito. Se non voleva farlo bastava che me lo comunicasse che avrei provveduto a riprendermi il tutto.
Io gli faccio presente di tutti i tentativi che ho fatto per contattarlo al fine di riprendermi il materiale, ma il MANCINO si è limitato con superficialità a sostenere che ero io quello che non si era più fatto sentire, ribadendo comunque che mi avrebbe fatto sapere per andare a ritirare le mie cose.
Preciso inoltre, come si evince dai suoi SMS del 29 giugno 2022, che uno dei miei kart, da lui definito un rottame, valeva per sua stessa ammissione 400 euro; affermazione che così come da lui formulata mi fa dedurre che sia il prezzo al quale possa averlo venduto a qualcuno.
Passa ancora del tempo finché il 9 novembre 2022 gli scrivo un SMS in cui ribadisco che è dal 29 giugno 2022 che sto attendendo una sua chiamata per il ritiro.
Solo in questo momento mi comunica che a metà di agosto ha subito un furto. Ho chiesto copia della denuncia sia tramite e-mail che tramite SMS, inizialmente mi ha assicurato che me l’avrebbe mandata, ma fino a oggi nulla mi è pervenuto.
Il giorno 9 marzo 2023 sono stato informato che il MANCINO è ancora operativo nel settore kart, attualmente abita e/o ha la sede operativa a LOREO (Contea di ROVIGO) e sta per comprare casa a PORTO VIRO (Contea di ROVIGO).
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130516163125838) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.03.13 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130515164950830

Oggetto: 2023.03.13 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130515164950830 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:A PARTIRE DALL’ANNO 2022 E ANCORA IN CORSO
luogo iniziale del fatto segnalato:ALL’INTERNO DEI TERRITORI DELLA REPUBLICA DI VENETHIA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:ASSE FINANZIARIO EURO-ATLANTICO – STATO STRANIERO ITALIANO E TUTTI SUOI ENTI E/O ISTITUZIONI

DENUNCIA QUANTO SEGUE
L’asse finanziario euro-atlantico, con il beneplacito dello stato straniero occupante italiano e tutti i suoi enti e/o istituzioni, sta mettendo in seria difficoltà famiglie e imprese Venete e io sono parte di queste.
Gli strumenti utilizzati non lasciano spazio ad alcun dubbio:
• creare denaro dal nulla;
• indurre inflazione;
• alzare i tassi di interesse per correggere l’inflazione.
La conseguenza di tutto ciò ha comportato un aumento generalizzato dei prezzi, dai carburanti, alle utenze d’azienda e domestiche, ai continui rincari per l’approvvigionamento di cibo, all’aumento repentino e sconsiderato dei tassi di interessi che ha fatto lievitare di molto le rate del mutuo.
In termini monetari, tale disordine, rileva una perdita di potere di acquisto che si traduce, per le attività e le famiglie, in un ammanco coatto di centinaia di euro su base mensile, tale da creare un danno tanto enorme che inizia a non essere più sostenibile.
Preciso, inoltre, che personalmente avanzo parcelle per migliaia di euro, parcelle il cui pagamento e il cui impegno all’adempimento è stato riportato su di un atto notarile italiano e in presenza dell’avvocato del debitore, pagamento che doveva essere mesi fa effettuato a mio favore e non ancora pervenuto. Nonostante avvocato e notaio abbiano ricevuto notifica ufficiale in merito al non adempimento, questi ultimi non hanno mai pronunciato parola in merito, dimostrando il più completo menefreghismo, assumendo di fatto un atteggiamento discriminatorio nei confronti sia di un Cittadino Veneto di Nazionalità Veneta e sia della ditta Veneta che ha fornito la prestazione.
L’utilizzo di tali strumenti, tanto ostili quanto vessatori e amorali, che vengono adottati con il chiaro intento di innescare situazioni di difficoltà economica, nel mio specifico caso boicottano e ostacolano a più riprese e in più fronti la mia attività lavorativa che è a tutti gli effetti è la mia fonte di reddito.
Di conseguenza eventuali mancati pagamenti relativi a fatture e rate che dovessero concretizzarsi, dipendono a tutti gli effetti dalla situazione che, per i motivi sopra esposti, è stata generata. Sarà mia premura provvedere alla copertura di eventuali pagamenti rimasti in sospeso, qualora dovessero cessare tutte le situazioni che creano ostacoli e difficoltà alla conduzione dell’attività aziendale che genera i miei incassi personali.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130515164950830) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.03.13 – GAMBASIN ROBERTO – SPN – 0130515213054432

Oggetto: 2023.03.13 – GAMBASIN ROBERTO – SPN – 0130515213054432 – referente: CERNIDE 587

DENUNCIANTE
Nome: ROBERTO
Cognome: GAMBASIN
Codice Unico Personale: 131133155030
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:13.03.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:PIEVE DEL GRAPPA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:VALERIA TAMBUSCIO DI AREA S.R.L.

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Miei rigetti precedenti:
n. 14111822826 del 23.01.2023
n. 13113316037 del 23.01.2022
n. 131331171359 del 21.03.2022
n. 131811111941 del 01.08.2022
n. 131817164235 del 07.08.2022
n. 1321212142 del 11/11/2022
Mia segnalazione a POLIZIA VENETA precedente:
n. 131817161619 del 07.08.2022.
Dopo tutti i rigetti precedenti alla AREA S.R.L. (vedi lista) per una presunta contravvenzione ricevuto in Comune di TREVISO, ho ricevuto una ulteriore lettera di conferma da quanto da loro richiesto prot. 15734884 del 20/02/2023 e che non viene riconosciuto mio rigetto. Ho redatto nuovo rigetto n. 0130515204646015 pari data riconfermando come tutti i precedenti che l’ente impositore è in difetto assoluto di territorio e giurisdizione nei territori della Repubblica di Venezia e che stanno agendo in violazione all’art 2 parag. 4 della carta delle Nazioni Unite. Presento pertanto nuova denuncia del responsabile del procedimento.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
ROBERTO GAMBASIN

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POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130515213054432) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.03.11 – JUCAN GABRIELA DORINA – SPN – 0130513205117207

Oggetto: 2023.03.11 – JUCAN GABRIELA DORINA – SPN – 0130513205117207 – referente: CERNIDE 1295

DENUNCIANTE
Nome: GABRIELA DORINA
Cognome: JUCAN
Codice Unico Personale: 122019164312
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:08.03.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:CORNUDA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:SIG. TARGA LORIS RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO DI ABACO S.P.A.

DENUNCIA QUANTO SEGUE
A fine agosto 2022, ho ricevuto da ABACO S.P.A. comunicazione di procedibilità dei crediti n. 36336 del 18.08.2022 per il pagamento di alcune fatture di CONTARINA SPA che ho prontamente rigettato con RDN 13191715343 del 07.09.2022. Ora ricevo comunicazione di avvio iscrizione di fermo di beni mobili registrati n. 10892 del 02.03.2023 dove mi viene detto che è stata avviata la proceduta di fermo amministrativo dell’ auto di cui ho provveduto a redigere nuovo rigetto RDN 0130513204149514 in data odierna riconfermando che l’importo non è dovuto in quanto sono Veneta in autodeterminazione.
Tale comportamento viola senz’altro l’art. 2 paragrafo 4 della Carta delle Nazioni Unite, pertanto sono a denunciare il responsabile del procedimento.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GABRIELA DORINA JUCAN

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130513205117207) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.03.08 – PENZO LUISA – SPN – 013051011214971

Oggetto: 2023.03.08 – PENZO LUISA – SPN – 0130510112149719 – referente: ME MEDESIMA

DENUNCIANTE
Nome: LUISA
Cognome: PENZO
Codice Unico Personale: 28072015101001
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:08.03.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:…..
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:WINDTRE SPA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In riferimento ai miei RDN (0130504191859473 dello 02-03.2023 e RDN 0130504210830440 dello 02.03.2023) segnalo al MLNVGVP la mia comunicazione relativa a windtre spa e che invierò alla suddetta azienda privata italiana assieme ai suddetti Rigetti attraverso raccomandata con ricevuta di ritorno.

Windtre spa buongiorno.
Questa mia azione ( mi riferisco ai Rigetti che vi invio, legali e presenti in Gaxeta Uficiale Veneta del Governo Veneto Provisorio, sotto l’egida del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto) è versus windtre spa che ha completamente ignorato la mia comunicazione inviata attraverso raccomandata n°15376131447-6 il giorno 11.02.2023 (tutto questo è stato da me già trascritto nei suddetti RDN) in cui dichiaravo in modo molto chiaro il motivo per cui ero stata costretta a cambiare servizio telefonico windtre.
Il motivo era ed è la non-ricezione di segnale da parte di tale azienda privata italiana nella zona dove attualmente vivo. In parole più semplici: DOVE STO WIND NON FUNZIONA!
Questo è anche confermato da chi in zona vende sim windtre.
(La sim che possedevo era stata acquistata a Treviso e probabilmente il venditore non era a conoscenza del disservizio. Di tutto questo windtre è già stata ampiamente informata attraverso la mia suddetta comunicazione postale).
I legali Rigetti che vi invio sono la conseguenza di un sms ricevuto il giorno 02.03.2023 da windtre dove si capisce chiaramente che l’azienda privata italiana ha completamente ignorato la mia suddetta comunicazione postale.
Ricordo che i Movimenti di Liberazione Nazionale sono Soggetti Giuridici secondo le Norme del Diritto Internazionale e come tali riconosciuti come Stati.
Essi, sempre per le suddette Norme, devono dotarsi di un apparato Istituzionale, cioè di un Governo.
Nella Repubblica di Venezia, dove la sottoscritta vive, esiste il Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV), che opera dal 2009 nella piena legalità e lo stato italiano lo sa molto bene.
Naturalmente il MLNV è dotato di un Governo (GVP) che agisce in modo legale nei propri Territori, secondo le Norme del Diritto Internazionale.
E lo stato italiano lo sa molto bene.
La Repubblica della Serenissima infatti non è mai diventata italiana e tutte le istituzioni italiane ed enti italiani agiscono in difetto assoluto di giurisdizione, cioè sono illegali.
E lo stato italiano lo sa molto bene.
Visto quindi che windtre è un’azienda privata italiana che è presente illegalmente nei Territori della Repubblica di Venezia (mai infatti il Governo Veneto ha dato ad essa autorizzazione ad agire nei propri Territori) e visto che tale azienda è anche la responsabile del disservizio telefonico di cui è già stata ampiamente informata dalla sottoscritta, ritengo che nulla vi devo, anzi siete voi in debito con me visto che vi siete già appropriati di alcune somme di denaro prelevate, peraltro senza avvisarmi, dal mio conto corrente.
Quindi, per i motivi suddetti, non siete più autorizzati ad usare i miei dati personali,( U.C.C. 1-103) e tantomeno a pretendere ulteriore denaro dalla sottoscritta .
Cordiali saluti
LUISA PENZO
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
LUISA PENZO

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POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130510112149719) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.03.08 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130510160215237

Oggetto: 2023.03.08 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130510160215237 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:8 MARZO 2023
luogo iniziale del fatto segnalato:VILLORBA – VIA GALANTI 10 / PRESSO IL MIO DOMICILIO
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:AGENTI POLIZIA LOCALE DEL COMUNE ITALIANO DI VILLORBA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Sono stato informato da fonte attendibile che agenti appartenenti alla forza di occupazione straniera italiana polizia locale del comune italiano di Villorba, vengono agevolati da persone terze nell’intrufolarsi all’interno del condominio dove abito, che è a tutti gli effetti una proprietà NON pubblica, in cerca della mia persona, quasi dovessero cercare un pericoloso criminale.
Preciso che il mio nome non è riportato né sulla cassetta delle lettere né tantomeno sul campanello esterno ed interno.
Ritengo tutto questo una grave minaccia nei confronti della mia persona in violazione all’articolo 2 paragrafo 4 della Carta delle Nazioni Unite. Infatti tale forza di occupazione straniera italiana è stata più volte da me ammonita per minacce poste in essere nei miei confronti in tal senso, con l’aggravante di essere stata informata a più riprese che sono un Cittadino Veneto di Nazionalità Veneta Autodeterminato sotto l’Egida del MLNV-GVP.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130510160215237) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.03.06 – VALERIO RENATO – SPN – 0130508221000583

Oggetto: 2023.03.06 – VALERIO RENATO – SPN – 0130508221000583 – referente: CERNIDE 1295

DENUNCIANTE
Nome: RENATO
Cognome: VALERIO
Codice Unico Personale: 131416142049
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:04.03.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:BREGANZE
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:DOTT.SSA SILVIA MAINO RESPONSABILE DEL TRIBUTO COMUNE DI BREGANZE

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In data 26.10.2023 ho ricevuto Avviso di Accertamento IMU 2017 prot. 2022/001357 del 18.10.2022, che ho prontamente rigettato con RDN 132041221512 del 31.10.2022 con il quale avvisavo che essendo persona autodeterminata Veneta non riconoscevo le illegittime pretese delle istituzioni italiane che operano in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori della Repubblica di Venezia. Ora ricevo raccomandata di sollecito di pagamento dello stesso tributo prot. 1703 del 06.02.2023 con il quale l’ufficio mi informa che se non effettuerò pagamento entro 30 gg. provvederà ad attivare procedure di riscossione coattiva, con conseguente aggravio di spese. Ciò significa che mio precedente rigetto è stato ignorato. Ho provveduto a redigere in pari data nuovo rigetto RDN 0130508220026323 con il quale ribadisco quanto detto precedente.
Tale comportamento viola senz’altro l’art. 2 paragrafo 4 della Carta delle Nazioni Unite, pertanto sono a denunciare il responsabile del procedimento.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
RENATO VALERIO

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130508221000583) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.03.06 – LARGONI MARIA ANGELA – SPN – 0130508223553440

Oggetto: 2023.03.06 – LARGONI MARIA ANGELA – SPN – 0130508223553440 – referente: CERNIDE 1295

DENUNCIANTE
Nome: MARIA ANGELA
Cognome: LARGONI
Codice Unico Personale: 132111195825
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:04.03.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:BREGANZE
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:DOTT.SSA SILVIA MAINO RESPONSABILE DEL TRIBUTO COMUNE DI BREGANZE

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In data 26.10.2023 ho ricevuto Avviso di Accertamento IMU 2017 prot. 2022/001356 del 18.10.2022, che ho prontamente rigettato con RDN 132112111047 del 02.11.2022 con il quale avvisavo che essendo persona autodeterminata Veneta non riconoscevo le illegittime pretese delle istituzioni italiane che operano in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori della Repubblica di Venezia. Ora ricevo raccomandata di sollecito di pagamento dello stesso tributo prot. 1703 del 06.02.2023 con il quale l’ufficio mi informa che se non effettuerò pagamento entro 30 gg. provvederà ad attivare procedure di riscossione coattiva, con conseguente aggravio di spese. Ciò significa che mio precedente rigetto è stato ignorato. Ho provveduto a redigere in pari data nuovo rigetto RDN 0130508214806780 con il quale ribadisco quanto detto precedente.
Tale comportamento viola senz’altro l’art. 2 paragrafo 4 della Carta delle Nazioni Unite, pertanto sono a denunciare il responsabile del procedimento
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
MARIA ANGELA LARGONI

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130508223553440) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.03.06 – ALAIMO MASCIA – SPN – 0130508165628805

Oggetto: 2023.03.06 – ALAIMO MASCIA – SPN – 0130508165628805 – referente: CERNIDE 587

DENUNCIANTE
Nome: MASCIA
Cognome: ALAIMO
Codice Unico Personale: 121922161522
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:06.03.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:ASOLO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:DOTT.SSA ANTONELLA ANGILERI FUNZIONARIO RESPONSACILE TRIBUTO CITTA’ DI ERACLEA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
il giorno 05.09.2022 ho ricevuto dalla CITTA’ DI ERACLEA avviso di accertamento IMU per gli anni 2018-2019-2020 che ho prontamente rigettato con RDN 13192814512 del 18.09.2022 affermando che sono persona Veneta in autodeterminazione e pertanto non soggetta a tributi italiani.
Ora ricevo nuovo sollecito di pagamento per la stessa imposta degli stessi anni prot. 3282 del 10.02.2023. Ciò significa che il mio rigetto precedente è stato ignorato. Ho pertanto redatto nuovo rigetto ribadendo il precedente concetto. Faccio pertanto, formale denuncia alla responsabile del provvedimento.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
MASCIA ALAIMO

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130508165628805) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.03.06 – TOSETTO GIOVANNI – SPN – 0130508185956385

Oggetto: 2023.03.06 – TOSETTO GIOVANNI – SPN – 0130508185956385 – referente: CERNIDE 587

DENUNCIANTE
Nome: GIOVANNI
Cognome: TOSETTO
Codice Unico Personale: 12183916611
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:04.03.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:RAMON DI LORIA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:MASSIMO PAROLLO DELLA POLIZIA LOCALE DI VICENZA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Ho ricevuto una contravvenzione dalla POLIZIA LOCALE DI VICENZA Verb. n. Z-77086 PROT. 22059096 con data 03.09.2022 che ho rigettato con RDN n. 132222131146 del 12.12.2022. Ora ricevo lettera di risposta prot. 0020293/2023 del 03.02.2023 dove mi viene comunicato alla Prefettura. Ho redatto pari data RDN 0130508175237303 con il quale ribadisco che il mio era un rigetto di notifica non un ricorso ribadendo che sono Veneto in autodeterminazione e pertanto rigetto qualsiasi richiesta da parte di autorità illegittime in difetto di giurisdizione nei Territori della Repubblica di Venezia. Faccio pertanto denuncia del responsabile del procedimento.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GIOVANNI TOSETTO

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130508185956385) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.03.02 – COLBERTALDO GIUSEPPE – SPN – 0130504201533457

Oggetto: 2023.03.02 – COLBERTALDO GIUSEPPE – SPN – 0130504201533457 – referente: CERNIDE 587

DENUNCIANTE
Nome: GIUSEPPE
Cognome: COLBERTALDO
Codice Unico Personale: 122133135315
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:01.03.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:SAN ZENONE DEGLI EZZELINI
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:COMANDO POLIZIA LOCALE DI TREVISO NELLA PERSONA DI VALENTI AURELIO FRANCESCO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Ho ricevuto una contravvenzione con verbale V/11975553R/2022 del 18.03.2022 prot. 19414/2022, la quale è stata prontamente rigettata il 25/04/2022 con RDN 13143511257. Ora ricevo ULTIMO AVVISO PER MANCATA RISCOSSIONE SANZIONI AMMINISTRATIVE, tra l’altro priva di data di emissione firmata da VALENTI AURELIO FRANCESCO per la medesima. Ho redatto nuovo RDN 0130504200319078, reinformando che sono Veneto in autodeterminazione presso il Governo Veneto Provvisorio del MOVIMENTO DI LIBERAZIONE NAZIONALE DEL POPOLO VENETO.
Denuncio pertanto, visto che il mio precedente rigetto è stato ignorato ed in base all’art. 2 paragrafo 4 delle Nazioni Unite, il resposabile firmatario del provvedimento.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GIUSEPPE COLBERTALDO

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130504201533457) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.03.02 – MIFTAROSKI DJEVIT – SPN – 0130504233737598

Oggetto: 2023.03.02 – MIFTAROSKI DJEVIT – SPN – 0130504233737598 – referente: CERNIDE 587

DENUNCIANTE
Nome: DJEVIT
Cognome: MIFTAROSKI
Codice Unico Personale: 12213817315
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:28.02.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:SAN ZENONE DEGLI EZZELINI
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:ABACO S.P.A. NELLA PERSONA DI TARGA LORIS

DENUNCIA QUANTO SEGUE
LA PRESENTE SEGNALAZIONE VA AD INTEGRAZIONE SENALAZIONE PRECEDENTE 0130429230429823. DEL 25.02.2023
IN DATA 21.02.2023 IL MIO DATORE DI LAVORO MI CONSEGNA UNA COPIA DI PROCEDURA DI ESPROPRIAZIONE N. 972 DEL 16.02.2023 EMESSA DA ABACO S.P.A. CON FIRMA DEL RESPONSABILE TARGA LORIS, RELATIVA ALLA TENTATA RISCOSSIONE DI UNA PRESUNTA CONTRAVVENZIONE EMESSA DAL COMUNE DI ISTRANA DI CUI NON HO RICORDI, DOVE SE NON PROVVEDO AL PAGAMENTO DI UN IMPORTO DI EURO 1.430,00 LO STESSO MIO DATORE DI LAVORO DOVRA COMUNICARE I MIEI DATI PER IL PIGNORAMENTO PIGNORAMENTO DEL MIO STIPENDIO.
ORA RICEVO STESSO ATTO INTESTATO A ME PER POSTA.
AVEVO GIA’ PROVVEDUTO A PRECEDENTI RIGETTI COME SEGUE:
– RDN N. 12213820245 DEL 28.11.2021 PER SOLLECITO STRAORDINARIO DI PAGAMENTO N. 16344 DEL
27.10.2021;
– RDN N. 13162615723 DEL 16.06.2022 PER DICHIARAZIONE STRAGIUDIZIALE PIGNORAMENTO STIPENDIO N. 491937 DEL 26.05.2022.
– RDN N. 0130429223315885 DEL 25.02.2023 PER PROCEDURA ESPROPRIAZIONE CONSEGNATAMI DA MIO DATORE DI LAVORO.
– SPN N. 013029230429823 DEL 25.02.2023.
HO PROVVEDUTO IN OGNI MODO A REDARRE NUOVO RIGETTO N. 0130504231251868 PER LA COPIA DA ME RICEVUTA.
RICONFERMO PERTANTO MIA DENUNCIA AL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
DJEVIT MIFTAROSKI

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130504233737598) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.03.02 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130504135943254

Oggetto: 2023.03.02 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130504135943254 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: [CODICEUNICO]
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:29 OTTOBRE 2023
luogo iniziale del fatto segnalato:COMUNICAZIONE VIA MAIL
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:FINATO FERDINANDO – FINATO ANDREA – ZAMPIERI WILLIAM – FERRETTO LORENZO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In riferimento alla SPN – 13202917311 del 19 ottobre 2022, inerente il mancato pagamento a saldo della mia parcella da parte di FINATO FERDINADO, comunico e puntualizzo quanto segue:
– la SPN sopra riportata è stata notificata tramite e-mail in data 29 ottobre 2022 a:
FINATO FERDINADO e FINATO ANDREA ( andreafinato.77.af@gmail.com )
ZAMPIERI WILLIAM avvocato italiano di FINATO FERDINANDO ( zampieri.william@gmail.com )
FERRETTO LORENZO notaio italiano ( segreteria.studioferretto@gmail.com ; barbara.studioferretto@gmail.com ),
– nessuna delle parti a cui è stato notificata si è degnata di rispondere e questo lo interpreto come un atteggiamento razzista, disprezzante e umiliante, nei confronti di un Cittadino Veneto che ha fornito un servizio commerciale per mezzo della sua Ditta Veneta.
Sottolineo inoltre, a mio avviso, la tacita complicità di queste parti.
FINATO FERDINADO, con ogni probabilità, spalleggiato dal figlio ANDREA, aveva già premeditato tutto, partendo fin da subito con il preciso intento di portare a termine l’operazione evitando di pagare per intero la mia prestazione.
ZAMPIERI WILLIAM, in qualità di avvocato italiano, consapevole di quanto dichiarato dal suo cliente nell’atto del notaio italiano, avrebbe dovuto, a mio avviso, invitare in maniera chiara e aperta (rispondendo di fatto alla mia notifica), FINATO FERDINANDO ad adempiere all’obbligazione assunta nel medesimo atto.
FERRETTO LORENZO, in qualità di notaio italiano, che a quanto sembra dovrebbe dimostrarsi garante di tutte le parti coinvolte, nemmeno lui si è degnato di rispondere alla mia notifica invitando la parte venditrice ad adempiere a quanto promesso nell’atto da lui stesso scritto e sottoscritto.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

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POLISIA NASIONALE

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2023.03.01 – BORTOTTO SERGIO – SPN – 0130504173014161 – referente: ME STESSO

Oggetto: 2023.03.01 – BORTOTTO SERGIO – SPN – 0130504173014161 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: SERGIO
Cognome: BORTOTTO
Codice Unico Personale: [CODICEUNICO]
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:01.03.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:DISTRETTO SANITARIO DI VILLORBA – STANZA PRELIEVI – 1^ PIANO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:UNA PERSONA DI SESSO FEMMINILE ADDETTA AI PRELIEVI – NON CONOSCO RUOLO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Come voluto dal medico di base ho rifatto gli esami del sangue specifici per la “nuova malattia” diagnosticami dall’ospedale di Treviso … non essendoci più traccia della carica virale della precedente malattia, adesso avrei il diabete.
Comunque, appena sono entrato nella stanza dei prelievi, una operatrice sanitaria ha cominciato ad inverire contro di me per la mancanza della mascherina.
Io ho risposto che non metto la mascherina.
Questa donna, palesemente infastidita dalla mia risposta, ha infierito verbalmente contro di me.
Ritenendo di potermi trattare come un imbelle da assoggettare, ha insistito dicendo “qui si mette la mascherina” porgendone una tratta da una scatola.
Quietamente (ed è quello che maggiormente ha indispettito quest’operatore sanitario), ho replicato che non avrei messo nessuna mascherina, perchè non corre alcun obbligo.
La donna ha quindi replicato stizzita “non devo discutere con lei”.
Appunto, ho replicato, non deve discutere con me, faccia il suo lavoro che io farò il mio.
Nel procedere al prelievo mi ha ordinato di voltarmi da un’altra parte.
Ho chiesto perchè … senza ottenere alcuna risposta.
Poi ho capito che avvicinandosi per effettuare il prelievo avrei letto il suo nome e cognome sul cartellino appeso al camice.
Un’altra pretesa insensata e, dopo il prelievo me ne sono andato.
Ma quanta boria, quanta mancanza di rispetto nei confronti di un Cittadino.
La pandemia ha fatto un’altra vittima … l’educazione civica.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
SERGIO BORTOTTO

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130504173014161) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.03.01 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130503131433889

Oggetto: 2023.03.01 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130503131433889 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: [CODICEUNICO]
in qualità di: PERSONA INFORMATA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:NEL CORSO DEL MESE DI FEBBRAIO 2023
luogo iniziale del fatto segnalato:VILLORBA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:CONTARINA SPA – SOLIGO FRANCESCO ( SINDACO DEL COMUNE ITALIANO DI VILLORBA )

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In riferimento alla SPN –132120162756 del 10 novembre 2022, preciso che mi sono pervenute notizie in merito al fatto che le telecamere installate, tengono in memoria tutti i passaggi di tutti i veicoli, indipendentemente dal numero di volte che giornalmente si transiti per tali tratti per 7/8 giorni.
Non mi sono pervenute informazioni in merito al fatto della destinazione finale di tutte queste registrazioni, ovvero se decorso tale termine vengano definitivamente cancellate oppure archiviate a tempo indeterminato presso altri server di altre società e/o enti stranieri italiani.

Ricordo che il servizio di videosorveglianza è gestito per conto del comune italiano di Villorba dalla società CONTARINA SPA.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

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POLISIA NASIONALE

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2023.03.01 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130503131933092

Oggetto: 2023.03.01 – CELOT BENEDETTO – SPN – 0130503131933092 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: [CODICEUNICO]
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:MESI DI: DICEMBRE – GENNAIO – FEBBARIO 2023 – TUTT’ORA PERSISTENTE
luogo iniziale del fatto segnalato:DISTRETTO DI SAN BIAGIO DI CALLALTA – CONTEA DI TREVISO
soggetti ritenuti responsabili:SCONOSCIUTI MA RICONOSCIBILI
Precisazione:ALLEVAMENTI DI PESCE E ACQUEDOTTI

DENUNCIA QUANTO SEGUE
DENUNCIO QUANTO SEGUE
A differenza di anni precedenti, ho notato un accentuato indebolimento di erogazione d’acqua dalla fontana a getto continuo.
Oramai è da qualche mese che fatica a uscire spontaneamente e in quantità adeguata, cosa mai successa in precedenza e in maniera così prolungata e marcata, tanto da rendere necessario continuamente l’ausilio di un motore.
I professionisti del settore sostengono che questi pozzi se lasciati correre di solito non si fermano mai, l’acqua non utilizzata defluisce e ritorna in falda.
Escluderei un problema al pozzo perché con l’ausilio del motore l’acqua esce in buona quantità, anche se continuerò a monitorare tale situazione a scanso di equivoci.
Potrei ipotizzare invece, come suggerito dagli stessi professionisti del settore, che il calo potesse dipendere dal numero di allevamenti di pesce e in particolare di STORIONI che si trovano nella zona, i quali per non lasciare tali pesci in mare (cosicché anche i pescatori possano lavorare) e condurre tale business ricreando il loro habitat naturale, necessitano di un enorme estrazione di acqua a varie profondità mediante l’utilizzo di potenti attrezzature.
La conseguenza più diretta è che se un pozzo personale che attinge l’acqua in maniera naturale e spontanea, dalle stesse falde da cui attingono tali strutture di allevamento, potrebbe subire un danno.
Per ultimo ma non per ultimo, bisogna non dimenticare che anche gli acquedotti presenti e che vengono gestiti da enti e/o società partecipate a sua volta da enti stranieri italiani e che sfruttano il sottosuolo dei Territori della Repubblica Veneta, mediante l’utilizzo di pompe idrovore (di determinate dimensioni e che sicuramente non sono spinte dalle pedalate dei funzionari italiani), per arricchirsi economicamente, distribuendo mediante condutture una risorsa naturale, riconducibile in questo specifico caso al Popolo Veneto, pretendendo da quest’ultimo la corresponsione di un compenso come se l’acqua fosse di loro proprietà obbligandolo di fatto a utilizzare quello che loro tendono a far passare come un servizio alla collettività, comporta a mio avviso una sofferenza alle falde acquifere.
Forse posso sbagliare, ma vorrei riportare questa considerazione:
se un’abitazione resa autonoma col proprio pozzo utilizzerà una quantità d’acqua sufficiente per lo svolgimento di una normale funzione che si trova a svolgere in un determinato momento, salendo dalla falda sino all’abitazione, per poi subito interrompersi al cessare del fabbisogno necessario per completare tale funzione; nel caso degli acquedotti invece questi si trovano a dover continuare a effettuare pescaggi d’acqua non solo per garantire il fabbisogno ma anche per mantenere le condutture costantemente a regime.
A tal proposito mi viene da pensare:
– l’acqua che riempie tutte le condutture non sarebbe meglio rimanesse in falda ?
– l’acqua in eccesso viene fatta defluire affinché ritorni in falda o viene dirottata per altri scopi ?
– l’acqua dal momento in cui viene pescata al momento in cui viene immessa nel condutture quali trattamenti e/o processi subisce ?
Non sono un tecnico per cui le mie osservazioni potrebbero risultare inadeguate e inopportune, ma è appunto per quest’ultimo motivo che gradirei avere delle risposte alle mie domande.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130503131933092) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.02.26 – BOTTER GIANFRANCO – SPN – 0130500162855395

Oggetto: 2023.02.26 – BOTTER GIANFRANCO – SPN – 0130500162855395 – referente: CERNIDE 587

DENUNCIANTE
Nome: GIANFRANCO
Cognome: BOTTER
Codice Unico Personale: 131921153616
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:26.02.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:ASOLO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:AGENZIA DELLE ENTRATE – RISCOSSIONE DI TREVISO – SERGIO FRIGERIO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
VISTO IL MIO PRECEDENTE RIGETTO N. 131921153916 DEL 11/09/2022 RIGUARDANTE UNA CARTELLA DI PAGAMENTO N. 11320210001246644000 PER IL BOLLO AUTO 2017 ED AVENDO RICEVUTO SOLLECITO DI PAGAMENTO N 11320229004765960000 IN LETTERA SEMPLICE DATATA 21.10.2022 TROVATA NELLA CASSETTA DELLA POSTA, ESSENDO IO AUTODETERMINATO VENETO DI CITTADINANZA E NAZIONALITà CON IL MOVIMENTO DI LIBERAZIONE NAZIONALE DEL POPOLO VENETO, SONO A DENUNCIARE IL RESPONSABILE DELL’ AGENZIA DELLE ENTRATE – RISCOSSIONE DI TREVISO COME SPECIFICATO IN QUANTO STà VIOLANDO L’ART. 2 PARAGRAFO 4 DELLA CARTA DELLE NAZIONI UNITE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GIANFRANCO BOTTER

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130500162855395) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.02.25 – MIFTAROSKI DJEVIT – SPN – 0130429230429823

Oggetto: 2023.02.25 – MIFTAROSKI DJEVIT – SPN – 0130429230429823 – referente: CERNIDE 587

DENUNCIANTE
Nome: DJEVIT
Cognome: MIFTAROSKI
Codice Unico Personale: 12213817315
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:21.02.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:SAN ZENONE DEGLI EZZELINI
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:ABACO S.P.A. NELLA PERSONA DI TARGA LORIS

DENUNCIA QUANTO SEGUE
IN DATA 21.02.2023 IL MIO DATORE DI LAVORO MI CONSEGNA UNA COPIA DI PROCEDURA DI ESPROPRIAZIONE N. 972 DEL 16.02.2023 EMESSA DA ABACO S.P.A. CON FIRMA DEL RESPONSABILE TARGA LORIS, RELATIVA ALLA TENTATA RISCOSSIONE DI UNA PRESUNTA CONTRAVVENZIONE EMESSA DAL COMUNE DI ISTRANA DI CUI NON HO RICORDI, DOVE SE NON PROVVEDO AL PAGAMENTO DI UN IMPORTO DI EURO 1.430,00 LO STESSO MIO DATORE DI LAVORO DOVRà COMUNICARE I MIEI DATI IN MODO CHE L’AGENZIA DELLE ENTRATE POSSA EMETTERE ATTO DI PIGNORAMENTO DEL MIO STIPENDIO.
AVEVO GIà PROVVEDUTO A PRECEDENTI RIGETTI COME SEGUE:
– RIGETTO N. 12213820245 DEL 28.11.2021 PER SOLLECITO STRAORDINARIO DI PAGAMENTO N. 16344 DEL
27.10.2021;
– RIGETTO N. 13162615723 DEL 16.06.2022 PER DICHIARAZIONE STRAGIUDIZIALE PIGNORAMENTO
STIPENDIO N. 491937 DEL 26.05.2022.
VISTO CHE I MIEI RIGETTI PRECEDENTI SONO STATI IGNORATI E IN QUANTO SONO VENETO IN AUTODETERMINAZIONE PER CITTADINANZA E NAZIONALITà DENUNCIO IL RESPONSABILE DI QUESTI PROCEDIMENTI IL SIGNOR TARGA LORIS PER VIOLAZIONE DELL’ART. 2 PARAGRAFO 4 DELLA CARTA DELLE NAZIONI UNITE PER LE MINACCE E VIOLENZE MORALI E PSICOLOGICHE RICEVUTE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
DJEVIT MIFTAROSKI

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130429230429823) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2022.02.16 – PILLON ENRICO – SPN – 0130420144556758

Oggetto: 2022.02.16 – PILLON ENRICO – SPN – 0130420144556758 – referente: ME STESSO – SPN DI PROVA

DENUNCIANTE
Nome: ENRICO
Cognome: PILLON
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:16/02/2022
luogo iniziale del fatto segnalato:VENEZIA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:NOTI

DENUNCIA QUANTO SEGUE
PROVA SPN CON NUOVO CODICE UNICO 0130420144556758

ALTRESI’, NELLO SPECIFICO DELL’OBBLIGO VACCINALE SI SEGNALA/DENUNCIA
1) – si configura il reato di estorsione previsto dall’art.629 del Codice Penale italiano perchè il corpo di ogni essere umano è inviolabile e la salute personale non è sacrificabile a tutela della salute pubblica;
2) – Corte Costituzionale italiana, sentenza nr.308/1990: non è permesso il sacrificio della salute individuale a vantaggio di quella collettiva, ciò significa che è sempre fatto salvo il diritto individuale alla salute, anche difronte al generico interesse collettivo;
3) – Norimberga 1945: la somministrazione di farmaci contro la vlontà del soggetto, è un crimine contro l’umanità.
4) – Oviedo 2000: un trattamento sanitario può essere praticato solo se la persona interessata abbia prestato il proprio consenso LIBERO e INFORMATO.
5) – Art.32 Costituzione italiana: nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge; la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
6) – Tribunale di Roma, Sezione 6 – Civile: nell’ordinanza nr.45986/2020 R.G. del 16.12.2020, dichiara illegittimi tutti i dcpm a partire dal 31 gennaio 2020, dichiara illegittimo tale stato di emergenza nel metodo e nel merito e dichiara dunque nullificabili tutti gli atti da essa scaturiti.

E CHE IN CONSEGUENZA DI TUTTO CIO’
Tutti gli organi e qualsiasi “autorità”, enti e società private o pubbliche, facenti parte o che agiscono in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano agiscono in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori della Repubblica di Venezia.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.

ENRICO PILLON

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 0130420144556758) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

2022.02.16 – PILLON ENRICO – SPN

Oggetto: 2022.02.16 – PILLON ENRICO – SPN – – referente: ME STESSO – SPN DI PROVA

DENUNCIANTE
Nome: ENRICO
Cognome: PILLON
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:16/02/2022
luogo iniziale del fatto segnalato:VENEZIA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:NOTI

DENUNCIA QUANTO SEGUE
PROVA

ALTRESI’, NELLO SPECIFICO DELL’OBBLIGO VACCINALE SI SEGNALA/DENUNCIA
1) – si configura il reato di estorsione previsto dall’art.629 del Codice Penale italiano perchè il corpo di ogni essere umano è inviolabile e la salute personale non è sacrificabile a tutela della salute pubblica;
2) – Corte Costituzionale italiana, sentenza nr.308/1990: non è permesso il sacrificio della salute individuale a vantaggio di quella collettiva, ciò significa che è sempre fatto salvo il diritto individuale alla salute, anche difronte al generico interesse collettivo;
3) – Norimberga 1945: la somministrazione di farmaci contro la vlontà del soggetto, è un crimine contro l’umanità.
4) – Oviedo 2000: un trattamento sanitario può essere praticato solo se la persona interessata abbia prestato il proprio consenso LIBERO e INFORMATO.
5) – Art.32 Costituzione italiana: nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge; la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
6) – Tribunale di Roma, Sezione 6 – Civile: nell’ordinanza nr.45986/2020 R.G. del 16.12.2020, dichiara illegittimi tutti i dcpm a partire dal 31 gennaio 2020, dichiara illegittimo tale stato di emergenza nel metodo e nel merito e dichiara dunque nullificabili tutti gli atti da essa scaturiti.

E CHE IN CONSEGUENZA DI TUTTO CIO’
Tutti gli organi e qualsiasi “autorità”, enti e società private o pubbliche, facenti parte o che agiscono in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano agiscono in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori della Repubblica di Venezia.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.

ENRICO PILLON

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice ) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.02.14 – CELOT BENEDETTO – SPN – 141224114623

Oggetto: 2023.02.14 – CELOT BENEDETTO – SPN – 141224114623 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PERSONA INFORMATA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:domenica 12 febbraio 2023
luogo iniziale del fatto segnalato:intervento al congresso della Lega di Treviso
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:ZAIA LUCA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Fonte dei fatti:
https://www.msn.com/it-it/notizie/other/elezioni-il-cuore-leghista-alla-resa-dei-conti-il-carroccio-vota-il-segretario-in-una-treviso-divisa-in-tre-zaia-chi-vince-dev-essere-inclusivo/ar-AA17obUl
domenica 12 febbraio 2023 – Paolo Calia
Denuncio quanto segue:
il presidente della regione italiana veneto ZAIA LUCA utilizza durante la propaganda per l’elezione di un nuovo segretario del partito italiano LEGA-LIGA VENETA-SALVINI, la bandiera NAZIONALE DELLA REPUBBLICA VENETA.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 141224114623) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.02.14 – CELOT BENEDETTO – SPN – 141224174735

Oggetto: 2023.02.14 – CELOT BENEDETTO – SPN – 141224174735 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:13 febbraio 2023 ore 16:42
luogo iniziale del fatto segnalato:chiamata telefonica della durata di 7 minuti
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:CARRARO MARCO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Ieri lunedì 13 febbraio 2023 alle ore 16:42 ho ricevuto una chiamata dal seguente numero di cellulare +39 333 8700977 e la persona che parlava si è identificata in CARRARO MARCO dell’agenzia immobiliare ARTE DI ABITARE filiale di CAORLE (Contea di Venezia).
Premetto che la chiamata è durata 7 minuti e che questa persona mi è del tutto sconosciuta.
Quando ho risposto mi ha chiesto se parlava il Signor Celot Benedetto e io ovviamente gli ho risposto di sì, dopodiché il CARRARO ha iniziato a presentarsi come professionista che conosceva molto bene il mercato della zona, per poi proseguire il suo subdolo monologo nel tentativo di adularmi riferendomi che era onorato e contento di fare la mia conoscenza, cosa che ho ritenuto del tutto inopportuna e sprezzante nei miei confronti visto che non conoscendomi veramente non aveva senso lodarmi fino a quel punto, oltrepassando di fatto il limite della decenza. Era chiaro infatti che le sue parole erano fuffa per cercare di accalappiarmi commercialmente visto che non lo conosco assolutamente.
Ma non è questo il punto che rende grave la situazione che si è profilata.
In prima battuta gli chiedo come abbia fatto avere il mio numero di telefono e lui con tono saccente mi ha risposto che era stato semplice perché lo aveva trovato sul sito della mia azienda (preciso sito di un azienda Veneta) visto che svolgo la sua stessa professione.
A questo punto la seconda domanda sorge spontanea e aggiungo: dimmi chi ti ha dato il mio nome e cognome ! … era ovvio infatti che senza i miei dati personali non sarebbe riuscito a risalire al sito della mia azienda Veneta al fine di conoscere il mio numero di telefono; del resto il CARRARO MARCO, come sopra precisato, è una persona, a oggi, in tutto e per tutto a me sconosciuta.
A questo punto inizia a farfugliare strani argomenti del tipo: “lei fa il mio stesso lavoro e quindi sa come funzionano le cose”, peccato che probabilmente le cose funzionano in questo modo solo all’interno dell’agenzia ARTE DI ABITARE, dando per scontato che tutti gli altri competitor adottino gli stessi modi arroganti e irruenti per interfacciarsi con le persone.
Gli ripeto di nuovo: “dimmi chi ti ha dato il mio nome e cognome” e lui mi risponde “un vicino”. Continuo chiedendo di fornirmi il nome e cognome di questo vicino perché io NON ho mai autorizzato nessuno a comunicare le mie generalità e pertanto quanto successo contempla una grave violazione della mia privacy.
Lui non solo non vuole indicarmi le modalità e la persona per mezzo della quale ha ottenuto i miei riferimenti, ma addirittura mi provoca prendendosi gioco di me sbeffeggiandomi nell’esclamare: “e se non glielo dico cosa succede” !
Vista l’umiliazione che stavo subendo, ho iniziato ad alzare il tono della voce e gli ripeto “dammi il nominativo della persona che ti ha comunicato i miei dati”, ma lui invece di scendere a miti consigli si dà a una sonora risata, condivisa per sua stessa ammissione con una sua collega che in quel momento si trovava con lui.
Gli ho rinnovato più volte la mia richiesta affinché mi declinasse il nominativo della persona che gli aveva fornito i miei dati personali, avvisandolo della gravità del fatto, visto che si era concretizzata una violazione della mia privacy, ma nulla è servito. CARRARO MARCO ha continuato con al sua narrativa di sistema, quasi a volermi convincere con il suo omertoso silenzio che praticamente ero io il pazzo che continuavo a insistere con questa essenziale e fondamentale richiesta; che per quanto a lui potesse sembrare inopportuna e insignificante, visto il comportamento che ha tenuto nei miei confronti, per quanto mi riguarda invece è una risposta che dopo quanto successo ho il diritto che mi venga fornita quanto prima da CARRARO MARCO, al fine di fare chiarezza su come si siano svolti gli eventi e sulle persone coinvolte.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 141224174735) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.02.09 – CELOT BENEDETTO – SPN – 141219134811

Oggetto: 2023.02.09 – CELOT BENEDETTO – SPN – 141219134811 – referente: ME STESSO

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:mercoledì 8 febbraio 2023 ore 15:21
luogo iniziale del fatto segnalato:chiamata telefonica
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:LEONARDO agenzia immobiliare IDEHA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Ieri mercoledì 8 febbraio 2023 alle ore 15:21 ho ricevuto una chiamata dal seguente numero di cellulare +39 349 6245706 e la persona che parlava si è identificata in LEONARDO dell’agenzia immobiliare IDEHA.
Mi ha chiamato perché ha visto esposto sulla vetrina di un negozio un cartello affittasi, anonimo, recante solamente il mio numero di cellulare.
Quando ho risposto mi ha chiesto se parlava il Signor Benedetto e io ovviamente gli ho risposto di sì e in quel momento ho dato per scontato che mi conoscesse già in quanto suo concorrente operante nello stesso settore.
Subito dopo mi ha chiesto se collaboravo e io gli ho detto che essendo un’agenzia non collaboravo con altre agenzie per un affitto e lui subito dopo aggiunge qualcosa del tipo: “ allora anche voi siete un’agenzia immobiliare”.
A quel punto sono rimasto allibito di come facesse a conoscere il mio nome senza effettivamente sapere chi fossi (professionalmente parlando).
Gli ho subito chiesto come avesse fatto a chiamarmi per nome a inizio della chiamata telefonica senza sapere chi fossi.
Lui mi ha subito palesato che aveva scaricato l’applicazione SYNC.ME nel suo smartphone, la quale nel momento in cui ha digitato il mio numero sul suo telefono, gli ha fornito indicazioni riguardanti la mia persona.
Unica cosa che ho avuto modo di capire è che questa applicazione gli ha fornito le mie generalità, senza alcun consenso esplicito e consapevole da parte mia; ma non sono a conoscenza di quali altre informazioni questa applicazione possa aver impropriamente raccolto su di me, per poi fornirle a lui o ad altre persone utilizzatrici della stessa, che potrebbero abusarne senza alcun consenso e senza alcuna autorizzazione esplicita e consapevole da parte mia.
Questo vale per me ma anche per molti altri che senza sapere vengono tracciati e schedati.
A mio parere, grave anche il fatto, che ci siano persone che utilizzano applicazioni di questo genere per attingere informazioni personali senza il consenso di colui a cui vengono celatamente sottratte.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 141219134811) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.01.23 – MORETTO ENRICO – SPN – 14113393810

Oggetto: 2023.01.23 – MORETTO ENRICO – SPN – 14113393810 – referente: Cernide 587
(anche in riferimento at Vostra Legge italiana ex art.21nonies l. 7.8.1990 n. 241 si chiede il Vostro riesame in Autotutela per l’annullamento ex officio del summenzionato Vostro provvedimento contestato nell’an e nel quantum, in fatto e in diritto)

DENUNCIANTE
Nome: ENRICO
Cognome: MORETTO
Codice Unico Personale: 121637153028
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:23.01.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:CASSOLA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:TARGA LORIS responsabile del procedimento per ABACO S.P.A.

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Nonostante i miei precedenti rigetti
n.121713153533 del 03.07.2021 per intimazione di pagamento n. 1654 del 10.06.2021 riguardante a dei verbali di violazione codice della strada n. V/70863 del 03.06.2017 e n. B/58386 del 29.0.2017 di cui ente titolare comune di Fontaniva,
n. 13162914812 del 19.06.2022 per intimazione di pagamento n. 29529 del 09.06.2022 riferita a precedente,
ho ricevuto avviso avvio procedure di esecuzione coattiva n. 36335 del 22/12/2022 per stesso motivo per il quale ho provveduto pari data a redigere nuovo rigetto n.1411339537 specificando che essendo Veneto in autodeterminazione sotto l’egida del GOVERNO VENETO PROVVISORIO del MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL POPOLO VENETO nulla mi è dovuto nei confronti di qualsiasi ente dello stato italiano che occupa illegittimamente i territori della REPUBBLICA DI VENEZIA violando altresì con l’uso di minacce l’art. 2 paragrafo 4 della Carta delle Nazioni Unite e norme UCC.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
ENRICO MORETTO

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 14113393810) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.01.23 – AGOSTINI FRANCESCO – SPN – 141133101024

Oggetto: 2023.01.23 – AGOSTINI FRANCESCO – SPN – 141133101024 – referente: Cernide 1295
(anche in riferimento at Vostra Legge italiana ex art.21nonies l. 7.8.1990 n. 241 si chiede il Vostro riesame in Autotutela per l’annullamento ex officio del summenzionato Vostro provvedimento contestato nell’an e nel quantum, in fatto e in diritto)

DENUNCIANTE
Nome: FRANCESCO
Cognome: AGOSTINI
Codice Unico Personale: 121637153710
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:23.01.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:PIEVE DEL GRAPPA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:TARGA LORIS responsabile del procedimento per ABACO S.P.A.

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Nonostante i miei precedenti rigetti
n.121638104752 del 28.06.2021 per intimazione di pagamento n. 1264 del 10.06.2021 riguardante a dei verbali di violazione codice della strada n. V/1651 del 05.01.2017 e n. B/50890 del 15.05.2017 di cui ente titolare comune di Fontaniva,
n. 1317251170 del 15.07.2022 per ingiunzione di pagamento n. 29366 del 09.06.2022 riferita a precedente,
ho ricevuto avviso avvio procedure di esecuzione coattiva n. 36234 del 22/12/2022 per stesso motivo per il quale ho provveduto pari data a redigere nuovo rigetto n.141133920027 specificando che essendo Veneto in autodeterminazione sotto l’egida del GOVERNO VENETO PROVVISORIO del MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL POPOLO VENETO nulla mi è dovuto nei confronti di qualsiasi ente dello stato italiano che occupa illegittimamente i territori della REPUBBLICA DI VENEZIA violando altresì con l’uso di minacce l’art. 2 paragrafo 4 della Carta delle Nazioni Unite e norme UCC.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
FRANCESCO AGOSTINI

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 141133101024) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.01.22 – CITTON FLAVIANO – SPN – 141132145316

Oggetto: 2023.01.22 – CITTON FLAVIANO – SPN – 141132145316 – referente: Cernide 587
(anche in riferimento at Vostra Legge italiana ex art.21nonies l. 7.8.1990 n. 241 si chiede il Vostro riesame in Autotutela per l’annullamento ex officio del summenzionato Vostro provvedimento contestato nell’an e nel quantum, in fatto e in diritto)

DENUNCIANTE
Nome: FLAVIANO
Cognome: CITTON
Codice Unico Personale: 131634125833
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:22.01.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:MUSSOLENTE
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:TODESCA ANNA E TRAMBUSCIO VALERI DELLA AREA SRL VIA TORINO 10/B MONDOVI’ (CN)

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Nonostante mio rigetto di notifica n. 131926121642 del 26.09.2022 relativo al preavviso di fermo amministrativo documento 13441570 n. 243593, mi vedo recapitare un documento 14590774 n. 126442 di Fermo Amministrativo. Da questo si evince che il mio rigetto precedente in quanto Veneto in Autodeterminazione sotto l’egida del GOVERNO VENETO PROVVISORIO del MOVIMENTO DI LIBERAZIONE DEL POPOLO VENETO, è stato ignorato violando tutte le leggi in materia.Mi sembra doveroso che le persone firmatarie vengano perseguite.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
FLAVIANO CITTON

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 141132145316) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.01.21 – BORTOTTO SERGIO – SPN – 141131153659

Oggetto: 2023.01.21 – BORTOTTO SERGIO – SPN – 141131153659 – referente: me stesso
(anche in riferimento at Vostra Legge italiana ex art.21nonies l. 7.8.1990 n. 241 si chiede il Vostro riesame in Autotutela per l’annullamento ex officio del summenzionato Vostro provvedimento contestato nell’an e nel quantum, in fatto e in diritto)

DENUNCIANTE
Nome: SERGIO
Cognome: BORTOTTO
Codice Unico Personale: 0000000234501000
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:gennaio 2023
luogo iniziale del fatto segnalato:in Villorba (Tv)
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:COMUNE DI VILLORBA (TV) – UNIPOL SAI assicurazioni spa

DENUNCIA QUANTO SEGUE
at
UNIPOL SAI assicurazioni spa

at
COMUNE DI VILLORBA (Tv)

at
COMANDO INTERCOMUNALE POLIZIA LOCALE
del Comune di Villorba (Tv)

Allego la missiva inviata anche a codesto ufficio a mezzo posta ordinaria.
L’Assicurazione non può pagare un danno così contabilizzato dal Comune di Villorba (Tv) senza dare contezza alla mia persona del dettaglio della spesa.
Non ho fatto la denuncia del sinistro all’assicurazione perchè è un mio diritto ed essa non può pretendere di pagare tale danno a mia insaputa senza che io ne abbia contezza.
L’unico obbligo che io ho nei confronti dell’assicurazione è di averla pagata, come ho fatto.
L’assicurazione ha il dovere anche di non imporre la denuncia del sinistro, per poi causare un danno alla mia persona per l’ulteriore esborso del costo assicurativo.
Al Comune contesto soprattutto il fatto che pretenda che si paghi il suo legale ben € 100,00 su totale preteso di € 400,00.
E’ un problema del Comune se ha dei costi, per l’intervento di un legale per aver formalizzato la richiesta di risarcimento … basta qualunque impiegato in grado di scrivere tale richiesta, come tra l’altro l’assicurazione ha mandato a me.
Attendo dal Comune di Villorba (Tv) che mi invii al più presto il dettaglio dei danni come ha inviato all’assicurazione.
C’è bisogno di più rispetto per ogni Cittadino e dei suoi diritti.
Anche se io non mi reputo italiano ma di Nazionalità e Cittadinanza Veneta contesto sia il Comune di Villorba (Tv) che l’Assicurazione per come hanno condotto tale pratica a completa mia insaputa.
Villorba (Tv) 21.01.2023
Sergio Bortotto
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
SERGIO BORTOTTO

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 141131153659) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.01.16 – CELOT BENEDETTO – SPN – 14112614538

Oggetto: 2023.01.16 – CELOT BENEDETTO – SPN – 14112614538 – referente: ME STESSO
(anche in riferimento at Vostra Legge italiana ex art.21nonies l. 7.8.1990 n. 241 si chiede il Vostro riesame in Autotutela per l’annullamento ex officio del summenzionato Vostro provvedimento contestato nell’an e nel quantum, in fatto e in diritto)

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:9 gennaio 2023 ore 19:04
luogo iniziale del fatto segnalato:tramite e-mail da info@amministrazionicosta.it
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:COSTA SALVATORE AMMINISTRAZIONI CONDOMINIALI

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In riferimento a:
RDN – 132127195455 del 17 novembre 2022
SPN – 132131145510 del 21 novembre 2022
RDN – 141120154732 del 10 gennaio 2023
Con la presente DENUNCIA comunico che COSTA SALVATORE amministrazioni condominiali, nonostante fosse in precedenza già stato diffidato, continua ad avanzare nei miei confronti pretese economiche per SPESE PERSONALI che in realtà non mi competono, come già precisato e indicato nello svolgimento degli eventi.
Nel RDN – 141120154732 è stato avvisato che non provvederò alcun pagamento in tal senso.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 14112614538) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.01.16 – CELOT BENEDETTO – SPN – 14112615427

Oggetto: 2023.01.16 – CELOT BENEDETTO – SPN – 14112615427 – referente: ME STESSO
(anche in riferimento at Vostra Legge italiana ex art.21nonies l. 7.8.1990 n. 241 si chiede il Vostro riesame in Autotutela per l’annullamento ex officio del summenzionato Vostro provvedimento contestato nell’an e nel quantum, in fatto e in diritto)

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:16 gennaio 2023
luogo iniziale del fatto segnalato:Distretto di VILLORBA – Contea di TREVISO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:CONTARINA SPA – CONSIGLIO DI BACINO PRIULA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Il capitale sociale di CONTARINA SPA (società con scopo di lucro) è detenuto nella sua interezza da un unico socio, ovverosia dal CONSIGLIO DI BACINO PRIULA ente pubblico straniero italiano, il quale è composto e partecipato da comuni stranieri italiani, tutti facenti capo allo stato straniero occupante italiano.
Dal mio punto di vista generale, il servizio che offre CONTARINA SPA riporta a mio avviso dei tratti poco chiari. Lo possiamo chiamare servizio solamente per una questione di gentilezza nei termini da usare, ma a mio parere la definizione potrebbe essere ben diversa.
Innanzitutto in condizioni di libero mercato una persona è libera di scegliere il servizio a lei più appropriato tenendo conto delle sue specifiche esigenze, ma soprattutto la possibilità di scegliere a chi far eseguire il servizio che richiede visto che un servizio va pattuito, accettato e pagato.
In effetti, nel commercio chi compra e che vende negoziano in condizioni di parità con l’obiettivo di raggiungere un accordo economico per lo scambio del bene e/o servizio oggetto della trattiva.
Tutto questo negli affari di CONTARINA SPA / CONSIGLIO BACINO PRIULA / COMUNI ITALIANI non accade. Infatti agli effetti pratici la persona è obbligata ad accettare il loro monopolizzato servizio territoriale, al prezzo da loro imposto, senza possibilità di reclamo.
Per definizione non può esistere un libero mercato concorrenziale all’interno di un sistema di monopolio.
Mi chiedo infatti: qualora un’azienda privata si presentasse con il veritiero e benevolo intento di offrire un servizio economicamente più vantaggioso per il Popolo Veneto, i COMUNI ITALIANI e il CONSIGLIO BACINO PRIULA sarebbero disposti a competere in maniera etica anche a costo di veder svanire la partnership che intrattengono e detengono con/in CONTARINA SPA ?
A priori però c’è un’altra domanda che mi assale: potrebbe mai essere messa un’azienda terza in condizione di formulare un’offerta economica per tale servizio, visto che per arrivare a questo deve obbligatoriamente interfacciarsi, in prima battuta, con i COMUNI ITALIANI e quindi con il CONSIGLIO BACINO PRIULA ?
Con stupore e disappunto, ho notato, inoltre, che il costo per l’acquisto a nuovo della materia prima (per es. CARTA), risulta essere di molto inferiore rispetto a quello che economicamente richiedono per smaltire solo una parte della stessa.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 14112615427) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2023.01.11 – CELOT BENEDETTO – SPN – 141121111133

Oggetto: 2023.01.11 – CELOT BENEDETTO – SPN – 141121111133 – referente: ME STESSO
(anche in riferimento at Vostra Legge italiana ex art.21nonies l. 7.8.1990 n. 241 si chiede il Vostro riesame in Autotutela per l’annullamento ex officio del summenzionato Vostro provvedimento contestato nell’an e nel quantum, in fatto e in diritto)

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:13 ottobre 2022
luogo iniziale del fatto segnalato:TREVISO, BORGO MAZZINI 34 presso lo studio del notaio italiano FERRETTO LORENZO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:NOTAIO ITALIANO FERRETTO LORENZO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Il giorno 13 ottobre 2022, il notaio italiano FERRETTO LORENZO ha stipulato un atto di compravendita fra C.MT. (parte venditrice) e Z.S. (parte acquirente).
La trattativa di mediazione per questa compravendita è stata gestita da me per tramite della mia Ditta Veneta ABC Intermediazioni Immobiliari.
Il giorno 12 ottobre 2022, ho inviato tramite e-mail, allo studio FERRETTO, le fatture emesse dalla mia Ditta Veneta, gli estremi di pagamento e le dichiarazioni riguardanti la mia persona e quella della mia Ditta Veneta, contenute sempre nella medesima e-mail, che di seguito riporto:

– Ditta:
ABC INTERMEDIAZIONI IMMOBILIARI – AEI con sede a Villorba (Contea di Treviso) via Roma 73/I, codice unico 201957192210, costituita presso il Dipartimento Lavoro e Svilupo del Governo Veneto Provisorio, istituito sotto l’Egida del Movimento de Liberasione Nasionale del Popolo Veneto (MLNV) ai sensi e per gli effetti del primo protocollo (1977) addizionale alle convenzioni di Ginevra del 1949.

– Titolare:
Celot Benedetto, nato a Conegliano (Contea di Treviso), il giorno 17 gennaio 1976, codice unico 20170913141401, Cittadino Veneto di Nazionalità Veneta, Autodeterminato sotto l’Egida del Movimento de Liberasione Nasionale del Popolo Veneto.

Ieri 10 gennaio 2023, ho ricevuto dalla parte acquirente copia dell’atto che il notaio italiano FERRETTO LORENZO ha stipulato e ho notato che all’articolo 3, riservato ai dettagli della mediazione, ha riportato in maniera incompleta quanto segue:

Articolo 3
Ai sensi della vigente normativa sulla trasparenza, ciascuna delle parti da
me notaio richiamata sulle sanzioni previste dall’art. 76 del D.P.R. 28
dicembre 2000, n. 445 (T. U. delle disposizioni legislative e regolamenti in
materia di documentazione amministrativa), per le ipotesi di falsità in atti e
dichiarazioni mendaci ivi indicate, dichiara, ai sensi del citato T.U. e sotto
la propria responsabilità, di essersi avvalsa – per la conclusione della
presente operazione – dell’opera del seguente mediatore:
* CELOT BENEDETTO, nato a Conegliano (TV) il giorno 17 gennaio 1976 –
Codice univoco: 20170913141401, il quale ha dichiarato alle parti di agire
sotto la ditta “ABC INTERMEDIAZIONI IMMOBILIARI – AEI” con sede in
Villorba (TV), Via Roma n. 73/I, codice unico 201957192210, iscritta
presso l’anagrafe delle Ditte Venete, Dipartimento Lavoro e Svilupo del
Governo Veneto Provisorio.
Sempre come sopra consapevole, ammonita e/o resa edotta, ciascuna
parte comunica che l’ammontare della spesa sostenuta per la mediazione
ottenuta è stata pari:
— quanto alla parte venditrice, ad Euro 3.927,00
(tremilanovecentoventisette);
— quanto alla parte acquirente, ad Euro 3.927,00
(tremilanovecentoventisette);
dette somme sono state versate mediante numero due bonifici bancari, la
cui riproduzione fotostatica della contabile viene allegata al presente atto
sotto la lettera “C”, omessane la lettura delle parti scritte per espressa
volontà dei comparenti.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 141121111133) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2022.01.01 – FACCIN SEBASTIANO – SPN – 141118203715

Oggetto: 2022.01.01 – FACCIN SEBASTIANO – SPN – 141118203715 – referente: Cernide 587
(anche in riferimento at Vostra Legge italiana ex art.21nonies l. 7.8.1990 n. 241 si chiede il Vostro riesame in Autotutela per l’annullamento ex officio del summenzionato Vostro provvedimento contestato nell’an e nel quantum, in fatto e in diritto)

DENUNCIANTE
Nome: SEBASTIANO
Cognome: FACCIN
Codice Unico Personale: 131426141850
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:07.01.2023
luogo iniziale del fatto segnalato:BORSO DEL GRAPPA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:TARGA LORIS responsabile del procedimento per ABACO S.P.A.

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In data 11/07/2022 con rigetto n. 13172110017 ho rigettato una ingiunzione di pagamento n. 28882 della ABACO S.P.A. di Via Fratelli Cervi 6 di PADOVA quale richiesta di Imposta municipale propria per comune di BORSO DEL GRAPPA (TV) specificando che stavano agendo per un ente italiano in difetto assoluto di giurisdizione nei territori della Repubblica di Venezia come da un mio precedente rigetto n. 131440164935 del 30.04.2022. Ora ricevo sempre da ABACO S.P.A. un avviso di AVVIO PROCEDURA DI ESECUSUINE COATTIVA n. 32866 con data 22.12.2022 con riferimento all’ingiunzione precedente a cui rispondo con altro rigetto n. 141118201518 pari data. Ciò significa che i miei rigetti precedenti sono stati ignorati pertanto la ABACO S.P.A., continua a minacciarmi VIOLANDO L’ART. 2 PARAGRAFO 4 DELLA CARTA DELLE NAZIONI UNITE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
SEBASTIANO FACCIN

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POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 141118203715) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2023.01.03 – FURLANETTO MANUEL – SPN – 1411138358

Oggetto: 2023.01.03 – FURLANETTO MANUEL – SPN – 1411138358 – referente: ME STESSO
(anche in riferimento at Vostra Legge italiana ex art.21nonies l. 7.8.1990 n. 241 si chiede il Vostro riesame in Autotutela per l’annullamento ex officio del summenzionato Vostro provvedimento contestato nell’an e nel quantum, in fatto e in diritto)

DENUNCIANTE
Nome: MANUEL
Cognome: FURLANETTO
Codice Unico Personale: 0094056701000000
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:01/12/2022
luogo iniziale del fatto segnalato:TRIBUNALE DI TREVISO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:DIPENDENTI PUBBLICI ITALIANI

DENUNCIA QUANTO SEGUE
BUONGIORNO,
DESIDERO DENUNCIARE TUTTI COLORO CHE PARTECIPANO ALL’ ORDINANZA DI VENDITA DELEGATA EMESSA DAL TRIBUNALE DI TREVISO DEL LOTTO DI PROPRIETA’ DELLA FAMIGLIA FURLANETTO, DOVE LAVORO, DOVE VIVONO I MIEI GENITORI, DOVE VIVE MIA SORELLA . I SOGGETTI ATTORI DELL’ AZIONE CONTRO DI NOI SONO:
GIUDICE ITALIANO INCARICATO DELL’ ESECUZIONE DOTT. LEONARDO BIANCO
GEOMETRA FABIO CIAN
AVV. FRANCESCA BONATTO
AVV. CHIARA PAGOTTO
UNICREDIT SPA (RISULTATI USURAI NEI NOSTRI CONFRONTI SUL MUTUO FONDIARIO DOPO CONTEGGI APPURATI DA STUDIO PROFESSIONALE)
SOCIETA’ APORTI SRL (SUBENTRATO PER CESSIONE DEL CREDITO A UNICREDIT SPA)
SOCIETA’ FINO 1 SECURITISATION SRL
DOTT.SSA ANGELA SCOTTO DI CLEMENTE (PRESENTE AI FINI DELLA PRATICA PROFESSIONALE)
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
MANUEL FURLANETTO

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POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 1411138358) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2022.12.28 – BORTOTTO SERGIO – SPN – 132238165551

Oggetto: 2022.12.28 – BORTOTTO SERGIO – SPN – 132238165551 – referente: me stesso
(anche in riferimento at Vostra Legge italiana ex art.21nonies l. 7.8.1990 n. 241 si chiede il Vostro riesame in Autotutela per l’annullamento ex officio del summenzionato Vostro provvedimento contestato nell’an e nel quantum, in fatto e in diritto)

DENUNCIANTE
Nome: SERGIO
Cognome: BORTOTTO
Codice Unico Personale: 0000000234501000
in qualità di: PERSONA INFORMATA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:28.12.2022
luogo iniziale del fatto segnalato:VICOLO DON G. BAGAGLIO, VILLORBA (TV)
soggetti ritenuti responsabili:SCONOSCIUTI MA RICONOSCIBILI
Precisazione:UN PROMOTER DE LA DITTA BOFROST sede di CASALE SUL SILE

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Alle 12.30 circa, un promoter, (tale Silvano) a nome e per conto della ditta BOFROST, sedente in Via Martin Luther King, 72, 31032 Casale sul Sile TV, è passato parlando di omaggi in occasione di un non meglio specificato anniversario della ditta.
Poco dopo e precisamete alle 12.43, ho ricevuto un sms da Bofrost, senza alun numero per replicare e in cui è scriutto:
“Gentile Sergio abbiamo preso in carica la sua disponibilità all’acquisto degli arti. 3087001 e 6120215704 del valore di € 25,95.
Passeremo da Lei come da accordi con ilvano il giorno 29/12/2022 dalle 13-14.
Cordiali saluti
Bofrost italia.”
Alle successive 16,47 ho telefonato alla sede di Casale Sul Sile di Bofrost (0422/822151) e ho fatto presente la nullità dell’ordine perchè da me mai richiesto e inoltrato … i codici di cui si fa presente nel sms non so neppure a cosa si riferiscano.
Ho invitato la ditta a neppure passare.
Tanto si riferisce perchè tale modo di proporsi appare palesemente ingannevole.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
SERGIO BORTOTTO

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POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 132238165551) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2022.12.20 – BALDASSARI STEFANO – SPN – 13223082131

Oggetto: 2022.12.20 – BALDASSARI STEFANO – SPN – 13223082131 – referente: BARBARA RIDOLFI
(anche in riferimento at Vostra Legge italiana ex art.21nonies l. 7.8.1990 n. 241 si chiede il Vostro riesame in Autotutela per l’annullamento ex officio del summenzionato Vostro provvedimento contestato nell’an e nel quantum, in fatto e in diritto)

DENUNCIANTE
Nome: STEFANO
Cognome: BALDASSARI
Codice Unico Personale: 102224153669
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:29/10/2022
luogo iniziale del fatto segnalato:PER VIA TELEMATICA
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:SERVICE PMVR

DENUNCIA QUANTO SEGUE
HO RICEVUTO UN SOLLECITO DI PAGAMENTO PER UNA SANZIONE AMMINISTRATIVA DEL 01/03/2021 ALLA QUALE HO RISPOSTO CON UN RDN IN DATA 19/07/2021 AVENTE CODICE 1523091220016463.
IL 03/10/2022 HO RICEVUTO TRAMITE ILSERVIZIO POSTALE UNA NOTIFICA DALLA SOLORI, DOVE IN DATA 21/07/2022 MI E’ STATO NOTIFICATO UN FERMO AMMINISTRATIVO, HO FATTO IL RDN DEL RDN IN DATA 05/10/2022 AVENTE IL CODICE 132015191725, ALLA QUALE HANNO RISPOSTO QUASI SUBITO CON UNA LETTERA TELEMATICA, SCRIVENDO CHE LA LORO RISPOSTA E’ PERVENUTA DAL COMANDO DI POLIZIA LOCALE DI VERONA. NEL FRATTEMPO SONO ANDATO A VERIFICARE SE EFFETTIVAMENTE CE IL FERMO AMMINISTRATIVO,MA NON RISULTA NELLE SEDI COMPETENTI.
COME AUTODETERMINATO SOTTO L’EGIDA DEL GOVERNO VENETO PROVVISORIO, IO NON CREDO DI DOVER DARE NULLA AL GOVERNO ITALIANO CHE AGISCE ILLEGALMENTE NEI TERRITORI DELLA REPUBBLICA VENETA.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
STEFANO BALDASSARI

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POLISIA NASIONALE

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 13223082131) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2022.12.14 – CELOT BENEDETTO – SPN – 132224101450

Oggetto: 2022.12.14 – CELOT BENEDETTO – SPN – 132224101450 – referente: ME STESSO
(anche in riferimento at Vostra Legge italiana ex art.21nonies l. 7.8.1990 n. 241 si chiede il Vostro riesame in Autotutela per l’annullamento ex officio del summenzionato Vostro provvedimento contestato nell’an e nel quantum, in fatto e in diritto)

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:1 agosto 2022 ore 09:00
luogo iniziale del fatto segnalato:VILLORBA – VIA PIAVE 152
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:DANIELA moglie di FINATO FERDINANDO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Fatto correlato alle seguenti denunce:
SPN – 13202917311 del 19 ottobre 2022
SPN – 132222164042 del 12 dicembre 2022
In riferimento alle segnalazioni sopra elencate, denuncio altresì un pesante episodio accaduto il giorno 1 agosto 2022 intorno alle ore 09:00 del mattino in via Piave 152 a Villorba, presso l’abitazione che in quella data era ancora di proprietà di FINATO FERDINANDO e che vede protagonista DANIELA (mi sembra di ricordare che il cognome sia MARCASSA) moglie dello stesso FINATO.
Tutto ciò introdotto, si premette quanto segue:
FINATO FERDINANDO ha sempre celato il fatto di avere un pignoramento e un’ipoteca gravanti sull’abitazione che stava vendendo, procedimenti per i quali solo successivamente e in virtù del fatto che l’accorciarsi delle tempistiche non permetteva più di tener celato alcunché (il cui riassunto viene di seguito descritto), si è venuti a conoscenza che l’avvocato italiano ZAMPIERI WILLIAM si stava occupando delle relative cancellazioni.
Per quanto mi riguarda FINATO FERDINADO aveva tutto il diritto di tenere solo ed esclusivamente per sé le sue faccende personali, fermo restando il fatto che avrebbe dovuto saper gestire in maniera corretta e consapevole le sue vicissitudini.
La promessa di compravendita era stata stipulata in data 1 aprile 2022 e la stessa contemplava la consegna dell’abitazione entro il giorno 31 luglio 2022.
Col passare del tempo, però, più le tempistiche per la consegna si accorciavano e più FINATO FERDINADO, di concerto con la moglie DANIELA e il figlio ANDREA, non sembravano affatto preoccupati di dare inizio alle operazioni per lo sgombero dell’immobile al fine di rispettare la data di consegna prestabilita e di questo se n’era accorta in prima persona la parte acquirente, tanto che la stessa mi chiese di fissare un appuntamento con “i FINATO” al fine di fare luce sull’apparente incuranza da parte di questi ultimi.
Viene fissato un incontro fra le parti il giorno 30 giugno 2022, presso il mio ufficio, durante il quale “i FINATO” accennano di non riuscire a consegnare l’abitazione perché avevano un contratto in essere con un’altra agenzia il quale si concludeva il giorno 31 luglio 2022 e che io di questo ne ero a conoscenza. A questo punto, capendo che stavano cercando di colpevolizzarmi, cercando di obbligarmi ad accettare la parte del capro espiatorio, quale etichetta che loro avevano progettato di riservarmi, come conseguenza delle loro mancanze, (preciso che FINATO FERDINANDO era ben disposto nel momento in cui si è trovato a incassare una caparra di ben 60.000 euro al momento della firma della promessa di vendita), accampando e millantando futili scusanti; decido di non lasciar spazio ad altre dicerie da parte loro e propongo di fissare l’atto di vendita per il giorno 1 agosto 2022 e sempre nella medesima data avrebbero dovuto consegnare l’immobile. A quel punto, capendo di essere stati smascherati e che la loro tesi non poteva reggere perché risultava di fatto non credibile, FINATO FERDINADO affermò che sarebbe riuscito a completare tutte le operazioni di sgombero entro quella data, incontrando così l’avvallo della parte acquirente.
Qualche giorno dopo la parte acquirente ha chiesto di fissare un sopralluogo per illustrare a un professionista alcuni futuri lavori da eseguire all’interno dell’abitazione e il martedì 12 luglio 2022 alle ore 11:30, io insieme alla parte acquirente ci siamo recati presso l’abitazione di FINATO FERDINADO. Terminato il sopralluogo con il tecnico, “i FINATO” hanno di nuovo iniziato a contemplare un eventuale ritardo di consegna, ognuno dei quali sosteneva una tesi in contrasto con la tesi dell’altro, per esempio: DANIELA sosteneva che c’erano tante cose da portare e che non ce l’avrebbero mai fatta in così poco tempo visto che la proprietaria della casa dove si sarebbero trasferiti, contrariamente a quanto loro promesso in precedenza, non gli avrebbe più concesso di entrare in casa prima dell’atto di acquisto negandogli la possibilità di portare in via anticipata arredi ed effetti personali; subito dopo però abbiamo raggiunto il figlio ANDREA, in un’altra parte della proprietà e in assenza della madre DANIELA, il quale sosteneva di avere già in mano le chiavi di casa dove si sarebbero trasferiti e che per il sabato e la domenica successiva sarebbe già stato in grado di iniziare il trasloco. Una volta però messi a confronto, perché le motivazioni da loro esternate risultavano alquanto discordanti, i due avrebbero iniziato a farfugliare inutili spiegazioni con il vano intento di ricucire lo strappo, in quanto in quel momento fu chiaro a tutti che quello che stavano raccontando non corrispondeva a verità e che cercavano in qualche modo di travisarla.
La sera dello stesso giorno dallo studio del notaio italiano FERRETTO LORENZO, incaricato per la stipula dell’atto di vendita, pervenne una comunicazione in cui avvisa la parte acquirente e la parte venditrice dell’esistenza di due pregiudizievoli che impedivano la stipula dell’atto fino al momento in cui le stesse non fossero state cancellate.
La stessa sera chiamo FINATO FERDINANDO il quale nell’intento di accennare che il problema non sussiste si limita a dire che sono cose già chiuse e che sono state seguite dal loro avvocato italiano.
Da questo momento entra in gioco la figura dell’avvocato italiano ZAMPIERI WILLIAM il quale in prima battuta cerca di rassicurare tutti sul fatto che per la data del 18 luglio 2022 arriverà a una definizione con i creditori e contestualmente tramite invio telematico sarebbero state cancellate le procedure e di conseguenza il giorno 1 agosto 2022 si sarebbe potuto procedere con la consegna dell’immobile e la stipula dell’atto di vendita.
Con il passare dei giorni le conferme dell’avvocato italiano ZAMPIERI WILLIAM si affievolivano sempre di più fino a quando dovette ammette che per la data del giorno 1 agosto 2022, cosiccome per i giorni immediatamente seguenti, sarebbe stato impossibile stipulare l’atto in quanto le procedure non erano ancora state cancellate. A quel punto gli ultimi giorni di luglio 2022, presso l’abitazione di FINATO FERDINANDO, si è tenuto un incontro in cui la parte acquirente ha presenziato con il proprio avvocato italiano, dalla quale è uscito l’accordo di consegna, che in sintesi riportava che il trasferimento del possesso materiale dell’immobile alla parte acquirente sarebbe avvenuto il giorno 1 agosto 2022, concedendo al FINATO la possibilità di effettuare le operazioni di trasloco nell’arco di tempo di un paio di settimane (almeno così mi sembra di ricordare).
Tutto ciò premesso, si denuncia quanto segue:
il giorno 1 agosto 2022 verso le ore 09:00 del mattino, al civico 152 di via Piave, entra dal cancello carraio la parte acquirente insieme ai suoi traslocatori; qualche istante dopo entro anch’io dallo stesso cancello e mi posiziono in piedi appena dentro la proprietà in una zona che non arrechi intralcio o disturbo a chi deve lavorare. Qualche istante dopo sopraggiunge DANIELA, la moglie di FINATO FERDINANDO, la quale mi aggredisce fisicamente graffiandomi e pizzicandomi, mi strattona per condurmi da qualche parte, io mantengo la calma incrocio le braccia dietro la schiena, rifiuto, le dico di lasciare la presa che sta esercitando su di me e riesco a liberarmi. Lei inveisce su di me accusandomi che è tutta colpa mia se loro si trovano in quella situazione; io gli ho risposto “assolutamente NO” in quanto le pregiudizievoli riguardavano solo ed esclusivamente loro e nel cercare di negare ancora una volta l’evidenza, si è rivolta verso la parte acquirente dicendogli testualmente “siete delle merde”. Il figlio ANDREA è uscito dall’abitazione per cercare di calmarla, poi è stata condotta (forse dal marito) fuori dalla proprietà. ANDREA ha poi cercato di scusarsi un po’ con tutte le parti offese chiedendo di lasciar perdere.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

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POLISIA NASIONALE

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2022.12.12 – CELOT BENEDETTO – SPN – 132222164042

Oggetto: 2022.12.12 – CELOT BENEDETTO – SPN – 132222164042 – referente: ME STESSO
(anche in riferimento at Vostra Legge italiana ex art.21nonies l. 7.8.1990 n. 241 si chiede il Vostro riesame in Autotutela per l’annullamento ex officio del summenzionato Vostro provvedimento contestato nell’an e nel quantum, in fatto e in diritto)

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
Codice Unico Personale: 20170913141401
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:venerdì 16 settembre 2022 ore 11:00
luogo iniziale del fatto segnalato:TREVISO, BORGO MAZZINI 34 presso lo studio del notaio italiano FERRETTO LORENZO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:FINATO FERDINANDO – FINATO ANDREA – ZAMPIERI WILLIAM

DENUNCIA QUANTO SEGUE
La presente DENUNCIA alla POLISIA NASIONALE VENETA è conseguente alla SPN – 13202917311 del 19 ottobre 2022.
In riferimento a quanto sopra, si ribadisce che la SPN – 13202917311 del 19 ottobre 2022 è stata notificata a FINATO FERDINANDO utilizzando (come per altre precedenti comunicazioni) l’indirizzo e-mail del figlio FINATO ANDREA in data 29 ottobre 2022.
Destinatari della stessa e-mail erano anche il notaio italiano FERRETTO LORENZO e l’avvocato italiano ZAMPIERI WILLIAM, legale di FINATO FERDINADO, per conto del quale aveva seguito la pratica di cancellazione pignoramento e ipoteca gravanti sull’immobile oggetto di vendita da parte del FINATO, il quale aveva anche presenziato all’atto di vendita presso lo studio di FERRETTO LORENZO e quindi consapevole dell’adempimento a cui il suo cliente era tenuto nei miei confronti, ovvero saldare la mia parcella entro giorni dieci dalla stipula dell’atto di vendita.
Alla data odierna si riscontra il massimo menefreghismo da parte di FINATO FERDINADO in quanto nonostante sia passato un mese e mezzo dalla notifica della precedente SPN, non ha provveduto a effettuare alcun pagamento a saldo nei miei confronti, rimanendo di fatto in un eloquente silenzio.
Ricordo che FINATO ANDREA si era fatto portavoce il giorno dell’atto di vendita nel rassicurarmi che il pagamento l’avrebbero fatto appena incassato il prezzo della vendita, ma di fatto si è subito dimenticato delle promesse formulate dandosi di fatto a una totale latitanza.
Rimango inoltre basito dall’avvocato italiano ZAMPIERI WILLIAM il quale pur conoscendo bene i termini entro i quali il suo cliente ha promesso, davanti a lui stesso, di pagare il saldo della mia parcella, sia rimasto di fatto nella più completa indifferenza, dimenticandosi di fatto l’etica a casa, decidendo così di rinunciare a sensibilizzare il suo cliente al giusto adempimento.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

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2022.09.29 – LAGHETTO SILVIO – SPN – 13213917147

Oggetto: 2022.09.29 – LAGHETTO SILVIO – SPN – 13213917147 – referente: me stesso
(anche in riferimento at Vostra Legge italiana ex art.21nonies l. 7.8.1990 n. 241 si chiede il Vostro riesame in Autotutela per l’annullamento ex officio del summenzionato Vostro provvedimento contestato nell’an e nel quantum, in fatto e in diritto)

DENUNCIANTE
Nome: SILVIO
Cognome: LAGHETTO
Codice Unico Personale: 2019324163801
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:29.09.2022
luogo iniziale del fatto segnalato:thiene
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:Filippo Manni custode nominato dal tribunale

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Oggi 29.09.2022 alle ore 9.00 si presentano al portone di casa mia un personaggio che ha dichiarato di essere il nuovo custode del tribunale (Filippo Manni) accompagnato da alcune forze dell’ordine una dozzina circa carabinieri vigili ed alcune persone in borghese dei quali una con videocamera accesa. Mi viene comunicato che dovevano entrare per vedere lo stato degli immobili. Ho comunicato che da alcuni giorni sia io che mia madre siamo affetti da influenza covid. Sono andati via dicendomi che torneranno più’ avanti. Mi sono stati consegnati dei documenti.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
SILVIO LAGHETTO

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