SEGNALAZIONI ALLA POLISIA NASIONALE

2021.04.01 – TOFFOLIN MARIA VALLI’ – SPN – 12141120347

Oggetto: 2021.04.01 – TOFFOLIN MARIA VALLI’ – SPN – 12141120347

DENUNCIANTE
Nome: MARIA VALLI’
Cognome: TOFFOLIN
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:01.04.2021
luogo iniziale del fatto segnalato:VIA CHISINI, 89 – PIEVE DI SOLIGO (TV)
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:VIGILE DI PIEVE DI SOLIGO GIACOMIN ROBERTO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
VERSO LE 10.00 SONO STATA AVVISATA DI INTERVENIRE IN QUANTO UN VIGILE, OMETTENDO LA PRESENTAZIONE, E’ ENTRATO SENZA PERMESSO E SENZA MANDATO NELLA PROPRIETA’ PRIVATA DELLA CONGREGAZIONE DOVE SI INCONTRA IL GRUPPO INFORMALE “PRIMAVERA” CON I VOLONTARI, REGOLARMENTE REGISTRATO. L’AGENTE GIACOMIN ROBERTO CON TONO SOSTENUTO, VIOLANDO IL DOMICILIO HA CHIESTO E TRASCRITTO I DATI PERSONALI DELLA VOLONTARIA E DI TUTTI MINORI IN AUTODETERMINAZIONE.
DOPO AVERGLI CHIESTO PIU’ VOLTE DI ESIBIRMI IL MANDATO DI PERQUISIZIONE E LA MOTIVAZIONE DELLA SUA INTRUSIONE NELLA PROPRIETA’ PRIVATA L’HO AVVISATO CHE ERA IN DIFETTO ASSOLUTO DI GIURISDIZIONE. CON ARROGANZA HA CERCATO DI INTIMIDIRMI E SOSTENENDO CHE L’AUTODETERMINAZIONE NON ESISTE, NON HA NESSUN VALORE E CHE QUELLO E’ SUOLO ITALIANO E LUI ERA L’UNICA AUTORITA’. A QUESTO PUNTO L’HO INVITATO PIU’ VOLTE AD USCIRE DALLA PROPRIETA’ PRIVATA, IGNORANDOMI. NON RIUSCIENDO HA DARMI RISPOSTA HA FATTO INTERVENIRE UNA PATTUGLIA DI CARABINIERI. TRASCORSI CIRCA 15 MINUTI SONO ARRIVATI PARCHEGGIANDO ANCHE LORO ALL’INTERNO DELLA PROPRIETA’ PRIVATA COMETTENDO LE STESSE VIOLAZIONI.
IL VIGILE OLTRETUTTO, HA CERCATO PIU’ VOLTE DI ENTRARE IN MODO IRRUENTO E TRUFFALDINO ANCHE NELL’ABITAZIONE DI PROPRIETA’ DELLA CONGREGAZIONE, NONOSTANTE LA LORO COMPLETA ESTRANEITA’ DEI FATTI, CHIEDENDO DI VOLERSI CONFESSARE, COSI’ SPAVENTANDOLI.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
MARIA VALLI’ TOFFOLIN

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 12141120347) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2021.04.01 – SCAPPINI STEFANO – SPN – 12141193330

Oggetto: 2021.04.01 – SCAPPINI STEFANO – SPN – 12141193330

DENUNCIANTE
Nome: STEFANO
Cognome: SCAPPINI
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:28/03/2021
luogo iniziale del fatto segnalato:CASTEL D’AZZANO (VR)
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:CARABINIERI E SINDACO DEL COMUNE DI CASTEL D’AZZANO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Domenica 28/03/2021 alle ore 16:00 circa, mio figlio si trovava nel comune di Castel d’Azzano in compagnia della fidanzata e di amici, all’interno di un parco pubblico denominato “Martin Pescatore”.
In quel momento, essendo all’aria aperta, non indossava la mascherina D.P.I., così è stato richiamato più volte dal Vigilante del parco sig. Alessandro Munari, dipendente dell’azienda di Vigilanza FORTEZZA di San Giovanni Lupatoto (VR) e-mail: info@lafortezzavr.com, il quale a sua volta telefonò al Sindaco sig. Antonello Panuccio dello stesso comune, indirizzo e-mail: sindaco@comune.castel-d-azzano.vr.it, che è intervenuto sul posto assieme alla moglie ed ha chiamato i carabinieri e-mail: 042036.001@carabinieri.it, per la quale sono intervenuti sul posto il comandante LGT. ZANARINI Davide e Car. GUARINO Stefano, che hanno subito raccolto i dati personali.
A quel punto mio figlio, spaventato in intimorito dalla situazione creata, non sapendo come comportarsi, mi ha subito chiamato chiedendomi di recarmi sul posto, così, una volta giunto al parco, notai che il Vigilante si era allontanato, sindaco e moglie se n’erano già andati, mentre il comandante mi chiese un documento di riconoscimento.
A quel punto, io dichiarai di essere AUTOCERTIFICATO VENETO riferendo le mie Generalità ma non venni considerato, facendo presente inoltre che stavo registrando un audio come da mio Diritto per tutelarmi nel momento che servisse per vie Legali e che non verrà pubblicato su nessun social, ma il comandante, VIOLANDO I MIEI DIRITTI e ABUSANDO DI POTERE, mi consigliava più volte di interrompere la registrazione altrimenti mi avrebbero portato in caserma.
Accertata la loro insistenza, ho interrotto la registrazione, mi venne chiesto nuovamente un documento di riconoscimento, così esibii la patente dichiarando ancora di essere CITTADINO VENETO ma ancora senza essere ascoltato.
Il comandante trascrisse i dati del mio SOGGETTO GIURIDICO e ha verbalizzato in un secondo momento senza la nostra presenza, però nel momento in cui chiedevo QUALE ARTICOLO DI LEGGE COSTITUZIONALE ITALIANA STAVO VIOLANDO, nessuno dei due carabinieri ha saputo rispondermi e mi dicevano che se fossi andato con loro in caserma, me lo avrebbero saputo dire (questo si sente anche sulla registrazione audio che verrà messa a disposizione per accertamenti).
Oltre a ciò, i due agenti hanno pure dichiarando il falso dicendo che stavano facendo un giro di controllo quando in realtà sono stati chiamati dal Sindaco, ABUSANDO DI POTERE e causando PROCURATO ALLARME.

Il giorno successivo, cioè lunedì 29/03/2021, si sono presentati i carabinieri della stazione di Vigasio per notificarmi il verbale.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
STEFANO SCAPPINI

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 12141193330) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2021.04.01 – VIVIANI EMERI – SPN – 12141122230

Oggetto: 2021.04.01 – VIVIANI EMERI – SPN – 12141122230

DENUNCIANTE
Nome: EMERI
Cognome: VIVIANI
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:01.04.2021
luogo iniziale del fatto segnalato:VIA CHISINI, 89 – PIEVE DI SOLIGO (TV)
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:VIGILE DI PIEVE DI SOLIGO GIACOMIN ROBERTO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
VERSO LE 10.00 SONO STATA AVVISATA DI INTERVENIRE IN QUANTO UN VIGILE, OMETTENDO LA PRESENTAZIONE, E’ ENTRATO SENZA PERMESSO E SENZA MANDATO NELLA PROPRIETA’ PRIVATA DELLA CONGREGAZIONE DOVE SI INCONTRA IL GRUPPO INFORMALE “PRIMAVERA” CON I VOLONTARI, REGOLARMENTE REGISTRATO. L’AGENTE GIACOMIN ROBERTO CON TONO SOSTENUTO, VIOLANDO IL DOMICILIO HA CHIESTO E TRASCRITTO I DATI PERSONALI DELLA VOLONTARIA E DI TUTTI MINORI IN AUTODETERMINAZIONE.
DOPO AVERGLI CHIESTO PIU’ VOLTE DI ESIBIRMI IL MANDATO DI PERQUISIZIONE E LA MOTIVAZIONE DELLA SUA INTRUSIONE NELLA PROPRIETA’ PRIVATA L’HO AVVISATO CHE ERA IN DIFETTO ASSOLUTO DI GIURISDIZIONE. CON ARROGANZA HA CERCATO DI INTIMIDIRMI E SOSTENENDO CHE L’AUTODETERMINAZIONE NON ESISTE, NON HA NESSUN VALORE E CHE QUELLO E’ SUOLO ITALIANO E LUI ERA L’UNICA AUTORITA’. A QUESTO PUNTO L’HO INVITATO PIU’ VOLTE AD USCIRE DALLA PROPRIETA’ PRIVATA, IGNORANDOMI. NON RIUSCIENDO HA DARMI RISPOSTA HA FATTO INTERVENIRE UNA PATTUGLIA DI CARABINIERI. TRASCORSI CIRCA 15 MINUTI SONO ARRIVATI PARCHEGGIANDO ANCHE LORO ALL’INTERNO DELLA PROPRIETA’ PRIVATA COMETTENDO LE STESSE VIOLAZIONI.
IL VIGILE OLTRETUTTO, HA CERCATO PIU’ VOLTE DI ENTRARE IN MODO IRRUENTO E TRUFFALDINO ANCHE NELL’ABITAZIONE DI PROPRIETA’ DELLA CONGREGAZIONE, NONOSTANTE LA LORO COMPLETA ESTRANEITA’ DEI FATTI, CHIEDENDO DI VOLERSI CONFESSARE, COSI’ SPAVENTANDOLI.
ALL’IMPROVVISO, NONOSTANTE PIU’ VOLTE LI ABBIA AVVISATI DELLE LORO VIOLAZIONI DI DOMICILIO E CHE NON POTEVANO ASSOUTAMENTE AGIRE CON CERTE MODALITA’ IL VIGILE E IL MARESCIALLO BOSCO ALBERTO SI SONO INCAMMINATI VELOCEMENTE VERSO IL RITROVO DEI BAMBINI E SENZA PRESENTARSI SONO ENTRATI ED HANNO PERLUSTRATO LA STANZA INTIMORENDOLI E SPAVENTANDOLI.
SONO STATA INTIMATA PERCHE’ ERO FUORI COMUNE, AVVISANDOMI CHE MI ARRIVERA’ A CASA LORO NOTIZIE.
SE NE SONO ANDATI SENZA LASCIAR NESSUN VERBALE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
EMERI VIVIANI

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 12141122230) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2021.04.01 – VIVIANI EMERI – SPN – 121411222534

Oggetto: 2021.04.01 – VIVIANI EMERI – SPN – 121411222534

DENUNCIANTE
Nome: EMERI
Cognome: VIVIANI
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:01.04.2021
luogo iniziale del fatto segnalato:VIA CHISINI, 89 – PIEVE DI SOLIGO (TV)
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:CARABINIERI DI PIEVE DI SOLIGO – MARESCIALLO BOSCO ALBERTO E CROCENSI FRANCESCO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
VERSO LE 10.00 SONO STATA AVVISATA DI INTERVENIRE IN QUANTO UN VIGILE, OMETTENDO LA PRESENTAZIONE, E’ ENTRATO SENZA PERMESSO E SENZA MANDATO NELLA PROPRIETA’ PRIVATA DELLA CONGREGAZIONE DOVE SI INCONTRA IL GRUPPO INFORMALE “PRIMAVERA” CON I VOLONTARI, REGOLARMENTE REGISTRATO. L’AGENTE GIACOMIN ROBERTO CON TONO SOSTENUTO, VIOLANDO IL DOMICILIO HA CHIESTO E TRASCRITTO I DATI PERSONALI DELLA VOLONTARIA E DI TUTTI MINORI IN AUTODETERMINAZIONE.
DOPO AVERGLI CHIESTO PIU’ VOLTE DI ESIBIRMI IL MANDATO DI PERQUISIZIONE E LA MOTIVAZIONE DELLA SUA INTRUSIONE NELLA PROPRIETA’ PRIVATA L’HO AVVISATO CHE ERA IN DIFETTO ASSOLUTO DI GIURISDIZIONE. CON ARROGANZA HA CERCATO DI INTIMIDIRMI E SOSTENENDO CHE L’AUTODETERMINAZIONE NON ESISTE, NON HA NESSUN VALORE E CHE QUELLO E’ SUOLO ITALIANO E LUI ERA L’UNICA AUTORITA’. A QUESTO PUNTO L’HO INVITATO PIU’ VOLTE AD USCIRE DALLA PROPRIETA’ PRIVATA, IGNORANDOMI. NON RIUSCIENDO HA DARMI RISPOSTA HA FATTO INTERVENIRE UNA PATTUGLIA DI CARABINIERI. TRASCORSI CIRCA 15 MINUTI SONO ARRIVATI PARCHEGGIANDO ANCHE LORO ALL’INTERNO DELLA PROPRIETA’ PRIVATA COMETTENDO LE STESSE VIOLAZIONI.
IL VIGILE OLTRETUTTO, HA CERCATO PIU’ VOLTE DI ENTRARE IN MODO IRRUENTO E TRUFFALDINO ANCHE NELL’ABITAZIONE DI PROPRIETA’ DELLA CONGREGAZIONE, NONOSTANTE LA LORO COMPLETA ESTRANEITA’ DEI FATTI, CHIEDENDO DI VOLERSI CONFESSARE, COSI’ SPAVENTANDOLI.
ALL’IMPROVVISO, NONOSTANTE PIU’ VOLTE LI ABBIA AVVISATI DELLE LORO VIOLAZIONI DI DOMICILIO E CHE NON POTEVANO ASSOLUTAMENTE AGIRE CON CERTE MODALITA’, IL VIGILE E IL MERESCIALLO BOSCO ALBERTO SI SONO INCAMMINATI VELOCEMENTE VERSO IL RITROVO DEI BAMBINI E SENZA PRESENTARSI SONO ENTRATI ED HANNO PERLUSTRATO LA STANZA INTIMORENDOLI E SPAVENTANDOLI.
SONO STATA INTIMATA PERCHE’ ERO FUORI COMUNE AVVISANDOMI CHE MI SAREBBERO ARRIVATE A CASA LORO NOTIZIE. SE NE SONO ANDATI SENZA LASCIAR NESSUN VERBALE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
EMERI VIVIANI

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 121411222534) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2021.03.31 – ZANON PAOLA – SPN – 121341173757

Oggetto: 2021.03.31 – ZANON PAOLA – SPN – 121341173757

DENUNCIANTE
Nome: PAOLA
Cognome: ZANON
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:24/03/2021
luogo iniziale del fatto segnalato:LEROI MARLEN ( TORRI DI QUARTESOLO ) VI
soggetti ritenuti responsabili:SCONOSCIUTI MA RICONOSCIBILI
Precisazione:Un uomo e una donna all entrata del negozio

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Il giorno 24/03/2021,mi recai da LEROY MALEN DI TORRI DI QUARTESOLO VI ,verso le 15,all entrata c erano due persone, un uomo e una donna, con visiera , mascherina con termometro in mano pronto all uso.Mi hanno imposto che dovevano misurare la temperatura sulla fronte , tassativo sennò non entra, alche più volte ho chiesto di misurarla al polso, ma assolutamente no! Quindi non mi hanno fatto entrare. Sono dovuta andarmene…Se andranno avanti così perderanno parecchia clientela.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
PAOLA ZANON

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 121341173757) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2021.03.31 – ZANON PAOLA – SPN – 121341173757

Oggetto: 2021.03.31 – ZANON PAOLA – SPN – 121341173757

DENUNCIANTE
Nome: PAOLA
Cognome: ZANON
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:24/03/2021
luogo iniziale del fatto segnalato:LEROI MARLEN ( TORRI DI QUARTESOLO ) VI
soggetti ritenuti responsabili:SCONOSCIUTI MA RICONOSCIBILI
Precisazione:Un uomo e una donna all entrata del negozio

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Il giorno 24/03/2021,mi recai da LEROY MALEN DI TORRI DI QUARTESOLO VI ,verso le 15,all’ entrata c’ erano due persone, un uomo e una donna, con visiera , mascherina con termometro in mano pronto all uso.Mi hanno imposto che dovevano misurare la temperatura sulla fronte , tassativo senno’ non entra, alchè piu’ volte ho chiesto di misurarla al polso, ma assolutamente no! Quindi non mi hanno fatto entrare. Sono dovuta andarmene. Se andranno avanti così perderanno parecchia clientela.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
PAOLA ZANON

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 121341173757) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2021.03.29 – CELOT BENEDETTO – SPN – 121339191349

Oggetto: 2021.03.29 – CELOT BENEDETTO – SPN – 121339191349

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:29 marzo 2021 ore 09:16
luogo iniziale del fatto segnalato:VILLORBA – ricevuta chiamata sul mio cellulare, da ente straniero italiano, mentre mi trovavo all’interno del Territorio del Distretto di Villorba
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:MINELLO PAOLA operatrice presso ente italiano ISTITUTO COMPRENSIVO DI VILLORBA E POVEGLIANO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Oggi giorno 29 marzo 2021 alle ore 09:16 ricevo una chiamata dal numero 0422 910803. L’operatrice donna che parla si identifica come istituto italiano comprensivo di Villorba e Povegliano. Chiedo all’operatrice donna di identificarsi con cognome e nome e mi risponde MINELLO PAOLA.
Inizia a chiedermi informazioni riguardo un ipotetico esame che mio figlio deve sostenere presso i loro enti.
Faccio subito presente a MINELLO PAOLA che noi non siamo italiani, rendendola altresì edotta del fatto che lo stato italiano, i suoi enti e le sue istituzioni, stanno agendo in difetto assoluto di giurisdizione all’interno del Territori della Repubblica Veneta e appunto per questo motivo non siamo tenuti a fornire indicazioni o dati e tanto meno a rispondere a qualsiasi delle loro richieste poste in essere nei nostri confronti.
L’operatrice italiana MINELLO PAOLA non si accontenta e tenta di replicare dicendo che a loro risulta che mio figlio frequenti una scuola parentale. Io ribadisco, in virtù di quanto sopra, che noi non siamo tenuti a fornire nessuna indicazione o informazione allo stato straniero occupante italiano e quindi neanche a enti e/o istituzioni a quest’ultimo riconducibili. L’operatrice italiana MINELLO PAOLA, non soddisfatta, rincara la dose e mi chiede se mio figlio si trovi in italia e io le ho risposto se non avesse ancora capito che qui non siamo in italia.
A questo punto mi dice che ha capito tutto e riattacca.
Alle ore 09:24 ricevo una chiamata da mia moglie che mi comunica che ha ricevuto una chiamata dallo stesso numero di telefono al quale avevo già risposto io, ovvero lo 0422 910803, le ho detto di non preoccuparsi che avrei richiamato io l’operatrice italiana per sincerarmi che potesse capire una volta per tutte le nostre ragioni e che non avrebbe più dovuto importunarci.
Richiamo il numero e mi faccio passare l’operatrice italiana MINELLO PAOLA, alla quale chiedo, di non importunare più mia moglie con ulteriori chiamate, ribadisco che noi siamo tutti Cittadini Veneti di Nazionalità Veneta Autodeterminati sotto l’egida del MOVIMENTO DI LIBERAZIONE NAZIONALE DEL POPOLO VENETO e GOVERNO VENETO PROVVISORIO, pertanto non abbiamo alcun obbligo nei confronti dello stato straniero occupante italiano.
A questo punto faccio presente all’operatrice italiana MINELLO PAOLA che essendo così insistente ci sentiamo violati nei nostri diritti e quindi devo procedere con la segnalazione di quanto accaduto alla DIVISIONE INVESTIGATIVA DELLA POLISIA NASIONALE VENETA. A tal proposito chiedo che mi fornisca un suo indirizzo mail ove poterle inviare per conoscenza la segnalazione nel momento in cui sarà pubblicata in GAXETA UFICIALE, ma lei si è data a una sonora risata e ha riagganciato.
Gli indirizzi e-mail relativi all’istituto comprensivo di Villorba e Povegliano, a cui invierò la presente segnalazione, all’attenzione di MINELLO PAOLA, sono i seguenti:
comprensivo@icvillorbapovegliano.it
TVIC876001@istruzione.it
Con la notifica della presente segnalazione, si avverte, che tutti i nostri dati siano essi in forma cartacea o in forma telematica, numeri di cellulari compresi, fino a oggi in vostro possesso, dovranno essere immediatamente cancellati da tutti i database e/o archivi informatici o cartacei, riconducibili allo stato straniero occupante italiano e NEGO / NEGHIAMO l’autorizzazione al trattamento di tutti i nostri dati personali, riferimento UCC 1-103.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 121339191349) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2021.03.16 – LORENZIN MICHELE – SPN – 121326131151

Oggetto: 2021.03.16 – LORENZIN MICHELE – SPN – 121326131151

DENUNCIANTE
Nome: MICHELE
Cognome: LORENZIN
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:14/03/2021
luogo iniziale del fatto segnalato:VIA CREVADA SUSEGANA LOC. CREVADA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:APS. QS. MARCHESIN ROBERTO E MORLANDO DOMENICO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
I carabinieri Aps. Qs. Marchesin Roberto e Morlando Domenico il 14/03/2021 appostati in territorio Veneto mi fermano rilasciandomi ben 2 verbali. Il primo per una presunta invasione di corsia che avrebbero rilevato a più di 500 metri di distanza, al buio con una curva in mezzo e numerose macchine che mi seguivano e precedevano. La seconda per divieto di spostamento da comune a comune.

Eseguendo evidentemente gli ordini a loro impartiti senza assumersi nessuna responsabilità di verificarne la fondatezza legislativa, come è loro dovere, compiono atti gravissimi di abuso di potere, violenza privata e limitazioni delle libertà personali, compresa l’inosservanza dei numerosi trattati internazionali sui diritti umani, acquisendo il fatto gravità ancora maggiore, perché compiuto in Nazione Veneta ai danni di Cittadino Veneto.

Hanno tenuto un atteggiamento sufficiente e omertoso pretendendo la consegna dei documenti e la mia uscita dal veicolo, cose che non ho fatto e rifiutandosi di fornirmi le loro generalità che in parte sono riuscito a ricostruire con le registrazioni video.

Ho filmato per mia tutela l’intera vicenda.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
MICHELE LORENZIN

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 121326131151) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2021.03.11 – BALDIN EUSEBIO – SPN – 12132183730

Oggetto: 2021.03.11 – BALDIN EUSEBIO – SPN – 12132183730

DENUNCIANTE
Nome: EUSEBIO
Cognome: BALDIN
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:09/03/2021
luogo iniziale del fatto segnalato:CASTELFRANCO VENETO
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:UNICO AGENTE PRESENTE! MALEDUCATO CON I PASSANTI E ARROGANTE

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Il giorno marti 09 marso 2021 passeggiavo col me can sensa indossar a mascherina. Attraverso a strada so e strise pedonai e un agente in macchina de a polizia locale me fa segno de indossar a mascarina e mi ghe fo segno che non a serve. Lu me affianca in macchina e ripete che go da indossar a mascarina e mi ghe rispondo che no vuio morire e che no vuio che fosse lu a causa de a me morte obbligandome a indossar a mascarina. Continuo a camminar par a me strada so a pista pedonae quando me vedo na macchina rivar da da drio de mi a destra e fermarsi par scavesso contro man occupando a pista pedonae e col cueo dea machina anca in carreggiata. Sera e ore 10:00 de matina in via pio x a Castelfranco Veneto davanti al supermercato . a sto punto el ferma a machina el smonta inrabia el ghe dise a do signore e a na donna col passeggin e neonato se e ga da passar proprio de a dove che el ga moea a machina Sora a pista pedonae. Co brute maniere el me dise che go da metter a mascarina e diso de no che no a serve , el dise che ghe se na legge e ghe domando quaea ? Diso che no se vero, el dise ghe se na pandemia in atto e go risposto che no se vero. El me ga fare ato qualche foto e dito che el me fa el verbae, a sto punto el me domanda un documento e gentile rispondo che no go documenti el me dise che se obbligatorio avere i documenti drio e go risposto de no, el me domanda e me generalità e mi ghe fornisso e me generalità da VENETO (GVP) e spiego che go ricevuo indicazioni diverse e lu no me scolta gnanca e el fa ma montar in macchina e ndar via, allora o go ciama indrio e ghe go chiesto nome e cognome de chi me fa el verbae e lu no me risponde ghe domando da novo e gnanca sta volta el me risponde el me dise mi son questo indicandome a scritta so e portiere dea machina! O vardo e ghe diso che lu no le polizia locale , vuoi nome e cognome ripeto par a tersa volta e visto che nol vol dirme nome e cognome me metto i ociai e vardo leso el tesserin e leso matricola 283 ! A sto punto el me dise nome e cognome. O saeudo e vo via.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
EUSEBIO BALDIN

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 12132183730) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2021.03.11 – ZANON PAOLA – SPN – 121321152252

Oggetto: 2021.03.11 – ZANON PAOLA – SPN – 121321152252

DENUNCIANTE
Nome: PAOLA
Cognome: ZANON
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:09/03/2021
luogo iniziale del fatto segnalato:UFFICIO INAIL VIALE MILANO , 63 VICENZA
soggetti ritenuti responsabili:SCONOSCIUTI MA RICONOSCIBILI
Precisazione:DUE DONNE ALLO SPORTELLO INAIL

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Il giorno 09 / 03/ 2021 alle ore 10 : 30 mi reco allo sportello dell’Inail, indossavo la mascherina sotto il naso, come mi avvicino allo sportello una signora si è espressa in modo autoritario, dicendomi di alzarla sopra il naso e deve eseguire il triage, misurazione temperatura, usare il disinfettante per le mani e compilare un modulo che mi obbligava dichiarare al pubblico i dati personali e sono stata costretta contro la mia volontà, dopo firmato l’ho consegnato allo sportello della Reception. Mentre consegnavo il modulo mi sono dichiarata cittadina Veneta in quanto autodeterminata presso il MOVIMENTO LIBERAZIONE NAZIONALE – GOVERNO VENETO PROVISORIO presentandole il certificato di AUTOCERTIFICAZIONE DI SOVRANITA VENETA CHE AVEVO IN CARTACEO, la signora visto il documento ha chiesto perplessa il significato del documento. Io ho risposto che essendo di Nazionalità Veneta le leggi Italiane non sono tenuta a rispettarle. A questo punto sono andata a fare la pratica che dovevo svolgere.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
PAOLA ZANON

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 121321152252) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2021.03.07 – BASSAN GIOVANNI – SPN – 121317202311

Oggetto: 2021.03.07 – BASSAN GIOVANNI – SPN – 121317202311

DENUNCIANTE
Nome: GIOVANNI
Cognome: BASSAN
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:06/03/2021
luogo iniziale del fatto segnalato:THIENE
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:CARABINIERI COMANDO CASERMA DI SCHIO (VI) – MASSIMO BALARDIN

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Segnalazione alla Polisia Nasionale Veneta, fatti del 06/03/2021 ore 01:13
Il sottoscritto Giovanni Bassan, mi trovavo in auto di Vecchiato Giuseppe alla guida, io seduto nel sedile anteriore destro e nel sedile posteriore destro Olivo Luigi; mentre si percorreva, in direzione del comune di Thiene, a velocità moderata via Bartolomeo Colleoni presso il civico n.76 circa in località Molina di Malo, (VI), vediamo appostata una macchina dei carabinieri con porte aperte e illuminata dai lampioni pubblici. Percorso circa un chilometro ci raggiunge un’auto che lampeggia ripetutamente dal retro con gli abbaglianti, poi accende i lampeggianti blu, si suppone che chiedesse spazio per poter superare, dopo qualche chilometro superato la rotonda a Thiene con accesso in via dei Quartieri, della Nuova Gasparona in direzione Bassano Del Grappa, troviamo uno spazio per fermarci in sicurezza. Costatiamo che era l’auto degli stessi carabinieri visti appostati precedentemente. I carabinieri fermano l’auto di servizio sostando in obliquo davanti alla nostra auto, l’area è poco illuminata e non si distingueva particolari sommatici degli agenti e dalla posizione in cui ci trovavamo non si poteva leggere la targa dell’auto, scendono due persone in divisa, con mascherina e con fare autoritario si avvicinano al finestrino di Giuseppe Vecchiato dicendo che da cinque chilometri facevano i fari azionando gli abbaglianti e con luce blu lampeggianti chiedendo di fermarci!
Giuseppe risponde: ho pensato che mi volevate sorpassare e sono andato ad una velocità moderata e quando era possibile il sorpasso non lo avete effettuato, allora ho pensato di cercare uno spazio adeguato in sicurezza per fermarmi. Perché mi avete seguito? Eventualmente ho fatto qualche grave inflazione che giustificava questo inseguimento?
I carabinieri rispondono: no di quello che dice lei, solo normale controllo. Potete esibire i documenti anche delle persone a bordo?
Giuseppe risponde: voi mi fate vedere il tesserino di servizio o un vostro documento con residenza?
I carabinieri rispondono: noi siamo carabinieri in servizio del Comando della Caserma di Schio, Via Pietro Maraschi 65, email: stvi548410@carabinieri.it (VI) e non siamo tenuti ad esibire nessun documento che giustifica chi siamo, le divise e l’auto di servizio dimostrano chi siamo e insistono ripetutamente che devono identificare anche tutte le persone a bordo.
Mentre Giuseppe e Luigi fanno vedere la patente attraverso il finestrino chiuso, Luigi ha aggiunto di fare presto perché doveva andare a casa prima possibile a prendere una medicina perché cardiopatico e se gli succedeva qualcosa di grave loro erano responsabili.
Io ho comunicato di essere cittadino di Nazionalità Veneta, in quanto autodeterminato nel Movimento Liberazione Nazione Veneta – Governo Veneto Provvisorio M.L.N.V. – G.V.P., insistevo a dire che se loro non mi dicevano come si chiamavano, non comunicavo nessun mio dato personale, anche perché da piccolo mia mamma mi diceva che non devo mai dare confidenza a sconosciuti, ed io ancora oggi mi ricordo cosa mi ha detto e voglio rispettare la sua volontà, inoltre ho ripetuto più volte che gli contestavo il “Difetto Assoluto di Giurisdizione nei Territorio della Nazione Veneta”.
Un agente si è dimostrato più saggio del suo collega presentandosi con nome e cognome sig. Massimo Balardin e allo stesso agente ho permesso di fotografare “l’Identità Dichiarativa” appoggiando il documento al vetro del finestrino chiuso.
A questo punto gli agenti hanno salutato, sono saliti sull’auto di servizio e si sono allontanati facendo l’inversione di marcia direzione Thiene.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GIOVANNI BASSAN

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 121317202311) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

2021.03.06 – BASSAN GIOVANNI – SPN – 121341214918

Oggetto: 2021.03.06 – BASSAN GIOVANNI – SPN – 121341214918

DENUNCIANTE
Nome: GIOVANNI
Cognome: BASSAN
in qualità di: PERSONA INFORMATA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:06/03/2021
luogo iniziale del fatto segnalato:VIA CA’MAGRE, NR. 40 THIENE (VI)
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:Cinque persone piu’ due carabinieri

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Segnalazione Polixia Naxionale Veneta 06/03/2021
Il giorno 06/03/2021 ore 08:29, ricevo una telefonata dalla Sig.ra Daniela Garbinato, mamma di Silvio e Massimo Laghetto. Mi comunica tutta ansiosa e preoccupata che ci sono delle persone che stanno tagliando delle piante di sua proprietà , in questo momento i miei figli sono assenti, si sono assentanti per una commissione e sono sola in casa. Tranquillizzo la Daniela dicendogli che arrivavo prima possibile. Arrivo alle ore 08:45 a casa della Sig.ra Daniela Garbinato in via Ca’Magre, 40, Thiene (VI), trovo i figli della Daniela Silvio e Massimo che discutevano con le cinque persone attrezzate con motosega a scoppio, accette, coltelli ricurvi, un trattore con rimorchio, questo ultimo con targa VI r10661, impegnati in tutta fretta a raccogliere le ramaglie e tronchi già  a terra pronti a essere caricati nel carro.
Queste persone non si sono presentate con nome e cognome, nonostante la nostra insistenza, ma riconoscibili in alcuni proprietari dei fondi agricoli confinanti:1) Speranzina Maculan, 2) Carollo Bruno, 3) Laghetto Francesco, 4) Laghetto Andrea e 5) un giovane di aspetto, non conosciuto, si sospetta che sia figlio di Andrea Laghetto.
Laghetto Andrea non è proprietario del fondo agricolo, ma chiamato ad eseguire i lavori, il quale con arroganza e prepotenza, forte della ragione di quanto faceva perchè era autorizzato dal Giudice.
Massimo e Silvio Laghetto hanno chiesto di vedere l’autorizzazione del Giudice.
Andrea Laghetto ha risposto che non aveva nessun documento in questo momento.
Silvio e Massimo hanno ripetuto piu’ volte di sospendere i lavori, di non asportare la ramaglia in attesa di vedere le disposizioni del Giudice e di fare un ulteriore incontro per visionare la mappa catastale per poter stabilire l’esatto confine della proprietà .
Andrea Laghetto insiste che è stato autorizzato dal Giudice. Silvio e Massimo hanno chiesto piu’ volte il nome del Giudice, Andrea Laghetto si è rifiutato di dire il nome del Giudice continuando nel taglio della legna. Ad un certo punto non riuscendo motivare legalmente quanto stesse facendo, minaccia di chiamare i carabinieri, così fece con una telefonata dal suo cellulare che aveva con se.
Dopo qualche minuto sono arrivati due carabinieri con l’auto di servizio, FIAT PUNTO targa CCDH917, avevano la mascherina che copriva anche il naso. I due carabinieri del comando della Caserma di Thiene, su invito di Andrea Laghetto si sono appartati discutendo fra loro per qualche minuto e come nulla fosse i due carabinieri non si sono opposti al taglio delle piante nonostante non sia stato dimostrato l’ordine del Giudice. Invece i carabinieri rivolgendomi alla mia persona mi chiedono di presentarmi. Io chiedo a loro chi sono e di esibire il tesserino di riconoscimento di servizio. Rispondono che non sono tenuti a dichiarare le loro generalità perchè sono riconoscibili dalla divisa e dall’auto di servizio. Io rispondo che la divisa d’ordinanza mi dimostra il tipo di lavoro e fate parte dell’esercito italiano nel corpo dei carabinieri, con questo non riesco ad individuare come vi chiamate! Ho ripetuto piu’ volte di poter conoscere le loro generalità  ed il loro grado da ufficiale. Il carabiniere che sembrava piu’ giovane nonostante portassero la mascherina sopra il naso mi comunico’ di essere APPUNTATO ed il suo collega BRIGADIERE. L’APPUNTATO insiste di conoscere le mie generalità  e che se non lo facevo era costretto a portarmi in caserma con la forza per identificarmi. Io risposi che per altre circostanze mi avevano già  portato in caserma contro la mia volontà  e per questo mi conoscete bene. Vi ricordo che io sono Cittadino di Nazionalità  Veneta, sono Giovanni Bassan autodeterminato nel MLNV-GVP Movimento Liberazione Nazione Veneta-Governo Veneto Provvisorio e VI CONTESTO IL DIFETTO ASSOLUTO DI GIURISDIZIONE NEL TERRITORIO DELLA NAZIONE VENETA. Hanno risposto che quanto dicevo non ha nessun valore. IO mi sono presentato, ora mi conoscete perchè nascondete le vostre generalità , se siete persone di legge non dovreste aver nulla da temere nel comunicarmi le vostre generalità . L’appuntato ed il brigadiere sentendo quanto dicevo mi hanno girato le spalle allontanandosi per non dover rispondere.
Mentre continuavano tagliare le piante e caricarle nel carro, i due carabinieri nulla facevano per interrompere i lavori che ci avrebbe permesso di verificare nella mappa catastale chi avesse ragione. In conclusione Silvio Laghetto rivolgendosi al Brigadiere ha chiesto che si procurassero l’ordinanza del Giudice e copia della mappa catastale per poter verificare chi avesse ragione, il Brigadiere accetto’ la proposta prendendo nota del numero telefonico di Silvio Laghetto dicendogli che lo avrebbe chiamato in breve per un incontro e visionare assieme la documentazione.
Alle ore 10:15 circa se ne sono andati tutti, con il carro pieno di legna.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GIOVANNI BASSAN

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 121341214918) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

 

2021.03.06 – BASSAN GIOVANNI – SPN – 121341214918

Oggetto: 2021.03.06 – BASSAN GIOVANNI – SPN – 121341214918

DENUNCIANTE
Nome: GIOVANNI
Cognome: BASSAN
in qualità di: PERSONA INFORMATA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:06/03/2021
luogo iniziale del fatto segnalato:VIA CA’MAGRE, NR. 40 THIENE (VI)
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:Cinque persone più due carabinieri

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Segnalazione Polixia Naxionale Veneta 06/03/2021
Il giorno 06/03/2021 ore 08:29, ricevo una telefonata dalla Sig.ra Daniela Garbinato, mamma di Silvio e Massimo Laghetto. Mi comunica tutta ansiosa e preoccupata che ci sono delle persone che stanno tagliando delle piante di sua proprietà, in questo momento i miei figli sono assenti, si sono assentanti per una commissione e sono sola in casa. Tranquillizzo la Daniela dicendogli che arrivavo prima possibile. Arrivo alle ore 08:45 a casa della Sig.ra Daniela Garbinato in via Ca’Magre, 40, Thiene (VI), trovo i figli della Daniela Silvio e Massimo che discutevano con le cinque persone attrezzate con motosega a scoppio, accette, coltelli ricurvi, un trattore con rimorchio, questo ultimo con targa VI r10661, impegnati in tutta fretta a raccogliere le ramaglie e tronchi già a terra pronti a essere caricati nel carro.
Queste persone non si sono presentate con nome e cognome, nonostante la nostra insistenza, ma riconoscibili in alcuni proprietari dei fondi agricoli confinanti:1) Speranzina Maculan, 2) Carollo Bruno, 3) Laghetto Francesco, 4) Laghetto Andrea e 5) un giovane di aspetto, non conosciuto, si sospetta che sia figlio di Andrea Laghetto.
Laghetto Andrea non è proprietario del fondo agricolo, ma chiamato ad eseguire i lavori, il quale con arroganza e prepotenza, forte della ragione di quanto faceva perché era autorizzato dal Giudice.
Massimo e Silvio Laghetto hanno chiesto di vedere l’autorizzazione del Giudice.
Andrea Laghetto ha risposto che non aveva nessun documento in questo momento.
Silvio e Massimo hanno ripetuto più volte di sospendere i lavori, di non asportare la ramaglia in attesa di vedere le disposizioni del Giudice e di fare un ulteriore incontro per visionare la mappa catastale per poter stabilire l’esatto confine della proprietà.
Andrea Laghetto insiste che è stato autorizzato dal Giudice. Silvio e Massimo hanno chiesto più volte il nome del Giudice, Andrea Laghetto si è rifiutato di dire il nome del Giudice continuando nel taglio della legna. Ad un certo punto non riuscendo motivare legalmente quanto stesse facendo, minacciò di chiamare i carabinieri, così fece con una telefonata dal suo cellulare che aveva con se.
Dopo qualche minuto sono arrivati due carabinieri con l’auto di servizio, FIAT PUNTO targa CCDH917, avevano la mascherina che copriva anche il naso. I due carabinieri del comando della Caserma di Thiene, su invito di Andrea Laghetto si sono appartati discutendo fra loro per qualche minuto e come nulla fosse i due carabinieri non si sono opposti al taglio delle piante nonostante non sia stato dimostrato l’ordine del Giudice. Invece i carabinieri rivolgendomi alla mia persona mi chiedono di presentarmi. Io chiedo a loro chi sono e di esibire il tesserino di riconoscimento di servizio. Rispondono che non sono tenuti a dichiarare le loro generalità perché sono riconoscibili dalla divisa e dall’auto di servizio. Io rispondo che la divisa d’ordinanza mi dimostra il tipo di lavoro e fate parte dell’esercito italiano nel corpo dei carabinieri, con questo non riesco ad individuare come vi chiamate! Ho ripetuto più volte di poter conoscere le loro generalità ed il loro grado da ufficiale. Il carabiniere che sembrava più giovane nonostante portassero la mascherina sopra il naso mi comunicò di essere APPUNTATO ed il suo collega BRIGADIERE. L’APPUNTATO insiste di conoscere le mie generalità e che se non lo facevo era costretto a portarmi in caserma con la forza per identificarmi. Io risposi che per altre circostanze mi avevano già portato in caserma contro la mia volontà e per questo mi conoscete bene. Vi ricordo che io sono Cittadino di Nazionalità Veneta, sono Giovanni Bassan autodeterminato nel MLNV-GVP Movimento Liberazione Nazione Veneta-Governo Veneto Provvisorio e VI CONTESTO IL DIFETTO ASSOLUTO DI GIURISDIZIONE NEL TERRITORIO DELLA NAZIONE VENETA. Hanno risposto che quanto dicevo non ha nessun valore. IO mi sono presentato, ora mi conoscete perché nascondete le vostre generalità, se siete persone di legge non dovreste aver nulla da temere nel comunicarmi le vostre generalità. L’appuntato ed il brigadiere sentendo quanto dicevo mi hanno girato le spalle allontanandosi per non dover rispondere.
Mentre continuavano tagliare le piante e caricarle nel carro, i due carabinieri nulla facevano per interrompere i lavori che ci avrebbe permesso di verificare nella mappa catastale chi avesse ragione. In conclusione Silvio Laghetto rivolgendosi al Brigadiere ha chiesto che si procurassero l’ordinanza del Giudice e copia della mappa catastale per poter verificare chi avesse ragione, il Brigadiere accettò la proposta prendendo nota del numero telefonico di Silvio Laghetto dicendogli che lo avrebbe chiamato in breve per un incontro e visionare assieme la documentazione.
Alle ore 10:15 circa se ne sono andati tutti, con il carro pieno di legna.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GIOVANNI BASSAN

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 121341214918) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2021.02.26 – CIVIERO BUBACCO GIOVANNI – SPN – 1212361430041

Oggetto: 2021.02.26 – CIVIERO BUBACCO GIOVANNI – SPN – 1212361430041

DENUNCIANTE
Nome: GIOVANNI
Cognome: CIVIERO BUBACCO
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:25/02/2021
luogo iniziale del fatto segnalato:Riese Pio X Via Callalta 57/A
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:DUE CARABINIERI

DENUNCIA QUANTO SEGUE
IN DATA 25/02/2021 PRESSO LA MIA ABITAZIONE SITA IN RIESE PIO X IN VIA CALLALTA 57/A ALLE ORE 18:15 SI E’ PRESENTATA UNA PATTUGLIA DEI CARABINIERI. PROPRIO IN QUELL’ISTANTE STAVA TORNANDO A CASA DA LAVORO LA MIA EX COMPAGNA CON MIO FIGLIO NICOLA. I DUE CARABINIERI CHE NEL FRATTEMPO ERANO SCESI DALL’AUTO SI SONO AVVICINATI ALLA MIA EX COMPAGNA E HANNO INIZIATO A FARLE UN VERO E PROPRIO INTEROGATORIO CHE E’ DURATO PER CIRCA 10 MINUTI. LE DOMANDE CHE HANNO FATTO I DUE CARABINIERI SONO QUESTE: SEI LA COMPAGNA O MOGLIE DI GIOVANNI? CHE TIPO DI PERSONA E’ GIOVANNI? ABITA IN QUESTA CASA? DOVE ABITA? A VOLTE VEDIAMO LA SUA MACCHINA PARGHEGGIATA QUA FUORI, PERCHE’? CHE TIPO DI PADRE E’? COME SI COMPORTA CON I FIGLI? ECC….
DENUNCIO I DUE CARABINIERI PERCHE’ IN PRIMO LUOGO SONO ENTRATI IN UNA PROPRIETA’ PRIVATA CON LA LORO AUTO, IN SECONDO LUOGO HANNO VIOLATO COMPLETAMENTE LA MIA PRIVACY, PER FINIRE COSA PIU’ IMPORTANTE STANNO CREANDO DEI GROSSI PROBLEMI ALLA MIA FAMIGLIA, AI MIEI GENITORI CHE ABITANO VICINO A ME’, MA SOPPRATUTTO GROSSI PROBLEMI AI MIEI DUE FIGLI MINORENNI CHE VEDENDOSI DEN 2 VOLTE IN MENO DI UNA SETTIMANA I CARABINIERI ENTRARE NELLA NOSTRA PROPRIETA’ SONO MOLTO SPAVENTATI E PREOCCUPATI.
TENGO A PRECISARE CHE TUTTO QUESTO E’ DOCUMENTABILE GRAZIE ALLE TELECAMERE CHE HO INSTALLATO PRESSO LA MIA ABITAZIONE. GRAZIE ALLE TELECAMERE POSSO FORNIRE ANCHE LA TARGA DELL’AUTO DELLA PATTUGLIA CHE SI E’ PRESENTATA A CASA MIA.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GIOVANNI CIVIERO BUBACCO

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 1212361430041) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2021.02.23 – CIVIERO BUBACCO GIOVANNI – SPN – 121233165616

Oggetto: 2021.02.23 – CIVIERO BUBACCO GIOVANNI – SPN – 121233165616

DENUNCIANTE
Nome: GIOVANNI
Cognome: CIVIERO BUBACCO
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:23/02/2021
luogo iniziale del fatto segnalato:CASTELFRANCO VENETO VIA SAN PIO X (TELEFONATA DAI CARRABINIERI DI RIESE PIO X)
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:APPUNTATO MEREO MAURO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In data odierna alle ore 15:00 circa, i Carabinieri di Riese Pio X si sono presentati a casa mia in Via Callalta 57/A a Poggiana di Riese Pio X. A casa non c’era nessuno. Alle ore 15:21 sono stato contattato dall’ Appuntato Mereo Mauro della Caserma dei Carabinieri di Riese Pio X il quale mi ha intimato ad andare in caserma a Riese Pio X a portargli la mia patente di guida dicendomi che mi era stata sospesa, senza comunicarmi il motivo.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GIOVANNI CIVIERO BUBACCO

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 121233165616) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

 2021.02.17 – SANTAGIULIANA PAOLA – SPN – 121227203043

Oggetto: 2021.02.17 – SANTAGIULIANA PAOLA – SPN – 121227203043

DENUNCIANTE
Nome: PAOLA
Cognome: SANTAGIULIANA
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:07/02/2021
luogo iniziale del fatto segnalato:CENTRO COMMERCIALE PALLADIO
soggetti ritenuti responsabili:SCONOSCIUTI MA RICONOSCIBILI
Precisazione:ADDETTI ALLA SICUREZZA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
IL GIORNO DOMENICA 07/02/2021 ALLE ORE 19,00 CIRCA, MI TROVAVO IN COMPAGNIA DI UN’AMICA, AL CENTRO COMMERCIALE PALLADIO DI VICENZA. LA MIA AMICA AVEVA LA MASCHERINA SOTTO IL NASO PER PROBLEMI DI RESPIRAZIONE. AD UN CERTO PUNTO SI E’ INTROMESSA UNA CASSIERA CHE HA SUBITO CHIAMATO UN ADDETTO ALLA SICUREZZA. LA MIA AMICA DI NOME PAOLA ZANON E AUTODETERMINATA AL MLNV COME ME, RICEVE UN PRIMO RIMPROVERO AL QUALE LEI RISPONDE CERCANDO DI DIFENDERSI. IO LA RAGGIUNGO SUBITO DOPO AVERE PAGATO ALLA CASSA DEL SUPERMERCATO EMISFERO, E INSIEME CI AVVIAMO ALL’USCITA. QUI’ VENIAMO FERMATI DA 3 ADDETTI ALLA SICUREZZA E UNO DEI QUALI ERA QUELLO CHE AVEVA RIMPROVERATO LA MIA AMICA PAOLA ZANON. QUI’ INIZIA UNA DISCUSSIONE ANIMATA, PERCHE’ INSIEME CERCHIAMO DI FAR VALERE LE NOSTRE RAGIONI E FACCIAMO NOTARE CHE SIAMO AUTODETERMINATE AL MLNV E QUINDI NON ABBIAMO NIENTE IN COMUNE CON LE LEGGI ITALIANE. UNO DEI TRE ADDETTI CHIAMA LA POLIZIA E DOPO ALCUNI MINUTI CI DICE CHE ALL’ARRIVO DELLA POLIZIA CI DOVEVAMO TOGLIERE LE MASCHERINE DAVANTI ALLE TELECAMERE. SECONDO NOI QUESTA ERA PROPRIO UNA PROVOCAZIONE. AD UN CERTO PUNTO STANCHE DI ASPETTARE INUTILMENTE L’ARRIVO DELLA POLIZIA CE NE SIAMO ANDATE CON DISAPPUNTO DA PARTE LORO PERCHE’ AVREBBERO DOVUTO AVVISARE NUOVAMENTE LA POLIZIA CHE STANCHE DI ASPETTARE CE NE ERAVAMO ANDATE. DURANTE LA STRADA DI RITORNO ABBIAMO AVUTO IL DUBBIO DI ESSERE STATE SEGUITE DA QUALCUNO. PS. DIMENTICAVO DI DIRE CHE SIAMO STATE DERISE QUANDO ABBIAMO DETTO DI ESSERE CITTADINE DELLA REPUBBLICA VENETA.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
PAOLA SANTAGIULIANA

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 121227203043) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO

2021.02.11 – CELOT BENEDETTO – SPN – 121221182944

Oggetto: 2021.02.11 – CELOT BENEDETTO – SPN – 121221182944

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:venerdì 5 febbraio 2021 alle ore 23:00/23:10
luogo iniziale del fatto segnalato:sede del MLNV – GVP in vicolo FRATELLI ROSSELLI distretto di VILLORBA, contea di TREVISO
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:UNA PATTUGLIA DELLA POLIZIA LOCALE DEL COMUNE ITALIANO DI VILLORBA e TRE PATTUGLIE DEI CARABINIERI

DENUNCIA QUANTO SEGUE
FATTI AVVENUTI QUALCHE MINUTO DOPO LA CONCLUSIONE DELLA RIUNIONE DEL DIRETTIVO DEL MLNV PRESSO LA SEDE DI VILLORBA VICOLO FRATELLI ROSSELLI

La sera di venerdì 5 febbraio 2021 verso le ore 10:45 / 10:50 si è conclusa la riunione e immediatamente è iniziato il deflusso dei membri del Direttivo del MLNV.

Fra le 23:00 / 23:10 sopraggiunge una vettura della polizia locale del comune italiano di Villorba. Autovettura marca DACIA modello DUSTER targata YA715AL, con a bordo un agente uomo alla guida (statura medio alta con capelli bianchi/brizzolati) e un agente donna seduta lato passeggero (statura bassa e capelli scuri). Appena scesi dall’auto l’agente donna si è subito preoccupata di chiedere informazioni sulla MASCHERINA. Probabilmente l’attività anticrimine cui sono obbligati a svolgere e a cui sono normalmente preposti (APM 2020.11.06 – MLNV-GVP – AVVISO E SOLLECITO AL GOVERNO ITALIANO, di cui gli agenti della forza di occupazione straniera sono stati messi al corrente anche quella sera mediante lettura del APM stesso), si ferma solo ed esclusivamente alla convinta e ferma imposizione delle illegali disposizioni italiane del momento, che vogliono imporre in difetto assoluto di giurisdizione, nei confronti del Popolo Veneto.

A questo punto i due agenti hanno iniziato a chiedere i documenti, alcuni membri del direttivo hanno esibito l’identità autodichiarativa, ma loro volevano che ci identificassimo mediante una carta di identità italiana che ovviamente non potevano avere, per cui hanno iniziato a chiedere le nostre generalità. A questo punto abbiamo subito puntualizzato che noi avremo fornito le nostre ma anche loro avrebbero dovuto fare altrettanto. Inizialmente l’agente uomo (da me riconosciuto nella persona di GRECO MASSIMILIANO, già destinatario di rigetti e segnalazioni pregressi), ci ha rassicurato che avrebbero fornito le generalità, ma subito dopo siamo riusciti a ottenere la prova che stava mentendo. Infatti mentre l’agente donna era impegnata a raccogliere le nostre generalità, lui se ne stava letteralmente con le mani in mano per cui, io Celot Benedetto che avevo già comunicato le mie e che in quel momento mi trovavo a svolgere la funzione di verbalizzante per conto del direttivo del MLNV, ho chiesto che mi declinasse le sue di generalità, ma a quel punto ha iniziato palesemente a tergiversare diventando sempre più arrogante e sbruffone, in quanto con aria saccente voleva convincerci che le loro generalità erano ben visibili all’esterno della loro auto. In pratica, pienamente convinto che potessimo essere degli idioti facilmente convincibili, ha cercato di far passare il fatto che la scritta POLIZIA LOCALE all’esterno della loro auto fungesse da generalità per loro (peccato che l’auto non parli per loro e soprattutto che l’auto non sia condotta sempre dalla stessa coppia di agenti). In quel momento abbiamo capito che si stavano palesemente prendendo gioco di noi, per cui abbiamo subito messo in chiaro che se loro non avessero provveduto a comunicarci i loro cognomi e nomi, non avremmo continuato a comunicare i nostri. A questo punto hanno capito che non avrebbero avuto la strada spianata, perché dall’altra parte vi erano delle persone molto più preparate di quello che pensavano e quindi hanno preso l’iniziativa di chiamare a rinforzo i carabinieri, obbligandoci di fatto a subire un’imposizione di autorità straniera, rimanendo di fatto bloccati senza alcuna motivata ragione.

Alle ore 23:18 sopraggiunge la prima autovettura dei carabinieri, una ALFAROMEO GIULIETTA (qualcuno mi ha riferito della radio mobile di Treviso), targata CCDZ087, con a bordo due carabinieri uomini, per quello che ricordo entrambi di statura media uno con capelli scuri (sceso dal posto di guida) e uno un po’ più brizzolato (sceso dal lato passeggero). Purtroppo il buio della notte e le loro facce mascherate mi hanno impedito di memorizzarli meglio. Appena scesi dalla loro auto, hanno iniziato a discutere delle mascherine, degli ospedali, di famiglie colpite dal virus, un pretesto secondo me per cercare lo scontro con il Vice Presidente del MLNV De Marchi Renzo, in quanto di certo non erano stati chiamati dalla polizia locale per istruirci su temi di questo genere, ma per il fatto che avevamo deciso di non fornire più alcuna altra generalità visto il rifiuto della polizia locale di fornire le loro, motivo per il quale anche la pattuglia dei carabinieri si trovava in difficoltà nei nostri confronti in quel momento, tanto da decidere di far intervenire un’ulteriore pattuglia, obbligandoci di fatto a subire una seconda imposizione di autorità straniera, rimanendo di fatto bloccati senza alcuna motivata ragione.

Alle 23:35 sopraggiunge la seconda autovettura dei carabinieri, una JEEP RENEGADE della stazione di Maserada sul Piave, targata CCDM048, con a bordo due carabinieri uomini. Quello sceso dal posto passeggero, con il grado di maresciallo due binari, giovane, capelli scuri, statura media e corporatura esile. Quello sceso dal posto di guida, giovane, capelli castano chiaro, statura medio / alta, di corporatura magra e mi sembra di ricordare indossasse occhiali da vista. Purtroppo il buio della notte e le loro facce mascherate mi hanno impedito di memorizzarli meglio, perché mentre il maresciallo discuteva con noi in merito alla nostra richiesta di ottenere le loro generalità, gli altri carabinieri erano impegnati a fotografare le targhe delle auto presenti nel parcheggio in modo da poter risalire a noi tutti. Nel frattempo anche gli agenti di polizia locale hanno iniziato a defilarsi passando di fatto la responsabilità nel sostenere la discussione ai carabinieri. Il maresciallo due binari, non sapendo e non volendo prendere posizione, perché come da lui stesso ammesso durante la discussione “così gli era stato detto di fare”, decise di conseguenza di far intervenire il maresciallo dei carabinieri di Villorba che in quel momento si trovava a casa e quindi un’ulteriore pattuglia sarebbe dovuta andare a prenderlo per condurlo sul posto, obbligandoci di fatto a subire una terza imposizione di autorità straniera, rimanendo di fatto bloccati senza alcuna motivata ragione.
Il maresciallo della stazione di Maserada sul Piave, a un certo punto ha fatto una esternazione che per noi era irricevibile, infatti sosteneva che le persone appartenenti al MLNV che avessero già provveduto a fornire le generalità potevano andarsene. Questa soluzione aveva il chiaro e unico scopo da parte di tutti loro di dividerci in maniera da poter mettere più paura a quelli che rimanevano, ma abbiamo risposto che non avremmo mai assunto un simile atteggiamento. Per quanto ci riguarda siamo il direttivo non permetteremo loro di smembrarci; anzi va sottolineato il fatto che alcuni membri del direttivo che erano partiti pochi minuti prima dell’arrivo della polizia locale, appena avvisati di quello che stava succedendo sono rientrati immediatamente in sede a supporto degli altri membri del direttivo MLNV.

Verso la mezzanotte o poco dopo sopraggiunge la terza autovettura dei carabinieri, una JEEP RENEGADE della stazione di Villorba, targata CCDZ762, con a bordo tre carabinieri uomini: due scesi dai posti anteriori dell’auto e posizionatisi fuori da essa (dei quali non ricordo alcun tratto fisico), il terzo sceso dai posti posteriori dell’auto identificatosi nella persona di VADALA’ SALVATORE appartenente alla forza di occupazione straniera con grado di LUOGO TENENTE CON CARICA SPECIALE.
Vadalà Salvatore, una volta sceso dall’auto si è presentato davanti a noi, identificandosi con nome cognome e grado, pronunciando testualmente quanto segue: “ormai sappiamo chi siete, vi arriverà quello che vi deve arrivare, dopodiché farete quello che dovrete fare”, poi ha aggiunto che qualora il MLNV dovesse arrivare all’obiettivo, si era già proposto al Presidente del MLNV, Sergio Bortotto, di fare “il ministro dell’interno per euro cinquemila al mese”. Affermazioni che non dovrebbero lasciare alcun dubbio su chi venerdì sera 5 febbraio 2021 stesse agendo nella legalità e chi invece no.

Durante tutto il tempo trascorso, io personalmente avevo palesato e comunicato ad alta voce, in maniera che tutte le forze di occupazione straniera potessero sentire, che negavo il consenso al trattamento dei dati, questo perché mi sono accorto che sia gli agenti di polizia locale che i carabinieri avevano provveduto e stavano in quel momento provvedendo a riprendere con telefoni e piccole videocamere la situazione e i vari membri del direttivo del MLNV (infatti il carabiniere giovane sceso dal lato guidatore dell’autovettura proveniente dalla caserma di Maserada sul Piave, aveva costantemente una luce rossa che lampeggiava in corrispondenza del taschino della sua divisa, classico segnale visivo che conferma all’operatore che la telecamera sta funzionando e quindi riprendendo).

Preciso, che quando abbiamo chiesto le generalità agli agenti della polizia locale e loro continuavano a rifiutare, io personalmente ho detto all’agente uomo di dare le sue generalità perché lui sapeva che io sapevo chi fosse. A questo punto lui mi dice: so che sai chi sono per cui non serve che ti dico io chi sono. Io ho ribadito che avrebbe dovuto dirlo anche agli altri membri del direttivo del MLNV, per cui gli ho rivolto la seguente domanda: come ti chiami ? … e lui mi ha risposto testualmente: “io … io … MASSIMO”.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 121221182944) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

 

2021.02.11 – CELOT BENEDETTO – SPN – 121221182944

Oggetto: 2021.02.11 – CELOT BENEDETTO – SPN – 121221182944

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:venerdì 5 febbraio 2021 alle ore 23:00/23:10
luogo iniziale del fatto segnalato:sede del MLNV – GVP in vicolo FRATELLI ROSSELLI distretto di VILLORBA, contea di TREVISO
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:UNA PATTUGLIA DELLA POLIZIA LOCALE DEL COMUNE ITALIANO DI VILLORBA e TRE PATTUGLIE DEI CARABINIERI

DENUNCIA QUANTO SEGUE
FATTI AVVENUTI QUALCHE MINUTO DOPO LA CONCLUSIONE DELLA RIUNIONE DEL DIRETTIVO DEL MLNV PRESSO LA SEDE DI VILLORBA VICOLO FRATELLI ROSSELLI

La sera di venerdì 5 febbraio 2021 verso le ore 10:45 / 10:50 si è conclusa la riunione e immediatamente è iniziato il deflusso dei membri del Direttivo del MLNV.

Fra le 23:00 / 23:10 sopraggiunge una vettura della polizia locale del comune italiano di Villorba. Autovettura marca DACIA modello DUSTER targata YA715AL, con a bordo un agente uomo alla guida (statura medio alta con capelli bianchi/brizzolati) e un agente donna seduta lato passeggero (statura bassa e capelli scuri). Appena scesi dall’auto l’agente donna si è subito preoccupata di chiedere informazioni sulla MASCHERINA. Probabilmente l’attività anticrimine cui sono obbligati a svolgere e a cui sono normalmente preposti (APM 2020.11.06 – MLNV-GVP – AVVISO E SOLLECITO AL GOVERNO ITALIANO, di cui gli agenti della forza di occupazione straniera sono stati messi al corrente anche quella sera mediante lettura del APM stesso), si ferma solo ed esclusivamente alla convinta e ferma imposizione delle illegali disposizioni italiane del momento, che vogliono imporre in difetto assoluto di giurisdizione, nei confronti del Popolo Veneto.

A questo punto i due agenti hanno iniziato a chiedere i documenti, alcuni membri del direttivo hanno esibito l’identità autodichiarativa, ma loro volevano che ci identificassimo mediante una carta di identità italiana che ovviamente non potevano avere, per cui hanno iniziato a chiedere le nostre generalità. A questo punto abbiamo subito puntualizzato che noi avremo fornito le nostre ma anche loro avrebbero dovuto fare altrettanto. Inizialmente l’agente uomo (da me riconosciuto nella persona di GRECO MASSIMILIANO, già destinatario di rigetti e segnalazioni pregressi), ci ha rassicurato che avrebbero fornito le generalità, ma subito dopo siamo riusciti a ottenere la prova che stava mentendo. Infatti mentre l’agente donna era impegnata a raccogliere le nostre generalità, lui se ne stava letteralmente con le mani in mano per cui, io Celot Benedetto che avevo già comunicato le mie e che in quel momento mi trovavo a svolgere la funzione di verbalizzante per conto del direttivo del MLNV, ho chiesto che mi declinasse le sue di generalità, ma a quel punto ha iniziato palesemente a tergiversare diventando sempre più arrogante e sbruffone, in quanto con aria saccente voleva convincerci che le loro generalità erano ben visibili all’esterno della loro auto. In pratica, pienamente convinto che potessimo essere degli idioti facilmente convincibili, ha cercato di far passare il fatto che la scritta POLIZIA LOCALE all’esterno della loro auto fungesse da generalità per loro (peccato che l’auto non parli per loro e soprattutto che l’auto non sia condotta sempre dalla stessa coppia di agenti). In quel momento abbiamo capito che si stavano palesemente prendendo gioco di noi, per cui abbiamo subito messo in chiaro che se loro non avessero provveduto a comunicarci i loro cognomi e nomi, non avremmo continuato a comunicare i nostri. A questo punto hanno capito che non avrebbero avuto la strada spianata, perché dall’altra parte vi erano delle persone molto più preparate di quello che pensavano e quindi hanno preso l’iniziativa di chiamare a rinforzo i carabinieri, obbligandoci di fatto a subire un’imposizione di autorità straniera, rimanendo di fatto bloccati senza alcuna motivata ragione.

Alle ore 23:18 sopraggiunge la prima autovettura dei carabinieri, una ALFAROMEO GIULIETTA (qualcuno mi ha riferito della radio mobile di Treviso), targata CCDZ087, con a bordo due carabinieri uomini, per quello che ricordo entrambi di statura media uno con capelli scuri (sceso dal posto di guida) e uno un po’ più brizzolato (sceso dal lato passeggero). Purtroppo il buio della notte e le loro facce mascherate mi hanno impedito di memorizzarli meglio. Appena scesi dalla loro auto, hanno iniziato a discutere delle mascherine, degli ospedali, di famiglie colpite dal virus, un pretesto secondo me per cercare lo scontro con il Vice Presidente del MLNV De Marchi Renzo, in quanto di certo non erano stati chiamati dalla polizia locale per istruirci su temi di questo genere, ma per il fatto che avevamo deciso di non fornire più alcuna altra generalità visto il rifiuto della polizia locale di fornire le loro, motivo per il quale anche la pattuglia dei carabinieri si trovava in difficoltà nei nostri confronti in quel momento, tanto da decidere di far intervenire un’ulteriore pattuglia, obbligandoci di fatto a subire una seconda imposizione di autorità straniera, rimanendo di fatto bloccati senza alcuna motivata ragione.

Alle 23:35 sopraggiunge la seconda autovettura dei carabinieri, una JEEP RENEGADE della stazione di Maserada sul Piave, targata CCDM048, con a bordo due carabinieri uomini. Quello sceso dal posto passeggero, con il grado di maresciallo due binari, giovane, capelli scuri, statura media e corporatura esile. Quello sceso dal posto di guida, giovane, capelli castano chiaro, statura medio / alta, di corporatura magra e mi sembra di ricordare indossasse occhiali da vista. Purtroppo il buio della notte e le loro facce mascherate mi hanno impedito di memorizzarli meglio, perché mentre il maresciallo discuteva con noi in merito alla nostra richiesta di ottenere le loro generalità, gli altri carabinieri erano impegnati a fotografare le targhe delle auto presenti nel parcheggio in modo da poter risalire a noi tutti. Nel frattempo anche gli agenti di polizia locale hanno iniziato a defilarsi passando di fatto la responsabilità nel sostenere la discussione ai carabinieri. Il maresciallo due binari, non sapendo e non volendo prendere posizione, perché come da lui stesso ammesso durante la discussione “così gli era stato detto di fare”, decise di conseguenza di far intervenire il maresciallo dei carabinieri di Villorba che in quel momento si trovava a casa e quindi un’ulteriore pattuglia sarebbe dovuta andare a prenderlo per condurlo sul posto, obbligandoci di fatto a subire una terza imposizione di autorità straniera, rimanendo di fatto bloccati senza alcuna motivata ragione.
Il maresciallo della stazione di Maserada sul Piave, a un certo punto ha fatto una esternazione che per noi era irricevibile, infatti sosteneva che le persone appartenenti al MLNV che avessero già provveduto a fornire le generalità potevano andarsene. Questa soluzione aveva il chiaro e unico scopo da parte di tutti loro di dividerci in maniera da poter mettere più paura a quelli che rimanevano, ma abbiamo risposto che non avremmo mai assunto un simile atteggiamento. Per quanto ci riguarda siamo il direttivo non permetteremo loro di smembrarci; anzi va sottolineato il fatto che alcuni membri del direttivo che erano partiti pochi minuti prima dell’arrivo della polizia locale, appena avvisati di quello che stava succedendo sono rientrati immediatamente in sede a supporto degli altri membri del direttivo MLNV.

Verso la mezzanotte o poco dopo sopraggiunge la terza autovettura dei carabinieri, una JEEP RENEGADE della stazione di Villorba, targata CCDZ762, con a bordo tre carabinieri uomini: due scesi dai posti anteriori dell’auto e posizionatisi fuori da essa (dei quali non ricordo alcun tratto fisico), il terzo sceso dai posti posteriori dell’auto identificatosi nella persona di VADALA’ SALVATORE appartenente alla forza di occupazione straniera con grado di LUOGO TENENTE CON CARICA SPECIALE.
Vadalà Salvatore, una volta sceso dall’auto si è presentato davanti a noi, identificandosi con nome cognome e grado, pronunciando testualmente quanto segue: “ormai sappiamo chi siete, vi arriverà quello che vi deve arrivare, dopodiché farete quello che dovrete fare”, poi ha aggiunto che qualora il MLNV dovesse arrivare all’obiettivo, si era già proposto al Presidente del MLNV, Sergio Bortotto, di fare “il ministro dell’interno per euro cinquemila al mese”. Affermazioni che non dovrebbero lasciare alcun dubbio su chi venerdì sera 5 febbraio 2021 stesse agendo nella legalità e chi invece no.

Durante tutto il tempo trascorso, io personalmente avevo palesato e comunicato ad alta voce, in maniera che tutte le forze di occupazione straniera potessero sentire, che negavo il consenso al trattamento dei dati, questo perché mi sono accorto che sia gli agenti di polizia locale che i carabinieri avevano provveduto e stavano in quel momento provvedendo a riprendere con telefoni e piccole videocamere la situazione e i vari membri del direttivo del MLNV (infatti il carabiniere giovane sceso dal lato guidatore dell’autovettura proveniente dalla caserma di Maserada sul Piave, aveva costantemente una luce rossa che lampeggiava in corrispondenza del taschino della sua divisa, classico segnale visivo che conferma all’operatore che la telecamera sta funzionando e quindi riprendendo).

Preciso, che quando abbiamo chiesto le generalità agli agenti della polizia locale e loro continuavano a rifiutare, io personalmente ho detto all’agente uomo di dare le sue generalità perché lui sapeva che io sapevo chi fosse. A questo punto lui mi dice: so che sai chi sono per cui non serve che ti dico io chi sono. Io ho ribadito che avrebbe dovuto dirlo anche agli altri membri del direttivo del MLNV, per cui gli ho rivolto la seguente domanda: come ti chiami ? … e lui mi ha risposto testualmente: “io … io … MASSIMO”.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 121221182944) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO

2021.02.09 – TOSELLI MARCELLO – SPN – 1212200613

Oggetto: 2021.02.09 – TOSELLI MARCELLO – SPN – 1212200613

DENUNCIANTE
Nome: MARCELLO
Cognome: TOSELLI
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:22/01/2021
luogo iniziale del fatto segnalato:SUPERMERCATO MARTINELLI DI BUSSOLENGO VR
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:IN QUEST SITUAZIONE SONO COINVOLTI IL DIRETTORE DEL SUPERMERCATO, IL VIGILANTE DI TURNO I CARABINIERI DELLA STAZIONE DI BUSSOLENGO E I CARABINIERI DELLA VOLANTE DI PESCHIERA DEL GARDA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
IL GIORNO 22/01/2021 MI SONO RECATO PRESSO IL SUPERMERCATO MARTINELLI DI BUSSOLENGO PER FARE LA SPESA VISTO CHE SONO TITOLARE DI UNA ATTIVITA DI RISTORAZIONE E DI UNA DITTA PER MANUTENZIONI TECNICHE SU IMPIANTI DI DEPURAZIONE ACQUE.
SONO ENTRATO SENZA MASCHERINA PERCHE RITENGO SIA UN MIO DIRITTO RESPIRARE LIBERAMENTE. IL VIGILANTE DI TURNO HA CERCATO SUBITO DI BLOCCARMI FISICAMENTE. IO HO FORZATO IL BLOCCO E SONO ENTARTO LOSTESSO SPIEGANDO CHE ERA MIO DIRITTO RESPIRARE LIBERAMENTE. E’ STATO ALLERTATO IL DIRETTORE DEL SUPERMERCATO IL QUALE HA CHIAMATO I CARABINIERI DELLA STAZIONE DI BUSSOLENGO CHE MI HANNO RAGGIUNTO ALL’INTERNO DEL SUPERMERCATO MI HANNO BLOCCATO E CHIESTO DI CONSEGNARE LORO UN DOCUMENTO DI IDENTIFICAZIONE. IO MI SONO RIFIUTATO DI CONSEGNARE IL DOCUMENTO MA L’HO MOSTRATO E HO COMUNICATO I MIEI DATI DI RICONOSCIMENTO. MA LORO CONTINUAVANO A CHIEDERMI DI CONSEGNARE IL DOCUMENTO IN PARTICOLARE IL CARABINIERE DI NOME FAITER FRANCESCO CHE IO HO RICONOSCIUTO E GLI HO RICORDATO CHE LUI GIA’ MI CONOSCEVA PERCHE FU LUI A FARE LE PRATICHE PER IL PORTO D’ARMI PER UN VECCHIO FUCILE DOPPIETTA EREDITATO DA MIO PADRE CHE IO DETENEVO REGOLARMENTE IN CASA E FU SEMPRE LUI A RECARSI AL MIO DOMICILIO PER AVVISARE MIA MOGLIE CHE IL PORTO D’ARMI ERA DISPONIBILE PER IL RITIRO. MA LUI HA FATTO FINTA DI NON CONOSCERMI E HA CONTINUATO E CHIEDERMI DI CONSEGNARE IL DOCUMENTO DI IDENTITA’ COSA CHE IO NON HO FATTO. NEL FRATTEMPO E’ ARRIVATA ANCHE LA PATTUGLIA DELLA VOLANTE DI PESCHIERA DEL GARDA COMPOSTA DA ALTRI DUE CARABINIERI. TUTTI E 4 MI HANNO SCORTATO FUORI DAL SUPERMERCATO INTIMANDOMI DI METTERE LA MASCHERINA COSA CHE IO NON HO FATTO SPIEGANDO LORO CHE E’ MIO DIRITTO RESPIRARE LIBERAMENTE E CHE I DPCM SONO ILLEGITTIMI PERCHE VIOLANO LE LEGGI DELLO STATO E LA COSTITUZIONE PRIMA DI TUTTO. QUINDI HANNO DECISO DI PORTARMI IN CASERMA E PRIMA DI FARMI SALIRE SULLA LORO AUTO MI HANNO CHIESTO SE AVEVO COSE TAGLIENTI O PERICOLOSE IN TASCA E IO HO DETTO CHE AVEVO UNA PICCOLA RONCOLA CHE USAVO PER LAVORO IN QUANTO SPESSO LA USAVO PER APRIRE IMBALLAGGI DI CARTONE SIGILLATI. MI HANNO INTIMATO DI CONSEGNARLA A LORO E COSI HO PRONTAMENTE FATTO IN QUANTO LA DETENEVO IN UNA TASCA LATERALE DX DEI PANTALONI.MI HANNO CARICATO SULL’AUTO E PORTATO IN CASERMA SPOGLIATO E PERQUISITO TUTTI GLI INDUMENTI. NEL FRATTEMPO VENIVO ATTACCATO VERBALMENMTE CON FRASI DEL TIPO : MA CHI TI CREDI DI ESSERE …MA PERCHE’ VOI GUARDATE QUELLE COSE SU INTERNET E POI VI COMPORTATE COSI…MA COSA VUOI FARE…
INFINE HANNO DISPOSTO IL SEQUESTRO PREVENTIVO A SCOPO CAUTELARE DELL’ARMA CHE DETENEVO REGOLARMENTE A CASA E DELLE MUNIZIONI E HANNO VERBALIZZATO UNA DENUNCIA PER DETENZIONE ILLEGALE DI ARMI DA TAGLIO. POI MI HANNO PORTATO A CASA SONO ENTRATI E SALITI AL PIANO SUPERIORE E MI HANNO INTIMATO DI CONSEGNARE IL FUCILE E LE MUNIZIONI COSA CHE HO FATTO PRONTAMENTE.
CREDO CHE IN TUTTA QUESTA STORIA SIANO STATI COMMESSI PARECCHI ABUSI E SAREBBE GIUSTO FARE QUALCOSA A RIGUARDO.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
MARCELLO TOSELLI

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 1212200613) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2021.02.03 – CAVALLIN SILVIA – SPN – 121213114430

Oggetto: 2021.02.03 – CAVALLIN SILVIA – SPN – 121213114430

DENUNCIANTE
Nome: SILVIA
Cognome: CAVALLIN
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:29 gennaio 2021
luogo iniziale del fatto segnalato:OSPEDALE CA’ FONCELLO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:CASONATO SAVINA – CAMPANA ANNAMARIA – CANOVA GIUSEPPE

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Faccio riferimento al RDN 12121116171 del 01.02.2021 per segnalare i seguenti fatti successi prima e dopo aver ricevuto le chiamate da CAMPANA ANNAMARIA e la sua successiva e-mail che ricordo aveva messo in copia anche al direttore CANOVA GIUSEPPE:

– alle ore 13:00 del giorno 29 gennaio 2021, quindi prima delle chiamate di CAMPANA ANNAMARIA, ho ricevuto una chiamata dalla Sig.ra CASONATO SAVINA, caposervizio del servizio per le professioni infermieristiche dell’Azienda Ospedaliera Ca’ Foncello di Treviso, mi chiede una data di appuntamento per avere un incontro per discutere con me a riguardo dell’iscrizione all’Albo degli infermieri, io rifiuto categoricamente di avere un incontro con lei e di essere già informata in merito alla questione e di aver già rigettato all’OPI di Treviso (Ordine delle professioni infermieristiche) quanto da loro notificatomi.

– successivamente a partire dalla sera del 29 gennaio 2021 e fino a stamattina 03 febbraio 2021 sono stata contattata da alcuni colleghi, sia mezzo messaggi sia mezzo chiamate, che oltre a chiedermi conferma che io stia bene, alcuni mi hanno confermato a voce e anche per iscritto, che CAMPANA ANNAMARIA avrebbe chiesto a tutti di non contattarmi usando la scusante che era una questione personale e delicata. Alcuni altri colleghi smentiscono che abbia chiesto di non contattarmi, forse perché non presenti alla riunione o forse per paura, ammettendo piuttosto che possa essere obbligata a ricevere ordini da persone che probabilmente stanno sopra di lei e anche di CANOVA GIUSEPPE.

Preciso che relativamente alle chiamate (registro non conversazioni complete), alle e-mail e ai messaggi sia scritti che vocali, ho tenuto copia (fino a oggi 03 febbraio 2021 alle ore 11:42).
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
SILVIA CAVALLIN

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 121213114430) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2021.02.03 – FURLANETTO MANUEL – SPN – 121213155428

Oggetto: 2021.02.03 – FURLANETTO MANUEL – SPN – 121213155428

DENUNCIANTE
Nome: MANUEL
Cognome: FURLANETTO
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:03/02/2021
luogo iniziale del fatto segnalato:VILLORBA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:DITTA LUXWAY SRLS DI ZERO BRANCO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
BUONGIORNO,
CHIEDO ALL’ AUTORITA’ COMPETENTE IN MATERIA DI PUBBLICARE ED INTERVENIRE CONTRO LA DITTA LUXWAY SRLS CON RESIDENZA FISCALE IN VIA VASCO DE GAMA, 6 A ZERO BRANCO DI TV, INDIRIZZO EMAIL info@luxwaysrls.it QUALE INSOLVENTE DI UNA MIA FATTURA N.11201993825 EMESSA IN DATA 09/10/2020 DI 195.30 EURO.
RESTANDO IN ATTESA ANCHE DI EVENTUALI VOSTRE COMUNICAZIONI IN MERITO, PORGO I MIEI PIU’ CORDIALI SALUTI,
MANUEL FURLANETTO
FURLANETTO 4X4 COMPANY
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
MANUEL FURLANETTO

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 121213155428) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2021.01.28 – PUIATTI ANNALISA – SPN – 121138153223

Oggetto: 2021.01.28 – PUIATTI ANNALISA – SPN – 121138153223

DENUNCIANTE
Nome: ANNALISA
Cognome: PUIATTI
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:28/01/2021
luogo iniziale del fatto segnalato:TAMBRE
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:BORTOLUZZI BRUNA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
SEGNALO QUANTO SEGUE:
OGGI 28/01/2021 RICEVO UNA TELEFONATA DA MIA FIGLIA
CHE MI COMUNICA DI AVER RICEVUTO UNA EMAIL DA PARTE
DEL COMUNE DI TAMBRE DI CHIAMARE URGENTEMENTE
MIA FIGLIA CHIAMA E LE RISPONDE LA SIGNORA BORTOLUZZI BRUNA,
CHE ORA SOSTITUISCE LA SIGNORA FACCHIN CARMEN ADDETTA FINO A POCHI GIORN FA ALLA RISCOSSIONE TRIBUTI PER IL COMUNE DI TAMBRE ,PRESSO UNIONE
MONTANA ALPAGO, VIA MATTEOTTI 2/C – FARRA DI ALPAGO
RICORDO CHE IL GIORNO 31/12/2020 HO RIGETTATO PRESSO IL GVP IL PAGAMENTO DI IMU/TASI
(RDN N° 11224113452 ) E IN SEGUITO A TALE RIGETTO SONO STATA CHIAMATA PER TELEFONO
DALLA SIGNORA FACCHIN CARMEN CHE MI DISSE: HO RICEVUTO UNA TUA EMAIL (QUELLA RELATIVA AL MIO RIGETTO). COSA È , UNO SCHERZO? . ED IO LE HO RISPOSTO: NO. È TUTTO LEGALE.
RITORNANDO ALLA SIGNORA BORTOLUZZI BRUNA , QUESTA DICE. A MIA FIGLIA:
TU SEI ASSESSORE COMUNALE DI MINORANZA PRESSO IL COMUNE DI TAMBRE
E NON PUOI NON CONOSCERE LE SCELTE DI TUA MADRE. ( SI RIFERISCE NATURALMENTE ALLA MIA SCELTA DI AUTODETERMINAZIONE PRESSO IL MNLV E GVP ) . LE FA COSÌ CAPIRE CHE NON SAREBBE OPPORTUNO CHE RIMANESSE NEL CONSIGLIO COMUNALE ANCHE PERCHÈ, AGGIUNGE,
LA DOCUMENTAZIONE DI TUA MADRE ANDRÀ IN PROCURA.MIA FIGLIA LE RISPONDE: LE SCELTE DI MIA MADRE RIGUARDANO SOLO MIA MADRE. IO NON SONO TENUTA A CONOSCERE LA SUE SCELTE. PER CIÒ SE SI HA QUALCOSA DA COMUNICARLE NON SI FA ALTRO CHE SCRIVERE UNA EMAIL A MIA MADRE .
QUESTA TELEFONATA È CHIARAMENTE UNA MINACCIA SIA VERSO MIA FIGLIA ( FARLE CAPIRE CHE È MEGLIO CHE SI DIMETTA) SIA VERSO ME STESSA ( FARMI SAPERE INDIRETTAMENTE CHE TUTTO ANDRÀ ALLA PROCURA). SEMBRA QUASI CHE LA SIGNORA BORTOLUZZI BRUNA TEMA CHE MIA FIGLIA DIVENTI UN INFILTRATA!
LA TELEFONATA SI È COSÌ CONCLUSA .
CORDIALMENTE
ANNALISA PUIATTI
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
ANNALISA PUIATTI

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 121138153223) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2021.01.26 – SPADA SERGIO – SPN – 12123619251

Oggetto: 2021.01.26 – SPADA SERGIO – SPN – 12123619251

DENUNCIANTE
Nome: SERGIO
Cognome: SPADA
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:22/01/2021
luogo iniziale del fatto segnalato:BERTIOLO (CODROIPO)
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:1 Polizotto giovane e 1 anziano TOTALE 2

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Ero in corsa verso le 11.00 sulla statale per passare a Codroipo in direzione Pordenone e dopo un sorpasso regolare sono stato approcciato in un primo momento da dietro da una Volante della Polizia e poi affiancato e fermato.
Praticamente mi hanno contestato lo specchietto rotto, che é vero.
Poi mi hanno chiesto i documenti.
Io non ho consegnato niente ma ho esibito tutto:
PATENTE, LIBRETTO E REVISIONE, ASSICURAZIONE e RESIDENZA e numero di telefono: tutto regolare.
Ma il polizitto anziano mi ha contestato la NON CONSEGNA dei documenti dicendomi che la cosa é penale.
Da qui io comunque non ho preso in consegna ne firmato nessun verbale.
Dopodiché prima di “lasciarmi”andare il poliziotto anziano mi ha detto 4 volte : “COMPLIMENTI”.

Poi sono stato contattato al telefono il 26 Gennaio alle 19.29 e mi hanno chiesto se ho un avvocato per consegnare delle carte. io ho risposto di si ma che declinavo a loro il nominativo.

Oggi 26 febbraio sono stato di nuovo contattato alle 17.54 sempre per avvocato o andare in questura e ho declinato l’invito.

Penso che mi invieranno le carte alla mia residenza.

GRAZIE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
SERGIO SPADA

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

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2021.01.12 – FILIPPINI GIORGIO – SPN – 12112211413

Oggetto: 2021.01.12 – FILIPPINI GIORGIO – SPN – 12112211413

DENUNCIANTE
Nome: GIORGIO
Cognome: FILIPPINI
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:11-12-2020
luogo iniziale del fatto segnalato:DISTRETTO DI POLIZIA LOCALE PD1A CITTADELLA PD
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:IST.FABIO FRIGO MATR.12 – BERLATO RENZA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
DI NON AVER ACCOLTO IL RIGETTO EFFETTUATO IL 2020.08.03 – FILIPPINI GIORGIO – RDN –
111813101235 E DI AVER INVIATO NUOVO VERBALE N. 113316 TIPO B N.REGISTRO 20108946/2020 VERBALIZZAZIONE 11-12-2020
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GIORGIO FILIPPINI

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 12112211413) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2021.01.03 – CIVIERO BUBACCO GIOVANNI – SPN – 12111316231

Oggetto: 2021.01.03 – CIVIERO BUBACCO GIOVANNI – SPN – 12111316231

DENUNCIANTE
Nome: GIOVANNI
Cognome: CIVIERO BUBACCO
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:01/01/2021
luogo iniziale del fatto segnalato:PEVE DI CADORE
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:DUE FUNZIONARI DELLA POLIZIA STRADALE (UN MASCHIO E UNA DONNA)

DENUNCIA QUANTO SEGUE
IN DATA 01/01/2021 ORE 13:50 CIRCA, IN PIEVE DI CADORE IN VIA FERDINANDO COLETTI 8 SONO STATO FERMATO PER UN CONTROLLO DA UNA PATTUGLIA DELLA POLIZIA STRADALE FERMA NEL PIAZZALE DEL DISTRIBUTORE DI BENZINA IP. MI SONO FERMATO, HO ABASSATO LEGGERMENTE IL FINESTRINO DELL’ AUTO E IN MODO TRANQUILLO E PACIFICO HO DETTO AL FUNZIONARIO DELLA POLIZIA CHE IO ERO UN SOGGETTO IN AUTODERMINAZIONE TUTELATO DAL MOVIMENTO DI LIBERAZIONE NAZIONALE VENETO SOGETTO DI DIRITTO INTERNAZIONALE. IL FUNZIONARIO DI POLIZIA SI E’ MESSO A RIDERE E CON ARIA INDIFFERENTE, MI HA CHIESTO I SEGUENTI DOCUMENTI: PATENTE, LIBRETTO AUTO E ASSICURAZIONE. PER PRIMO HO CONSEGNATO AL FUNZIONARIO IL FOGLIO CON LA RICEVUTA DELLA TRASMISSIONE DELLA RELAZIONE MEDICA AI FINI DEL RINNOVO DELLA PATENTE DI GUIDA RILASCITO DALL’ AGENZIA PRATICHE AUTO LUNARDON DI CASTELFRANCO VENETO IN QUANTO LA MIA PATENTE ERA SCADUTA E SONO IN ATTESA CHE MI CONSEGNINO QUELLA NUOVA. L’ UFFICIALE DELLA POLIZIA MI HA CHIESTO DI CONSEGNARGLI LA MIA PATENTE. IO HO APPOGGIATO LA PATENTE SUL FINESTRINO DELLA MACCHINA DICENDOGLI CHE NON ERA MIA INTENZIONE CONSEGNARGLIELA IN QUANTO LA LEGGE PREVEDE DI ESIBIRE IL DOCUMENTO E NON CONSEGNARLO. IL FUNZIONARIO ARRABIATO MI HA MINNACCIATO DICENDOMI CHE MI AVREBBE TENUTO LI BLOCCATO TUTTO IL POMERIGGIO E CHE ORA SCRIVEVA AL MAGISTRATO.
POI MI HA CHIESTO SE COMPILAVO L’ AUTOCERTIFICAZIONE, IO AL QUANTO INFASTIDITO DAL SUO COMPORTAMENTO ARROGANTE GLI HO RISPOSTO CHE NON LO AVREI COMPILATO IN QUANTO VA CONTRO A DIVERSI ARTICOLI DELLA COSTITUZIONE ITALIANA. POI IL FUNZIONARIO HA CHIESTO AD UNA MIA COLLEGA DI LAVORO CHE ERA IN MACCHINA CON ME’ (GLORIA CAPOVILLA) SE LEI AVEVA INTENZIONE DI FIRMARE L’ AUTOCERTIFICAZIONE. LEI HA VOLUTO COMPILARLA INDICANDO NELLA CERTIFICAZIONE CHE ERAVAMO LI IN ZONA PER MOTIVI DI LAVORO IN QUANTO DOVEVAMO FARE UNA STIMA IMMOBILIARE AD UN B&B DELLA ZONA. IL FUNZIONARIO POI E’ RITORNATO DA ME’ CHIEDENDOMI DI NUOVO I DOCUMENTI, DICENDOMI CHE PER LEGGE DOVEVO CONSEGNARGLIELI IN MANO PERCHE’ DOVEVA VERIFICARE CHE IL DOCUMENTO NON FOSSE FALSO. IO HO PRESO I DOCUMENTI LI HO POSIZIONATI NEL FINESTRINO IN MODO CHE FOSSERO LEGGIBILI E IL FUNZIONARIO CON IL SUO TELEFONO HA RIPRESO TUTTO. HO FATTO NOTARE AL FUNZIONARIO CHE ERA IN DIFFETTO ASSOLUTO DI GIURISDIZIONE NEL NOSTRO TERRITORIO VENETO IN BASE ALLA LEGGE 881 E LA 212. TENGO A PRECISARE CHE IN QUESTE PRIME FASI LA COLLEGA DEL FUNZIONARIO E’ RIMASTA IN AUTO E NON HA SEGUITO TUTTO QUANTO SCRITTO SOPRA. POI IL FUNZIONARIO SEMPRE CON ARIA INTIMIDATORIA MI HA CHIESTO SE AI SENSI DELL’ ARTICOLO 650 DEL CODICE PENALE AVESSI BEVUTO ALCOLICI E ALLA MIA RISPOSTA NO, MI HA CHIESTO FACCIAMO IL TEST? IO INFASTIDITO PER IL SUO COMPORTAMENTO E ATTEGGIAMENTO DA SUPERMEN HO RISPOSTO DI NO! “(DALLE INFORMAZIONI PRESE SUCCESIVAMENTE HO SCOPERTO CHE L’ ALTERNATIVA AL TEST ERA DI ANDARE A FARE GLI ESAMI DEL SANGUE IN OSPEDALE, ALTERNATIVA CHE NON MI E’ STATA DATA).” TENGO A PRECISARE CHE STAVAMO TORNANDO DA UNA PASSEGGIATA FATTA IN MONTAGNA VERSO IL RIFUGIO ANTELAO CHE SI TROVA A PIEVE DI CADORE POCO DISTANTE DA DOVE CI HANNO FERMATO TUTTO QUESTO E’ DOCUMENTATO DA FOTO E VIDEO FATTI CON IL TELEFONO POCO PRIMA.
HO FATTO NOTARE PER L’ ENNESIMA VOLTA AL FUNZIONARIO CHE STAVA FACENDO ABBUSO DI POTERE NEI MIEI CONFRONTI E CHE IO STAVO SEMPLICEMENTE RISPETTANDO QUELLA CHE E’ LA LEGGE. (HO RIMARCATO PER L’ ENNESIMA VOLTA CHE LA LEGGE PREVEDE CHE IL DOCUMENTO VENGA ESIBITO E NON CONSEGNATO IN MANO, IL FUNZIONARIO MI HA RISPOSTO CHE NON E’ COSI). PRECISO INOLTRE CHE ALLA RICHIESTA DELLE MIE GENERALITA’ PER LEGGE HO COMUNICATO AL FUNZIONARIO TUTTE LE MIE GENERALITA’. PER FINIRE A DIMOSTRAZIONE DELL’ USO DI POTERE CHE HANNO DIMOSTRATO I DUE AGGENTI DI POLIZIA, LA POLIZIOTTA CHE NEL FRATTEMPO ERA SCESA DALL’ AUTO HA DETTO ALLA MIA COLLEGA DI LAVORO CHE GLI SAREBBE ARRIVATA UNA DENUNCIA PENALE IN QUANTO NON AVEVA MESSO NELL’ AUTOCERTIFICAZIONE IL NUMERO DI CARTA D’ IDENTITA’…(AVEVAMO FATTO PRESENTE AL FUNZIONARIO DI POLIZIA POCHI MINUTI PRIMA CHE LA CARTA D’ IDENTITA’ DI GLORIA ERA RIMASTA NEL B&B DOVE ABBIAMO ALLOGGIATO. CONCLUDENDO IL FUNZIONARIO DI POLIZIA CI HA FATTO PRESENTE CHE IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI HA FATTO UN DECRETO CHE PREVEDE CERTI CONPORTAMENTI NEL DISTANZIAMENTO SOCIALE PER L’ EMMERGENZA SANITARIA, FACENDOMI NOTARE CHE QUEL GIORNO ERA ZONA ROSSA E CHE C’ERANO DELLE PRESCRIZIONI PER CIRCOLARE PER STRADA. BENE CI TENGO A PRECISARE CHE IL 01/01/2021BENSI’ PIEVE DI CADORE FOSSE ZONA ROSSA, PER MOTIVI DI LAVORO POTEVO SPOSATRMI TRANQUILLAMENTE E NON ERA VIETATO FARE ATTIVITA’ FISICA. IL B&B DOVE ERAVAMO ALLOGGIATI (B&B CAMILLA) RISIEDE SEMPRE NEL COMUNE DI PIEVE DI CADORE, QUINDI ABBIAMO RISPETATO QUELLO CHE PREVEDEVA IL DECRETO.
CONCLUDO:
ALLA FINE HO CHIESTO AL FUNZIONARIO DI POLIZIA CHE FOSSE MESSO A VERBALE CHE IL SOTTOSCRITTO E’ UN SOGGETTO IN AUTODETERMINAZIONE SOTTO IL MOVIMENTO DI LIBERAZIONE NAZIONALITA’ VENETA E CHE STAVANO VIOLANDO MOLTI ARTICOLI DELLA COSTITUZIONE. LA RISPOSTA DEL FUNZIONARIO DI POLIZIA E’ STATA NON LE RILASCIAMO NESSUN VERBALE, LE ARRIVERA’ TUTTO A CASA….NON MI HANNO NEANCHE DATO MODO DI METTERE A VERBALE LE MIE DICHIARAZIONI… QUESTO E’ ABUSO DI POTERE…
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GIOVANNI CIVIERO BUBACCO

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

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2021.01.05 – DE ROSSI FABRIZIO – SPN – 12111523285

Oggetto: 2021.01.05 – DE ROSSI FABRIZIO – SPN – 12111523285

DENUNCIANTE
Nome: FABRIZIO
Cognome: DE ROSSI
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:03-01-2021
luogo iniziale del fatto segnalato:VEDELAGO
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:AGENTE DI POLIZIA STRADALE MAURO BERNARDI

DENUNCIA QUANTO SEGUE
MI TROVAVO A BORDO DEL MIO VEICOLO E ALL’ALTEZZA DI VEDELAGO SONO STATO FERMATO DA UNA PATTUGLIA DI POLIZIA STRADALE APPOSTATA SU LATO DESTRO DELLA STRADA CONTESTANDOMI IL FATTO CHE NON POTEVO CIRCOLARE SE NON PER VALIDI MOTIVI. HO SUBITO REPLICATO CHE SONO UN SOGGETTO IN AUTODETRMINAZIONE SOTTO EGIDA DEL MLNV E DUNQUE NON SOTTOPOSTO A GIURISDIZIONE ITALIANA. L’AGENTE MAURO BERNARDI, PESSIMO ELEMENTO QUANTO EDUCAZIONE E PREPARAZIONE ESCLAMAVA AD ALTA VOCE ” NO ME NE FREGA UN CASSO QUA TE SI IN ITALIA E TE RISPETTI E LEGGI ITALIANE!” DOPO VARI CONTROLLI SONO STATO INVITATO A SEGUIRLI IN CASERMA E GRAZIE AL SUPPORTO DEL PRESIDENTE DEL MLNV COLLEGATO IN VIVAVOCE GLI ANIMI SI SONO CALMATI. CHIEDO ISCRIZIONE A RUOLO GIUDIZIARIO DELL’AGENTE MAURO BERNARDI. PESSIMO ELEMENTO PER EDUCAZIONE E AUTOCONTROLLO E NESSUNA CONOSCENZA DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LEGGI CHE LO CONTEMPLANO.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
FABRIZIO DE ROSSI

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2020.12.31 – FELTRIN UMBERTO – SPN – 112241212551

Oggetto: 31.12.31 – FELTRIN UMBERTO – SPN – 112241212551

DENUNCIANTE
Nome: UMBERTO
Cognome: FELTRIN
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:31/12/2020
luogo iniziale del fatto segnalato:SILEA CENTRO COMMERCIALE SILEA
soggetti ritenuti responsabili:IGNOTI
Precisazione:DIRETTORE DEL CENTRO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
OGGI SONO ANDATO A FARE LA SPESA NEL CENTRO COMMERCIALE EMISFERO DI SILEA E ALL’INTERNO HO TROVATO TANTI SCAFFALI CHIUSI TIPO BIANCHERIA CARTOLERIA E FERRAMENTA, HO CHIESTO AD UNA INSERVIENTE DEL PERCHÈ E LEI MI HA RISPOSTO CHE HANNO AVUTO ORDINI PER IL MOTIVO COVID, NON È MATERIALE DISPENSABILE, HO CHIESTO DI PARLARE COL DIRETTORE MA NON ERA PRESENTE…(NON CI CREDO)…VORREI DENUNCIARE IL FATTO PERCHÈ QUALSIASI OGGETTO È DISPENSABILE PER LE PERSONE, E POI NESSUNO DEVE VENIRE A DIRCI COSA È O COSA NON È DISPENSABILE PER UNA PERSONA MA QUI CON QUESTO STATO INVASORE VUOLE IMPORCI QUELLO CHE È E QUELLO CHE NON È GIUSTO PER NOI…STIMO PERDENDO LA NOSTRA LIBERTÀ…STA SOPRAGGIUNGENDO LA DITTATURA DELLO STATO INVASORE..
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
UMBERTO FELTRIN

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 112241212551) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2020.12.29 – CELOT BENEDETTO – SPN – 112239121957

Oggetto: 2020.12.29 – CELOT BENEDETTO – SPN – 112239121957

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:27 dicembre 2020
luogo iniziale del fatto segnalato:TREVISO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:ZAIA LUCA presidente regione italiana veneto

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Il gazzettino riporta le seguneti dichiarazioni di ZAIA LUCA di cui riporto il link del quotidiano qui sotto:
https://www.ilgazzettino.it/nordest/treviso/vaccino_covid_zaia_ospedale_treviso-5667246.html

Zaia sostiene ( cito testualmente quanto riportato dal gazzettino ) che il vaccino “non solo previene dalla malattia, ma disinfetta anche”, probabilmente stava parlando di un semplice detergente chimico che si può acquistare in supermercato. Questo però fa riflettere in che misura e fino a quanto questo soggetto è disposto a prendersi gioco dei Veneti.
Sul video postato sempre all’interno del gazzettino si vedono i responsabili (zaia e altri) applaudire la vaccinata quasi come fosse un fuoriclasse sportivo; tutto questo ovvimente per incentivare.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 112239121957) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2020.12.24 – PENZO LUISA – SPN – 11223321203

Oggetto: 2020.12.24 – PENZO LUISA – SPN – 11223321203

DENUNCIANTE
Nome: LUISA
Cognome: PENZO
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:22/12/2020
luogo iniziale del fatto segnalato:Treviso
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:Famiglia Ed Dahraoui ,avvocato Danieli Giampietro

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Buongiorno,
con riferimento alle precedenti segnalazioni alla Polisia Nasionale Veneta codice unico assegnato 112017123744 del 7/102020 e codice unico 111935234710 del 25/09/2020 sono costretta ad integrazione dei fatti a segnalare quanto segue :
Il giorno 22/12/2020 sono venuta a conoscenza che l’avvocato Danieli Giampietro ha scritto una email dicendo che la situazione nella mia proprietà sita in via Capodistria 17 ,secondo piano( e ad oggi ancora occupato abusivamente dalla famiglia Ed dahraoui che ,dopo aver ricevuto con largo anticipo disdetta del contratto di locazione stipulato da mia madre quando era in vita ,finge che nulla sia accaduto ed anzi continua ad avere pretese affinché io sistemi l’appartamento che la famiglia stessa ha degradato noncurante delle cose altrui ….Per esempio muffa in più muri dovuta alla cattiva gestione,visto che gli altri appartamenti non presentano tale problema !)non è cambiata .
C’era stata una perdita di acqua di cui sono stata avvertita i primi di agosto e che è stata sistemata siliconando le piastrelle del bagno il 13/08/2020.
La camera adiacente è stata dotata di un pannello tale da poter essere rimosso per eventuali controlli di eventuali perdite. Per fissarlo basta solo mettere quattro viti ai lati , ma per ora non sono state messe per i motivi suddetti e comunque sono talmente semplici da applicare che di certo non ci vuole un esperto ..
Il tutto è stato anche visionato l’8/10/2020 ed il 13/10/2020 (per ulteriore conferma )dalla ditta Termoidraulica Susin,che ha confermato che la situazione è risolta e che non sussiste alcuna perdita (email del 19/10/2020) in quanto l’infiltrazione, dovuta alle piastrelle non più ‘salde’,era stata appunto già risolta (come dettp sopra il 13/08/2020 da un tecnico da me personalmente inviato) .
La cosa grave è che l’avvoc. Danieli continua a dire che il problema (non ho capito quale a questo punto ) sussiste e mi minaccia dicendo che qualora io non agisca dovrà procedere .
Danieli mi ha già minacciata in passato chiamandomi al cellulare (il numero può averlo avuto solo in un modo !) il giorno 10/08/2020 e dicendomi le testuali parole :
sono andato con l’idraulico (termoclima A.B) in appartamento ed è stato riscontrato che i tubi non sono rotti ,ma SONO LE PIASTRELLE CHE CON IL TEMPO HANNO INFILTRAZIONI (premetto che,come detto sopra ,il problema È STATO RISOLTO PERCHÉ LE PIASTRELLE SONO STATE SALDATE E LE INFILTRAZIONI SONO STATE RIPARATE ….cosa dimostrabile con le foto in mio possesso )e che SI TRATTA SOLO DI METTERE QUALCOSA DI ISOLANTE (cosa che è stata appunto fatta).L’avvocato Danieli ha anche dichiarato che il tecnico che avevo inviato subito i primi di agosto per capire il problema (e che si è visto costretto a rompere il muro della stanza accanto al bagno e precisamente in corrispondenza della vasca per poter accertare che non fosse una perdita dai tubi ) è un incapace.Premetto ancora che il muro è stato chiuso con un pannello bianco momentaneamente appoggiato (come posso dimostrare con foto ) proprio per tenere sotto controllo la situazione !L’avvocato mi ha sottilmente minacciata dicendomi di sbrigare a sistemare il tutto ,compreso il muro della camera, altrimenti avrei pagato le conseguenze perché colpevole !
Ho risposto chiedendogli se sapeva che il contratto era già scaduto il 7/2020 .Lui mi ha risposto che anche se il contratto è scaduto ma viene comunque pagato l’affitto, la famiglia ha il diritto di abitare (ed aggiunge che avrebbe diritto anche se non pagasse!).Continuò dicendomi che ci vuole un atto del giudice (aggiungo….italiano)che si chiama licenza di finita locazione e convalida dello sfratto .Solo così, secondo lui, la famiglia deve andar via .Quindi ha aggiunto che io posso far valere i miei diritti solo così e che la disdetta è SOLO un pezzo di carta che non ha valore di titolo per dire ‘tu non puoi più abitare qui ‘.
Quando gli ho risposto che io ho il diritto ora di averlo libero perché il tempo di locazione è scaduto lui mi ha risposto che ,onestamente, visto che esercita da quaranta anni e che dice il vero, i signori che abitano nella mia proprietà hanno comunque diritto di restare finché non c’è procedimento del giudice (italiano aggiungo) e che non c’è altro che io possa fare (per lo stato italiano e per chi si riconosce tale ,ma io non sono italiana ma Veneta e sottolineo che la cittadinanza italiana mi viene imposta con la forza!).
Ha aggiunto anche che sono in una posizione di colpa perché non permetto alla famiglia di godere del bene di cui (secondo lui) ha diritto ! (Ma mi sembra che non debba essere il privato a dover garantire il diritto alla casa MA LO STATO ! )
Mi ha poi minacciato dicendo che se non avessi sistemato tutto (cosa che ripeto mi risulta essere stata fatta come posso dimostrare con foto !) AVREI DOVUTO PAGARE I DANNI! MI disse che lui è un avvocato ed ha l’obbligo di verità (??????).Mi minacciò dicendo che entro 48 ore dovevo sistemare tutto (faccio presente anche che eravamo vicini a ferragosto !) e che se non l’avessi fatto avrei dovuto pagare i danni!Quando gli ho risposto che le sue minacce vada a rivolgere ad altri mi ha detto che non è una minaccia ma un DIRITTO CHE LUI HA !Gli avvocati ,disse ,non minacciano ma RIVENDICANO DIRITTI (????viste le mie esperienze passate non direi ….Ho avuto inquilini che sono rientrati il giorno stesso dello sfratto ed ho dovuto ripetere l’eterna procedura italiana per ri-eseguire un secondo sfratto !) e che io posso essere Veneta ,ma se non sto alla legge (italiana !) pagherò le conseguenze.
A questo punto ho salutato ed ho preso atto .
Ora è tornato alla carica perciò ho deciso di agire perché stanca di essere presa in giro anche da chi lavora per uno stato (italiano) che non solo è abusivo nella Repubblica di Venezia ,mai diventata italiana ,ma che in realtà a tutto pensa ma non certo al benessere degli italiani! E mi sembra che le prove oggi siano evidenti anche agli italiani!
Cordiali saluti .
Luisa Penzo
WSM
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
LUISA PENZO

REPUBLICA VENETA
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GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 11223321203) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2020.12.23 – DAL BALCON ISABELLA – SPN – 112233174220

Oggetto: 2020.12.23 – DAL BALCON ISABELLA – SPN – 112233174220

DENUNCIANTE
Nome: ISABELLA
Cognome: DAL BALCON
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:21 DICEMBRE 2020
luogo iniziale del fatto segnalato:UFFICIO POSTALE DI MALO, SITO IN VIA BOLOGNA A MALO (VICENZA)
soggetti ritenuti responsabili:IGNOTI
Precisazione:7 CARABINIERI IN DIVISA, ACCORSI SUL POSTO CON TRE VOLANTI PER IL FATTO CONTESTATO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
VERSO LE ORE 11 DI MATTINA INDOSSAVO LA MASCHERINA SULLA BOCCA MA NON SUL NASO, L’IMPIEGATA DELL’UFFICIO POSTALE MI CHIEDEVA DI COPRIRE IL NASO ED AL MIO RIPETUTO RIFIUTO CHIAMAVA CON IL TELEFONO I CARABINIERI DEL COMANDO LOCALE CHE GIUNGEVANO DOPO POCHI MINUTI CON TRE VOLANTI, ED ENTRANDO IN TRE NELL’UFFICIO MI INTIMAVANO DI SEGUIRLI E RECARMI PRESSO IL COMANDO DEI CARABINIERI.
VISTA L’IMPOSSIBILITA’ DI PROCEDERE CON L’OBIETTIVO PREFISSATOMI NELL’ENTRARE NELL’UFFICIO, MI RECAI PRESSO LA MIA BICICLETTA E LORO MI “SCORTAVANO”.
INIZIARONO A MINACCIARMI DI GRAVI E PESANTI CONSEGUENZE LEGALI PER NON AVER INDOSSATO LA MASCHERINA CORRETTAMENTE.
RESAMI CONTO DI INDOSSARLA ANCORA ME LA TOLSI DEL TUTTO.
INSISTEVANO PERCHE’ GLI DESSI UN DOCUMENTO, CHE NON AVEVO CON ME, MA RIFERII I MIEI DATI IDENTIFICATIVI, A QUEL PUNTO ENUNCIAI DI FAR PARTE DEL MLNV E CHIESI I DATI IDENTIFICATIVI (NOME E COGNOME) DEL CARABINIERE A CUI LI AVEVO DATI. LUI ME LI NEGO’, E COSI’ PURE MI NEGO’ LA MATRICOLA E NESSUN ALTRO ACCONSENTI’ A FORNIRMI IL SUO NOME E COGNOME NEPPURE LA MATRICOLA. MI RIFERISCE UN AMICO CHE DUE CARABINIERI SONO VENUTI A SUONARE IL CAMPANELLO PRESSO LA MIA DIMORA MEZZO’RA DOPO IL FATTO, MA IO NON ERO A CASA. MI RIFERISCE MIO PADRE DI ESSERE STATO OGGI POMERIGGIO 23 DICEMBRE DISTURBATO NELL’ESERCIZIO DELLA SUA ATTIVITA’ PROFESSIONALE, CON LA QUALE IO NON HO NULLA A CHE FARE, DA DUE GIOVANI CARABINIERI CHE CHIEDONO CHE IO VADA IN CASERMA A FIRMARE QUALCOSA.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
ISABELLA DAL BALCON

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 112233174220) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2020.12.21 – CELOT BENEDETTO – SPN – 112231103336

Oggetto: 2020.12.21 – CELOT BENEDETTO – SPN – 112231103336

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:30 aprile 2020 ore 15:15
luogo iniziale del fatto segnalato:VILLORBA VIA GALANTI 10 – presso la mia abitazione
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:POLIZIA LOCALE DEL COMUNE ITALIANO DI VILLORBA – una donna ( SCONOSCIUTA ) – un uomo ( GRECO MASSIMILIANO )

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Riporto un atto, che ha i connotati della VIOLENZA PRIVATA, messo in atto da parte delle forze di occupazione straniera italiane “POLIZIA LOCALE DEL COMUNE ITALIANO DI VILLORBA”, ai danni miei e della mi famiglia.
Riporto di seguito i fatti:
era il giorno 30 aprile 2020 alle ore 15:15, giornate di carcerazione, tramite lockdown col pretesto della pandemia da covid19, messe in atto dallo stato straniero occupante italiano sui Territori della Repubblica Veneta. Mia moglie era appena rientrata a casa, neanche cinque minuti prima, da fare la spesa e mi ha riferito che a un certo punto era tallonata da un’autovettura appartenente alle forze di occupazione straniera POLIZIA LOCALE, che l’ha seguita per un buon tratto di strada.
A un certo punto per non dare troppo nell’occhio, hanno deciso di pedinarla da più lontano effettuando un percorso alternativo, ma questo ha consentito a mia moglie, ignara delle intenzioni di questi soggetti, di arrivare e parcheggiare sul garage interrato come di consuetudine, cosa che loro non si aspettavano, perché con tutta probabilità pensavano di arrivare prima di lei, mentre, in pratica, lei è arrivata a destinazione qualche secondo prima di loro.
A questo punto, gli agenti della forza di occupazione straniera italiana, hanno avuto modo di constatare visivamente il residence dentro il quale aveva parcheggiato, hanno deciso di intercettare qualche residente che in quel momento si trovava nei pressi del condominio e chiedere a chi appartenesse quel tipo di veicolo che mia moglie conduceva e dove abitasse il proprietario. Questa è semplicemente una deduzione logica, ma ritengo sia avvalorata e confermata da come i fatti si sono svolti da questo momento in avanti.

Innanzitutto premetto che i nostri nominativi NON COMPAIONO né sul campanello esterno, né sul campanello interno, né sulla cassetta delle lettere; inoltre alla data del 30 aprile 2020 l’auto guidata da mia moglie riportava il seguente numero di targa SLOVENA: KPVK691.

Fatta questa opportuna, importante e significativa premessa, utile per comprendere il susseguirsi dei fatti, riporto quanto segue: sento suonare il campanello posizionato all’esterno del portoncino blindato di ingresso del mio appartamento. Vista la situazione ho ritenuto molto strano tale evento tanto da verificare dallo spioncino del portoncino chi stesse suonando, a quell’ora, alla mia porta. A quel punto prendo atto che si tratta di due agenti delle forze di occupazione straniera italiana “POLIZIA LOCALE DEL COMUNE ITALIANO DI VILLORBA”, un uomo e una donna e immediatamente mi chiedo come abbiano fatto ad arrivare al mio appartamento vista la premessa sopra esposta.
L’agente donna era di corporatura bassa e non snella; mentre l’agente uomo di corporatura medio/alta con capelli brizzolati/bianchi, da me riconosciuto nella persona di GRECO MASSIMILIANO, già segnalato e identificato quale AGENTE 2 relativamente a un episodio accaduto in data 10 aprile 2020 di cui riporto di seguito gli estremi della segnalazione e del rigetto (SPN 111422175334 – RDN 1114221864 entrambi del 2020.04.12).
Ero perplesso su come avessero potuto raggiungere il mio appartamento in maniera mirata, vista la premessa sopra esposta, riuscendo a entrare nell’area privata condominiale così facilmente. A questo punto un’unica deduzione logica possibile mi è balzata alla mente, ovvero che doveva esserci, per forza di cose, una spia / suggeritore / informatore residente nello stesso condominio in cui abito. Non vi era alternativa, mia moglie non ha praticamente neanche fatto in tempo a entrare in casa che questi stavano già suonando al campanello (esecutore materiale di tale operazione era GRECO MASSIMILIANO).
Ero determinato a vederci chiaro, così ho deciso di osservare la situazione dallo spioncino per capire come tutto questo era potuto succedere e soprattutto cosa stesse realmente succedendo.
A quel punto GRECO MASSIMILIANO ha iniziato a suonare ripetutamente il campanello di casa, tenendolo persino premuto per diversi secondi a più riprese, in maniera da creare un suono acuto e disturbatore all’interno dell’appartamento proprio con l’intento di voler mettere paura, lanciando un messaggio di minaccia atto a far intendere che dentro casa mia comandano loro.
Questo loro comportamento ha avvalorato la mia tesi sopra esposta, ovvero che per andare a colpo sicuro e sicuri che eravamo in casa, qualcuno aveva dovuto condurli fino al mio portoncino.
Ho continuato a osservarli e questa loro violenta invadenza ha continuato per cinque minuti durante i quali non ho mai risposto. Nonostante la loro insistenza, decisi di non rispondere perché volevo fare in modo di renderli dubbiosi sul fatto che qualcuno si trovasse in casa in quel momento e quindi indurli a pensare che potessero essere stati condotti all’ingresso dell’appartamento sbagliato.
Durante questi cinque minuti, probabilmente, hanno iniziato a farsi venire qualche dubbio e a riflettere sul fatto che se nessuno rispondeva poteva darsi il caso che nessuno si trovasse in casa e che quello non fosse l’appartamento corretto a cui suonare; di conseguenza avrebbero dovuto chiedere conferma a colui o colei che li ha condotti fino a là, visto che si era fatto carico, qualche minuto prima, della responsabilità di una simile decisione.
Così è stato, passati questi cinque minuti, durante i quali li ho sempre controllati dallo spioncino, si sono recati presso un altro appartamento, hanno suonato, hanno chiesto conferma, gli è stata data, sono ritornati e hanno iniziato di nuovo a suonare in maniera molesta per altri due / tre minuti, dopodiché hanno realizzato che non avrei mai aperto e hanno deciso di andarsene. Preciso che questo fatto ha impaurito molto i miei bambini che sono piccoli.
Vorrei portare all’attenzione quanto segue: quando hanno suonato il campanello dell’appartamento terzo, non hanno suonato al campanello dell’alloggio attaccato al mio, i cui portoncini di ingresso sono confinanti e praticamente attaccati, ma sono andati indietro di qualche metro e hanno suonato al campanello di un’altra abitazione che accede sempre dallo stesso corridoio comune. Con questo voglio dire che se stavano cercando una persona per nome e cognome ed erano veramente certi di quale fosse l’appartamento di questa persona, avrebbero potuto più semplicemente suonare il campanello attaccato e chiedere conferma; invece in quel momento non stavano cercando una persona ma il proprietario di un’autovettura a loro sconosciuto e solo chi li ha condotti prima avrebbe potuto dare una successiva conferma.
Ora faccio anche un appello affinché colui o colei che li ha condotti, senza alcuna ragione, al mio appartamento, trovi il coraggio di costituirsi e ammettere le proprie responsabilità.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 112231103336) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2020.12.20 – MORI RICCARDO KUMAR – SPN – 112230204938

Oggetto: 2020.12.20 – MORI RICCARDO KUMAR – SPN – 112230204938

DENUNCIANTE
Nome: RICCARDO KUMAR
Cognome: Mori
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:20/12/2020
luogo iniziale del fatto segnalato:Hotel Tuscany inn di Montecatini Terme ore 9:25
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:V. ISP. BOGAZZI FRANCESCO E AG PANZALI ERIK

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Mentre soggiornavo nell’ albergo per un corso di formazione professionale con l’azienda ATS Sharing mi vengono i camerieri ad interrompere la colazione dicendo che alla reception mi volevano : quando arrivai nel luogo indicato mi si avvicinarono due individui in divisa della polizia di Montecatini che mi dissero che dovevano notificarmi qualcosa chiedendomi se avevo la patente in possesso. Mi dissero che erano lì su invito della stazione dei carabinieri di Farra di Soligo. Mi hanno trattenuto per circa un ora rallentando l’inizio della mia formazione causando disagio anche nei confronti degli organizzatori i quali mi avvertirono che non avrebbero iniziato se c’era la presenza dei poliziotti. Mi fecero aspettare dicendomi che aspettavano delle carte dalla stazione dei carabinieri di Farra di Soligo. Uno di loro era ritornato per prendere determinate carte . Tutto questo mi ha creato disagio e perdita della colazione, il rifacimento della stanza dell’albergo facendomi rallentare l’operazione visto l’orario di check out. Sinceramente non capisco il motivo della loro presenza in albergo visto che sapevano dove abitavo e che lì potevano notificarmi. Mi sono sentito trattare ennesima volta come un delinquente quale non lo sono. Chiedo alla polisia nasionale veneta di intervenire ed iscrivere a ruolo giudiziario i rappresentanti dell’autorità dello stato italiano nel ruolo di carabinieri di Farra di Soligo e carabinieri della stazione di Egna – ora di Bolzano. Il poliziotto nel frattempo parlava con un avvocato suppongo dicendo che non c’era nulla di grave e che stavano eseguendo una notifica specificando di una sospensione della patente. Finora non mi hanno ancora restituito la mia patente sequestrata immotivatamenete ed ingiustamente.

WSM
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
RICCARDO KUMAR Mori

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 112230204938) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2020.12.17 – CELOT BENEDETTO – SPN – 112227155712

Oggetto: 2020.12.17 – CELOT BENEDETTO – SPN – 112227155712

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
in qualità di: PERSONA INFORMATA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:17 dicembre 2020
luogo iniziale del fatto segnalato:giornale quotidiano CORRIERE
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:ZAIA LUCA presidente regione italiana veneto

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Zaia Luca continua a seminare terrore sulla finta pandemia in maniera tale da soggiogare sempre più il Popolo Veneto rendendolo schiavo fino a incarcerarlo a casa propria.
Oramai la situazione di terrore che vuole infondere è divenuta a tutti gli effetti una minaccia per la Nazione Veneta.
Di seguito i link da cui ho tratto le notizie:
– giorno 17 dicembre 2020 fonte CORRIERE dove annuncia che dal 19 dicembre al 6 gennaio non ci si potra spostare dal proprio comune dopo le ore 14:00 per evitare il disastro
https://www.corriere.it/cronache/20_dicembre_17/covid-zaia-anticipa-tutti-sabato-le-14-vietato-uscire-confini-comunale-754278d6-4062-11eb-b55d-be40d0705ed1.shtml
– https://www.leggo.it/pay/roma_pay/record_di_vittime_e_nuovi_casi_il_veneto_ora_e_un_caso_e_zaia_avvisa_chiudiamo_subito_rischiamo_il_disastro-5649846.html
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 112227155712) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2020.12.04 – GERI FILIPPO – SPN – 11221411937

Oggetto: 2020.12.04 – GERI FILIPPO – SPN – 11221411937

DENUNCIANTE
Nome: FILIPPO
Cognome: GERI
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:10-10-2020
luogo iniziale del fatto segnalato:BRESCIA VIA TRIESTE
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:LEGIONE CARABINIERI LOMBARDIA – COMPAGNIA DI BRESCIA – NOR

DENUNCIA QUANTO SEGUE
LA SERA DEL 10-10-2020, MENTRE LAVORAVO AL MIO RISTORANTE (LA FABBRICA, BRESCIA, VIA TRIESTE 23/A) SONO ENTRATE NEL LOCALE ALCUNI CARABINIERI PER EFFETTUARE CONTROLLI PER LA SITUAZIONE COVID 19. NONOSTANTE VENISSERO INFORMATI SUL FATTO CHE SIA IO CHE L’ATTIVITà NON SIAMO ITALIANI HANNO VOLUTO PROCEDERE ALLO SGOMBERO COATTO DEI LOCALI E ALLA COMPILAZIONE DI UN VERBALE PER UNA SANZIONE AMMINISTRATIVA. POICHè MI SONO FATTO RICONOSCERE COME CITTADINO VENETO, NON AVENDO UN DOCUMENTO VALIDO ITALIANO, IL SIGNOR MARIN JACOPO (AL COMANDO DELLE OPERAZIONI) NON CREDENDO ALLE MIE AFFERMAZIONI DECIDEVA DI PORTARMI IN CASERMA PER PRENDERMI LE GENERALITà.
IN CASERMA ERO FERMATO PER DIVERSE ORE NELLE QUALI MI VENIVANO PRESE IMPRONTE DIGITALI, FOTO SEGNALETICHE E DATI GENERALI.
ALLA FINE MI LASCIAVANO ANDARE CONSEGNANDOMI DUE DOCUMENTI:
– ACCERTAMENTO DI VIOLAZIONE AMMINISTRATIVA (DOC NR BSC001-49/106)
– VERBALE DI IDENTIFICAZIONE, NOMINA DIFENSORE, DICHIARAZIONE O ELEZIONE DI DOMICILIO, INFORMAZIONE SUL DIRITTO DI DIFESA, INFORMATIVA AI FINI DELLA CONOSCENZA DEL PROCEDIMENTO.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
FILIPPO GERI

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

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2020.12.01 – FURLANETTO MANUEL – SPN – 112211141139

Oggetto: 2020.12.01 – FURLANETTO MANUEL – SPN – 112211141139

DENUNCIANTE
Nome: MANUEL
Cognome: FURLANETTO
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:01/12/2020
luogo iniziale del fatto segnalato:PONZANO VENETO
soggetti ritenuti responsabili:SCONOSCIUTI MA RICONOSCIBILI
Precisazione:CASSIERA DI CARNAGIONE UN PO’ SCURA.

DENUNCIA QUANTO SEGUE
IN DATA ODIERNA PRESSO LA CONAD DI PONZANO VENETO, IO MANUEL FURLANETTO, PER LA SECONDA VOLTA, NELL’ ARCO DI DUE SETTIMANE CIRCA, AL MOMENTO DI PAGARE ALLA CASSA, NON MI DANNO IL CENTESIMO DI RESTO CHE MI SPETTA. FACCIO SPESA DI 2,99 EURO, LA CASSIERA BATTE LO SCONTRINO DI 2.99 EURO E MI DICE CHE IL TOTALE E’ DI TRE 3,00 EURO, SENZA DARMI IL CENTESIMO DI RESTO CHE MI SPETTA.
CHIEDO CHE VENGA FATTO UN RICHIAMO ALLA CONAD PER UN FATTO COSì GRAVE (NON PER IL VALORE DEL CENTESIMO) MA PERCHE’ SI TRATTA DI TRUFFARE, INGANNARE E DENIGRARE LE PERSONE IN GENERE, FACENDOLE PASSARE ANCHE PER STUPIDE.
IN FEDE,
MANUEL FURLANETTO
WSM
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
MANUEL FURLANETTO

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 112211141139) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2020.11.30 – RIGATO MARCO – SPN – 11214095235

Oggetto: 2020.11.30 – RIGATO MARCO – SPN – 11214095235

DENUNCIANTE
Nome: MARCO
Cognome: RIGATO
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:30-11-2020
luogo iniziale del fatto segnalato:LEGNARO – PADOVA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:PAOLO MODANESE (RESPONSABILE DIVISIONE)

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Il soggetto Paolo Modanese (Responsabile divisione) entra in ufficio a controllare se ho la mascherina indossata. Mi obbliga a metterla alzando la voce. Le regole sono che per lavorare in ufficio DEVO indossare la mascherina. Chiedo di poter lavorare da casa e non mi risponde. Mi ripete che le regole sono queste o posso andarmene dall’ufficio. Inoltre mi comunica, sempre a voce sostenuta, che potrei perdere il posto di lavoro.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
MARCO RIGATO

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 11214095235) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2020.11.26 – NARDON GIAMPIETRO – SPN – 11213619189

Oggetto: 2020.11.26 – NARDON GIAMPIETRO – SPN – 11213619189

DENUNCIANTE
Nome: GIAMPIETRO
Cognome: NARDON
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:DAL 2007 AL 2013
luogo iniziale del fatto segnalato:VICENZA FIOM – CGIL
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:TUTTE LE PARTI IN CAUSA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
FALLIMENTO MARCHETTI GIOVANNI FONTANIVA
I fatti citati risalgono dal 2007 al 2013.
Nel 2013 l’Avv. Lando Paolo mi contatta di persona e mi comunica di aver ottenuto un accordo con il curatore fallimentare De Franceschi Alessandro per la somma di 40.000,00 euro (quarantamila/00 euro) a mio favore.
Successivamente, in riferimento a quanto prima esposto, ci siamo incontrati una sera alle 20:30 presso la FIOM – CGIL di Vicenza e mi ha fatto firmare un documento per il quale non ho mai ricevuto copia.
Visto il passare degli anni, quanto a me dovuto da chi è stato incassato?

LANDO PAOLO avv.paololando@libero.it
DE FRANCESCHI ALESSANDRO alessandrodefranceschi@studiocasella.it
RIZZOTTO DANILO segreteria@cgilvicenza.it
ELBURGO MANUELA fallimenti.tribunale.padova@giustizia.it
BORTOT BARBARA lavoro.tribunale.padova@giustizia.it
In onore e rispetto.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GIAMPIETRO NARDON

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 11213619189) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2020.11.25 – LAGHETTO SILVIO – SPN – 11213521239

Oggetto:  2020.11.25 – LAGHETTO SILVIO – SPN – 11213521239

DENUNCIANTE
Nome: SILVIO
Cognome: LAGHETTO
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:25/11/2020
luogo iniziale del fatto segnalato:THIENE
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:AVVOCATO LISA FAVERO E DOTTORESSA PANTANO SONIA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Oggi attorno alle ore 19:00 del giorno 25/11/2020 ricevo una telefonata dall’avvocato Lisa Favero che spacciandosi per custode nominato dal tribunale di Vicenza mi chiede se poteva avere un incontro con me per discutere alcune cose riguardanti la mia abitazione sita in via a’magre n. 40 di Thiene (VI). Chiedendo spiegazioni in merito mi viene comunicato che l’immobile sta’ per essere messo all’asta e che dovevo dare la mia disponibilità in settimana perché’ lei e un architetto dovevano entrare nella mia proprietà’ per fare una valutazione dell’immobile, minacciando che se collaboravo bene, altrimenti avrebbe chiesto l’ausilio delle forze dell’ordine. Io ho risposto che non ho nessun obbligo di collaborare con l’Italia e i tribunali falliti e pignorati Italiani in quanto cittadino di nazionalità’ Veneta. Ho chiesto il nome del giudice responsabile del procedimento (dottoressa Pantano Sonia)
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
SILVIO LAGHETTO

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 11213521239) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO

2020.11.25 – NARDON GIAMPIETRO – SPN – 11213521416

Oggetto: 2020.11.25 – NARDON GIAMPIETRO – SPN – 11213521416

DENUNCIANTE
Nome: GIAMPIETRO
Cognome: NARDON
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:08.03.2020
luogo iniziale del fatto segnalato:MONTEBELLO VICENTINO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:TUTTI I RESPONSABILI

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Si segnalano alla Polizia Nazionale Veneta le sotto citate persone per aver limitato qualsiasi contatto parentale e non di mia sorella Maria Pia Nardon con persone esterne alla casa di riposo.

COLASSANTO MARCELLO – tribunale.vicenza@giustizia.it
GALLIO FRANCESCA – avv.gallio@libero.it
FLORIAN GABRIELLA – info@cdrbattista.it
NICOLETTI FABIO – info@cdrbattista.it
MAGNABOSCO DINO – info@cdrbattista.it / segreteria@comune.montebello.vi.it
DAL MOLIN GABRIELLA – distretto.montecchio@aulss8.veneto.it
SCARATI ANTONIO – antonio.scarati@giustizia.it
TURRISI GIULIANA – tribunale.vicenza@giustizia.it
PICARDI ANTONIO – tribunale.vicenza@giustizia.it
ARNONE EMILIA – tribunale.vicenza@giustizia.it
COLASELLA GIANNI – tribunale.vicenza@giustizia.it
PENAZZATO MARCO – info@studiolegalepenazzato.it
MORTILLARO MARIA TERESA – tribunale.vicenza@giustizia.it
ABBATTISTA GIACOMO – tribunale.vicenza@giustizia.it
COLONNA CARLA – unep.tribunale.vicenza@giustizia.it
ZAIA LUCA – presidenza@regione.veneto.it

In Onore e rispetto
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GIAMPIETRO NARDON

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 11213521416) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

2020.11.25 – NARDON GIAMPIETRO – SPN – 112135205929

Oggetto: 2020.11.25 – NARDON GIAMPIETRO – SPN – 112135205929

DENUNCIANTE
Nome: GIAMPIETRO
Cognome: NARDON
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:OTTOBRE 2020
luogo iniziale del fatto segnalato:MONTEBELLO VICENTINO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:TUTTE LE PARTI IN CAUSA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Segnalo le persone sotto citate alla Polizia Nazionale Veneta per la colpa di eventuali problematiche che dovessero insorgere a mia sorella Maria Pia Nardon a seguito di somministrazione di qualsiasi tipo di vaccino.

FLORIAN GABRIELLA – info@cdrbattista.it
NICOLETTI FABIO – info@cdrbattista.it
MAGNABOSCO DINO – info@cdrbattista.it / segreteria@comune.montebello.vi.it
PENAZZATO MARCO – info@studiolegalepenazzato.it

In Onore e Rispeto.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GIAMPIETRO NARDON

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 112135205929) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2020.11.25 – NARDON GIAMPIETRO – SPN – 112135191521

Oggetto: 2020.11.25 – NARDON GIAMPIETRO – SPN – 112135191521

DENUNCIANTE
Nome: GIAMPIETRO
Cognome: NARDON
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:AGOSTO ED OTTOBRE 2020
luogo iniziale del fatto segnalato:MONTEBELLO VICENTINO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:PERSONE PARTECIPANTI AI FATTI

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Segnalo le persone sotto citate alla Polizia Nazionale Veneta per aver approfittato della situazione di grave infermità di mia sorella Maria Pia Nardon per appropriarsi indebitamente di tutti i suoi beni mobili ed immobili.

FLORIAN GABRIELLA – info@cdrbattista.it
NICOLETTI FABIO – info@cdrbattista.it
MAGNABOSCO DINO – info@cdrbattista.it / segreteria@comune.montebello.vi.it
PENAZZATO MARCO – info@studiolegalepenazzato.it
GALLIO FRANCESCA – avv.gallio@libero.it

In Onore e Rispeto.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GIAMPIETRO NARDON

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 112135191521) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2020.11.25 – NARDON GIAMPIETRO – SPN – 112135185527

Oggetto: 2020.11.25 – NARDON GIAMPIETRO – SPN – 112135185527

DENUNCIANTE
Nome: GIAMPIETRO
Cognome: NARDON
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:13.10.2020
luogo iniziale del fatto segnalato:MONTECCHIO MAGGIORE
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:ASSISTENTE SOCIALE ARIANNA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Fatto accaduto il 13 ottobre 2020:
Il giorno 13 ottobre 2020, l’assistente sociale sig.ra Arianna della casa di riposo si è permessa di contattare telefonicamente mio cugino Meggiolaro Fausto per informarlo che le visite a mia sorella Maria Pia Nardon sono sospese a tempo indeterminato e che il fratello Giampietro Nardon non ha più il ruolo di amministratore di sostegno e pertanto lui è già esonerato da tale incarico e quindi gli è negato qualsiasi accesso alla casa di riposo in visita alla sorella.
L’iniziativa per la telefonata da chi è partita?
Personalmente ritengo tutte le sottostanti figure responsabili e sono coinvolte nella gestione della situazione.
FLORIAN GABRIELLA – info@cdrbattista.it
NICOLETTI FABIO – info@cdrbattista.it
MAGNABOSCO DINO – info@cdrbattista.it / segreteria@comune.montebello.vi.it
PENAZZATO MARCO – info@studiolegalepenazzato.it

In onore e rispetto.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GIAMPIETRO NARDON

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 112135185527) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2020.11.23 – VECCHIATO GIUSEPPE – SPN – 112133201752

Oggetto: 2020.11.23 – VECCHIATO GIUSEPPE – SPN – 112133201752

DENUNCIANTE
Nome: GIUSEPPE
Cognome: VECCHIATO
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:ANNO 1990
luogo iniziale del fatto segnalato:CASTELFRANCO VENETO,
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:ROSSANNA VECCHIATO – GEREMIA EDA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Segnalazione Polizia Veneta di beni mobili e immobili sottratti illegalmente.
Da Inviare a: Dott. Ivano Abbatantuono, dirigente Tribunale di Treviso, viale Vermi, 18, email: dirigenza.tribunale.treviso@giustizia.it
Il sottoscritto Giuseppe Vecchiato, nell’anno 1990 ero titolare di una società “Immobiliare Rossana srl”.
La suddetta società era proprietaria di beni immobili di seguito elencati:
1 casa dove risiedevo sita in via brigata cesare battisti, 26 – Castelfranco Veneto (tv)
Ammobiliata con 3 pianoforti , 1 a coda marca Bluttner, 1 verticale marca Anelli,
1mezza coda marca Petrof, una trentina di quadri di notevole valore di cui 10 di Massarin, 1 quadro Marina di Guidi, una decina di quadri a icona in oro e argento ecc., 1 enciclopedia Treccani completa di aggiornamenti, argenteria varia, 40 circa tappeti persiani, mobili antichi di arredo, collezione di statue Capodimonte e Seischelles, 1 biliardo…e altro.
1 casa rurale in via soranza 113 – Castelfranco Veneto (tv)
1 casa colonica via motte- Castelfranco Veneto
10.000 mc circa terreno fabbricabile circonvallazione est – Castelfranco Veneto (tv)
8 appartamenti a Tortima comune di Conco (Vi).
Nello stesso anno a seguito di una verifica fiscale nella mia società Immobiliare Rossana sono stato sanzionato di una notevole somma che ritenevo ingiusta.
Il mio commercialista rag. Mario Conte di Castelfranco Veneto insieme al Rag. Mario Tommasini mi consigliarono di costituire due società “Immobiliare Fortuna srl” e “Vemar sas” a nome dei figli Paolo e Rossana e la moglie Geremia Eda, per poi trasferire tutti i miei beni nella suddetta società Immobiliare Fortuna .
Tutto ciò dicevano, per evitare il sequestro di tutti i beni dalla guardia di finanza a causa dell’ impossibilità di pagare l’esorbitante ed ingiusta sanzione.
Nello stesso tempo 1990 avevo acquistato un capannone con 20.000 mt di terreno in Castelfranco Veneto via bella Venezia 113, anche questo bene mi è stato consigliato di intestarlo direttamente alla società Immobiliare Fortuna srl per gli stessi motivi fiscali.
Nel 1992 mentre stavo lavorando in questo capannone ho avuto un gravissimo
Incidente che mi ha costretto di essere ricoverato al centro ustionati San Bortolo di Vicenza per oltre due anni.
Nel frattempo mi hanno sempre tenuto all’oscuro della situazione finanziaria, vendendo tutto il materiale da me lavorato e i macchinari per la lavorazione della plastica, senza aver nessun riscontro economico, inoltre , al mio rientro ho scoperto che tutto il mio lavoro di una vita e i miei beni non mi sono più stati riconosciuti, mi hanno addirittura proibito di entrare nella mia proprietà.
Mi sono rivolto ai legali Pietro Barolo e Luigi Ronfini di Treviso per tornare in possesso dei beni che mi sono stati estorti con I’inganno.
Hanno avviato due cause legali, una penale, e una civile, che non hanno avuto nessun esito positivo.
Gli stessi legali mi hanno danneggiato per oltre venti milioni di lire.
Mi sono ulteriormente rammaricato , con la prematura e improvvisa scomparsa di mio figlio Paolo, di cui sapevo che era socio delle ditte al 50 % con la sorella Rossana, scoprendo che Paolo raggirato lui stesso non aveva più nessuna quota societaria nella “Immobiliare Fortuna”.
A seguito della morte di mio figlio Paolo ho incaricato il legale Roberto Roberti di Bassano del Grappa ad invitare sua madre Geremia Eda e mia figlia Rossana quale amministratrice provvisoria della ditta legnami e trasporti di Vecchiato Paolo e C. sas a presentare il bilancio economico, con il risultato che la Madre ha respinto la raccomandata e Rossana non si è neanche presentata all’invito.
Questo comprova che si è appropriata di tutti i beni, sia della società “Immobiliare Fortuna” che della ditta “Legnami e Trasporti di Vecchiato Paolo e C. sas”, che corrispondono a circa 12 camion, svariati muletti, impianto per la lavorazione del legname, oltre a 100-mila quintali di legna in pronta consegna.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GIUSEPPE VECCHIATO

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 112133201752) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2020.11.22 – GOTTARDELLO MICHELE – SPN – 1121321929

Oggetto: 2020.11.22 – GOTTARDELLO MICHELE – SPN – 1121321929

DENUNCIANTE
Nome: MICHELE
Cognome: GOTTARDELLO
in qualità di: PERSONA INFORMATA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:15/11/2020
luogo iniziale del fatto segnalato:VISNADELLO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:FACENTI PARTE DEL DIRETTIVO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Come scritto sopra il giorno 15/11 mi sono recato a recuperare il telefono della segreteria del Movimento in quanto Donatella Freschi, che era incaricata di rispondere per dare informazioni sul Movimento, da tempo non si faceva più vedere ne sentire. Durante il colloquio mi riferisce che Paola Manzan, altro membro del direttivo e di un gruppo di lavoro, le ha detto che il Presidente Bortotto non avrebbe apprezzato uno spot realizzato dal marito della Freschi, Giorgio Bughetto, perchè l’attrice protagonista sembrava una pornostar. Questa affermazione è assolutamente falsa, il Presidente non l’ha mai fatta con nessuno di noi, tantomeno con la Manzan che da tempo è uscita dal Movimento. Riteniamo che queste gravi maldicenze siano fatte solo per infangare il Presidente e creare scompiglio e divisione tra di noi, e crediamo che la POLISIA VENETA deva indagare e riportare alla luce la specchiabilità del nostro Presidente.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
MICHELE GOTTARDELLO

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 1121321929) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2020.11.21 – FRASSETTO ALESSANDRO – SPN – 11213183815

Oggetto: 2020.11.21 – FRASSETTO ALESSANDRO – SPN – 11213183815

DENUNCIANTE
Nome: ALESSANDRO
Cognome: FRASSETTO
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:19/10/2020
luogo iniziale del fatto segnalato:VOLPAGO DEL MONTELLO
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:CIUFFETTI GIOVANNI RABITO FEDERICA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In data 19 ottobre alle ore 19 e 50 si sono presentati in casa due poliziotti italiani, per notificarmi un atto giudiziario che io avevo gia segnalato in precedenza alla polizia veneta.In pratica mi viene contestato il fatto che mi sono rifiutato di dare le generalita cosa assolutamente falsa, comunque con toni molto minacciosi e arrogati, anche in presenza dei miei figli minorenni ,chiedevano insistentemente di nominare un avvocato cosa che non ho fatto .Vista la situazione ho telefonato a Sergio che a sua volta è stato testimone dell arroganza di questi signori, morale se ne sono andati senza ottenere da me nessuna firma e nessuna nomina di avvocato.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
ALESSANDRO FRASSETTO

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 11213183815) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2020.11.16 – BASSAN GIOVANNI – SPN – 112126172517

Oggetto: 2020.11.16 – BASSAN GIOVANNI – SPN – 112126172517

DENUNCIANTE
Nome: GIOVANNI
Cognome: BASSAN
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:13.11.2020
luogo iniziale del fatto segnalato:THIENE, VIA EUROPA, 60,
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:SILVIA CANELLA SEGRETARIA DR. TAGLIAPIETRA MASSIMILIANO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
13.11.2020 ore 13:30 ricevo telefonata da Silvia Canella segretaria del Dott. Tagliapietra Massimiliano

Il 13.11.2020 ore 13:30 ricevo una telefonata dal nr. 044491475 da Silvia Canella Segretaria del Dr. Tagliapietra Massimiliano con studio in via Europa, 60, – 36016 Thiene, con secondo studio in via Don Zigliotto, 4, in Thiene (VI). e-mail: segreteria.distrettounico@aulss4.veneto.it

Silvia: mi comunica che sta contattando tutti i pazienti della lista del Dr. Tagliapietra Massimiliano per poter fissare un appuntamento per il “vaccino”.

Giovanni: rispondo che non intendo essere vaccinato perché questo vaccino è veleno, io sono in buona salute e non intendo essere avvelenato,

Giovanni: continuo dicendo di cancellare il mio nominativo con tutti i dati sensibili dalla lista del Dr. Tagliapietra Massimiliano e di non telefonarmi più.

Giovanni: proseguo la conversazione chiedendo se consce le sostanze nocive che si trovano nel vaccino, mi può dire se il vaccino fa bene o fa male?

Silvia: io non sono medico e non sono infermiera, sto facendo il mio lavoro di chiamare le persone della lista del Dr. Tagliapietra Massimiliano per invitarle a vaccinarsi, non conosco cosa c’è nel vaccino e non mi spetta di sapere cosa c’è, lasciamo perdere, buona giornata.

Chiuso la telefonata

La sperimentazione di un nuovo vaccino deve essere effettuata sulla persona dei stessi medici che lo creano e a tutti coloro che lo impongono alla popolazione, poi aspettiamo un tempo sufficiente per vedere gli effetti collaterali.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GIOVANNI BASSAN

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 112126172517) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2020.11.14 – CELOT BENEDETTO – SPN – 112124204239

Oggetto: 2020.11.14 – CELOT BENEDETTO – SPN – 112124204239

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
in qualità di: PERSONA INFORMATA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:periodo fra marzo e luglio 2020
luogo iniziale del fatto segnalato:comune italiano di VAZZOLA azienda AIA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:ACCORDO SINDACATI CON AZIENDA AIA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Sono stato informato da un cittadino marocchino dipendente presso l’azienda AIA di VAZZOLA, che avendolo trovato tempo fa positivo al covid, gli è stato corrisposto un indennizzo pari a euro 670, a lui come dipendente e lo stesso importo anche a tutti gli altri quattro componenti il suo nucleo familiare ( moglie e tre figli ) in quanto a suo carico nonostante non lavorassero in azienda. Mi ha detto che tale indennizzo era da ricondurre a degli accordi sindacali italiani di cui non mi è stata riferita la sigla.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 112124204239) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2020.11.14 – CAVALLIN SILVIA – SPN – 112124203036

Oggetto: 2020.11.14 – CAVALLIN SILVIA – SPN – 112124203036

DENUNCIANTE
Nome: SILVIA
Cognome: CAVALLIN
in qualità di: PERSONA INFORMATA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:27 ottobre 2020
luogo iniziale del fatto segnalato:TREVISO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:ULSS2 MARCA TREVIGIANA, VIA SANT’AMBROGIO DI FIERA, 37 – TREVISO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Segnalo che nella mia busta paga del mese di ottobre 2020 mi hanno accreditato alla voce “8008 – accordo reg. covid – comparto” un importo pari a euro 600 relativo al mese di maggio 2020.
Suppongo che vogliano incoraggiare il personale a stare ai loro giochi di potere, ma per quanto mi riguarda, vista la farsa, continuerò la mia battaglia.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
SILVIA CAVALLIN

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 112124203036) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2020.11.09 – LORENZON GIOVANNI BATTISTA – SPN – 112118233637

Oggetto: 2020.11.09 – LORENZON GIOVANNI BATTISTA – SPN – 112118233637

DENUNCIANTE
Nome: GIOVANNI BATTISTA
Cognome: LORENZON
in qualità di: PERSONA INFORMATA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:2020/11/07
luogo iniziale del fatto segnalato:TREVISO
soggetti ritenuti responsabili:SCONOSCIUTI MA RICONOSCIBILI
Precisazione:DIRETTRICE SAN CAMILLO E DIRETTORE GENERALE CA’ FONCELLO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
UN MIO AMICO CHE E’ ALL’INTERNO DEL SAN CAMILLO MI HA CONFIDATO CHE LA DIREZIONE DELLO STESSO, NELLA PERSONA DI LANCY EZHUPARA, HA STIPULATO UN ACCORDO CON L’AULLS 2 PER OSPITARE PAZIENTI COVID, PER UN COMPENSO DI 3000 €/DIE A PERSONA.
VERAMENTE E’ POSSIBILE CHE CIO’ ACCADA?
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GIOVANNI BATTISTA LORENZON

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 112118233637) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2020.11.07 – GIACOMAZZI MONICA – SPN – 112117171050

Oggetto: 2020.11.07 – GIACOMAZZI MONICA – SPN – 112117171050

DENUNCIANTE
Nome: MONICA
Cognome: giacomazzi
in qualità di: PERSONA INFORMATA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:13/10/2019
luogo iniziale del fatto segnalato:TREVISO
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:NON DI MIA PERSONALE CONOSCENZA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
CIRCA TRE SETTIMANE FA UNA MIA CLIENTE MI RACCONTA UN FATTO OCCORSO A UNA SUA AMICA E ORA LO ESPONGO DI SEGUITO PERCHE LO RITENGO SCANDALOSO E GRAVE. DUNQUE QUESTA SUA AMICA CHE IO NON CONOSCO, UNA SERA NON TANTO TARDI, STAVA RIENTRANDO A CASA A TREVISO DA TREBASELEGHE ACCOMPAGNATA DAL FIGLIO ULTRA VENTENNE CHE ERA ALLA GUIDA. VENGONO FERMATI PER UN CONTROLLO DA UNA PATTUGLIA DEI CARABINIERI CHE CHIEDE ALL’AUTISTA I DOCUMENTI CHE SI ACCORGE IN QUEL MOMENTO DI AVERLI DIMENTICATI A CASA. COMINCIA COSI UNA DISCUSSIONE TRA LE FORZE DEL DISORDINE E IL GIOVANE CHE SI OFFRE PERSINO DI RIMANERE LA MENTRE LA MADRE SAREBBE ANDATA A CASA A PRENDERGLI I DOCUMENTI. I CARABINIERI ALLORA CHIEDONO I DOCUMENTI DELLA DONNA CHE PRONTAMENTE LI CONSEGNA DIMENTICANDO CHE QUALCHE GIORNO PRIMA ALL’INTERNO DELLA PATENTE AVEVA MESSO CARTA DI CREDITO E 70 EURO IN CONTANTI, ESSENDO QUEL GIORNO USCITA SENZA PORTAFOGLIO. QUESTI PRENDONO TUTTO E SI ALLONTANANO VERSO LA LORO MACCHINA PER I CONTROLLI, QUANDO RITORNANO RICONSEGNANO ALLA DONNA TUTTO TRANNE I CONTANTI. LA SIGNORA INTANTO SI ERA RICORDATA DEI SOLDI E ANDANDO SUBITO A VERIFICARE SI ACCORGE CHE MANCANO, CHIEDE SPIEGAZIONI AI CARABINIERI CHE DICONO CHE NON C’ERANO SOLDI MA SOLO LA CARTA. NE NASCE UN’ALTRA DISCUSSIONE FINCHE I CIVILI DECIDONO DI CHIAMARE LA POLIZIA.ARRIVA UNA PATTUGLIA CHE SPALLEGGIA I COLLEGHI MA RACCOLGONO UN VERBALE. A QUESTO PUNTO NON SO COME SI E SVILUPPATA LA QUESTIONE MA NON HO MOTIVO DI DUBITARE DELLA VERIDICITA DEL RACCONTO E RIFLETTO SULLA ONESTA E AFFIDABILITA DELLE FORZE DELL’ORDINE DELLO STATO OCCUPANTE ITALIANO.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
MONICA giacomazzi

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2020.11.06 – BASSAN GIOVANNI – SPN – 112116142139

Oggetto: 2020.11.06 – BASSAN GIOVANNI – SPN – 112116142139

DENUNCIANTE
Nome: GIOVANNI
Cognome: BASSAN
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:27.10.2020
luogo iniziale del fatto segnalato:COMUNE DI THIENE PIAZZA A. FERRARIN, 1. THIENE (VI)
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:IGOR DALLE CARBONARE – MESSO COMUNALE DI THIENE

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Segnalazione alla Polisia Nasionale Veneta fatti accaduti il 27/10/2020
Alle ore 10:48 ricevo una telefonata nr. 0445804920 dal messo comunale di Thiene, Igor Dalle Carbonare.
Igor: chiede di incontrarmi perché mi deve notificare due multe.
Giovanni: riferisco di depositare l’invito sulla cassetta della posta di residenza in Via Ca’Orecchiona, n. 9, Thiene (VI)
Igor: sono stato a questo indirizzo e non c’è il nome sulla cassetta della posta.
Giovanni: il problema è vostro, voi avete fatto occupazione abusiva della mia prima casa e per questo un giorno tutti i responsabili risponderanno di questo abuso.
Igor: chiede ancora se possiamo ora fissare un appuntamento perché spesso non è presente in ufficio che solo lui può consegnami i documenti.
Giovanni: appena possibile vengo in comune a ritirare i documenti, avvisando prima con una telefonata.
Igor: va bene.
– Voglio avvisare il Sindaco Giovanni Battista Casarotto del comune di Thiene, Piazza A. Ferrarin 1 – email: sindaco@comune.thiene.vi.it
– Oggi mi trovo in condizione di essere senza un tetto, di fatto privo di residenza, per questo tutte le notifiche che vengono inviate all’indirizzo Via Ca’Orecchiona, 9, in Thiene, vanno ritornate al mittente per inesistenza del destinatario.
– Siete obbligati come dal Diritto Internazionale, in quanto autodeterminato presso MLNV-GVP, a sostenermi economicamente con vitto e alloggio.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GIOVANNI BASSAN

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 112116142139) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2020.11.05 – BASSAN GIOVANNI – SPN – 11211564021

Oggetto: 2020.11.05 – BASSAN GIOVANNI – SPN – 11211564021

DENUNCIANTE
Nome: GIOVANNI
Cognome: BASSAN
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:27.10.2020
luogo iniziale del fatto segnalato:THIENE (VI) VIA CA’ORECCHIONA N. 29
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:MESSO COMUNALE DEL COMUNE DI THIENE , PIAZZA A. FERRARIN. 1.

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Segnalazione alla Polisia Veneta telefonata del 27.10.2020
– Il 27.10.2020 alle ore 10:30 circa, ricevo una telefonata da mia ex moglie.
– Mi riferisce che c’è il messo comunale del comune di Thiene a casa sua, in via Ca’Orecchiona n. 29.
– Deve notificare due multe a BASSAN GIOVANNI, pensava fossi in casa.
– Saltuariamente viene per vedere i suoi figli, ora non c’è e non sa dove mi trovo.
– Riferisce di telefonare per incontrarmi e gli comunica il mio numero di cellulare.
– Il messo comunale se ne va.
– Indirizzo, comune di Thiene, Piazza A. Ferrarin 1 – email: sindaco@comune.thiene.vi.it
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GIOVANNI BASSAN

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 11211564021) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2020.11.04 – PENZO LUISA – SPN – 1121141679

Oggetto: 2020.11.04 – PENZO LUISA – SPN – 1121141679

DENUNCIANTE
Nome: LUISA
Cognome: PENZO
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:04 /11/2020
luogo iniziale del fatto segnalato:SANT’ANTONINO 162
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:Parrucchiere DUO PARRUCCHIERI

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Buongiorno,
oggi mi sono recata ,previo appuntamento telefonico,presso il parrucchiere titolare dell’attività DUO parrucchieri .Sono stata costretta ad andarmene per il fatto che il suddetto titolare mi voleva obbligare alla misurazione temperatura .Gli ho comunicato l’illegalità di tutto questo e quando gli ho chiesto che mi mostrasse dove stava scritto l’obbligo di tale procedura ha cercato di azzittirmi dicendo che gli obblighi sono obblighi e che lo sa tutto il mondo ….
Grazie per la Vostra attenzione .
Luisa Penzo
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
LUISA PENZO

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 1121141679) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2020.11.04 – CELOT BENEDETTO – SPN – 112114172243

Oggetto: 2020.11.04 – CELOT BENEDETTO – SPN – 112114172243

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:2 novembre ore 17:00 circa
luogo iniziale del fatto segnalato:VILLORBA presso ufficio ABC INTERMEDIAZIONI IMMOBILIARI via Roma 73
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:MARCONATO FIORELLA – MARCONATO ALESSANDRA – ORTICA FRANCESCA – ZAMBON MASSIMO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Il giorno 2 novembre 2020 alle ore 17:00, avevo un appuntamento presso il mio ufficio con acquirenti e venditori per la definizione di una trattativa che dura ormai da quasi due anni.
La parte venditrice, Sig.ra MARCONATO ALESSANDRA ( insieme a suo marito Sig. ZAMBON MASSIMO ) e Sig.ra MARCONATO FIORELLA ( insieme alla figlia ORTICA FRANCESCA ), prima di entrare in ufficio da me hanno iniziato a lamentarsi perché l’ufficio era troppo piccolo e loro volevano fare in modo di rispettare l’illegale distanziamento imposto dallo stato straniero italiano, oltre a pretendere ( a casa mia ) che tutti indossassero la maschera ( altra imposizione illegale italiana ).
Io a questo punto ho preso posizione con fermezza affermando che il mio ufficio era quello vedevano e che io la maschera non l’avrei mai messa. Zambon e Ortica hanno ribadito che tutti avrebbero dovuto indossarla ma io non ero del loro stesso parere, invitandoli così a fare la riunione all’aperto così non avrebbero corso nessun rischio.
A questo punto non volendo stare fuori, mi hanno detto che avrebbero occupato la mia sala riunioni assieme agli acquirenti escludendomi però dalla riunione stessa e chiedendomi espressamente di stare fuori proprio perché rifiutavo di indossare la maschera.
Sottolineo che questo comportamento, da parte delle persone sopra citate, ha limitato la mia libertà, mettendomi non poco a disagio all’interno degli spazi dove lavoro, tutto ciò contro la mia volontà, situazione che sono stato costretto ad accettare per non creare problemi e/o difficoltà agli acquirenti nella trattativa che dovevano definire.
Mi sono sentito umiliato e prevaricato da queste persone, tutto questo in presenza degli acquirenti. Si richiede risarcimento nei confronti dei responsabili.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

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2020.11.04 – CELOT BENEDETTO – SPN – 11211416296

Oggetto: 2020.11.04 – CELOT BENEDETTO – SPN – 11211416296

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
in qualità di: PERSONA INFORMATA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:4 novembre 2020
luogo iniziale del fatto segnalato:VIA PIAVE – LANCENIGO di VILLORBA (TV)
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:POLIZIA LOCALE DEL COMUNE ITALIANO DI VILLORBA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
DENUNCIO QUANTO SEGUE
Alle ore 11:27 di oggi, giorno 04 novembre 2020, una pattuglia della polizia locale del comune italiano di Villorba, stava effettuando posto di controllo lungo via Piave a Lancenigo di Villorba. Erano fermi subito dopo l’ingresso di un parcheggio ubicato lungo via piave, nello spazio compreso fra via galanti e via chiesa. Autovettura di servizio monovolume ford targata YA892AL. Avevano appena fermato un camion. Sono ripassato alle ore 12:46 e stavano ancora effettuando controlli. Documentato da foto e video.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 11211416296) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2020.11.03 – CELOT BENEDETTO – SPN – 112114163740

Oggetto: 2020.11.03 – CELOT BENEDETTO – SPN – 112114163740

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:3 novembre 2020 ore 15:40
luogo iniziale del fatto segnalato:VILLORBA fraz. CARITA’ via solferino 10 – PRESSO STUDIO NOTAIO ITALIANO SANTOMAURO PASQUALE
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:NOTAIO ITALIANO SANTOMAURO PASQUALE

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Martedì 3 novembre 2020 ore 15:40 circa dovevamo accompagnare dei clienti presso lo studio del notaio italiano santomauro pasquale per un atto.
Ovviamente non ci è stato possibile entrare perché oltre a obbligare all’uso della maschera, obbligavano anche a sottoporsi a misurazione temperatura tramite termoscanner sulla fronte, anche per le persone che sostavano nei divanetti di attesa posti all’ingresso.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 112114163740) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2020.11.03 – BASSAN GIOVANNI – SPN – 112113134124

Oggetto: 2020.11.03 – BASSAN GIOVANNI – SPN – 112113134124

DENUNCIANTE
Nome: GIOVANNI
Cognome: BASSAN
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:23/10/2020
luogo iniziale del fatto segnalato:VIA CARDATORI, N.3, SCHIO (VI)
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:GIUSEPPE ROSSI APPUNTATO DEL COMANDO CARABINIERI FORESTALE DI SCHIO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Segnalazione alla Polisia Veneta chiamata ricevuta il 23.10.2020
Il 23.10.2020 alle ore 12:05 vedo registrato un numero telefonico 0445520581 non conosciuto, chiamata ricevuta alle ore 08:07.
Alle ore 12:25 richiamo e risponde sig. Giuseppe Rossi appuntato del comando carabinieri forestale di Schio, (via Cardatori, n. 3, (VI) email: stvi548410@carabinieri.it ).
Rossi: chiede di incontrami per notificarmi un verbale.
Giovanni: dovete notificare in via Ca’Orecchiona, 9, a Thiene (VI).
Rossi: non c’è mai nessuno e la devo incontrare di persona.
Giovanni: potete depositare il documento presso il comando di Polizia Locale di Thiene al Comandante Giovanni Scarpellini, passerò appena possibile a ritirare il documento.
Rossi: con il Comando di polizia Locale non abbiamo nessun contatto.
Giovanni: avete occupato abusivamente la mia prima casa.
Giovanni: l’indirizzo domiciliare è sotto vostro controllo, per questo, dovete notificare a voi stessi.
Giovanni: il soggetto giuridico italiano BASSAN GIOVANNI non esiste più.
Giovanni: per avermi Autodeterminato di Nazionalità Veneta il 28/10/2015 Codice Unico: 201510280128.
Rossi: va bene non sapevo.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GIOVANNI BASSAN

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 112113134124) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2020.10.29 – BASSAN GIOVANNI – SPN – 11203920310

Oggetto: 2020.10.29 – BASSAN GIOVANNI – SPN – 11203920310

DENUNCIANTE
Nome: GIOVANNI
Cognome: BASSAN
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:23.09.2020
luogo iniziale del fatto segnalato:VIA TURRI, N. 7. DISTRETTO DI VALBRENTA, CONTEA DI VICENZA
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:CARABINIERI DEL COMANDO DISTRETTO DI CARPANE’, CONTEA DI VICENZA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Segnalazione alla Polisia Veneta fatti accaduti il 23.09.2020
In data 23/09/2020 in Via Turri n. 7 nel Distreto di Valbrenta, Contea di Vicenza, alle ore 10:00 circa presso la proprietà del sig. Giuseppe Vecchiato (autodeterminato), e nascosti dalla fitta vegetazione, comparvero improvvisamente due uomini.
Il sig. Giuseppe Vecchiato mi aveva incaricato di estirpare le erbacce e raccogliere le ramaglie per ripulire l’area verde di sua proprietà.
Alla loro vista, ho indossato il tesserino del MLNV-GVP (Movimento di Liberazione Nazionale Veneto _ Governo Veneto Provvisorio) Cernide di Thiene appendendolo visibilmente alla giacca.
Un uomo vestito in borghese di media statura alto circa m. 1,70, con scarpe grigie tipo trekking.
Un uomo vestito in divisa blu dei carabinieri, dichiaratosi facente parte del comando di Vicenza, armato con l’arma posta nella propria custodia appesa alla cintura sul lato sinistro, di altezza circa m.1,75.
Entrambi si avvicinarono con determinazione accusandomi di aver gettato rifiuti nell’argine del fiume brenta.
Tengo a precisare che la proprietà è parzialmente recintata e chiunque vi può accedere.
Inoltre, per molti anni nell’area in oggetto hanno risieduto n. 54 ca. extracomunitari gestiti dalla Caritas locale, e quando hanno lasciato lo stabile hanno abbandonato ovunque rifiuti di tutti i generi e l’Ente responsabile non ha mai provveduto al ripristino del territorio come in origine.
Il sottoscritto ha ripetutamente dichiarato ai carabinieri che contesta il difetto assoluto di giurisdizione nel territorio Veneto, in quanto cittadino Autodeterminato nel MLNV-GVP Movimento Liberazione Nazione Veneta – Governo Veneto Provvisorio.
Il sottoscritto ha più volte richiesto le loro generalità, in quanto non interferisce con sconosciuti, e per questo ha il dovere di verbalizzare quanto stavano facendo.
Chiesi il vero motivo del loro intervento e l’eventuale nominativo di chi ha segnalato la mia presenza nel territorio.
A seguito di questa mia esplicita richiesta mi è stato risposto che al momento opportuno sarò informato del nominativo.
Ho il fondato sospetto che eventuale segnalazione sia pervenuta dal vicino di casa confinante, sig. Raffaele Cavalli residente in via Turri, n. 4, Distretto di Valbrenta (VI).
Ho notato che l’uomo in divisa si è avvicinato al cancello di recinzione del civico n. 4 è entrato e dopo circa cinque minuti l’ho visto uscire chiudendo l’uscio dietro di sè.
In precedenza, avendo saltuariamente conversato col sig. Raffaele Cavalli notavo che questi esprimeva una profonda cattiveria, invidia, (astio) nei confronti del sig. Giuseppe Vecchiato.
Non comprendo questo comportamento che a mio parere mi sembra anomalo!
I primi due Carabinieri insistono a chiedere le mie generalità e contemporaneamente telefonano chiamando altri colleghi di rinforzo.
Dopo un tempo approssimativo di circa di 30 minuti arrivano due altri loro colleghi in divisa, con auto FIAT Panda di colore verde con riportato il numero di telefono 1515 (forestale annessa all’arma dei Carabinieri) con scritto carabinieri sulle fiancate e targata CC DP 405.
Al terzo Carabiniere in divisa sempre con l’arma di servizio, chiesi le sue generalità, e mi rispose di essere il comandante del comando locale di Carpanè, Via Trento, n. 11, – 36029 VALBRENTA (VI) email: 043696.001@carabinieri.it
Nonostante l’insistenza di conoscere le loro generalità questi ignorano la mia richiesta.
Al quarto carabiniere in divisa, sempre con l’arma di servizio, sceso dal lato di guida dell’auto ho ripetuto quanto dissi precedentemente ai loro colleghi che contesto il difetto assoluto di giurisdizione nel territorio Veneto, in quanto cittadino Autodeterminato nel MLNV-GVP Movimento Liberazione Nazione Veneta – Governo Veneto Provvisorio.
Questi insistono e chiedono le mie generalità, io rispondo che anch’io ho bisogno delle loro generalità.
Questi insistono a dire che gli agenti in divisa non hanno bisogno di presentare i propri documenti o tesserino di riconoscimento perché la divisa dimostra l’autorità a cui appartengono.
Nel frattempo, un agente telefona chiedendo l’intervento di altri colleghi.
Alle ore 11:00 ca arrivava in auto il sig. Giuseppe Vecchiato, proprietario dell’immobile, accompagnato dal un conoscente tale sig. Luigi Olivo.
Alle ore 11:15 circa arriva altra auto verde, MITSUBISHI L200D, con scritta carabinieri sulle fiancate, targa CC DP 963, scende dal posto guida un carabiniere sempre in divisa ed armato.
Alla mia richiesta di presentarsi dichiara di essere il maresciallo FINCO (il nome non è stato dichiarato) della Caserma di Bassano del Grappa, e mi chiede le mie generalità.
Io mi presento sempre col tesserino apposto sulla mia giacca e ripeto la seguente frase con l’esplicita richiesta che sia messa a verbale: vi contesto il difetto assoluto di giurisdizione nel territorio Veneto, in quanto io sono un cittadino Autodeterminato nel MLNV-GVP Movimento Liberazione Nazione Veneta – Governo Veneto Provvisorio mi chiamo Giovanni Bassan responsabile della CERNIDE di Thiene.
Il maresciallo FINCO mi invitò cortesemente ad avvicinarmi alla sua auto per rispondere a ulteriori sue domande.
In quel momento iniziava a piovere e mi avvicinai ripetendo che quanto sta facendo non ha nessun valore giuridico perché privato della giurisdizione del territorio violando la “ Denuncia di occupazione, dominazione e colonizzazione della Nazione Veneta da parte dello stato straniero italiano – Rivendicazione di Sovranità del Popolo Veneto“ di questo Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto (MLNV) datata 27.09.2010 e depositata alla sede O.N.U. di Ginevra in data 28.09.2010 e alla sede O.N.U. di New York in data 27.11.2010. A conferma di quanto detto, avendo a disposizione in forma cartacea, consegnai la DICHIARASION UNILATERALE DE INDIPENDENSA: http://gaxetauficiale.mlnv.org/main/dichiarasione-unilaterale-de-indipendensa-dui/.
A tal proposito hanno risposto che questo a loro non interessava e si sono rifiutati di accettarla.
Per far comprendere quanto dicevo, mi misi in contatto per mezzo di una telefonata in viva voce con un funzionario del MOVIMENTO DI LIBERAZIONE-GOVERNO VENETO PROVVISORIO il quale spiegò nel dettaglio il percorso LEGALE che permette al MLNV-GVP il ripristino della sovranità nel territorio della Venetia.
Ciò nonostante, tutti cinque gli agenti, hanno ascoltato il funzionario del MOVIMENTO DI LIBERAZIONE-GOVERNO VENETO PROVVISORIO per circa cinque minuti, ma tutti hanno ignorato quanto diceva il mio collega.
Alle ore 12:10 ca il sig. Giuseppe Vecchiato e successivamente il sig. Luigi Olivo vengono obbligati a rispondere alle loro domande fino oltre le ore 13:20 circa.
Per tutta la mattinata sono stato impossibilitato a svolgere il mio lavoro di giardiniere, questo mi ha creato un danno irreparabile che al momento opportuno qualcuno dovrà rispondere.
Alle ore 13:40 circa tutti gli agenti si sono ritirati senza lasciare nessun verbale scritto.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GIOVANNI BASSAN

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 11203920310) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2020.10.27 – CELOT BENEDETTO – SPN – 112037161549

Oggetto: 2020.10.27 – CELOT BENEDETTO – SPN – 112037161549

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:6 settembre 2020 ore 20:00 circa
luogo iniziale del fatto segnalato:CAORLE
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:RISTORANTE “ALLA FATTORIA” SPECIALITA’ PESCE

DENUNCIA QUANTO SEGUE
SIAMO STATI COSTRETTI A RINUNCIARE A CENARE, NONOSTANTE I BIMBI AVESSERO FAME, PERCHE’ OBBLIGATI A LASCIARE DATI PERSONALI PER POTER PRENDERE POSTO E MANGIARE, IN QUANTO LA GESTIONE SEGUIVA LE NORME ITALIANE SUL TRACCIAMENTO COVID.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 112037161549) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

 

2020.10.26 – LORENZETTO NICOLA – SPN – 1120361649

Oggetto: 2020.10.26 – LORENZETTO NICOLA – SPN – 1120361649

DENUNCIANTE
Nome: NICOLA
Cognome: LORENZETTO
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:22 OTTOBRE 2020
luogo iniziale del fatto segnalato:VILLORBA
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:PATTUGLIA POLIZIA DI STATO SU AUTOVETTURA SEAT LEON

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Nella serata di giovedì 22 ottobre 2020, verso le ore 21, stavo viaggiando a bordo della mia automobile, una opel corsa grigia, lungo la strada Postioma in direzione Maserada sul Piave. A Catena di Villorba all’altezza del civico 39, in prossimità della fermata dell’autobus, vedo una pattuglia della polizia italiana sopraggiungere in direzione opposta della mia. A circa 50 metri di distanza prima di incrociarci, accendono il faro sopra il tetto e lo puntano verso il mio abitacolo. Il fascio di luce è stato accecante e ho rischiato di perdere il controllo tanto che ho dovuto mettere la mano davanti agli occhi per poter continuare in sicurezza la marcia. Visto l’abbaglio non sono riuscito a prendere la targa del veicolo, ma sono certo della loro autovettura, una SEAT LEON. Alcuni metri dopo avermi incrociato hanno spento il faro.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
NICOLA LORENZETTO

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 1120361649) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2020.10.24 – STRADIOTTO GIANNI – SPN – 112034101340

Oggetto: 2020.10.24 – STRADIOTTO GIANNI – SPN – 112034101340

DENUNCIANTE
Nome: GIANNI
Cognome: STRADIOTTO
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:11/09/2013
luogo iniziale del fatto segnalato:INPS -GESTIONE DIPENDENTI PUBBLICI
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:BON GABRIELLA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Dopo vari incontri con il personale , non ho nessuna risposta sui motivi per i quali continuano ad oggi ad applicare le ritenute indicate nel cedolino pensione come ” ricongiunzione dei servizi”.
Ciò premesso sono a revocare con effetto immediato il mio personale consenso al proseguo di tali trattenute. In merito , durante i colloqui con la direttrice dell’INPS mi ha detto di trovarmi un legale per far valere i miei diritti , perchè lei non è in grado di darmi nessuna spiegazione .
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GIANNI STRADIOTTO

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 112034101340) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2020.10.22 – SCAMPARLE FERNANDO – SPN – 11203220537

Oggetto: 2020.10.22 – SCAMPARLE FERNANDO – SPN – 11203220537

DENUNCIANTE
Nome: FERNANDO
Cognome: SCAMPARLE
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:03/10/2020
luogo iniziale del fatto segnalato:VAGO DI LAVAGNO VERONA
soggetti ritenuti responsabili:IGNOTI
Precisazione:NESSUNO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
ALL’USCITA DEL SUPERMERCATO MI SONO ACCORTO DELLA SOTTRAZIONE DEL MIO TELEFONO CELLULARE CON RELATIVA CUSTODIA NELLA QUALE VI ERA IL DOCUMENTO D’IDENTITA’ VENETA
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
FERNANDO SCAMPARLE

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 11203220537) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO

DOCUMENTO SMARRITO

2020.10.20 – CELOT BENEDETTO – SPN – 112030121030

Oggetto: 2020.10.20 – CELOT BENEDETTO – SPN – 112030121030

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:giovedì 15 ottobre 2020 ore 16:30 circa
luogo iniziale del fatto segnalato:VILLORBA presso ufficio ABC INTERMEDIAZIONI IMMOBILIARI via Roma 73
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:CITTADIN GIULIANO ditta italiana pittura isolamenti cartongesso

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Avevo già provveduto a fare una segnalazione contro CITTADIN GIULIANO, in data 25 agosto 2020, per avermi costretto a versare imposta iva italiana su una sua prestazione.
Il giorno 15 ottobre 2020 è venuto in ufficio da me per ritirare euro 90,00 che avanzava quale prestazione effettuata.
Discutendo ho fatto presente che quanto comunicato da me in precedenza ( codice unico personale e disciplina fiscale Veneta ) trova il suo fondato riscontro giuridico nell’ambito del MLNV e GVP, quali uniche istituzioni legalmente costituite nei Territori della Repubblica Veneta.
La sua reazione è stata chiedermi quante persone facevano parte di questa “setta”.
A questo punto l’ho informato che anche la Polisia Nasionale Veneta esiste già quale istituzione. Lui afferma di non averli mai visti in giro e io gli ho detto che per il momento si muovo in “abiti civili”.
Sorridendo sotto la maschera, rincara, affermando che vedrà arrivare a casa sua la Polisia Nasionale Veneta; io gli ho risposto che probabilmente non verrà subito ma a tempo debito si presenterà.
A questo punto mi ha suggerito lui di fare la segnalazione affermando “sono proprio curioso di vederli”.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 112030121030) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

2020.10.20 – CELOT BENEDETTO – SPN – 112030154141

Oggetto: 2020.10.20 – CELOT BENEDETTO – SPN – 112030154141

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:venerdì 16 ottobre 2020 ore 16:30 circa
luogo iniziale del fatto segnalato:VILLORBA fraz. CARITA’ via solferino 10 – PRESSO STUDIO NOTAIO ITALIANO SANTOMAURO PASQUALE
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:NOTAIO ITALIANO SANTOMAURO PASQUALE

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Il giorno 16 ottobre 2020 alle ore 16:30 circa, mi sono recato presso lo studio del notaio italiano Santomauro Pasquale per avere due preventivi su richiesta di miei clienti.
Ovviamente non indossavo la maschera nascondi volto che lo stato straniero italiano impone con la minaccia di multe salatissime.
Santomauro Pasquale ha cercato di convincermi di indossare dei dispositivi di protezione ma io non ne ho voluto sapere e mentre lui proseguiva con i preventivi richiesti, suo figlio Alessandro reclamava a più riprese il distanziamento, temendo ( cito testualmente ) qualche “sputacchio da parte mia”, vista l’età del padre, con il chiaro intento di additarmi come un untore.
Santomauro Pasquale al termine dei preventivi, tuonava ancora contro di me, ( cito testualmente ) “qualcuno spererà sicuramente che ti prenda il covid così non avrai più modo di smentire la necessità di tale dispositivo” e ancora “i vigili di Villorba ti fermeranno e ti faranno la multa”. A questo punto gli ho ribadito che ai vigili del comune italiano di Villorba avevo già contestato il difetto assoluto di giurisdizione. La sua reazione è stata: ma cosa stai dicendo !!! simuendo prontamente il valore delle mie affermazioni, solo stupidaggini secondo lui. Io ho ribadito il concetto che non hanno giurisdizione all’interno dei Territori della Repubblica Veneta, visto il falso storico e giuridico messo in atto dallo stato italiano, aggiungendo che tale imbroglio era stato ammesso in un memoriale anche dal conte taon di revel plenipotenziario del re di allora. A questo punto lui mi dà dell’ignorante dicendo che non conosco nulla e mi sono perso gli ultimi 160 di storia così come la geografia. Gli ho detto che non è così, l’ho salutato e me ne sono andato.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 112030154141) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2020.10.07 – PENZO LUISA – SPN – 112017123744

Oggetto: 2020.10.07 – PENZO LUISA – SPN – 112017123744

DENUNCIANTE
Nome: LUISA
Cognome: PENZO
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:07/10/2020
luogo iniziale del fatto segnalato:TREVISO ZONA SANTA BONA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:FAMIGLIA ED DAHRAOUI

DENUNCIA QUANTO SEGUE
BUONGIORNO,
INTEGRO QUESTA MIA COMUNICAZIONE COLLEGANDOLA AD UNA MIA SEGNALAZIONE FATTA IN DATA 25/09/2020 SPN111935234710 .
PERSISTE AD OGGI L’OCCUPAZIONE DELLA MIA PROPRIETÀ SITA IN VIA CAPODISTRIA 17 PIANO 2 AD OPERA DELLA FAMIGLIA ED DAHRAOUI NONOSTANTE IL CONTRATTO SIA SCADUTO.
OGGI INOLTRE VENGO CHIAMATA URGENTEMENTE DALLA PROPRIETARIA DELL’UNITÀ SOTTOSTANTE PERCHÉ LA PERDITA D’ACQUA SUL SOFFITTO DEL BAGNO SI È RIPRESENTATA IN MODO EVIDENTE .QUESTA PERDITA MOLTO PROBABILMENTE È DOVUTA AD UNA PROBLEMATICA NEL BAGNO DELLA MIA PROPRIETÀ,COME SUCCESSO POCHI MESI FA .IL PROBLEMA È CHE LA PERMANENZA DI QUESTA FAMIGLIA MI OSTACOLA NEL SISTEMARE A DOVERE IL TUTTO E NEI TEMPI CHIARIMENTE URGENTI. SONO COSTRETTA INFATTI A CHIEDERE SEMPRE IL PERMESSO DI ENTRARE E A SOTTOSTARE AGLI ORARI IN CUI LA FAMIGLIA DECIDE DI FARMI ENTRARE….PREVIO CONSENSO DEL LORO LEGALE.
TUTTO CIO’ MI STA CAUSANDO UN DANNO ECONOMICO E D’IMMAGINE ANCHE PER IL DETERIORARSI DEI RAPPORTI COL VICINATO CHE FINO AD ORA SONO STATI CORDIALI E COLLABORATIVI.
VENENDO DA UNA PRECEDENTE ANALOGA, ONEROSA, ESTENUANTE E INUTILE ESPERIENZA CON L’OCCUPAZIONE ABUSIVA DI UN ALTRO APPARTAMENTO SITO NEL MEDESIMO CONDOMINIO, NON HO ALCUNA INTENZIONE DI SOTTOSTARE ALLE PRETESE E PREPOTENZE DI CHI STA APPROFITTANDO DELLA MIA PAZIENZA E NON SONO DISPOSTA A TOLLERARE PRETESE E DISPOSIZIONI ARROGANTI E MINACCE DA PARTE DI UN LEGALE ITALIANO.
CORDIALI SALUTI .
LUISA PENZO
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
LUISA PENZO

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

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2020.10.06 – PENZO LUISA – SPN – 112016201316

Oggetto: 2020.10.06 – PENZO LUISA – SPN – 112016201316

DENUNCIANTE
Nome: LUISA
Cognome: PENZO
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:06 /10/2020
luogo iniziale del fatto segnalato:TREVISO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:SIG.EROS (PARRUCCHIERE PRESSO “METROPOLITY ”

DENUNCIA QUANTO SEGUE
BUONGIORNO,
OGGI MI SONO RECATA, COME FACCIO OGNI SETTIMANA DA ANNI, PRESSO L’ATTIVITÀ DI PARRUCCHIERE METROPOLITY, IN VIA ZANELLA ,TREVISO.
MI HA “ACCOLTO” IL PARRUCCHIERE EROS IL QUALE PER LA PRIMA VOLTA E SOPRATTUTTO CON TONO ARROGANTE E FERMO MI HA DETTO DI METTERE LA MASCHERINA , PERCHÉ, HA CONTINUATO ,LE REGOLE SONO LE REGOLE .
LA MIA RISPOSTA È STATA CHE QUELLE REGOLE SONO E RESTANO ILLEGALI SOTTO TUTTI I PUNTI DI VISTA .
MI HA AGGIUNTO CHE EVENTUALMENTE SAREI POTUTA ANDARE AL PIANO SUPERIORE (COSA CHE IO COMUNQUE HO SEMPRE CHIESTO PER EVITARE DI AVER CONTATTO CON ILLOGICHE MASCHERE)
GLI HO SEMPLICEMENTE RISPOSTO CHE SONO SEMPRE STATA IO A CHIEDERE DI ANDARE AL PRIMO PIANO MENTRE LUI PIÙ VOLTE HA SCELTO DI LAVORARE AL PIANO INFERIORE.DETTO QUESTO HO RIPRESO LA MIA GIACCA E GLI HO DETTO CHE NON ERO D’ACCORDO NELL’USO INAPPROPRIATO OLTRECHÉ ILLEGALE DELLA MASCHERINA E CHE PREFERIVO ANDARMENE.E COSÌ HO FATTO.
CORDIALI SALUTI
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
LUISA PENZO

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 112016201316) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2020.09.25 – PENZO LUISA – SPN – 111935234710

Oggetto: 2020.09.25 – PENZO LUISA – SPN – 111935234710

DENUNCIANTE
Nome: LUISA
Cognome: PENZO
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:01/08/2020
luogo iniziale del fatto segnalato:TREVISO VIA CAPODISTRIA 17
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:FAMIGLIA ED DAHRAOUI ( ABDERRAHIM)

DENUNCIA QUANTO SEGUE
BUONGIORNO,
SEGNALO CHE NELLA MIA PROPRIETà SITA IN VIA CAPODISTRIA 17 E’ TUTT’ORA PRESENTE LA FAMIGLIA ED DAHRAOUI SENZA TITOLO DI LOCAZIONE DALL’ 1 AGOSTO 2020.
LA FAMIGLIA ED DAHRAOUI CONTINUA A VERSARE L’AFFITTO NEL MIO CONTO CORRENTE BANCARIO ,MA DALL’1 AGOSTO 2020 LA SOMMA CORRISPONDENTE NON E’ STATA DA ME PIù TOCCATA.
LA PERMANENZA FORZATA DEGLI INQUILINI MI IMPEDISCE DI SISTEMARE L’APPARTAMENTO PER LA VENDITA DECISA DA ME ALMENO 2 ANNI FA IN SEGUITO AD UNA VERGOGNOSA E PESANTE PRESENZA ABUSIVA(PER DUE ANNI) DI UN’ALTRA FAMIGLIA IN UN’ALTRA MIA PROPRIETà NELLO STESSO CONDOMINIO. DI TUTTO QUESTO LA FAMIGLIA ED DAHRAOUI E’ AL CORRENTE FIN DALL’INIZIO DELLA PESANTE VICENDA( A SUO TEMPO COMUNQUE DENUNCIATA PRESSO LA POLISIA VENETA.)
LA FAMIGLIA ED DAHRAOUI SI ASPETTA DA ME UN’AZIONE LEGALE NELLA ILLUSORIA SPERANZA CHE LO SFRATTO LE PERMETTA DI AVERE UNA LOCAZIONE COMUNALE A BASSO PREZZO.
HO FIN DA SUBITO COMUNICATO VERBALMENTE E ATTRAVERSO MESSAGGI CHE NON VOGLIO SPENDERE SOLDI PER UN’AZIONE LEGALE DOPO LA DISPENDIOSA,DOLOROSA E TRISTE VICENDA PASSATA ANNI FA(VICENDA DI CUI ,RIPETO,LA FAMIGLIA ED DAHRAOUI CONOSCE I MINIMI DETTAGLI).
GRAZIE.
I MIEI PIù DISTINTI SALUTI.
LUISA PENZO
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
LUISA PENZO

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 111935234710) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2020.09.17 – GIACOMAZZI MONICA – SPN – 111927181247

Oggetto: 2020.09.17 – GIACOMAZZI MONICA – SPN – 111927181247

DENUNCIANTE
Nome: MONICA
Cognome: GIACOMAZZI
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:17-09-2020
luogo iniziale del fatto segnalato:CARBONERA
soggetti ritenuti responsabili:IGNOTI
Precisazione:ANNA DIPENDENTE ABACO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
QUESTA MATTINA ALLE 11.33 SONO STATA DI NUOVO CONTATTATA AL TELEFONO DA ABACO. UNA CERTA ANNA MI CHIAMA PER CONTO DI TALE AZIENDA DICENDO CHE C è UN IMPORTO DA PAGARE, IO SUBITO LE CHIEDO NOME E COGNOME E LEI MI RISPONDE CHE MI HA GIà DETTO CHE è ANNA DI ABACO E VA AVANTI CON TONO SEMPRE PIù STIZZITO RIPETENDOMI CHE DAL COMUNE DI SAN MARTINO DI LUPARI MI RICHIEDONO IL PAGAMENTO DI UNA MULTA, GIà SOLLECITATA E MI DOMANDA CHE INTENZIONI HO. RISPONDO CHIEDENDOLE DI NUOVO NOME E COGNOME E LEI ARRABBIATA MI FA ” MA SIGNORA MA CHI è LEI? UN CARABINIERE? UN VIGILE? UN POLIZIOTTO? ” E ALLORA ANCH IO LE CHIEDO SE ANCHE LEI SIA UNA DI QUESTE FIGURE , A QUESTO PUNTO MI AUGURA BUONA GIORNATA E RIAGGANCIA. FACCIO QUESTA SEGNALAZIONE PERCHè QUESTA AZIENDA DI RECUPERO CREDITI, E I SUOI DIPENDENTI, AL MOMENTO OPPORTUNO, SIANO PERSEGUITI DAL NOSTRO LEGGITTIMO GOVERNO E PAGHINO PER I DANNI MORALI E MATERIALI INFLITTI AI CITTADINI VENETI E A ME IN PARTICOLARE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
MONICA GIACOMAZZI

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 111927181247) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2020.09.16 – CELOT BENEDETTO – SPN – 11192616391

Oggetto: 2020.09.16 – CELOT BENEDETTO – SPN – 11192616391

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:14 settembre 2020
luogo iniziale del fatto segnalato:VILLORBA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:ISTITUZIONI STRANIERE ITALIANE

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Buongiorno,
Con la presente, comunico che vista la situazione attuale, abbiamo provveduto, stiamo provvedendo e provvederemo, all’istruzione dei nostri figli, mediante “istruzione familiare”, utilizzando materiale, metodi e conoscenze da noi genitori ritenuti più idonei e opportuni per un armoniosa crescita dei nostri figli, osservando e rispettando le loro attitudini.
Con Onore e Rispeto
WSM
Benedetto Celot
Silvia Cavallin
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 11192616391) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2020.09.14 – FRASSETTO ALESSANDRO – SPN – 111924182314

Oggetto: 2020.09.14 – FRASSETTO ALESSANDRO – SPN – 111924182314

DENUNCIANTE
Nome: ALESSANDRO
Cognome: FRASSETTO
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:05/09/2020
luogo iniziale del fatto segnalato:CASTAGNOLE DI PAESE
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:VOLANTE POLIZIA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Sabato 05 /09/2020 come ogni settimana io e mia moglie ci siamo recati a fare la spesa al supermercato iper di Castagnole di Paese,siamo dovuti entrare come da loro regolamento imposto con la mascherina,abbiamo cosi cominciato a girare per i vari scaffali mettendo nel carrello quello che ci serviva,arrivati al banco dei salumi ho chiesto di tagliarmi un paio di etti di prosciutto,il commesso in maniera brutale mi ha ordinato di alzarmi la mascherina perche secondo lui non copriva perfettamente la bocca.Io in maniera educata gli ho risposto che oltre quel limite non potevo alzarla perche non sarei riuscito piu a respirare.Questo non contento mi ha mandato contro anche il presunto direttore del supermercato ,e per farla breve dopo aver pagato mi sono ritrovato con una volante della polizia che mi stava aspettando all uscita del supermercato.Questi signori in maniera maleducata mi hanno ordinato di mostrare i miei documenti gli ho risposto che non ero tenuto a farlo visto che non avevo commesso nessun reato e io avevo solo l obbligo e forse nemmeno quello di dare le mie generalita.Non contenti volevano che firmassi un autocertificazione, io mi sono rifiutato poi hanno divagato dicendomi che avevo fatto interruzione di pubblico servizio, come risposta gli ho fatto notare che non ero stato io a disturbarli ma il presunto direttore del supermercato, a quel punto non sapendo piu cosa fare ci hanno mandato via.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
ALESSANDRO FRASSETTO

REPUBLICA VENETA
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GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 111924182314) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO