SEGNALAZIONI ALLA POLISIA NASIONALE

2022.04.18 – NARDON GIAMPIETRO – SPN – 131631165640

Oggetto: 2022.04.18 – NARDON GIAMPIETRO – SPN – 131631165640 – (referente: REFERENTE)

DENUNCIANTE
Nome: GIAMPIETRO
Cognome: NARDON
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:DAL 22.03.2022 AL 15.04.2022
luogo iniziale del fatto segnalato:MONTECCHIO MAGGIORE – ARZIGNANO
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:LIPPOLIS ALDO – CAPORALI LUCA – TOMBESI TIZIANO – LUPERTO DANIELE – PARTENZA DONATO – BRUNINO CLAUDIA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Il fatto ha inizio a partire dal 22.03.2022 al 15.04.2022.
Il giorno del 22.03.2022 si sono presentati presso la mia abitazione i signori Lippolis Aldo e Caporali Luca su mandato di Potenza Donato, presentandomi una relata di notifica inerente a presunti redditi percepiti illecitamente per gli anni 2018, 2019, 2020.
I risultati delle loro indagini sono terminate il 15.04.2022.

Il procedimento fatto nei miei confronti è stato predisposto da Brunino Claudia nell’ambito del procedimento penale 5479/2020.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GIAMPIETRO NARDON

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 131631165640) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2022.06.21 – BENEDETTO CELOT ABC INTERMEDIAZIONI IMMOBILIARI – SPN – 13163185521

Oggetto: 2022.06.21 – BENEDETTO CELOT ABC INTERMEDIAZIONI IMMOBILIARI – SPN – 13163185521 – (referente: REFERENTE)

DENUNCIANTE
Nome: ABC INTERMEDIAZIONI IMMOBILIARI
Cognome: BENEDETTO CELOT
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:14 maggio 2022
luogo iniziale del fatto segnalato:VILLORBA – presso ufficio della mia ditta ABC Intermediazioni Immobiliari
soggetti ritenuti responsabili:IGNOTI
Precisazione:HACKER

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Sabato mattina 14 maggio 2022 mi trovavo presso gli uffici della mia ditta ABC Intermediazioni Immobiliari e nel tentativo di accedere al mio server, dove conservo una grande quantità di dati inerenti la mia attività e i miei clienti, scopro di essere stato vittima di un attacco HACKER. Infatti tutte le cartelle presenti all’interno del server risultavano criptate e quindi tutti i file non lavorabili.
Sono riusciti a criptare anche il back up e quindi l’unica alternativa in mio possesso per poter recuperare i dati è stata quella di contattare un informatico pagare il riscatto ottenere una chiave di sblocco di tutte le cartelle e di tutti i file.
Abbiamo capito che sono riusciti ad accedere al server seguendo gli accessi da remoto da dispositivi mobili aziendali.
Denuncio tutto questo perché lo stato straniero italiano permettendo che accadano simili situazioni all’interno dei Territori della Repubblica Veneta, contribuisce di fatto a creare difficoltà e disguidi tali da creare danni economici al Popolo Veneto.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
ABC INTERMEDIAZIONI IMMOBILIARI BENEDETTO CELOT

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 13163185521) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2022.06.20 – MURATI BESIM – SPN – 131630135154

Oggetto: 2022.06.20 – MURATI BESIM – SPN – 131630135154

DENUNCIANTE
Nome: BESIM
Cognome: MURATI
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:03/06/2022
luogo iniziale del fatto segnalato:TREVISO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:GOP TRIBUNALE TREVISO DOTT.SSA EMANUELA GRECO; AXACTOR CAPITALL ITALY SPA VIA LAMBORGHINI 81 MODENA AVV. POZZI GIACOMO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Ho richiesto un finanziamento alla BANCA POPOLARE DI VICENZA poi fallita pagando regolarmente il mio debito. Con il fallimento la stessa ha trasferito un mio debito inesistente a UBI BANCA (il tutto con firme mie palesemente false e fotocopia documento identità scaduto) la quale ha trasferito lo stesso ad una ditta di recupero crediti la AXACTOR CAPITAL ITALI SPA DI Modena Via Ferruccio Lamborghini 81. La stessa per recuperare questo credito mi ha portato in tribunale dove la GOP dott.ssa Emanuela Greco non ha voluto sentire ragione su documentazione precedente e con Verb. 1966/2021 ha emesso sentenza con la quale dovrei pagare euro 7.583,44 più spese. Tutto questo è veramente inaccettabile in quanto come dicevo precedentemento il mio debito è stato interamente pagato e per di pìù ultimamente mi era stato pignorato 1/5 dello stipendio. Per tutto questo chiedo la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le condizioni.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BESIM MURATI

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 131630135154) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2022.06.13 – PASQUALETTO ALBERTO – SPN – 131623122148

Oggetto: 2022.06.13 – PASQUALETTO ALBERTO – SPN – 131623122148 – (referente: REFERENTE)

DENUNCIANTE
Nome: ALBERTO
Cognome: PASQUALETTO
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:SETTEMBRE 2021
luogo iniziale del fatto segnalato:CASTELFRANCO VENETO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:Giudice di Treviso Bruno Casciarri e gestore procedura Dott. Giovanni Orso (studio commercialisti)

DENUNCIA QUANTO SEGUE
RELAZIONE DELL’ACCADUTO.

Dall’anno 2010 ho accumulato una serie di finanziamenti o prestiti per un ammontare di circa 35.000 euro avendo anche una cessione del quinto dello stipendio di circa 20.000 euro trattenuta ovviamente in busta paga.
Nell’impossibilità di far fronte alle varie rate da pagare mensilmente inizio dopo qualche mese a non pagare i 3 o 4 finanziamenti tranne la cessione del quinto dello stipendio.
Nel 2017 cominciano arrivare le prime ingiunzioni di pagamento da parte di recuperi credito esterni e seguono i pignoramenti in busta paga, premetto che tardivamente ho fatto esaminare due finanziamenti da circa 14.000 euro l’uno e i tassi di interesse erano superiori a quelli di legge ma ripeto mi sono accorto dopo l’inizio dei pignoramenti in busta paga.
A questo punto un conoscente mi presenta un collaboratore di un studio commercialisti di villorba abilitati alla legge di sovra indebitamento legge 3 del 2010 e fisso un appuntamento con questi per capire cosa si tratta.
Parlo con una dei dirigenti e mi spiega come si svolge il tutto e mi viene detto che è una procedura che si chiama LIQUIDAZIONE DEL PATRIMONIO in pratica tutto quello che è di mia proprietà viene messo a disposizione di questa procedura (praticamente nulla perché non possiedo nulla tranne una macchina vecchia del 2003) e vivendo in casa con i genitori non ho nulla di intestato a me e che per questo motivo verserò una quota dello stipendio dai 200 ai 300 euro circa ogni mese per 4 anni in più mi viene detto che in questi 4 anni non posso cambiare lavoro o essere licenziato perchè la mia liquidazione sarebbe ceduta ai debitori nella quota di 4 quinti e che non posso acere nessun altro introito al di fuori del mio lavoro.
Si tratta di presentare tutta la documentazione debitoria compresi estratti conti bancari dei ultimi 5 anni comprese multe stradali e bolli auto non pagati il tutto viene elaborato da questi commercialisti poi tramite un loro avvocato viene depositata la richiesta per poter iniziare questa procedura in tribunale e il giudice decide se concedermi questa procedura e nel caso sia positivo il riscontro deciderà nel scegliere un professionista detto anche IL LIQUIDATORE o GESTORE (dott.Giovanni Orso) il quale vigilerà il sottoscritto nel rispettare il percorso.
Ho chiesto quanto tempo serve perchè questa procedura entri in effettivo e mi viene detto che ci vuole qualche mese circa 4 mesi mese più o mese meno a questo punto viste le condizioni accetto la proposta e nel Febbraio del 2018 firmo il mandato a questo studio di commercialisti di villorba sigla dello studio UCS.
Comincio accumulare la documentazione necessaria nel giro di due mesi circa e poi mi viene chiesto ogni sei mesi circa estratti conti dei vari conti o carte di credito a me intestati.
Passano tre anni dalla data del mandato senza vedere e sentire nulla comincio chiamare il gestore nominato dal giudice per chiedere informazioni e questi mi dicono che ci sono problemi causa covid 19 e che non mi devo preoccupare che è normale, preciso che nel frattempo ho sempre pagato ogni mese i pignoramenti e cessione del quinto dello stipendio.
Dopo altri 6 mesi dalla loro rassicurazione non vedo ancora nulla e mi rivolgo a un legale esterno avv.Polato che fa parte dell’associazione adusbef di Treviso e Mestre che tratta anche lui il sovra indebitamento, spiego l’accaduto e mi conferma la mia preoccupazione riguardo i tempi e decidiamo un incontro con lo studio commercialisti che ho firmato il mandato e il gestore.
Nell’incontro emerge una chiara evidenza di un esagerato passare dei mesi in pratica 3anni e mezzo senza ancora sia depositato nulla avanti il giudice, giustificandosi con banali scuse dopo di che nel giro di tre mesi dall’ intervento dell’Avvocato esterno mi viene comunicato che dal tribunale Giudice Delegato Tribunale di treviso DOTT. BRUNO CASCIARRI è stato dato inizio della procedura il settembre del 2021.
Hanno impiegato 3 anni e mezzo quando mi era stato rassicurato che si trattava di circa 4 mesi quindi ora mi ritrovo aver perso tantissimo tempo e cominciare una procedura di pagamento di altri 4 anni e nel frattempo ho sempre pagato pignoramenti vari e cessione del quinto compreso.
La procedura mi viene comunicata tramite cartacea dicendo che dal mio stipendio di circa 1.800 euro mensili mi vengono lasciati 1100 euro per il tempo di 4 anni quindi non quello che mi era stato detto all’inizio e cioè 200 o 300 euro mensili poi quello che non mi era stato anticipato è che mi viene sottratto oltre gli 700 euro mensili anche la 13ma e 14ma mensilità in forma completa.
Chiamo telefonicamente sia lo studio commercialisti di Villorba che il gestore di
Castelfranco veneto “dott Giovanni Orso”chiedendo spiegazioni nella sottrazione completa delle due mensilità e mi viene risposto che è la procedura e poi mi viene riferito una cosa che non mi era mai stata detta e cioè che vivendo in casa con i genitori se in questi 4 anni dovessero venire a mancare, la mia parte della casa sarebbe data anche questa alla procedura.
Non voglio spiegare il dolore e la rabbia dentro di me, se queste condizioni mi erano anticipate per tempo non avrei mai accettato questa procedura da strozzini.
Vivo in una casa a due piani con i due genitori, uno solo avente diritto della pensione di 1000 euro mensili ci sono continue spese non previste e nella difficoltà economica che mi trovo avendo spese da fare per la manutenzione dell’auto avendo bisogno anche di cure dentistiche e l’improvviso aumento caro vita evidente a tutti, chiedo un ricorso avanti al giudice per chiedere almeno mi siano lasciate le 2 mensilità sempre nella misura dei 1100 euro ma con completa indifferenza e pretesti evidenti mi viene comunicato che il ricorso mi è stato rigettato.
Quello che mi è stato detto subito è che questa procedura non si può fermare per questo ho chiesto aiuto con un ricorso ma mi sono reso conto che è truffa e ora sono in fortissima difficoltà nell’affrontare spese prioritarie.
Dopo circa 8 mesi trovandomi in forte difficoltà economica causa forte aumento costi vita e necessario intervento all’autovettura, necessarii intervento odontoiatrico e necessario cambio caldaia in casa, procuro preventivi specifici e presento un ricorso tramitae l’Avv. Polato (adusbef) chiedendo non mi siano sottratte 13ma e 14ma e quindi rispettando la procedura nelle 12 mensilità,
il ricorso viene naturalmente respinto Dal giudice Bruno Casciarri visto il parere del Liquidatore dott Giovanni Orso evidenziando quanto segue:
– interventi di riparazione dell’auto erano già stati inseriti nella procedura.
per l’intervento odontoiatrico manca una relazione dettagliata ed esplicativa degli interventi da eseguire nonché altri due preventivi per verificare la congruità di quanto richiesto.
Quanto alla sostituzione dell’impianto di riscaldamento abitazione non vi è alcuna deduzione circa la quota che dovrebbe ricadere su Pasqualetto Alberto (io), che non è il proprietario dell’abitazione; il preventivo prodotto è primo degli elementi necessari per una corretta valutazione, in particolare di una relazione tecnica che attesti la necessità di tale intervento oltre a ulteriori due preventivi di spesa, non chiede il calcolo delle agevolazioni fiscali;

Sembra ovvio il desiderio di non concedermi nessun aiuto respingendo i preventivi con pretesti assurdi non tenendo neanche in considerazione il drastico aumento evidente a tutti del costo della vita vedi carburanti luce gas e alimentari.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
ALBERTO PASQUALETTO

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 131623122148) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2022.05.05 – LAGHETTO SILVIO – SPN – 131515123313

Oggetto: 2022.05.05 – LAGHETTO SILVIO – SPN – 131515123313 – (referente: me stesso

DENUNCIANTE
Nome: SILVIO
Cognome: LAGHETTO
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:04.05.2022
luogo iniziale del fatto segnalato:Thiene
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:avv. LISA FAVERO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Da una settimana circa l’avv Lisa Favero continua a telefonarmi e mandarmi messaggi nei quali scrive che vuole fissare degli appuntamenti per visionare la mia abitazione con delle persone. Ultimo messaggio ieri ore 11.05
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
SILVIO LAGHETTO

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 131515123313) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

2022.05.03 – BORTOTTO SERGIO (in qualità di Presidente del MLNV-GVP)  – SPN – 13151319517

Oggetto: 2022.05.03 – BORTOTTO SERGIO (in qualità di Presidente del MLNV-GVP)  – SPN – 13151319517

DENUNCIANTE
Nome: SERGIO
Cognome: BORTOTTO (in qualità di Presidente del MLNV-GVP)
in qualità di: PERSONA INFORMATA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:03.05.2022
luogo iniziale del fatto segnalato:email del MLNV-GVP
soggetti ritenuti responsabili:IGNOTI
Precisazione:i soliti ignoti

DENUNCIA QUANTO SEGUE
ricevuta in data odierna alle ore 13.27, via mail pervenuta sulla casella spam del Movimento de Liberasione Nasionale del Popolo Veneto (MLNV) e del Governo Veneto Provvisorio (GVP), una comunicazione avente per oggetto “PROCEDIMENTI LEGALI” e inviata da <andrea.teixeira-pinto@etu.univ-montp3.ft> e inviata a M.ufficio.stampa@giustizia.it che cita testualmente:
“Salve signore e signori
Vi allego il file (jpeg) della vostra citazione giudiziaria.
Si prega di rispondere al seguente indirizzo e-mail: requete@cybergendarmerie.eu
Direzione generale della polizia 2022

L’allegato (acquisito in copia) e su una presunta carta intestata dell’EUROPOL per una CONVOCAZIONE, e sottoscritta da MME CATHERINE DE BOOLE DIRECTRICE D’EUROPOL OFFICE e più sotto vi è una dicitura riportante il seguente testo:
GEN. Teo LUZI
Generale di Corpo d’armata
Comandante Generale dei Carabinieri
Uffico Centrale Nazionale

Tanto si segnala per le gravissime, denigratorie e infamati accuse così testualmente riportate:
“A seguito di analisi e lavori effettuati dalla nostra Brigata per la Protezione dei Minori (BPM) sulla rete informatica, sono state identificate alcune tracce dei vostri dati identificativi e siete oggetto di diversi procedimenti legali in vigore.

– PORNOGRAFIA INANTILE
– SITO PORNOGRAFICO
– CYBERPORNOGRAFIA
– PEDOFILIA
– ESIBIZIONISMO
– STUPRO E VIOLENZA SESSUALE
– MOLESTIE SESSUALI

siete pregati di farvi sentire per posta “requeete@cybergendarmerie.eu”
Scrivendoci le sue giustificazioni in modo che possano essere saminte e verificate per valutare le sanzioni (schei???), questo entro un termine rigoroso di 72 ore.
Dopo questo periodo, saremo obbligati a trasmettere il nostro rapporto lla signora Myriam QUEMENER, magistrato presso il servizio penale della Corte d’Appello di Versailiers, esperta del Consiglio d’Europa in criminalità informatica, di stabilire un mandato di arresto contro di lei, di trasmetterlo alla Gendarmeia più vicina al suo luogo di residenza per il suo arresto e di schedarla come delinquente sessuale, di trasmettere ils uo dossier a diverse reti televisive nazionali per la diffusone dove la sua famiglia, i suoi parenti e tutto il mondo vedrà ciò che fa davanti asl suo computer.
Ora siete avvertiti.

Firmato come sopra indicato.

Considerato che simili comunicazioni sono perveneute anche ad altri membri di questo Direttivo e di autodeterminati, si segnala per quanto di competenza e per l’ulteriore a praticarsi, considerate le gravi illazioni tendenziose e ispirate da finalità estorsive.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
SERGIO BORTOTTO (in qualità di Presidente del MLNV-GVP)

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 13151319517) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2022.04.27 – PENZO LUISA – SPN – 131437165745

Oggetto: 2022.04.27 – PENZO LUISA – SPN – 131437165745 – (referente: me stessa)

DENUNCIANTE
Nome: LUISA
Cognome: PENZO
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:27/04/2022
luogo iniziale del fatto segnalato:VENEZIA
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:…..

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Oggi vengo a conoscenza della SMART CONTROL ROOM che si trova al Tronchetto a Venezia.Sembra che nella ‘stanza di controllo’ siano presenti trenta persone (di certo pagate dai Veneti,quindi noi pagheremmo chi ci controlla illegalmente ) che collaborano con l”illegale governo italiano per ‘spiare’ la gente .
Il sistema è stato attivato con la collaborazione di TIM e sembra essere attivo dal 2020.
Esso controlla il flusso turistico attraverso videocamere (presenti anche sui trasporti pubblici) e i cellulari.Proprio un ‘grande fratello’.
Tra il 15 ed il 18 aprile 2022 il sistema ha rilevato la presenza di troppi turisti rispetto ai posti letto disponibili per cui la finanza sembra essersi già attivata per scoprire chi ha guadagnato in nero .
Lascio a voi giudicare .
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
LUISA PENZO

REPUBLICA VENETA
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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 131437165745) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2022.04.27 – PENZO LUISA – SPN – 131437171947

Oggetto: 2022.04.27 – PENZO LUISA – SPN – 131437171947 – (referente: me stessa)

DENUNCIANTE
Nome: LUISA
Cognome: PENZO
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:27/04/2022
luogo iniziale del fatto segnalato:VENEZIA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:SINDACO BRUGNERA LUIGI

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Il sindaco italiano Brugnera Luigi ha annunciato che nell’estate 2022 partirà il via della piattaforma online per pagare il ticket d’ingresso al centro storico di Venezia.Tale TICKET sarà OBBLIGATORIO per i turisti non residenti nella regione italiana definita Veneto.QUESTO PER LIMITARE IL NUMERO DI VISITATORI.
Lascio a voi ogni commento .
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
LUISA PENZO

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 131437171947) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2022.04.05 – CELOT BENEDETTO – SPN – 131415154515

Oggetto: 2022.04.05 – CELOT BENEDETTO – SPN – 131415154515 – (referente:ME STESSO)

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:5 aprile 2022 ore 08:30 circa
luogo iniziale del fatto segnalato:VILLORBA – VIA GALANTI 10 / PRESSO IL MIO DOMICILIO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:SOLIGO FRANCESCO – FIOROTTO WALTER

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Oggi martedì 5 aprile 2022 alle ore 08:30 circa FIOROTTO WALTER (messo del comune straniero italiano di Villorba) ha provveduto alla consegna, per la seconda volta in pochi giorni, di una lettera contenente la medesima minaccia contenuta nella lettera che ci aveva consegnato in data 28 marzo 2022, che prontamente noi genitori abbiamo rigettato, rigetto che è stato pubblicato in GAXETA UFICIALE, pubblicazione che è stata notificata a SOLIGO FRANCESCO sindaco del comune straniero italiano di Villorba all’indirizzo mail sindaco@comune.villorba.tv.it .
Nonostante tutto ciò, SOLIGO FRANCESCO, continua a violare l’articolo 2 paragrafo 4 Carta delle Nazioni Unite, https://ogvp.mlnv.org/2022/02/08/art-2-paragrafo-4-della-carta-delle-nazioni-unite/ , persistendo nel continuare a compiere atti intimidatori e minacciosi contro le nostre persone; con l’aggravante che tale comportamento in questo specifico caso ha coinvolto anche una persona minorenne, ovvero nostro figlio, un bambino di soli sette anni.
Ribadiamo di nuovo che NOI rivendichiamo il nostro diritto all’autodeterminazione e pertanto nostro figlio è regolarmente registrato presso l’Anagrafe del GVP ( Governo Veneto Provvisorio ) e a tal proposito precisiamo che la lettera di minaccia ricevuta dall’istituzione straniera italiana, di cui SOLIGO FRANCESCO è firmatario, a nostro figlio viene attribuito un nome che non è quello suo.
La minaccia contenuta nella missiva dell’istituzione straniera italiana è stata formula dalla stessa riferendosi ai seguenti articoli della loro legge:
– AMMONIZIONE ai sensi art. 114 comma 4 del DL n° 297/94
– MINACCIA di denuncia a un’autorità giudiziaria straniera italiana ai sensi art. 331 c.p.p.
– MINACCIA esercizio azione per reato art. 731 c.p.
– MINACCIA revoca del questore italiano di eventuali autorizzazioni di polizia
Precisiamo inoltre che il messo del comune italiano di Villorba FIOROTTO WALTER, nel momento in cui gli è stato fatto presente che continua a violare il nostro diritto prestandosi nel continuare a notificarci atti provenienti dalle istituzioni straniere italiane, si è messo a ridere sostenendo che lui è in legge. Di fatto si capisce che preferisce di proposito ignorare sia l’importanza di rispettare un diritto ius cogens come quello dell’autodeterminazione, sia la gravità del non rispetto di tale diritto nei confronti delle persone che lo rivendicano; probabilmente tutto questo lo farà sentire importante. Lo stesso vale per SOLIGO FRANCESCO firmatario delle lettere minatorie ricevute.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 131415154515) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

2022.04.04 – CELOT BENEDETTO – SPN – 131414193046

Oggetto: 2022.04.04 – CELOT BENEDETTO – SPN – 131414193046 – (referente:ME STESSO)

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:4 aprile 2022 ore 14:30 circa
luogo iniziale del fatto segnalato:Maserada sul Piave (Contea di Treviso) su via Papadopoli Sud di fronte uscita via Borgognone
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:CARABINIERI con AUTOVETTURA ALFAROMEO GIULIETTA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Oggi lunedì 4 aprile 2022 ore 14:30 circa, sono stato fermato da una pattuglia di carabinieri italiani a Maserada sul Piave (Contea di Treviso) su via Papadopoli Sud di fronte uscita via Borgognone.
Uno dei due ( uomo, con accento spiccatamente meridionale, mancino, statura medio/alta, capelli un pò brizzolati, con cappello e maschera che mi hanno impedito di cogliere ulteriori tratti e quindi capirne l’età ) si è avvicinato e mi ha chiesto di dargli i documenti. Io gli ho detto che glieli avrei solo esibiti e lui mi ha chiesto il perché e io gli ho risposto perché “siete forze di occupazione straniere italiane, vi contesto il difetto assoluto di giurisdizione e sono Autodeterminato sotto l’Egida del MLNV-GVP”. Lui voleva fotografare i miei documenti e io gli ho detto che non avrei fornito il consenso a fotografare ma eventualmente solo a prendersi nota dei dati. A questo punto ha iniziato a riprendermi esclamando “cosa sta dicendo, noi non abbiamo occupato nulla, da quando avremmo occupato i Territori Veneti”, con il chiaro intento di sminuire le mie affermazioni e io gli ho risposto dal 1866 con il plebiscito truffa e conseguente invasione “manu militari” dei Nostri Territori. Durante questo scambio veloce di affermazioni ho notato in lui uno scatto che gli ha fatto scivolare per un istante la mano sinistra sulla pistola che teneva inserita sulla fondina agganciata a sinistra sul cinturone (non sono in grado di affermare con certezza se fosse volontario o involontario ma in quell’instante questo suo movimento mi ha fatto sentire vulnerabile e indifeso). Subito dopo l’azione del carabiniere si è ricomposta e mi ha detto che era disposto a prendersi solamente nota dei dati della mia patente e del mio veicolo, andando così a prendere dalla loro auto di servizio il necessario per scrivere. Il carabiniere ha trascritto i dati scrivendo con la mano sinistra, era mancino, infatti come sopra accennato portava la pistola alla sinistra. Dopodiché ha passato i dati al suo collega che si è recato nella loro auto, una alfaromeo giulietta, (probabilmente per inserire i miei dati, sempre senza il mio consenso, in qualche sistema operativo in uso a loro), della quale non mi è stato possibile prendere il numero di targa. Mentre il suo collega era in macchina il carabiniere (mancino) ha cercato di fare il gentile dicendo che il suo obbiettivo è sempre quello di creare e non distruggere e che rispetta le ideologie di tutti. A questo punto, essendo che mi ero fin da subito identificato come Cittadino Veneto di Nazionalità Veneta, Autodeterminato sotto l’Egida del MLNV e GVP, gli ho detto che l’autodeterminazione è prima di tutto un diritto ius cogens.
Preciso che, il carabiniere mancino, l’unico che ha interagito con me, non ha rispettato il mio spazio di conversazione, infatti ha sempre cercato di farmi parlare il meno possibile interrompendomi nelle mie dichiarazioni e nelle mie spiegazioni; commettendo con la sua condotta un vero e proprio sopruso nei miei confronti. Per fortuna che sosteneva di voler creare piuttosto che distruggere.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 131414193046) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2022.04.04 – PAGNAN ROBERTO – SPN – 131414115016

Oggetto: 2022.04.04 – PAGNAN ROBERTO – SPN – 131414115016 – (referente:ME STESSO)

DENUNCIANTE
Nome: ROBERTO
Cognome: PAGNAN
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:21/10/2021
luogo iniziale del fatto segnalato:CASTELLO DI GODEGO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:RSU RESPONSABILE SINDACALE UNITARIO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
IL COLLEGA TORRESAN RINO MI INFORMAVA CHE DAL 18/10/2021 AL 27/10/2021 GLI ERANO GIUNTI DIVERSI MESSAGGI SUL SUO SMARTPHONE A MEZZO WHATSAPP DA PARTE DI ANDRETTA MASSIMO DIPENDENTE DELLA DAB SPA STABILIMENTO DI CASTELLO DI GODEGO (TV) IN QUALITA’ DI RESPONSABILE SINDACALE UNITARIO (RSU) PER DIFFAMAZIONE, VIOLENZA PRIVATA E MINACCE SUL FATTO CHE NON RECANDOCI AL LAVORO PER L’OBBLIGO DI PRESENTARE IL “GREEN PASS” DAL 15/10/2021 RECAVAMO DANNO A TUTTI GLI ALTRI DIPENDENTI.
PERTANTO DENUNCIO ANDRETTA MASSIMO PER DIFFAMAZIONE, VIOLENZA PRIVATA E MINACCE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
ROBERTO PAGNAN

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 131414115016) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2022.03.28 – CELOT BENEDETTO – SPN – 13133819453

Oggetto: 2022.03.28 – CELOT BENEDETTO – SPN – 13133819453 – (referente:ME STESSO)

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:28 marzo 2022 ore 12:30 circa
luogo iniziale del fatto segnalato:VILLORBA – VIA GALANTI 10 / PRESSO IL MIO DOMICILIO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:FIOROTTO WALTER ( messo del comune italiano di Villorba ) – AGENTE DI POLIZIA LOCALE

DENUNCIA QUANTO SEGUE
DENUNCIO QUANTO SEGUE:
Il sindaco del comune italiano di Villorba, SOLIGO FRANCESCO, in piena violazione dell’articolo 2 paragrafo 4 Carta delle Nazioni Unite, https://ogvp.mlnv.org/2022/02/08/art-2-paragrafo-4-della-carta-delle-nazioni-unite/ , continua a compiere atti intimidatori e minacciosi contro le nostre persone; con l’aggravante che tale comportamento in questo specifico caso ha coinvolto anche una persona minorenne, ovvero nostro figlio, un bambino di soli sette anni.
Noi rivendichiamo il nostro Diritto all’Autodeterminazione e pertanto nostro figlio è regolarmente registrato presso l’Anagrafe del GVP ( Governo Veneto Provvisorio ) e a tal proposito precisiamo che nella lettera di minaccia ricevuta dall’istituzione straniera italiana, di cui SOLIGO FRANCESCO è firmatario, a nostro figlio viene attribuito un nome che non è quello suo.
La minaccia contenuta nella missiva dell’istituzione straniera italiana è stata formula dalla stessa riferendosi ai seguenti articoli della loro legge:
– AMMONIZIONE ai sensi art. 114 comma 4 del DL n° 297/94
– MINACCIA di denuncia a un’autorità giudiziaria straniera italiana ai sensi art. 331 c.p.p.
– MINACCIA esercizio azione per reato art. 731 c.p.
– MINACCIA revoca del questore italiano di eventuali autorizzazioni di polizia
Per ultimo ma non per ultimo sottolineiamo che tale missiva ci è stata consegnata dal messo del comune italiano di Villorba FIOROTTO WALTER, il quale era accompagnato da un agente armato della polizia locale sempre del medesimo comune italiano, di cui riportiamo i seguenti tratti: uomo, statura bassa, capelli bianchi e corti.
Di seguito riporto ben dieci RIGETTI DI NOTIFICA e DENUNCE POLISIA NASIONALE VENETA pubblicati in GAXETA UFICIALE e notificati agli enti stranieri italiani implicati; notifiche mediante le quali tali enti avrebbero dovuto cogliere l’essenza del Diritto all’Autodeterminazione che rivendichiamo e invece l’istituzione straniera italiana capeggiata da SOLIGO FRANCESCO ha deciso di andare oltre usando la minaccia non solo scritta, come sopra riportato, ma anche fisica inviando di fatto a scopo intimidatorio, presso il mio domicilio, una persona armata per la consegna della loro comunicazione contenete la minaccia scritta.

http://gaxetauficiale.mlnv.org/main/2020/08/17/2020-08-17-celot-benedetto-rdn-111827201315/
http://gaxetauficiale.mlnv.org/main/2021/03/29/2021-03-29-celot-benedetto-spn-121339191349/
http://gaxetauficiale.mlnv.org/main/2021/04/15/2021-04-15-celot-benedetto-spn-121425154922/
http://gaxetauficiale.mlnv.org/main/2021/04/15/2021-04-15-celot-benedetto-spn-121425112139/
http://gaxetauficiale.mlnv.org/main/2021/04/28/2021-04-28-celot-benedetto-rdn-121438112512/
http://gaxetauficiale.mlnv.org/main/2021/12/07/2021-12-07-celot-benedetto-rdn-1222171724/
http://gaxetauficiale.mlnv.org/main/2021/12/07/2021-12-07-celot-benedetto-spn-12221717554/
http://gaxetauficiale.mlnv.org/main/2021/12/22/2021-12-22-celot-benedetto-rdn-12223217853/
http://gaxetauficiale.mlnv.org/main/2021/12/22/2021-12-22-celot-benedetto-spn-122232171346/
http://gaxetauficiale.mlnv.org/main/2022/01/22/2022-01-22-segnalazione-denuncia-on-line-alla-polisia-nasionale-nr-131132125050/
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 13133819453) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2022.03.27 – LAGHETTO SILVIO – SPN – 13133793717

Oggetto: 2022.03.27 – LAGHETTO SILVIO – SPN – 13133793717 – (referente:me stesso)

DENUNCIANTE
Nome: SILVIO
Cognome: LAGHETTO
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:26.03.2022
luogo iniziale del fatto segnalato:thiene
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:avv. lisa Favero e giudice Pantano Sonia

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Il giorno 26.03.2022 alle ore 14.00 circa si ferma un auto nei pressi della mia abitazione e mi viene comunicato da due persone straniere che sono stati mandati da una non precisata agenzia di Thiene a visionare il mio immobile in quanto e’ all’asta.
Guardando in internet trovo l’immobile pubblicizzato in alcune agenzie:
caseinvendita 360:
immobiliare .it: trovacasa.net:
idealista: e asteimmobili.it nella quale sono presenti immagini dei mobili interni,della mia auto, dei miei effetti personali ed in particolare trovo scritto che e’ presente nel seminterrato un laboratorio privo di autorizzazione.
Non ce’ stato un fallimento , la banca era ad un tasso di usura, e nel seminterrato non e’ presente alcun laboratorio ma soltanto il garage con dentro le mie cose.
L’annuncio e’ a nome del custode delegato alla vendita Lisa Favero e del giudice Pantano Sonia.
Trovo scritto anche che l’immobile e’ in corso di liberazione.
Non ho ricevuto alcun avviso di lasciare libero l’immobile.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
SILVIO LAGHETTO

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 13133793717) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2022.03.20 – PENZO LUISA – SPN – 13133010237

Oggetto: 2022.03.20 – PENZO LUISA – SPN – 13133010237 – (referente:ME STESSA)

DENUNCIANTE
Nome: LUISA
Cognome: PENZO
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:16/03/2022
luogo iniziale del fatto segnalato:TREVISO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:ARCI TREVISO VIA BOLZANO 3

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Ricevo email da Arci che mi comunica l’apertura dei corsi 2022.Viene sottolineato in grassetto :corsi previsti in presenza con OBBLIGO DI GREEN PASS RAFFORZATO, uso di mascherine e distanziamento.
Tutte queste illegali (e offensive in quanto offendono l’intelligenza umana) disposizioni creano discriminazione e sono da giudicare e condannare pesantemente.
Certo è che Arci ed i suoi corsi con me hanno chiuso.
Distinti saluti.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
LUISA PENZO

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 13133010237) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2022.03.15 – BORTOTTO SERGIO – SPN E DIFFIDA – 131325184016

Da: SERGIO BORTOTTO – sergiobortotto@mlnv.org

Oggetto: 2022.03.15 – BORTOTTO SERGIO – SPN – 131325184016


DENUNCIANTE
Nome: SERGIO
Cognome: BORTOTTO
codice unico: 20090929234501
sesso: M
E-mail: sergiobortotto@mlnv.org
Telefono: 3489339830
Eventuale fax: [FAX]
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:15.03.2022 E IN VIA CONTINUATIVA
luogo iniziale del fatto segnalato:SEDE DEL MLNV E DELLA SAFE CONSULTING
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:PERSONALE DI TURNO DELLA CIVIS E MAZZILLI BRUNO QUALE PRESIDENTE DELCPCW

DENUNCIA QUANTO SEGUE
D I F F I D A

Si fa seguito alle ripetute precedenti istanze verbali per formalizzare, in forma scritta, la diffida dal far uso delle proprietà di questo MLNV, del mio ufficio e mie personali.
Alla CIVIS si ripete che state occupando impropriamente la sede del MLNV che non è di proprietà del CPCW, ma di cui gode, come lo scrivente, di un usufrutto come precedentemente concordato.
Le cose del MLNV, del mio ufficio e mie personali non sono nella disponibilità del MAZZILLI Bruno quale Presidente del medesimo consorzio e non ne può disporre in alcun modo.
Siete all’interno di spazi pertinenti anche alla sede del MLNV e del mio ufficio dopo che sono stati forzati, a mia insaputa, i lucchetti blindati e per i quali è stata formalizzata denuncia (1) alla Polisia Nasionale Veneta a carico del MAZZILLI Bruno.
Consti l’illegalità di quanto posto in essere sono a ribadire la diffida a far uso di qualsiasi materiale del mio ufficio e del MLNV, visto e considerato che anche oggi martedì 15 marzo 2022 è stato constatato il suo uso senza alcuna autorizzazione.

Venetia, martedì 15 marzo 2022
Sergio Bortotto
anche quale Presidente del MLNV e del GVP

(1) DENUNCIA
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
In fede: SERGIO BORTOTTO

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 131325184016) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO

2022.05.23 – SERGIO BORTOTTO – DIFFIDA AT CPCW E CIVIS

Si fa seguito alle ripetute precedenti istanze verbali per formalizzare, in forma scritta, la diffida dal far uso delle proprietà di questo MLNV, del mio ufficio e mie personali.

Alla CIVIS si ripete che state occupando impropriamente la sede del MLNV che non è di proprietà del CPCW, ma di cui gode, come lo scrivente, di un usufrutto come precedentemente concordato.

Le cose del MLNV, del mio ufficio e mie personali non sono nella disponibilità del MAZZILLI Bruno quale Presidente del medesimo consorzio e non ne può disporre in alcun modo.

Siete all’interno di spazi pertinenti anche alla sede del MLNV e del mio ufficio dopo che sono stati forzati, a mia insaputa, i lucchetti blindati e per i quali è stata formalizzata denuncia (1) alla Polisia Nasionale Veneta a carico del MAZZILLI Bruno.

Consti l’illegalità di quanto posto in essere sono a ribadire la diffida a far uso di qualsiasi materiale del mio ufficio e del MLNV, visto e considerato che anche oggi martedì 15 marzo 2022 è stato constatato il suo uso senza alcuna autorizzazione.

Venetia, martedì 15 marzo 2022

Sergio Bortotto
anche quale Presidente del MLNV e del GVP

(1) DENUNCIA

2022.03.08 – PENZO LUISA – SPN – 131318161934

Oggetto: 2022.03.08 – PENZO LUISA – SPN – 131318161934

DENUNCIANTE
Nome: LUISA
Cognome: PENZO
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:Marzo 2022
luogo iniziale del fatto segnalato:Republica Veneta
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:Collaborazionisti del sistema italia

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Buongiorno.
-Schio, 5 marzo 2022.Muore per “malore improvviso ” Clelia Comparin, 22 anni.
-Abano Selvazzano,4 marzo 2022 .Muore sulla strada per “malore improvviso ” Leonardo Brando, 44 anni.
-Boario Terme,6 marzo 2022.Muore ,accasciandosi sul marciapiede, per “malore improvviso” un uomo di 60 anni.
-Conegliano, 5 marzo 2022.Muore sull’androne dei garage ,quasi certamente per infarto , Matteo Chini , 44 anni.
-Dueville (Vi),5 marzo 2022 .Uomo di 60 anni ,per fortuna rianimato dopo un “malore improvviso” in bagno.
Un giorno qualcuno dovrà spiegare questi “malori improvvisi” ….vero zaia?
La Corte di Giustizia Veneta ti attende e giudicherà la responsabilità tua e di tutti i tuoi collaborazionisti…tutti voi che avete messo in atto o supportato crimini contro il Popolo Veneto verrete giudicati perché questi morti “urlano giustizia” e giustizia sarà fatta.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
LUISA PENZO

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 131318161934) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2022.03.03 – SCAPPINI JACOPO – SPN – 131313192843

Oggetto: 2022.03.03 – SCAPPINI JACOPO – SPN – 131313192843

DENUNCIANTE
Nome: JACOPO
Cognome: SCAPPINI
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:27 FEBBRAIO 2022
luogo iniziale del fatto segnalato:STAZIONE FERROVIARIA PORTA NUOVA DI VERONA
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:POLIZIA DI STATO COMPARTIMENTO DI POLIZIA FERROVIARIA PER VERONA ED IL TRENTINO ALTO ADIGE – E-MAIL: COMPARTIMENTOPOLFER.TLC.VR@POLIZIADISTATO.IT

DENUNCIA QUANTO SEGUE
NEL POMERIGGIO DEL GIORNO 27 FEBBRAIO 2022, ALLE ORE 14:00 CIRCA, MI SONO RECATO PRESSO LA STAZIONE FERROVIARIA DI VERONA PORTA NUOVA, IN COMPAGNIA DI UN AMICO, PER TORNARE A CASA DOPO AVER TRASCORSO IL FINE SETTIMANA A CASA DI MIA SORELLA.
NON APPENA ENTRATI IN STAZIONE, E NEL MENTRE STAVAMO PRENDENDO I BIGLIETTI DEL TRENO, SI SONO AVVICINATI A NOI TRE AGENTI DI POLIZIA FERROVIARIA DEL COMPARTIMENTO DI VERONA (COME RIPORTATO IN INTESTAZIONE DEI VERBALI, PERCHE’, DAL MOMENTO CHE LA DIVISA SI PUO’ COMPRARE ANCHE SU INTERNET, NESSUNO DI LORO HA CI MOSTRATO IL TESSERINO) E MI CHIEDONO:
HAI LA MASCHERINA ? LO SAI CHE NEI LUOGHI AL CHIUSO È OBBLIGATORIO INDOSSARLA ?
E IO RISPONDO:
SÌ, HO LA MASCHERINA CON ME IN TASCA (CHE NEL FRATTEMPO LA PRENDO) E SUBITO CHIEDO A LORO:
MA, A QUALE LEGGE FATE RIFERIMENTO ?
PERÒ MI RISPONDEVANO CON ALTRE PAROLE DICENDO:
METTI BENE LA MASCHERINA ANCHE SOPRA IL NASO !
ALLORA IO, NON AVENDO RICEVUTO ALCUNA RISPOSTA CHIARA, CHIEDO NUOVAMENTE PIÙ VOLTE A QUALE LEGGE FACEVANO RIFERIMENTO, MA SEMPRE INVANO, VISTO CHE DAI TRE PUBBLICI UFFICIALI NON HO MAI RICEVUTO UNA SOLA RISPOSTA !
QUINDI, MI CHIEDONO SE HO UN DOCUMENTO, ED IO RISPONDO: SÌ CERTO, ECCOLO QUI !
E TIRAI FUORI LA CARTA DI IDENTITÀ DAL MIO PORTAFOGLI.
IN QUEL MOMENTO, VIDI UNO DEI TRE AGENTI CHE LA STAVA PER PRENDERE, COSÌ RITIRAI IMMEDIATAMENTE LA MIA MANO COL DOCUMENTO VERSO DI ME DICENDO:
QUESTO DOCUMENTO È MIO PERSONALE E LO DEVO SOLO ESIBIRE, NON DARGLIELO IN MANO, E NON VELO DÒ !
INOLTRE, SONO UN CITTADINO AUTODETERMINATO VENETO !
E LORO, ALLA MIA DICHIARAZIONE, SI METTONO A RIDERE E MI DICONO:
BENE, ORA VIENI CON NOI CHE CI HAI FATTO GIRARE LE PALLE.
E CI INCAMMINIAMO VERSO IL LORO UFFICIO.
IO, CHE IN QUEL MOMENTO NON VOLEVO PERDERE IL TRENO, COSÌ MI AVVICINO A UN POLIZIOTTO DICENDO:
GUARDI, NON HO TANTO TEMPO, ALTRIMENTI PERDO IL TRENO. TENGA IL DOCUMENTO.
E LUI, SEMPRE CAMMINANDO, PRENDE IN MANO IL DOCUMENTO E RISPOSE:
NON MI INTERESSA NIENTE, HAI FATTO LO SBROFFONE E IO HO GIÀ LE PALLE GIRATE.
UNA VOLTA ARRIVATI IN UFFICIO, CHE SI TROVA ALL’INTERNO DELLA STAZIONE STESSA, MENTRE LORO STAVANO COMPILANDO I VERBALI, SONO PASSATI I LORO COLLEGHI, TUTTI SENZA MASCHERINA, COMPRESO QUELLO CHE MI AVEVA DETTO DI AVERGLI FATTO GIRARE LE PALLE.
LI HO CONTATI, ERANO SEI/SETTE AGENTI, DENTRO IN QUEL UFFICIO, QUINDI DENTRO UN LUOGO AL CHIUSO.
MOLTO PROBABILMENTE NON ERANO NEPPURE DELLO STESSO NUCLEO FAMIGLIARE, EPPURE, NESSUNO INDOSSAVA LA MASCHERINA, COME DETTO DA LORO, OBBLIGATORIA !
IN QUEL MOMENTO, GLI FACCIO NOTARE CHE PURE TUTTI LORO ERANO SENZA MASCHERINA IN UN LUOGO CHIUSO, E UNO DI LORO MI DICE:
ALLORA FAMMI LA MULTA PERCHÉ SONO SENZA MASCHERINA, E MENTRE MI SFOTTEVA, TUTTO GASATO, SCHERZAVA CON I SUOI COLLEGHI, SEMPRE TUTTI SENZA MASCHERINA, COMPRESI I TRE AGENTI CHE HANNO FERMATO ME ED IL MIO AMICO.
(QUESTA E’ LA DIMOSTRAZIONE PROVATA CHE, QUANDO FAI INDOSSARE UNA SEMPLICE DIVISA CHE RAPPRESENTI LO STATO A QUALCUNO, LA MAGGIOR PARTE SI SENTONO ONNIPOTENTI !)
DOPO DI CHE, FINITO DI COMPILARE IL VERBALE, SI AVVICINA UNA DEI TRE AGENTI INIZIALI E MI CHIEDE:
HAI IL GREEN PASS ?
IO RISPONDO:
NO, PERCHÉ SONO UNA PERSONA LIBERA ! (E MI PIACEREBBE SAPERE SE LORO HANNO LA DELEGA SOGGETTIVA DEL MINISTERO DELLA SALUTE PER CHIEDERE QUESTO DOCUMENTO PERSONALE).
COSÌ SONO RITORNATI NELL’ALTRO UFFICIO RIDENDO ED HANNO COMPILATO UN ULTERIORE VERBALE.
FINITO DI SCRIVERE IL SECONDO VERBALE, TORNANO DA ME E MI CHIEDONO:
VUOI FIRMARE ? (OVVIAMENTE OMETTENDO IL MIO DIRITTO DI FARE UNA DICHIARAZIONE, PERCHE’ SULLA MASCHERINA TUTTI ERANO BRAVI, MA NESSUNO MI HA CHIESTO SE VOLEVO DICHIARARE QUALCOSE!)
E IO RISPONDO:
NO, NON FIRMO NULLA E NEGO IL CONSENSO AL TRATTAMENTO DEI MIEI DATI PERSONALI !
DOPO DI CHE, MI HANNO DATO UNA COPIA DI VERBALI, IL MIO DOCUMENTO E MI HANNO LASCIATO ANDARE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
JACOPO SCAPPINI

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 131313192843) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO

2022.02.23 – NARDON GIAMPIETRO – SPN – 131233114823

Oggetto: 2022.02.23 – NARDON GIAMPIETRO – SPN – 131233114823

DENUNCIANTE
Nome: GIAMPIETRO
Cognome: NARDON
in qualità di: PERSONA INFORMATA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:12 02 2022
luogo iniziale del fatto segnalato:MALO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:LA PERSONA E’ AUTODETERMINATA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Segnalazione:
Comune di Malo, in occasione di una visita presso abitazione di una conoscente il giorno 12 02 2022, il Sig. Alberto Pavan (autodeterminato) proferiva la parola “DITTATORE/DESPOTA” verso i Presidente del GVP-MLNV Sergio Bortotto,
Con onore e rispetto
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GIAMPIETRO NARDON

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 131233114823) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2022.02.18 – CELOT BENEDETTO – SPN – 13122819316

Oggetto: 2022.02.18 – CELOT BENEDETTO – SPN – 13122819316

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:venerdì 18 febbraio 2022 ore 16:15 / 16:30
luogo iniziale del fatto segnalato:presso GOLFETTO SRL FERRAMENTA viale della repubblica 262 Treviso
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:GOLFETTO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Fatto accaduto a TREVISO viale della repubblica 262 venerdì 18 febbraio 2022 intorno alle ore 16:15 / 16:30 presso azienda GOLFETTO SRL FERRAMENTA (partita iva italiana 0508910266).
Premetto che conosco alcune persone e/o proprietari in quanto mi sono rifornito presso di loro altre volte in precedenza.
Oggi venerdì 18 febbraio 2022 mi sono recato presso la ditta GOLFETTO SRL FERRAMENTA sita a Treviso in viale della repubblica 262 per acquistare del materiale di lavoro.
In quel momento all’interno del capannone dove svolgono attività di vendita non vi era alcun cliente. Mi avvicino al banco e in quel momento arriva un commesso (un uomo di statura medio/alta e corporatura magra) al quale chiedo un lucchetto e lui inizia immediatamente con una subdola affermazione al limite del ricatto dicendo che mi avrebbe servito se avessi indossato la mascherina. Io gli ho risposto che non la metto, allora lui mi dice che se eseguo e metto la mascherina mi serve altrimenti, indicandomi il portone di ingresso, mi dice che potevo anche andarmene. A quel punto, nella speranza che tornasse un po’ in sé e capisse che la responsabilità di una simile violazione nei miei confronti sarebbe ricaduta su di lui, gli ho posto la seguente affermazione: spero che tu sia il titolare.
A questo punto anziché riflettere mi ha minacciato di chiamare i carabinieri e io gli ho detto che per quanto mi riguardava poteva chiamarli tranquillamente. Allora lui entra in ufficio dove si trovava la proprietà e dice di chiamare i carabinieri visto che a suo dire io volevo fare lo “sbruffone”. Esce dall’ufficio una signora (apparentemente di età fra i 70 e gli 80 anni con occhiali da vista, parente o affine della proprietà), la quale decide di violare ancora di più la mia privacy e la mia libertà, chiedendomi se fossi in possesso dell’illegale strumento italiano GREEN PASS. Io rispondo di NO e allora lei dice che non posso acquistare. A questo punto faccio presente alla signora che sta violando i miei diritti e che le disposizioni italiane su questi territori sono illegali e che i carabinieri che il dipendente minacciava di voler chiamare appartengono a forze di occupazione straniera italiane e quindi anche loro sono illegali. La signora mi dice chiaramente che secondo lei io mi sono bruciato il cervello a dire queste cose in quanto lei era figlia di un maresciallo o tenente dei carabinieri; allora io le dico che visto che mi dice così glielo avrei ribadito una seconda volta quanto sostenuto in precedenza e così ho fatto. A questo punto, visto che come premesso mi ero già fornito da loro e il figlio della signora il Sig. GOLFETTO aveva ben presente chi fossi avendomi visto altre volte, con il chiaro intento pacificatore ho chiesto che potesse intervenire. Poco dopo è arrivato ed era già preparato in quanto nel frattempo un’atra donna era uscita dall’ufficio ed era andata ad avvisarlo della situazione. Gli ho chiesto espressamente se voleva servirmi oppure no e vedendolo che stava un pò tentennando gli ho detto chiaramente che avrebbe dovuto decidere liberamente visto che io sono libero di decidere senza imporre e senza che alcuno possa impormi di assumere comportamenti contro la mia volontà. Continuava a tentennare e allora gli ho ribadito una seconda volta di decidere liberamente in quanto se lui mi avesse rifiutato avrei trovato sicuramente un suo concorrente che capendo la situazione avrebbe agito senza impormi alcunché. A questo punto lui mi augurato buona fortuna, riferendosi alla ricerca di un suo concorrente che non mi imponesse alcunché; rifiutando di fatto la mia persona perché non accettavo di allinearmi alle illegali disposizione italiane.
E’ stato umiliante sentirsi ingiustamente e pubblicamente giudicato, aggiungere anche etichettato e denigrato. La condotta oltraggiosa e senza pudore tenuta nei miei confronti da tutte queste persone sopra citate, ha violato e minato nella maniera più totale e intima la mia privacy. Queste persone che con il loro comportamento presuntuoso e invadente si ritengono orgogliose e fiere di farsi paladine dell’illegalità italiana.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 13122819316) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

2022.02.15 – MEROTTO CLAUDIANA – SPN – 131226104746

Oggetto: 2022.02.15 – MEROTTO CLAUDIANA – SPN – 131226104746

DENUNCIANTE
Nome: CLAUDIANA
Cognome: MEROTTO
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:26/01/2022
luogo iniziale del fatto segnalato:DOMICILIO (RACCOMANDATA)
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:COLLEGIO PROFESSIONALE OPI

DENUNCIA QUANTO SEGUE
MINACCIA DI SOSPENSIONE PER OBBLIGO VACCINALE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
CLAUDIANA MEROTTO

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 131226104746) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2022.02.10 – CELOT BENEDETTO – SPN – 131220191951

Oggetto: 2022.02.10 – CELOT BENEDETTO – SPN – 131220191951

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:giovedì 10 febbraio 2022 ore 09:30
luogo iniziale del fatto segnalato:presso PASTICCERIA LIBERALE viale Antonio Caccianiga 61 – Maserada sul Piave ( Contea di Treviso)
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:LIBERALE MARZIA ( titolare )

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Oggi giovedì 10 febbraio 2022 mi trovavo a Maserada sul Piave (Contea di Treviso) insieme a un mio cliente M.S. per discutere di alcune cose di lavoro.
Il Sig. M.S. mi invita a prendere un caffè presso la PASTICCERIA LIBERALE situata in centro a Maserada sul Piave e io visto il rapporto lavorativo che ci lega da lunga data ho accettato l’invito.
Appena entrati (erano circa le 09:30 del mattino) ci avviciniamo al bancone e subito ci viene incontro la barista e titolare dell’attività LIBERALE MARZIA che ci saluta e chiede se siamo in possesso dell’illegale strumento italiano denominato GREEN PASS.
Nel fare queste affermazioni noto che si rivolge in particolar modo alla mia persona in quanto fa chiaramente capire di essere a conoscenza della situazione sanitaria del Sig. M.S. che in quel momento si trovava con me.
Io con la massima sincerità ho detto che non possedevo lo strumento italiano che lei mi stava richiedendo.
A questo punto la titolare pensava che io stessi scherzando e mi riprende immediatamente invitandomi a essere serio e io ho risposto, per far capire la mia posizione e determinazione, che non ero mai stato così serio prima d’ora.
A questo punto lei mi chiede come facciamo e io rispondo che se vuole farci i caffè, beviamo, paghiamo e ce ne andiamo; lei però ribatte dicendo che l’unica cosa da pagare è la multa e io immediatamente le preciso che quella va rigettata e non pagata.
La titolare replica di nuovo dicendo che loro che si sono vaccinati sono forse più stupidi degli altri che non rispettano le regole e di nuovo ancora mi chiede, con il chiaro intento di denigrarmi e farmi sentire in difetto e in colpa, come facciamo … e io le ho risposto di fare quello che voleva facendole chiaramente capire che per me sarebbe stato indifferente qualunque fosse stata la scelta che avrebbe deciso di prendere.
Allora lei aggiunge che visto che mi trovavo con il Sig. M.S., che molto probabilmente lei conosce bene, avrebbe fatto per questa volta un’eccezione e io le ho detto che facesse quello che pensa di dover fare.
Ha preparato i due caffè, ce li ha serviti al banco, abbiamo bevuto, ho pagato e ce ne siamo andati.
E’ stato umiliante sentirsi ingiustamente e pubblicamente giudicato, aggiungere anche etichettato e denigrato, tutto ciò in presenza di altre persone, con l’aggravante che alcune di queste che si trovavano nel locale mi conoscono bene proprio in funzione dell’attività lavorativa che svolgo e la condotta oltraggiosa e senza pudore tenuta nei miei confronti da LIBERALE MARZIA ha violato e minato nella maniera più totale e intima la mia privacy.
Ritengo LIBERALE MARZIA una persona che con il suo comportamento presuntuoso e invadente si ritiene fiera di farsi paladina dell’illegalità italiana.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 131220191951) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2022.02.09 – BERTI CECILIA – SPN – 131219151719

Oggetto: 2022.02.09 – BERTI CECILIA – SPN – 131219151719

DENUNCIANTE
Nome: CECILIA
Cognome: BERTI
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:07/02/2022
luogo iniziale del fatto segnalato:TELEFONATA SU NUMERO PERSONALE
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:POLIZIA DI STATO DI MANTOVA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
IL GIORNO 7 FEBBRAIO RICEVO CHIAMATA DAL SIGNORE CHE SI PRESENTA COME FUNZIONARIO DELLA POLIZIA DI STATO CHE SOLO SU MIA RICHIESTA MI DICE IL SUO NOME AGENTE BARRACO,
CHIEDENDOMI DI CONSEGNARE IL CAMION TARGATO CS 562 PJ
INTIMANDOMI ALLA CONSEGNA IMMEDIATA MINACCIANDO L’OBBLIBO ALLA CONSEGNA IN CASO CONTRARIO LORO SONO STATI AUTORIZZATI DELLA STRADALE DI VERONA DI USCIRE CON LA MACCHINA E FARE IL SEQUESTRO.
L’AGENTA BARRACO AMMETTE ANCHE DI NON CONOSCERE LA SITUAZIONE DI TALE MEZZO E DI SENTIRSI AUTORIZZATO A MINACCIARE ANCHE DI FARE UNA DENUNCIA PENALE A CARICO DI FUSINA ALBERTO RITENUTO RESPONSABILE DELLA CUSTODIA DEL MEZZO.
LA QUESTURA DI VERONA E LA POLIZIA DI MANTOVA HANNO VIOLATO ARTICOLO 2 PAG.4 DELLA CARTA DELLA NAZIONI UNITE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
CECILIA BERTI

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2022.02.10 – PENZO LUISA – SPN – 131220123820

Oggetto: 2022.02.10 – PENZO LUISA – SPN – 131220123820

DENUNCIANTE
Nome: LUISA
Cognome: PENZO
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:10/02/2022
luogo iniziale del fatto segnalato:TREVISO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:SIGNORA DEL NEGOZIO CENTERCASA CHE HA RISPOSTO AL TELEFONO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Buongiorno,
oggi ho chiamato il negozio centercasa, viale della repubblica a Treviso.
Mi ha risposto una dipendente che non si è identificata.Alla mia domanda: “volevo sapere se da voi è obbligatorio il green pass.”Lei mi ha risposto di sì.
“Grazie ,ho risposto io.Allora compro su Amazon.”
Lei ha taciuto.
Segnalo quindi al GVP che la sottoscritta è stata discriminata e non ha potuto acquistare nel proprio territorio i prodotti di cui aveva bisogno.Non dimentichiamo!
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
LUISA PENZO

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 131220123820) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2022.02.08 – MEROTTO CLAUDIANA – SPN – 131218144622

Oggetto: 2022.02.08 – MEROTTO CLAUDIANA – SPN – 131218144622

DENUNCIANTE
Nome: CLAUDIANA
Cognome: MEROTTO
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:08/02/2022
luogo iniziale del fatto segnalato:SPORTELLO UFFICIO POSTALE
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:SIBILLA S.-MATR.0035979-MARCOP. MATR.00426738

DENUNCIA QUANTO SEGUE
IN DATA ODIERNA 08.02.2022, MI SONO RECATA PRESSO L’UFFICIO POSTALE DI COL S. MARTINO,PER EFFETTUARE ILPAGAMENTO DI UN BOLLETTINO PER UNA PERSONA ANZIANA,IMPOSSIBILITATA A MUOVERSI.MI È STATA NEGATA L’OPERAZIONE ,CAUSA IL MIO RIFIUTO AD ESIBIRE IL GREEN PASS.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
CLAUDIANA MEROTTO

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 131218144622) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2022.01.01 – DAL BALCON ISABELLA – SPN – 1312179435

Oggetto: 2022.01.01 – DAL BALCON ISABELLA – SPN – 1312179435

DENUNCIANTE
Nome: ISABELLA
Cognome: DAL BALCON
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:3 FEBBRAIO 2022
luogo iniziale del fatto segnalato:UFFICIO DELLE POSTE ITALIANE DI MALO, SITO IN VIA BOLOGNA 15
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:DIRETTORE DELLE POSTE SIG. ALBERTO CAPURRO matricola n. 00160979

DENUNCIA QUANTO SEGUE
IL GIORNO 3 FEBBRAIO 2022 APPENA DOPO LE 11 DI MATTINA MI TROVAVO PRESSO LE POSTE ITALIANE UFFICIO DI MALO (VI) SITO IN VIA BOLOGNA N. 15 ED AVENDO PRESO APPUNTAMENTO TRAMITE IL SITO WWW.POSTE.IT OTTENEVO MOLTO VELOCEMENTE IL POSTO PER USUFRUIRE DEI SERVIZI DI CUI HO DIRITTO (NELLA FATTISPECIE UN PRELIEVO ED IL RITIRO DI UNA RACCOMANDATA PRESSO L’IMPIEGATA SEDUTA GUARDANDO LA FILA DI IMPIEGATI NEL SECONDO POSTO DA SINISTRA (IL PRIMO POSTO ERA VUOTO).

LA SIGNORA, DOPO AVERMI CHIESTO DI COSA HO BISOGNO, MI CHIEDEVA DI ESIBIRE IL GREEN PASS ED ALLORA IO LE REPLICAVO “ MA LEI CE L’HA L’AUTORIZZAZIONE SCRITTA DEL MINISTERO DELLA SALUTE PER RICHIEDERMI QUESTI DATI?”
LEI MI CONSEGNA UN FOGLIO NEL QUALE NON VI È CONTENUTA LA RISPOSTA, E CHIAMA IL DIRETTORE DELLE POSTE DI MALO SIG. ALBERTO CAPURRO MATRICOLA N. 00160979.
IL DIRETTORE MI CHIEDEVA A SUA VOLTA SE FOSSI IO MUNITA DI GREEN PASS ED IO REPLICAVO CON LA STESSA FORMULA “ MA LEI CE L’HA L’AUTORIZZAZIONE SCRITTA DEL MINISTERO DELLA SALUTE PER RICHIEDERMI QUESTI DATI?” A QUEL PUNTO EGLI NON MI RISPONDEVA E CHIAMAVA IMMEDIATAMENTE I CARABINIERI; APPENA DOPO IL MEDESIMO MI INTIMAVA DI USCIRE DALLE POSTE PERCHÉ SECONDO LUI NON POTEVO STARE ALL’INTERNO DELL’UFFICIO SE NON ERO IN POSSESSO DI GREEN PASS; ARRIVAVANO QUINDI IN POCHI MINUTI DUE CARABINIERI CHE NON SI SONO IDENTIFICATI PERTANTO NON NE SAPREI DIRE I NOMI; A COSTORO ENUNCIAVO CHE IL DIRETTORE NON VOLEVA DARMI I MIEI SOLDI E PERMETTERMI DI USUFRUIRE DEI SERVIZI CHE MI SONO DOVUTI.
I MEDESIMI MI INVITAVANO AD ANDARE IN CASERMA ED IO ASSERIVO CHE CI SAREI ANDATA, CAMBIANDO POI IDEA DOPO AVER AVUTO IL SUGGERIMENTO A NON FARLO DA PARTE DI UN AVVOCATO ITALIANO.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
ISABELLA DAL BALCON

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 1312179435) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

2022.02.06 – BORTOTTO SERGIO – SPN – 131217112520

Oggetto: 2022.02.06 – BORTOTTO SERGIO – SPN – 131217112520

DENUNCIANTE
Nome: SERGIO
Cognome: BORTOTTO
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:7 DICEMBRE 2021
luogo iniziale del fatto segnalato:TRIBUNALE DI TREVISO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:DOTT.FRANCESCO SARTORIO E POLIZIA DI STATO QUESTURA TREVISO – DIGOS

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Con disposizione nr.195/2021 Sige, il Presidente Francesco SARTORIO, il giudice Leonaro BIANCO, il giudice relatore Cristia Vettoruzzo, con riferimento alla sentenza del Tribunale di Treviso del 7 novembre 2017, confermata dalla Corte d’Appello di Venezia con sentenza in data 27.09.2018, irrevocabile il 4 marzo 2019, con cui veniva definito il procedimento nr.524/2014 r.g. Trib. a carico del sottoscritto e di altri, tutti prosciolti da tutti i reati loro attribuiti, ha disposto la distruzione dei supporti informatici sequestrati al MLNV e a me stesso, asserendo, come detto dalla Digos, che pur essendone gia stata disposta la restituzione, io avrei manifestato il non intetesse a rientrarne in possesso, trattandosi altresì di beni vetusti e di nessun valore commerciale.
Ciò premesso si denuncia Francesco SARTORIO per non aver accertato se l’informativa della Digos fosse supportata da una ben che minima prova circa il mio manifestato non interesse a rientrare in possesso dei beni rubati al MLNV e a me stesso.
Appare fin tropo evidente, anche dall’esito del procedimento penale instaurato dallo stesso tribunale di Treviso e dalla digos della Questura di Treviso, in cui sono stato prosciolto da ogni accusa, (non è certo che mi conforti questo risultato visto e considerato che sono tutte autorità italiane di occupazione e che agiscono in difetto assoluto di giurisdizione), che la dirigenza della digos abbia falsamente comunicato tale mio disinteresse solo per una questione di rivalsa nei miei confronti, vista l’accesa animosità palesata dal dirigente della digos di allora e di taluni altri operatori di quel settore.
Fin dall’inizio dell’inchiesta era manifesta la tendenziosità e la cattiva intenzione delle autorità italiane di ledere in qualche modo il MLNV e la sua lotta per l’autodeterminazione, colpendo anche me in particolare quale presidente del MLNV e del GVP.
Consti la palese violazione dell’art.2 paragrafo 4 della Carta delle Nazioni Unite e di tutte le altre ipotesi di reato a carico dei responsabili, chiedo la loro iscrizione a ruolo giudiziario e la restituzione dei beni sequestrati, che dovranno essere restituiti integri e riportati là dove sono stati sottratti.
WSM
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
SERGIO BORTOTTO

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 131217112520) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO

2022.02.01 – STOCCO SILVANA – SPN – 13121104634

Oggetto: 2022.02.01 – STOCCO SILVANA – SPN – 13121104634

DENUNCIANTE
Nome: SILVANA
Cognome: STOCCO
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:10/01/22
luogo iniziale del fatto segnalato:PALESTRA COMUNALE DI GORGO AL MONTICANO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:A.D.S. MONTICANO C/5 VIA GUIA,26 – 31040 GORGO AL MONTICANO MATRICOLA F.I.G.C. N. 920872

DENUNCIA QUANTO SEGUE
DALLA DATA DEL 10/01/22 MIO FIGLIO PIZZUTTO CHRISTIAN , REGOLARMENTE ISCRITTO ALLA SQUADRA DI CALCIO A 5 UNDER 15, NON PUO’ ACCEDERE AGLI ALLENAMENTI IN QUANTO SPROVVISTO DI SUPER GREEN PASS. RICORDO A TALE FEDERAZIONE CHE LA VACCINAZIONE NON E’ OBBLIGATORIA PER TALE FASCIA DI ETA’ IN QUANTO ANCORA IN VIA SPERIMENTALE.

ALTRESI’, NELLO SPECIFICO DELL’OBBLIGO VACCINALE SI SEGNALA/DENUNCIA
1) – si configura il reato di estorsione previsto dall’art.629 del Codice Penale italiano perchè il corpo di ogni essere umano è inviolabile e la salute personale non è sacrificabile a tutela della salute pubblica;
2) – Corte Costituzionale italiana, sentenza nr.308/1990: non è permesso il sacrificio della salute individuale a vantaggio di quella collettiva, ciò significa che è sempre fatto salvo il diritto individuale alla salute, anche difronte al generico interesse collettivo;
3) – Norimberga 1945: la somministrazione di farmaci contro la vlontà del soggetto, è un crimine contro l’umanità.
4) – Oviedo 2000: un trattamento sanitario può essere praticato solo se la persona interessata abbia prestato il proprio consenso LIBERO e INFORMATO.
5) – Art.32 Costituzione italiana: nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge; la legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
6) – Tribunale di Roma, Sezione 6 – Civile: nell’ordinanza nr.45986/2020 R.G. del 16.12.2020, dichiara illegittimi tutti i dcpm a partire dal 31 gennaio 2020, dichiara illegittimo tale stato di emergenza nel metodo e nel merito e dichiara dunque nullificabili tutti gli atti da essa scaturiti.

E CHE IN CONSEGUENZA DI TUTTO CIO’
Tutti gli organi e qualsiasi “autorità”, enti e società private o pubbliche, facenti parte o che agiscono in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano agiscono in difetto assoluto di giurisdizione nei Territori della Repubblica di Venezia.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.

SILVANA STOCCO

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 13121104634) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2022.01.26 – CELOT BENEDETTO – SPN – 131136183720

Oggetto: 2022.01.26 – CELOT BENEDETTO – SPN – 131136183720

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:giovedì 23 dicembre 2021 alle ore 18:56 / venerdì 7 gennaio 2022 alle ore 19:10 / venerdì 14 gennaio 2022 alle ore 11:51
luogo iniziale del fatto segnalato:VILLORBA – ricevuti messaggi sul mio cellulare, dall’ente straniero REGIONE VENETO ITALIANA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:ZAIA LUCA ( presidente della regione veneto italiana )

DENUNCIA QUANTO SEGUE
L’ente straniero “regione veneto italiana” si è impossessata del mio numero di telefono cellulare personale SENZA il mio consenso.
Premetto questo perché nonostante abbia inviato a vari enti stranieri italiani DIFFIDA ALLA CANCELLAZIONE DATI PERSONALI, mi riferisco in particolare all’ente straniero italiano “comune di Villorba” e all’ente straniero italiano “istituto comprensivo di Villorba e Povegliano”, i quali hanno ricevuto entrambi la medesima diffida in data 23 aprile 2021 mediante SPN – 121425154922, a oggi ho ricevuto ben tre messaggi, provenienti dall’ente straniero “regione veneto italiana”, i quali contenevano inviti a procedere alla vaccinazione di bambini.
Ovviamente i messaggi non sono firmati e non si riesce a risalire ad alcun numero di telefono cellulare perché tenuto nascosto, facendo comparire quale mittente solamente la dicitura “RegVeneto”. Deduco pertanto che tale iniziativa parta dal presidente di tale ente straniero.
Sequenza messaggi:
– primo sms ricevuto in data giovedì 23 dicembre 2021 alle ore 18:56
– secondo sms ricevuto in data venerdì 7 gennaio 2022 alle ore 19:10
– terzo sms ricevuto in data venerdì 14 gennaio 2022 alle ore 11:51
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 131136183720) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2022.01.24 – CELOT BENEDETTO – SPN – 13113419441

Oggetto: 2022.01.24 – CELOT BENEDETTO – SPN – 13113419441

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:13 gennaio 2022
luogo iniziale del fatto segnalato:VILLORBA – VIA GALANTI 10
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:FIOROTTO WALTER ( messo del comune italiano di Villorba )

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Il Sig. FIOROTTO WALTER messo del comune straniero italiano di Villorba, sostiene in una sua missiva di essersi recato presso la mia abitazione in data 13/01/2022 per procedere alla notifica del verbale. In realtà si è solamente limitato, a mia insaputa, ad appendere con del nastro adesivo una busta sul muro delle cassette delle lettere, la quale conteneva un invito a ritirare un verbale formulato da parte dell’istituzione straniera italiana “polizia stradale di Vicenza”, del giorno 26 ottobre 2021 numero UFF1006967.
La mattina del giorno 14/01/2022 ho contattato telefonicamente l’ufficio messi del medesimo comune italiano, ho parlo col messo FIOROTTO WALTER al quale ho riferito che NON sono cittadino italiano ma sono Cittadino Veneto di Nazionalità Veneta Autodeterminato sotto l’Egida del Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto e pertanto non mi sarei recato presso un ente e/o istituzione straniera italiana per ritirare alcunché, in quanto non ero io che richiedevo di ritirare atti e/o documenti presso enti e/o istituzioni straniere italiane, ma era lui che aveva bisogno di consegnarmi qualcosa per conto di enti e/o istituzioni straniere italiane. A questo punto gli ho detto che se aveva bisogno di recapitarmi il verbale avrei dato la mia disponibilità per fissarci un orario anche nel corso della stessa mattina di venerdì 14 gennaio 2022 affinché ritornasse sul posto dove aveva appeso quella lettera per consegnarmi quello che lui voleva e necessitava di notificarmi.
Nonostante abbia voluto dimostrargli la mia disponibilità e cordialità, lui ha rifiutato di ritornare per consegnarmi il cartaceo del verbale emesso dall’istituzione straniera italiana oggetto del presente Rigetto di Notifica.
Si nota ancora una volta l’ostilità di enti e/o istituzione e/o funzionari che operano in nome e per conto dello stato straniero italiano nei confronti di un Cittadino Veneto. Infatti nonostante il comune straniero italiano di Villorba abbia già ricevuto in passato da parte mia DIFFIDA alla cancellazione di tutti i miei dati e quelli del mio nucleo familiare proprio per il fatto che NON siamo italiani, ma siamo CITTADINI VENETI DI NAZIONALITA’ VENETA e abbia NEGATO il consenso al trattamento di tutti i nostri dati personali, questo ente continua a ignorare il nostro Diritto all’Autodeterminazione. Ribadisco ancora una volta che NON voglio più essere prigioniero delle vessazioni messe in atto dallo stato straniero italiano per mezzo di tutti i suoi enti e/o istituzioni e/o funzionari (articolo 2 paragrafo 4 Carta delle Nazioni Unite).
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 13113419441) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2022.01.24 – BERTI CECILIA – SPN – 13113415128

Oggetto: 2022.01.24 – BERTI CECILIA – SPN – 13113415128

DENUNCIANTE
Nome: CECILIA
Cognome: BERTI
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:21/01/2022
luogo iniziale del fatto segnalato:TELEFONATA SU NUMERO PERSONALE
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:ASSISTENTE POLIZIA STRADALE NEGRO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
HO RICEVUTO UNA TELEFONATA VENERDI’ DA PARTE DELL’ASSISTENTE DELLA POLIZIA STRADALE, MI RICHIEDEVA DOVE SI TROVAVA IL MEZZO SE ERA ANCORA IN NOSTRO POSSESSO, MI RIBADIVA CHE DOVEVANO FARE IL SEQUESTRO COATTIVO DEL MEZZO A NOSTRE SPESE.
NOI ABBIAMO GIA’ FATTO DUE DENUNCIE ALLA POLISIA VENETA FATTA IL 24/09/2021 SPN 12193474147 AL TRIBUNALE, 23/09/2021 SPN 121933191154 AL GIUDICE DOTT.SSA LICATA,
ABBIAMO FATTO IL RIGETTO 21/09/2021 RDN 121931152817, IL RIGETTO E’ STATO SPEDITO ANCHE PER VIA RACCOMANDATA IL 22/09/2021 AL GIUDICE DI PACE, AL TRUBUNALE E ALLA PREFETTURA.
A D’OGGI DOPO LA TELEFONATA RICEVUTA VENERDI’ DALL’ASSISTENTE NEGRO HANNO DICHIARATO CHE LORO NON DEVONO MANDARE NIENTE PER ISCRITTO. LA STRADATE E’ DA DUE ANNI CHE HANNO IL LIBRETTO, STANNO FACENDO ABUSO DI POTERE E PROPIAZIONE ADDEBBITA NEI MIEI CONFRONTI RIFIUTANDOSI DI SCRIVERMI PER VIA EMAIL COME RICHIESTO.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
CECILIA BERTI

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 13113415128) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2022.01.22 – CELOT BENEDETTO – SPN – 131132125050

Oggetto: 2022.01.22 – CELOT BENEDETTO – SPN – 131132125050

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:venerdì 21 gennaio 2022 alle ore 09:23
luogo iniziale del fatto segnalato:VILLORBA – ricevuta chiamata sul mio cellulare, da ente straniero italiano, mentre mi trovavo all’interno del Territorio del Distretto di Villorba
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:operatrice presso ente italiano ISTITUTO COMPRENSIVO DI VILLORBA E POVEGLIANO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Continuano le vessazioni e i soprusi messi in atto dagli enti stranieri italiani, in questo specifico caso trattasi ancora una volta dell’ISTITUTO COMPRENSIVO DI VILLORBA E POVEGLIANO.
Premetto che il giorno 29 marzo 2021 alle ore 09:16 avevo ricevuto una chiamata da MINELLO PAOLA, operatrice presso l’istituto sopra citato, la quale con insistenza, cercava di ottenere notizie riguardo il percorso istruttivo di nostro figlio. In quell’occasione il comportamento inopportuno, discriminatorio e atto a violare la nostra privacy, tenuto dalla MINELLO PAOLA, era stato oggetto di una denuncia alla DIVISIONE INVESTIGATIVA DELLA POLISIA NASIONALE VENETA, pubblicata in GAXETA UFICIALE e notificata via mail all’ente straniero italiano in questione, in data 31 marzo 2021 alle ore 18:03 e recante il seguente codice: SPN – 121339191349.
Successivamente in data 23 aprile 2021 alle ore 12:27 ho notificato via mail sempre al medesimo ente straniero italiano DIFFIDA ALLA CANCELLAZIONE DATI PERSONALI recante il seguente codice: SPN – 121425154922. Preciso inoltre che la medesima DIFFIDA era stata inoltrata, sempre in data 23 aprile 2021, anche al comune straniero italiano di Villorba.
Nonostante la notifica di queste SEGNALAZIONI, gli enti stranieri italiani continuano a ignorare il Nostro Diritto all’Autodeterminazione, violando di fatto la nostra privacy e infatti, ieri venerdì 21 gennaio 2022 alle ore 09:23 ho ricevuto una chiamata sempre dal medesimo ente straniero italiano ISTITUTO COMPRENSIVO DI VILLORBA E POVEGLIANO, dal seguente numero 0422 919633.
L’operatrice, con insistenza, voleva informazioni sul percorso istruttivo di nostro figlio. Ancora una volta le ho ribadito che noi NON SIAMO italiani, MA SIAMO Cittadini Veneti di Nazionalità Veneta e pertanto NON dobbiamo fornire alcuna indicazione a enti e/o istituzioni straniere italiane. Ho poi aggiunto che qualche giorno fa avevo riferito gli stessi concetti anche al sindaco del comune straniero italiano di Villorba, SOLIGO FRANCESCO.
Prima di chiudere la conversazione le ho detto che NON voglio e NON vogliamo più essere disturbati e di cancellare i nostri recapiti telefonici personali, concetto già ribadito in passato tramite l’invio della DIFFIDA ALLA CANCELLAZIONE DATI PERSONALI sopra citata, cosa che viene tuttora disattesa e ignorata con il chiaro intento discriminatorio nei confronti delle nostre persone, oltre a cercare di creare soprusi e farci intimorire ( articolo 2 paragrafo 4 della Carta delle Nazioni Unite ).
Quello che posso dire è che nostro figlio sa leggere, sa scrivere, sa fare di conto, conosce la geografia, la storia e le scienze; tutte cose che probabilmente a oggi non riuscirebbe a fare se si fosse trovato ad affrontare un percorso scolastico all’interno di un LAGER italiano che di istruttivo e formativo avrebbe solo questi due aggettivi presi singolarmente e nulla di più. Infatti l’obbligo per i bambini di attenersi a dei comportamenti a dir poco assurdi, basti pensare al distanziamento sociale e all’uso improprio e continuo di indossare una mascherina che risulta essere nociva per la respirazione in quanto fa venir meno l’ossigenazione all’apparato respiratorio, al cervello e inibendo di conseguenza il resto del corpo, risultano tutt’altro che formativi e istruttivi. A proposito della materia “storia”, preciso che mio figlio conosce benissimo gli avvenimenti accaduti, in primis il plebiscito truffa ai danni della Repubblica di Venezia e pertanto è ben consapevole del fatto di essere Cittadino Veneto di Nazionalità Veneta e che lo stato straniero italiano occupa illegalmente e militarmente i Territori della Venezia.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

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2022.01.14 – BORTOTTO SERGIO – SPN – 131124162912

Da: SERGIO BORTOTTO – sergiobortotto@mlnv.org

Oggetto: 2022.01.14 – BORTOTTO SERGIO – SPN – 131124162912


DENUNCIANTE
Nome: SERGIO
Cognome: BORTOTTO
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:01.12.2021
luogo iniziale del fatto segnalato:VILLORBA – VICOLO F.LLI ROSSELLI S.N. – SEDE DEL MLNV
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:BRUNO ANGELO MAZZILLI anche quale PRESIDENTE DEL CONSORZIO PARCO COMMERCIALE DI VILLORBA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
A fine novembre 2021, di rientro dalla degenza in ospedale, per i cui motivi sono in corso accertamenti anche a carico delle autorità sanitarie e giudiziarie italiane, ho avuto modo di riscontrare la manomissione dei lucchetti blindati alla sede del MLNV, condivisa solo parzialmente anche con il mio ufficio e l’ufficio sicurezza del CPCW.
Nella sede è stata insediata permanente la CIVIS un istituto di vigilanza privata, i cui addetti, hanno indebitamente usufruito anche delle mie e del MLNV infrastrutture e risorse.
Nonostante i ripetuti richiesti chiarimenti, soprattutto sull’impossibilità di avere la diretta responsabilità e disponibilità di molti effetti personali, del mio ufficio e dello stesso MLNV, nulla in merito è stato confutato dal personaggio oggetto di questa denuncia.
Il Presidente del CPCW ha agito in spregio delle più elementari norme di rispetto della privacy, della proprietà privata e in violazione della sede del MLNV insediando un istituto di vigilanza italiano nella sede del MLNV, forzando a sua insindacabile decisione i lucchetti di sicurezza ed esponendo effetti personali e del MLNV alla discrezione di terzi non autorizzati, lui compreso.
La condivisione degli spazi interni dell’ufficio sicurezza erano limitati ad una stanza alla quale il personaggio in questione e il consiglio di amministrazione del CPCW avevano la disponibilità un paio di volte all’anno per delle riunioni, mentre per l’attività ordinaria dell’ufficio sicurezza del CPCW si affidavano al mio ufficio per la gestione degli imprevisti e delle necessità emergenti o di routine.
Nel contempo il Presidente del CPCW ha ritirato l’auto noleggiata e affidata alla mia persona, da ben un paio di anni, pagata dal CPCW ma con i soldi del mio adeguamento di compenso, di cui avevo chiesto l’equiparazione e mai avvenuta dal 2007, anno in cui ho iniziato l’attività presso il CPCW.
La disponibilità della sede del MLNV è stata altresì inibita più volte su disposizione dello stesso Bruno Angelo Mazzilli, obbligandomi ad accedere in presenza di un addetto della Civis che ogni volta doveva telefonare allo stesso per avere l’autorizzazione al mio accesso.
Venivo nel fratttempo rassicurato anche dal MAZZILLI e da tale NALON Paolo, addetto commercialista del CPCW che avrei ripreso la mia attività con il nuovo anno, scadendo il contratto di custodia con la Civis.
Ma di tutto ciò nulla si è verificato, ritrovadomi difatto senza alcun impiego deciso da tale personaggio.
Tanto si segnala per l’iscrizione a ruolo giudiziario di Bruno Angelo Mazzilli non solo in qualità di Presidente del Consorzio Parco Commerciale di Villorba ma anche personale.
Infatti numerosi sono stati i diverbi con tale personaggio accampati contro il sottoscritto perchè Presidente del MLNV e che non lo avrebbe ulteriormente tollerato essendo un esponente del partito italiano LEGA NORD di cui più volte minacciava di parlarne con Maroni o Zaia.
Addirittura lo stesso MAZZILLI avrebbe addotto a pretesto che altri Consorziati (in particolar modo il rappresentante del p.v. PITTARELLO) non volevano la sede del MLNV nell’ambito del parco commerciale.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
In fede: SERGIO BORTOTTO

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2022.01.11 – MEROTTO DIEGO – SPN – 131121955521

Oggetto: 2022.01.11 – MEROTTO DIEGO – SPN – 131121955521

DENUNCIANTE
Nome: DIEGO
Cognome: MEROTTO
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:2007
luogo iniziale del fatto segnalato:TREVISO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:AVV.MASSIMO BETTIOL e AVV.ANTONIO RICCI

DENUNCIA QUANTO SEGUE
HO DATO INCARICO AL SIG RICCI DI TUTELARMI GIUDIZILMENTE NEI CONFRONTI DI LUU KIM KHANN IL QUALE HA ESERCITATO INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA .FACENDOMI PERDERE UNA SOMMA CONSISTENTE.
NON SONO RIUSCITI VINCERE LA CAUSA IO NON PAGO LA PARCELLA DELL AVVOCATO
PERCHE’ SONO STATI DEGLI INCAPACI
GRAZIE SALUTI NELL EVENTUALITA’ ALLEGO COPIA DELL’ATTO DELL’UDIENZA FISSATA
PER IL 30/03/2022
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
DIEGO MEROTTO

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2022.01.08 – MORI RICCARDO – SPN – 131118193043

Oggetto: 2022.01.08 – MORI RICCARDO – SPN – 131118193043

DENUNCIANTE
Nome: RICCARDO
Cognome: MORI
in qualità di: PERSONA INFORMATA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:7.01.2022 ore 17,10
luogo iniziale del fatto segnalato:OSPEDALE DI FELTRE – ULSS N1 DOLOMITI -SEDE DI FELTRE
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:REPARTO DI PNEUMOLOGIA COVID

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Ii giorno 7/01/2022 alle ore 17,10 il signor Scapin Giampietro è stato portato in ospedale con un codice 2 pronto soccorso respiratorio; dopo che gli sono stati fatti degli accertamenti è stato portato nel reparto pneumologia dove durante la notte è stato trasferito in sala rianimazione. Si chiede di indagare su quanto sta accadendo poichè gli ospedalieri hanno chiesto se il signor Scapin fosse stato ” vaccinato ” col siero sperimentale e poichè è un Membro del Direttivo del MLNV.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
RICCARDO MORI

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2021.12.24 – DE BORTOLI GIULIO – SPN – 122234145122

Oggetto: 2021.12.24 – DE BORTOLI GIULIO – SPN – 122234145122

DENUNCIANTE
Nome: GIULIO
Cognome: DE BORTOLI
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:24.12.2021
luogo iniziale del fatto segnalato:VIA LORENZAGA, 20 – ANNONE VENETO
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:Pattuglia di carabinieri

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Il car. Spiller F. ed il Mar. Botosso A. della stazione di Annone Veneto (VE), hanno notificato a mio padre un verbale redatto dal Mar. Ord. Caruzzo Marco e car. Palumbo Raimondo della stazione di Motta di Livenza (TV) in merito ad una presunta violazione delle “Misure atte a fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19”.
I carabinieri della stazione di Motta di Livenza, al momento della presunta violazione avvenuta il 10.12.2021, avevano cominciato a redigere il verbale, ma poi, volendo mostrare magnanimità, hanno detto di non voler procedere: hanno perciò redatto poi tale verbale in assenza di mio padre e fatto notificare dai loro colleghi ben 14 giorni dopo. Si precisa che mio padre aveva ordinato la colazione in piedi al banco e mentre attendeva che venisse preparata, si è girato a sfogliare un giornale su un tavolo rimanendo sempre in piedi. La barista, quando pronta, ha appoggiato la colazione su questo tavolo ed in quel momento sono entrati i carabinieri; mio padre non stava consumando la colazione.
I carabinieri della stazione di Annone Veneto, invece, si sono presentati a casa nostra per notificare il verbale. Hanno tenuto un atteggiamento arrogante e sprezzante, cercando di far pesare la loro autorità, faticando molto a scrivere le dichiarazioni di mio padre, dimostrando di non avere rispetto per l’idea altrui e, una volta che mio padre ha firmato il verbale, hanno raccolto le loro cose in fretta e furia dicendo di avere un’urgenza dopo aver ricevuto una telefonata.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GIULIO DE BORTOLI

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 122234145122) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2021.12.22 – CELOT BENEDETTO – SPN – 122232171346

Oggetto: 2021.12.22 – CELOT BENEDETTO – SPN – 122232171346

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:22 dicembre 2021
luogo iniziale del fatto segnalato:VILLORBA – VIA GALANTI 10
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:SOLIGO FRANCESCO ( SINDACO DEL COMUNE STRANIERO ITALIANO DI VILLORBA )

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In data 23 aprile 2021 ho inviato via mail al comune straniero italiano di Villorba la SPN 121425154922 del 15 aprile 2021, mediante la quale diffidavo a cancellare immediatamente i nostri dati personali, miei e di tutti i componenti del mio nucleo familiare, in quanto NON siamo italiani (articolo 15 Dichiarazione Universale dei Diritti Umani).
Il Rigetto di Notifica ( RDN – 1222171724 del 7 dicembre 2021 ) e la Segnalasione alla Polisia Nasionale Veneta ( SPN – 12221717554 del 7 dicembre 2021 ), rappresentano l’ulteriore ed ennesima conferma di ciò che siamo e delle vessazioni che, in qualità di Cittadini Veneti di Nazionalità Veneta, subiamo contro la nostra volontà da parte di istituzioni/enti/funzionari che agiscono in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano (art. 2 paragrafo 4 carta delle Nazioni Unite).
Oggi ci viene depositata, da persona sconosciuta, nella cassetta postale una lettera di convocazione a colloquio con il sindaco del comune straniero italiano di Villorba, fissata dallo stesso sindaco SOLIGO FRANCESCO, firmatario di detta convocazione, per il giorno 29 dicembre 2021 alle ore 17:00.
Si prende atto ancora una volta che gli enti italiani, per mezzo dei loro rappresentanti e/o funzionari, persistono nel continuare a vessare le nostre persone, ignorando di fatto ancora una volta il nostro diritto all’Autodeterminazione (art. 2 paragrafo 4 carta delle Nazioni Unite).
Noi NON abbiamo alcunché da dire, da discutere e ancor meno da prendere ordini da istituzioni e/o enti e/o funzionari che operano in nome e per conto dello stato straniero italiano.
Pertanto vi diffido e vi diffidiamo ancora una volta a cancellare tutti i nostri dati, NEGO e NEGHIAMO il consenso al loro utilizzo e nella maniera più assoluta vi diffido e vi diffidiamo dall’inviarci vostre comunicazioni che per nessun titolo e per nessuna ragione mi riguardano e ci riguardano.
Le vostre comunicazioni, indipendentemente dal tema che le stesse celano, sono da ritenersi vere e proprie violazioni della privacy volte a minare la tranquillità delle nostre persone (art. 2 paragrafo 4 carta delle Nazioni Unite).
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
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GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 122232171346) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2021.12.21 – PUIATTI ANNALISA – SPN – 122231113527

Oggetto: 2021.12.21 – PUIATTI ANNALISA – SPN – 122231113527

DENUNCIANTE
Nome: ANNALISA
Cognome: PUIATTI
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:21/12/2021
luogo iniziale del fatto segnalato:PONTE NELLE ALPI BELLUNO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:STUDIO GAMMA DI BINO EMILIO VIALE DOLOMITI 21 32014 PONTE NELLE ALPI BELLUNO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Ho chiesto allo studio gamma precisamente al titolare Bino Emilio il motivo per cui la fattura VENETA da me emessa non fosse stata registrata. La sua risposta è che la fatturazione VENETA non è possibile…essendo che le attività VENETE non sono riconosciute e non hanno valore per lo
stato italiano .
Sostenendo in oltre che lui avrebbe potuto segnalare all’agenzia delle entrate il tutto così per la sottoscritta ci sarebbero state sanzioni .
Dal tono di voce questa la considero una minaccia alla mia persona e attività .
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
ANNALISA PUIATTI

REPUBLICA VENETA
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GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 122231113527) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2021.12.21 – PUIATTI ANNALISA – SPN – 122231105139

Oggetto: 2021.12.21 – PUIATTI ANNALISA – SPN – 122231105139

DENUNCIANTE
Nome: ANNALISA
Cognome: PUIATTI
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:21/12/2021
luogo iniziale del fatto segnalato:TAMBRE
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:2 DONNE DIPENDENTI DELL’ULSS 3 DI BELLUNO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
2 donne dell’ulss. n.3 di Belluno si sono presentate davanti il mio negozio e hanno fotografato tutti i rigetti esposti .Nella vetrina è anche esposto il certificato di proprietà e attività veneta.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
ANNALISA PUIATTI

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 122231105139) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2021.12.14 – CELOT BENEDETTO – SPN – 122224175650

Oggetto: 2021.12.14 – CELOT BENEDETTO – SPN – 122224175650

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:lunedì 13 dicembre 2021 ore 18:20
luogo iniziale del fatto segnalato:VILLORBA – LANCENIGO parcheggio lungo via Piave ( fra via galanti e via chiesa )
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:CARABINIERI di VILLORBA pattuglia delle ore 18:00 – due carabinieri di sesso maschile – loro auto di servizio RENAULT CLIO targa -CC DK 145-

DENUNCIA QUANTO SEGUE
La sera del 13 dicembre 2021 alle ore 18:20, ho subito un’imposizione di autorità straniera italiana.
Riporto i fatti:
in località Lancenigo di Villorba, lungo via Piave, in corrispondenza dell’ingresso del parcheggio ubicato nello spazio compreso fra via galanti e via chiesa, mentre procedevo per la mia strada, mi viene intimato l’ALT da una pattuglia di carabinieri italiani, che in quel momento si trovava già ferma con i due carabinieri fuori dall’auto.
I carabinieri erano due, entrambi di sesso maschile di statura medio alta, uno indossava occhiali da vista e avevano il volto travisato da maschera, per cui complice il buio della sera non sono riuscito a cogliere con precisione altri tratti somatici.
Mi fermo, spengo l’auto e abbasso di poco il finestrino lato guida e uno dei due carabinieri mi chiede patente e carta di circolazione. A questo punto io dichiaro loro di essere Cittadino Veneto di Nazionalità Veneta Autodeterminato sotto l’Egida del MLNV e che contestavo loro il difetto assoluto di giurisdizione. Uno dei due carabinieri (quello con occhiali da vista) mi chiede cosa stessi dicendo, allora gli faccio presente che loro appartengono a una forza di occupazione straniera italiana e che di conseguenza stavano agendo in regime di incompetenza assoluta sia per territorio che per materia, aggiungendo che avrei esibito i documenti personali che mi stavano richiedendo, esponendoli dalla parte interna del finestrino in maniera che potessero visionarne i dati; dati che il carabiniere senza occhiali da vista ha provveduto a trascrivere.
Dopo aver trascritto i dati il carabiniere con gli occhiali da vista ha esclamato: questa è un’operazione di polizia apra il bagagliaio dell’auto e io immediatamente ribadisco di nuovo quanto avevo dichiarato loro poc’anzi ovvero che contestavo loro il difetto assoluto di giurisdizione e che stavano agendo in regime di incompetenza assoluta sia per territorio che per materia. A questo punto interviene il carabiniere senza occhiali da vista, il quale, con tono seccato, non lascia spazio a ulteriori dibattiti e mi dice che dovevo aprire il bagagliaio della mia autovettura in quanto il suo collega me lo aveva chiesto (art. 2 paragrafo 4 carta delle Nazioni Unite).
A questo punto io dico loro che non avendo nulla da nascondere, il bagagliaio dell’auto l’avrei aperto ma che tenessero presente quanto da me dichiarato; detto ciò sono sceso dall’auto e ho aperto il bagagliaio. Dopo qualche istante mi hanno detto che potevo richiuderlo, dicendomi testualmente “per noi apposto così”.
Nonostante avessi ribadito le mie dichiarazioni per ben due volte, come sopra riportato, hanno comunque voluto lo stesso obbligarmi a farmi aprire l’auto, che per inciso è un bene personale di mia proprietà, per effettuare una loro perquisizione anche se soltanto visiva e per pochi istanti (art. 2 paragrafo 4 carta delle Nazioni Unite).
Prima di andarmene ho chiesto se mi davano i loro dati personali, ma la risposta è stata semplicemente la seguente: “carabinieri di Villorba, pattuglia delle ore 18:00, nel caso debba fare un esposto”. A questo punto sono risalito in macchina e me ne sono andato. La loro auto era una vettura di marca RENAULT modello CLIO targata -CC DK 145-.
Mi sono sentito umiliato da questi appartenenti alla forza di occupazione straniera italiana in quanto mi hanno praticamente obbligato a essere l’oggetto di una perquisizione, messa in atto nei miei confronti, anche se visiva e per pochi attimi, chiedendomi perentoriamente di aprire il baule della mia vettura, mostrando di fatto materiale di mia proprietà che in quel momento custodivo nel bagagliaio della mia auto, che per quanto possa essere modico il valore economico dello stesso per contro il valore della mia privacy violata non ha prezzo.
Deduco inoltre che avrebbero dovuto rilasciarmi un verbale in merito al loro operato e quindi alla perquisizione, il quale avrebbe dovuto di conseguenza contemplare anche i loro cognomi e nomi, ma nulla è stato da loro prodotto e consegnatomi.
Il tutto si è svolto in un lasso di tempo di circa 10 minuti.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 122224175650) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2021.12.07 – CELOT BENEDETTO – SPN – 12221717554

Oggetto: 2021.12.07 – CELOT BENEDETTO – SPN – 12221717554

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:venerdì 3 dicembre 2021 ore 14:00
luogo iniziale del fatto segnalato:VILLORBA VIA GALANTI 10 nell’area condominiale interna del CONDOMINIO RESIDENCE GALANTI
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:FIOROTTO WALTER ( messo del comune italiano di Villorba )

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In data 23 aprile 2021 ho inviato via mail al comune italiano di Villorba la SPN 121425154922, mediante la quale diffidavo a cancellare immediatamente i nostri dati personali, miei e di tutti i componenti del mio nucleo familiare, in quanto NON siamo italiani. Oggi ci viene consegnata dal messo del comune italiano di Villorba, FIOROTTO WALTER, una lettera di convocazione presso la sede dei servizi sociali del comune italiano di Villorba, fissata dall’assistente sociale COZZA ERIETTA, firmataria di detta convocazione, per il giorno 6 dicembre alle ore 17:00.
Si prende atto che gli enti italiani, per mezzo dei loro rappresentanti e/o funzionari, persistono nel continuare a vessare le nostre persone, ignorando di fatto ancora una volta il nostro diritto all’Autodeterminazione.
Fa molto riflettere il fatto che FIOROTTO WALTER piuttosto che lasciare la comunicazione o il relativo avviso sull’apposito spazio dove sono ubicate le cassette delle lettere, abbia preferito farsi aprire da un condomino il cancello e il portoncino di ingresso del condominio, tutto questo con il chiaro intento di arrivare direttamente al mio appartamento.
Il condomino da cui si è fatto aprire i varchi condominiali, viene dallo stesso FIOROTTO identificato in una persona di sesso femminile, bella, alta e mora. Quest’ultima con il suo comportamento ha permesso a una persona sconosciuta e con il volto travisato da una maschera nera di girare indisturbato all’interno del condominio alla ricerca del mio appartamento, con il rischio di mettere a repentaglio la mia famiglia, cosa che gli è quasi riuscita tanto che mi ha atteso all’interno del condominio stesso nelle vicinanze della porta di ingresso in attesa del mio passaggio.
Preciso che nel momento in cui ho incontrato il FIOROTTO, gli ho chiesto spiegazioni sul perché si trovasse all’interno di un’area condominiale in cerca della mia persona e senza la mia autorizzazione ad entrare, visto che stava cercando me. Gli ho subito fatto presente che NON poteva e NON doveva intrufolarsi all’interno di un’area personale in cui lui non ha alcuna proprietà, ma lui certo e fiero della sua azione mi ha risposto che il comportamento da lui tenuto è legale e di fronte alla mia tenacia nel fargli capire che il suo comportamento NON è assolutamente legale e che di conseguenza NON poteva essere messo in atto, mi ha minacciato di chiamare i carabinieri italiani (art. 2 paragrafo 4 carta delle Nazioni Unite) e simultaneamente estrasse il suo telefono dalla tasca del giubbotto, stratagemma per farmi intimorire. A questo punto io gli ho detto di farlo che per me non ci sarebbe stato alcun problema. Nel momento in cui ho fatto questa affermazione, lui ha riposto il suo telefono nella tasca del giubbotto e mi ha detto che mi conosce bene, sapeva chi fossi e sapeva anche qual era il mio Governo. Allora gli ho detto: “visto che mi conosci, sai chi sono e chi è il mio Governo” dimmi chi sono e chi è il mio Governo e lui ha risposto che io sono un “venetkens” aggiungendo “fronte di liberazione”. Io gli ho ribadito ancora una volta e per più volte che sono Autodeterminato sotto l’Egida del MLNV. Poi gli ho chiesto se c’era dell’altro e lui mi ha risposto “per il momento no” dopodiché se n’è andato.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 12221717554) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2021.10.27 – ARTUSO MIRKO CRISTIAN GIOVANNI – SPN – 12203711451

Oggetto: 2021.10.27 – ARTUSO MIRKO CRISTIAN GIOVANNI – SPN – 12203711451

DENUNCIANTE
Nome: MIRKO CRISTIAN GIOVANNI
Cognome: ARTUSO
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:14 aprile 2021 ad ore 11:10 circa
luogo iniziale del fatto segnalato:V.lo Biscaro Girolamo civico n.°21
soggetti ritenuti responsabili:SCONOSCIUTI MA RICONOSCIBILI
Precisazione:sig. Melis residente in v.lo Biscaro Girolamo presso il civico n.°21 e proprietario del veicolo marca Fiat modello Punto serie 188 tg. CR 085 LC

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Il proprietario del veicolo Fiat Punto modello 188 di colore grigio tg. CR 085 LC tale sig. Melis, non conosco i dati anagrafici ma conosco la sua residenza uscendo dal proprio garage unico munito di automazione e lampeggiante urtava il veicolo di mia proprietà parcheggiato al lato opposto della carreggiata di vicolo Girolamo Biscaro adiacente al civico 21 e poi si dileguava percorrendo il senso unico in contromano.
Al fatto hanno presenziato più persone due delle quali l’autista del autocarro che scaricava gli alimenti ed un altra persona che hanno reso dichiarazioni dell’accaduto.
L’attore non si fermava per fornire soccorso agli occupanti del veicolo che aveva urtato ma dopo aver inveito contro delle persone si dileguava.
Chiedo che venga regolarmente perseguito per omissione di soccorso in quanto nell’auto urtata c’erano dei minori di due anni, daneggiamento per i danni arrecati e qualsiasi altro reato fosse ravvisabile.
Alla presente denuncia si allega modulo CAI, dichiarazione dei testimoni, foto del auto che ha creato l’incidente, e copia dei documenti dei testimoni.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
MIRKO CRISTIAN GIOVANNI ARTUSO

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 12203711451) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2021.11.11 – FURLANETTO MANUEL – SPN – 122121162850

Oggetto: 2021.11.11 – FURLANETTO MANUEL – SPN – 122121162850

DENUNCIANTE
Nome: MANUEL
Cognome: FURLANETTO
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:19/05/2021
luogo iniziale del fatto segnalato:VILLORBA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:AVVOCATO PAGOTTO CHIARA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
DENUNCIA QUANTO SEGUE
IN DATA 19/05/2021 VENIAMO CONVOCATI URGENTEMENTE, IO ED I MIEI GENITORI ANZIANI, DALL’ AVVOCATO PAGOTTO CHIARA, NOMINATO COME CUSTODE GIUDIZIARIO DAL GIUDICE DELL’ ESECUZIONE DOTT.SSA BURRA ALESSANDRA DEL TRIBUNALE DI TREVISO, PER LA CONSEGNA A MANO, PRESSO IL SUO UFFICIO LEGALE, DELL’ ESECUZIONE IMMOBILIARE N.723/2015 R.G.E. NEI CONFRONTI DEI MIEI IMMOBILI (1/3 DELLA NUDA PROPRIETA’ DOVE VIVONO I MIEI GENITORI E L’IMMOBILE DOVE SVOLGO LA MIA ATTIVITA’ VENETA, SITI RISPETTIVAMENTE IN VIA POSTIOMA 45 E 45A). L’ ESECUZIONE IMMOBILIARE E’ FRUTTO DEL PIGNORAMENTO PROMOSSO DA, FINO 2 SECURITISATION (UNICREDIT). CON L’ UNICREDIT E’ IN CORSO LA CAUSA PER USURA SUL MUTUO DEL CAPANNONE DOVE SVOLGO LA MIA ATTIVITA’. MI SONO STATI RICONOSCIUTI, DALLA PRIMA SENTENZA, I TASSI D’USURA SUL CONTO CORRENTE BANCARIO, RESTITUIENDOMI I SOLDI MALTOLTI, SENZA PERO’ I DANNI DERIVANTI DAL MALTOLTO. ORA , SICCOME L’USURA SUL MUTUO I TRIBUNALI CI PASSANO SOPRA SENZA NESSUN RICONOSCIMENTO (RICORDO CHE DALL’ AGENZIA ALLA QUALE AVEVO AFFIDATO L’ANALISI DEL MIO MUTUO, CONSTATO’ USURA GRAVE SIA SUL CONTO CORRENTE CHE SUI CONTEGGI DEGLI INTERESSI SUL MUTUO) VOGLIONO PROCEDERE ALLA VALUTAZIONE DEI MIEI IMMOBILI CON IL GEOMETRA PREPOSTO DAL TRIBUNALE, SIG. FABIO CIAN, PER EVENTUALMENTE MANDARE ALL’ASTA, SE NON TROVERO’ UN ACCORDO CON LA BANCA CHE VUOLE LA PARTE DEL MUTUO CHE MANCA, CALCOLATO CON GLI INTERESSI CONSIDERATI DAGLI ESPERTI, USURA.
CHIEDO ALLA POLISIA VENETA LA DOVUTA CONSIDERAZIONE PER QUESTA MIA DENUNCIA.
TANTO VI DOBBIAMO, IO E LA MIA FAMIGLIA.
MANUEL FURLANETTO
WSM
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
MANUEL FURLANETTO

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 122121162850) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2021.11.11 – FURLANETTO MANUEL – SPN – 122121162850

2021.10.24 – CELOT BENEDETTO – SPN – 12203475752

Oggetto: 2021.10.24 – CELOT BENEDETTO – SPN – 12203475752

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:giovedì 21 ottobre 2021 ore 13:40 circa
luogo iniziale del fatto segnalato:BAR BIANCO sito in PIAN DEL CANSIGLIO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:QUAIA MAURO titolare – due cameriere una bionda di corporatura magra, l’altra mora di corporatura robusta

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Il giorno giovedì 21 ottobre 2021 alle ore 13:40 circa entro insieme ad altre quattro persone al BAR BIANCO sito in PIAN DEL CANSIGLIO.
Appena entrato noto due cameriere dentro il banco (una bionda di corporatura magra, l’altra mora di corporatura robusta) e altre due persone in una sala adiacente che stavano consumando sedute allo stesso tavolino. Nessun altro all’interno del locale.
Ci sediamo sul tavolino attaccato alla porta di ingresso. Dopo qualche istante una delle due cameriere (una signora bionda) viene da noi e chiede se abbiamo il green pass. Essendo sprovvisti ci comunica che non può servirci e che dobbiamo andare via. Facciamo presente che così facendo sta violando un diritto, infatti vi erano persone che avevano chiesto di mangiare. Comunichiamo inoltre che quello che lei richiede è una illegale disposizione italiana e chiediamo a questo punto il suo nome proprio perché sta violando un diritto. A questo punto lei ha detto che non ce lo avrebbe dato ma avrebbe chiamato il titolare del locale. Ci ha messo in viva voce con il sig. QUAIA MAURO il quale non ha voluto sentire alcuna ragione ma ci ha invitato testualmente ad “andare fuori dai coglioni immediatamente dal locale” minacciando che avrebbe chiamato i carabinieri forestali italiani.
Siamo usciti dal locale e qualcuno di noi ha notato che fuori avevano appeso un cartello in cui richiedevano ai clienti che oltre ad esibire il green pass richiedevano anche un documento di identità italiano al fine di verificarne la veridicità.
Ora mi chiedo il perché loro pretendano di identificare con nome e cognome i clienti che accedono al locale, mentre a fronte di una violazione di diritto da loro commessa nei nostri confronti non hanno avuto il coraggio di fornire le loro generalità; infatti se fossero stati sicuri di essere nel giusto non avrebbero dovuto temere, ma evidentemente l’assunzione di responsabilità è venuta meno da parte loro una volta tolta la sfrontata arroganza con cui ci hanno obbligato a subire un atto di razzismo.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 12203475752) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2021.10.21 – PENZO LUISA – SPN – 122111182459

Oggetto: 2021.10.21 – PENZO LUISA – SPN – 122111182459

DENUNCIANTE
Nome: LUISA
Cognome: PENZO
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:21/10/2021 ore 13.40
luogo iniziale del fatto segnalato:BAR BIANCO PIAN DEL CANSIGLIO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:QUAIA MAURO (TITOL)E DUE DIPENDENTI (DONNA BIONDA MAGRA E DONNA MORA DI CORPORATURA ROBUSTA)

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Il giorno 21 /10/2021 ero con 4 amici in Pian del Cansiglio e verso le 13.40 decidiamo di fermarci a bere un caffè al BAR BIANCO. All’interno c’erano due clienti seduti ad un tavolino e noi ci siamo seduti ad un altro vicino all’entrata. Arriva la cameriera bionda e la prima cosa che ci chiede è l’illegale green italiano. Rispondiamo di non averlo e lei ci dice che dobbiamo uscire. Le rispondiamo che è tutto illegale nei Territori della Repubblica di Venezia e le chiediamo di identificarsi perché sta violando i nostri diritti.Lei risponde di non voler dare alcuna generalità e decide di chiamare al cellulare il titolare,un certo QUAIA MAURO, che ci ripete per due volte tali parole: ANDATE IMMEDIATAMENTE FUORI DAI COGLIONI.
Impossibilitati a cercare di spiegare le nostre ragioni decidiamo di uscire e notiamo all’esterno un cartello dove era scritto che il personale richiedeva ai clienti di esibire un documento di identità italiano per verificare la veridicità del green.
Non mi è chiaro perché io dovrei esibire qualcosa(oltretutto illegale)per identificarmi quando loro stessi non hanno il coraggio di fornire le loro generalità. Di certo sanno di essere in fallo e di avere un comportamento razzista.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
LUISA PENZO

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 122111182459) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2021.10.14 – MORI RICCARDO VASANTH – SPN – 122024154215

Oggetto: 2021.10.14 – MORI RICCARDO VASANTH – SPN – 122024154215

DENUNCIANTE
Nome: RICCARDO VASANTH
Cognome: MORI
in qualità di: PERSONA INFORMATA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:14/10/2021
luogo iniziale del fatto segnalato:VILLA MARGHERITA di ARCUGNANO (VI) – casa di cura privata
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:OSPEDALE SAN BORTOLO DI VICENZA ( reparto di neurologia ) – VILLA MARGHERITA DI ARCUGNANO (VI) – ELENA BORTOTTO – TOSETTO ALESSANDRO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Il Presidente del MLNV e del GVP Sergio Bortotto fino al 13 Settembre 2021 è stato ricoverato presso il reparto neurologico della struttura ospedaliera San Bortolo di Vicenza in modo del tutto improprio.
Il ricovero forzato è avvenuto perché il Presidente aveva apparentemente difficoltà nel camminare. Non abbiamo avuto l’esatta diagnosi e prognosi per oltre tre settimane di ospedalizzazione.
Abbiamo tentato di interpellare il reparto di neurologia dove il Presidente è stato ricoverato, ovvero detenuto, dal giorno 23 agosto 2021, ma ci è stato risposto in modo generico che “era in lieve miglioramento ma per questione di privacy non si può dare più informazioni”.
Qualche rara e insufficiente informazione ci è stata data dalla sorella maggiore. Abbiamo cercato di far capire sia ai familiari che all’ospedale che il Presidente Sergio Bortotto è a tutti gli effetti un Capo di Stato in quanto il MLNV agisce al pari di uno Stato, ma a nulla è servito, mentre a noi appartenenti al MLNV, in quanto tali, deve essere garantito il diritto a ricevere tutte le informazioni riguardo il nostro Presidente senza essere ostacolati in alcun modo, tantomeno presupponendo articoli di legge e decreti dello stato occupante italiano.
Abbiamo sempre scelto la via diplomatica e la legalità attenendoci al percorso previsto dalle norme del diritto internazionale, ma il governo italiano, al corrente di tutto ciò sin dal primo giorno di ospedalizzazione in cui erano presenti polizia di stato digos e carabinieri, ha esagerato: il nostro Presidente è “TENUTO IN OSTAGGIO” come da lui stesso riferitoci durante l’unica visita in ospedale che ci è stata con fatica concessa dopo molto tempo.
Il Presidente è stato portato in ospedale a Vicenza con l’inganno in quanto la famiglia aveva promesso al Presidente di non portarlo né in ospedale a Treviso né a Vicenza. Questa era quindi la sua volontà. Questo è stato il motivo per cui ha tentato di ribellarsi una volta entrato al pronto soccorso intimando di denunciare tutti i responsabili. L’ospedale ha risposto con un ricovero forzato e sottoponendo il Presidente a una pesantissima sedazione protratta per giorni. Inoltre per almeno uno o due giorni gli sono stati legati i polsi.
Il Presidente era in realtà in piena facoltà di intendere e volere ma l’ospedale, il tribunale italiano e i familiari sono riusciti comunque in una sola settimana (quando di solito le tempistiche italiane richiedono un paio di mesi) a nominare una sorella come amministratrice di sostegno.
Siamo riusciti con fatica a comunicare con il Presidente via telefono e possiamo dimostrare che egli è assolutamente presente. E’ anche vero però che in alcuni momenti la voce del Presidente era appena percettibile, dando la netta sensazione che fosse spesso sotto sedativi.
L’ospedale ha espresso dopo poco più di un paio di settimane l’intenzione di trasferirlo in una casa di cura privata dove vengono trattati soprattutto i malati mentali mentre il Presidente, come già sottolineato, era perfettamente in grado di intendere e volere, tanto che lamentava anche la scarsità del cibo.
E’ chiaro quindi che sono stati commessi atti di gravità assoluta e indegni non solo nei confronti di un Capo di Stato ma di qualsiasi Essere Umano. Sono stati violati tutti i diritti del Presidente Sergio Bortotto e tutto ciò è inammissibile.
Il Presidente è stato quindi trasferito dall’ospedale San Bortolo di Vincenza alla struttura casa di cura privata Villa Margherita di Arcugnano (VI) il giorno venerdì 17.09.2021.
Questo trasferimento è stato deciso ed effettuato dall’ospedale e familiari.
Fin dall’inizio abbiamo avuto molte difficoltà nel comunicare con il Presidente, questa struttura impedisce inoltre in modo assoluto le visite di qualsiasi persona. Sembra un carcere confermato anche dalla portineria.
Siamo comunque riusciti ad avere qualche contatto telefonico dove più volte il Presidente ha lamentato l’impossibilità di poter accedere al sito internet del MLNV o alle varie applicazioni che gli permettono di comunicare con l’esterno. Più volte ha dichiarato che la struttura sta violando i suoi diritti umani alla comunicazione e che questo non può e non deve essere. Ad uno di noi disse anche di voler fare un esposto per questa grave violazione.
Siamo stati anche costretti a portargli un altro telefono cellulare nuovo perché il suo, stranamente, non riusciva più a ricaricarsi. Stranamente ci sono stati problemi a ricaricare anche questo secondo apparecchio. Dall’infermiera del reparto ci è stato risposto che il caricabatteria era stato messo nel foro sbagliato, fingendo di credere a queste parole abbiamo spiegato chiaramente come si ricarica un telefono, ma purtroppo l’apparecchio dato al Presidente risultava sempre spento, impedendo così al Presidente di poter comunicare con l’esterno, sia con noi che con famigliari e amici.
La segreteria della struttura inoltre non risponde il fine settimana e quindi per poter parlare con il Presidente siamo stati costretti ad andare personalmente e chiedere alla portineria di metterci in contatto con lui via telefono interno. Inoltre abbiamo avuto il serio sospetto che siano stati somministrati farmaci pesanti visto che il Presidente, pur restando sempre lucido, aveva difficoltà nella dizione, infatti la sua bocca era spesso “impastata”.
L’affermazione espressa da lui stesso “MI SENTO UN OSTAGGIO” era sempre più consistente, il Presidente inoltre affermava anche lui che tutto era molto strano, disse anche di “essere bloccato” ed impossibilitato a comunicare e ad agire.
Quando gli abbiamo chiesto se ha fatto la riabilitazione e se ha notato qualcosa di strano, egli rispondeva “insomma” lasciando chiaramente capire che accadono cose poco chiare.
Affermava anche che è da disgraziati e delinquenti impedire al “paziente” di comunicare con l’esterno e ribadiva che non è ammissibile tutto ciò essendo una violazione della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo (art. 19) nonché della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (art. 10) del Consiglio d’Europa. Vogliamo inoltre sottolineare che tutto ciò che trovate nella homepage del sito www.mlnv.org ci è stato dettato dal Presidente nei rari contatti avvenuti e quindi da lui voluto.
La situazione si stava quindi aggravando di giorno in giorno e temevamo per l’incolumità del Presidente.
Noi membri del Direttivo abbiamo capito solo in seguito, verso il 12 Ottobre 2021, in una telefonata con la sorella del Presidente Elena Bortotto che il Presidente ha fatto passi da gigante e che è parzialmente autosufficiente; l’evoluzione positiva è stata confermata anche col colloquio telefonico con il reparto di riabilitazione dove hanno detto che il presidente ha cominciato a fare le scale; il presidente ora afferma egli stesso che riesce a camminare e fare le scale e che si sente incarcerato (sono oltre dieci giorni che non esce in giardino della struttura) e che a tutti gli effetti questo è anche un “SEQUESTRO DI PERSONA”. Tuttora non riesce a comunicare attraverso internet e i dati mobili altrimenti questa stessa segnalazione l’avrebbe fatta lui stesso di persona.
Noi pertanto abbiamo già pianificato a livello organizzativo sanitario il ritorno immediato del Presidente procurando già il personale sanitario compreso 2 fisioterapisti a domicilio per la prosecuzione del progetto riabilitativo con i relativi ausili ed una badante (solo inizialmente) .
Non si capisce pertanto questo rallentamento da parte dello stato italiano rappresentato dal magistrato Margerita Gastaldo ( giudice tutelare ), dalla signora Elena Bortotto : infatti il Presidente ha espresso la volontà di uscire compilando anche i documenti di autodimissioni, ma la sorella Elena, eletta dal magistrato italiano come “amministratore di sostegno”, si è opposta a tale volontà del fratello Presidente del MLNV.

in fede
Presidente F.F. PILLON ENRICO
Membro del MLNV e del Direttivo del GVP MORI RICCARDO
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
RICCARDO VASANTH MORI

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 122024154215) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2021.10.08 – BERGANTIN PAOLO – SPN – 122018163011

Oggetto: 2021.10.08 – BERGANTIN PAOLO – SPN – 122018163011

DENUNCIANTE
Nome: PAOLO
Cognome: BERGANTIN
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:10/09/2021
luogo iniziale del fatto segnalato:VICENZA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:PAOLO A…..I RESPONSABILE CONTABILITA’ DELLA DITTA CITATA NEI FATTI

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In quanto titolare della Ditta Veneta “ALIMENTARI LE BONTA’ ” sita a Vicenza in Strada di Bertesina 504 – Vicenza, avevo informato l’agente che mi segue a negozio e collaboratore della ditta S….i s.p.a che avrei la necessità di ricevere le fatture a me emesse come ditta VENETA.
l’agente Paolo gentilmente mi ha dato la sua e-mail, dicendo che l’avrebbe inviata a chi di competenza. Dopo un pò di tempo l’agente Paolo C…i mi riferisce che per avere una risposta avrei dovuto contattare il sig. Paolo A…..i che si occupa della contabilità della ditta S….i s.p.a. con sedi in via B…..i 1, R….o (..) e Viale A..a .., O…….i (..). Dopo vari tentativi, il giorno 29 settembre alle ore 16,15 sono riuscito a parlare con questa persona. Subito dopo essermi presentato, sono stato attaccato da questo chiamiamolo signore Paolo A…..i che oltre a dire che sto dicendo sciocchezze e che non ha tempo da perdere mi rideva in faccia in un modo proprio antipatico. Io ho provato a dirgli che forse crede di sapere ma in realtà non conosce l’esistenza del nostro MLNV e GOVERNO VENETO PROVVISORIO ma non c’è stato verso di farlo ragionare ed oltre a sentirsi un sapiente, ridermi in faccia e farmi sentire fuori luogo mi ha addirittura detto che devo lasciare perdere altrimenti avrebbe voluto vedere cosa sarebbe successo se chiamava la Polizia Postale, ha detto che siamo in Italia e quello che dicevo non corrisponde a realtà. Ho comunque replicato che si sbaglia e che se voleva poteva tranquillamente chiamare la Polizia che ha citato e successivamente mi ha liquidato dicendo che ha perso fin troppo tempo e che ha cose più importanti da fare. Alla luce di quanto descritto chiedo che questa persona sapiente venga iscritta a ruolo giudiziario e poi vediamo se tratta ancora così male le persone senza nemmeno conoscerle e se deride ancora il nostro Movimento senza avere un minimo di informazioni.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
PAOLO BERGANTIN

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 122018163011) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2021.09.26 – BECCATI ALESSANDRO – SPN – 12193719420

Oggetto: – 2021.09.26 – BECCATI ALESSANDRO – SPN – 12193719420

DENUNCIANTE
Nome: ALESSANDRO
Cognome: BECCATI
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:26/09/2021
luogo iniziale del fatto segnalato:SAN ZENONE DEGLI EZZELINI
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:PROPAGANDA POLITICA DI LEGA NORD LIGA VENETA SALVINI

DENUNCIA QUANTO SEGUE
IL SOGGETTO TOMMASI ALAIN NATO NER 1992 CONSIGLIERE COMUNALE STUDI SI SCIENZE POLITICHE NON HA PRESENTATO NESSUN TESSERINO FORNENDO SOLO A VOCE IL SUO NOME E COGNOME , SOSTAVA CON UN GAZEBO ASSIEME AD ALTRE 2 PERSONE O COLLABORATORI SPONSORIZZATO DA LIGA SALVINI PROPONENDO DI FIRMARE UN REFERENDUM INGANNANDO I CITTADINI VENETI AD ADERIRE A REFERENDUM POLITICO DELLO STATO ITALIANO OCCUPANTE NEL TERRITORIO DELLA REPUBBLICA DELLA SERENISSIMA . I VENETI NON SONO ITALIANI E PER TANTO NON DEVONO ESSERE SOGGIOGATI DALLO STATO ITALIANO OCCUPANTE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
ALESSANDRO BECCATI

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 12193719420) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2021.10.05 – PENZO LUISA – SPN – 122015153918

Oggetto: 2021.10.05 – PENZO LUISA – SPN – 122015153918

DENUNCIANTE
Nome: LUISA
Cognome: PENZO
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:05/10/2021
luogo iniziale del fatto segnalato:TREVISO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:FAMIGLIA ED DAHRAOUI

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Buongiorno,
a seguito delle segnalazioni
SPN 111935234710 (25/09/2020)
SPN 112017123744 (07/10/2020)
SPN 11223321203 (24/12/2020)
SPN 121729235146(20/07/2021)
sono a comunicare che a tutt’oggi persiste l’occupazione abusiva della mia proprietà sita in via Capidistria 17 Treviso da parte della famiglia ed dahraoui che avrebbe dovuto lasciare libero la suddetta proprietà il mese di luglio 2020!
Distinti saluti
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
LUISA PENZO

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 122015153918) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2021.10.05 – CELOT BENEDETTO – SPN – 12201591517

Oggetto: 2021.10.05 – CELOT BENEDETTO – SPN – 12201591517

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:lunedì 4 ottobre 2021 ore 07:40 circa
luogo iniziale del fatto segnalato:PANIFICIO SUPPRESSA SPECIALITA’ PUGLIESI di via nazionale 10 a Susegana
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:ADDETTA ALLA VENDITA DEL PANIFICIO SUPPRESSA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Ieri lunedì 4 ottobre 2021 alle ore 07:40 circa mi reco al negozio PANIFICIO SUPPRESSA SPECIALITA’ PUGLIESI di via nazionale 10 a Susegana, per acquistare del cibo.
Appena entrato e in assenza di altri clienti all’interno del negozio, vengo subito ripreso dall’addetta alla vendita ( una signora con capelli ricci / mossi di colore scuro e occhiali ) perché non indosso la maschera.
Mi fermo all’interno del negozio in corrispondenza della porta di ingresso e le ordino quello di cui ho bisogno. Poco dopo entra in negozio un uomo mascherato. A questo punto lei smette di preparare il mio ordine si dirige verso di me, apre la porta del negozio e mi butta letteralmente fuori dal negozio, tutto questo indipendente dal fatto di rispettare il libero arbitrio, le idee, le volontà e non per ultima la salute di una persona in quanto è oramai risaputo che la maschera impedisce la corretta ossigenazione fisica di una persona.
Mi sono sentito umiliato e denigrato, vittima di un grave atto di razzismo messo in atto nei miei confronti solo per il fatto che voglio semplicemente respirare liberamente; tutto questo davanti alla persona appena entrata in negozio il quale non aveva sollevato alcuna eccezione in merito alla mia presenza senza maschera.
Da tenere presente che se la coscienza dell’addetta alla vendita fosse stata coerente, avrebbe dovuto rifiutarsi di servirmi e quindi rifiutarsi di vendermi i loro prodotti; invece il suo istinto di lucro e il suo obiettivo di fare cassa, ha prevalso anche sulla logica razionalità di non poter imporre alcunché a chiunque.
L’addetta alla vendita mi ha trattato come se fossi un untore, ma nel momento dell’incasso non ha dimostrato alcuna paura o riluttanza a prendere in mano i soldi che le ho dato.
Chiedo che la Giustizia Veneta faccia il suo corso e chiedo il risarcimento per il danno morale subito.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

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2021.10.04 – BERGANTIN PAOLO – SPN – 12201473248

Oggetto: 2021.10.04 – BERGANTIN PAOLO – SPN – 12201473248

DENUNCIANTE
Nome: PAOLO
Cognome: BERGANTIN
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:18/09/2021
luogo iniziale del fatto segnalato:VICENZA
soggetti ritenuti responsabili:SCONOSCIUTI MA RICONOSCIBILI
Precisazione:DITTA TREVISAN SRL VIA G. GALILEI, 5 MALO (VICENZA)

DENUNCIA QUANTO SEGUE
In quanto titolare della ditta VENETA “ALIMENTARI LE BONTA'” ho informato l’agente di nome Stefano collaboratore di una ditta nostra fornitrice, denominata Trevisan srl sita in via G. Galilei, 5 a Malo (Vicenza) che d’ora in poi avrebbero dovuto fornirci i prodotti emettendo fattura Veneta e non più Italiana. L’agente mi ha dato la sua e-mail info@trevisan-srl.eu alla quale scrivere e dicendo che non sarebbe dipeso da lui e che avrebbe girato la mia e-mail a chi di competenza.
Tale e-mail è stata da me inviata il 18 settembre ore 17,49.
Qualche giorno dopo, l’agente Stefano mi riferisce che il loro commercialista non è intenzionato
a procedere facendo fatture Venete…lasciando intuire che il loro commercialista insinua che non sarebbero da fare perché irregolari.
Alla mia domanda a Stefano, di potere parlare con il commercialista, Stefano mi risponde che non può dirmi chi è il commercialista, e che gli era stato detto di non dirlo perché non ne vuole parlare e sembra non voglia avere a che fare con noi. Successivamente ho inviato un’altra e-mail alla ditta Trevisan trevisan-srl@libero.it e per conoscenza a Stefano info@trevisan-srl.eu allegando anche documentazione chiara dove si evidenzia la nostra legittimità e il corretto percorso del nostro MOVIMENTO LIBERAZIONE NAZIONALE VENETO e GOVERNO VENETO PROVVISORIO. Nonostante ciò, Stefano mi riferiva che il loro commercialista ha espressamente detto che le fatture Venete non intende emetterle. Il nostro Vice Presidente Renzo De Marchi a quel punto il 29/09/2021 ha contattato la ditta Trevisan srl con l’intento di parlare con il titolare e di risolvere la cosa, ma anche questa iniziativa non è stata accolta. A questo punto credo sia più che giusta e legittima questa segnalazione alla Polizia Veneta, e chiedo che a momento opportuno venga considerato il mio danno subito a causa dei responsabili.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
PAOLO BERGANTIN

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MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 12201473248) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2021.09.24 – CELOT BENEDETTO – SPN – 12193416451

Oggetto: 2021.09.24 – CELOT BENEDETTO – SPN – 12193416451

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:venerdì 24 settembre 2021 ore 12:15
luogo iniziale del fatto segnalato:presso LATTERIA SANT’ANDREA SOCIETA’ AGRICOLA COOPERATIVA – VIA UDINE, 2 – LANCENIGO DI VILLORBA (CONTEA DI TREVISO)
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:ADDETTA ALLA VENDITA DELLA LATTERIA SANT’ANDREA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Oggi venerdì 24 settembre 2021 alle ore 12:15 mi reco al negozio LATTERIA SANT’ANDREA per acquistare del cibo.
Appena entrato e in presenza di altri clienti all’interno del negozio, vengo subito ripreso dall’addetta alla vendita perché non indosso la maschera.
Premetto che in precedenza avevo già avvisato, sempre la stessa addetta alla vendita, dell’illegalità delle disposizioni italiane all’interno dei Territori della Repubblica Veneta.
Mi fermo all’interno del negozio in corrispondenza della porta di ingresso. A questo punto lei mi invita a uscire dal negozio dicendomi che mi avrebbe servito ma avrei dovuto rimanere fuori, sostenendo, cito testualmente, che “a casa mia io posso fare quello che voglio ma a casa sua decide lei”; tutto questo indipendente dal fatto di rispettare il libero arbitrio, le idee, le volontà e le fondate motivazioni di una persona.
Mi sono sentito umiliato e denigrato, vittima di un grave atto di razzismo messo in atto nei miei confronti proprio per il fatto che sostengo che le disposizioni italiane sono illegali e pertanto non accetto l’utilizzo degli illegali presidi sanitari italiani; tutto questo davanti ad altre persone presenti all’interno del negozio.
Da tenere presente che se la coscienza dell’addetta alla vendita fosse stata coerente, avrebbe dovuto rifiutarsi di servirmi e quindi rifiutarsi di vendermi i loro prodotti; invece il suo istinto di lucro e il suo obiettivo di fare cassa, ha prevalso anche sulla logica razionalità di non poter imporre alcunché a chiunque.
Chiedo che la Giustizia Veneta faccia il suo corso e chiedo il risarcimento per il danno morale subito.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 12193416451) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

2021.09.24 – Berti CECILIA – SPN – 12193474147

2021.09.23 – BERTI CECILIA – SPN – 121933191154

Oggetto: 2021.09.23 – BERTI CECILIA – SPN – 121933191154

DENUNCIANTE
Nome: CECILIA
Cognome: BERTI
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:16/06/2021
luogo iniziale del fatto segnalato:TRIBUNALE DI VERONA
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:GIUDICE DI PACE DOTT.SSA VALERIA LICATA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
NOI ABBIAMO AVUTO UNA NOTIFICA IL 30/4/2019 PER DELLE MULTE A CARICO DEL MIO MEZZP TARGATO CS562PJ.
ABBIAMO FATTO RICORSO AL GIUDICE DI PACE IL 19/11/2020 PER LA SCONFISCA DEL MEZZON’ PROTOCOLLO 5158/2019-14483577.
L’UDIENZA E’ STATA FATTA IL 22/03/2021 DOVE APPRESO CHE IL MIO MEZZO ERA GIA’ STATO CONFISCATO IL 03/11/2020, IO INTANTO AVEVO GIA’ PAGATO LE MULTE AVVISANDO PER VIA PEC LE RICEVUTE DI PAGAMENTO ALLLA PREFETURA.
L’ORDINANZA E’ STATA FATTA 347 GIORNI DOPO LA PRIMA NOTIFICA.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
CECILIA BERTI

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2021.09.22 – CAVALLIN SILVIA – SPN – 12193216107

Oggetto: 2021.09.22 – CAVALLIN SILVIA – SPN – 12193216107

DENUNCIANTE
Nome: SILVIA
Cognome: CAVALLIN
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:14 settmebre 2021
luogo iniziale del fatto segnalato:AZIENDA ULSS N. 2 MARCA TREVIGIANA – VIA SANT’AMBROGIO DI FIERA, 37 – 31100 TREVISO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:BENAZZI FRANCESCO – SPAMPINATO FILIPPO – SCARNATO CRISTINA – GROSSI SAMANTA – CAMPANA ANNAMARIA – CANOVA GIUSEPPE

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Mi riferisco al RDN – 12193216351.
Non ho accettato l’imposizione di una illegale casella PEC italiana e per questo motivo mi hanno dapprima discriminata e infine umiliata lincenziandomi.
Chiedo alla Giustizia Veneta di fare il suo corso affinché catturi tutti i responsabili, i quali dovranno risarcirmi per quanto ho dovuto subire.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
SILVIA CAVALLIN

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 12193216107) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO GOVERNO VENETO PROVISORIO

2021.09.13 – SUSANETTO MONICA – SPN – 121923201122

Oggetto: 2021.09.13 – SUSANETTO MONICA – SPN – 121923201122

DENUNCIANTE
Nome: MONICA
Cognome: SUSANETTO
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:13/09/2021
luogo iniziale del fatto segnalato:PIEVE DI SOLIGO – VIA CAPOVILLA 121
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:ASSESORE URBANISTICA/EDILIZIA PRIVATA CON LA POLIZIA LOCALE

DENUNCIA QUANTO SEGUE
VERSO LE 16.30 IN PROSSIMITA’ DELLA NOSTRA PROPRIETA’ (MIA E DI MIA SORELLA PAOLA), DOVE ALL’INGRESSO E’ ESPOSTO IL CARTELLO CON LA DICHIARAZIONE DELLA NOSTRA APPARTENENZA AL POPOLO VENETO CON IL MOVIMENTO DI LIBERAZIONE, E’ GIUNTA LA POLIZIA LOCALE CON L’ASSESORE PER CONTROLLARE COSA ACCADEVA ALL’INTERNO DELLA NOSTRA PROPRIETA’. NON AVVENDO AVUTO IL CORAGGIO DI PROSEGUIRE OLTRE L’ENTRATA, SI SONO RECATI DAI VICINI PER CONTROLLARE CON PIU’ FACILITA’.
ALLE 16.45 HANNO CONTATTATO LA DITTA TELEFONICAMENTE PER AVERE INFORMAZIONI. IL TITOLARE DOPO AVER ASCOLTATO LE RICHIESTE RIMASE PERPLESSO, PASSANDO COSI’ LA TELEFONATA A MIA MADRE, LA QUALE HA RIBADITO CHE SIAMO SOGGETTI IN AUTODETERMINAZIONE E LORO ERANO STATI IN PROPRIETA’ PRIVATA (VALLICANDO DI QUALCHE METRO IL CONFINE), FACENDO COSI’ UN ABUSO DI DOMICILIO. LORO HANNO MINACCIATO DI DENUNCIARLA PERCHE’ DICHIARAVA IL FALSO (PERCHE’ LORO ERANO TRA IL CONFINE E LA STRADA), INOLTRE, LEI LE HA FATTO NOTARE CHE ANCHE LA STRADA PRINCIPALE E’ UN BENE DEL POPOLO VENETO E LORO ERANO IN DIFETTO DI GIURISDIZIONE. LORO RIDENDO HANNO TERMINATO LA CONVERSAZIONE.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
MONICA SUSANETTO

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 121923201122) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

2021.09.12 – BASSAN GIOVANNI – SPN – 121922211628

Oggetto: 2021.09.12 – BASSAN GIOVANNI – SPN – 121922211628

DENUNCIANTE
Nome: GIOVANNI
Cognome: BASSAN
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:23/08/2021
luogo iniziale del fatto segnalato:OSPEDALE SAN BORTOLO DI VICENZA
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:OPERATORI SANITARI, AGENTI DI POLIZIA, VIGILI URBANI, CARABINIERI, DIGOS, GUARDIE GIURATE, QUESTORE CAPO.

DENUNCIA QUANTO SEGUE
SPN – Segnalazione Polizia Nazionale 12/09/2021
Fatti che hanno portato il Presidente del MLNV-GVP Sergio Bortotto a essere ricoverato presso l’ospedale San Bortolo di Vicenza.
Sergio Bortotto è il Presidente del MLNV-GVP www.mlnv.org , viveva solo nel Distretto di
Villorba, Contea di Treviso, ultimamente limitato nelle necessità giornaliere ma circondato da un
gruppo di amici volontari autodeterminati nel MLNV-GVP che si alternavano giornalmente a fargli compagnia. Avvisato i suoi famigliari residenti in altra Contea di Vicenza, si presentavano ad assistere il fratello Sergio, le sorelle ORNELLA, ELENA e mamma ROSETTA nella giornata di sabato 21 e domenica 22 agosto, provvedendo nelle faccende domestiche. Sergio visto l’aiuto dei suoi famigliari che non vedeva da tempo ha accettato volentieri la loro visita. Il lunedì successivo 23 agosto i famigliari comunicavano al fratello Sergio che per meglio dagli
assistenza avevano l’intenzione di portarlo a casa della sorella Ornella, la quale aveva un alloggio adeguato per poterlo ospitare un periodo. Sergio perplesso e dubbioso di questa decisione non pote opporsi, nella stessa mattinata viene prelevato dalla sorella Ornella e portato a Vicenza. Martedì 24 mi presento presso il negozio di panetteria gestito dall’Ornella Bortotto, presente anche la Cernide di Longare la quale doveva consegnare all’Ornella una borsa di indumenti lavati da restituire a Sergio. Acquisto il pane, consegniamo la borsa di indumenti e chiedo informazioni del fratello Sergio, mi conferma che ha trovato opportuno ricoverarlo presso il San Bortolo di Vicenza per essere meglio assistito e per eseguire ulteriori esami diagnostici. Abbiamo salutato e ci siamo allontanati.
Poco lontano abita ROSETTA, la mamma di Sergio. Suono il campanello, in breve mi viene
incontro la signora ROSETTA e l’altro suo figlio con la moglie, chiesi a loro notizie di Sergio. Mi
hanno confermato che Sergio sta bene all’ospedale è seguito dai medici che gli potranno fare ulteriori accertamenti.
Tutti noi del MLNV-GVP preoccupati della salute del nostro Presidente, abbiamo deciso di presentarci tutti presso il San Bortolo privi di mascherina, per poter vedere di persona il nostro Presidente Sergio Bortotto.
Ci troviamo alle ore 20:00 circa una decina di amici presso il San Bortolo e tutti assieme siamo
entrati dall’accesso principale di via Ridolfi. In portineria abbiamo chiesto di poter far visita al
Presidente Sergio e ci è stato negato, abbiamo chiesto di parlare con il medico di reparto e ci hanno invitato di attendere, nel fra-tempo sono arrivate due auto della POLIZIA denominata SQUADRA VOLANTE PASUBIO, 1°) targa M3916 Seat Ibiza; 2°) targa M3350 Seat Leon; 3°) un’auto della POLIZIA LOCALE targa YA358AP – Vicenza 6 – Alfa Giulietta; 4°) un’auto dei CARABINIERI targa CCDG180 Fiat Bravo. Il capo squadra della Polizia ci ordinava di uscire
perché dopo le 21:00 le visite non erano concesse. Il vice-presidente Renzo insiste di parlare con il medico responsabile, dopo un po di insistenza arriva la direttrice Generale del San Bortolo ROMINA CAZZARO, insiste a dire che non è possibile far visita al nostro Presidente Sergio le
regole dell’ospedale vanno rispettate e Lei ha 800 malati da gestire e il nostro Presidente viene
trattato come tutti gli altri, Renzo dopo una lunga trattativa ci dice che solo l’indomani alle ore
09:00 sarebbe stato possibile accedere nel reparto neurologia con la presenza del medico di reparto Dr. FRANCESCO PERINI. Allora decidiamo di restare tutta la notte fino alle nove del giorno successivo.
Nel fra-tempo le forze armate di occupazione italiane, in divisa, con il fare minaccioso, ci hanno costretto a dichiarare le nostre generalità, alla nostra richiesta di conoscere anche noi i loro dati anagrafici, hanno risposto che si presentavano dopo che ci hanno identificato tutti noi. In conclusione, non hanno mantenuto la parola, solo il capo della POLIZIA si è presentato come squadra VOLANTE PASUBIO. Ma se le forze dell’ordine nell’adempiere il proprio dovere è fare rispettare la legalità, alla richiesta di conoscere le loro generalità perché non si presentano? Mi chiedo: cosa hanno da nascondere? Chi non ha nulla da nascondere non ha nessun timore dichiarare le proprie generalità!
Di seguito descrivo i militari in divisa presenti: 1°) Il capo squadra della POLIZIA che si è
presentato come capo squadra “VOLANTE PASUBIO”, matricola 25155, un uomo di mezza età, portava la mascherina nera che copriva anche il naso, robusto e l’unico con divisa antisommossa; 2°) uomo in divisa estiva della POLIZIA, di aspetto giovanile, capelli scuri, con mascherina bianca sopra il naso, statura media; 3°) uomo in divisa
estiva della POLIZIA, statura medio alta, con mascherina nera che copriva anche il naso; 4°) donna in divisa estiva della POLIZIA, di bassa statura, con mascherina che copriva anche il naso, con cartellina la quale ha registrato i nostri nominativi; 5°) agente donna della POLIZIA LOCALE,
media statura con occhiali da vista, portava mascherina nera che copriva anche il naso, orologio al polso sinistro; 6°) agente uomo in divisa estiva della POLIZIA LOCALE, aspetto giovanile, media statura, portava mascherina nera sopra il naso; 7°) agente maschio in divisa estiva dell’arma dei CARABINIERI, alto di statura, di aspetto giovanile, portava mascherina nera sopra il naso; 8°) agente maschio, in divisa estiva dell’arma dei CARABINIERI, di aspetto alto di mezza età, portava la mascherina nera sopra il naso; 9°) Agente maschio in borghese dichiaratosi responsabile della sicurezza all’interno del San Bortolo facente parte della POLIZIA, di aspetto mezza età, capelli brizzolati, statura medio alta, portava la mascherina azzurra sopra il naso, camicia e pantalone nero, scarpe nere con suola bianca; 10°) Agente maschio in borghese della DIGOS, aspetto di mezza età, statura media, indossava una polo marrone con bordo colletto, azzurro, pantaloni neri, portava mascherina azzurra sopra il naso; 11°) agente maschio in borghese, della DIGOS, di aspetto giovanile, statura media, portava la mascherina azzurra sopra il naso, indossava polo e pantaloni azzurri; 12°) agente maschio in divisa GUARDIA GIURATA, di aspetto robusto, statura medio alta, portava la mascherina, nera sopra il naso.
Quando ci è stato detto che si poteva vedere il nostro Presidente al mattino successivo alle ore nove in presenza del medico di reparto dr. FRANCESCO PERINI, abbiamo confermato che restavamo ad attendere tutta la notte. Alle ore 22:30 circa arriva il Commissario capo di Polizia di Stato italiano dr. RAIMONDO MARTORANO e OLGA PRETTO commissario capo immigrazione, ci hanno chiesto di restare all’interno dell’ospedale, massimo tre persone e gli altri spostarsi fuori dell’ospedale, abbiamo chiesto il motivo, hanno risposto che dovevano occupare troppo personale di guardia per la motte se restavamo tutti in portineria. Abbiamo risposto che il problema non ci riguarda e se ci fanno vedere il nostro Presidente Sergio Bortotto in questo momento, poi si andava tutti a casa. Siamo rimasti in portineria fino al giorno successivo. Al mattino di giovedì 26 agosto alle ore 08:30 circa arriva FLAVIO TOSI referente della sanità della regione, accompagnato dalla dott.ssa MARIA GIUSEPPINA BONAVINA direttore generale del San Bortolo, dott.ssa ROMINA CAZZARO e FRANCESCO PERINI responsabile del reparto di Neurologia. Si è discusso della modalità della visita presso il reparto di degenza del Presidente Sergio Bortotto. Alle 09:00 sono salito in reparto di neurologia del terzo piano assieme al Vice-Presidente Renzo De Marchi. Il Presidente Sergio Bortotto era disteso immobile con occhi parzialmente aperti che fissavano il vuoto, sembrava avesse tutta la muscolatura completamente paralizzata, compreso il viso impossibilitato a muovere le labbra e la testa, gli occhi esprimevano un’espressione di rassegnazione, aveva due cannule nelle narici, ho fissato il dott. PERINI FRANCESCO lui si è girato immediatamente per non guardarmi. Siamo usciti per recarci in altra stanza d’ufficio per discutere.
Abbiamo detto che avremmo chiesto il consenso dei famigliari per portarlo in altra struttura di
nostra fiducia. La dott.ssa Bonavina ha deciso che deve rimanere in reparto per ulteriori analisi e che in breve si decideva di nominare un amministratore di sostegno. Non siamo stati assolutamente soddisfatti di quanto avevano già deciso e ci siamo allontanati. Si chiedeva per un buon quieto vivere alle autorità italiane a informare quotidianamente il Vice-Presidente del MLNV-GVP Renzo De Marchi di essere aggiornato del stato di salute del nostro Presidente Sergio Bortotto e di permetterci di fargli visita giornalmente, se ci fosse permesso questo renderà Onore a tutto l’operato ospedaliero del San Bortolo di Vicenza, a fine degenza lo stesso Presidente Sergio Bortotto terrà sicuramente in considerazione quanto state ben facendo e per questo tutti gli operatori sanitari acquisiranno il giusto Prestigio.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
GIOVANNI BASSAN

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 121922211628) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2021.09.07 – DE BASTIANI ALEX – SPN – 121917133230

Oggetto: 2021.09.07 – DE BASTIANI ALEX – SPN – 121917133230

DENUNCIANTE
Nome: ALEX
Cognome: DE BASTIANI
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:02/09/2021
luogo iniziale del fatto segnalato:BELLUNO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:Roberto Rossetti

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Il comandante della polizia locale di Belluno Roberto Rossetti, mi inviava la e-mail di seguito riportata al ricevimento di rigetto di notifica di multa per mancato pagamento di parcheggio.

testo e-mail

Buon giorno sig. De Bastiani,
gli scritti presentati contro il verbale di violazione in oggetto indicato sono irricevibili ed inidonei a produrre effetti giuridici.
E’ possibile effettaure il ricorso contro il verbale del codice della strada presentandolo al Prefetto o al Giudice di Pace di Belluno, seguendo le indicazioni riportate sul verbale stesso.
Cordiali saluti.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
ALEX DE BASTIANI

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 121917133230) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2021.08.30 – ZANON PAOLA – SPN – 121840165711

Oggetto: 2021.08.30 – ZANON PAOLA – SPN – 121840165711

DENUNCIANTE
Nome: PAOLA
Cognome: ZANON
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:29/08/2021
luogo iniziale del fatto segnalato:PASTICCERIA, GELATERIA, VIA VICENZA, 57, CAMISANO VICENTINO
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:GIOVANNI GARDELLIN

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Segnalazione dell’illegale comportamento del Sig. GARDELLIN GIOVANNI, titolare della PASTICCERIA, GELATERIA & C. snc, Via Vicenza, n. 57, – 36043 Camisano Vicentino.
In data 29/08/2021 alle ore 09:30 circa, mi reco con un’amica presso la pasticceria, gelateria di GARDELLIN GIOVANNI, dopo aver degustato all’esterno le specialità della casa, mi sono recata all’interno presso la cassa per pagare, il sig. GIOVANNI GARDELLIN, mi riconosce e mi rimprovera riguardo l’ultima volta che mi ha servito all’interno del locale. Di seguito spiego l’accaduto: ero in compagnia della mia amica Paola Santagiuliana, mentre si consumava il cibo non era obbligo di portare la mascherina, ma alla fine della consumazione mi obbligava ad alzare la mascherina anche da seduta al tavolo, noi non eravamo d’accordo e c’è stato una contestazione a voce sostenuta alla presenza di altri clienti all’interno del locale. Oggi 29/08/2021 nell’avermi riconosciuta, mi ricorda il precedente fatto, ritornando nuovamente a gridare richiamando l’attenzione delle persone presenti. Invito il sig. GIOVANNI GARDELLIN di controllare il suo comportamento aggressivo e di rispettare la propria clientela e di mantenere il ruolo di titolare di Pasticceria.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
PAOLA ZANON

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2021.08.26 – PENZO LUISA – SPN – 121836112926

Oggetto: 2021.08.26 – PENZO LUISA – SPN – 121836112926

DENUNCIANTE
Nome: LUISA
Cognome: PENZO
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:26/08/21
luogo iniziale del fatto segnalato:VICENZA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:MADRE E SORELLE DEL PRESIDENTE SERGIO BORTOTTO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
A seguito delle segnalazioni SPN 121835231551 del 25/08/2021 e SPN 121835201856 del 25/08/2021 in riferimento all’accompagnamento e ricovero coatti del Presidente Bortotto Sergio voluti dalle sorelle e dalla madre presso la struttura straniera italiana ospedale San Bortolo di Vicenza,si comunica quanto segue:
-la sera del 23 agosto 2021 il Presidente camminava sulle proprie gambe;
-il pomeriggio del giorno 25 agosto 2021 telefonicamente il Presidente mi comunicava che gli stavano facendo di tutto contro la Sua volontà;
-la mattina del giorno 26 agosto 2021 il Vicepresidente ed un altro membro del direttivo sono stati accompagnati presso la stanza di ricovero constatando che il Presidente non era in grado di parlare, di muoversi e forse di riconoscere le persone;
-Il primario della neurologia Perini Francesco non ha voluto fornire alcuna spiegazione in merito alla condizione fisica del Presidente se non aggiungere bonariamente che il Presidente si trova in questo stato perché lui deve proseguire con altri accertamenti.
Tutto questo ci lascia molto perplessi e dubbiosi su quale possa essere lo scopo ultimo che si nasconde dietro questo ricovero coatto creato dai familiari.
Nutriamo inoltre forti perplessità sul comportamento etico e morale che la struttura sanitaria sta adottando nei confronti del Presidente visto che continuano a tenerlo sotto sedazione senza motivo tenendo presente che la sera del 23 agosto 2021 il Presidente camminava sulle sue gambe.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
LUISA PENZO

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 121836112926) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2021.08.25 – PENZO LUISA – SPN – 121835231551

Oggetto: 2021.08.25 – PENZO LUISA – SPN – 121835231551

DENUNCIANTE
Nome: LUISA
Cognome: PENZO
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:25/08/2021
luogo iniziale del fatto segnalato:VICENZA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:CARABINIERI, POLIZIA LOCALE,POLIZIA DI STATO, D. SSA CAZZARO ROMINA DIRETTORE DELL’OSPEDALE DI VICENZA

DENUNCIA QUANTO SEGUE
A seguito segnalazione SPN 121835201856 del 25/08/2021

siamo arrivati presso l’ospedale San Bortolo di Vicenza alle 20.50 del 25/08/2021 per incontrare il Presidente Sergio Bortotto. Ci siamo identificati come Movimento di Liberazione Nazionale del Popolo Veneto e alla reception dell’ospedale hanno deciso di far intervenire forze di occupazione straniere italiane, quindi carabinieri, polizia locale e polizia di stato italiana. Hanno chiesto che ci identificassimo declinando le nostre generalità e noi abbiamo ottemperato alla loro richiesta. Loro invece non hanno voluto declinare le loro generalità giustificandosi nel sostenere che chi indossa la divisa non è tenuto a fornire le proprie generalità. Nonostante la nostra disponibilità abbiamo ottenuto un secco diniego alla nostra richiesta di far visita al Presidente per constatare la sua condizione fisica. Noi abbiamo resistito comunicando loro che non ci saremmo mossi dalla sala di attesa finché non ci avessero accompagnato in visita al nostro Presidente, ma anche questo non è bastato.
Dopo circa 2 ore di attesa è intervenuto il direttore medico dell’ospedale d.ssa CAZZARO ROMINA, la quale ha continuato a tergiversare senza motivo. A questo punto sapendo che il nostro Presidente era stato legato ed anche sedato contro la sua volontà abbiamo comunicato alla d.ssa CAZZARO ROMINA che avrebbe dovuto immediatamente liberarlo in quanto è chiaro che il nostro Presidente si trova in stato di segregazione presso la suddetta struttura straniera italiana.
IL PRESIDENTE SERGIO BORTOTTO DEVE ESSERE IMMEDIATAMENTE LIBERATO.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
LUISA PENZO

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 121835231551) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2021.08.25 – PENZO LUISA – SPN – 121835201856

Oggetto: 2021.08.25 – PENZO LUISA – SPN – 121835201856

DENUNCIANTE
Nome: LUISA
Cognome: PENZO
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:23/08/2021
luogo iniziale del fatto segnalato:VICENZA
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:FAMILIARI DEL PRESIDENTE E PRIMARIO DOTTOR PERINI FRANCESCO

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Si comunica quanto segue :
Il Presidente del MLNV-GVP Sergio Bortotto è stato rinchiuso contro la Sua volontà presso una struttura sanitaria italiana lunedì 23 agosto 2021 .È tutt’ora trattenuto e non riusciamo a comunicare in maniera chiara con lui per cui nutriamo il forte sospetto che sia sotto sedazione .Fino ad oggi non è stato in possesso del suo cellulare e da quanto siamo riusciti a capire ha avuto mani legate in quanto rifiutava il posizionamento di aghi per eventuali iniezioni.
Oggi 25 agosto 2021 ore 20.26 io assieme ad altri membri del Movimento e del Governo stiamo cercando di raggiungere tale struttura al fine di prestare i dovuti soccorsi al nostro Presidente oltre a verificare la sua condizione fisica.
Seguiranno ulteriori aggiornamenti.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
LUISA PENZO

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 121835201856) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2021.08.23 – ARTUSO MIRKO CRISTIAN GIOVANNI – SPN – 121833203528

Oggetto: 2021.08.23 – ARTUSO MIRKO CRISTIAN GIOVANNI – SPN – 121833203528

DENUNCIANTE
Nome: MIRKO CRISTIAN GIOVANNI
Cognome: ARTUSO
in qualità di: PERSONA INFORMATA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:ore 18:12 del 23 agosto 2021
luogo iniziale del fatto segnalato:Via delle Volpere, n.°16 Dosson di Casier Treviso (TV)
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:Andreuzza Michele, Maserada sul Piave, via Montegrappa, n.°8, 31052, tel f. +39 0422 878 326, tel mob. +39 345 89 28 038, c.f. NDRMHL66L22L407K, p.iva 04490810266 occupazione gestore tutela e controllo del credito.

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Il 23 agosto 2021 alle 18 e 12 minuti primi, il sig. Michele Andreuzza, suonava il campanello della Cernide 302 di Casier chiedendo informazioni su Adriano Artuso, riferiva di essere mandato da un ente ma senz’altro giustificare da quale ente. Lo informavo che era entrato al interno di una proprietà privata adibita a Cernide che rappresenta il Governo Veneto Provisorio (GVP) nell’ambito del proprio Distretto (ex Comune). Il responsabile della Cernide locale Artuso Mirko espositore della presente SPN è il referente e fa da tramite con la comunità locale e il GVP. Il DISTRETTO AMMINISTRATIVO costituisce la massima espressione del decentramento amministrativo dello stato. Per tali motivi e stata violata la proprietà privata di un ente statale. Quando gli è stato fatto notare che si era introdotto al interno di una proprietà privata senza averne alcun titolo il Andreuzza si giustificava dicendo che lui come fa a fare le notifiche….., che ci sono altre abitazioni più avanti……, vedrà che io….. ecc. Senza altre insistenze lasciava al interno della posta una missiva e spostava subito la macchina uscendo dalla proprietà privata e dalla stradina privata.
Erano presenti al accaduto che possono confermare i fatti L’autodeterminato Cattapan Renzo cup 201961716128 e l’autodeterminata Rivadossi Paola cu 121325115114.
Si allega immagine del auto Rover 214 ZR tg. CK 647 ZV con il sig.re Andreuzza Michele.
Si allega audio della conversazione con il sig. Andreuzza Michele di minuti 3 42′ 40″.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
MIRKO CRISTIAN GIOVANNI ARTUSO

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La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 121833203528) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2021.08.23 – ARTUSO MIRKO CRISTIAN GIOVANNI – SPN – 121833203528

Oggetto: 2021.08.23 – ARTUSO MIRKO CRISTIAN GIOVANNI – SPN – 121833203528

DENUNCIANTE
Nome: MIRKO CRISTIAN GIOVANNI
Cognome: ARTUSO
in qualità di: PERSONA INFORMATA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:ore 18:12 del 23 agosto 2021
luogo iniziale del fatto segnalato:Via delle Volpere, n.°16 Dosson di Casier Treviso (TV)
soggetti ritenuti responsabili:NOTI E CONOSCIUTI
Precisazione:Andreuzza Michele, Maserada sul Piave, via Montegrappa, n.°8, 31052, tel f. +39 0422 878 326, tel mob. +39 345 89 28 038, c.f. NDRMHL66L22L407K, p.iva 04490810266 occupazione gestore tutela e controllo del credito.

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Il 23 agosto 2021 alle 18 e 12 minuti primi, il sig. Michele Andreuzza, suonava il campanello della Cernide 302 di Casier chiedendo informazioni su Adriano Artuso, riferiva di essere mandato da un ente ma senz’altro giustificare da quale ente. Lo informavo che era entrato al interno di una proprietà privata adibita a Cernide che rappresenta il Governo Veneto Provisorio (GVP) nell’ambito del proprio Distretto (ex Comune). Il responsabile della Cernide locale Artuso Mirko espositore della presente SPN è il referente e fa da tramite con la comunità locale e il GVP. Il DISTRETTO AMMINISTRATIVO costituisce la massima espressione del decentramento amministrativo dello stato. Per tali motivi e stata violata la proprietà privata di un ente statale. Quando gli è stato fatto notare che si era introdotto al interno di una proprietà privata senza averne alcun titolo il Andreuzza si giustificava dicendo che lui come fa a fare le notifiche….., che ci sono altre abitazioni più avanti……, vedrà che io….. ecc. Senza altre insistenze lasciava al interno della posta una missiva e spostava subito la macchina uscendo dalla proprietà privata e dalla stradina privata.
Erano presenti al accaduto che possono confermare i fatti L’autodeterminato Cattapan Renzo cup 201961716128 e l’autodeterminata Rivadossi Paola cu 121325115114.
Si allega immagine del auto Rover 214 ZR tg. CK 647 ZV con il sig.re Andreuzza Michele.
Si allega audio della conversazione con il sig. Andreuzza Michele di minuti 3 42′ 40″.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
MIRKO CRISTIAN GIOVANNI ARTUSO

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 121833203528) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2021.08.13 – CELOT BENEDETTO – SPN – 121823131634

Oggetto: 2021.08.13 – CELOT BENEDETTO – SPN – 121823131634

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
in qualità di: PERSONA INFORMATA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:domenica 1 agosto 2021 ore 12:00
luogo iniziale del fatto segnalato:CAORLE (Conte di Venezia) SPIAGGIA DI LEVANTE (fronte hotel sara)
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:POLIZIA LOCALE DEL COMUNE ITALIANO DI CAORLE – DUE AGENTI UOMINI A BORDO DI DUE QUAD targati AY02706 e AY02707

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Intorno alle ore 12:00 di domenica 1 agosto 2021, dalla passerella accesso spiaggia di Caorle (Contea di Venezia) zona levante (fronte hotel sara), entrano un uomo e una donna di colore (quest’ultima portava sul dorso una bimba molto piccola). Erano con molta probabilità venditori di oggettistica varia.
Qualche minuto dopo arrivano due agenti della polizia locale del comune italiano di Caorle che chiamano la donna e le dicono di seguirla, posizionandosi su una parte di spiaggia in cui non vi erano bagnanti nelle immediate vicinanze; nel frattempo l’uomo di colore si era allontanato.
Io stavo osservando la scena da una distanza di circa 10-15 metri e cercavo di captare quello che stavano dicendo. Ho capito che la donna non aveva con sé documenti, gli agenti hanno avanzato delle richieste alle quali lei non voleva dare seguito.
Capendo che la situazione si stava scaldando ho deciso di avvicinarmi per capire meglio quello che stava accadendo ed è in quel momento che sento che i due agenti le dicono che se non esegue quello che loro vogliono, devono portarla alla sede della questura italiana di Marghera, minacciandola che se ciò fosse avvenuto non sarebbe più tornata a casa e le avrebbero portato via la bambina.
A quel punto gli agenti riescono a intercettare anche l’uomo di colore, entrato assiema a lei in spiaggia, chiedendogli di raggiungerli perché volevano parlare anche con lui.
A questo punto i due agenti mettono in atto il loro piano e senza alcun ritegno e senso civico di giustizia, propongono di lasciar perdere tutto, ovvero di non proseguire con segnalazioni e di non comminare alcuna sanzione, a patto che consegnassero loro la merce che avevano in borsa. A quel punto dopo un primo rifiuto da parte dell’uomo e della donna di colore, questi ultimi hanno iniziato a consegnare la loro merce. Uno dei due agenti non contento di quanto stavano consegnando loro, continuava ripetutamente a chiedere di aumentare la quantità, chiedendo esplicitamente di consegnare almeno metà di quello che avevano.
Una volta soddisfatta la richiesta degli agenti, quest’ultimi hanno intimato le due persone di colore di non farsi più vedere a Caorle; subito dopo però hanno chiesto loro se fosse la prima volta che si trovavano lì, dopodiché hanno spiegato loro cosa fare per le prossime volte, ovverosia testualmente hanno comunicato alle persone di colore quanto segue: i vostri colleghi quando si trovano qui e ci vedono arrivare lasciano per terra la merce e se ne vanno, noi arriviamo la preleviamo e tutto finisci così, suggerendo di fatto anche a loro come affrontare le prossime situazioni.
Infatti qualche giorno dopo le stesse persone di colore sono state viste entrare di nuovo in spiaggia e in alcuni ristoranti in cerca di acquirenti per la loro merce. Qualche persona del posto li ha riconosciuti e ha anche affermato che non era la prima volta che si trovano in città, in quanto erano presenti anche in periodi precedenti.
Gli agenti della polizia locale del comune italiano di Caorle erano due uomini mascherati (visto il camuffamento del volto l’età poteva essere compresa fra i 35 e 45 anni). Viaggiavano a bordo di due quad di cui riporto i numeri di targa: AY02706 ; AY02707.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
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GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 121823131634) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2021.08.13 – CELOT BENEDETTO – SPN – 12182394841

Oggetto: 2021.08.13 – CELOT BENEDETTO – SPN – 12182394841

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:12 agosto 2021 ore 21:00
luogo iniziale del fatto segnalato:VILLA REVEDIN via Palazzi, 4 – 31040 Gorgo al Monticano (Contea di Treviso)
soggetti ritenuti responsabili:IGNOTI
Precisazione:TITOLARE / GESTORE ristorante di VILLA REVEDIN

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Ho ricevuto da un mio amico l’invito per partecipare al suo matrimonio che si terra il giorno 5 settembre 2021 presso VILLA REVEDIN a Gorgo del Monticano in via Palazzi n° 4.
Ieri sera 12 agosto 2021 verso le ore 09:00 mi sono recato, in presenza del mio amico, presso la struttura per parlare con il titolare/gestore del ristorante per informarlo che tutte le disposizioni italiane sono illegali all’interno dei Territori della Repubblica Veneta e in qualità di Cittadino Veneto Autodeterminato sotto l’Egida del MLNV non ero tenuto a rispettare alcuna disposizione e/o obbligo imposto, mi riferisco al green pass.
A dimostrazione e supporto di un diritto da me rivendicato, avevo portato con me della documentazione da lasciargli in maniera che potesse informarsi e capire; ma la sua risposta è stata che non ha tempo di leggere non accettando di fatto il mio suggerimento a documentarsi; preferendo, in maniera sgarbata e sbrigativa, a mettere in chiaro fin da subito che il giorno del matrimonio senza green-pass non sarei potuto entrare, aggiungendo inoltre che aveva appena fatto andare via delle persone perché sprovviste.
Di conseguenza, rimane evidente a tutti gli effetti che, il titolare / gestore del ristorante di VILLA REVEDIN, assumendo questo atteggiamento e spalleggiando di fatto lo stato italiano, mi obbliga a non partecipare al matrimonio del mio amico.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

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GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 12182394841) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

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2021.08.05 – CELOT BENEDETTO – SPN – 121815114538

Oggetto: 2021.08.05 – CELOT BENEDETTO – SPN – 121815114538

DENUNCIANTE
Nome: BENEDETTO
Cognome: CELOT
in qualità di: PARTE LESA

CIRCOSTANZE
data iniziale del fatto segnalato:Dal momento in cui è iniziata l’illegale e reiterata occupazione “ab origine” dei Territori della Sovrana Repubblica di Venezia
luogo iniziale del fatto segnalato:tutti i territori della Repubblica Veneta
soggetti ritenuti responsabili:AUTORITA ITALIANE O PRESUNTE TALI
Precisazione:agenti, rappresentanti, funzionari, organi e qualsiasi “autorità” e/o ente e/o società privata e/o pubblica facente parte o che agisce in nome e per conto dello stato straniero occupante italiano

DENUNCIA QUANTO SEGUE
Sono Benedetto Celot, Cittadino Veneto di Nazionalità Veneta Autodeterminato sotto l’Egida del MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO (MLNV) e GOVERNO VENETO PROVISORIO (GVP),
e ho preso atto che:
– lo stato straniero italiano occupa illegalmente i Territori della Repubblica Veneta e che esso unitamente a tutti suoi enti e a tutte le sue istituzioni operano in difetto assoluto di giurisdizione all’interno dei Territori della Repubblica Veneta,
– il MLNV-GVP (mlnv.org) il giorno 16 aprile 2020 per tramite del Governo Veneto Provisorio, istituito dal Movimento de Liberasione Nasionale del Popolo Veneto ai sensi e per gli effetti dell’art.96.3 del Primo Protocollo Addizionale (1977) alle Convenzioni di Ginevra del 1949, ha formalizzato e notificato al governo italiano e con esso a tutte le autorità straniere d’occupazione italiane presenti sui nostri Territori la DICHIARASIONE UNILATERALE DE INDIPENDENSA ( http://gaxetauficiale.mlnv.org/main/wp-content/uploads/2020/04/2020.04.16-MLNV-GVP-DUI-IN-ITALIANO-.pdf ),
– il giorno 20 maggio 2020 il MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO ha reso noto, avvisando di fatto il Popolo Veneto, che “siamo in guerra” ( https://www.mlnv.org/main/ ),
– il giorno 6 novembre 2020 il MLNV-GVP ha notificato una DIFFIDA AL GOVERNO ITALIANO ( http://gaxetauficiale.mlnv.org/main/2020/11/06/2020-11-06-mlnv-gvp-avviso-e-sollecito-al-governo-italiano-apm/ ),
– ancora oggi persistono ostilità e avversità da parte dello stato italiano, che continua a imporre il suo regime razzista e di sudditanza, pianificato e messo in atto in maniera accanita, nei confronti del Popolo Veneto, violando i nostri diritti, creando, paura, incertezza, disordini e povertà,
– il reiterarsi, da parte dello stato italiano, di comportamenti atti a imporre misure volte a opprime e a violare la libertà della persona, creando in tal modo contrasti e difficoltà nel condurre una normale vita quotidiana, minano e alterano di fatto lo stato psico-fisico di una persona; mi riferisco all’obbligo di indossare una mascherina e al fatto di indurre la popolazione a ricevere una vaccinazione al fine di ottenere il loro “green pass” senza il quale molte attività, servizi essenziali e servizi sociali quotidiani vengono preclusi alle persone che si rifiutano di sottostare al regime italiano,
quanto sopra riportato, comunico quanto segue:
– io e tutti i componenti del mio nucleo familiare siamo Cittadini Veneti di Nazionalità Veneta Autodeterminati sotto l’Egida del MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO e GOVERNO VENETO PROVISORIO, pertanto l’imposta cittadinanza italiana non ci appartiene e non ci identifica (art. 15 Dichiarazione Universale Diritti Umani),
– io e tutti i componenti del mio nucleo familiare stiamo subendo, in diversi ambiti, situazioni discriminatorie e schiaviste, messe in atto dallo stato italiano e/o da enti e/o da istituzioni a questo riconducibili, all’interno dei Territori della REPUBBLICA VENETA,
– io e tutti i componenti del mio nucleo familiare siamo ostaggio del regime imposto dallo stato italiano,
– non dobbiamo, non vogliamo e non possiamo più continuare a essere soggiogati al sistema imposto dallo stato italiano, che ci imprigiona con la sua burocrazia con il chiaro intento di renderci definitivamente schiavi, obbligandoci a ricorrere presso le sue istituzioni e/o i suoi enti, ignorando di fatto il nostro Diritto all’Autodeterminazione,
– vogliamo vivere in piena libertà seguendo i principi sanciti nel Codice Etico previsto dal MLNV-GVP e con il nostro Ordinamento Giuridico,
in conseguenza di tutto ciò:
– mi dichiaro PRIGIONIERO DI GUERRA
– dichiaro i miei figli PRIGIONIERI DI GUERRA
– dichiaro la madre dei miei figli PRIGIONIERA DI GUERRA
Abbiamo bisogno di aiuto.
Per i fatti suesposti si chiede la registrazione a ruolo giudiziario dei responsabili se ne sussistono le ragioni.
BENEDETTO CELOT

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO

La presente comunicazione (contrassegnata dal codice 121815114538) è pervenuta a seguito dalla compilazione del modulo on-line, predisposto dal Proveditorato Generale de la Polisia Nasionale Veneta del Governo Veneto Provisorio.

REPUBLICA VENETA
MOVIMENTO DE LIBERASIONE NASIONALE DEL POPOLO VENETO
GOVERNO VENETO PROVISORIO